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Autore: Tatystories    21/11/2019    0 recensioni
Maya è una ragazza come tante che però deve fare i conti con una sedia a rotelle, con un vicino fastidioso e con una realtà celata nella sua memoria che si ripete fin dai tempi più antichi e che prevede la lotta del bene contro del male, di Madre Natura contro Caos e di cinque Elementi contro forze oscure e diaboliche. Passione, magia e mistero...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chicco P.o.v.


Qualche minuto prima…

Ho seguito la scia tracciata in cielo dai Predonum, non è stato semplice perché questa notte è più buia che mai, senza luna a schiarirla, senza stelle ad illuminarla e senza protezione dalla minaccia di Caos. Ho capito da subito che quel vortice di piume e artigli nascondeva qualcosa di spettrale. Ho accelerare il ritmo della corsa per avere il tempo di controllare prima dell’arrivo di Terra. E avevo ragione. La scena è terribile e Maya potrebbe non reggerla. Appena ho varcato la radura e raggiunto la cascata ho capito che i Predonum si trovavano sulla parte più alta. Ho cominciato a scalare la roccia dura e bagnata e ho raggiunto facilmente la sommità. A qualche metro d’altezza rispetto al suolo, scagliati contro il nero dell’oscurità più bieca, vorticando spietati si possono distinguere almeno cinquanta Predonum con becchi enormi e artigli affilati. In mezzo a loro trattenuti per le spalle dagli artigli di altri tre Predonum particolarmente robusti e inquietanti, ci sono i gemelli: Pippo, Giacchy e Roby. Hanno gli occhi chiusi, il capo penzolante in avanti e gli arti scomposti. Sembrano morti, ma vedo il loro petto sollevarsi pian piano e ne deduco che siano solo addormentati. L’istinto mi dice che non sono davvero in pericolo, sono degli ostaggi per ottenere qualcosa. Ma cosa vogliono esattamente? Dall’alba dei tempi una volta allargata abbastanza la breccia grazie al potere dei Predonum Caos è fuoriuscito ingaggiando un’aspra lotta per riottenere il suo pianeta. Ogni volta è stato sconfitto grazie all’intervento degli Elements che sfruttando i doni di Madre Natura lo hanno ricacciato nella sua gabbia diamantata. Caos non ha mai avuto bisogno di ostaggi perché non ha mai avuto nulla da barattare. Perché questa volta ha preso degli ostaggi? E perché proprio i gemelli? Sono quanto di più caro abbia Maya oltre ai suoi genitori e a me… Cosa vuole Caos da Maya?


 
  • Etere ferma Terra!

Squarcio il silenzio del bosco con la mia voce per impedire a Terra di vedere questo scempio. La conosco fin troppo bene, sia sotto la versione Elements che come la semplice Maya, la mia adorabile vicina di casa. In entrambe le varianti la sua reazione sarebbe istintiva e fuori dagli schemi.

Troppo tardi. Maya sta risalendo velocemente la parete e il mio urlo sembra spronarla a muoversi più velocemente. Pochi passi ancora e dovrà affrontare questa scena epica. Devo fare qualcosa per distrarla. Scaglio una freccia in mezzo ai pennuti, ben lontana dai gemelli, ma mirata per colpirne almeno un paio. Gli uccellacci spezzano il vortice e cominciano a volare alla rinfusa, coprendo la vista dei corpicini addormentati. Affaticata Terra mi guarda stupita.


 
  • Egida, cosa succede? Perché si sono agitati.

 
  • Ho scagliato una freccia per …

La frase mi muore in bocca, i Predonum hanno ripreso a volare in cerchio e la scena è ancora più inquietante di prima perché i bambini si sono svegliati e urlano, piangono e si dimenano provocando l’ira di quei mostri che serrano con maggior vigore la presa degli artigli sulle loro piccole e delicate spalle.

 
  • Maya…

Terra legge nei miei occhi rabbia e terrore e seguendo la direzione dei miei pensieri alza il volto e la reazione è pari alla drammaticità della situazione.

 
  • Nooooooo!

L’urlo è acuto e straziante e a tal punto violento da catturare l’attenzione sia dei Predonum che dei gemelli che per una frazione di secondo smettono di piangere per capire da dove è giunto. I loro occhi si incontrano. I piccoli riconoscono Maya e subito dopo anche me e un lieve accenno di sollievo si dipinge sui loro volti. Si tratta solo di un istante perché quasi nello stesso momento un’ombra ancora più scura del buio e ancora più spaventosa dei Predonum si piazza sopra le loro teste e una bocca enorme, profonda e infernale li risucchia. Al loro posto appaiono due occhi gialli che puntano diretti su Terra. Dal nulla una voce cupa e rimbombante ci colpisce.

 
  • Terra finalmente ti conosco.

Nel frattempo anche Etere ci ha raggiunto, ma è rimasto in disparte.

 
  • Caos…  eccoti di nuovo. Non ti sono bastate tutte le volte in cui ti ho ricacciato in quel buco d’infermo che è la tua gabbia.

 
  • Forse questa volta ho capito dove sbagliavo… non credi?

Due mani enormi e minacciose compaiono dal nulla e in esse i piccoli di nuovi addormentati, accoccolati tra di loro per proteggersi l’un l’altro.  L’ira di Terra si manifesta solo a chi la conosce davvero. La mascella si tende nervosamente e le mani si stringono a pugno. Il collo si tende e ruota leggermente verso destra. Sta cercando di mantenere la calma e farlo le costa davvero molto. Lo sfida apertamente.

 
  • Da quando gli umani sono al centro delle mie preoccupazioni. Stai invecchiando caro vecchio Caos…

 
  • Non puoi fingere con me… io ti conosco più di quanto tu creda e certamente questi tre piccoli umani ti sono cari.

Per dimostrare la sua ragione la mano che contiene i bambini comincia a chiudersi lenta ma inesorabile come se volesse stritolarli. Maya cade nel tranello oppure più probabilmente non riesce a trattenere oltre la sua rabbia ed esplode.

 
  • Fermati! Cosa vuoi?

 
  • Ora ci capiamo.

Ma prima che Caos posso preseguire Terra allarga le braccia averso il cielo e comincia a ruotarle in senso orario e poi in senso antiorario. Sopra la sua testa i Predonum sembrano impazziti. Seguono i movimenti delle mani di Terra andando a sbattere tra di loro. Artigli che colpiscono occhi, becchi affilati che graffiano ali in una danza macabra e mortale. In pochi attimi ogni Predonum precipita al suo lo senza vita.

 
  • Ora siamo solo io e te. Parla, ti ascolto.

Caos è visibilmente adirato, ma anche in qualche modo ammirato dalla forza e determinazione di Terra.


 
  • Voglio te, ti voglio dalla mia parte. Ti voglio mia. Io ti lascerei libera di usare il tuo potere, di essere ciò che vuoi, di governare il mondo seduta accanto a me e non ai miei ordini. Terra non sei stanca di dover rispettare le regole di Madre Natura? Di dover fare sempre la cosa giusta? Di dover reprimere la tua vera essenza per il bene dell’umanità? Pensa Terra a come sarebbe bello e naturale che io e te,gli esseri più potenti in assoluto, dominassimo questo e mille altri pianeti. Lasceremo sopravvivere la razza umana, ma sarà al nostro servizio e smetterà di torturare la bellezza di questo pianeta con i suoi fumi e i suoi veleni, le acque tornerebbero limpide, l’aria pulita e piante e animali si riprodurrebbero fino ad avere il sopravvento sul grigiore delle città. Tu saresti la regina ed io il re.
Terra p.o.v.
Sono infuriata e spaventata e disorientata. Mai mi sarei aspettata la scena che ho dinnanzi. I miei piccoli gemelli in pericolo e Caos che mi propone di regnare al suo fianco. Mentre lo lascio parlare sto raccogliendo ogni più piccolo brandello di energia che riesco a recuperare da ogni creatura animata e inanimata che mi circonda. Il   mio piano è di creare un fascio di luce così potente da colpire sia Caos che i Perdonum e rispedire tutti all’inferno. Ma fino a quando i gemelli saranno tra le sue grinfie non posso procedere e l’unico modo per liberarli e fargli credere che sto riflettendo sulla sua proposta.
  • La tua proposta mi lusinga, ma mi chiedi di rinunciare ai miei amici…
  • E chi sarebbero i tuoi amici? Madre Natura? Fuoco? Egida? Tua madre è pronta a sacrificarti, sapeva perfettamente che eri il mio obiettivo e ti ha inviato senza nemmeno avvisarti del pericolo che stavi per affrontare. Fuoco dov’è ora? Ti è così fedele che non è nemmeno qui accanto a te a combattere e Egida… Egida ti ha mentito per tutta la vita, ti ha tenuto nascosto la sua identità e ti garantisco che non è l’unica cosa che non ti ha detto. Prova a chiedergli cosa è successo al protettore di Fuoco o forse dovrei dire alla Protettrice…
Lo guardo spaesata. A cosa si riferisce Caos? Osservo Chicco, il mio migliore amico, il mio protettore e leggo nel suo sguardo colpa e vergogna. Non è questo il momento per aprire questo vaso di Pandora.
  • Hai dimenticato tuo figlio. Etere è con me, Etere mi è fedele da tutta la vita.
La sua risata è un pugno nello stomaco, potente e arrogante, sicura e minacciosa.
  • Mio figlio è fedele solo a suo padre.
Etere compare al mio fianco.
  • Padre non fatelo!
 
  • Figliolo, come sei ingenuo. Cara Terra devi sapere che Etere è tornato da te con uno scopo preciso. Lui voleva vendicarsi di Madre Natura e liberarmi dalla mia prigione e sapeva che per farlo doveva avete te dalla sua parte. La più potente tra tutti gli Elements, la fonte di ogni energia, colei per la quale aveva dato tutto. Stupido ingenuo. Tu non saresti mai venuta dalla nostra parte. Sei più umana di quanto sia lecito per una creatura del tuo livello e proprio come questa stupida stirpe alla fine scegli sempre l’alternativa sbagliata.
Sono stordita e quello che dice Caos non ha senso… a meno che Etere non mi abbia mentito, non abbia mentito a tutti noi e a Madre Natura. Non ci credo. Lui mi ha salvata, lui si è sacrificato per me… ma lui è stato cresciuto da Caos nel profondo dell’inferno.
  • Etere ti prego… dimmi che non è così!

Mi rendo conto che la mia è una supplica e che sono ridicola, ma non potrei sopportare il suo tradimento.
 
  • Terra, devi comprendere che tu sei un essere superiore e che Madre Natura non è quella che dice di essere. Lei ti manovra come se fossi una marionetta, un burattino. Tu non sei un vero Element, sei molto di più. Sei stata creata per essere l’anima di questo pianeta e fonderti con esso guidandolo dal profondo. Quando Madre Natura mi ha abbandonato ti ha tramutato in un guardiano in modo che aiutassi Fuoco Eria e Acqua a difendere il pianeta e per farlo ha imbrigliato parte dei tuoi poteri e ti ha legato per sempre a Fuoco che doveva controllarti ed evitare che facessi danni. Per tutta la tua esistenza sei stata un falso, la copia mitigata di te stessa, un fantoccio che ad ogni rinascita ha cercato di ritrovare se stessa ma alla fine ha sempre ripetuto gli stessi identici sbaglia.  
Nella mia mente si formano delle immagini, erano tanto nascoste e ricoperte da strati e strati di magia che faticano a dar vita a figure precise, ma pian piano i margini si fanno precisi e i colori nitidi e vivaci. Sono io sotto forma di luce primordiale, abbiamo appena vinto la battaglia contro Caos, la prima di tante, ma certamente la più devastante, quella che ci ha tolto per sempre Etere. Poi l’immagine cambia e ci sono Madre Natura e Egida che parlano.
 
  • Custode di Elements ascoltami. Il tuo compito sarà più difficile degli altri custodi. Terra non è chi pensi. Lei è molto di più, è l’anima stessa di questo pianeta, il suo fulcro vitale, ciò che lo rende vivo. I suoi poteri sono infiniti e illimitati e solo grazie al legame che ho imposto con Fuoco saranno repressi e contenuti. Tu dovrai preoccuparti di controllarla ad ogni rinascita. Sarà vulnerabile a causa del legame con Fuoco e avrà bisogno di una guida che le indichi la strada giusta. Questo è il tuo compito. Vegliarla senza che lei se ne accorga.

Poi di nuovo le immagini cambiano. Ci sono io che rinasco cerva e sulle mie corna un pappagallo colorato nei cui occhi riconosco Chicco; poi sono una bellissima e ricca troiana e vicino a me un vecchio al quale so per certo affiderei la mia stessa vita; poi ancora sono una giornalista in terra straniera che si affida al suo cameramen per sopravvivere e infine sono Maya. Ho cinque o forse sei anni e accanto a me c’è Chicco che mi prende per mano e mi porta verso mia madre. Mi ero persa nel parco giochi e non trovavo più la strada, poi un piccolo percorso di luci mi ha portato fino a Chicco che anche lui fanciullo mi ha abbracciata e messa in salvo.
Mi volto verso Egida e lui sa già quello che sto per chiedergli.

 
  • È la verità?

Si avvicina, ma non voglio che mi tocchi. Non ora.
 
  • Rispondimi… dice la verità? Cosa sono? Chi sono?
  • Maya, è stato fatto tutto per il tuo bene. Dovevamo proteggerti.
  • Da chi? Da me stessa? Da Caos? Da voi? La sincerità è ciò che permette di avere fiducia e se in questo momento dovessi fidarmi di chi è stato sincero con me potrei rivolgermi solo a Caos.
Dall’alto un tuono d’approvazione e un piccolo vortice si crea dal nulla.
  • Sali mia adorata Terra, raggiungimi. Distruggiamoli tutti e regniamo insieme.
 Egida scocca una freccia verso il cupo vuoto di queste parole ottenendo come unico risultato un tuono ancora più fragoroso e potente. Il vortice si avvicina sempre di più ed è pronto a portarmi verso Caos.
  • Terra per favore, lo sai che ti voglio bene e sai anche che se ti sto accanto non è certo perché me lo ha chiesto Madre Natura.
  • Chicco o Egida che tu sia… io non so più chi sono e non so più chi sei tu.
Ripetendo queste parole più volte salgo sul vortice scomparendo al suo interno. Un braccio mi aggancia il polso per trattenermi. È Etere. Non glielo permetto e strattonandolo forte lo lancio verso una roccia posizionata proprio dietro a Egida. Mi ha tradita, non mi ha detto la verità, nemmeno lui. Non voglio fargli del male perché non posso fare a meno di proteggerlo. È colpa mia se non è cresciuto in mezzo a noi come un vero Elements e ragionandoci ora capisco che è colpa mia anche se Madre Natura ha dovuto rivedere i suoi piani dopo la scomparsa di Etere.
 
  • Caos, mostrati.
  •  
  • Eccomi Terra.
Un uomo alto, brizzolato, ma affascinante e misterioso si materializza davanti a me. Entrambi fluttuiamo tra due piccoli vortici d’aria. Allunga le braccia verso di me con la tacita richiesta di prendere le sue mani. Ci tocchiamo e ciò che vedo è ciò che mi aspetta. Un futuro di dominio e potere, controllo ed egemonia, supremazia e forza su ogni essere vivente. Il controllo assoluto.
So cosa devo fare.
  • Padrone di ogni cosa! Dimostrami la tua fedeltà. Dimostrami che non mi stai mentendo come hanno fatto tutti gli altri. Dimostrami che posso fidarmi almeno di te. Libera i gemelli.

 
  • Io sono Caos e non ho bisogno di dimostrare nulla.

 
  • E io sono Terra e sono la più potente tra gli Elements e non ho motivo di fidarmi di te. Ti combatto da tutta la vita, perché dovrei cambiare proprio ora?
  • Perché ti ho detto la verità e perché tutti gli altri ti hanno mentito.
  • Io non ho bisogno di nessuno. Ho abbastanza potere per distruggere tutto in questo stesso momento… TE COMPRESO. Dammi un motivo per fidarmi. Libera i gemelli.

 
  • Lo farò, ma ti avverto. Se questo è un tranello mi vendicherò su mio figlio.

Con un lampo accecante si materializzano al suolo accanto a Egida i tre gemelli ed Etere che si stava riprendendo dopo lo scontro con il masso, è catapultato in aria legato con catene di scariche elettriche.
 
  • Padre!

Una scarica potentissima si riversa sul corpo di Etere che trattiene il dolore stringendo le labbra e serrando gli occhi. il corpo si comprime per poi allungarsi e accovacciarsi di nuovo, il tutto senza che le catene si rilassino nemmeno per un secondo. Sulla pelle sono già visibili grosse ecchimosi e da un orecchio scende un piccolo rivolo di sangue. Ho la sensazione che quelle catene siano intrise di magia oscura, Etere è potente, l’ho verificato personalmente quando abbiamo lottato contro i Predonum ed è piuttosto strano che non riesca a liberarsi. Forse però non vuole, forse è tutto un trucco. Anche se così fosse non posso rischiare, gli devo la vita e una vita gli restituirò.
Padre e figlio si guardano e sono convinta che si stiano comunicando in qualche modo. Provo a connettermi con l’elettricità che circola Etere e sfruttando anche il contatto fisico tra le mie mani e quelle di Caos finalmente percepisco dei suoni precisi, sono parole.

 
  • Padre potete torturarmi all’infinito, potete insultarmi e denigrarmi. Potete chiedere a Terra di governare con voi quando dovevo sedermi io alla vostra destra, ma non cambia il fatto che mi avete fatto da padre e questo sarete per sempre ai miei occhi.

 
  • Figliolo non ti facevo così sentimentale, ma avrei dovuto cominciare a comprenderlo quando hai messo Terra davanti alla missione. Ora capisco perché lo hai fatto. Terra è potente, più potente di qualsiasi essere esista su questo pianeta ed è anche fiera e bellissima, è unica e indomabile, è passionale e conturbate e sarà mia.

 
  • Non l’avrete mai… Terra ascoltami.

Etere ha smesso di comunicare con il Padre e si rivolge a me sempre usando la mente, sa che li stavo ascoltando.
  • Terra ti prego ascoltami. Mio padre può essere sconfitto solo in un modo. Non cercare di ucciderlo, rinchiudilo di nuovo nella gabbia, ma non ucciderlo.
Non lo sto proteggendo. Sto proteggendo te. Solo il tuo sacrificio può annientarlo e solo la tua fine sarà la sua fine perché siete legati. Tu sei stata creata per essere l’anima profonda di questo pianeta che fino a prima dell’arrivo di Madre natura altro non era se non mio padre stesso. Era Caos l’unico fulcro vitale di questo pianeta e per sostituirlo Madre Natura ha creato te. Tu appena creata nel pieno dei tuoi poteri con l’aiuto di tutti gli Elements avresti eliminato per sempre Caos, ma è andato tutto storto e Madre Natura ha dovuto incatenare parte dei tuoi poteri per trasformati in un Elements. Da quel momento in poi per secoli e secoli hai vissuto una vita usando sempre e solo parte dei tuoi poteri e oggi non saresti in grado di gestirli. Solo usandoli appieno lo annienterai, ma non avresti scampo, non sopravvivresti.
Caos capisce quello che sta succedendo e un’altra scarica elettrica avvolge Etere, talmente intensa da farlo urlare come un animale ferito, poi perde i sensi.

 
  • Direi che è sufficiente.

Il mio tono è distaccato, anche se dentro fremo dalla rabbia. Etere mi avrà anche tradito, ma io non tradirò lui. Mi ha salvato la vita quando ancora non eravamo nulla l’uno per l’altro, anche solo per questo motivo avrà il mio perdono e certamente tutta la mia protezione.  I gemelli però hanno la precedenza. Controllo velocemente e vedo che sono finalmente in salvo, Egida ha già provveduto a nasconderli in una piccola grotta vicino alla cascata. Verifico che Egida sia ancora in stato incosciente, non mi serve né che mi intralci e tanto meno che mi aiuti. Farò tutto da sola, in questo modo solo io rischierò la vita. La loro sicurezza è tutto per me.
Improvvisamente qualcosa di caldo e intenso mi avvolge, cattura prima il mio petto fino ad allargarsi verso l’esterno. C’è solo una persona che mi infiamma in questo modo: Fuoco. È da qualche parte, ma non lo vedo. È certamente pronto ad intervenire, ma non si è mostrato per poter giocare la carta della sorpresa. Ora non posso pensare anche a lui, sa badare a se stesso e sebbene sia certa che tenterà di proteggermi in ogni modo, ciò che ho in mente di fare non gli darà alcuna possibilità di intervenire. Forse è stato il legame che ci ha imposto Madre Natura, forse sono i secoli passati tra passione e adorazione o forse è la paura di non essere capace di fare diversamente, ma io lo amo e ne sono ogni giorno più sicura e sebbene mai più gli imporro il mio amore, mai amerò altri se non lui.
Mi concentro su Coas e cerco di attirare la sua attenzione fissandolo spudoratamente dritto negli occhi. Stringo le sue mani che non si sono mai separate dalle mie, dapprima con tenerezza, poi la presa si è fatta più salda, possessiva e le mie dita si trasformano in lunghe radici che penetrano nei suoi palmi raggiungendo il cuore pulsante della sua trasformazione. La aggancio incatenandola alla mia volontà, in modo che non possa più perdere la forma umana fino a quando non sarò io a deciderlo. Non sapevo nemmeno di avere questi poteri, ma dopo che Etere mi ha detto la verità sono tornati a galla come se fossero solo stati messi in pausa. Mentre blocco le catene con lucchetti invisibili ma impenetrabili, mi permetto di mostrargli ciò che accadrà per essere certa che sappia quanto sono potente, quanta paura deve avere di me e a chi va e andrà sempre la mia lealtà. L’affascinante Coas in versione umana sgrana gli occhi che si riempiono di rabbia. Senza dargli il tempo di reagire le radici lo scaraventano al suolo. Il colpo è così violento da creare un enorme buca nel terreno, ma Caos è solo stordito. Approfittando del piccolo vantaggio mi fiondo sopra di lui, mi posiziono a cavalcioni sopra il suo ventre e lo ancoro al terreno con lacci fatti di liane che si intrecciano ai suoi arti e al suo busto. Deve rimanere in forma umana perché è in questo modo che è più vulnerabile ed è in questa versione che io sono più letale. Tra le mie mani creo un Nuclei Spiralis. So che questo esaurirà tutta la mia energia e probabilmente se non riuscirò a sconfiggerlo con questo colpo sarò completamente esposta alla sua ira, ma sono altresì consapevole che non ci sono alternative. Intorno a me piano piano si alza un enorme muro di rami, foglie, arbusti e tutto quanto si trova in natura e in questo momento è al mio servizio. La barriera si fa sempre più fitta e sempre più impenetrabile e la circondo con un’energia che deriva sempre dal pianeta, ma che ha fondamenta antiche e potenti. Nessuno potrà oltrepassarla.

 
  • Ora non avrai più scampo e questa volta non mi limiterò a rinchiuderti nella tua prigione, ma ti eliminerò per sempre. Scomparirai da questo pianeta a costo della mia stessa vita.

Al di là della muraglia sento le urla di Egida.
 
  • Terra non puoi sconfiggerlo da sola. Fermati.
Questo è il mio Chicco, così protettivo e responsabile. Mi mancherà.
  • Terra ti prego fermati!

Un sussurro, è Etere, si è ripreso, ma come Egida non può penetrare la muraglia difensiva che ho costruito.
Caos si scuote come uno squalo fuor d’acqua e tenta di liberarsi.

 
  • Sono più forte di te.

Il Nuclei prende vigore e senza sosta aumenta di dimensione e velocità, è un processo lento perché voglio essere certa che sia il più distruttivo possibile, ma inesorabile.
  • Sono caduto nella stessa trappola di mio figlio, dovevo saperlo che eri una perdente proprio come tutti gli altri. Madre Natura ti ha trasformata in una sentimentale umana. Sei ancora in tempo per fare la scelta giusto e diventare con me padrona di tutto.
La sua voce mi nausea.
  • Che tu abbia pensato anche solo per un attimo che avrei tradito i miei amici, la mia famiglia, la mia creatrice stessa è di per se un’assurdità, ma che tu creda che io possa ravvedermi dimostra quanto poco tu conosca il mio animo.

Finalmente sono pronta. Chiudo gli occhi e raccolgo la concentrazione sollevando le braccia nella posizione della potenza. Gli indici si toccano e puntano al cielo, la testa è reclinata indietro e la schiena retta e fiera. Le mie vesti umane si sbriciolano in piccoli coriandoli lasciandomi nell’unica e più potente forma che rappresenta il mio elemento: la nudità. Il Nuclei Spiralis è sospeso sopra il mio capo ed ha assunto la dimensione di una palla di cannone e sarà molto più letale. Controllo con la mente che la barriera sia sempre forte e resistente e sono certa che sopporterà l’urto.
Spalanco gli occhi, abbasso le braccia e con esse la mia arma mortale e poi vengo scaraventata a terra.

 
  • Cos’è successo?

Buona lettura da Tatystories
   
 
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