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Autore: parveth    23/11/2019    2 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]
[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]La segretaria di Vitali e' testimone di tutto cio' che accade in procura...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche se iniziava alle nove Monica cercava sempre di essere in ufficio per le 8.30:  le piaceva arrivare e sistemarsi con calma 

quando la procura era ancora calma e silenziosa cosi da godersi un po' di tranquillita' magari ascoltando un po' di musica.

Cosi' dopo essersi tolta il cappotto e aver poggiato la borsa accese il computer, ando' su youtube e  scelse "let it go", la
canzone di "Frozen".


Quella di ascoltare canzoni disney in inglese era un'abitudine che aveva preso ai tempi dell'universita':  non avendo ovviamente 

occasione di parlare la lingua se non a lezione , aveva iniziato ad ascoltare le canzoni di quando era piccola in modo da 

non perderla mai e contemporaneamente divertirsi.

"The snow glows white on the mountain tonight, not a footprint to be seen"


Inizio' a sistemare la scrivania impilando i fogli rimasti sparsi nel contenitore , quei minuti di solitudine erano preziosi per lei.

"A kingdom of isolation and it looks like i'm the queen"

Una bella canzone era quello che ci voleva per darsi la carica e soprattuto per sopportare quella lagna del suo capo, l'alternativa 
 

era l'alcol.

"The wind is howling like this swirling storm inside"


Apri' la finestra per far cambiare l'aria: in effetti quella mattina c'era vento e pure piu' freddo del solito.

"Couldn't keep in it.  Heavens knows i've tried"

"Devo restare calma"  si disse,  col tempo aveva imparato a tenersi dentro pensieri ed opinioni quando lavorava esattamente  

 come le avevano sempre raccomandato i genitori proprio perche' nella vita non si era mai fatta problemi a polemizzare su tutto e
 

tutti.

"Don't  let them in, don't let them see, be the good girl you always have to be"

Ci mancava pure che la licenziassero perche' si metteva a criticare il capo, per carita'!

"Conceal, don't feel don't let them know.  Well, now they know!"

Pero'...se avesse esagerato si sarebbe fatta sentire, questo era poco ma sicuro.

"Let it go! Let it go! Can't hold it back anymore! let it go, let it go! Turn away and slam the door!  I don't care, what they're 
 

going to say...let the storm rage on.

The cold never bother me anyway!"

Come sempre accadeva era finita per mettersi a cantare e ballare,  beh piu' che ballare si muoveva correndo e camminando tra uffici e corridoio, tanto che gliene fregava, era sola.

"My power flurries to the air into the ground.  My soul is spiraling in Frozen fractals all around.  And one thought crystalizing like an icy blast"

E poteva sfogarsi finalmente, senza che nessuno la vedesse e sopprattutto la giudicasse.  Amava la solitudine.

"I'm never going back... the past is in the past! Let it go let it go and i'll rise like the break of dawn. Let it go let it go, that perfect  

girl is gone.

Si sentiva cosi debole a lavoro, cosi'...servile.  Costretta a tacere.  Si detestava per questo.

Avrebbe voluto essere piu' forte.

"Here i'll stay in the light of day.  Let the storm rage on! The cold never bother me anyway!"


"Guarda, ho capito meno della meta' di tutta la canzone anzi non ci ho capito niente pero' adesso e' meglio che ti metti al lavoro  
 

se non vuoi che Vitali si metta a sbraitare anche con te"  disse freddamente una voce femminile dalla soglia.

Monica sussulto'.


"Dottoressa Tataranni."

"Eh dottoressa dottoressa....fa' la brava almeno tu che se Vitali si esaspera succede un macello. Anzi gia che ci sei mi metteresti  
 

questo elenco in un file?"  disse porgendole un fascicolo.

"Subito Dottoressa"  disse avvampando  mentre il procuratore tornava nel suo ufficio.

"Che figura di merda!" penso'


A meta' mattinata arrivo' Matarrazzo con delle notizie interessanti:  mentre si recava in caserma era stata avvicinata dalla 
 

professoressa di latino di Simona, una giovane donna che aveva gia' visto quando era andata al liceo assieme a Calogiuri ma con  

cui non avevano parlato.
 
L'insegnante le  aveva confidato li' per strada, che in realta' a scuola le cose non andavano cosi' bene come aveva assicurato la 

 

 preside ma non poteva dirle di piu' poiche' il suo contratto era precario e avrebbe rischiato il posto.

"Non credo che testimoniera' dottoressa"   concluse.

"Va bene ma tutto questo indica che la' dentro succedeva qualcosa che ha probabilmente a che fare con la morte di Simona, il  

 

punto e' trovare il modo di proseguire le indagini"  commento' Imma.

 "Senta dottoressa l'autopsia parla chiaro: si tratta di suicidio come confermato dal dottor Taccardi, rispetto la sua voglia di  

 

giustizia ma qui non c'e' piu' niente da scoprire"  disse Vitali vigilando come sempre sulla sua statuina.

Monica in quel momento stava copiando alcuni nominativi dai fascicoli al computer ma non si perdeva una parola.

"Vi prego, qualcuno mi dia dei popcorn!"  penso'.

"Dottor Vitali, e' morta una ragazzina di  quattordici anni, non crede che la famiglia debba sapere perche'?" rispose la Tataranni  
 

col tono di voce sempre piu' alto.

"Ma certo certo, pero' capisce anche lei che se non si trova qualche indizio o prova..." disse il suo superiore titubante.

"Le prove non cascano dal cielo, quella povera ragazza invece e' caduta da un balcone ed io voglio capire perche'!"  esclamo'  

 

Imma andandosene e sbattendo la porta con tanta forza che la statuina tremo' e cadde sulla scrivania.

Vitali si fece il segno della croce mentre Monica avrebbe voluto alzarsi ed applaudire.


Nel corso della giornata vide Imma entrare e uscire molte volte dall'ufficio sempre piu' agitata: era evidente che Calogiuri e  

Matarrazzo avevano scoperto qualcosa che pero' o non serviva o non era abbastanza da poter servire.


A meta' pomeriggio quando si reco' alla macchinetta del caffe' ci trovo' Diana.


Salve” le disse.


Oh ciao...dammi pure del tu, in fondo facciamo piu' o meno lo stesso lavoro”


Gia'...giornata pesante eh?”


Abbastanza ma non posso dirti niente sai com'e'...”


Oh certo lo immagino” rispose Monica con una punta di sarcasmo.



Sai, io e Imma andavamo a scuola assieme. Eravamo nella stessa classe” le disse Diana prendendo il caffe' dalla macchinetta.


Davvero?” chiese Monica un po sorpresa: non certo perche' pensasse che la Tataranni non fosse andata a scuola ma le pareva  

strano che lavorasse con una sua compagna di classe.


Non pensare male: non sono qui grazie a lei” si affretto' a dire Diana.


Onestamente non ci ho proprio pensato: non mi sembra il tipo” rispose Monica mescolando lo zucchero.


Per niente e poi...e' impulsiva, testarda e si comporta da menefreghista verso tutto ma non e' cattiva te lo posso garantire”


Guarda, non ci ho mai creduto ma mi pare evidente che per fare il suo lavoro bisogna avere...”


Signorina! Venga qui un attimo per favore” la voce di Vitali risuono' nel corridoio.


...due coglioni cosi. Quelli che io mi sto rompendo” soffio' tra le labbra buttando il bicchierino, Diana sorrise.


Quando Vitali se ne ando', prima di lei come quasi sempre accadeva per fortuna, Monica si rilasso': la giornata era finalmente  

finita e dopo aver archiviato le ultime pratiche decise di vedersi ancora qualche video su youtube ma niente canzoni stavolta per  

carita', c'era ancora troppa gente in giro .


Mentre scorreva la sua home le cadde l'occhio su un video a lato dello schermo: il titolo era “come ci divertiamo a scuola”.


Sara' il solito video di bambocci cretini che prendono in giro il professore” penso'.


Tuttavia la giacca di una di loro le sembro' familiare.


Clicco' sul video e quello che mostrava non le piacque per niente.


Devo assolutamente mostrarlo alla dottoressa Tataranni e stavolta se Vitali non se ne tace giuro che gli strappo i baffi” penso'  

facendo pausa e alzandosi.


Usci' quasi di corsa nel corridoio.


Qualcosa non va?” chiese una voce.


Era Calogiuri.


Appuntato… credo ci sia qualcosa che lei e la dottoressa Tataranni dovreste vedere."

  
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