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Autore: AryaDream    25/11/2019    1 recensioni
La sacerdotessa è stata rapida.
Il regno degli inferi ha perso la sua comandante: Il signore degli inferi e gli specter specialmente Rhadamanthys faranno di tutto per ritrovarla.
"Il signore degli inferi era inquieto, ma qualcosa gli diceva che sarebbe accaduto qualcosa nel suo regno, ma non avvertiva nessun cosmo estraneo o nemici in avvicinamento."
[Aggiornamento ogni sabato]
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Geist / Morgana, Hades, Pandora, Personaggi Lost Canvas, Wyvern Rhadamanthys
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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La notte prima della partenza di Pandora per il Grande Tempio, la neve cominciò a scendere ovunque.
La mattina fu dura dire addio alle persone che fino a quel momento erano state la sua famiglia. Morgana non si era presentata, si era affezionata a quella nuova Pandora, cosi diversa da come la ricordava, ma era giusto lasciarla andare e farle ritrovare la memoria e l'unico modo era quello di portarla al sicuro al Santuario.
Durante il tragitto Kardia era avanti a lei e dovunque guardasse era circondata dal banco candito della neve.
Né un filo di vento, né un suono, sembrava di stare all'interno di una di quelle palle di neve che aveva visto all'interno della villa di Morgana.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani, non ricordava di averle cosi pallide. In quella foresta vi era solo lei e il cavaliere dello scorpione.
Lo fissava camminare davanti a lei e doveva ammettere che era un ragazzo molto buffo, ma Morgana le aveva spiegato delle cose su di lui, non solo era uno dei cavalieri più forti del Grande Tempio, ma lui era speciale per via della malattia che si portava dietro da quando era bambino. Le venne raccontato che grazie all'aiuto ricevuto e all'allenamento era riuscito a sopravvivere, anche se la malattia non l'aveva mai abbandonato.
Sospirò, stiracchiandosi le braccia e cominciava ad annoiarsi e pensava cosa l'aspettava una volta arrivata a destinazione.
Detestava restare in silenzio e non sapere nulla. Camminarono per un tempo che parve infinito. Era difficile tenere il passo e camminare sulla neve non era per nulla facile e quel cavaliere avrebbe anche potuto aiutarla, ma non lo faceva, era come se Pandora era invisibile. In realtà Kardia osservava con la cosa dell'occhio la sacerdotessa degli inferi che in quelle condizioni era cosi fragile.
I due non si erano mai piaciuti. Poteva aiutarla e comportarsi da gentiluomo, ma lui non era cosi: sempre impulsivo e la maggior parte delle volte si cacciava nei guai per poi uscirne male ma per fortuna vivo.
La vide scostarsi un ciuffo cordino, portandolo dietro l'orecchio e sbuffò, per poi fermarsi.
-Ti aiuto, ma non dirlo a nessuno che Kardia di Scorpio abbia aiutato una nemica?-
-Una nemica?- In quel momento il cavaliere dell'ottava casa, capì di aver commesso un errore. Pandora non ricordava chi era e chi fosse, l'unica cosa che sapeva era il suo nome e bisognava capire chi l'aveva ridotta in quel modo e sapeva che non sarebbe stata una minaccia solo per gli inferi, ma anche per Athena e il Grande Tempio.
-Stavo scherzando...Devo portarti al Santuario il prima possibile cosi sarai al sicuro.-
Si bloccò all'istante, con la mano ancora tra i capelli, mentre osservava Kardia camminare e non appena vide che lei si era fermata si bloccò, voltandosi verso Pandora.
-Da cosa devi proteggermi?-
-Probabilmente da qualcuno di molto pericoloso, ma non conosciamo la sua identità.-
-Quindi un nemico invisibile.-
-Cosi sembrerebbe....Ora se sua altezza vuole riprendere il cammino, arriveremo al tempio nel tardo pomeriggio.-
Riprese il cammino quando all'improvviso sentì una voce che la chiamò. Era soave, formale e il tono era particolarmente alto.
Si trovò faccia a faccia con una donna dal sorriso malefico che era a pochi passi da lei.
-Stai in guardia Pandora...Guardati le spalle, non fidarti di coloro che governano il grande tempio.-
Dette quelle parole, la donna svanì e la paura cominciò a prendere possesso di lei, fino a quando non prese a correre e raggiunse Kardia, prendendolo per il braccio.
Il cavaliere d'oro si rese subito conto che Pandora era terrorizzata come se avesse visto un fantasma e lui cominciò ad alzare la guardia e guardarsi intorno, ma non vedeva nessuno.
-Mi trovi interessante, Pandora?- Disse quelle parole per alleggerire la tensione che si era creata in quel momento, ma non percepiva nessun pericolo.
-Tu interessante? Voglio solo arrivare il prima possibile, visto che questo posto mi inquieta.-
A quelle parole, Kardia dovette fare un'espressione talmente assurda che Pandora, si lasciò sfuggire una risata.
-Hai vinto...Tienimi il braccio se ti fa sentire al sicuro, ma tanto non corri nessun rischio se sei con me...-
-Abbiamo il grande cavaliere senza macchia e senza paura...-
-Puoi ben dirlo...-
Pandora non sapeva chi fosse quella donna che le era comparsa davanti, ma sentiva che poteva fidarsi di Kardia, anche se era un tipo buffo.
Come aveva detto il gold saint, arrivarono al santuario nel tardo pomeriggio e i due cominciarono a salire la scalinata che li avrebbero portati nelle stanze del Gran Sacerdote e di Athena.
Pandora indossava un mantello chiaro con il cappuccio e una volta raggiunto la casa dell'ariete, Shion andò incontro a Kardia e vide la fanciulla.
Il cavaliere della prima casa la riconobbe, ma anche lui fece fatica a riconoscere colei che guida l'esercito infernale, in quello stato.
Shion aveva poteri telepatici e avvicinandosi alla sacerdotessa, posò una mano sulla fronte e si rese conto che in lei non vi era più nulla, non aveva più un identità, era come se il misterioso rapitore volesse colpire al cuore il regno infernale riuscendoci alla perfezione e dovevano trovare un modo per farla tornare in se.
Tutti gli altri cavalieri videro passare Kardia e Pandora spaventata e non riusciva a capire il motivo per cui la fissavano come se vedessero un mostro, lei era semplicemente una persona normale, ma aveva la sensazione che quei cavalieri d'oro la conoscessero.
L'unico che si inchinò a lei in segno di rispetto fu il cavaliere del sagittario Sisyphus, che decise di accompagnare il suo parigrado, fino alle stanze del Gran Sacerdote.
Quando arrivarono Pandora osservò attentamente la stanza dove predominava il bianco e in fondo la sala un trono dorato dove era seduta una donna e vicino a lui, un uomo che indossava una maschera che immaginò fosse il famoso Gran Sacerdote.
Dietro al trono vi erano delle tende rosse, che sicuramente portava in un'altra parte del tempio. I due cavalieri camminarono lentamente con Pandora impaurita vicino a loro.
-Divina Athena ho trovato Pandora.-
In quel momento lo sguardo dolce della dea della giustizia si posò su Pandora che aveva abbassato il cappuccio.
Persino il Sage il gran sacerdote capì che la donna infernale che aveva davanti, non era la stessa che conosceva e che qualcosa l'aveva cambiata.
-Benvenuta al Grande tempio di Atene Pandora...-
-Vi ring...ringrazio....-
Non potevano credere che la sacerdotessa degli inferi che era riuscita a tenere testa alla dea della giustizia era cosi impaurita. Sage guardando la sua divinità si chiedeva chi avesse ridotto in quel modo Pandora e capì che anche Athena stava pensando la stessa cosa, come anche i due cavalieri d'oro.
-Invierò la mia messaggera negli inferi ad informare Hades...-
Lo sguardo di Athena poi passò al cavaliere d'oro del sagittario.
-Sisyphus puoi prenderti cura di Pandora, portandola con te nella casa del sagittario.-
-Come volete divina Athena.-
Il Gold Saint del sagittario porse il braccio e Pandora e uscirono dalla stanza di Athena, mentre Kardia rimase a raccontare come avesse trovato la sacerdotessa.



Note Autrice:
Eccomi qui con il nuovo capitolo che avrei dovuto aggiornare sabato, ma per problemi ho dovuto rimandere ad oggi.
Per chi mi conosce sa perfettamente che Pandora è il mio personaggio preferito che mi rispecchio moltissimo in lei e quando posso cerco di scrivere su questo personaggio.
Adoro scrivere su di lei e Rhadamanthys la mia ship suprema e insieme li adoro tantissimo.
Questa storia che può sembrare strana mi piace perché adoro intrecciare i vari personaggi con altri considerati nemici, anche perché molte volte la storia prende delle pieghe inaspettate da quelle che all'inizio avevo pensato.
Determinate scene sono nate parlando con colei che legge i capitoli in anteprima e si parla di quello che potrebbe succedere dopo che può completamente stravolgere quello che avevo pensato all'inizio.
Quindi ringrazio Foschi per essere sempre cosi disponibile a sclerare con me ad immaginare Pandora e gli altri personaggi.
L'aesthetic è stato creato dalla sottoscritta, anche se non sono brava a crearli.
  
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