Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    26/11/2019    2 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Sogno capitolo 108



Il dito di Andrè scese piano dal naso alle labbra di Oscar, sfiorò dolcemente il mento, vagò sensualmente sul collo, scese giu' accarezzando un seno poi continuò la sua corsa verso il ventre piatto fino ad accarezzare tutto il corpo di lei e ricominciare nuovamente il sensuale giro.
Oscar mugugnò contenta , sdraiata e rilassata accanto al suo uomo , lo guardò dolcemente striracchiandosi per meglio far aderire il polpastrello alla sua pelle :
-  Mi piacciono molto i tuoi metodi "punitivi" Andrè  - sussurrò  riferendosi alle ore appena trascorse.
Andrè sorrise :
- Vuol dire che ti " punirò" piu' spesso comandante.
La giovane lo abbracciò, poggiò il capo sul suo petto come amava fare .
- uhmmm..Se penso che sarai a casa domattina mentre io sarò a Versailles...uff...- sbuffò
- Dai tesoro...verrò comunque a prenderti finito il tuo turno.
Oscar sorrise:
- Davvero?
- Certo...così faremo la strada del ritorno insieme.
- Grazie...Sei un tesoro! - sussurrò lei baciandolo.
- Intanto mentre sei al lavoro proverò l'abito e darò un'occhiata alle ultime cose da fare. Ancora non ci credo che diventerai mia moglie - sussurrò guardandola estasiato. 
- Beh...Credici Andrè Grandier, fra qualche giorno mi avrai attaccata accanto in eterno!
- Ahahah! - Andrè rise divertito , poi lo sguardo corse  ai calzoni e la camicia abbandonati ancora a terra:
- Diamine...- scherzò - non posso nemmeno darli a mia nonna per farli rammendare  , cos potrei inventarmi? un duello all'ultimo sangue?
Oscar si scostò, lo sovrasto' con il suo corpo, poi lo fissò sensualmente:
- Daglieli dopo il matrimonio e non dovrai spiegarle nulla! - sussurrò enigmatica.
- Hai ragione...Certo che ne hai di fantasia Oscar.
- Beh...La tua "amichetta" Eleonor mi ha dato lo spunto e comunque...tu con le braghe abbassate fin alle caviglie che mi porti sul letto rischiando ad ogni passo di cadere è da folli!
- Hahah ...La forza del desiderio - esclamò lui.
Oscar lo fissò dolcemente, si abbassò a baciarlo , lo baciò lentamente, a lungo, poi si staccò da lui :
- Ti amo Andè Grandier! - sussurrò felice


- No, vi prego signore... Non potete chiedermi questo! - il piccolo uomo tuttofare di Fersen abbassò le spalle tremando.
Hans assunse una mimica alterata, lo fissò duramente:
- Non puoi rifiutati, è un ordine! - tuono'
L'uomo giunse le mani in preghiera:
- Vi prego Signore, sarebbe la prima volta che disobbedisco ad un vostro ordine,ma davvero non posso farlo... Quel ragazzo... Quel Grandier è molto sensibile, ne morirà!!
Hans incurvo' la bocca in un sorrisetto isterico:
- E allora? Che morisse pure.. Uno in meno!
- Ma è disumano è....
- Esegui l'ordine o ti ritroverai senza lavoro e bandito da qualsiasii famiglia nobiliare! - sancì.
L'uomo abbassò le spalle sconfitto:
- Si signore! - sussurrò quindi allontanandosi.
"Che Dio mi perdoni!" - pensò amareggiato.
Fersen sorrise soddisfatto:
- Hahaha Grandier... Avrai proprio una bella sorpresa!! Un pre - matrimonio tutto da favola! Hahaha!







Oscar vagava per i corridoi di Versailles con la testa fra le nuvole , era il suo ultimo giorno di lavoro prima di essere sposata, fra tre giorni esatti avrebbe varcato quella chiesetta al braccio di suo padre ...si sentiva felice come non mai.
Anche Victor si era accorto del suo entusiasmo e piu' volte durante il giorno l'aveva dolcemente presa in giro, adesso quella giornata stava volgendo a termine .
- Bene...Vado a dare ai soldati le ultime raccomandazioni Comandante! esordì Girodelle , poi verrò ad assicurarvi che è tutto a posto!
Girodelle si allontanò, Oscar si avvicinò alla finestra e guardò fuori, fra mezz'ora Andrè sarebbe venuto a prenderla come concordato, non vedeva l'ora di rivederlo.
 - Madamigella! - la voce del valletto di Fersen la fece girare di botto.
- Buonasera ! - esordì l'uomo - il mio padrone vorrebbe conferire con lei nella stanza attigua all'uscita!
Oscar lo fissò.
- Dite pure al vostro padrone che non ho tempo di conferire e che non abbiamo nulla da dirci! - sussurrò glaciale.
L'omino abbassò le spalle:
- Mi dispiace insistere madamigella ma è una questione di vitale importanza - sussurrò serio .
- Niente a che vedere con il vostro padrone puo' essere così urgente ! - sussurrò lei con un strano sorrisetto a fior di labbra.
- Scusatemi...ma...insisto, il mio padrone mi ha detto di informarmi che è una questione di vitale importanza...Un qualcosa di strettamente confidenziale ...Ne va della vita della Regina!
- Cosa???
- Si...almeno...il mio padrone mi ha detto di dirvi questo!
Oscar fissò il vuoto, non si fidava di Fersen, di sicuro era qualche altro trucco per incontrarla e convincerla a non sposare Andrè.
- Dite pure al vostro padrone che non verro'.
- Va bene ...farò come dite ! - sussurrò l'uomo.
Oscar lo fissò , un senso di colpa si impadroni' di lei, e se la Regina fosse stata realmente in pericolo? Era suo compito proteggerla e non poteva permettersi di fallire.
L'uomo si girò ed accennò ad andarsene , Oscar lo richiamò:
- Dite al vostro padrone che sarò in quella stanza fra poco!
- Si Madamigella!
Oscar ritornò a fissare fuori, Amava tropo la sua Regina per rischiare, però , forse un modo per tenersi il piu' possibile lontana dalle macchinazioni " Fersiane" c'era.
Si avviò a cercare Girodelle.



- Voi gli credete comandante? - sussurrò Victor dopo che oOscar gli ebbe raccontato dell'incontro.
- NOn lo sò Victor...ma non posso rischiare, quindi devo chiedervi un favore...
- Tutto quello che volete comandante!
- Fra mezz'ora esatta , se io non sarò uscita da quella stanza , vi autorizzo ad aprire la porta e chiamarmi.
Victor annuì:
- Fate attenzione Comandante! - sussurrò
Oscar annuì, quindi si avviò per il corridoio, Victor la guardò preoccupato, non poteva nemmeno seguirla , altri compiti lo relegavano lontano da quella stanza.
" Fate attenzione tesoro...!" - sussurrò fra sè



Oscar sospirò a fondo, poi afferrò la maniglia ed aprì la porta, entrò chiudendosela alle spalle, nella stanza c'era una luce soffusa, le pesanti tende erano tirate, l'intera stanza era in penombra.
Guardò davanti a se, con un calice di vino fra le mani, Fersen stava poggiato al mobile lussuoso , la fissò sorridendole.
Lei lo osservò, era affascinante come sempre nel suo completo impeccabile.
- Benvenuta Oscar!- sussurrò
- Salve Fersen! - rispose lei fiera e glaciale - vi dico subito che se il vostro è uno dei soliti trucchetti girerò i tacchi e andrò via, non voglio sentire una sola parola contro Andrè o il mio matrimonio.
Fersen alzò il calice:
- Hey...Come siete prevenuta mia cara!
- Sono qui solo perchè mi è stato detto che la Regina è in pericolo...solo per quello!
- Vi assicuro che è vero! - sussurrò lui - mi sono arrivate voci poco rassicuranti a riguardo
- Bene...allora ditemi quel che sapete! - sbottò.
Fersen la fissò, stavolta Oscar era troppo guardinga, sarebbe stata dura ,ma lui...Lui la conosceva bene . si disse infondendosi coraggio.
- Bevete con me mia cara...- sussurrò apprestandosi a versarle del vino.
Come lui aveva già preventivato Oscar lo bloccò:
- No...Vi ringrazio, non bevo mentre sono in servizio...Ditemi quel che dovete - sbraitò - è tardi e il mio futuro sposo mi attende!
Oscar si spostò in avanti, scostò la pesante tenda, Fersen si girò pronto a sfruttare quella distrazione per compiere il suo disperato gesto, versò qualcosa nella caraffa di vetro.
- Non volete bere con me, ma...almeno accettate dell'acqua o avete paura che io vi avveleni? - sbottò.
Oscar si avvicinò, lo fissò :
- Vada per l'acqua ed in quanto ad avvelenarmi...beh...se dite di amarmi così tanto, sareste solo voi a rimetterci.
Fersen rise, le porse il bicchiere.
Oscar trangugiò il liquido velocemente , lui incurvò le labbra sosddisfatto.
La giovane posò il bicchiere , si avvicinò:
- Allora...ditemi! - sussurrò, poi si toccò la testa, venne colta da un capogiro .
- State bene? - sussurrò Fersen
Oscar lo guardò....Fissò i suoi occhi gigio / viola, i suoi lineamenti delicati, quei capelli, quella figura aggrazziata.
Dio...era affascinante da morire.
- Fersen...io...
Lui si avvicinò piano.
- Voi...?
Oscar non riusciva a trattenersi, allungò una mano, gli sfiorò i capelli.
- Siete...Siete bellissimo!
- Anche voi Oscar...siete magnifica! - sussurrò lui.
La giovane sentì sconvolgersi  i sensi, sentì il sangue pulsare impazzito e il desiderio travolgerla, fissò quelle labbra, si avvicinò a lui.
Fersen non si mosse, animata da una forza misteriosa lei avvicinò le labbra a quelle dell'oggetto dei suoi desideri, Fersen  sorrise dolcemente, le schiuse sulle sue la baciò dolcemente , Oscar si arrese al bacio, gli affondò le dita fra i capelli , mugugnò di desiderio.
- Vi voglio...qui...adesso! - sussurrò
Fersen avvampò, il viso vicinissimo a lei, le braccia strette alla sua vita, le sfiorò il naso con il suo mentre il sapore delle labbra di Oscar era ancora vivo :
- Andiamo a casa mia cara, qui non è il posto adatto.
- State tranquillo...Qui nessuno puo' entrare senza il mio consenso - sussurrò
Fersen avvicinò ancora le labbra, Oscar lo baciò, poi portò le mani alla sua camicia , la fece uscire dai pantaloni , sfiorò la pelle di Hans con le sue mani candide,guardandolo con quegli incredibili occhi azzurri.
 Fersen era perso, le tolse la giacca dell'uniforme , le baciò il collo, mentre lei mugugnava il suo assenso, poi sciolse il fiocco della candida camicia....




Andrè arrivò di buon'ora davanti al cancello di Versailles, fra qualche minuti Oscar sarebbe uscita.
Rimase di stucco quando vide il valletto di Fersen avvicinarsi. Il giovane avanzò con il cavallo verso di lui, una strana angoscia lo invase cancellandogli il sorriso, il suo sesto senso gli fece intuire che ad Oscar fosse successa qualcosa...
- Buonasera! - lo salutò l'uomo.
- Salve..._ sussurrò Andrè con il cuore in gola.
- Siete venuto a prendere Madamigella Oscar?
- Si...è...è successo qualcosa? Oscar sta bene?
L'uomo lesse sul quel viso tutta la preoccupazione possibile.
- Tranquillizzatevi Signor Grandier  - sussurrò-  Il Comandante sta bene!
Andrè sospirò di sollievo.
- In realtà la vostra futura sposa è a conferire con il mio padrone.
Il giovane sbarrò gli occhi, Fersen non mollava 
- Sapete..- continuò l'uomo - avevano delle questioni di importanza Regale da discutere . Sono nella stanza attigua all'entrata. Madamigella mi ha chiesto di farvi entrare nel caso foste arrivato!
" Oh...Almeno quello!" - sussurrò fra sè Andrè alzando gli occhi in cielo , già alterato dal saperla in una stanza con Fersen.
Assicurò Alexander al valletto ed entrò alla Reggia.
Percorse il lungo corridoio e si recò verso la stanza, sapeva bene che nessuno poteva entrarci senza il consenso delle guardie.
Bussò.
Nessuna risposta.
Afferrò deciso la maniglia , aprì e quello che vide gli gelò il sangue nelle vene
Oscar era stretta a Fersen, le loro bocche unite in un focoso bacio, lei aveva le mani sotto la camicia di lui, rigorosamente fuori dai calzoni , Oscar muggnava il suo assenso mentre Fersen vagava con le mani sul suo seno.
Andrè boccheggiò inorridito , quello che stava vivendo non poteva essere reale, non poteva esserlo perchè Oscar era la sua donna , lei lo amava ed inolte...inoltre era inaudito e impensabile che facesse quello proprio fra le stanze del palazzo .
Oscar era un comandante che rispettava le regole...Sempre!
" Calmati Andrè" - si disse - "E' solo un brutto incubo , Ora ti sveglierai!"
Ma i secondi passavano e i due non si staccavano ed erano talmente persi e concentrati in quel che stavano facendo che non lo sentirono nemmeno entrare.
Andrè strinse i pugni...Ansimò realizzando che non era un incubo ma terribile...orribile realtà.
- Oscar!!! Che cosa stai facendo!
i due si girarono a fissarlo, lui avanzò, la fissò, la camicia semiaperta, la giacca per terra , il viso stravolto dal piacere.
- Oscar...cosa fai...?
Lei dimostrò una calma spiazzante:
- Beh...Mi sembra evidente no...?
- Che casp...
Andrè fissò Fersen, sorrideva  soddisfatto, si girò a fssarla nuovamente:
- Cosa diamine ti ha fatto? Ti ha costretto? 
Lei sorrise 
- Ti sembro una donna che si fa costringere?
- Andiamo! - sbottò Andrè afferrandola per il polso.
Oscar si divincolò dalla stretta alterata :
- Io rimango qui...
- Che cosa dici!!! Cosa diamine sta succedendo!??
- Sparisci Andrè! - sussurrò lei - voglio stare con l'uomo che amo!
- Che cosa????- Andrè era inorridito
- Hai capito benissimo, l'altra sera mi hai chiesto di essere sincera , adesso lo sono : Amo Fersen! 
Il giovane strinse i pugni:
- Non è possibile...Non ci credo! Ci deve essere una spiegazione...Andiamo via Oscar...Poi...poi...fare queste cose qui...Alla Reggia..!
- Sta tranquillo ! - sussurrò lei - qui , in questa stanza non puo' entrare nessuno!
Oscar si avvicinò a lui, lo fissò:
- Mi dispiace Andrè...Ho fatto la mia scelta!
- Ma cosa dici....?
Fersen si avvicinò :
- Avete sentito cosa vi ha detto? Sparite!
Andrè lo fissò ribollendo d'ira:
- Che cosa le avete fatto...? L'avete ricattata ?
- Voi siete pazzo! - sbottò Fersen
Andrè si girò, afferrò il polso di Oscar , la trascinò verso la porta:
- Che cosa fai!!! Lasciami stare, non ne hai nessun diritto!
- Oh...si che ce l'ho! Adesso noi parleremo, poi, se vorrai tornerai qua dentro con questo farabutto! -urlò trascinandola.
Oscar lo guardò e con la mano liberà gli assesto' uno schiaffo che risuonò fra le pareti della stanza.
Andrè si fermò di botto.
- Ti odio Andrè Grandier! - sbottò - va al diavolo e lasciami vivere la mia storia in pace!
Il giovane sgranò gli occhi, le lasciò il polso, fissò lei, poi Fersen .
Oscar lo guardò:
- Sparisci Andrè! 
A spalle basse il giovane uscì dalla stanza.


Andrè lasciò la stanza con gli occhi inondati dalle lacrime, il cuore stretto in un groviglio di rovi, batteva velocemente ed era come se ad ogni battito le spine lo trafiggessero.
Il suo sogno si era sgretolato, sgretolato da tre semplici parole di Oscar: " IO amo Fersen!"
Non poteva crederci!! Aveva pemnsato di tutto per giustificare quell'affermazione e quel che aveva visto , che fosse solo un incubo, che Fersen l'avesse plagiata, ma lo schiaffo e le semplici parole di Oscar avevano fugato ogni dubbio.
Adesso l'unica cosa che voleva fare era salire su Alexander e cavalcare lontano.
Percorse velocemente il corridoio e incrociò Victor.
Il tenente vide il giovane avanzare sconvolto, il viso rifato dalle lacrime, i pugni chiusi, l'aria disperata, gli passò davanti come una furia :
- Andrè...Cosa succede? - esclamò bloccandolo.
Lui si girò, lo fissò arginando un'altra crisi di pianto:
- Succede che il Conte c'è riuscito: Non ci sarà nessun matrimonio!
Victor sgranò gli occhi incredulo:
- Che cosa??
- Ho appena sorpreso la mia futura sposa avvinghiata  al Conte nella stanza attigua all'uscita est.
- Io...si...sapevo che fossero insieme là dentro, dovevano parlare  di problemi inerenti la Regina!
- Oh...Non sò di cosa dovevani parlare , ma sò di certo di cosa  staranno parlando adesso!
- Ma Grandier, è...è impossibile!!
- Lo sò Victor, anche io stento a crederci , ma li ho visti con i miei occhi. Ho afferrato Oscar cercando di trascinarla fuori da quell stanza ma...oddio ...- si portò una mano agli occhi ricordando la scena - mi ha schiaffeggiato  urlandomi di amare Fersen e di sparire!
- Assurdo!
- Si che lo è! Ho anche pensato che lui l'avesse costretta a dirlo ma... vedessi con quale convinzione, con quale impeto Oscar ha sostenuto di aver fatto la sua scelta!!
- Grandier...è...è tutto troppo strano...- convenne Vitor - in effetti il comandante mi aveva avvisato di questo incontro ma...ma mi ha anche raccomandato di entrare in stanza a chiamarla se  l'incontro si fosse protratto per piu' di mezz'ora. Se Oscar avesse voluto stare con Fersen non mi avrbbe di sicuro intimato di interromperla...a meno che...
Victor e Andrè si fissarono sconvolti..
- A meno che non l'abbia drogata! - esclamarono entrambi all'unisono.
- Oscar...oh...mio Dio! - sbottò Andrè ritornando sui suoi passi e correndo verso la stanza con Victor al seguito.
- Devo toglierla dalle sue grinfie prima che succeda l'irreparabile!! - sbottò Andrè correndo come un forsennato.
Victor incrociò uno dei suoi uomini:
- Raduna due dei tuoi compagni - esclamò - raggiungetemi nella stanza attigua all'uscita Est! 
Andrè correva, correva contro il tempo , angustiato, incredulo, scioccato :
-" Amore mio " - pensava " Che cosa ti ha fatto...? Cosa mai ti starà facendo adesso?"
   
 
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