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Autore: il dolce bacio di Harry    20/11/2019    0 recensioni
'Un odio chiamato amore'.
Caroline Smith e Harry Styles.
Lei odia lui, lui odia lei; ma alla fine siamo sicuri che sia realmente così?
Possono paure, debolezze e fragilità ostacolare quello che in realtà sembra essere un vero amore?
Tanti dubbi, troppe domande ma un'unica certezza: entrambi non riescono a fare a meno dell'altro...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< Care, sei uno schianto > afferma mio fratello facendomi fare un giro.
Sul serio?
Faccio una smorfia < dici? >.
< Dico, dico >.
Non sono per niente convinta.
< Non sono convinta >.
< Vieni qua > dice trascinandomi davanti lo specchio e indicandomi mi dice che non ho niente che non va.

So che è così.
Non ho niente che non va.
Anzi…
Ma non lo so, ho sempre quel presentimento che questa serata non andrà bene.

Mi guardo e sorrido forzata osservandomi da capo a piedi.
Trucco leggero ma con una bocca laccata di un bordeaux che mette in risalto il mio viso.
Addosso un vestito nero lungo fino quasi le caviglie adornato da piccoli fiorellini di diverso colore.
La bralette in pizzo viola a sbucare leggermente.
< Stai benissimo, sul serio > asserisce mio fratello chiedendomi < le scarpe... hai già deciso? >.
Scuoto la testa e sbuffo < non so che mettere >.
< Bhe puoi mettere le décolleté nere col tacco largo, ci stanno bene no? > chiede facendomi ridere perché mi sta dando dei consigli pur di tirarmi su il morale.
Annuisco e gli prendo i tacchi infilandomi prima di specchiarmi nuovamente.
'Sei uno schianto' mi ripeto acquistando un po' di fiducia che mi manca in questo momento.
Respiro e ridacchio nervosa mentre mio fratello mi rassicura < ci penso io a quella stronza di Alexis >.
Stronza?
Non era lui a ricordarmi che è pur sempre mia cugina?
< Com'è? Cambiato idea? >.
< Oh sì, assolutamente... vedendo come si è comportata ieri sera > dice per poi aggiungere < ti avrei aiutata volentieri a spaccarle la faccia >.
< Non so chi mi ha mantenuto dal farlo >.
Poi prendo ad imitarla < ci vediamo domani mio bel Styles >.
Mio fratello ride divertito mentre io domando sarcastica < mio bel Styles? Oh stronza! >.
< Tu fa' una cosa stasera... evitala > mi consiglia mentre io lo avverto < sì hai ragione... ma se esagera le tiro un destro >.
E non scherzo mica.
< Non dirò nulla in tal caso > alza le mani come a darmi il via libera.
< Comunque stai bene vestito così > gli dico scrutandolo.
< Grazie Care >.
Così getto l'amo < devi far colpo su qualcuno per caso? >.
< No, no... perché? >.
< Così pensavo volessi far colpo su...il nome Lerya ti dice nulla? >.
< Che c'entra lei? > domanda visibilmente stupito dalla mia domanda.
< C'entra, c'entra > gli faccio eco.
< Siamo amici, lo sai Caroline >.
Certo, ma vedendo come si guardano…
< Ho visto come vi guardate > spiego alludendo agli episodi capitati in precedenza.
< È fidanzata, non dire scemenze >.
< Ecco appunto > lo rimprovero mentre lo vedo abbassare la testa.
Poi smorzando i toni domando se sono stati prenotati i taxi.
Annuisce < ho chiamato io stamattina >.
< Fantastico perché stasera voglio bere >.
< Non fare la stupida >.
< Ho solo detto che voglio bere, non posso? > chiedo alzando la voce.
< Ma sì... solo non esagerare, d'accordo? > domanda preoccupato.
< Farò la brava, i promise > giuro portando le mani sul cuore.
< Dai ora scendiamo dagli altri >.
Afferro la borsetta e lo seguo fuori dalla porta prima di scendere le scale attenta a mettere ogni piede bene sullo scalino.
< Divina > commenta Liam vedendomi e venendomi a dare un bacio sulla guancia.
Lo ringrazio e faccio la stessa cosa con Louis, Zayn complimentandomi con loro per l'eleganza.
Mi volto non appena sento la voce di Niall con quella di Gemma e sorrido elogiando la loro bellezza.
< Sei uno schianto > si complimenta Niall facendomi girare.
< Ha ragione > commenta Gemma.
< Anche voi, anzi... siamo tutti belli stasera > sorrido a tutti.
Mancano Lerya e Harry, sbaglio?
Mi volto non appena sento la voce della mia amica.
< Eccoci! Manchiamo solo io e mr. Styles all'appello > fa il suo ingresso Lerya col suo vestito rosso, abbastanza cortino direi, e le sue décolleté nere lucide.
< Ammazza che figa oh > commenta scrutandomi da capo a piedi.
Roteo gli occhi, fino a che una voce roca sussurra tra i miei capelli un < mozzi il fiato >.
Io?
< Oh > mi volto per poi scrutarlo da capo a piedi.
Pantaloni neri, camicia bianca lasciata aperta a far intravedere alcuni tatuaggi, giacca sopra aperta e stivaletti di pelle nera.
Praticamente una visione.
Lui mozza il fiato, non io.
< Salve mr. Styles > gli faccio un inchino sotto il suo sguardo divertito.
< A lei missis Smith > baciando la mia mano.
< Haz hai finito di mangiartela con gli occhi? > scherza Louis mentre il riccio gli urla un sonoro < fanculo Tommo >.
< Stasera sei un incanto >.
Lui è un incanto.
Come ogni dannata volta.
< Già me l'hai detto Harry >.
< Per questo... dovrai starmi alla larga >.
< Sennò? > chiedo io sorpresa.
Senza parlare si avvicina, poggiando la sua mano sulla schiena prima di sussurrare mordendosi il labbro < altrimenti mi viene voglia di toglierti i vestiti di dosso >.
< Harry > gli dico imbarazzata sorridendo mentre porto una mano sul suo collo.
Mi schiocca un bacio facendo sì che gli altri inizino a fischiare.
< Non rompete > li ammonisce mostrando il medio.
< Styles vacci piano con mia sorella > scherza Ty provocando risate generali.
< Stai un po' meglio? Ti sei calmata? > chiede guardandomi.
Annuisco < un po' >.
< Sarà una grande serata > mi sprona lui accarezzando la mia guancia.
Se lo dice lui, devo crederci?
O lo fa solo per tranquillizzarmi e non farmi ricordare che si faceva mia cugina?
< Avete fatto a fare i piccioncini? > urlano Liam e Louis.
< Oh ma che palle che siete! >.
Lo calmo < ci fanno apposta... lasciali perdere >.
< Sì, ma non posso neanche avvicinarmi che subito partono le prese in giro > si lamenta scuotendo i capelli, al suo solito.
< E tu lasciali fare... fregatene >.
< Vieni con me > mi prende per mano portandomi dentro casa, esattamente in cucina.
Ovviamente sotto i commentino degli altri.
< Almeno qui non dovremo spiegare ogni passo che facciamo > spiega prendendo un bicchiere e riempiendolo d'acqua.
< Mi raccomando questa sera... sei troppo bella quindi non li conquistare tutti > mi rimprovera lui facendomi sghignazzare.
< Mi raccomando a te invece... sei una calamita per le ragazze >.
< Avrò occhi solo per te >.
< Mh mh >.
< Ora però è ora che tu... > dice interrompendosi per prendermi e avvicinarmi a lui.
< È ora che? > faccio la finta tonta.
< È ora che mi baci idiota > mi da un buffetto sulla spalla, giocando con la bretellina della bralette e commentando < è sexy >.
< Esattamente come te >.
Detto ciò grazie all'aiuto dei tacchi mi basta solo sporgermi e far combaciare le mie labbra alle sue.
< Sei sexy > mi punzecchia mordendomi il labbro per poi aspettare che schiuda le labbra.
< Già me l'hai detto >.
< Ripeterlo non fa mai male > un altro bacio.
La mia lingua va a cercare la sua iniziando così a giocare.
< Sai di menta > gli dico tra un bacio e un altro.
< Anche tu > ripete lui prima di continuare a baciarmi.
Nella stanza si sente solo il ticchettio dell'orologio e gli schiocchi dei nostri baci.
Stop.
Le sue mani mi stringono a sé mentre io con una mano gioco con la catenina che ha al collo mentre con l'altra gli accarezzo la nuca.
Ha ragione quando dice che non si stancherebbe mai di baciarmi.
E anch'io.
Anche senza respiro, senza fiato non riesco a staccarmi.
Sorrido inconsapevolmente quando ad un tratto una specie di tosse ci riporta alla realtà.
Merda.
Beccati in pieno.
Vedo Harry salutare imbarazzato prima di lasciare le mie labbra mentre io mi lascio sfuggire un'imprecazione.
< Mami > mi volto sorridendo fucsia in viso.
< Scusatemi... non volevo interrompervi > si affretta a dire prima di spiegare < è che volevo vedere come ti sei vestita; sono uscita fuori e i ragazzi mi hanno detto che eri dentro, non specificando che c'era anche Harry >.
Tipico degli latri: mettere in imbarazzo.
< Tranquilla signora Smith > afferma Harry grattandosi la nuca.
< Scusa mami > le dico sorridendo tirata.
Che imbarazzo!
< Oh dai, vi pare che mi scandalizzo per così poco? > domanda beffarda.
Scuoto la testa e poi per cambiare argomento le chiedo come sto.
< Sei un incanto > commenta e poi divertita dà ordine al riccio di tenermi d'occhio.
< Sarà fatto signora Smith, non la perderò di vista >.
Sorridono entrambi mentre mia madre chiede se può farci una foto.
Tutti insieme.
Annuisco e li esorto ad uscire per raggiungere gli altri.
< Ce l'avete fatta! > urlano applaudendo.
< Sveltina? > domanda Louis beccandosi un bel dito medio dalla sottoscritta.
< Ragazzi, vi faccio una foto > dice mia madre facendoci segno di compattarci per poter essere inquadrati meglio.
Niall abbraccia Gemma e Liam, Louis alla sua destra abbraccia Tyler che a sua volta abbraccia Lerya con le mani intrecciate in quelle di Zayn.
E poi ci siamo io e Harry.
Porto una mano sulla spalla e alzo il piede per mollargli un bacio sulla guancia.
< Sorridete! > e click.
Scatta la foto e poi dice di fare delle facce buffe e scambiarci di posto.
Subito ci scambiamo di posto.
Louis e Tyler mi prendono in braccio mentre io sorrido divertita, Harry è in ginocchio davanti a me con la mano ad afferrare la mia.
Niall prende in braccio Liam.
E Zayn abbraccia Lerya e Gemma che fanno delle facce a dir poco divertenti.
< Belli > commenta mia madre dopo aver scattato altre tre-quattro foto.
< Direi che ora si beve > propone Tyler ricevendo il consenso da parte di tutti mentre mia madre preoccupata ci raccomanda di non esagerare.
Eccola, la solita.
< Mamma è ora di andare a letto > gli dice Tyler prima di confessare < meno vedi e meglio starai >.
< Divertitevi > e sparisce.
< Ora si fa sul serio >.
Lo vedo sparire in cucina per poi tornare con dei bicchierini, la tequila, il sale e il limone.
< L'ultima volta che ho bevuto tequila, sale e limone ho vomitato > ammette Gemma impaurita.
< Hai detto bene: l'ultima volta... questa volta non succederà > le dice Tyler strizzando un occhiolino.
Mette i bicchieri in fila e versa la tequila fino all'orlo, poi ci chiama a prendere i nostri posti.
Ridacchio mentre sento appoggiare le mani di Harry sui miei fianchi.
< Vacci piano Smith >.
< Io sono una guerriera Styles > gli dico dandogli un cazzotto leggero sulla spalla.
< Al mio tre >.
Guardo Niall che è vicino a me, a sinistra, e poi mi volto da Harry che è alla mia destra facendogli un cenno con la mano.
< Via >.
< Alla nostra! > urla Louis sbattendo il bicchiere per poi buttarlo giù.
A secco.
Oddio.
Prendo il sale, lo sistemo sulla mano e stessa cosa faccio col limone che tengo tra pollice e indice.
Poi ridendo espiro, lecco il sale, butto giù il liquido nel bicchierino facendo una smorfia e mangio la fetta di limone rabbrividendo per il gusto acidulo.
< Sei forte eh > mi provoca Harry.
< Te l'ho detto che sono una guerriera >.
Ci spostiamo più in là mentre i ragazzi chiedono com'è il locale in cui stiamo per andare.
< Bello >.
< Di classe > aggiungo io < ecco perché vi ho detto di infighettarvi >.
< Si rimorchia? > chiede Louis a Tyler che gli da una pacca sulla schiena.
< Sono sicura che riuscirai a trovare qualcuna Tomlinson > affermo.
< Speriamo > incrocia le dita.
< Appena arriviamo comunque ci conviene andare a bere, vista la fila immensa ai bar > ci suggerisce Tyler sventolando una mano davanti per via del troppo caldo.
Ovviamente dovuto allo shottino di poco fa.
< Che musica si balla? > chiede Gemma ridendo.
< Ti ha dato alla testa lo shottino tesoro? > le chiede Niall mentre Harry lo imita < tesoro >.
< Perché tu come la chiami Caroline? > gli chiede il biondo mentre il riccio alza le spalle < Caroline o Care >.
< Non hai un appellativo? >.
Appellativo?
Tipo amore, puccipucci, tesorino?
No, grazie… non è per noi questo genere di cose.
< Ma che appellativo, noi siamo ragazzi moderni > dice lui mentre io gli schiaffo il cinque.
Infatti…
< Siete strani > commenta Gemma facendo ridere tutti.
Guardo Gemma e rispondo alla sua domanda di prima < si balla un po' di tutto... dal pop all'elettronica >.
< Figata > sbotta Louis portando alle labbra una sigaretta che accende subito dopo.
< Ragazzi, è qui la festa? > chiede Mitchell facendo il suo ingresso agitando una bottiglia di spumante tra le mani.
< Ce l'hai fatta finalmente Mitch > dice mio fratello andandogli incontro.
< Sì, c'era traffico... mi sa che stasera sarà bello pieno >.
< Il Red? > chiedo.
Annuisce.
Ma sbaglio o manca la stronza?
< Ma sbaglio o manca > chiede mio fratello mentre io sbotto < la stronza? >.
Mitchell ride e spiega che appunto la stronza ci aspetta direttamente al locale con le sue amiche.
Ecco, che bello.
Tocca sopportare pure quelle ochette delle sue amiche.
< Meglio > commento io con un gesto secco della mano.
< Che ne dite di un altro giro di shottini? > chiede Tyler.
Gemma e Lerya rifiutano beccandosi i fischi dei ragazzi.
E i miei.
< Rifai un giro Smith? >.
Guardo Louis < pensi che sia una smidollata a rifiutare un altro giro? >.
< No >.
< Partecipo anch'io ragazzi > dico appoggiando la pochette sul tavolo.
< Sei una tosta piccola > afferma Harry divertito.
Non avevamo detto di non usare appellativi?
< Puoi dirlo forte >.
E con lo stesso procedimento di prima butto giù il secondo shottino.
< Ora si che sono pronta per la serata! > esclamo iniziando a muovermi come se ascoltassi la musica.
< Styles è tuo compito tenerla d'occhio > gli dice mio fratello mentre il riccio annuisce < mi darà un gran bel d'affare >.
< Ma piantala > gli sussurro andando a scompigliargli i capelli.
Iniziamo così a parlare del più e del meno, ridendo e prendendoci in giro.
Con i ragazzi che aprono lo spumante versandolo nei bicchieri.
< Non mi piace lo spumante > affermo disgustata.
< Una di classe come te che ama lo spumante? >.
< Payne mi fa vomitare > dico facendo finta di vomitare veramente.
< Che schizzinosa >.
Mando a quel paese Payne e mi avvicino a Lerya e Gemma che confabulano tra di loro prima di chiedere che si dice di bello.
< Niente > commenta Lerya tagliando corto.
Sì, certo…
< Come niente se fino a due minuti fa parlavate? >.
< Niente, sul serio... > ripete Lerya facendo segno di lasciare perdere.
< Lerya >.
Mi nasconde qualcosa.
Oh, sì.
< Caroline > dice di rimando lei.
< Di che stavate parlando? > alzo un sopracciglio aspettando.
La vedo sbuffare e poi ammettere < tuo fratello è... >.
Che c’entra mio fratello?
< È >.
< È... troppo stasera > ammette portandosi una mano sulla faccia.
Oddio.
No.
Non l'ha appena detto vero?
< Lerya ma che dici? >.
Vedo Gemma sorridere tirata e annuire.
< Dobbiamo stare lontani stasera > dice seria e annuendo per darsi più forza.
< Lerya tu ami Zayn > le spiego indicando il moro.
< Sì... ma in questi giorni tuo fratello ha smosso qualcosa in me >.
< Cristo Santo! >.
< Non dico di non amare più Zayn... solo che >.
< Solo che? > domando io accigliata.
< Solo che tuo fratello non mi è indifferente >.
< Lerya > le prendo le braccia nude < sta' lontana da Tyler... chiaro? >.
< Sì, Caroline >.
Aveva ragione Harry.
Porca vacca.
Aveva ragione.
Si è presa una sbandata per mio fratello.
Ed ora?
Stasera le devo stare attaccata come una cozza.
Non deve fare cazzate.
No.
Sbuffo e senza dire niente mi avvicino al riccio che domanda che cosa succede.
< Avevi ragione >.
< Su cosa? >.
< Su Lerya >.
< Oh, oh > boccheggia.
< Già... > asserisco poi continuo < non devo perderla di vista >.
< Non è stupida Care >.
< Lo so ma... non ci voleva >.
< Non farà stupidate Caroline > mi porta una mano sulla spalla per tranquillizzarmi.
< Se lo dici tu >.
Lo guardo e ammetto < non sono più sicura che la serata andrà bene >.
< Rilassati > afferma per poi aggiungere < vieni qui dai >.
Senza farmelo ripetere mi lascio abbracciare e cerco di calmarmi.
< Andrà bene > sussurro più a me stessa che a lui.
< Comunque non ti sei vergognata prima? >.
< Quando? > chiedo non sapendo a cosa si riferisce.
< Prima... quando tua madre ci ha beccati > sghignazza.
< Lascia perdere... volevo sotterrarmi > ridacchio < devi darti una calmata Styles >.
< Non è colpa mia se sei sempre così affascinante Smith > una mano a indicarmi da capo a piedi.
< Non sono così affascinante >.
< Oh lo sei > dice per poi confessare < poi intravedo un capo d'intimo molto, molto sexy >.
< L'ho comprato giusto per te > lo guardo maliziosa mentre lui mi chiede < ah sì? >.
< No idiota, ti pare? > domando io interrompendo l'atmosfera che è venuta a creare.
< Ti odio quando mi illudi così > sbotta mettendo su un broncio che non gli si addice.
< Dai non fare l'imbronciato adesso > gli dico dandogli un bacio sul naso.
Poi senza malizia sussurro < magari se la prossima volta non ci interrompono te lo mostro >.
Se, non ci interrompono…
Se.
Dannato se.
Ridacchia mostrando le fossette < non vedo l'ora >.
< Anche io >.
Lo guardo e abbasso lo sguardo perché non riesco a reggere i suoi occhi così belli.
< Care > spunta fuori mio fratello.
< Sì? >.
< Abbiamo due taxi... stavamo parlando su come dividerci >.
< Io mi infilo dove c'è posto >.
Io e Harry lo seguiamo dai ragazzi prima che inizia a spiegare < direi di far così: Niall, Gemma, Liam, Louis e Zayn in uno e nell'altro: io, te, Harry e Mitchell >.
< E Lerya? > chiedo io.
< Vengo con voi > afferma lei senza il minimo segno di esitazione.
< Allora vado io di là, così Zayn prende il mio posto > affermo.
Ma il moro mi ferma < no tranquilla Care, non mi cambia stare nell'altro taxi >.
< Sicuro? > gli chiedo sperando cambi idea.
Annuisce ed io faccio la stessa cosa.
< Eccoli > indica Mitchell iniziando a camminare.
Afferro la borsetta e raggiungo gli altri entrando nel taxi.
Mitchell è davanti con il tassista.
Dietro siamo io e gli altri te.
Tyler, io, Lerya e Harry.
< Ti ricordi l'ultima volta che siamo stati al Red? > domanda Lerya a Tyler che ride < certo, come dimenticarsi quella sera >.
< Perché che è successo? > domanda Harry.
I fatti suoi, mai eh?
< Praticamente ho salvato mia sorella da uno che ci provava >.
< Non ci provava > scandisco bene le parole.
< Ma come? Stava per ficcarti la lingua in gola > scherza Lerya.
< Caroline mi meraviglio di te > scherza il riccio facendo una faccia fintamente stupita.
Scuota la testa < non mi stava ficcando la lingua in gola >.
< Quasi > si danno il cinque Lerya e Tyler.
< Stavamo solo parlando > dico ma resto calma perché so che è la verità.
Ci stavo solo parlando ma Lerya e Tyler lo hanno visto avvicinarsi e subito sono intervenuti.
< Mi stupisci sempre di più Smith > confabula Harry guardandomi.
< Siete insopportabili > indico la mia amica e mio fratello.
< Lo sai che ti vogliamo bene su >.
< Fanculo > sputo per poi scoppiare a ridere.
Continuiamo così tra risate, pettegolezzi per un buon cinque/dieci minuti.
< Siamo quasi arrivati > afferma mio fratello mentre Mitchell smette di parlare col tassista per annuire.
E infatti dopo un paio di metri il taxi si ferma facendoci scendere mentre mio fratello gli da i soldi sotto le proteste di Harry.
< Tieni i soldi > intima Harry.
< No, ti ho detto che non li voglio >.
< Sì... tieni >.
< Facciamo così > dice mio fratello per poi continuare < mi offri qualcosa da bere dentro >.
< Cosa mi sono perso nel taxi? > chiede Mitchell lisciandosi la giacca blu.
< Niente > dico io veloce ma il riccio afferma in contemporanea < solo che Caroline si è fatta ficcare la lingua in gola da uno al Red >.
< Caroline Smith... vecchia volpe >.
Gli tiro uno schiaffetto dietro la nuca e indico i nostri amici all'ingresso, che raggiungiamo.
< Smith > dice il buttafuori dando una pacca a mio fratello < hai portato i rinforzi oggi eh? >.
< Per forza Paul! >.
< Tieni, entrate di qua > afferma il grosso omone lasciandogli i ticket per l'ingresso omaggio.
< Tu vorresti dirmi che non paghiamo? > chiede Harry sussurrandomi appena.
La sua faccia non fa che farmi ridere.
Così spiazzato, confuso e stupito.
< Mio fratello è uno famoso da queste parti > spiego sorridendo a Paul.
< La piccola Smith... sempre più bella >.
< E tu sempre più falso > gli faccio una linguaccia mentre lo supero.
< W o w > affermano tutti i miei amici una volta entrati.
Sto per dire qualcosa ma mio fratello ci ordina < al bar, ragazzi... >.
< Caroline Smith... sempre un piacere vederti > afferma il barista non appena raggiungo il bar sotto lo sguardo confuso di Harry.
< Allora? Che ci fa una Londinese come te da queste parti? > domanda prima di iniziare a preparare dei drink che gli hanno richiesto alcuni dei miei amici.
< Mi mancava l'aria di casa > esplico senza troppi giri di parole.
< Sei una visione >.
< Grazie, troppo gentile >.
< Cosa ti faccio? > chiede prima di bloccarsi < gin tonic? >.
Annuisco < ma dai... ricordi ancora la mia bevuta preferita? >.
< Stai scherzando? >.
< Me ne fai due? > domanda all'improvviso Harry appoggiandosi al bancone.
James gli sorride e poi senza porgere una vera domanda dice < e tu dovresti essere il suo ragazzo >.
< Già >.
Guardo James < te l'avevo detto che a Londra avresti trovato l'amore >.
< Bhe... avevi ragione > ribatto io prendendo il mio gin tonic.
< Quanto ti devo? > gli chiede Harry bevendo un sorso del suo gin tonic.
< Smith spiega al tuo ragazzo come funziona da queste parti >.
Prendo la mano di Harry e mi incammino mentre lui mi chiede spiegazioni riguardanti l'ultima frase del barista.
< È semplice Styles... qui quando si è amici non si paga mai >.
< E si da il caso che siano tutti vostri amici qui dentro? > chiede lui alzando le sopracciglia.
< Proprio così... perlomeno quasi tutti >.
< Ti ho già detto che torneremo spesso qui a Holmes Chapel? > ridacchio per poi fermarmi accanto agli altri.
Prendo un sorso del mio gin tonic mentre ballo con Lerya e Gemma a ritmo di musica.
La mia amica mi prende la mano per poi farmi girare.
Le luci stroboscopiche a illuminarci ad intermittenza, donando quello stato ipnotico tipico delle discoteche.
Oggi voglio proprio divertirmi, senza pensare a niente.
Nemmeno a quella stronza di mia cugina, che tra poco verrà a rompere le uova nel paniere.
Come al suo solito.
< A che pensi? > chiedo a Lerya vedendola pensierosa.
< Non vuoi saperlo... >.
< Lerya > le do uno schiaffetto sul braccio.
< Non è di certo colpa mia se stasera è un dio greco >.
Ancora?
Ha impuntato il disco eh…
< Non pensarci > le dico urlando per farmi sentire.
< Come faccio? Facile parlare per te... è tuo fratello >.
< Dovrebbe essere facile anche per te visto che hai un fidanzato > esplico facendo chiaramente riferimento a Zayn.
< E invece non è facile per niente! > sbotta lei agitandosi.
Mi guarda scocciata bevendo quello che è rimasto della sua bevuta.
< Fa' come vuoi > sbotto voltandomi per raggiungere Harry seduto sul bordo di un divanetto.
Io più che consigliarle di non pensarci per non combinare casini, cosa posso fare?
Se vuole starmi a sentire bene, altrimenti amen.
Pagherà le conseguenze delle sue azioni.
Questo è poco ma sicuro.
< Che succede? > chiede il riccio alzandosi.
< Succede che Lerya non ragiona e che combinerà sicuramente un gran casino >.
< Caroline so che è tua amica, ma alla fine se non vuole darti ascolto cosa puoi farci? >.
Alzo le spalle < niente, effettivamente non posso farci niente >.
< Pagherà le sue conseguenze >.
Annuisco e sorrido < come sei saggio Harry Styles >.
< Puoi dirlo forte >.
Poi mi prende il mio bicchiere bevendo un lungo sorso del gin tonic mentre io protesto.
< Ehi >.
< Che c'è? > chiede divertito.
< Vuoi finire la bevuta al posto mio per caso? > chiedo ironica.
< Non è colpa mia se bevi come un uccellino >.
< Io non bevo come un uccellino >.
< Sì invece... devi ancora finire la tua prima bevuta >.
< Taci > gli mollo un cazzotto in pieno petto.
< Ahi > finge lui portandosi una mano sul petto massaggiandoselo.
< Accompagnami a prendere un'altra bevuta > mi ordina per poi prendermi la mano e avviarsi al bancone dove chiama il barista con un cenno della mano.
< Ancora qui? > chiede James divertito mentre il riccio afferma < dopo aver scoperto che stasera non pagherò praticamente nulla è doveroso che ti ripulisca tutto il bar >.
< Forte il tuo ragazzo eh? > mi domanda James preparando il secondo gin tonic per Harry.
Forte sì, è il mio ragazzo.
Non poteva essere altrimenti.
< Non sono mica come lei > asserisce il riccio indicandomi.
< Come? >.
< Non sono una leggerina come te che ancora stai bevendo la tua prima bevuta >.
< Sei proprio uno stronzo lo sai? > gli chiedo per poi fare un cenno a James che ride < ti preparo l'altro gin tonic >.
< Stai a vedere pivellino > scherzo facendo una linguaccia ad Harry; poi porto il bicchiere alle labbra bevendone tutto il liquido in un unico sorso.
< L'ho schiantato > dico fiera di me.
< Allora non è una leggerina > afferma Harry parlando con James.
< Tu sei un leggerino Styles >.
< Non sfidarmi >.
< Come no >.
< Facciamo un brindisi > propone lui dopo che abbiamo salutato James.
Mi fermo di lato e chiedo a cosa dovremmo brindare.
< Al fatto che non sei una leggerina, punto uno >.

Stronzo.

< C'è anche il secondo? > chiedo ridendo.
Il riccio annuisce < alla serata >.
< Alla serata > sbatto il bicchiere ma lui mi rimprovera < c'è anche il terzo punto >.
< Ossia? A cosa dovremmo brindare? >.
< Al mio autocontrollo di ferro che mi tiene fermo dal saltarti addosso seduta stante > sghignazza lui sornione avvicinandosi.
< Brindiamo al tuo autocontrollo allora > dico per poi bere un sorso del mio gin tonic facendo una smorfia.
Sbaglio o ce l'ha caricato parecchio?
Il buon caro vecchio James.
< Soprattutto al mio autocontrollo > afferma per poi baciarmi.
Lo bacio a mia volta prima di staccarmi.
Con una mano mi fa volteggiare per poi confessare < non sono un bravo ballerino altrimenti ti avrei invitata a ballare >.
< Fallo lo stesso > gli dico io sorridendogli mentre lo vedo sospirare ed annuire.
Così gli prendo la mano e me lo porto dietro pronta per ballare.
Ma...appena arrivati dai ragazzi ecco spuntare mia cugina col suo seguito.
Sempre al momento giusto, mi pare ovvio.
Le altre stronze in pratica.
La squadro da capo a piedi: tubino bianco a fascia, tacchi sempre bianchi e uno chignon alto a decorargli la faccia.
La faccia da stronza che si ritrova.
< Stai bene Care vestita così > dice sorridendo falsamente.
Falsa di merda.
< Anche tu > ripeto insultandola mentalmente.
< Ciao Caroline > mi salutano le sue amiche sorridendo ancora più falsamente di mia cugina.
Le saluto avvicinandomi mentre mia cugina approfitta del momento per andarsi ad accaparrare Harry.
< Harry >.
< Alexis >.
< Stai benissimo > ammette lei scrutandolo da capo a piedi, facendomi salire il nervoso.
Il riccio la ringrazia mentre lei gli prende la bevuta tra le mani bevendo senza chiedere il permesso.
Roteo gli occhi.
Ma chi si crede di essere?
Le altre stronze si avvicinano ad Harry per salutarlo e così iniziano a chiacchierare tra di loro mentre io raggiungo Louis.
< Le odio >.
< No Smith... tu odi lei > corregge il moro facendo un occhiolino.
< Si, hai ragione... odio lei >.
< Dovresti star tranquilla invece... >.
< Sveglia Louis... quei due erano scopamici una volta, come posso stare tranquilla? >.
< Semplice: perché Harry vede solo te >.
Poi vedendo che non rispondo continua affermando < andiamo Care... Harry è cotto di te >.
< Se lo dici tu >.
< C o t t o > ripete scandendo bene ogni singola lettera.
< Non conosci mia cugina... ottiene sempre ciò che vuole > spiego osservandolo.
< E infatti... > asserisce Louis indicando alle mie spalle stupito.
Mi volto di scatto e sorrido mentre vedo Harry e Alexis andare verso il bar.
< Che ti avevo detto? >.
Stronza.
< Sono andati solo a bere > mi rincuora lui con una mano sulla spalla.
< Sì, lo so > sbuffo io prendendo un lungo sorso dal mio bicchiere.
Magari così mi calmo e mi do una cavolo di controllata.
< Dai... andiamo a ballare > mi prende la mano trascinandomi in pista prima di iniziare a farmi muovere con due mani sulle spalle.
< Non siamo ad un funerale >.
Rido perché so che ha ragione.
Così cerco di non pensare al fatto che Alexis sia così vicina ad Harry e inizio a ballare.
Una mano in aria e la testa a muoversi a ritmo di musica.
Sorrido a Louis che muove il bacino a ritmo di musica facendo delle smorfie.
< Mi unisco anch'io > aggiunge Liam iniziando a muoversi con noi.
< Gara sia > afferma Louis iniziando a fare delle mosse sotto i nostri sguardi divertiti.
Liam lo segue... scatenandosi a ritmo di musica mentre io li guardo battendo le mani.
< Tocca a te Care > dice Louis mentre io mi preparo a fargli mangiare la polvere.
Con uno scatto mi avvicino ai miei amici, girandogli attorno e muovendo il sedere contro il loro.
< Come twerki bene > scherza Louis imitandomi.
Rido < sono una twerkatrice nata >.
< Stupida >.
Continuiamo a ballare spostandoci nell’altra sala.
Ma il mio pensiero va sempre ad Harry e a quella stronza.
< A che pensi? > domanda Louis.
Faccio spallucce.
< So che muori dalla voglia di andare a vedere che combinano quei due >.
Gli do un buffetto mentre Liam propone di andare a bere.
Annuisco e mi lascio trascinare al bancone, dove troviamo Harry intento a parlare con le stronze.
< Cosa prendete? > mi chiede James avvicinandosi.
< Due vodka lemon e un gin tonic per me >.
< Comunque questa cosa che non pagate nulla... è veramente strabiliante > confessa Liam mentre Louis afferma divertito < meglio per noi Payne >.
< Praticamente mi usate solo? > domando facendo la finta offesa.
< Ovvio, non l'avevi ancora capito? > scherzano entrambi dandomi un buffetto sulla guancia.
< Ecco a te Care > James mi porge i bicchieri che passo ai miei amici.
Lo ringrazio e brindo con Liam e Louis mentre la voce della stronza fa il suo ingresso interrompendo il nostro momento da amici.
< Liam, Louis venite... >.
Che vuole?
Non le basta avere intorno solo Harry?
Roteo gli occhi mentre mi avvicino e la sento presentare le altre stronze.
< Il piacere è tutto nostro > dicono le due ragazze sorridendo civettuole ai miei amici.
< Perché non andate a farvi un giro? > propone Alexis a Catherine che subito lo propone a Tess.
< Andiamo > afferma Louis mentre io grugnisco infastidita.
È riuscita a portar via anche loro.
Oltre che il mio ragazzo.
< Scusa Care > mima col labiale Liam prima di seguire le ragazze con Louis che mi strizza un occhiolino.
Tanto ormai…
Mi avvicino ad Harry chiedendo che si dice di bello.
< Niente di che, stavamo solo ricordando dei bei momenti > spiega la bionda voltandosi per osservarmi.
Ah sì?
Vorrei proprio chiedergli a quali momenti faccia riferimento ma ovviamente mi trattengo.
Guardo Harry che non mi degna di uno sguardo e questa cosa non fa altro che agitarmi ancora di più.
Mi sporgo verso il suo orecchio per chiedergli < andiamo a ballare? >.
< Non ora Care, sto parlando con Alexis > si volta sorridendo.
Mentre io lo insulto mentalmente.

Ti invito a ballare e tu rifiuti l'invito perché devi parlare con la stronza?
Bella merda.
Proprio una bella merda.

Sto zitta e li osservo mentre scherzano.
< Ti ricordi quando ci ha beccati mio padre? > civetta lei facendo la finta imbarazzata e portando una mano davanti al viso.
< La sua faccia era da fotografare >.
Anche la mia in questo momento.
Penso.
Il riccio ride mostrando le fossette osservando mia cugina attentamente.
< Mi ha messo in punizione per tre settimane > spiega lei.
< Ah sì? > domanda il riccio prima di aggiungere < ricordo di esserti venuto a trovare >.
Mi sto agitando… e non poco.
< Sì > ridacchia lei spostandogli un ciuffo che gli è caduto dal viso.
Mentre io stringo il pugno e mando giù un altro sorso del mio drink.

Merda.
La mano.
La cazzo di mano.


< Ed ora? > domanda Alexis al riccio che alza un sopracciglio non capendo dove voglia andare a parare.
< Sei fidanzato? >.
Guardo Harry e sorrido perché so che adesso mi prenderò la mia bella rivincita quando le dirà che sta con me.
Ooops.
Io ovviamente mi fingerò dispiaciuta, seh certo.
Come no.
E invece il riccio risponde < no >.
Co’hanno appena sentito le mie orecchie?
< Non sei fidanzato? > domanda lei giocando con la sua collana.
Mandandomi in tilt.
Il riccio afferma sornione < ti pare che Harry Styles si possa fidanzare? >.
Deglutisco mentre lo guardo allibita.

Come gli viene in mente di dire una cosa del genere?
Sbatto più volte le palpebre per poi concentrarmi su di loro che riprendono a parlare escludendomi totalmente mentre io mi impongo di non prenderlo a sprangate sui denti.
Perché al momento se lo meriterebbe proprio.
Ah è così?
Non sei fidanzato?
Ed io chi sono scusa?

Trovo la forza per riprendermi e lo chiamo.
< Sì? >.
< Non sei fidanzato? > gli domando mentre vedo scomparire il suo sorriso dalle labbra.
Ah, ora si ricorda che esisto.
Certo…
< N... non volevo dire questo > prova a giustificarsi sporgendosi per toccarmi una spalla che io prontamente ritraggo.
< Care >.
< No > lo ammonisco per poi sputare senza pietà < sei stato fin troppo chiaro >.
Guardo Alexis per un secondo vedendola confusa per poi superarli e dirigermi...
Non so bene dove.

Ma ovunque, pur di non stargli vicino.
Vaffanculo Harry.
Sei uno stronzo.
Proprio come mia cugina.

Da lontano vedo Liam ballare con Tess, mentre Louis baciare Christine e urlo disperata.
Ste stronze.
Le odio tutte.
Cerco di trovare Lerya e Gemma ma non le trovo, così vado sul retro del locale per prendere una boccata d'aria.
Respira Care.
'Respira' mi impongo una volta essere arrivata fuori.
Respiro il più lentamente possibile mentre una lacrima bagna la mia guancia.
La asciugo velocemente mentre mi infondo coraggio per non piangere.
Non devo piangere.

Non.
Devo.


Dire che sono allibita è dir poco.
Alzo la testa e il mio cuore ha un attimo di cedimento.
Aggrotto le sopracciglia mentre mi ritrovo a sussurrare < Jack? >.
Oddio Jack.
< Care? > domanda il ragazzo avvicinandosi mentre io annuisco debolmente.
< Oddio, quanto tempo >.
Mi abbraccia mentre rabbrividisco per questo contatto così intimo.
Dopo tanto tempo.
< Che ci fai qui? > chiedo guardandolo.
< Che ci fai tu qui... credevo fossi a Londra >.
< Sono qui in vacanza >.
< Da sola? >.
< Coi miei amici > spiego sorridendo involontariamente.
Lo guardo e penso a quanto sia fottutamente e dannatamente bello.
Come d'altronde è sempre stato.
< Ci sei? > domanda con una mano a sventolarmi davanti.
Annuisco < sì, sì... è che stavo pensando a una cosa >.
< A cosa? >.
< A niente >.
< A cosa? > chiede sorridendomi come solo lui sa fare.
Dichiaro < al fatto che il destino è proprio buffo alle volte >.
< Dai, andiamo a bere > propone mentre annuisco.
Entriamo dentro, io dietro Jack.
Ci destreggiamo tra i corpi sudati e danzanti fino ad arrivare al bancone.
< Jack > saluta James dandogli la mano.
< Facci due gin tonic >.
< Sei l'ultima persona che credevo avrei trovato al Red > dico io ridendo.
< Anche per me vale la stessa cosa >.
< Che si dice? >.
< Mha... solita vita, tu Londinese? >.
< Anche >.
< Dai andiamo... una diva a Londra come te, come può fare la solita vita? >.
< Sei uno stupido > gli dico ridendo per poi vedere Harry staccarsi da Alexis e camminare nella nostra direzione.

Oh.
Com'è adesso si è infastidito il ragazzo?

Ben gli sta, cavolo.

Ed io ci faccio apposta.
Avoglia, se ci faccio apposta.


Appoggio la mano sul braccio di Jack iniziando a ridere.
< Care >.
< Sì? > mi volto verso Harry accigliata mentre lui chiede se possiamo parlare.
< Non posso ora > rispondo secca mentre il riccio sbuffa.
E così come ha fatto lui poco fa con me lo ignoro iniziando a parlare con James.
< E così sei un insegnante di chimica >.
< Proprio così >.
< Ora parliamo di te > continua prendendo la parola.
< Cosa devo dirti? >.
< Tutto > scherza lui bevendo un sorso.
Rido < spara >.
< Vivi da sola? >.
< Con Lerya >.
< C'è anche lei qui? >.
< Oh sì > dico mentre lui afferma contento < appena finiamo il nostro drink la andiamo a cercare >.
< Assolutamente > rispondo.
< Ti piace Londra? >.
Annuisco per poi guardare con la coda dell'occhio il riccio vicino a noi.
< Lui è un tuo amico? > domanda Jack guardandolo confuso.
D'altronde chiunque lo farebbe.
Se ne sta lì zitto in piedi, attaccato a noi.
< Sì, un mio amico > rispondo presentandoli.
Il riccio mi guarda male ma non ribatte ed io sorrido dentro di me perché adesso prenderò la mia rivincita.
< E? > chiede lui imbarazzato.
< E? > esorto io sorridendogli.
< Mi chiedevo se sei fidanzata... se hai trovato finalmente qualcuno in grado di sopportarti > smorza lui i toni.
In un'altra occasione avrei risposto di sì e gli avrei raccontato di Harry integrandolo nella conversazione.
Ma non questa volta.
Non dopo essermi sorbita la scenetta tra lui e quella stronza di Alexis.
Così prendo coraggio e rispondo alla sua domanda < no, non sono fidanzata >.
< Caroline > tenta di intromettersi Harry mentre io propongo a Jack di andare a cercare Lerya.
Non lo voglio nemmeno vedere.
Non deve minimamente parlarmi.
Deve solo sparire.
Sparire dalla mia vista.

Adesso.

Mi alzo attenta a non cadere e faccio un cenno a James.
< Tutto ok? > domanda indicando me e Harry.
Una risata secca prima di rispondere < tutto meravigliosamente alla grande >.
< Care >.
Mi volto facendo segno a Jack di aspettarmi.
< Che c'è? > domando scorbutica.
< Come che c'è? >.
< Anche tu sei single, no? > lo picco io mentre lui sbuffa.
< Non era quello che volevo dire >.
< Ah no? >.
< No, certo che no! > urla prendendo un mio braccio per farmi spostare un po' più in là.
< E allora perché hai detto che sei single? >.
Il riccio non fiata così io dico tutto d'un fiato < andiamo bene se non sai nemmeno il motivo >.
Poi aggiungo senza esitare < fa' una cosa Harry... raggiungi Alexis e rimanici >.
Detto ciò lo supero scansando la sua mano che intanto ha appoggiato sulla mia spalla e raggiungo Jack.
< Tutto ok? >.
< Sì >.
< Il tuo amico invece non lo vedo molto tranquillo > afferma indicando Harry che intanto dopo aver ordinato un altro gin tonic se lo beve tutto d'un fiato.
< Cavoli suoi > sbotto acida.
Perché sì, sono veramente cavoli suoi.
Ha rovinato la serata e questo è quello che merita: bere da solo.
Ma di una cosa sono fiera: di come mi sono comportata.
Avrei potuto fare un casino.
Letteralmente parlando.
Invece... ho mantenuto la calma il più possibile.
Anche se è stata dura.
Perché mi ha messa veramente a dura prova.
< Vedi Lerya? > mi domanda Jack riportandomi alla realtà.
Scuoto la testa e lo supero facendogli segno di seguirmi.
Guardo in pista aggrottando le sopracciglia per vedere meglio.
Poi la vedo.
Intenta a ballare con Zayn, Niall e Gemma.
< Non ci credo! > urla appena vede arrivare Jack andando ad abbracciarlo subito dopo.
Sorrido mentre la sento presentare gli altri.
< Lui è Zayn, il mio fidanzato > spiega prendendo la mano di Zayn che saluta cortese.
< Oddio, devi raccontarmi un sacco di cose > dice lei prendendo Jack.
Mentre io rido con gli altri, non pensando a quanto sia veramente incazzata con Harry.

Ma faremo i conti...
Eccome, se li faremo.

                                                   
                                                                                     ———


< Buonanotte ragazzi > saluta Mitchell prima di aprire la sua macchina parcheggiata sul retro di casa.
< Notte Mitch > saluto io camminando verso l'ingresso e salendo le scale a due a due.
Saluto Niall, Gemma, Zayn e Lerya.
Non degnando di uno sguardo Harry.
Apro la porta della mia camera richiudendola alle mie spalle prima di togliere i tacchi respirando il profumo della libertà.
Alzo gli occhi mentre la porta si apre rivelando la figura di Harry che intanto si è tolto la giacca, restando così solo in camicia.
< Possiamo parlare ora? >.

No, no che non parliamo.

< Allontanati se non vuoi che ti tira un tacco in testa > lo ammonisco sfilando il vestito  raggiungendo il bagno solo con l'intimo.
Prendo i dischetti struccanti, li imbevo di acqua micellare e inizio a struccarmi col riccio che segue ogni mio movimento.
< Care >.
< Harry, levati >.
< Voglio parlare con te >.

Io no.

< Io no > gli dico aprendo l'acqua per sciacquare ogni residuo di trucco.
< Ti prego >.
Poi senza ascoltarlo prendo lo spazzolino, ci verso il dentifricio e spazzolo i denti attenta a lavarli con cura così da ripulirmi la bocca di alcool.
Sputo per poi chiudere il rubinetto e avviarmi a prendere il pigiama che prontamente infilo mentre la mano di Harry blocca il mio braccio < adesso mi ascolti >.
< Cosa dovrei ascoltare, sentiamo?! >.
< Non voglio che tu creda a quello che ho detto prima ad Alexis >.
< Ah no? > chiedo accigliata.
< No, ascolta Care... >.
< No ascoltami tu Harry > gli dico zittendolo < ti rendi conto che hai detto di essere single? >.
< L'ho fatto per te >.
Per me?
Sta scherzando spero.
< Ah l'hai fatto per me? >.
< Sì >.
< Cazzate > sputo fuori con rabbia.
< Bastava solamente dire che sì eri fidanzato e la storia sarebbe finita lì e invece no... hai dovuto farmi sentire una merda >.
< Mi dispiace >.
< Seh, come no >.
Poi alzando la voce affermo < sono veramente incazzata Harry, talmente tanto che ti picchierei >.
< Ti ho detto che mi dispiace >.
< Non ci credo >.
< Fammi parlare, Cristo! >.
< Vai > lo invito spazzolando i capelli che ho sciolto poco fa.
Prende un bel respiro prima di spiegare < che pensi sarebbe successo se avessi detto di essere fidanzato? >.
< Dimmelo tu > lo provoco.
< Ti avrebbe presa di mira Caroline, ecco cosa avrebbe fatto... quindi ho pensato che dirle di essere single sarebbe stata la soluzione migliore >.
< Ma senti quello che dici? >.
Poi ridendo amaramente < potrei anche crederci ma non lo farò >.
< Perché? >.
< Perché? Harry, tu hai sul serio l'intenzione di chiedermi perché? >.
< Sì > annuisce ravviandosi i capelli.
Continua a parlare < non avrei dovuto ma fidati che l'ho fatto per il tuo bene... ti avrebbe iniziato a rovinare la serata >.
< E quindi, ci hai pensato tu a rovinarmela >.
< Dannazione Caroline! Se solo ragionassi capiresti perché l'ho fatto >.
< Non è solo per la tua risposta che sono così arrabbiata > dico seria.
< Perché allora? >.
Scuoto la testa sentendo il cuore in gola.
< Non mi hai minimamente calcolata >.
< Non dire sciocchezze >.
Basta.
Ora basta.
Sul serio.
Urlo < Harry svegliati! Tu oggi hai fatto il single e ti è piaciuto farlo >.
< Ma che cazzo dici? > domanda lui bloccandomi contro il muro.
< Prova a dire che non è vero >.
Ci riprovo < prova >.
< Io sto bene con te... e ci tengo a noi > afferma guardandomi in viso.
< Non so se crederci >.
< Come puoi non crederci? >.
Prendendomi il viso urla < guardami negli occhi e dimmi quello che vedi >.
< Harry... non mi hai calcolata > scandisco bene le parole.
E una lacrima cade sulla mia guancia < sei stato sempre e solo con lei, come se io non esistessi >.
Maledetta emotività del cazzo.
< Non piangere > dice per poi pregarmi  dolcemente di non farlo nuovamente.
< Mi hai delusa > sposto un'altra lacrima.
< Non volevo, sul serio >.
< Basta, basta con questo non volevo! > urlo incazzata.
Harry sta per controbattere ma io lo zittisco < stasera avresti solo dovuto starmi vicino... sapevi quello che mi ha fatto passare mia cugina ed hai scelto di stare con lei >.
< Te lo giuro che non avrei mai voluto che la serata finisse in questo modo > prova a calmarmi.
< Mi sono sentita così sola... > dico ferita.
< Mi dispiace, hai tutte le ragioni del mondo per avercela con me >.
< Infatti >.
< Credimi quando ti dico che l'ho fatto per te >.
< Non ci credo >.
Sbatte un pugno sulla scrivania per poi urlare
< credici, cazzo! >.
< Vorrei tanto... eppure sei rimasto con Alexis > sussurro mentre bussano alla porta.
Mi affretto ad andare ad aprirla, trovando mio padre preoccupato a chiedere se va tutto bene.
< Sì, sì pà... > dico per poi aggiungere < stavamo solo discutendo >.
Il vecchio annuisce per poi chiedermi se mi va di accompagnarlo a prendere un sorso d'acqua.
Annuisco e senza dire nulla mi avvio verso il corridoio mentre sento mio padre parlare con Harry e tranquillizzarlo dicendogli che parlerà con me.
Sorrido inconsapevolmente perché sono così affiatati.
< Allora? > domanda sedendosi, una volta arrivato in cucina.
< Non mi va di parlarne > dico flebile.
< Andiamo, parla col tuo vecchio > mi incita accarezzandomi il braccio delicatamente.
Sospiro < prima che inizi a spiegarti devi sapere che... >.
< Cosa? > chiede prima di continuare < che tu ed Harry state insieme? >.

Boomtown.

Anche il papi ne è al corrente.
Tyler o la mamma?
Chi è il colpevole?

< Lo sapevi? > gli chiedo mentre lo vedo annuire.
< Non sono così scemo, sai? >.
< Hai ragione >.
< E poi sai che tua madre non riesce mai a tenere la bocca chiusa > sghignazza mentre io commento sarcastica < tipico della mamma >.
Eccola là…
< Sai mi piace Harry > spiega prima che io lo interrompa < stasera è stato uno stronzo >.
Lo faccio ridere < e sentiamo cosa avrebbe fatto di così tragico il ragazzo? >.
Inizio così a raccontargli della serata, soffermandomi sulla sua riposta con Alexis, sul fatto che non mi ha calcolata minimamente.
Non tralasciando nulla.
< Ha detto che è single, capisci? >.
< Ma ti ha spiegato perché l'ha fatto >.
< Non lo difendere > ammonisco io guardandolo male.
Io sono la figlia non lui.
< Sto solo dicendo che ti ha spiegato che l'ha fatto per il tuo bene >.
< Sì, come no >.
< Andiamo Caroline... si vede che Harry stravede per te >.
< Così tanto da dirle che è single, guarda un po' > sghignazzo io mentre mio padre spiega < so che ci sei rimasta male ma fidati quando ti dico che lui non ha mai avuto l'intenzione di ferirti >.
< Dici? >.
< Dico, dico >.
< Non lo so >.
< L'hai visto fare delle mosse azzardate con tua cugina? > domanda ed io lì mi blocco.

Perché in effetti ha ragione.
Non mi ha dato il minimo dubbio per non fidarmi di lui.
Non ha fatto nulla, in effetti.
A parte la risposta.
Non una mano fuori posto, un sorriso malizioso o un ballo.
Niente di niente.

Lo guardo e scuoto la testa.
< Visto? >.
Poi continua < se avesse voluto fare il single avrebbe fatto di peggio, non credi? >.
< Mh >.
< Dai Caroline non essere così dura con lui >.
< È che mi sono sentita... così sola >.
< Non avresti dovuto perché lui era comunque al tuo fianco e ci rimarrà nonostante questa sera abbia parlato con Alexis > afferma sorridendo.
< Sicuro? >.
< Certo... i suoi occhi non mentono figliola >.
< Hai ragione >.
< Va' a scusarti con lui per aver fatto la psicopatica in quel modo >.
< Col cavolo, a scusarmi non mi scuso... >.
< Sei proprio uguale a tua madre: due gocce d'acqua > borbotta lui facendomi segno di seguirlo.
< Sono contento per te Care… Harry mi sembra proprio un bravo ragazzo > afferma davanti la porta della cucina.
< Stasera è stato uno stronzo > sbotto io.
Ridacchia e inizia a salire le scale.
Lo seguo e lo saluto prima di entrare in camera mia dove trovo Harry già sotto le coperte.
< Ehi >.
Lo ignoro e mi dirigo dall'altro lato del letto per poi infilarmici dentro < sappi che non ti caccio solo perché è tardi e non ho voglia di urlare >.
Il riccio ride mentre lo ammonisco < e non osare avvicinarti... sono ancora arrabbiata con te >.
< Come vuoi > dice lui mentre io guardo fuori la finestra.
Ripenso alle sue parole.

E mi sento ferita.
Ma anche... amata.

L'ha fatto per me, sbagliando certo ma sempre per me.
E in più si è comportato da ragazzo modello stando nel suo con Alexis.
E questo mi fa sorridere.
Senza voltarmi gli prendo la mano facendo sì che mi abbracci.
< Hai cambiato idea? > chiede il riccio a contatto coi miei capelli.
< Zitto > dico acida.
< Come vuoi > afferma per poi aggiungere sghignazzante < ma sappi che non ti libererai così facilmente di me >.
  
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