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Autore: Elgul1    23/11/2019    10 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non appena uscì di casa Steve si mise subito al volante. Da dove abitava il centro distava una decina di chilometri e, contando il caos che avrebbe trovato, sarebbero stati chilometri di vera e propria guerra.
Stava per far partire l'auto quando, un suono di un messaggio, illuminò il suo cellulare.
Lo osservò per qualche istante confuso. Solitamente non avrebbe dato nemmeno un'occhiata al suo telefono in simili circostanze ma, qualcosa, gli diceva che doveva vedere. Prendendolo con la mano lessè il messaggio scritto da un numero anonimo:
Salve Steve :) sei sicuro di voler andare in centro?
Gli chiedeva con un piccolo smile accanto al suo nome. 

 
Si guardò attorno confuso sentendo, su di se, degli occhi che non riusciva a percepire e poi arrivò un nuovo messaggio: Potrebbe essere inutile per te dirigerti fin là. Io potrei dirti una cosa che, forse, potrebbe aiutarti maggiormente rispetto a buttarti in una fossa piena di leoni. Se lo vuoi sapere di solo SI e io ti dirò questo piccolo indizio. 
 
Rimase confuso da quel secondo messaggio arrivato prima ancora che avesse avuto la possibilita di rispondere al primo. Fu preda di mille dubbi chi gli stava scrivendo? Poteva davvero fidarsi? E se fosse stata una trappola? Erano troppe le possibilita e le domande che si stava facendo. Fece un lungo respiro mentre, col dito indice sulla tastiera, fremeva dalla voglia di dare una risposta positiva e negativa che fosse e poi, con una sicurezza che vacillava, scrisse SI e, dopo pochi istanti, il suo interlocutore sconosciuto gli diede il posto in cui si doveva recare. 
 
 
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Il colpo appena scambiato col killer lo aveva scagliato al di la della strada per una dozzina di metri vista la potenza che entrambi avevano usato. Joseph si trovava al suolo senza più nemmeno la forza d'alzarsi da terra provò ad alzare almeno gli occhi notando, parecchio lontano, l'armatura del suo avversario a terra e completamente dilaniata. Cercò di sorridere ma, i muscoli della faccia, gli dolevano così come tutto il resto. C'e l'aveva fatta questo pensava e lo rendeva euforico più che mai. Un rumore di pneumatici lo riscosse dai suoi pensieri e, notò, l'arrivo di una volante che a tutta velocità frenò all'improvviso seguita a ruota da due ambulanze a sirene spianate.
 
 " Era l'ora che arrivaste." Disse con una voce così flebile che nessuno era riuscito a sentirlo visto il frastuono che, attorno a lui, stava aumentando per via delle voci che si stavano intensificando. 
" Ti avevo detto di stare alla centrale." Borbottò la voce inconfondibile di Alex con un tono leggermente irritato. 
" Ops..." Sussurrò Joseph in risposta e ancora a terra con due infermieri che lo stavano sollevando con una barella. Alex guardò lo sfracello attorno a se vedendo anche la figura longinea di Erika anche lei su una barella e che stavano caricando sulla seconda ambulanza.
 - Sembra una zona di guerra.- Riflettè fra sè e sè e pieno di brividi alla vista dell'armatura dall'altra parte della strada e verso cui, alcuni agenti, si stavano dirigendo con armi spianate.
" State in guardia." Gli intimò lui. Con quel combattimento contro Joseph sicuramente non sarebbe stato in grado di nuocerli ma, quel tizio, aveva dato prova di essere in grado di cavarsela in ogni situazione. Quando un agente fece per sollevare l'elmo al suo interno non trovo nessuno l assassino era sparito.
 
 
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Aveva fallito. Per la prima volta, in vita sua, aveva fallito una cazzo di missione. Questo pensava Justice e questo lo faceva infuriare più che mai. A stento era riuscito a uscire dalla corazza prima che si distrugesse e, sempre a fatica, stava riuscendo a tornare verso il rifugio cercando di far perdere le sue tracce.
Usare l'armatura era stato uno sbaglio fin troppo grande per lui e adesso ne stava pagando le conseguenze. Il suo corpo era a pezzi in tutti i sensi ci sarebbero voluti giorni per tornare almeno in piena forma. 

 
- Prenderò Karen e consegnerò il sangue che ho raccolto al diavolo tutto.- Pensò ancora sicuro della sua decisione. Non era riuscito a recuperare il sangue di quel fottuto mostro e, se il cliente avesse avuto problemi, che andasse lui ad affrontarlo. Si appoggiò al muro vicino a lui per non cadere e cercare di riprendere fiato. Di sicuro i soccorsi erano arrivati e, quando avessero scoperto dell'armatura vuota, avrebbero sicuramente fatto una ricerca a tappeto.
- Devo allontanarmi più che posso.- Pensò sempre più convinto mentre, con fatica, toglieva un tombino in cui si fiondo per sparire dalla superfice. 
 
 
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Will aprì gli occhi trovando, davanti a se, un soffitto completamente bianco e con alcune luci al neon che sembravano illuminare la stanza. Sentì la testa premere sopra alcuni cuscini e, a fatica, riuscì a sistemarsi.
 " Ben svegliato." Sentì dire da Alex accanto a lui e seduto su una scomoda sedia d'ospedale.
 " Comandante."  Mormorò di rimando lui a quella figura che notava essere piuttosto nervosa e, notando, al di la dell uomo, la figura di una donna con una sola ala e che sembrava stare dormendo e con un respiro leggero. 
" Se ti può far stare tranquillo al momento è stabile. Per sua fortuna con la tua segnalazione una squadra è riuscita a portarla qua in tempo prima che si dissanguasse." Gli rispose prima ancora che facesse la domanda e vedendolo tirare un sospiro di sollievo. " Sei stato molto bravo..." Ammise Alex prima che potesse dire altro. " Sei riuscito a sconfiggere quel pazzo di Abyss non dev'essere stato facile." Commentò ricevendo un cennò d'assenso dall uomo a letto.
 " Se non avessi assorbito l'intero carico dei generatori e scoperto il suo punto debole avrei perso..." Rispose sempre convinto su quel fatto.         " Mi dica Joseph è riuscito a prendere quel bastardo?" Chiese stavolta cambiando discorso.
 " E' riuscito a sconfiggerlo anche se a caro prezzo. Ha dovuto usare i suoi pieni poteri cosa che, al momento, non era in grado di reggere e infatti si trova in una stanza privata al momento ma, il nostro caro killer, è riuscito a fuggire." Affermò abbastanza innervosito. " Ho predisposto vari posti di blocco e una ricerca a tappeto ora che la situazione si è in parte ristabilita in città ma dubito che riusciremo a trovarlo." Ammise piuttosto frustrato della cosa. Inoltre, anche se in parte avevano scongiurato la crisi, c'era ancora molto da fare perciò le ricerche sarebbero andate a rilento. 
 
" Vedrà che non sarà andato troppo lontano. Se ha affrontato Joseph sicuramente sarà ridotto ai minimi termini." Replicò Will conscio del potere del ragazzo e cercando di dargli una minima possibilità. 
" Lo spero. Per sicurezza ho predisposto una decina d'agenti fuori e dentro la stanza in cui si trova.  Non vorrei che il tizio ci riprovasse." Spiegò rivolto a Will che annuì.
" Chiunque ci sia dietro tutto questo sa davvero come organizzare un caos di proporzioni bibliche." Commentò il sottoposto che, a pensare a quello che era successo in un solo giorno, ancora ne era colpito e sconvolto.
" Sicuramente può contare su ampi mezzi infatti pensò che lascerò lo stato d'allerta ancora per qualche ora. Adesso devo andare a vedere come sta Erika e poi interrogheremo quello schizzato di Abyss per sapere per chi lavorava. Tu riposati ci vediamo più tardi." Mormorò ancora congedandosi e uscendo dalla stanza. 
 
 
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Non appena spalancò l'ingresso dell'abitazione Justice rimase completamente spiazzato. L'intera casa era stata messa a soqquadro: i muri erano stati rotti in più parti così come il pavimento in cui, le assi di legno, erano state sradicate come se stessero cercando qualcosa.
 
 " Karen ci sei?!" Urlò allarmato e riprendendo un'po di vigore alla vista di quella scena che lo aveva lasciato senza parole. Facendosi largo in mezzo a tutta quella distruzione si avvicinò alla cantina dove aveva lasciato prima la donna e che, con suo sommo panico, non c'era più oltre ad essere stata messa completamente in disordine così come il resto del posto. 
 
- Che cazzo è successo?- Pensò confuso da tutto quello che stava accadendo e poi lo notò in quell'istante. Sul tavolo della cucina, unica cosa ancora integra in casa, si trovava una valigetta piena zeppa di soldi non appena si avvicinò a quella il computer, che era stato acceso, cominciò a trillare. Esitante lo fissò per qualche istante e poi, con un cattivo presentimento, premette accetta.
 
" Giornata dura?" Domandò il cliente con un sorriso sul volto e con un tono ironico. 
" Dov'è lei?!" Sbottò Justice invelenito e cercando di trattenere al massimo la rabbia che stava emergendo e superando il dolore che il suo corpo stava provando. 
" Perché dovrei esserci io dietro alla sua scomparsa?" Chiese con fare innocente.
 " Non ti prendere gioco di me!" Sbottò di rimando battendo un pugno sul tavolo che tremolò. " Hai trovato il sangue che avevo nascosto e, i soldi sul tavolo, non sono certo per la missione appena conclusa perciò perché hai preso quella donna?!" Sbraitò non riuscendo più a controllarsi. 
" Quei soldi è vero, non sono per la missione legata al super che non sei riuscito a uccidere ma per aver tenuto Karen per questi giorni..." Gli rispose sempre con una calma stoica. " E inoltre era nei patti che la prendessi." Ammise convinto.
" Di cosa cazzo stai parlando?!" Sibillò. " Lei non era nei patti mi avevi detto di liberarla solo e soltanto per farmi dare una mano. Perciò restituiscimela." Sbottò stavolta alzando la voce ancora di più. 
Il vecchio scosse la testa mostrando una ciocca di capelli grigi. " Non ti facevo così sentimentale lo sai?" Gli disse di rimando. " Mi ricordavo che eri sempre stato un pezzo di ghiaccio sin da quando eri un bambino anche se un pochino ribelle.." Continuò a dire lasciando di sasso il killer visto il tono familiare che stava usando. 
" Quando uccidesti la tua prima vittima eri così spaurito ma poi hai preso il via e sei diventato il migliore dell'intero reparto..." Mormorò ancora alzando la luce e mostrando il suo viso magro con alcuni tagli lungo gli zigomi del volto e, al suo fianco, due volti nascosti dietro una maschera che conosceva fin troppo bene.            
 
  " Mi sbaglio mio caro e fedele 008?" Domandò infine facendo crollare completamente la fragile mente di Justice già molto provata e che, davanti a lui, aveva il fautore di quello che era diventato nel corso degli anni.  
 
 
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Erika si era messa già in piedi. Col suo fattore di guarigione e, una buona dose di zuccheri di nuovo nel sangue, si era rimessa di nuovo in piena forma nonostante ancora avesse la testa che gli dolesse e i lividi sparsi qua e la non fossero ancora spariti. 
 
" Direi che stai già più che bene." Commentò Alex arrivato in quell'istante e che si trovava sulla soglia della stanza.  
" Già, anche se quel bastardo picchia parecchio forte non sarà di certo quello a mettermi k.o." Replicò lei convinta con una faccia seria e piuttosto irritata. 
" Se sei in piena forma allora puoi venire con me se ti va. Dovremmo interrogare Abyss e qualcuno un'po più persuasivo di agenti normali potrebbe far comodo." Borbottò il comandante con un tono che sembrava un invito più che voluto a farla sfogare.
 " Direi che è un buon inizio per farmi togliere tutta questa incazzatura." Rispose la donna seguendo l uomo per il corridoio.
" Sai dove si trova Walter?" Chiese Erika mentre si dirigevano fuori dall'edificio che, in quel momento, era un via via di medici da una parte all'altra. 
" Da quanto mi ha detto voleva vedere in che condizioni fossero i corpi dei fury vuole vedere se, il suo rivale scientifico ha fatto dei progressi e per capire se c'e qualche modo per localizzarlo." Gli rispose lui.
 " Bhe, se non sarà lui a scoprire qualcosa, lo faremo noi. Sicuramente Abyss è a conoscenza di qualche dettaglio o simili." Disse la poliziotta di rimando mentre montava nel sedile del passeggero accanto a quello di Alex.
 " Steve che fine ha fatto comunque..." Cominciò a dire all'improvviso lui lasciando lei di sasso. " E' da qualche giorno che non lo vedo in centrale. E' successo qualcosa per caso?" Le domandò mentre si mettevano sulla strada.
 " Diciamo che abbiamo parlato di due anni fa e di quello che è successo a Matthew..." Bofonchiò lei di getto e senza alcun timore. Alex per poco non frenò bruscamente per quella risposta stava per replicare quando, il cellulare, cominciò a suonare. " Dopo ne parlaremo." Chiarì lui verso Erika prima di rispondere alla chiamata.
 " Che c'e Walter?" Domandò. 
" Ho bisogno che veniate subito!" Urlò al di la del telefono il vecchio.
" Perché che cosa sta succedendo?" Chiese ancora Alex.
" Quel pazzo sta andando più avanti di quanto potessi credere vi devo parlare perché, forse, le cose potrebbero solo peggiorare." Gli annunciò con un tono che non ammetteva repliche.
 
 
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Ancora non ci poteva credere. - E' un incubo.- Pensò fra sè e sè con davanti il volto del capo scientifico dietro cui si annidiavano la creazione dell'armatura anti super e anche delle armi che, a suo tempo, aveva usato in tutti quegli anni della guerra. 
 
" So quello che stai pensando." Commentò lo scienziato. " Come fa ad essere vivo? Eppure lo avevo ucciso così come tutti gli altri in quel laboratorio..." Disse cercando di mimare la voce di Justice ancora incredulo. " Purtroppo non sempre la realtà è quella che sembra e non starò di certo a dire come sono soppravvisuto." Replicò ancora.
 " Avrei dovuto immaginarlo che ci fosse dietro qualcuno che aveva visto l'armatura ma non credevo che fossi tu. Mi hai usato nello stesso modo con cui l'hai fatto per tutti gli anni in cui servivo Elderen..." Mormorò ringhiando Justice ricordando quanti omicidi e quante persone erano morte proprio per gli ordini folli di quel pazzo. 
" Non ho usato soltanto te se può farti stare meglio..." Rispose di rimando. " Questa ricerca va avanti da oltre dieci anni ovvero da poco dopo che lasciai il paese di Elderen devastato. Ho assoldato sempre sicari diversi di cui poi mi sono sbarazzato ma, per gli ultimi bersagli, avevo bisogno di qualcuno d'eccezionale ovvero il migliore..." Lo indicò. " Tu, 008, sei il miglior assassino che si possa desiderare. Efficiente e letale non importa chi sia il bersaglio tu vai sempre a segno o quasi..." Disse con un sorriso sulle labbra riferendosi al fallimento appena conseguito. 
" E così hai rapito Karen solo per rivalsa? Solo per quello che ti ho causato anni fa? " Domandò vedendo, in quella, l'unica possibilita. 
Il vecchio rise. " No, non sono così vendicativo..." Replicò.
 " Avevo bisogno del suo sangue e del suo potere. Solo che, tempo fa, era Knife a tenere il controllo ed era impossibile per me avvicinarmi a lei mi serviva qualcuno che l'aiutasse a far prendere coscienza all'altra sua personalita quella più fragile." Cominciò a spiegare in maniera semplice.
 " E cosa ti ha fatto credere che io sarei stato in grado di farla cambiare?" Domandò il killer sempre più basito. 
" Se devo essere sincero ero sicuro solo al cinquanta percento che ci saresti riuscito ma, contavo sul fatto che sei cambiato. Adesso uccidi su commissione certo ma ti ho tenuto d'occhio e ho capito che il tuo cuore si era intenerito anche se non volevi darlo a vedere ed è stato proprio questo a favorire l'uscita di Knife e l'entrata di Karen." Concluse in fine lasciando Justice totalmente allibito.
" A cosa ti serve lei?" Domandò con un filo di voce.
 " Non credo che ti possa interessare i nostri accordi terminano qui. Ho il sangue che volevo e anche Karen tu hai i tuoi soldi direi che possiamo andare ognuno per la propria strada..." Replicò l altro senza alcun problema a rispondergli. 
" Riprenditi quei fottuti soldi e anche tutti gli altri ma ridammi lei." Dichiarò ancora Justice stavolta fissando lo schermo col desiderio di passarci attraverso e sgozzare quel maledetto vecchio.
Lo scienziato sospirò quasi rattristato scuotendo la testa.

" Sei proprio testardo come eri da piccolo. Scommetto che saresti in grado di trovarmi anche senza alcun problema visto quanto ci tieni a lei ma, per mia fortuna..." Sorrise maligno. " Ho pensato a quest'evenienza addio Justice e grazie per il lavoro che hai fatto." Concluse poco prima che il computer si spegnesse lasciando di sasso l assassino che, prima che potesse riattivare la chiamata, finì a terra tramortito da un colpo di pistola sopra la testa.

" Finalmente ti ho preso bastardo." Mormorò Steve proprio alle sue spalle e con, nella mano sinistra delle manette.
 
 
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" Capo è sicuro di quello che ha fatto?" Chiese Bas rivolto al vecchio che, a fatica, si alzò dalla poltrona aiutato dal bastone. 
" Si, se non avessi fatto in questo modo avremmo rischiato che lui potesse venire a cercarci. In questo modo abbiamo tutto il tempo che ci occorre per completare il nostro proposito." Gli spiegò brevemente mentre, le luci, cominciavano ad accendersi all'interno dell'intero laboratorio illuminandolo in pieno e mostrando i vari tavoli immacolati così come dozzine di macchine.
 
 " I nostri ospiti dove sono?" Domandò a Bas al suo fianco e che gli porgeva il suo camice bianco immacolato. 
" Judgment li sta portando qui come aveva detto di fare e, per Thomas, abbiamo fatto come ha richiesto speriamo che lei abbia ragione." Gli riferì il sottoposto.
 " Molto bene..." Cominciò a dire prendendo una siringa mentre, una porta si apriva e si sentiva alcuni mugugni provenire da lì e un cigolio di alcune sedie a rotelle.
" Che si dia inizio al progresso!" Urlò euforico pronto, dopo anni, a realizzare il suo obiettivo.











ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col capitolo numero 46 :) mamma mia mi sembra incredibile essere arrivato così tanto avanti e a un numero simile di capitoli e di persone che leggono e recensiscono grazie mille a tutti quanti dico davvero.
Finalmente si vede l uomo che è dietro a tutto quanto e vera causa dei disastri di Justice su cui in sti capitoli mi sono davvero accanito abbastanza lo ammetto. 
Vedete di non uccidermi voi fan di Justice alla prossimaaa.

 
   
 
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