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Autore: bluemoon89    23/11/2019    0 recensioni
Seconda parte di "The devil you know" basato sulla quarta stagione di Legend of Tomorrow, avente come ospite d'onore: LUCIFER MORNINGSTAR (E NON SOLO)
N.B: MODIFICHERO' / CAMBIERO' ALCUNI ASPETTI DELLA TRAMA ORIGINARIA.
Genere: Azione, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mick Rory
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3


Non sapeva cosa lo irritava che chiedesse dei soldi o che volesse scavare su cosa era veramente. In quel momento ebbero una segnalazione a Salem del 1692.

Inizialmente sarebbe sceso, se lo stregone avesse deciso di non farlo.

A parte che non si fidava, non voleva che ficcasse il naso fra le sue cose.

Così se lo trovò prima davanti al fabbricatore, poi in bagno e infine sulla sua poltrona a guardare la televisione.

-via dalla mia sedia brutto viscido.-fece Mick entrando vedendolo seduto a guardare la tv.-sto guardando il calcio.-

-la partita è già iniziata bello-fece John.-vuoi una focaccina.-

-come mi hai chiamato.-fece l'altro furente avanzando.

-sai-fece John alzandosi e andando verso di lui.-devi darti una calmata tesorino. Anche a me non piace condividere gli spazi...ma ormai siamo qui.-

-e tu perché sei qui.-fece Mick.

-gran bella domanda, ma prima toglimi una curiosità. Quale putrida e oscura creatura sei veramente.-

Mick lo guardò.

-niente stronzate che sei un metaumano-fece John.-lo sento che possiedi qualcosa di strano e molto potente...avanti...mostrami chi sei veramente.-

-vuoi vedere chi sono veramente.-fece Mick.

-non aspetto altro omaccione.-disse John con una smorfia.

Mick non ci pensò due volte di farglielo vedere e togliergli quel sorriso da idiota sul viso, ma quando volle mostrarlo, arrivò Sara con gli altri che richiamò entrambi.

Secondo i dati, dopo che Jane Orten era stata bruciata con l'accusa di stregoneria e allo stesso giorno il villaggio andò a fuoco. Sara raccontò ciò che videro, ovvero che degli uccelli attaccarono chi l'aveva accusato. Visto che non aveva recitato nessuna formula, John dedusse che qualcosa sia legata alla figlia.

Così scesero in campo, tutti.

Quando la figlia di Jane, Prudence, cadde nella loro trappola, John rivelò che alla ragazza era legata la Fata Madrina...e non potevano spedirla all'Inferno. Questa iniziò a cantare, seppure Mick, irritato le ordinò di stare zitta, provocando un guizzo rosso, cosa che la Fata Madrina notò.

Circuì Prudence, ma Zari riuscì a farsi fidare di loro nel salvare la madre, prima che uno stormo li attaccasse.

Chiusero Prudence all'interno di una stanza e John con Sara e Zari cercò un modo per scinderla.

 

Nel frattempo, Mick era in cucina con Ray quando arrivò Sara

-avete visto Z.-chiese Sara attirando la loro attenzione.

-è con la strega.-rispose Mick.

-Prudence non è una strega-disse Ray.-bé le streghe non sono male.-

-Prudence è sola-fece Sara.-ho appena controllato. Gideon.-

-miss Tomaz mi ha dato istruzione di non dire che avrebbe lasciato la nave.-disse Gideon.

-non promette nulla di buono.-disse Ray.

-restate con la ragazzina-fece Sara.- non fatela arrabbiare.-e se ne uscì.

 

Fu Gideon ad avvisarli che Prudence e la Fata Madrina stavano scappando.

-ferme-fece Ray in compagnia di Mick.-aspetta...-

-levatevi di mezzo porci.-fece Prudence.

La Fata Madrina fece roteare la bacchetta e un vortice li prese entrambi. Mentre per Ray venne tramutato in un maiale, Mick ebbe uno strano bagliore e un attimo dopo parve un po' stordito.

-oh...che cos'è questa puzza-fece.-Dio...questa è la mia voce.-

Sentì uno strano verso.

Abbassando lo sguardo vide dei vestiti per terra e un maiale.

-spero che sia tu-fece per poi annusarsi.-questo sono io...sembro uno discarica...-si guardò attorno.-questo non è decisamente il magazzino...-poi la sua attenzione si pose sulle due che erano davanti a lui.-dannazione.-esclamò riconoscendo una delle due.

Ci fu un momento di silenzio.

-bene bene...-disse.-la Matrigna Fata Parassita...-fece una pausa.-devo ancora abituarmi a questa voce...-

-è impossibile-disse la Fata Madrina riconoscendolo.-dovevi essere morto.-

-effettivamente lo sono-disse.-anche se non riesco a spiegarmi questo mio...-la sua attenzione fu al maiale.-oh...certo...tu hai esaudito un suo desiderio, ma non sapendo che fosse il nuovo me...mi ha fatto emergere...il che è strano visto che ha detto non ci sarebbero stati effetti collaterali...evidente non è un caso che voi streghe venite bruciate...intendo la MFP.-

-cosa?-fece Prudence.

-MFP...-disse.-Matrigna Fata Parassita, il che non sorprendo non abbia raccontato chi è veramente.-

-non dargli nessun riguardo.-disse la Fata Madrina.

-ma certo-disse.-non ho afferrato il tuo nome.-volgendo lo sguardo alla ragazzina.

-Prudence.-

-bene...Prudence...che cosa vuoi.-lo disse sovrappensiero non capendo il motivo.

La ragazza lo guardò.-io...io voglio salvare mia madre-ammise.-credevo che queste persone volessero aiutarmi...invece no...non hanno nessuna intenzione di salvarla...vogliono che bruci. Lei è innocente...l'hanno accusata di stregoneria. Nessuno mi vuole aiutare...lo farò da sola...la salverò...e brucerò il villaggio.-

-uhm..in un'altra circostanza avrei approvato-fece l'altro guardando prima la Fata Madrina e poi la ragazzina.-sai per quanto voi Puri – ani decantate di seguire La sua via-alzando un momento in alto.-la maggior parte di voi andrà all'Inferno...specialmente i predicatori...quindi...bruceranno di sicuro...quindi è un po' inutile.-

-come fai a saperlo.-chiese Prudence.

-perché lui è il...-ripose la Fata Madrina, ma la sua bocca parve come bloccata.

L'altro sorrise divertito.

Prudence non capì.

-non gli deve credere.-disse la Fata Madrina.

-ascoltami attentamente-disse attirando l'attenzione della ragazzina.-tu vuoi vendicarti verso qualcuno la cui anima verrà sottoposta alle stesse punizioni che ha subito a tua madre. Così facendo condannerai la tua anima di essere rinchiusa in un villaggio che va in fiamme. Bé non mi sembri una di quelle Puri – ani che si concedono con uomini molto più grandi di loro o con le ragazze o una cosa a tre...quindi...è un po' contraddittorio che tu voglia giocarti la serie bella.-

-uccideranno mia madre-disse Prudence.-voi non avete nessuna intenzione di salvarla.-

-ti posso assicurare che quel “voi” non mi comprende, per questo sono qui-disse.-il che è un grande mistero, ma possiamo risolvere la cosa: farò in modo di salvare tua madre dal rogo e venire meno le dicerie di stregoneria...in cambio...dovrai fare a meno della tua Fata Madrina-la guardò.-sei troppo intelligente per dipendere da un lurido parassita-rivolse l'attenzione su Prudence e tese la mano.-abbiamo un accordo.-

Prudence guardò prima quell'uomo, la Fata Madrina e ritornò al punto di partenza.

-sembrate diverso dagli altri...-disse Prudence.-ma non farò un'altra volta lo stesso errore.-

-di che cosa stai parlando...-disse l'altro non capendo.

-dannazione.-fece John che nel frattempo era arrivato.

-che diavolo...-disse riconoscendo la voce e abbassando la guardia.

-è il tuo momento tesoruccio.-disse la Fata Madrina.

-statemi lontano.-disse Prudence.

La Fata Madrina alzò un getto tremendo che lo fece sbattere contro lo stregone e indisturbato le due se ne andarono.

 

-dannazione-fece alzandosi dopo il colpo subito.-quando la troverà gli strapperò il cuore dal suo corpo, gli piscio sopra e le do fuoco...perché sono così ossessionato da bruciare le cose.-

-dannazione-disse John alzandosi.-ehi omaccione gran bella pensata.-ironicamente.

-oh...signor Constantine-fece riconoscendolo.-non avrei mai e poi dovuto fidarmi di te.-

-di che cavolo stai parlando-fece l'inglese.-le hai fatte scappate tu!-

-se fossi stato in me...il me dentro con il me fuori-disse.-avrei risolto la cosa. Ma visto che sono finito in...questo corpo le cose sono andate male.-

-di un po' la botta ti ha dato la testa-fece John.-sempre che prima ci fosse qualcosa.-

-non ti rivolgere in questo modo verso la mia persona!-disse con voce profonda e gli occhi rossi.

L'espressione dello stregone si dipende di incredulità.-Lucifer...sei tu...-

-chi diavolo vuoi che sia-fece Lucifer.-ah si certo...ho un altro corpo.-

 

Un attimo dopo furono nella stanza di Mick.

-Dio-esclamò Lucifer.-vivo davvero in questo posto-guardando il disordine che regnava.-uhm-notando i poster.-non è tutto così male.-

-tu...non dovevi nemmeno essere qui-disse John iniziando a rovistare.-sai cosa intendo.-

-quello che penavo anch'io-disse Lucifer.-almeno fino a quando non mi sono trovato MFP.-

-cosa?-fece John non capendo.

-Matrigna Fata Parassita e la Puri – ani Prudence-disse Lucifer.-avrei fatto un buon accordo se tu non spuntavi fuori.-

-oh ecco-fece John trovando il tablet fermo sulle informazioni.-pare che l'omaccione abbia capito chi sei...aspetta...sei morto per salvare la detective...quella che mi hai detto che se sei vicino diventi mortale.-

-non ho avuto il tempo di chiederlo-disse Lucifer.-anche se sono in questo corpo mi succede.-

-con lei no...ma se ci sono le stesse condizioni si-disse John.-dovresti avere anche le ali.-

Lucifer sospirò amaramente.

-si può sapere che cosa avete combinato-disse Sara entrando.-Prudence è scomparsa-guardò “Mick”.-ti avevo detto di non perdere di vista la ragazzina.-

-oh-fece Lucifer.-una Puri – ani con lo sguardo che uccide...questa mi mancava.-

-di che cosa stai parlando Rory.-fece Sara non capendo.

-non avevi detto che si chiama Mick.-fece Lucifer rivolgendosi a John.

-le cose sono complicate Sara-disse John.-decisamente...perché non mi ha detto che lui è il diavolo.-

-lui cosa?-fece Sara.-per via del volto e delle ali? Ignoralo e non fare cose stupide. La situazione è complicata già di suo.-

-aspetta un momento-fece Lucifer.-hai visto il mio volto e...non hai provato paura, terrore, disperazione...sei per caso morta.-

-si-fece Sara.-è poi anche il pensiero di tutti...e loro non sono morti e tornati in vita.-

Questo lo stupì.-oh...siete i primi mortali che non hanno paura, terrore, disperazione...davvero interessante-fece una pausa.-devo ancora abituarmi a questa voce.-

-non so che gioco state giocando...ma abbiamo una priorità-disse Sara.-spedire la Fata Madrina all'Inferno e devo trovare Zari.-

In risposta John le fece vedere il tablet, che lesse il tutto.

-oh-esclamò lei.-bé...a Mick gli è sempre piaciuto il fuoco e far del male alle persone-ripassò il tablet allo stregone che lo prese.-forse ci può essere di aiuto il fatto che tu sia qui.-

-vorrei anche sapere anch'io il motivo.-fece Lucifer.

-come sono i suoi poteri.-chiese John.

-vanno e vengono.-rispose Sara.

-uhm-fece John riflettendoci.-l'unica cosa che viene in mente, la loro unione non è avvenuto, per questo che i poteri vanno e vengono. Le loro anime dovevano essere fuse così da essere immuni... cosa che è successo con l'unicorno, ma la magia di quella vecchia pipistrello gli ha fatto un brutto effetto.-

-non mi interessa...-

-a me si-disse Lucifer.-il che lo trovo magnifico trovarmi sul Tardis...-

-Waverider.-disse Sara.

-era una citazione-precisò.-ma questo corpo mi sta creando un po' di problemi di autostima.-

-una volta che si stacca da Prudence tutta la sua magia viene meno.-disse John.

-decidi...rimani qui e ti fai venire qualche complesso o mi dai una mano e spedisci quella Fata Madrina all'Inferno.-disse Sara decisa.

-sono morto-chiese Lucifer.-il corpo...-

-lui non può passare da una dimensione all'altra se prima non è trapassato.-spiegò John.

-no.-rispose Sara.

-visto che ha usato il suo libero arbitrio e sono troppo sotto di autostima-disse Lucifer.-mi concederò il tempo che rimango per rendere questo nuovo corpo più dignitoso...partendo da un bagno.-e si avviò.

-è sempre così o per via di Mick.-chiese Sara.

-anch'io avrei un calo di autostima se da sex simbol passo a essere un piromane con scarso igiene.-disse John.

-non sei di aiuto-disse Sara.-almeno tienilo d'occhio e trova qualcosa per separare la ragazzina da quel parassita.-e si avviò.

John rimase per un po' per controllare qualche libro, prima di prendere il soprabito e uscire.

 

Durante questo, Lucifer passò molto tempo i bagno...scoprendo anche che volto aveva.

-Dio-esclamò.-ho passato i miei poteri a un mezzo orco...il che è comprensibile la puzza per coprire quel lato...non lo facevo così intelligente...bé ha una parte umana.-

Nell'atto di spogliarsi trovò qualcosa nelle tasche.

-perché ho del cibo...di dubbia provenienza..-allontanandolo.-nella tasca...tasche.-si corresse.

Non solo.

-Dio-esclamò vedendo le cicatrici.-hanno cercato di bruciare il mio corpo...non sarà dura come quella di uno completo ma non è morto-guardò in basso.-sotto è proporzionale.-

Guardò poi la mano.

-ho l'anello...-disse Lucifer.-anche lui ha un anello...posso viverci.-

Si dette una ripulita.

-non si sente nemmeno-si disse.-ho capito...si deve sentire quando un umano suda...ecco perché l'odore di bruciato e alcool.-

Una volta uscito, raggiunse il fabbricatore.

Fu uno dei primo luoghi che lo stregone gli aveva parlato, facendo notare il poco stile e la puzza, oltre anche la sua conoscenza di Gideon.

-allora...voce dall'alto Gideon...-fece Lucifer.-secondo Constantine puoi ricreare ogni vestito di qualsiasi epoca... quindi...se ti chiedo un completo scuro di Armani, con camicia bianca e scarpe Italiane in pelle...in taglia un po' grandi.-

In men che non si dica produsse ciò che aveva desiderato.

-sembra come se fosse uno vero-toccandolo.-un falso autentico...sai Gideon...hai risolto i miei problemi di seguire la moda-poi si ricordò di un'altra cosa.-Gideon...come sei messa con l'acqua di colonia.-

Si vestì e mise dell'acqua di colonia per poi guardarsi allo specchio.

-per quanto sia un mezzo orco...lo ho resto con stile-disse Lucifer guardandosi.-bene...è ora di sfoggiare questo stile al di fuori del Tarvis. Ma prima le cose importanti...Gideon...è ora di rifare il guardaroba.-

 

 

Nel frattempo, al villaggio, Zari era finita al rogo assieme a Jane con l'accusa di stregoneria. Voleva salvarla, ma nel farlo aveva aggredito il predicatore che alcuni degli abitanti.

Per quanto cercasse di far ragionare le persone, di certo il predicatore sapeva come rigirare la questione e ordinò di darle fuoco.

Uno loro prese una torcia e la accese, ma nell'atto di accendere il rogo, una freccia si conficcò. Quando si voltarono, videro Sara con una balestra in mano.

-liberate quelle donne-fece Sara.

-date fuoco alla pira-fece il prete.-sia fatta la parola di Dio.-

-fatelo-disse Sara avvicinandosi.-e lui è morto.-

-la mia anima vivrà con Dio in eterno.-fece il prete.

-fottiti.-fece Sara.

-mai state usate parole così ardite.-disse Lucifer spuntando dal nulla.

Il predicatore ebbe un sobbalzo trovando quell'uomo dietro.

-che...che ci fai qui.-fece Sara.

-quello che faccio meglio-disse Lucifer dandole una breve occhiata per poi ritornare al predicatore.-allora...cosa hai fatto...ti ha detto no quando volevi pit jump nel suo letto...hai allungato le mani dove non dovevi...cosa ti corrode la tua putrida anima da peccatore.-

-non ascoltatelo...-disse il predicatore indietreggiando.-è con loro.-

-in verità è una lunga e strana storia-disse Lucifer avvicinandosi lentamente mentre l'altro si allontanava.-che peccati hai commesso...hai un giro con altri villaggi, donne....uomini...una cosa tre...cosa hai commesso per rendere la tua putrida anima che venga perseguitata come tu hai fatto con tutti gli innocenti che hai bruciato.-

-ho fatto valere la parole di Dio...-disse il predicatore.-Lui mi è testimone che non ho tolto un capello a un solo innocente.-

-ho capito-fece Lucifer.-il peccato più grave...quello di essere protetto dalla gonna di Papà. Cos'è.. usi la Sua parola per chi ti dice di no o hai delle preferenze-lo guardò.-dalla faccia direi entrambe... quanti innocenti hai ucciso per il tuo conto personale...-

-Dio mi è testimone...-

-non nominare il Suo nome!-gridò Lucifer.

Il prete, nel distanziarsi ancora cadde, mentre l'altro avanzò.

-si fa sentire importante, potente...-continuò.-credi sul serio che Tolleri no! Credimi ne so qualcosa...e l'unico posto in cui andrai...sarà molto più in basso di quello che pensi e la tua anima sarà dannata per il resto della tua vita!-

Quello che aveva la torcia accesa era nell'atto di colpirlo che a Lucifer gli spuntarono le ali. L'uomo indietreggiò e fece cadere la torcia sul rogo, il prete guardata con due occhi spalancati l'essere davanti a lui, mentre i restanti del villaggio era molto increduli di ciò che stavano guardando.

-non solo abusi del Suo nome-continuò non accorgendosi delle ali.-ma punti il dito dando delle colpe che appartengono solo a te...l'unico mostro che esiste...quello sei tu....-

-io...io...io...io...-fece il prete.-chiedo umilmente...perdono...-

-chiedi perdono?-fece Lucifer.-mi hai preso per un idiota? Sei tu che sei marcio dentro e porti tutti a uccidere degli innocenti...-

-Mick...-fece Sara.

-...il tuo comportamento...-

-Mick...-disse Sara.

-cosa-fece l'altro non capendo, per poi accorgersi ce erano spuntate le ali.-mi ero dimenticato che erano tornate...non sono abituato...-

-Mick il fuoco...spegnilo.-disse Sara.

Voltandosi, vide che il rogo era stato accesso.

Con uno sbattere di ali spense il fuoco.

Notò un gioiello.

-adesso capisco-disse Lucifer.-volevi uccidere il messaggero dell'Aria...eh? Ha compreso la tua anima corrotta e ha voluto eliminarla inventando false accuse.-

Il prete non riusciva a formulare una frase capibile.

-ah certo...voi umani suggestione di queste.-e le ritrasse.

-chiedo perdono-fece ad un tratto un uomo con un benda all'occhio che si era gettato a terra, come tutti quando aveva mostrato le ali.-ho inventato tutto...solo perché lei mi ha respinto...rispetta il lutto del marito...questo non mi aggrada...chiedo perdono.-

-oh-esclamò Lucifer.-non ha tutti i torti di rifiutare una latrina ambulante.-

La sua attenzione si pose sul predicatore che era decisamente terrorizzato.

-questo però non cambia nulla.-assumendo un sorriso sinistro.

Fece pochi passi che lo separarono dal predicatore e si inginocchiò.

-per quanto tu sia attaccata alla gonna di mio Padre-disse Lucifer.-la tua anima brucerà per il resto dell'eternità all'Inferno, subendo le stesse torture che hai sottoposto agli innocenti come del resto anche di coloro che hanno chiesto il tuo aiuto per punire.-

Il predicatore era terrorizzato dalla paura quanto il suo stato supplichevole.

-ti hanno visto come un punitore-continuò.-ma adesso...è giunto il momento che tu venga punito per i tuoi peccati...come coloro che hanno mentito.-assunse un espressione sinistra.

-fermi tutti.-ordinò Prudence.

La fata bloccò tutti, ad eccezione di Zari, la madre svenuta e Lucifer.

-è tutto sotto controllo-disse Lucifer.-sia il messaggero dell'Aria che tua madre sono salve.-

-liberale dal rogo.-ordinò.

Ciò che fece e furono libere e fuori dal rogo.

Zari sorresse la donna quando dal rogo passarono sul terreno.

-madre.-fece Prudence.-che è successo...che le hanno fatto.-prendendo la madre.

-si riprenderà.-fece Zari.

-e ora tesoruccio-fece la Fata Madrina.-che ne facciamo di quell'orrido uomo che ha fatto del male alla tua mammina.-

-voglio che bruci.-disse Prudence guardandola.

Con un colpo di bacchetta, sul rogo finì il prete e il fuoco si accese.

-oh-esclamò il diavolo.-lo sai che anche all'Inferno finisce così.-

Zari si alzò.

-Prudence ascoltami-fece Zari.-tu non sei così...sei una persona buona.-

-ha cercato di uccidere mia madre.-disse Prudence.-questa città, questa gente ne hanno ucciso già molti...meritano per bruciare.-

-pagheranno per la loro ignoranza-fece Zari.-non in questo modo.-

-dicono che all'Inferno fa molto caldo-disse Lucifer.-e c'è abbastanza fuoco per bruciare tutti.-

-in quale altro modo potranno imparare tesoruccio-fece la Fata Madrina.-se non diamo una lezione a queste persone continueranno a fare del male da altri nei giorni e nei giorni e anni avvenire. Tu vieni dal futuro-rivolgendosi a Zari.-puoi dire in tutta sincerità a questa ragazzina che il cuore degli uomini è cambiato in tutto questo tempo.-

Ci fu un momento di silenzio.

-è cambiato.-chiese Prudence.

Zari la guardò.-no...non è così. La gente ha sempre paura di quello che non comprende. È quella paura li trasformerà in mostri-si accucciò.-ma non possiamo permettere che trasformi in mostri anche noi. Dobbiamo essere migliori di loro.-

-e come essere migliori-fece la Fata Madrina.-che stupidaggine...tu devi essere più forte tesoruccio, mostra il potere che possiedi...falli strisciare ai tuoi piedi è ciò che meritano..pensa a tua madre...-

-è questo che vuoi-disse Lucifer attirando l'attenzione di Prudence e di Zari.-tu vuoi punire questa gente perché ha fatto del male a tua madre. Ma pensi che lei approverà? Ti difenderà? No....lei non lo farà. Rimarrà indifferente, fredda, distaccata...voltandoti le spalle quando ti getteranno in un posto in cui non ti appartiene. Puoi avere molti ragioni....cercare...che un Padre ti dia considerazione, avere la Sua attenzione. Sarai solo in un posto nauseante, con la peggiore compagnia che puoi avere e una spina nel fianco che ti ributta giù ogni volta che vuoi essere libero...essere...qualcosa...non tu-fece una pausa.-un qualcosa di diverso...dal mostro che ti dipingono perché...è quello che succederà. Ti dipingeranno come un mostro...e tutti ti guarderanno con terrore e staranno lontani....e quando sentirai che sta iniziando a fare meno schifo...avrai la folle idea di fare del tutto per salvarla...anche se significa cancellare te stesso e trovarti nel corpo di mezzo orco Kruger.-

Prudence lo guardò.

-dici che lo fai per tua madre-aggiunse.-pensa a lei.-

-ha ragione...pensa a tua madre-fece Zari.-cosa vorrebbe che facesse che ti sporcassi le mani con il loro sangue o di perdonarli perché non sanno quello che fanno.-

-oh-esclamò Lucifer.-ci è voluto una ragazza musulmana per capire quella frase.-

Prudence guardò la madre.-madrina...-

-fuoco e zolfo, rapide venite...-

-devi aspettare il suo desiderio-tuonò Lucifer e l'altra si fermò.-continua.-

-ti libero.-

-ritorna all'Inferno.-fece Lucifer salutandola

La bacchetta venne meno così come la magia.

Le persone si mossero e ci fu lo stesso bagliore al corpo di Mick.

-dove diavolo sono-si disse guardandosi attorno.-perché ho questi vestiti....perché tutti mi guardano.-

Zari riprese la pietra del totem e spense il fuoco, mentre John catturò la fata.

-questo per avermelo gettato vecchia stupida pipistrello-disse John per poi portarla via.

Mick si guardava attorno e quella gente pareva incredula, mentre il prete pareva molto spaventato dalla sua presenza.

-è meglio che ritorni alla Waverider.-disse Sara.

-è colpa del viscido.-

-intendi John?-fece Sara.-no...ascolta...sappiamo che sei il diavolo, ma questi tizi credono che sei un angelo incazzato quindi è meglio che te ne vai prima che ti dicono che peccati hanno commesso.-

-uhm-disse.-perché sono vestito così.-

-è un diavolo fighetto che pensa allo stile-disse Sara.

-la cosa che non ti turba.-chiese.

-può sembrare strano...ma credo che tu, lui e Zari avete salvato la situazione.-rispose Sara.

Mick la guardò per un momento per poi andarsene.

 

John ritornò alla Waverider.

La Fata Madrina aveva detto di no alla sua offerta, di certo un miracolo ne aveva bisogno. Da quanto capì quella voce era già in giro, doveva battere sul tempo...forse dopo tutto non era una cattiva idea.

-chi è che ha toccato le mie cose!-tuonò Mick.-chi è stato Gideon.-

Non era tanto di trovare alcuni oggetti fuori posto, quanto un intero guardaroba cambiato.

-lei mister Rory.-rispose l'intelligenza artificiale.

-mi stai prendendo in giro.-disse il piromane.

-si chiama classe omaccione-disse John attirando la sua attenzione.-l'altro te ne sa molto.-

-sei stato tu viscido.-fece Mick minaccioso.

-la magia non è così potente-disse John.-me la cavo.-

Mick grugnì.

-deve essere stata la magia di quella fata parassita-disse lo stregone.-cosa che potevamo evitare se voi due vi unite...per questo i tuoi poteri vanno e vengono e ho percepito qualcosa come se ci fossero qualcosa dentro te...credevo a una possessione...mi ha sorpreso di vedere il vecchio Luci... anche se avrei preferito in altre occasioni.-

-che vuoi.-fece Mick.

-bé...visto che starò bloccato per un po', possiamo rendere la cosa più vivibile-disse John.-evitando lo spazio dell'altro.-

-vai al punto.-disse Mick.

-visto che siamo in confidenze...-fece lo stregone.-gli ho parlato io...della possibilità di rinascita.-

-brutto figlio di puttana.-mormorò a denti stretti.

-ovviamente non pensavo che lo facesse e per facesse intendo fare un patto con il suo Vecchio per salvare la vita della sua detective.-disse John.

Mick parve irritato.

-il punto è...non credo che sia conveniente che spunti a causa di qualche altro fuggiasco-disse lo stregone.-in alcuni ne sei immune...alcune lo fa emergere.-

-odio ammetterlo...hai ragione-disse Mick.-e poi usa troppa colonia per i mie gusti.-

-ti posso aiutare-disse John.-verrà un giorno in cui...è meglio che controlli a pieno i tuoi poteri-tese la mano.-allora ci stai.-

Mick la guardò per poi sospirare.-lo controllo da me...non ho bisogno dell'aiuto di nessuno.-

John ritrasse la mano.

-bé...ti dirò da disinteressato lo stesso-disse lo stregone.-non so quel è sia il tuo problema è perché resisti...ma potete salvare il culo di tutti, un giorno.-e se ne andò.

   
 
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