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Autore: Spensieratezza    21/11/2019    1 recensioni
Questa storia su ricollega alla saga di Jensen, Jared e i gemelli. Si tratta di un missing moment che racconta il legame tra Jensen e Duefacce. Dietro la maschera si nasconde il suo grande amore Jared, ma Jensen non lo sa e per lungo tempo si inseguiranno, senza che il biondo sappia chi si nasconde davvero dietro la maschera.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Jared si era sentito morire dentro quando aveva visto Jensen con Bela.
Si baciavano a un lunapark con lei che aveva il viso sporco di frittelle e Jensen la puliva con un fazzoletto.
Si sentì fremere di collera.
Un dolore che credeva non avrebbe mai provato.
Un dolore troppo intenso.
Si chiese come si potesse non morire di quel dolore.
Come facevano le persone a sopportarlo?
Come si poteva non morire?
 
 


Aspettò Bela sotto il portone della sua casa, quando la biondina sussultò, riconoscendolo.
“Duefacce, sei tu! Mi hai fatto prendere uno spavento. Che ci fai qui? Aspetta, mi devi dire qualcosa?”
“No. Sono qui per DARTI qualcosa.” disse lui.

Bela indietreggiò a quel tono.
“D-darmi? Che intendi?”
“PRIMO REGALO: Congratulazioni. “ disse lui avanzando di un passo verso di lei. “Per il NUOVO fidanzamento con Batman, è stata una scena così CARINA, quella a cui ho assistito, quella al lunapark..lui che ti toglie la crema, che carini!!”

“S-senti..non so come hai fatto a vederci, ma ti prego di abbassare la v…”
E sono qui per darti la verità, forse una verità a cui tu non hai mai voluto credere, non hai mai voluto VEDERE. Beh, ho uno scoop in esclusiva per te. BIONDINA. La tua cara dolce mammina, con cui hai intrattenuto rapporti quest’estate, SE NE SBATTE di te, bellamente. Come se ne sbatteva di te quando tu eri piccola e tuo padre ti picchiava picchiava picchiava..”

“SMETTILA!” Bela tentò di spingerlo e di scappare ma Duefacce la trattenne. “Si nascondeva dietro la sua debolezza per non ammettere che vi odiava. Entrambi! Avrebbe voluto un’altra famiglia, desiderava essere ricca, fare la principessa, avere un bel marito, una bella casa, una figlia che non venisse picchiata da suo marito per esempio. Odiava lui perché la faceva sentire in colpa e odiava te per lo stesso motivo. Non vi ha mai davvero amato. Neanche a te.”

Bela lo colpì con l’ombrello sulla testa, lui la lasciò andare e lei cercò di barricarsi nel palazzo, ma lui trattenne il portone aperto e la inseguì per le scale.
“AIUTO. AIUTOO.”
“Non ti aiuterà nessuno, Bela. Qui tutti si fanno i fatti loro, lontano dai guai. Non ti hanno mai detto che la vita non è un telefilm?”
Cercò di chiudergli la porta in faccia ma Jared riuscì a entrare.
Lei gridò e si accucciò al pavimento.

Ti prego, lasciami andare. Si può sapere cosa vuoi da me. Non ti ho fatto niente. Credevo che..che tu..che noi..”
“Che noi fossimo AMICI? Hai l’abitudine di fregare i ragazzi degli altri ai tuoi amici? Mi dispiace per te e per il tuo concetto dell’amicizia!” disse Jared rompendo un vaso che si infranse al pavimento.

La realizzazione colpì Bela come un fulmine, spalancò la bocca.
“Tu..tu sei completamente pazzo..”
“Sì, grazie, me l’hanno detto in tanti!”
“Tu..t-tuuu..”
“Riappendi la cornetta, Bela, sembri un telefono occupato.”

Jensen non è TUO. NON LO è MAI STATO. QUESTA OSSESSIONE PER LUI è…”
“MALSANA?? OSSESSIONANTE? VIBRANTE? ECCITANTE??” disse Duefacce, avvicinandosi a lei e stringendole i polsi.
Bela gridò.

“Come OSI tu pensare di competere con me, ragazzina?? Conosco Jensen da molto più tempo di quello che tu pensi, lo conoscevo già prima che lui TI conoscesse, da prima ancora di quanto lui stesso può immaginare, forse da ancora prima della NOSTRA VITA, i nostri destini sono intrecciati in un modo che TU piccola cretina, non puoi neanche IMMAGINARE e una come te, osa portarmelo via.” La scaraventò via.
Bela gemette.

“Lui non ti ama..” disse lei pianissimo ma con tono di sfida.
“Deduco quindi che non ti abbia raccontato dei nostri BACI.”
Lei sussultò e Jared provò un moto di collera verso anche di lui.
“tu menti..”
“Sai che non lo faccio mai..”

“Se dici il vero allora perché non sei con lui??? Forse ti ha rifiutato, forse non ti vuole. Forse sa che sei uno psic..”
Duefacce si avvicinò a lei puntandole uno stiletto davanti al naso.
“S-se mi uccidi , Jensen lo scoprirà e ti odierà per sempre..”

“Ucciderti? Povera sciocca, non è mia intenzione, a dire la verità pensavo solo di far finire la nostra collaborazione qui. è TEMPO che smetti di vivere anche tu nella tua menzogna, mia cara. Io forse mi sono illuso che Jensen mi amasse, mi amasse davvero, ma anche tu ti sei illusa che tua madre..volesse riprendere i rapporti con te, davvero.”
“Lei è tornata..abbiamo passato una belllssima estate..mi ha chiesto scusa..lei..”
Jared rise.

“Ha fatto solo quello che ogni dogma ti impone di fare. Riconciliarti con la sua famiglia. Lei sta invecchiando e non voleva morire sola, senza nessuno accanto e influenzata dai dogmi convenzionali ha pensato di dare un senso alla sua vita, riconciliandosi con l’unico legame che gli è rimasto in vita. Ma non prova amore per te.”
“NO! NON è VERO!”

Non ti ama.” Disse Jared. “Posso vederlo nella sua mente, sai? Lei si è PENTITA di averti voluto conoscere, si vergogna di essere stata debole a pensare che riallacciare i rapporti con il passato potesse dare un senso al suo presente e darle quella felicità che le è sempre mancata. Prova schifo per sè stessa, per il suo fallimento, e vorrebbe non essere mai venuta qui a conoscerti, perché tu le ricordi sempre quanto è stata debole, prima e ancora adesso. Lei ha comprato dei BIGLIETTI per partire senza dirtelo.”

“Bugiardo..lo stai dicendo solo per..”
Jared glieli sbattè in  faccia.
“Bugiardo? IO. Non permetterti mai più e non ti schiaffeggio solo perché, non sarebbe di classe. Ma da questo momento in poi non voglio più vederti accanto a Jensen..”

“Puoi uccidermi se vuoi, ma non mi impedirai di allontanarmi da lui..quando gli dirò quello che hai fatto..”
Jared fece un sorriso diabolico.
“Lo farai? Beh, questo è da vedere..”
Fece un gesto con la mano come a restringere una sfera.

“Che cosa stai..no..NO TI PREGO..SCUSAMI..SCUSAAAA…”
“Come hai detto? Non ho sentito.”
“Ti prego. Non farlo. Lasciamiiii…ahhhh-.”
Si tenne la testa tra le mani.

“Volevo davvero risparmiarti, l’ho fatto fino adesso, ti ho PROTETTO, piccola sciocca, dalla tua vera natura, ho lasciato che Jensen NON VEDESSE l’altra tua faccia..pensavo che dovesse avere più amici possibile affinchè non si sentisse SOLO..ma tu e lui mi avete TRADITO..”

“Se lo ami come dici, perché..ahhhhh perché l’hai lasciato solo? Perchè l’hai abbandonato?”

“Non mi aspetto che una ragazzina superficiale come te comprenda il vero valore dell’amore e del sacrificio né mi interessa spiegartelo. Piuttosto, andiamo invece da quello che la tua vera ambizione importa davvero. Non sono forse i soldi? Vediamolo.”
“Perdi il tuo tempo. Che mi interessano i soldi, non è una novità. Potevi fare di meglio.”

“Di meglio? Non sono io a doverlo fare. Vediamo cosa farai tu, gattina.” E dicendo così, la lasciò sola.
 
 
 
Jared lasciò la casa di Bela e pianse.
Pianse fino a farsi prosciugare gli occhi, sul tetto.

Perché Jensen non gli era restato fedele?
Perché?
 
 
 
 
*

Jensen era stato catturato da una banda malvagia e vide Bela dalla parte dei cattivi, guardarlo con aria di sfida.
“Bela?? Che significa tutto questo?? Perché sei li con loro?”
“Perché mi pagano fior di quattrini.” Disse lei amiccante.
Tutti risero.

“Andiamo, Batman, resterai qui per la notte, poi parlerai con il nostro capo e se gli farai un’offerta conveniente, magari ti lascerà VIVERE.” Disse uno della banda.
Jensen chiuse gli occhi sospirando.
Bela non lo stava davvero tradendo. Era una farsa, sarebbe tornata a liberarlo e questo incubo sarebbe svanito. Doveva solo attendere, avere fede.

Ma perché si era comportata così? Quelle settimane erano state strane, lei gli aveva raccontato sommariamente che Duefacce era entrato in casa sua e l’aveva minacciata, dicendole di stare lontano da lei, che lui era solo SUO e poi era scappato via.
Che le minacce di quel bastardo avessero fatto effetto fino a questo punto? L’aveva forse ricattata? Lei gli aveva anche urlato contro.

Gli aveva detto che era rimasta intrappolata in un gioco malato tra loro due.
 
“IO TI ODIO, TI ODIO.”
“Bela, calmati adesso!” gli aveva detto Jensen, nella gelateria, vedendo la coppa di vetro infrangersi sul pavimento.

“NO! NO, Un pazzo furioso è entrato nella MIA CASA e mi ha minacciato, forse lo stesso pazzo per cui tu mi rifiuti da mesi. Solo qualche bacio. Niente sesso, Bela, voglio fare le cose con calma. E io stupida, STUPIDA a pensare che esistesse ancora qualche maschio romantico in vita, nel mondo che non volesse fare sesso per una questione di romanticismo. “
“Bela..non è come pensi..”

“è lui, vero, Jensen? Tu sei innamorato di lui, di quell’essere che gode nel tormentare l’anima delle persone..e se tu ami uno così, allora..sei marcio anche tu.”
Jensen l’aveva guardata duramente.
“Se la pensi così, allora non abbiamo più nulla da dirci.”

Se n’era andato senza aggiungere altro. Si lasciarono così senza essersi compresi, ma in questo mondo difficile comprendersi. (cit dal libro : i dolori del giovane Werther)
 
 
Alla fine Duefacce era riuscito ad allontanarlo dall’unica persona che ancora cercava di essergli amico.
“Non lo capisci?? Lui gioca con te. Dovevi solo dire di no.

Jensen comprese che era proprio così. Non aveva fatto altro da tutto il tempo.
Gli sembrò di vedere la sua sagoma nel buio.
“Sei contento adesso? Sei contento adesso che mi hai visto in ginocchio? Sei FELICE?”
Non l’ombra di un sorriso illuminò la sua faccia, ma delle lacrime sì.
O forse era solo pioggia.

“Non ci sono stato a letto, brutto idiota. Ti sono stato fedele. Qualunque cosa voglia dire in questo mondo. Anche se non lo meriti. Non..lo mer..”  e crollò svenuto.
 
Ore dopo, vide le corde ai polsi allentate e un coltellino davanti a lui.

Non credeva ci fosse prima, ma con tutto quel buio non poteva dirlo con certezza.
“Il bastone e la carotina..” rise senza senso logica.
Si liberò e se ne andò via.
 
 
Quello che Jared non sapeva, era che quella serata avrebbe cambiato molto l’anima di Jensen, l’avrebbe fatto diventare il batman OSCURO.






















Note dell'autrice: allora, qui la storia piano piano va avanti LOL
come vedete c'è finalmente un'impronta più angst
la cosa stava andando troppo sul fluff LOL
scusatemi ma non mi sembrava credibile che Jensen restasse del tutto casto per anni, tra l'altro senza neanche sapere di doverlo essere perchè impegnato con qualcuno, + ovvio che è innamorato di Dueacce ma sa anche che lo respinge per motivi secondo lui incomprensibili, almeno dei bacetti dovevo farglieli dare xd
e mi serviva come scusa per il batman oscuro che cmq esiste già in qualche film LOL
anche se non ho visto i film di batman e non so di precispo come fa a diventare oscuro, MA, ho visto Gotham e mi ispirerò un po a quello che ho visto
come detto precedentemente non aspettatevi chissà che spiegazioni nel prossimo capitolo, ve l'ho detto che su certe cose tenderò a essere vaga, altrimenti sta storia resterà incompleta per sempre xd
anzi non pensavo nemmeno avrei avuto TANTA ispirazione per questo capitolo xd

per chi si chiede quanto manca alla fine di questo spin off, tenete conto che io ho contato ALMENO un'altra scena, quindi bo..uno o due capitoli, sperando che come al solito non aumentano poi dopo..ma poi dovrò riempire i buchi della storia "il giocattolaio" e spiegare come è tornato Misha, insomma non si finisce più..spero di finire ste cose prima di Natale çç
   
 
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