Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    17/11/2019    2 recensioni
Le notti sono sempre enigmatiche e misteriose.
Appena scende il sole, l’oscurità prende posizione e individui della peggior specie escono dall’ombra per cominciare o continuare i loro loschi affari.
La notte è un periodo della giornata in cui può succedere di tutto.
La notte è il momento della giornata in cui i loschi affari vengono alla luce e una moltitudine di soldi circola in maniera illegale.
Tutti hanno paura di affrontare il buio.
E’ sempre consigliabile non essere mai da soli, soprattutto ben sapendo che la tua vita è in pericolo devi stare sempre all’erta.
E’ quello che succede alla povera Shiho Miyano, sfuggita dall’organizzazione nera e rifugiatasi nella casa del Dottor Agasa in veste di Ai Haibara.
Ma cosa succede se la piccola bambina torna ad essere un’adulta?
Un esperimento molto difficoltoso e pericoloso che riconsegna alla ragazza la sua vera identità.
Ma l’organizzazione nera riuscirà a rimanere all’oscuro di tutto?
Oppure alcuni di loro si muoveranno nell’ombra con lo scopo di rapirla e ucciderla?
Solo il tempo l’avrebbe detto e il giovane Shinichi Kudo, tornato dall’Europa per un caso molto complicato, dovrà entrare in azione e proteggerla.
Ci riuscirà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Shinichi non riusciva a darsi pace nella ricerca di Shiho.
Con l’aiuto degli investigatori e di Goro, dopo alcuni giorni non si riusciva lo stesso a sapere più niente di lei.
< Shinichi, come stai? >
< Come vuoi che stia, professore? Shiho potrebbe essere morta a causa di quelle danate eplosioni. E più passa il tempo, più la speranza scompare insieme a lei. >
< E se invece si fosse salvata? Vedi il lato positivo. >
< Non c’è nessun lato positivo in questa storia, professore. L’organizzazione nera ha colpito ancora e questa volta portando via una mia cara amica. Non posso più permettere che facciano così. Dobbiamo fermarli al più presto. >
< E come pensi di fare solo con le tue forze? >
< Racconterà a Goro, Megure e a tutti gli altri che dietro tutto questo c’è un’organizzazione che si muove nell’ombra infrangendo leggi di ogni tipo e mietendo vittime a vista d’occhio.
< Non lo fare, Shinichi. Non ti crederà nessuno. >
< E allora cosa posso fare? Sono disperato. Mi sento completamente solo. >
Il Dottor Agasa non aveva mai visto Shinichi in quello stato.
< In altre occasioni ti avrei detto di prenderti una vacanza e di lasciare il Giappone, ma qui c’è in ballo il tuo futuro. Non posso dirti di non mollare, ma non puoi nemmeno metterti contro uomini potenti come loro. >
< Ho pensato all’FBI, ma non so se mi potrebbero aiutare come voglio io… >
< non fidiamoci dell’FBI. Piuttosto della polizia. >
< Non so cosa pensare, professore. Davvero. >
< Parlando di tutt’altro, hai per caso scoperto chi è riuscito a sgomberare la quantità di esplosivi nelle due torri di West Tama City chiamando all’ordine la polizia? >
< Non lo so. Non ho nessun indizio che mi possa portare a quella persona. >
< Eppure secondo me è molto vicino a noi… >
Nel mentre Shincihi e Agasa stavano parlando tra di loro, il campanello dell’abitazione del dottore cominciò a suonare con insistenza.
< Chi potrebbe mai essere? >
< Aspetti forse qualcuno, professore? >
< No, Shinichi. E tu? >
Alzandosi in piedi senza aver risposto alla domanda, Shinichi aprì la porta con naturalezza senza pensare a chi avrebbe trovato dall’altra parte.
< Ran, che cosa ci fai qui? > domandò sorpreso il ragazzo.
< Sono venuto a sincerarmi della tua salute visto che non ti ho più visto in giro. >
< Io sto bene… Ma tu? ho sentito che c’eri anche tu quel giorno alla stazione centrale di Beika. >
< Sì, io e Sonoko. Ed è stato davvero terribile. Mi hanno dimesso dall’ospedale solo da ieri e per fortuna non ero in gravi condizioni. >
< Vieni, accomodati pure > rispose Shinichi facendo gli onori di casa.
< Ran, sono molto felice di rivederti > fece Agasa con tono sorridente.
< Anch’io, professore. Tutto bene? >
< Sì, non mi posso lamentare. >
< Bene, almeno questo… >
< Tu invece? >
< Lo shock è passato. Adesso sto molto bene. >
< Sono davvero felice. Ho appena preparato un po’ di tè per me e Shinichi. Ne vuoi un po’ anche tu? >
< Sì, grazie. Accetto volentieri. >
< Vado a prendertelo subito. >
Rimasta sola con Shinichi, la giovane ragazza sentiva dentro di sé quello strano sentimento che tanto tempo prima li legava.
La vicinanza di Shinichi gli aveva sempre fatto un gran bene in qualsiasi situazione, ma la ragazza sapeva che il cuore di Shinichi era per un’altra donna.
< Sei stata davvero fortunata a scappare da quelle esplosioni > fece Shinichi < Credevo che tutte le persone là dentro sarebbero rimaste per sempre intrappolate. >
< Sì, ho avuto fortuna… Shinichi, se sono qui oggi a parlarti è perché devo rivelarti una cosa. >
< Di cosa devi parlarmi? >
< Sì tratta di Shiho… Dopo l’esplosione l’ho vista scomparire dai miei occhi. >
< Come? Tu l’hai vista? >
< Sì… Ma dopo una nuvola di fumo che ha ricoperto tutto, è scomparsa per sempre dalla mia vista. >
< Quindi non sai se è viva o morta? >
< Purtroppo no. E da quello che so non è ancora stata ritrovata. >
< Soffri molto per lei? > gli domandò Ran spiazzando completamente il ragazzo.
< Come scusa? >
< Ho detto se soffri per lei? >
< Certo che sì. Come soffrirei se tu fossi al suo posto. >
< Ci tieni tanto a Shiho? >
< Ran, non mi sembri la persona giusta per parlarne. >
< Ormai tra noi due è finita per sempre. Puoi anche raccontarmi i tuoi problemi e i tuoi tormenti. Forse posso aiutarti. >
Shinichi non aveva mai visto Ran sotto quella sfaccettatura.
E’ vero che era una persona molto importante per lui, ma dopo tutto quello che era successo pensava che la sua stima e i suoi rapporti costruiti nel corso degli anni fossero stati distrutti per sempre.
< Non voglio farti stare male più del dovuto… >
< Tranquillo. Ormai ho superato il trauma > rispose Ran sorridendogli.
< Come fai ad essere così tranquilla in frangenti come questi? Io sarei molto preoccupato. >
< La vita va avanti, Shinichi. Non possiamo fermarci proprio ora. Tu adesso fai la tua vita mentre io faccio la mia. Sotto sotto sono contenta che tu abbia trovato un a persona come Shiho Miyano. Credo che ti possa capire quanto me. >
< Non dire sciocchezze, Ran. Nessuno mi capisce quanto te. >
< E allora perché mi avresti lasciato? >
< Perché il mio lavoro di detective che mi porta in giro per il mondo non mi permette di starti accanto come vorrei. >
< E di conseguenza avresti scelto Shiho? >
< E’ una lunga storia che non ti sto a raccontare. >
< Se ci sono dei segreti che riguardano me dovresti dirmeli. >
< Stai tranquilla. Tu non centri niente. >
< Eccomi di ritorno con il thè, ragazzi > fece il Dottor Agasa piombando in salotto come se niente fosse < Posso servirtelo io, Ran? >
< Grazie, professore > mormorò Ran ritrovando il sorriso.
< Ho forse interrotto qualcosa d’importante? >
< No, Dottor Agasa. Va tutto bene > rispose Shinichi con tono indifferente facendo arrabbiare subito dopo Ran.
< No, non è così. Tu sei innamorato di Shiho Miyano per un motivo che non riesco a capire e per di più non riesci a confessarlo a me perché sono la tua ex ragazza. Dì le cose come stanno invece di girarci intorno. >
< Ran, io non volevo… >
< Va bene, ho capito. Non vuoi farti aiutare da me. Ne prendo atto. Ma se avrai bisogno di un favore o di qualsiasi altra cosa e avrai bisogno di me, io non ti aiuterò. Mi dispiace. >
< Ran, ti prego. Non prenderla sul personale. >
< Che cosa dovrei fare, allora? Tu ti comporti come un bambino. Anche se sei un detective eccezionale, devi ancora crescere come persona… Stammi bene, Shinichi. Sono stata contenta di rivederti > disse infine Ran prima di andarsene di casa senza non aver sorseggiato il thè di Agasa.
< Shinichi, che cos’hai fatto? >
< Voleva aiutarmi con Shiho facendomi confessare i miei reali sentimenti. Ma non potevo dirgli le cose come stanno… >
< Non sospetta che tu e Shiho eravate alleati per sconfiggere l’organizzazione, vero? >
< No. Su questo aspetto non sospetta di niente… Però sospetta che io sia innamorato di Shiho. >
< E non è forse così? >
< Dottore, che cosa ti viene in mente? >
< Avanti Shinichi, sarò pure vecchio ma non sono mica rincitrullito. Tu tieni quella ragazza più di qualsiasi altra cosa. Ed è per questo che non ti fermerai mai nel suo ritrovamento. >
< Anche se fosse come hai detto tu, ormai è tutto inutile. Shiho Miyano ormai è un lontano ricordo seppellita sotto le macerie di quella maledetta stazione. >
< Non devi perdere la speranza, Shinichi! > lo redarguì il Dottor Agasa < Anzi, sai adesso che facciamo? Ritorniamo sul luogo del fatto e riprendiamo le nostre ricerche. Con o senza l’aiuto della polizia. Ci stai? >
< Sì. Tanto ormai non ho più niente da perdere. >
 
 
Le due torri di West Tama City erano controllate  a vista da una decina di poliziotti che facevano a turno durante la loro ronda giornaliera.
La situazione continuava a non piacere all’architetto Hideiko Kazama che aveva espresso il desiderio che la polizia non mettesse naso nei suoi edifici.
< Quando potrebbero lasciare i nostri uffici? > domandò l’architetto ad un suo collaboratore.
< Finché non riusciranno a scoprire che ha messo quei carichi di esplosivi nelle sue torri, architetto. >
< Chi ha fatto la spiata ne pagherà le conseguenze > rispose Hideiko con tono rude < Hai per caso qualche sospetto? >
< Purtroppo no. Nemmeno gli operai che lavorano all’interno delle due torri sanno chi potrebbe essere stato. >
< Se verrò a sapere che loro sospettano qualcosa, la mia furia sarà irrefrenabile. Ho promesso all’organizzazione che sistemerò il fatto entro una settimana e quindi mi aspetto che la polizia si tolga di mezzo entro quella fatidica data. Mi sono spiegato? >
< L’ispettore Megure e i suoi compagni sono irremovibili. Per non parlare di quel detective liceale col nome di Shinichi Kudo che ha osato sfidarla. >
< Quel moccioso non mi fa nessuna paura > rispose Hideiko furibondo < Se solo ce l’avessi tra le mie mani, gliela farei vedere io… >
< Adesso si calmi però. Agitarsi non serve a nulla. >
< Sì, hai ragione. Hai forse qualche idea su come toglierci di mezzo la polizia, Hideo? Perché non vorrei chiedere aiuto ai miei nuovi investitori. Sarebbe un segno di debolezza. >
< Comportiamoci come se niente fosse successo. Vedrai che poi non sospetteranno più di noi e lasceranno il caso. >
< Ne sei sicuro? >
< Provare per credere… E se ciò non dovesse accadere, dovremmo usare le maniere forti. >
< Hai un piano B? >
< Ci sto lavorando. >
< Molto bene. Ho fiducia nelle tue capacità. >
< Grazie mille, architetto Kazama. Non la deluderò. >
Ma i due uomini non poterono mai immaginare che per tutta la durata della loro conversazione furono spiati da una donna che si aggirava nell’ombra.
“Le vostre malefatte hanno le ore contate. L’organizzazione non metterà mai piede qui dentro e voi due finirete in carcere. Fosse l’ultima cosa che faccio” pensò la giovane donna facendo inavvertitamente rumore con la porta.
< Che cos’è stato? > domandò Hideo.
< Come? >
< Mi è sembrato di sentire qualcosa nelle vicinanze… >
< Magari ti starai sbagliato. Qui al quarantesimo piano della prima torre siamo solo io e te. >
< Sì, forse ha ragione architetto. >
“Mi è andata bene… Ma la prossima volta dovrò essere più cauta… I file segreti dell’organizzazione protetti al quarantatreesimo piano mi stanno aspettando”
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94