~✿✿✿~
Le dita scivolano tra le ciocche verdi.
Una, due, tre volte.
Non si stancherà mai di quel gesto.
Una, due, tre volte.
I polpastrelli sono macchiati d’inchiostro delle ultime cartine completate prima del’incubo. Qualcuno ha anche dei calli.
Una, due, tre volte.
Ma scorrono lo stesso morbidi e gentili sulla cute, sfiorando e disegnando linee meno terrestri e dure.
Una, due, tre volte.
Rafforza l’abbraccio con cui tiene stretto il suo capo al petto, e il respiro lento e regolare di Zoro la fa quasi sorridere.
Una, due, tre volte.
Lo accarezza, piano, lentamente.
Una, due, tre volte.
Dal centro della capigliatura, fin sulla nuca, dove ferma le dita per un lungo momento prima di riportarle al principio.
Una, due, tre volte.
È il più bel gesto che le sue mani compiono: sfiorarlo, accarezzarlo, amarlo…
Una, due, tre volte.
Quattro.
Lo stringe piano, nella sua branda, mentre il sole vince la nebbia della notte.
Gli incubi se ne sono andati da molto.
Una, due, tre volte.
A ogni carezza.
Ora c’è solo Cafuné, e Nami che lo ama.
Cafuné, accarezzare la chioma della persona amata facendo scorrere le dita tra i capelli.
(Portoghese)
(Portoghese)