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Autore: padi6996    21/11/2019    6 recensioni
"Sei distesa al mio fianco e stai dormendo profondamente. I lineamenti del tuo viso sono sereni, rilassati. Sembra che tu sia tranquilla, hai il sorriso sulle labbra, quelle labbra carnose e morbide che ho baciato fino a qualche minuto fa.
Ti guardo e mi chiedo se tu sia un angelo o un demone, l'angelo che mi ha salvata dalla mia eterna condanna o il demone che mi condurrà alla pazzia e mi strapperà via l'anima."
Sunshine è una scrittrice e Kayleen un'attrice emergente. Si incontrano per caso e dal quel giorno inizia una bellissima quanto difficile storia d'amore. Tra alti e bassi vivranno momenti intensi e appassionati alternati ad altri drammatici e a presunti tradimenti. Sarà l'amore a guidarle e a portarle dove il destino ha già tracciato una strada per loro se saranno pronte a seguirla.
Tutti i diritti riservati
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO  11
 
Feste e ritorni
 
 
 
La gente comincia ad applaudire e i fotografi ci vogliono insieme in posa per le loro foto. Sono ancora disorientata e mi faccio guidare da te che sorridi e saluti il pubblico. Molti urlano i nostri nomi. Ancora non mi capacito di quello che mi ha raccontato James e continuo a chiedermi perché non hai parlato con me invece di tenerti tutto dentro. Certo sarebbe stato difficile visto che non ti rivolgo la parola, ma …
Mentre io penso a noi due e a quanto sia confusa in questo momento tu continui a camminare sempre mano nella mano e ogni tanto ti fermi e posiamo per altre foto, sei sciolta e disinvolta, io una vera imbranata. Mi muovo rigida ed impacciata.
Per fortuna raggiungiamo l’interno dell’albergo che ci ospita per la festa, ma prima del salone delle feste dobbiamo parlare con alcuni giornalisti per una breve intervista.
Io ti fermo e la mia espressione ti fa già capire cosa voglio sapere.
“Che hai intenzione di fare ?” Chiedo senza farmi sentire dagli altri.
“Rispondere alle domande e farmi fotografare con te.” E continui a sorridere ai giornalisti.
“A che genere di domande ?” Insisto io mostrando un sorriso di circostanza.
“A tutte quelle che mi faranno.”
“Perché non hai parlato con me, perché non sei venuta in Italia a spiegarmi tutto ?”
“Spiegarti cosa ?”
“Che era tutta una montatura con Daniel.”
“Chi te lo ha detto ?” Mi chiedi curiosa e in parte stupita.
“Non importa chi me lo ha detto. E’ vero ?”
“Mi hanno imposto di avere un fidanzato, fino ai premi Oscar.”
“Potevi dirmelo.”
“Non avresti accettato.”
“Tu che ne sai ? E poi pensi che mi sia divertita tutto questo tempo a pensarti con lui? Credevo di morire quando vi immaginavo insieme.”
“Ho dovuto.”
“Sei una stronza.”
Ora hai smesso di ridere e mi fissi.
Il giornalista ci chiama e noi ci avviciniamo.
“Allora ragazze, come ci si sente ad aver vinto tutto ? Dimmi Kayleen.”
“E’ il sogno della mia vita che si avvera, come ho già detto nei ringraziamenti”
“Scusa Kayleen, a proposito dei ringraziamenti, potresti dire a chi erano rivolte le scuse ?”
Resto in religioso silenzio curiosa di sentire la tua risposta.
“Alla persona più importante della mia vita, quella che amo con tutto il cuore.”
“Il tuo ragazzo ?” Insiste lui.
“No.”
“Ci stai dicendo che non è Daniel la persona più importante della tua vita ?”
“Daniel non c’è in questo momento e non voglio parlare di lui. Spero solo che quella persona mi perdoni.” E mi guardi.
“Caspita, ma questo è uno scoop. Allora è finita la storia con Daniel e ne stai per iniziare un’altra ?”
Tu rispondi che non dirai più niente e nonostante i numerosi tentativi alla fine il giornalista demorde e si rivolge a me.
“Sunshine, tu che hai da dire. Anche tu hai fatto un ringraziamento un po’ particolare ed hai tenuto segreto il nome della persona a cui hai dedicato la vittoria, a parte il bambino. Da come abbiamo capito questa persona ti ha fatto del male.”
Improvvisamente il giornalista ci guarda in modo strano.
“Ehi, non è che … voi due … sarebbe un colpo pazzesco rivelare la vostra storia alla premiazione degli Oscar.
Adesso sei tu che ti fermi ad ascoltarmi.
“Lei è un gran bel birichino signor ...?” Guardo il badge col nome. “Norton, ma è anche un po’ troppo indiscreto per i miei gusti.” E gli faccio l’occhiolino e uno splendido sorriso. Lui arrossisce come un peperone e non riesce più nemmeno a parlare. Allora il mio fascino animale funziona ancora.
Lo saluto con la mano con uno sguardo malizioso e lui sorride come un ebete.
“Buonanotte Thomas, lei verrà alla festa ?                                                                              
“Certamente.”
“Allora ci vediamo dopo.”
Ci lascia andare senza chiedere più niente, che idiota.
Tu sei stupita, di solito non mi comporto così, ma era l’unico modo per non rivelare niente senza essere maleducata.
“Allora non mi hai perdonata ?” Insisti tu.
“Al posto mio tu lo avresti fatto ?” Dico tornando seria.
Rimani in silenzio, non sei più tanto spavalda come davanti ai fotografi.
Entriamo alla festa che è già iniziata da un po’. Senza aspettarti mi dirigo verso un gruppo di signori in fondo alla sala tra i quali riconosco Miller che tutto impettito si pavoneggia coi suoi interlocutori.
“Buonasera signori.” Li saluto e loro ricambiano sorridendo e guardando la mia generosa scollatura.
“Sunshine Skyler, quale onore, finalmente ce l’hai fatta ad arrivare. Stavo iniziando a disperare. Mi complimento per il traguardo raggiunto e per la tua bellezza. Sei davvero un sole splendente questa sera.” Dice il paraculo.
“Contraccambio il complimento, senza di te non ce l’avrei fatta. Non posso negare che è iniziato tutto da una tua idea.”
“Grazie per la sviolinata, ma la sceneggiatura l’hai scritta tu non io.”
Gli sorrido anche se lo prenderei a calci.
“Mi devi un ballo” Dice infine lui.
“Anche due mio caro.” Rispondo guardandolo di traverso. Questo grandissimo stronzo ha rovinato la mia vita, ma non posso mettermelo contro così lo assecondo e faccio buon viso a cattivo gioco.
Ti avvicini anche tu e catturi la loro attenzione. Ti mangiano con gli occhi e la cosa mi dà profondamente fastidio, ma è ovvio che gli uomini ti ammirino, lo faccio anch’io, sei fantastica. Hai cambiato abito anche tu e sei davvero splendida. L’abito nero che hai indossato ti dona in modo particolare e ti slancia come fossi più alta di quello che sei.
Parliamo per una buona mezz’ora, ci facciamo delle foto e dei selfie dopo di che Miller mi chiede di ballare davvero e ovviamente accetto. Conversiamo pacificamente e non accenna minimamente a noi due, gliene sono grata. Ci congediamo e lo saluto dicendo che sono stanca e che mi ritirerò in albergo. Ormai la presenza l’ho fatta e tutto si è svolto come da copione. Lui è soddisfatto ed io non vedo l’ora di andarmene.
Mi allontano cercando di non incrociarti, ma sei pronta al varco e mi fermi proprio quando credevo di averla fatta franca.
“Sun, te ne stavi andando ?”
“Sono molto stanca.”
“Vorrei che passassi la notte con me.” Dici con tono sicuro e deciso. Sono stupita.
“Sei ubriaca Kayleen ? Quanto champagne hai bevuto ?”
Non reagisci, sicuramente ti aspettavi una risposta diversa.
“Ti ho già detto che sono stanca. Buonanotte.”
Mi afferri il braccio e mi trascini in un angolino nascosto della sala.
“Non ci credo che non mi vuoi più. Che tu sia capace di vivere senza di me.” Dici sottovoce.
“Se non mi sbaglio l’ho fatto per più di sei mesi, durante i quali non mi hai chiamato una sola volta.” Rispondo in modo piuttosto aggressivo.
“Non potevo.”
“Era più importante la carriera vero ? Il film, certo. Dovevi fare quello che ti ha chiesto Miller non il bene della donna che amavi.” Continuo freddamente.
“Che amo” Mi correggi.
Sto per crollare lo sento. Sei qui davanti a me più bella che mai, con quegli occhi da cerbiatta che mi fanno impazzire e tu lo sai bene.
“Perdonami Sun, ti prego.” Insisti ed io vacillo ancora di più, ti basterebbe un gesto e sarei persa.
Mi accarezzi il braccio e mi prendi la mano. Eccola là, quello che mancava per farmi capitolare.
Ormai non ho più scampo e di questo mi prenderei a schiaffi. Perché ti concedo sempre tutto questo potere ? Dovrei fartelo sudare molto di più il mio perdono, ma non ce la faccio a dirti di no. Ti amo da morire e non riesco a fingere.
“Ti amo Sun, vieni via con me. Non succederà niente che non vorrai. Chiariremo soltanto.”
“Non c’è niente da chiarire.” Resisto ancora.
Ti avvicini e la disfatta è prossima.
“Guardami negli occhi e dimmi che non mi vuoi, che non hai più voglia di fare l’amore con me.”
Non ho la forza di risponderti, sono pietrificata. Sei così vicina che mi manca l’aria.
“Non ci riesci vero ? Tu mi vuoi tanto quanto ti voglio io, non puoi avermi dimenticato.” Dici continuando ad insistere.
“E’ ovvio che non ti ho dimenticato, come potrei. Questo non vuol dire che ti abbia perdonata. Ora lasciami andare.”
“No. Ho già sbagliato una volta, non lo farò di nuovo. Non ti lascerò più andare.” Mi blocchi.
“Non sei tu che decidi, non della mia vita.” Termino bruscamente.
Ti do una spinta e me ne vado, ma tu sei testarda e quando decidi qualcosa non molli facilmente. Mi segui, mi afferri di nuovo e mi trascini lungo un corridoio. Apri la prima porta che trovi e mi spingi dentro. Accendi la luce, siamo in una specie di sgabuzzino. Senza tanti convenevoli mi prendi il viso con tutte e due le mani e mi baci.
Cerco di divincolarmi, ma mi blocchi continuando a baciarmi. All’inizio mi oppongo, ma poco dopo ricambio il bacio. Sentire il tuo sapore mi fa girare la testa e tremare il cuore. Sto impazzendo.
Ti sento sorridere sulle mie labbra, ma continui a baciarmi come se questo potesse farmi desistere dall’allontanarti da me. Infatti è quello che succede. Restiamo a lungo nascoste lì dentro labbra contro labbra, cuore contro cuore con le tue mani dappertutto.
“Andiamo da me.” Mi dici ansimante.
“No.” Continuo io e tu mi fissi sconsolata.
“Sei tutta la mia vita Sun.” Lo dici baciandomi il collo e sento brividi lungo tutto il corpo, ma ti fermo.
Ti guardo negli occhi e come sempre mi perdo nel tuo verde smeraldo. Come farò con te, non ho via di scampo, ti amo alla follia, ma devo resistere.
“Stavamo bene insieme, ci siamo lasciate in Italia che eravamo innamorate pazze, ma basta qualche settimana l’una lontana dall’altra per farti cambiare idea, per farti allontanare. Cosa ti succede quando ci separiamo ? Non posso pensare che tutte le volte che tu sei qui negli Stati Uniti devo prepararmi all’ennesimo colpo di testa.”
“Avevo paura di parlartene e poi tanti pensieri per la testa.”
“Daniel.”
“Daniel è stato una copertura per le dicerie te l’ho già detto. Ce lo hanno imposto, non c’è mai stato niente fra noi.”
“Perché non me ne hai parlato Kayleen, ti rendi conto ? Hai deciso che non avrei accettato, ma mi hai interpellato ? Tu sai anche quello che penso e quello che voglio adesso ? Se lo avessi saputo davvero ora non saremmo qui.”
“Cosa vuoi dire.” Dici nervosamente.
“Che mi sono stancata, mi sono stancata di rincorrerti, di stare in ansia per te e per quello che puoi fare lontana da me. Non voglio continuare a vivere così. Mi hai lasciata ed è finita lì. Basta, non ho più intenzione di ricominciare da capo.”
“Tu saresti capace di dimenticarti di me ?”
Ci fissiamo per diversi istanti, nessuna dice niente.
“Ce l’ho fatta per sei mesi, mi stavo abituando all’idea. Continuerò su questa strada e ci riuscirò.”
“Non è vero, lo so che hai sofferto e ho sofferto anch’io. Lo ammetto è stata colpa mia, ho sbagliato, ma dammi l’ultima possibilità, non sbaglierò più. Non te ne pentirai amore. Non fare lo sbaglio che ho fatto io mesi fa.”
“Anch’io ho il diritto di sbagliare no ? O sei sempre tu quella che ha i privilegi.”
I tuoi occhi si riempiono di lacrime.
“Mi stai cacciando via Sun ?”
“No, me ne vado io.” Dico freddamente.
Mi sposto e afferro la maniglia della porta quando tu mi blocchi e mi giri. Mi guardi alcuni secondi e poi divori le mie labbra come se questo fosse l’ultimo bacio, come se non ci fosse un domani per noi, come in effetti sarà.
Cerco di resisterti, ma baci divinamente e le tue mani si muovono così bene su di me che i miei propositi iniziano a traballare.
Dio mio come farò, è vero hai ragione non ce la faccio a stare senza di te, ma tu continui a fare quello che vuoi, a decidere per tutte e due ed io …
Mentre penso queste cose tu mi accarezzi i fianchi per salire su fino ai seni mentre mi baci il collo ed io ho il respiro sempre più in affanno. Quando inizi a massaggiarmi le tette ti fermo.
Tu scoppi a piangere e mi abbracci stringendomi forte, sembri una bambina e mi si stringe il cuore.
“Amore, ti prego.” Dici.
Resti stretta a me, ma io non contraccambio, devo resistere.
Pian piano ti calmi e allenti la presa. Ti allontani quel tanto per guardarmi.
“Non so come farò senza di te.”
“Nello stesso modo in cui ho fatto io.” Ti dico duramente.
“Mi dispiace Sun, non volevo farti del male. Anche se non mi credi io ti amo davvero, non ho mai recitato. Sei tutto per me. Non ti dimenticherò mai, il mio cuore sarà sempre tuo.”
Lasci la mia mano mentre calde lacrime scivolano lungo le tue guance. Sei più bella che mai, anche con gli occhi rossi e il trucco colato.
Ci guardiamo e mi sto commuovendo anch’io.
Mi giro e ti do le spalle e cerco di nuovo di aprire la porta.
Finalmente riesco a girare la maniglia, la apro, sto per uscire quando tu mi abbracci da dietro e mi stringi a te.
“Non ce la faccio amore, non ci riesco a lasciarti andare. Puoi prendermi anche a calci, ma non mi chiedere di vivere senza di te.”
Mi giro e ci tuffiamo occhi negli occhi.
“Kayleen tu mi distruggerai lo so. Non posso …”
Non mi lasci. Mi tieni per il polso e non mi lasci andare.
“Kay non fare così.”
E comincio a piangere anch’io.
Ci abbracciamo ancora e stavolta lo fai con una dolcezza infinita, le tue labbra mi sfiorano l’orecchio e sento il tuo respiro. Rabbrividisco, non so più che fare, anch’io non vorrei lasciarti, ma so che sarebbe un errore restare.
“Kay …” Dico e so già che le mie barriere stanno crollando.
Ti bacio, stavolta lo faccio io e mando affanculo i miei propositi di resistere. Tanto soffrirei comunque, quindi meglio farlo con te piuttosto che senza.
Tu ricambi incredula. Mi baci dappertutto, sorridi, piangi, mi accarezzi.
“Ora finalmente posso uscire da qui o mi fermerai ancora ?”Dico.
Adesso ridi ed io prendo un fazzolettino dalla mia pochette e ti pulisco il viso sporco col trucco colato come fossi una bambina mentre tu prendi il rossetto dalla tua e te lo passi sulle labbra.
Ti ricomponi mentre continui a guardarmi adorante.
Alzo la mano e ti sfioro il viso, poi ti do un bacio a fior di labbra.
Sorridi.
Sorrido.
Usciamo dalla stanza mano nella mano, lo so che sono una stupida, ma ti amo e non riesco a resisterti e tu lo sai purtroppo.
Per uscire all’esterno dobbiamo ripassare nella sala delle feste e Miller, sorpreso di vedermi ancora lì, ci ferma e ricomincia a fare conversazione con noi. Ti chiede di fare un ballo e tu declini, ma io insisto che tu vada mentre tu mi guardi sconcertata.
Mentre balli con Miller io inizio a fare conversazione con James e alcuni dirigenti della casa di produzione. James mi chiede di ballare proprio quando tu hai finito con Miller ed io accetto. Voglio farti scoppiare. Durante il ballo mi scuso con James per non avergli dedicato le attenzioni che meritava dopo avergli chiesto di farmi da cavaliere ed essermi eclissata con te. Da ragazzone meraviglioso qual è mi perdona a condizione che gli conceda un altro ballo ed io sono lieta di accontentarlo. Tu sei sempre più sulle spine e mentre sei ai margini della sala ad attendermi ti si accostano un sacco di uomini. Non sono gelosa perché ti vedo cercarmi con ansia. Sono perfida e faccio un terzo ballo con James. Tu cerchi di liberarti di quei bellimbusti mentre me la rido sotto i baffi.
“Sei proprio crudele Sun.” Mi dice James.
“Perché ?”
“La stai facendo consumare come una candela.”
Sorrido alle sue parole, ha capito cosa sta succedendo fra di noi.
“James ti chiedo un ultimo favore.”
“Dimmi.”
“Quando hai intenzione di lasciare la festa ?”
“Cos’hai in mente ?”
“Mi ha fatto soffrire per sei lunghi mesi e spera di passarla liscia troppo facilmente. Ti prego accompagnami tu in albergo.”
“Cosa ? No, non farle questo. Povera ragazza.”
“Povera ragazza un cavolo. E io ? Ti rendi conto cosa ho passato per tutto questo tempo ?”
James sorride.
“Come vuoi, ma secondo me non mollerà così facilmente. La vedo molto …”
“Molto ?” Chiedo io.
“Come dire … molto … “
“Arrapata ?”
Ridiamo insieme mentre tu ci guardi allibita.
“Poveretta, non me la sento. Ha sofferto anche lei credimi.” Termina James mentre lo arpiono sotto braccio e torniamo verso di te.
“Sono pronta.” Dico e tu sorridi felice come una bimba la notte di Natale, nei tuoi occhi carichi di desiderio noto un guizzo di pura lussuria.
“Puoi restare quanto vuoi Kayleen tanto mi riaccompagna James in albergo.”
Dovresti vedere la tua faccia adesso. Vorrei un iphone per riprenderti, farei il video dell’anno.
“Sun, avevo capito che …”
“Sono stanca morta, è stata una serata intensa. Ci vediamo domani se ti va.” Dico provocandoti.
“Stai scherzando vero ?” Rispondi sconcertata.
James sorride mentre io godo della tua disperazione.
“Te l’ho detto, sono troppo stanca. Che c’è non puoi aspettare fino a domani ? Sono sei mesi che non ci vediamo, cosa vuoi che sia una notte in più.”
Sono spudoratamente perfida, ma mi viene dal cuore.
Tu ingoi il rospo e sorridi.
“Come vuoi. Dove ci incontriamo domani ?”
“Hai cambiato il numero di telefono ?”
“No.”
“Allora ti chiamo io domattina dopo colazione. Va bene ?”
Fai un sorriso tirato e ci guardi andare via.
“Non credevo fossi tanto crudele Sunshine. Hai visto che occhioni da cucciolo ti ha fatto? Come sei riuscita a resisterle ?”
“Non parlare James. Portami fuori da qui il più presto possibile o le salto addosso fra tutta questa gente.”
James scoppia a ridere e mi riaccompagna in albergo.
Entro nella mia stanza e non passano nemmeno dieci minuti che sento bussare.
Penso a James, ma non capisco cos’altro voglia.
Apro la porta e ci sei tu con due occhi di fuoco pronti a divorarmi da un momento all’altro.
Sei ancora vestita come alla festa, non sei stata capace di aspettare e nemmeno di cambiarti. Io sono in vestaglia e stavo per farmi la doccia.
“Kayleen.” Dico mentre tu mi sposti ed entri nella stanza senza che ti abbia invitata a farlo.
Chiudi la porta e mi spingi contro la parete e mi baci nello stesso modo in cui un assetato berrebbe da un’oasi. Mi schiacci col tuo corpo, sento la tua mano bollente vagare sulla mia pelle e provo un’improvvisa eccitazione, ma anche un profondo disagio. Senza tanti preamboli arrivi subito alla meta. Premi sul mio inguine. Apri la vestaglia e non appena ti rendi conto che sotto sono nuda perdi il controllo. I tuoi occhi sono furenti, completamente infiammati dalla passione. Non ti ho mai vista così eccitata. Mi schiacci ancora di più contro la parete, mi baci così intensamente da farmi quasi male, poi la tua mano mi raggiunge nel mio luogo più intimo, hai decisamente perso il controllo.
E’ un attimo, un flash, il più doloroso. Non vedo più te, ma Larry James addosso a me con la sua rabbia e il suo odio. Provo orrore e disgusto.
Ti spingo via.
“Non mi toccare.”
Ti allontani sgomenta.
Sento l’ansia crescere a dismisura, mi manca l’aria, comincio a sudare freddo, ho i brividi, mi fischiano le orecchie ed inizia a girarmi la testa. Devo sedermi. Tu fai per avvicinarti ad aiutarmi, ma ti scanso. Ci rimani male, ma non me ne rendo conto subito, sono ancora sconvolta, provo solo dolore e terrore assoluto.
Che mi sta succedendo ? Mi accascio a terra sfinita.
Cerchi di avvicinarti di nuovo, con più cautela.
“Sun, ti senti male ? Vuoi che chiami un medico ?”
“No.” Sussurro appena.
“Sei impallidita, cos’hai un attacco di panico ?”
“No.”
“Allora cos’è.”
Poi capisci e sbianchi.
“Sun perdonami, ero talmente sconvolta dal desiderio che non …”
Hai le lacrime agli occhi.
“Perdonami amore mio.”
“Quante volte ancora lo dirai.” Penso mentre mi sembra di scivolare in un limbo buio e terrificante. Percepisco la stessa paura di allora.
Provi ancora ad avvicinarti, ma ti caccio via.
“Ti prego, non posso andare via adesso, non con te in questo stato.”
Scappo in bagno e mi chiudo dentro. Faccio appena in tempo a tirare su il coperchio della tazza che vomito anche l’anima.
Scivolo a terra e rimango ferma lì come in trance. Non so quanto tempo passa, ma dopo un po’ ti sento chiamarmi da dietro la porta.
“Apri la porta ti prego. Sun amore. Come stai. Apri la porta.”
“Sto bene, vattene Kayleen.”
“Apri.”
“Vattene, lasciami sola.”
“Scordatelo.”
Mi alzo, sono in affanno e mi sento sfinita. Mi guardo allo specchio e ho un aspetto orribile. Lavo la faccia e i denti.
Apro la doccia e vi rimango sotto per una buona mezz’ora. Vorrei poter lavare via anche il dolore e il senso di sporco che sento dentro.
Quando esco c’è il silenzio assoluto. Sono certa che te ne sia andata.
Mi asciugo e mi avvolgo nell’asciugamano.
Uscita dal bagno ti ritrovo nel mio letto. Hai tolto il vestito e hai indossato la mia maglietta.
“Come stai ?” Fai per alzarti, ma ti faccio cenno di rimanere ferma lì.
“Ti senti meglio amore ? Ti prego dimmi qualcosa. Perdonami, non volevo …
“Shhhhhh. Fai silenzio per favore.” Sono spossata.
Prendo dal cassetto la mia biancheria poi tolgo l’asciugamano e ti guardo.
Mi osservi, ma senza malizia. Nei tuoi occhi non vedo più quella furia di un’ora fa.
Indosso la biancheria ed entro nel letto senza niente altro addosso. Mi sdraio e ti giro le spalle senza dire una parola. Infilo la mano sotto il cuscino e mi sistemo il più possibile lontana da te.
Tu che eri seduta e appoggiata alla testiera del letto ti sdrai al mio fianco.
“Posso abbracciarti ?” Chiedi timidamente.
“No.” Sono secca e fredda come il ghiaccio.
Rimani in silenzio, ti sento solo sospirare.
“Ti amo.” Dici.
Poi il silenzio.
Non so quanto ci metto, ma finalmente mi addormento.
L’indomani mattina abbiamo una conferenza stampa, ma io non mi sento bene. Mi sveglio all’alba e ti caccio via. Ti chiedo di andare e di porgere le mie scuse, ma non me la sento di affrontare uno stuolo di giornalisti curiosi di intromettersi nella mia vita.
Tu vuoi sapere cosa dire di noi due ed io ti rispondo con un secco “no comment”. Sei delusa e amareggiata e te ne vai con la coda fra le gambe.
Svelta preparo le valigie e scappo via, ancora una volta. Arrivata all’aeroporto prendo il primo aereo per l’Italia. Verso mezzogiorno quando hai terminato la conferenza stampa io sono già in volo. Non so cosa mi stia succedendo e l’unica cosa che riesco a fare è scappare. Tu mi nascondi le cose ed io fuggo da te e dal tuo modo incomprensibile di amarmi. O forse sono io a non riuscire a comprenderti.
Quando atterro a Roma e accendo il cellulare mi avrai chiamato una cinquantina di volte, sei preoccupatissima e furiosa.
Non ti richiamo, mi limito a mandarti un messaggio col quale ti chiedo un po’ di tempo, ho bisogno di riflettere bene sulla mia vita e su noi due.
 
********************
 
Sono passate due settimane da quando sono tornata in Italia. Mi hanno organizzato una festa meravigliosa al mio paese. Il sindaco voleva addirittura chiamare la banda musicale, incredibile.
Per fortuna Luisa è riuscita a farlo desistere e si sono limitati ad un rinfresco nella sala comunale. E’ stato sorprendente l’affetto dei mie compaesani italiani, non pensavo mi volessero così bene.
Mi ha chiamato anche una televisione locale per farmi un’intervista e da lì è partito un effetto domino che mi ha portato anche a Roma e Milano in diversi canali televisivi famosi. In Italia ormai sono un personaggio più conosciuto di te che continui a perseguitarmi giorno e notte.
Ora finalmente è tornata un po’ di pace e me ne sto tutto il giorno a bighellonare per casa e a giocare con Luigino alla Playstation. Lucia si è presa cura di me senza fare mai nemmeno una domanda. Certo che la nostra situazione è del tutto anomala e non so cosa possa pensare tu che sei stata sempre gelosa di lei.
Hai mandato messaggi più volte al giorno, ma io ho risposto il minimo indispensabile, non mi sto comportando bene, lo so.
Devo decidermi a fare qualcosa, non posso continuare così, dobbiamo affrontare la situazione il prima possibile. O stiamo insieme come una coppia a tutti gli effetti e abbiamo il coraggio di affrontare la vita unite o ci lasciamo definitivamente anche se così morirei ogni giorno senza te.
Continuo a chiedermi cosa sarebbe successo se quel pomeriggio non fossi salita sull’auto di Larry James. Non avrei sofferto e sarei ancora nella mia cittadina con un paio di marmocchi e un marito che non avrei mai veramente amato. Sarebbe stata una vita ugualmente difficile, probabilmente non avevo scampo, doveva andare così, ma ammetto che questa ansia e questa situazione così ambigua e difficile fra di noi mi sta sfinendo.
Questa mattina mi sento strana, ho la sensazione che succederà qualcosa. Spero che non sia niente di grave, ma ho questo tremore al cuore e mi viene solo quando …. quando tu mi sei vicina.
Verso mezzogiorno pranziamo con Luisa che è venuta a trovarci. Sergio, suo marito è fuori città per lavoro e lei non voleva stare da sola così l’abbiamo invitata.
Stiamo lavando i piatti quando sentiamo un’auto fermarsi in fondo al vialetto.
“Sun, è arrivato qualcuno.” Mi dice Luisa.
Mi sento mancare, ho la stessa sensazione di questa mattina. Solo tu mi fai questo effetto e in effetti ti vedo ringraziare il tassista e preso il trolley percorrere il vialetto e avvicinarti all’entrata.
Il cuore comincia a battermi all’impazzata. Ti apro e restiamo a fissarci a lungo.
“Ciao Sun.” E mi sorridi dolcemente.
Hai schiarito i capelli con dei colpi di sole, mi sembrano anche più lunghi e sono sciolti come piacciono a me. Ti cadono sulle spalle e ti incorniciano quel volto tanto bello e seducente con quelle bellissime labbra che avrei tanta voglia di baciare.
“Perché non mi hai avvertita, ti sarei venuta a prendere.”
“O saresti scappata chissà dove ?” Dici ironicamente.
Sei ancora arrabbiata con me, hai ragione, da quella mattina non ci siamo più sentite, solo qualche messaggio.
“Entra.”
Appena raggiungi la cucina Luisa ti saluta calorosamente e ti fa i complimenti per l’Oscar. Luigino è imbarazzatissimo, è innamorato da sempre di te e quando ti vede diventa rosso come un peperone mostrando la sua ingenua e innocente adorazione per te. Gli dai un bacio sulla guancia e lui comincia a balbettare per l’emozione. Sei molto dolce, lo hai sempre amato molto, ma la madre non la sopporti e si vede benissimo. Questa volta noto qualcosa di diverso anche in Lucia.
Restiamo insieme per un’oretta poi mi chiedi di poter fare una doccia. Saliamo in mansarda dove ci sentiamo più a nostro agio. Qui possiamo stare sole. La mansarda della mia casetta è un piccolo appartamento che ho sistemato un anno fa quando venivi a trovarmi e per avere un po’ di privacy ci chiudevamo qui a fare l’amore. Oggi non credo proprio che finirà allo stesso modo.
Non parli molto, ti chiudi subito in bagno. Quando esci sono seduta alla piccola scrivania del salottino. Mi raggiungi. Hai l’asciugamano avvolto addosso che ti lascia le gambe nude. I capelli bagnati sulle spalle ti rendono molto sexy. Mi guardi restando seria poi ti allontani e prendi qualcosa di fresco dal frigo.
“Come stai ?” Mi chiedi distrattamente.
“Meglio, grazie.”
“Non potevi proprio chiamarmi ?”
“Scusa, hai ragione.”
Siamo fredde come due ghiaccioli.
“Provi ancora qualcosa per me o vuoi che me ne vada subito ?” Dici seccamente.
“Non esagerare adesso. Certo che provo qualcosa per te. Lo sai benissimo.”
“Non sembra, da come ti sei comportata.”
“Mi dispiace.”
Anch’io sono di poche parole.
Vieni verso di me con quello sguardo animale e mi scandagli l’anima. All’inizio sembra quasi che tu voglia divorarmi poi i tuoi occhi si addolciscono come l’espressione del tuo viso e come al solito mi perdo in quei tuoi smeraldi dal potere ipnotico. Ora hai un’espressione triste, stai soffrendo, ultimamente ci succede un po’ troppo spesso.
“Dobbiamo parlare.”Inizio io.
Chiudi gli occhi e quando li riapri sono colmi di lacrime.
“Vuoi lasciarmi vero ?” Dici con voce rotta.
“Mi hai lasciato tu quasi sette mesi fa e non siamo mai tornate insieme.” Preciso io.
“Senti, non giriamoci intorno. Sii chiara, se vuoi che me ne vada dillo subito.” Ora alzi il tono di voce, sembri di nuovo arrabbiata.
“Voglio che resti, voglio svegliarmi il mattino e averti al mio fianco, voglio addormentarmi ogni sera accanto a te dopo aver fatto l’amore. Voglio stare con te ogni giorno, ogni santissimo giorno, non solo nei periodi di vacanza e quando puoi allontanarti dalle riprese. Lo so che non è colpa tua, lo so che ce l’hai sempre messa tutta per far funzionare le cose, ma ti sembra che abbiano funzionato ?”
Ora le lacrime ti rigano il viso.
“Eppure ti amo da morire, sei tutto per me. Sei così importante che non posso immaginare di vivere un solo secondo senza sapere che anche se sei lontana diecimila chilometri sei comunque mia. Stamattina ho sentito che saresti arrivata, l’ho capito appena mi sono svegliata. Ti sento sempre, ti penso, ti voglio ogni dannatissimo secondo della mia vita. Non credo che si possa amare più di quanto io amo te.”
Le lacrime cominciano a scendere anche dai miei occhi.
“Proprio oggi ho pensato che forse sarebbe stato meglio lasciarci davvero, ma ora che sei qui mi rendo conto che non riuscirei mai a sopravvivere senza di te. Ti amo, sei la persona più importante della mia vita, ma siamo piene di problemi, tu col tuo lavoro, io coi miei fantasmi. Devi essere consapevole che queste difficoltà ce le porteremo dietro per tutta la vita, sei davvero sicura di poterle sopportare ? Mi ami così tanto da superare tutto ? Perché oggi dobbiamo decidere. O stiamo insieme come una coppia a tutti gli effetti o ci lasciamo definitivamente.”
Piangiamo tutte e due.
“Voglio stare con te.” Dici semplicemente.
Ci ritroviamo abbracciate disperatamente l’una all’altra. Sento il tuo calore, l’ardore che ti consuma e che brucia anche me. Ci stringiamo a lungo fin quando mi stacco leggermente e ti scivola l’asciugamano.
Sei nuda e bellissima. Ti guardo e a quel calore che mi scalda il cuore e l’anima si aggiunge un desiderio che mi travolge.
“Non sei obbligata a fare l’amore se non ti va.” Mi dici.
Figuriamoci se non mi va e tu lo sai benissimo, per questo lo dici.
Ti accarezzo la guancia e tu pieghi il viso e lo posi sulla mia mano. Mi avvicino e ti bacio. Sai di buono come sempre. Quanto mi sei mancata.
Sei molto dolce, mi circondi il collo con le braccia e continui a posarmi teneri baci, leggeri sfioramenti e altri più intensi, ma mai troppo audaci.
Mi stacco da te che sei quasi spaventata.
“Non sarà facile stare con me.” Ti dico per metterti in guardia.
“Nemmeno stare con me, ho fatto molti sbagli e probabilmente ne farò altri, sarai pronta sempre a perdonarmi ?”
“Vedi di stare attenta, un altro tradimento non lo sopporterei.”La mia è una velata minaccia.
“Non ti ho mai tradito e non lo farò nemmeno in futuro.”
“Meglio soprassedere.” Termino il discorso mentre mi baci il collo e mi fai vibrare il corpo da capo a piedi.
Mi stringi di più e mi sussurri qualcosa all’orecchio.
La mia risposta è sì.
Andiamo in camera da letto. Mi tieni la mano e cammini nuda davanti a me, sei talmente bella che mi togli il respiro, sei perfetta. I tuoi lunghi capelli castani ora più chiari si muovono accarezzando la tua schiena candida con quel sedere dal potere ipnotico che mi sta facendo uscire di senno. Quando arriviamo accanto al letto tu mi guardi con occhi carichi di desiderio, sei fremente e ansiosa di iniziare questo duello d’amore.
Inizi a spogliarmi e lo fai molto lentamente senza distogliere mai il tuoi smeraldi dai miei zaffiri. Il blu del cielo accolto dal verde intenso della terra.
Sento le tue dita accarezzarmi la pelle e mi fai tremare il cuore. Ti avvicini e infili una mano tra i miei capelli, mi attiri a te e mi baci.
Dio Kayleen, ma chi ti ha insegnato a baciare così ? Mi sfiori le labbra poi le raggiungi più intensamente, ti tiri indietro e torni a sfiorarle. Sto letteralmente prendendo fuoco dentro.
Mi fai distendere sul letto e ti accosti a me. Mi guardi e mi perdo in quei due laghi verdi che sono i tuoi occhi. Affogo nelle loro acque senza paura, potrei morire senza remore. Qualsiasi cosa succederà fra di noi, anche se in futuro ci lasceremo, in questo momento so che mi ami, riesco a percepire i tuoi sentimenti, forse meglio di quanto li comprenda tu stessa e mi lascio andare alla forza e alla dolcezza di queste emozioni.
“Ti amo Kay.”
Tu sorridi ed i tuoi occhi diventano un pozzo profondo, carichi di amore e desiderio.
Inizia la nostra danza fatta di carezze, di soffici baci, di sospiri e gemiti sempre più intensi. Ci coccoliamo a lungo, la tenerezza aumenta il desiderio e la voglia di appartenerci. Mi tocchi come non hai mai fatto, osando come non hai mai osato. Sei calda, molto calda e i tuoi occhi sono carichi di quella passione per troppo tempo trattenuta. I tuoi baci ovunque sulla mia pelle mi fanno impazzire, mi fanno dimenticare tutto tranne noi due.
Sei dolce e audace al punto giusto, ti lascio fare, ti permetto tutto e tu mi ripaghi conducendomi teneramente all’apice del piacere.
“Sei stata stupenda Kay.” Dico dopo aver ripreso fiato e ti abbraccio.
“Il merito è solo tuo, è così facile amarti.” Mi dici baciandomi la mano.
“Se dopo mesi d’astinenza facciamo l’amore così bene …” Faccio una battuta stupida.
“Non ci pensare nemmeno, siamo fin troppo caste quando siamo lontane, per tutto il tempo che staremo insieme ti voglio ogni notte nuda nel mio letto.”
“Uhmmm … per me va bene.”
Ricominci a baciarmi, ma stavolta sono io a prendere l’iniziativa. Ricomincia la nostra dolce lotta che stavolta si conclude con l’esplosione del tuo piacere e con un abbraccio tenero e struggente.
Ci amiamo per tutta la notte ritrovando quella complicità e quell’affiatamento che avevamo prima della nostra separazione. Durante l’amore il mio pensiero è rivolto sempre e solo a te e mai una volta le mie paure prendono il sopravvento.
Ci addormentiamo abbracciate coi nostri corpi nudi che combaciano perfettamente l’uno con l’altro calme e pacifiche dopo una delle notti più belle della mia vita.


Note autrice:

Ecco un altro capitolo dove succede un po' di tutto. Kay che alla festa tenta in tutti i modi di riconquistare Sun, di farle capire che non l'ha mai tradita. Sun che  tenta di resistere, ci prova in tutti i modi ma alla fine pare credere alle sue parole. Sembra che la strada sia spianata per una riappacificazione e invece succede di nuovo un imprevisto non da poco e Sun scappa via per tornare a casa, nel suo porto sicuro.
Kay non demorde e la raggiunge e finalmente c'è la riappacificazione definitiva tra le due, ma ... quanto durerà? Sarà la volta decisiva o altri problemi travolgeranno la vita delle nostre due protagoniste?
Per adesso godiamoci questi momenti d'amore, poi si vedrà.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere, se vi va.
Un grazie a tutti quelli che leggono e lasciano una recensione e anche a chi legge in silenzio.
Un abbraccio
Padi
   
 
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