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Autore: padi6996    25/11/2019    6 recensioni
"Sei distesa al mio fianco e stai dormendo profondamente. I lineamenti del tuo viso sono sereni, rilassati. Sembra che tu sia tranquilla, hai il sorriso sulle labbra, quelle labbra carnose e morbide che ho baciato fino a qualche minuto fa.
Ti guardo e mi chiedo se tu sia un angelo o un demone, l'angelo che mi ha salvata dalla mia eterna condanna o il demone che mi condurrà alla pazzia e mi strapperà via l'anima."
Sunshine è una scrittrice e Kayleen un'attrice emergente. Si incontrano per caso e dal quel giorno inizia una bellissima quanto difficile storia d'amore. Tra alti e bassi vivranno momenti intensi e appassionati alternati ad altri drammatici e a presunti tradimenti. Sarà l'amore a guidarle e a portarle dove il destino ha già tracciato una strada per loro se saranno pronte a seguirla.
Tutti i diritti riservati
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO  12
 
Arrivi e partenze
 
 
 
Il mattino successivo mi sveglio molto presto, muovo il mio corpo nudo avvolto tra le lenzuola e sento il dolce tepore del tuo disteso al mio fianco, che sensazione stupenda. Stai dormendo profondamente, sei prona con le braccia sotto il cuscino e la testa rivolta verso di me. La schiena nuda e candida leggermente scoperta mi provoca un fremito intenso e devo sforzarmi per non svegliarti. Ieri hai fatto un lungo viaggio e dopo gli straordinari di stanotte sarai sicuramente stanca così ti bacio sul capo, scendo dal letto e mi vesto in silenzio. Sto per uscire, mi volto un’ultima volta e tu ti muovi sinuosa sotto le lenzuola. Scuoto la testa e me ne vado dalla camera da letto o finirò col saltarti addosso anche stamattina.
In mansarda non c’è molto da mangiare così scendo in cucina e trovo Lucia già in piedi, la saluto. Lei mi risponde freddamente.
“Cosa preferisci per colazione, scaldo delle brioche o preparo i pancake ?”
“Non ho fame stamattina.” Dice stizzita.
“Qualcosa non va ?” Le chiedo sorpresa per il suo atteggiamento.
“No, va tutto benissimo.” Risponde ironicamente.
Sono sempre più stupita, poi improvvisamente ti sento arrivare.
“Buongiorno, ti sei svegliata ?” Dico sorridendo.
Hai addosso un mio completino sportivo e Lucia lo nota subito.
Ti avvicini e mi dai un bacio appassionato davanti a lei, è la prima volta che lo fai. Ora io non sono una che ne sa tanto di amore, ma stai nettamente marcando il territorio. Qui la storia si complica.
“Buongiorno amore, perché non mi hai svegliato. Lo sai che odio non trovarti nel letto la mattina.” Mi accarezzi la guancia e mi baci stavolta sulla punta del naso.
Divento rossa come un peperone, ma non per le tue parole, ma per la presenza di Lucia che si muove sempre più nervosamente nel preparare la colazione per Luigino.
Vi osservo e noto le evidenti scintille fra di voi.
Non mi ero mai realmente resa conto del fastidio di Lucia nel vederci insieme. Improvvisamente mi tornano in mente le parole di Bridget.
E adesso ?
Lucia esce dalla stanza per andare a svegliare il figlio.
Non dici niente, ma hai notato sicuramente il malumore della donna.
“Cosa vuoi per colazione ?” Ti chiedo.
“La stessa cosa che vuole Lucia.” Mi rispondi seria.
Ti guardo perplessa.
“Voglio te.” E mi baci ancora.
Mi lasci senza fiato, ma perché nella mia vita non c’è mai niente di facile ? Adesso come la sbroglio questa matassa ?
Quando Lucia torna con Luigino tu ti sciogli e lo saluti con amore. Il piccolino ti ricambia felice e la madre sembra infastidita anche dal tuo comportamento con lui. Mi sa che nei prossimi giorni non sarà facile la convivenza. Soprattutto nei momenti in cui saremo insieme.
Non riesco a capire il cambiamento di Lucia, non è la prima volta che tu stai qui in Italia con noi, ma prima della separazione lei non ti evitava così. Probabilmente è arrabbiata con te per avermi fatto soffrire. Lucia mi vuole bene lo so, ma credevo fosse affetto amichevole, fraterno, ma questa è gelosia. Ora onestamente mi sento confusa, ma a quanto pare ho avuto la tua stessa impressione.
Facciamo colazione insieme e Lucia è abbastanza silenziosa fin quando Luigino non mi chiede di giocare con lui nel pomeriggio.
“Luigino non assillare Sun. Stasera sarà sicuramente impegnata con Kayleen. Lasciale stare.”
“Lucia che dici, avrò sempre tempo per Luli.”
Lo guardo mentre ha messo il broncio e lo rassicuro.
“Se sei d’accordo stasera dopo i compiti potremmo giocare un po’ con la Playstation, che ne dici ?”
“Siiiiiiiiiiiii. Hai visto mamma ?”
Gli do un bacino sulla guancia e lui continua a fare colazione.
Caspita però che situazione, non possiamo certo mandare avanti una convivenza di questo tipo. Devo trovare una soluzione che non faccia soffrire Luigino. Ne parleremo insieme.
Quando Lucia e Luigino lasciano la casa per andare a scuola affronto subito l’argomento.
“Cos’è successo stamattina ?” Ti chiedo.
“Secondo te ? Bry aveva ragione.”
“Non credo sia questo. Probabilmente ti incolpa delle mie sofferenze dopo che mi hai lasciata.”
“Non lasciarti ingannare dall’amicizia che provi per lei, Lucia è gelosa, punto e basta.”
“E cosa dovrei fare secondo te ? Cacciarla di casa ?”
“Certo che no, per Luigino sarebbe troppo difficile superare anche la separazione da te. Ti è molto affezionato, sei stata fondamentale dopo la morte del padre, si sentirebbe abbandonato un'altra volta. Non è la scelta giusta.”
“Ce ne stiamo di sopra in mansarda, ma …”
“Luigino è un bambino, noi siamo adulte, dobbiamo decidere la cosa migliore per lui. Secondo me dovresti chiarire con Lucia e dovremmo trovare un compromesso tra di noi per il bene di quel bambino anche se …”
“Anche se ?”
“Ti rendi conto in che stato d’animo ti lascio per il mio lavoro quando so benissimo che dividi la casa con una bella donna innamorata pazza di te ?”
Scoppio a ridere.
“Che c’è di tanto divertente ?”
“Questo deve essere il tuo ultimo pensiero perché io amo solo te, lo sai benissimo.”
“Potresti cambiare idea avendola sempre accanto.”
“Non la cambierò te lo assicuro.”
Non riesco ancora a credere che tu sia così gelosa di Lucia.
Per fortuna riesco a farti cambiare umore chiedendoti di aiutarmi per il pranzo. Scherziamo tutta la mattinata e prepariamo un dolce insieme. Si avvicina l’ora di pranzo e Lucia non è ancora tornata.
Verso le undici e mezza provo a chiamarla al telefono e non mi risponde, a questo punto comincio a temere che sia successo qualcosa. Per sicurezza chiamo Luisa, loro sono molto amiche forse sa dove posso trovarla e se sta bene, infatti mi rassicura che è da lei e che ha il telefono scarico. Mi assicuro che vada lei a prendere Luigino e mi dice che pranzano da Luisa.
Sono un po’ in pensiero per questa storia, ma non voglio rattristarti e farti sentire il peso delle mie preoccupazioni, così continuo a divagare portando l’attenzione sui piatti da preparare per pranzo.
Mi piace questa quotidianità fra noi due, mi piace vederti sfaccendare per casa e combinare ogni tanto qualche disastro. Sarai anche una brava attrice, ma ai fornelli non te la cavi tanto bene.
Dopo pranzo ci sediamo sul divano ed io mi stendo e mi accomodo con la testa sul tuo grembo, tu mi accarezzi i capelli e ogni tanto mi baci.
Parliamo di quello che hai fatto dopo la premiazione e delle proposte che stai ricevendo ora che hai vinto l’ Oscar. Ovviamente le scelte che farai saranno molto importanti e tu sei preoccupata. La serie televisiva che stavi facendo è terminata e devi decidere se continuare con le serie o darti al cinema. Ovviamente sei più interessata alla seconda opportunità ed io la penso allo stesso modo. Ti sono arrivate un paio di sceneggiature e Garrett ti ha suggerito proprio quella che a me non piace per niente. Sei indecisa così decidiamo di rileggerle entrambe insieme e di valutarle meglio.
Passa tutto il pomeriggio e Lucia e Luigino ancora non tornano. Telefono di nuovo a Luisa che riesce solo a farmi capire che ci sono problemi con Lucia. Non vuole tornare a casa. Non so che fare.
Ci mancava solo questa, possibile che nella vita non debba mai avere un attimo di pace? Non faccio in tempo a risolvere un problema che ne sorgono due.
All’ora di cena ordiniamo una pizza e parliamo di Lucia e di come chiarire al meglio.
“Non ci sono molte alternative se lei non vuole tornare qui.” Dici fissandomi.
“La farò ragionare, non può fare questo proprio a suo figlio.”
“Tu non consideri mai il fatto che è innamorata di te. Vederci insieme che ci scambiamo effusioni e sapere che quando ci chiudiamo in mansarda non facciamo altro che fare l’amore, non deve essere facile.”
“Tu non ti sei risparmiata stamattina.”
“Adesso vorresti dire che …”
“Calma tigrotta, non arruffare subito il pelo. Non è colpa tua ovviamente, stavo solo scherzando.”
Ti do un bacio a schiocco e tu ridi, ma mi blocchi e me ne dai un altro molto appassionato.
“Wow, tigrotta. Cos’hai in mente ?”
“Vuoi davvero scoprirlo ? Te la senti ?”
“Hai cattive intenzioni ?”
Ridiamo entrambe mentre tu mi abbracci il collo e mi attiri a te. Mi baci in un modo a dir poco sconcio. Poi ti allontani e mi giri intorno. Ti piazzi alle mie spalle e infili le braccia sotto le mie fino a raggiungere i miei seni. Li strizzi facendomi sussultare e avvicini la tua bocca al mio collo. Sposti i miei capelli e mi mordi dolcemente strappandomi ansimi di apprezzamento. Sei così sensuale quando fai così e mi stai consumando come una candela. Abbassi la mano destra giù sul mio addome e prosegui sempre più giù. Stai per raggiungere la meta quando una voce ci sorprende come ragazzine.
“Sun … ops scusate ragazze.”
Ci allontaniamo velocemente, colte di sorpresa e rossa come un peperone mi volto verso Luisa che avendo la chiave di casa è appena entrata in cucina .
“Scusate ancora, tolgo subito il disturbo. Sono mortificata io …”
“Vieni Luisa, non è successo niente.” Dici tu sorridendo e invitandola a sedersi.
“Sei qui per Lucia immagino.” Continui guardando me.
“Sì. Avete un problema.”
“Ce ne siamo accorte.”
“Non credevo … sono un’ingenua lo so, ma non credevo fossimo arrivate a questo punto” Dico in evidente imbarazzo.
“Cosa ti ha detto Lucia ?” Le chiedi.
“Non ha intenzione di tornare qui, vi dirò solo questo perché non mi sembra corretto raccontare cose che dovreste chiarire voi due Sun.”
“Luisa non c’è niente da chiarire, io non amo Lucia e non  mi sembra di aver mai incoraggiato un sentimento simile.”
“Cosa ci consigli di fare ?” Le chiedi tu.
“Aiutarla a trasferirsi.”
“E Luigino ? E’ così felice di stare qui, può vedere i cavalli, gli animaletti da cortile. Con le belle giornate possiamo andare al lago. Come possiamo pensare di portarlo via. Soffrirà moltissimo.” Le dico continuando a girare per la cucina.
“Non è nemmeno pensabile una convivenza come la vostra.” Risponde guardandomi seriamente.
“Kay ed io siamo state insieme per più di un anno, non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo prima.”
Luisa mi guarda in modo ambiguo.
“Non te ne sei mai voluta accorgere.” Mi dici tu fissandomi con un sorriso tirato.
“Mi si stringe il cuore se penso a Luigino. Non possiamo proprio risolverla diversamente ? Se noi stiamo in mansarda e …” Non potrà mai funzionare vero ?”
Ci guardiamo sconsolate.
“Luisa rispondi almeno a questa domanda, Lucia è proprio innamorata di me o la sua era solo una speranza. Non possiamo proprio recuperare ?” Le chiedo un’ultima volta.
“Credo proprio di no.”
“Andrò via io e quando ti verrò a trovare alloggerò in un albergo.” Dici tu.
“Stai scherzando spero.” Rispondo ferrea. “Già ci vediamo poco, mi dispiace, ma io ti voglio qui tutti i giorni che potrai restare.”
“Due mesi fa è morta la suocera del fratello di Lucia, viveva in un piccolo appartamento accanto al loro. Loris le aveva già chiesto di andare a vivere lì, penso che approfitterà della proposta del fratello e si trasferirà. Ci sono anche i cuginetti di Luigino, starà con loro buona parte del giorno, non si annoierà e ogni tanto tu potresti andare a prenderlo per fargli fare una cavalcata.”
“Così non lo avrei più qui con me, mi mancherebbe troppo. Mi sono affezionata molto a quel bambino.”
“Lo so Sun, ma Lucia non ce la fa a stare vicina a noi quando siamo insieme.” Dici tu attirando la mia attenzione.
Se penso che Luigino non sarà più qui con me mi si spezza il cuore. Come farò, ma soprattutto lui, povero piccolo. Come prenderà questo cambiamento così drastico ?
Tu ti avvicini e mi dai un bacio sulla guancia poi me l’accarezzi.
“Luisa sei venuta per dirci questo ?” Le chiedi.
“Lucia mi ha chiesto di prendere un po’ delle sue cose.”
“Siamo arrivate a questo punto ? Che non viene più nemmeno per prendere la sua roba ? Mica la mangio.” Intervengo incredula.
“In questo momento si sente molto a disagio, non credo che abbia il coraggio di affrontarti.” Risponde sollevando le spalle.
“Se vuole può venire, usciremo noi di casa se proprio non ci vuol vedere.”
“Non la prendere male Sun, non ce l’ha con te.”
“Già, sono io il pomo della discordia.” Dici tu facendo un sorriso amaro. “E’ ovvio che non mi sopporti, aveva creduto di essersi liberata di me poi sono tornata, tu mi hai ripresa e lei non ha retto a rivederci insieme.” Concludi con un mesto sorriso.
“Va bene Luisa prendi pure quello che le serve e dille di venire quando vuole.” Le dico accompagnandola in camera di Lucia e Luigino.
Luisa va nella loro stanza e vi rimane per più di mezz’ora poi ne esce con un paio di borsoni pieni di vestiti.
“Dimmi che almeno tu non mi abbandonerai Luisa, non saprei come fare senza di te, sarei persa anche col B & B.” Le chiedo disperata.
“Certo che puoi contare su di me. Riprenderò a lavorare come sempre e verrò due volte la settimana per sistemare un po’ casa, come facevo una volta. Se per voi va bene.” Chiede guardandomi.
“Non intendevo che dovessi fare la donna delle pulizie. Ti voglio qui semplicemente perché ho bisogno di un’amica o meglio ancora di una mamma.” Le rispondo prendendole la mano.
Lei mi guarda e mi sorride dandomi un bacio sulla guancia.
Ha gli occhi lucidi.
“Non abbandonerò mai la mia piccolina.” Dice asciugandosi una lacrima
“Chiedi a Lucia quando potrò rivedere Luigino e dille che potrà venire qui tutte le volte che vuole.” Le dico mentre si sta avvicinando alla porta.
“Senz’altro, ora devo andare. Ciao ragazze.”
“Ciao Luisa.” Diciamo insieme.
Quando lei chiude la porta cado sul divano come un sacco di patate. Sono distrutta. In poche ore si è sconvolta una parte fondamentale della mia vita.
Sento le lacrime scendermi lungo le guance e non riesco a trattenermi. Luigino è molto importante per me, non so proprio come farò senza di lui.
Ti siedi accanto a me e mi prendi la mano. Appoggio la mia testa alla tua spalla e mi baci fra i capelli. Alzo il viso e ti guardo, se penso che potrei perderti ancora e che tutto potrebbe cambiare in un attimo come con Luigino mi sembra di impazzire e improvvisamente ho paura.
“Promettimi che non mi lascerai più, che non sparirai dalla mia vita così improvvisamente come hai fatto l’altra volta.”
“Non ti lascio Sun, non ti lascio più, succeda quel che succeda.”
Ti do un bacio soffice sulle labbra e tu rispondi con un altro altrettanto delicato.
Restiamo il resto della serata sul divano a coccolarci e a giocherellare con Cutie che ti ha riconosciuta e come sempre ti sale sulle ginocchia e ti fa le fusa. Questa gatta mi odia. Sta con tutti tranne che con me, cosa le avrò fatto ?
Restiamo distese e coperte da un plaid a guardare la televisione, tu sei fra le mie braccia.
Mi rendo conto solo a notte fonda che ci siamo addormentate, ma non ti sveglio, sembri dormire comodamente ed io sono felice di sentirti così vicina.
Ti accarezzo dolcemente facendo attenzione a non svegliarti, sei adorabile, hai il viso di una bambina in questo momento, non dimostri nemmeno vent’anni. Che cucciola sei anche se sai essere spietata a volte. Ti osservo e non riesco a non pensare che mi farai soffrire di nuovo, è come un presentimento che mi strazia il cuore. Riusciremo ad avere un po’ di pace ? Vorrei solo un po’ di serenità insieme a te, ma fra pochi giorni dovrai ripartire e resterò sola ancora e quando ti allontani da me finisce sempre per succedere qualcosa di brutto. Cos’altro ci dividerà ?
Sto elucubrando le cose più assurde quando ti svegli e mi posi un bacio sulle labbra cogliendomi di sorpresa. Mi fai l’occhiolino e mi baci ancora.
Ti osservo, sei la donna più bella che abbia mai conosciuto, ti amo con tutto il cuore, ma improvvisamente mi rendo conto che finirai per sfuggirmi ancora e soffrirò di nuovo. E’ una consapevolezza inaspettata che mi spiazza. Perché sto facendo queste considerazioni proprio adesso ? Sembra che finalmente tutto si stia sistemando ed io vado a perdermi in questi pensieri assurdi ?
Tu ti accorgi che qualcosa non va.
“Che c’è ?” Chiedi preoccupata.
Ti accarezzo il viso e sorrido con un po’ di malinconia.”
“Sun … aprimi il tuo cuore.”
Non riesco a dirti niente.
“Come mai sei diventata tutto ad un tratto così triste ? A cosa stai pensando ?”
“A quanto ti amo e …”
“E … ?
“Niente … niente davvero.”
“Non è vero, qualcosa non va.”
“Non ti preoccupare.”
Faccio per alzarmi, ma mi trattieni.
“Non ti lascerò andare fin quando non me lo dirai.”
“Non c’è niente da dire. Stavo pensando a quando te ne andrai.” Mento.
“Non è vero.”
Che fai ora leggi nel pensiero ? Ti guardo stupita. Io che credevo che tu non mi capissi in realtà sei capace di leggermi dentro.
Sguscio via da te e mi alzo lasciandoti sul divano che ti aggiusti la maglietta mentre io mi riallaccio la camicia.
Cosa vuoi per colazione ?
“Vorrei che avessi il coraggio di dire la verità.”
“Dai Kay, non c’è proprio niente. Te l’ho detto che mi sono rattristata pensando a quando sarò di nuovo sola.”
“Sono appena arrivata e già pensi a quando me ne andrò ?”
Hai ragione, non dovrei pensare a cose tristi, non adesso che siamo insieme, ma questo doloroso presentimento non mi dà tregua. Mi avvicino alla macchinetta del caffè.
“Ti va ?” E prendo una tazzina in mano.
“Smettila ora.”
Mi giro verso te che sei scesa dal divano piegando accuratamente il plaid. La parte precisa e ordinata di te non si smentisce mai nemmeno quando litighiamo.
Ti avvicini puntandomi come se fossi la tua preda. Quando fai così sei proprio seducente. Ma perché mi fai sempre questo effetto ? Perché non ragiono più quando mi guardi in quel modo, quando mi fai credere che ti interesso davvero, che mi ami sul serio ?6 Chi sei Kayleen, cosa provi veramente per me, che intenzioni hai ? Sono una stronza a dubitare di te oppure ho ragione ad aspettarmi qualcos’altro ?
Sei proprio davanti a me e mi sollevi il mento con un dito. Mi baci dolcemente e continui a guardarmi.
“Non voglio litigare, stiamo insieme così poco che non voglio perdere nemmeno un secondo, voglio assaporare ogni momento vissuto insieme. Mi piaci tanto Sun, non faccio che pensare a te e ai tuoi baci quando non ci sei.”Dici mentre mi baci il collo.
“Non voglio più vivere tutto questo tempo separate, dobbiamo trovare una soluzione.” Ti rispondo quasi balbettando
“Cos’hai in mente ?” Mi sussurri mentre mi soffi quelle parole all’orecchio.
“Kay, sto facendo un discorso serio.” Dico staccandomi da te.
Ti ritrai e mi guardi male. Vai verso il mobile e apri l’anta dove tengo le brioche, ne prendi due e le metti dentro al fornetto senza nemmeno chiedermelo.
Quando sono calde è pronto anche il caffè.
“Allora ? Cosa volevi dire di tanto serio ? Che continui a pensare di lasciarmi ?” Dici seccamente.
“Tu mi hai lasciato, io non c’avevo mai neanche pensato finché non mi hai piantato come una stupida.” Rispondo a tono.
Mi dai un’occhiataccia che mi ferisce come una stilettata.
“Ti ho già spiegato cos’è successo.” Ripeti un po’ scocciata.
“Ti avevo chiesto di dirmi sempre tutto e non ti sei confidata con me, con la donna che dici di amare.”
Questa volta la stilettata è mia.
“Ancora non ti fidi di me non è così ?” Alzi la voce.
Prendo la mia brioche calda e la spezzo assaporandone la parte piena di marmellata all’albicocca. Sorseggio il caffè lentamente, come mi piace fare, mentre tu mangi la tua ovviamente integrale e senza marmellata. Sei sempre attenta alla linea.
“Non è che non mi fido di te, ma devi ammettere l’errore imperdonabile che hai commesso.” Proseguo addolcendo i toni.
“Imperdonabile ?” Alzi la voce un’altra volta.
“Sì, decisamente. Ti ho perdonata perché ti amo troppo, ma sappi che non lo farò un’altra volta.” Dico mentre mi alzo dal tavolo e porto il mio piatto verso il lavandino.
“Continui a trattarmi come se ti avessi tradita.” Ti arrabbi .
“E’ quello che hai fatto.”
“Non sono mai stata con Daniel.”
“Tradire non vuol dire solo fare sesso con qualcun altro, tradire può essere anche escludere chi ti ama dalla tua vita, decidere senza interpellare l’altra, come hai fatto tu quando hai pensato che io non avrei accettato le “precauzioni” che ti avevano imposto. Sicuramente avevi ragione, non avrei accettato, ma avremmo deciso insieme e magari avremmo litigato, ma lo avremmo fatto insieme. Voglio fare le cose con te, voglio stare con te ogni giorno, voglio vivere la mia vita, viverla davvero e non è vita separata da te. Forse tu non provi lo stesso, ma io non sopporto più la lontananza.”
Finisci la tua brioche e l’ultimo sorso di caffè.
“Potremmo vivere insieme a Los Angeles.” Mi proponi così semplicemente e quasi non credo alle mie orecchie.
Cos’è una proposta vera e propria ? Vuoi vivere con me? Penso senza riuscire a dire niente.
“Grazie per l’entusiasmo.” Dici ferita.
Ti alzi e fai per andartene, ma ti afferro e ti trattengo.
“Vorresti davvero vivere insieme a me ?” Chiedo ancora incredula.
“Certo, ma non posso farlo qui. Tu puoi scrivere anche a Los Angeles io non posso lavorare qui.”
“Mi stai chiedendo di venire a vivere con te ? Davvero lo stai facendo ?” Ripeto sempre più stupita.
“Sì, ti meravigli ?”
La tua espressione è seria, non stai scherzando.
“Pensaci, non devi rispondermi ora.” Dici, ma si vede che sei rimasta ferita dalla mia incredulità.
Sono senza fiato, non mi aspettavo di certo una proposta simile, devo ricredermi su di te.
Stavolta ti alzi davvero e porti le tazzine nel lavello. Le lavi e sistemi tutto rimettendo ogni cosa al suo posto, sei sempre molto ordinata.
Io sono ancora sconvolta, non riesco più nemmeno a parlare. Continuo a sentire le tue parole e ancora non ci credo.
“Credevo di farti felice con la mia proposta, ma a quanto vedo non lo sembri affatto.”
“Che dici Kay.”
“Dico quello che vedo. Non mi aspettavo salti di gioia, ma nemmeno quest’aria da funerale.”
“Non ho un’aria da funerale, non esagerare.”
“Ah no ?” Dici facendo una smorfia col viso.
“Non ce la faccio a lasciare questa casa, qui sono al sicuro, ma fuori … non so se riuscirei a sopportare lo stress e la confusione di Los Angeles.” Dico abbassando il tono di voce.
“Allora sei tu a non amarmi abbastanza.” Dici scocciata.
“Kay ti prego.”
“Ho voglia di restare sola, vado di sopra, lasciami stare.”
Prendi le scale per la mansarda e mi lasci come un baccalà da sola in cucina.
Forse hai ragione ad esserci rimasta male, ma proprio non me lo aspettavo e se devo dire la verità non so davvero se riuscirei a vivere nel caos di Los Angeles. Amo la pace di questo posto, quando me ne sono andata dagli Stati Uniti e la zia mi ha portato qui, è stato come rinascere. Amo questa terra e non voglio lasciarla, non me la sento. Tu hai ragione ad esserci rimasta male, lo hai sentito come un rifiuto, ma non lo è. Ho bisogno delle mie sicurezze, la mia casa è una di quelle che posso lasciare per qualche giorno, ma non per sempre.
Vuoi restare sola ed ora non saprei cosa dirti. Ho bisogno di rifletterci anch’io.
Parto in auto e mi dirigo verso il paese. Quando lo raggiungo mi viene voglia di far visita a Luigino e mi avvio verso la casetta nuova dove ora alloggiano lui e la madre.
Quando Lucia viene ad aprirmi alla porta ha quasi un mancamento.
Restiamo a scrutarci a lungo fin quando Luigino la chiama, lei si sposta e lui mi vede.
“Sun … sei venuta finalmente. Vieni a giocare con me ?”
Entro in casa e lui è pronto a braccia aperte. Lo abbraccio e una lacrima mi riga il viso.
Dio quanto mi è mancato questo bambino anche se non ci vediamo solo da un paio di giorni.
“Giochiamo un po’ ?
“Certo che giochiamo, ti ho portato la Playstation.”
“Ma è tua.”
“E’ nostra e quando avrò voglia di giocarci verrò qui da te. Sei contento ?”
“Siiiiiiiiiiiiiii.”
Facciamo subito una partitella a Pes mentre Lucia ci guarda.
Mi intrattengo tutto il giorno dopo averti mandato un messaggio in cui mi rispondi di restare con Luigino. Ti deve essere costato parecchio dirmi una cosa simile sapendo che ovviamente c’è anche Lucia e per questo lo apprezzo ancora di più. Approfittiamo della mia presenza per terminare di sistemare un po’ la casa dopo il trasloco. Faccio la conoscenza anche di Loris e di sua moglie senza parlare di quei discoletti pestiferi dei cugini del mio Luli. Resto fino all’ora di cena, poi devo tornare a casa. Lucia non chiede nemmeno che resti, non potrei e lo sa.
“Luli mi si stringe al collo e mi chiede di tornare a trovarlo presto, stavolta è lui che ha le lacrime agli occhi.”
Lucia ed io ci scambiamo uno sguardo intenso, ma per tutto il giorno non abbiamo mai parlato di questa situazione. Lo sa che non c’è niente da dire.
“Mi dispiace.” Dico e lei scuote la testa e mi fa cenno di non aggiungere altro.
Torno a casa con un buco nel cuore. Lasciare Luli è difficile.
Quando arrivo le luci sono tutte spente, si vede solo un leggero chiarore. Sono in pensiero, ho paura che tu te la sia presa e che ti sia già ritirata in camera.
Apro la porta e noto subito una fila di candele che dall’entrata porta verso la cucina. Il tavolo è apparecchiato per due con delle candele accese e una bottiglia di spumante al fresco nel cestello del ghiaccio. Ti cerco, ma è tutto buio e non vedo niente.
Mi volto e mi sorprendi, sei accanto alla porta in piedi con una vestaglia molto sexy ed estremamente corta. Hai una candela in mano e ti avvicini. Me ne sto a guardarti a bocca aperta e quando mi raggiungi mi sollevi il mento con un dito.
“Allora ? Che te ne pare ?” Dici con voce roca e sensuale.
“Stupenda.” Rispondo ammiccando.
“Davvero ?” Dici avvicinandoti di più.
Mi sposto leggermente, mi manca il fiato per il batticuore, ma improvvisamente la parte idiota di me prende il sopravvento.
“Hai apparecchiato in maniera impeccabile. Bravissima e che si mangia ?” Ti chiedo sfregandomi le mani. “Ho una fame.”
Tu mi guardi indispettita appoggiando la mano libera sul fianco.
“Sei incredibile Sunshine Skyler Tyler Mitchell.”
Oddio, ha detto anche il mio nome vero, qui si mette male.
“Possibile che tu debba sempre rovinare la magia del momento ? Avevo preparato tutto con tanta cura e tu … ?”
“Hai preparato il tavolo per la cena, cosa mi dovevo aspettare scusa.” Continuo scherzando, ma tu l’hai presa sul serio.
“Proprio non capisci vero ?” Sei incazzata nera. A quel punto sorrido e mi avvicino a te.
“Sei splendida Kayleen, sei la donna più bella e sexy che abbia mai visto. Stavo solo giocando con te. Lo sai che certe volte non posso fare a meno di fare l’idiota.”
“Già, tu rovini sempre tutto senza contare che mi hai lasciata sola tutto il giorno.” Dici con quel broncio adorabile.
Mi avvicino e stavolta sollevo io il tuo mento costringendoti a guardarmi.
“Perdonami amore.” Ti dico.
“Dillo ancora.” Mi fai.
“Perdonami.”
“Non quello, l’altra parola.”
Sorrido e ti accarezzo la guancia.
“Amore mio.”
Mi avvicino e ti bacio. Restiamo a pomiciare per un buon quarto d’ora fin quando non sentiamo puzza di fumo e tu gridi perché ti sei dimenticata il dolce nel forno.
Sei disperata quando lo tiri  fuori ed è carbonizzato.
“Vuol dire che sarai tu il mio dolce.” Ti dico.
Ceniamo amoreggiando tutto il tempo, sei tornata di buon umore. Durante la cena non faccio altro che divorare te con gli occhi perché con quel negligé sei praticamente irresistibile.
Dopo cena saliamo in mansarda e per l’ennesima volta consumiamo insieme quell’amore che diventa più forte e intenso ogni giorno che passa. Stiamo raggiungendo una intimità e una complicità assoluta, come non avrei mai immaginato essere possibile. Quando vuoi sei adorabile.
Sto vivendo il momento più bello della mia vita e godrò di ogni attimo di questi giorni facendone tesoro per quanto tornerai a Los Angeles. Tu non dici più niente della proposta che mi hai fatto e te ne sono grata. Sono proprio una sciocca, ora che finalmente avresti voluto fare un importante passo avanti io mi sto tirando indietro. Facciamo l’amore mentre non faccio che pensare a quello che mi hai chiesto e ci penso anche quando siamo strette abbracciate e sento il tuo respiro tornare regolare mentre ti addormenti fra le mie braccia. Non riesco a chiudere occhio e mi alzo nel cuore della notte. Cutie che si era appallottolata in fondo al letto scende con me e mi precede in cucina. Vuole mangiare e l’accontento mentre resto almeno un paio d’ore sul divano a guardare la televisione e mi addormento.
Mi risveglio che inizia ad albeggiare. Torno in mansarda e ti trovo ancora addormentata. Mi stendo di fianco a te che mi senti e ti giri abbracciandomi e posandoti nell’incavo del mio collo.
“Dov’eri andata? Mi sono svegliata e non c’eri.” Chiedi con la voce ancora impastata dal sonno.
“Cutie aveva fame, non preoccuparti.” Mento di nuovo, lo faccio un po’ troppo spesso ultimamente.
Ci riaddormentiamo entrambe e restiamo a letto fino a tardi.
 
I giorni passano e noi li trascorriamo sempre insieme, senza allontanarci più nemmeno un attimo.
Passiamo dieci giorni in completa sintonia l’una con l’altra, dieci giorni d’amore, dieci giorni in paradiso.
Ovviamente anche le cose più belle finiscono e tu devi ripartire per Los Angeles. Abbiamo letto le sceneggiature che ti hanno offerto, ma Garrett ti ha informato che ne sono arrivate altre quattro, hai ben sei proposte cinematografiche importanti.  Sei incredula e felicissima. Prima di partire mi chiedi insistentemente di seguirti ma con la scusa della prossima apertura del B & B mi prendo un po’ di tempo anche se tu ci rimani molto male.
Dovremo stare separate per due mesi e stavolta la colpa è solo mia. Sono proprio scema vero ?
Ti accompagno all’aeroporto di Roma e rimango con te fino alla partenza. Mi si spezza il cuore quando ti allontani verso il ponte d’imbarco. Ti mando un bacio e ti saluto con la mano. Tu mi rispondi, infili gli occhiali da sole e sparisci in mezzo agli altri passeggeri. Torno a casa e piango per buona parte del viaggio. Come farò ora senza di te, proprio non lo so, ma stavolta sono io la responsabile di questa separazione, sono stata una vigliacca, sarei dovuta partire con te. Non so perché, ma ho come l’impressione che pagherò cara questa decisione.


Note autrice:

Ecco altri problemi all'orizzonte. Dopo l'uscita di scena di Lucia e la proposta di Kay di convivere, Sun prende la decisione di restare, ma ora ci chiediamo tutti se sia proprio la scelta migliore. Voi che ne dite? 
Cosa succederà dopo questa ennesima separazione?
Se vi va fatemi sapere che ne pensate del capitolo e della storia fino a questo momento.
Un grazie di cuore a tutti quelli che leggono e lasciano una recensione e a quelli che leggono in silenzio.
Un abbraccio e alla prossima.
Padi

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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