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Autore: la_presuntuosa_94    01/08/2009    2 recensioni
Semplicemente Chuck, Blair, e tanti intrighi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Serena Wan Der Woodsen ascoltava la sua musica preferita accovacciata sul suo letto.

Ripensava alla storia di Georgina. A quanto la sua vita fosse stata incasinata.

Poi, un viso le tornò alla mente. Un sorriso.

Ethan.

In fondo non lo conosceva nemmeno, ma ricordare la sua espressione la sollevò leggermente. Era sempre stato così con i ragazzi, colpo di fulmine.

Afferrò il suo cellulare e se lo rigirò tra le mani. Lo fissava sorridendo, quasi volesse un consiglio sul da farsi dall’apparecchio inanimato.

- Okkei, lo chiamo. –

Selezionò il suo numero ed attese.

Uno, due, tre squilli.

Una voce.

- Pronto? –

Serena pensò seriamente di attaccare, ma valutò in un nanosecondo che avrebbe fatto in quel modo una pessima figura, così rispose.

- Ehi, Ethan! –

Era tutto tranne che convinta.

- Serena.. mi stavo proprio chiedendo che fine avessi fatto! –

Ricorda perfettamente la mia voce, fantasticò S.

- E’ passato solo un giorno! –

- Ma io sono un tipo impaziente.. –

- Allora quando ci vediamo? –

Il tono di Serena riacquistò sicurezza.

- Stasera alle sette nell’atrio del Palace? –

- Già vieni a prendermi a casa! Sì, è perfetto. –

- Anche per me. A stasera allora, principessina. –

 

 

Chuck Bass passeggiava a piedi nudi su una spiaggia californiana di una spettacolare sabbia dorata. Vestito impeccabilmente anche al mare, guardava l’orizzonte confondersi con la linea  di demarcazione dell’acqua cristallina. Il sole pian piano scendeva, nascondendosi dietro un alto promontorio alla sua destra.

L’aria era così tranquilla.. Le voci confuse degli ultimi bagnanti.. I baci rubati di qualche coppietta, al sapore di sale.. Tutto sembrava così armonioso..

Ma nel suo cuore regnava la tempesta.

Blair era incinta. Il figlio era suo, o almeno così sperava. Ma che pensieri! Certo che era suo!

Sarebbe diventato padre. Avrebbe dovuto educare una creaturina per renderla abbastanza forte da affrontare il mondo. Lui, che dopo una sbronza non riusciva nemmeno a reggersi in piedi. Era davvero troppo.

Si appoggiò ad uno scoglio e volse lo sguardo in lontananza. Come al solito, dipinto nel cielo, vide il suo volto. I suoi fluenti capelli ondeggiare. La sua perfetta bocca chiamarlo.

Fu destato però, da flebili urla.

Una bambina.

Una bimba, dai capelli corvini e gli occhi chiari come il cristallo, correva in maniera buffa verso di lui.

- Hai una caramella? –

Gli chiese.

Chuck rimase interdetto. Lo avevano definito in tutte le maniere, ma di certo non era un tipo da caramelle.

- No piccola. –

Il visino della bimba si ombrò. Dietro di lei si avvicinò un uomo, le somigliava molto.

- Mi scusi, ma Karol vede caramelle dappertutto! –

Appoggiò delicatamente la mano sulla spalla della piccola.

- Su tesoro, smettila di importunare il signore, mamma ci aspetta! –

- Ma papà..! –

- Su, non fare storie! Andiamo. –

- Okkei.. Addio, signore imbronciato! –

Salutò Karol rivolgendosi a C.

- Ciao, bambolina! –

Chuck le accarezzò il mento, e la vide allontanarsi stringendo la sua piccola manina a quella forte e protettiva del padre.

Un incontro chiarificatore, pensò.

 

 

Blair Waldorf misurava a grandi passi la sua stanza.

Consultando la sua agenda, aveva notato un appuntamento dimenticato: lo studio medico.

Aveva chiamato l’UMA, e le avevano detto di attendere. Avrebbero rintracciato il suo dottore personale in pochi minuti.

Consultava l’orologio in continuazione.

Sorseggiò una bevanda fresca che si era fatta portare da Dorota.

Ecco la sua suoneria, il numero dello studio sul display. Tirò un respiro profondo.

- Miss Waldorf è in linea? –

- Sì, eccomi. –

- La mettiamo in contatto con il professore. –

- Grazie. –

 

 

 

Serena fu ridestata dalle sue fantasie, qualcuno aveva bussato alla porta della sua camera.

- Avanti! -

Sul suo volto, si fece spazio un enorme sorriso, dovuto all’eccitazione per l’imminente serata con Ethan.

- Blair, cosa ci fai qui? –

La ragazza entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle.

Col viso tetro, senza proferire parola, si sedette su una sedia accanto allo specchio.

- Tesoro, cos’è successo? –

Serena affiancò l’amica.

- Chuck se n’è andato. –

Il tono di voce di Blair era irriconoscibile. Lei era irriconoscibile.

- Come se n’è andato? –

B. porse la lettera ad S.

La bionda la lesse in fretta.

- E’ incredibile. –

Si alzò di scatto.

- E’ il solito. Chuck Bass non cambierà mai. Come abbiamo potuto minimamente pensare che potesse modificare qualcosa? –

Blair scoppiò in lacrime.

- No, su, su, non fare così. Ma poi perché deve pensare? Pensare a cosa? –

- Non lo so! –

Gridò B. tra i singhiozzi.

A interrompere quello strazio, fu Dan, che bussò lievemente alla porta.

- Posso entrare? –

- Dan, siamo occupate. –

- Serena è importante! Tua madre.. –

Humphrey vide lo stato di B. e ammutolì.

- S-s-scusate.. Non volevo disturbare, ma Lily voleva un consiglio… vabbè, lasciamo perdere, vado via. –

Serena guardò Dan in maniera eloquente indicando con gli occhi Blair, poi gli chiese:

- Hai visto Chuck, ultimamente? –

- Sì, abbiamo parlato. –

Spalancò gli occhi, come se avesse avuto un’illuminazione.

- Oh, adesso capisco. –

Si avvicinò a Blair come non aveva mai fatto.

- Sei una ragazza forte, potrai affrontare questa situazione. E stai certa che Chuck ti aiuterà, sarà un ottimo padre. –

- Che cosa? –

A B. sembravano fumare le orecchie, S. rimase allibita.

- Cos’hai detto? –

Dan indietreggiò.

- Ma come.. Non eri incinta? –

- Incinta? Io? No! Proprio oggi ho avuto la conferma dallo studio medico! Era un falso allarme. –

- Ma Chuck sembrava così sicuro.. e.. e mi aveva detto di aver capito cosa avrebbe dovuto fare.. –

Blair chiuse gli occhi.

- Che stupida. Sapete perché è andato via? Perché pensava fossi incinta. Perché aveva troppa paura. Ma se fosse stato davvero così, l’unica persona che avrei voluto accanto sarebbe stata lui. –

- B. è stato tutto un enorme malinteso.. –

Sussurrò Serena.

- Un malinteso che mi ha fatto capire molte cose.. –

B., quasi in trance, afferrò la sua borsetta, e lasciò Dan e Serena da soli, andando via a passo lento.

Nessuno di loro due cercò di fermarla.

- Sei sempre il solito. –

Aggredì Serena.

- Io? Cosa c’entro io adesso? –

- Se Chuck si è rivolto a te è chiaro che è disperato. E tu, come al solito, gli avrai detto qualcosa che lo ha portato a lasciare B. qui da sola. E’ evidente. –

- Non scherzare! Io ho cercato di fargli capire che Blair ha bisogno di lui! –

- Certo, certo. Per favore, vattene. Hai già creato troppi problemi! –

- Con piacere! –

Sbraitò Dan, che uscì sbattendo la porta.

Serena sprofondò nuovamente sul suo letto. Odiava litigare con Dan. In fin dei conti, non se lo meritava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio ringraziamentiii =D

Per prima cosa vi chiedo scusa se ho aggiornato tardi,

ma sono stata in vacanza xDD

Alluuuura

ringrazio come al solito tutte le persone che leggono la mia fic!

pallina00

Grazieeeee^^ Beh, sì, amiamo per questo Chuck xDD

Ma non è detto che non ci sia un lieto fine =DD

Continua a leggere, baci <3

Love_doll

non so ke scrivere xD

I love uuuu

 

 

Al prossimo chappyyy!

R.

 

  
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