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Autore: girasole93    01/08/2009    2 recensioni
"Non so da quanto tempo non mangio. Non so da quanto tempo non bevo. Non so da quanto tempo non parlo. Non so da quanto tempo non vedo i miei amici. Non so più chi sono." Ecco per voi un'altra Dramione. Spero vi piaccia!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stanotte...Ancora Stanotte...

Smetterò di guardare la foto di noi
due per ora per un pò'
riuscirò a frenare la sete e la fame
ancora non lo so

 

Sono qui ferma a guardare le solite immagini, le solite foto, che guardo ormai da giorni, da settimane, non so più nemmeno io da quanto tempo sono seduta qui per terra a non fare niente se non ripercorrere i nostri pochi momenti passati insieme, da soli. Pochi momenti intimi che mi lasciano sulle labbra un sorriso amaro, di chi ormai vive solo per quello.

Non so da quanto tempo non mangio.

Non so da quanto tempo non bevo.

Non so da quanto tempo non parlo.

Non so da quanto tempo non vedo i miei amici.

 

Non so più chi sono.

 

Tu eri quello che mi stringeva la mano e che mi faceva sentire qualcuno. Eri tu quello mi aveva fatto trovare una personalità che adesso non mi appartiene più.

 

Sono persa.

 

 

perchè con te era inutile
discutere tanto ero io a perdere

 

Quante litigate ci siamo fatti amor mio? Quanti giorni passati nel silenzio più profondo per una piccola discussione che inevitabilmente vincevi te? Quante volte poi alla fine faceva pace amandoci come se non ci vedessimo da anni? Quante volte ho pianto per colpa tua Draco? Quante? Ed ogni volta mi vincevi. Vincevi su di me, vincevi sulla mia lingua e sulle mie parole. E io soccombevo perché non riuscivo più a tenerti testa, eri tutto per me e la paura che una nostra litigate ti facesse scappare da me, mi distruggeva. E cedevo.


stanotte, ancora stanotte
lasciati immaginare accanto a me

 

Mi affaccio fuori dalla finestra ed è buio. Le stelle brillano nel cielo e fissarle troppo mi da noia agli occhi. Ma io non posso fare altro che accecarmi di te. Te che sei diventato la stella più grande del mio piccolo cielo. Alzo nuovamente la testa e ti vedo li. Il tuo sorriso sghembo che chi non ti conosceva poteva scambiare per uno dei tuoi soliti ghigni. I tuoi capelli biondi che tanto amavo accarezzare. I tuoi occhi grigi in cui mi perdevo dopo che avevamo fatto l’amore. Eccoti li, la costellazione più bella che ci sia, quella del Dragone che sorveglia su tutti. Sorveglia su di me. Mi sembra quasi di sentirti qui accanto a me che mi abbracci e mi stringi forte al tuo petto. Quasi sento il tuo respiro che mi solletica il viso e mi fa muovere i riccioli. Quasi mi sembra di sentire le tue mani che mi accarezzano la pelle nuda delle braccia.


ed io
ti cullerò e ti abbracierò
se vuoi dormirò
tra le tue braccia
ti stringerò e poi riderò
ancora
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'

Mi giro verso di te e ti vedo, forte come sempre, bello come ti ho sempre visto, anche quando ci punzecchiavamo per i corridoi i primi sei anni a scuola. E ora sei sdraiato sul nostro grande letto matrimoniale e la tua regale testa è appoggiata sui miei morbidi seni. Le mie mani ti accarezzano e ti cullano come farebbe una mamma con un bambino. E te ti stringi ancora di più a me, vuoi sentire il mio calore, vuoi sentire il mio corpo che tante volte hai avuto anche nei giorni più bui della nostra esistenza. Ti abbraccio e ti parlo di tutto e di nulla. Di cose belle e brutte. Ti rivelo segreti mai detti e rido delle cose pazze che abbiamo fatto insieme. Come quella di sposarci di nascosto e dopo vedere le facce di Harry e Ron che mi guardano come se fossi una pazza. Ma il mio sorriso si spegne non appena quando riapro gli occhi, accanto a me c’è solo un posto vuoto. Un vuoto che non si ricolmerà mai più.


Girerò per la strada confusa e distratta
per ora, per un po'

 

Oggi Ginny è venuta da me, la Piattola come adoravi chiamarla tu, mi ha costretto ad uscire di casa. Mi ha trovata distesa sul letto con tutte le nostre fotografie sparse sul materasso, per terra e sul mio corpo. Mi ha presa di peso e mi ha detto:’Signorinella è meglio se ti fai una bella doccia, qui dentro ci puzza troppo!’ E con un sonoro calcio nel sedere mi ha tirata nel bagno. Nella doccia milioni di nostri ricordi mi sono piombati nella mente. Io e te nel bagno dei prefetti che ci insaponavamo a vicenda. Io e te sempre sotto questa stessa doccia facevamo l’amore. Te che mi baci sotto il getto dell’acqua. Esco dalla doccia e i miei grandi occhi sono ricolmi di lacrime come al solito. Il mio piccolo cuore non ce la fa più a stare da solo, ho bisogno di svago, ma inevitabilmente il tuo ricordo mi piomba addosso con ferocia e mi fai sempre più male. Perché Draco? Perché non lasci la mia mente? Perché non stai tra quelle nuvole senza fare niente se non spiarmi e basta? Perché te ne sei andato? Perché mi hai lasciata sola? Perché non ci sei più te a coccolarmi? Perché ti hanno portato via? Cosa ho fatto di male? Cosa c’è che non va in me? Cosa c’è che non andava in noi? Ti hanno strappato dal nostro letto e sotto i miei stessi occhi assonnati ti hanno ucciso senza pietà. Tuo padre ti ha ucciso senza pietà. Ed io sono rimasta ferma immobile incosciente di quello che mi stava accadendo intorno. Guardavo solo il tuo corpo inerte, nudo davanti ai miei occhi. Non riuscivo a parlare da quante lacrime mi stavano scendendo negli occhi. Non riuscivo a parlare a causa di un dolore acuto all’altezza degli occhi.

-BASTARDO!- Questo ero riuscita ad urlare contro quell’uomo che tu chiamavi padre. Il mio coraggio e il tuo pensiero mi diedero la forza di prendere la bacchetta e ricambiare a tuo padre la tua morte, proprio con la sua stessa moneta. L’ho ucciso. L’unico omicidio che ho commesso.

 

Oggi questi ricordi tristi, che ancora mi mettono addosso rabbia e forza, mi hanno accompagnata per le strade mentre Ginny si divertiva a farmi fare shopping, devo dire però che in alcuni momenti la mia mente era libera.


riuscirò a placare
ansia e dolore ancora io non lo so
perchè con te é inutile
insistere tanto sono io a perdere
stanotte, per l'ultima notte
mi lascerò andare accanto a te

 

è sera, ed una decina di pacchi sta sopra il nostro letto. Non li ho messi apposto, non li ho guardati. Li ho semplicemente messi sul letto. Sono di nuovo alla finestra, ormai è un rituale per me, in quei momenti torno nel passato e ricordo perfettamente le tue mani, il tuo corpo e il tuo fiato. E mi lascio andare, guidata da fili invisibili. Mi lascio andare ai ricordi, e questo è un dolore dolce che ospito nel mio cuore ogni momento che vuole.


e poi
ti cullerò e ti abbraccerò
se vuoi dormirò
tra le tue braccia
ti stringerò e poi riderò
ancora
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'
per ora, ancora, per un po'

 

E ora amore mio, mia vita, guardo di nuovo il cielo, guardo di nuovo quelle stelle che tanto mi ricordano i tuoi occhi. Ormai vivo solo di quello. I ricordi. Mi manchi come l’aria Draco, mi manchi più del sole, mi manchi più dell’acqua. Da quando non ci sei mi manca la tua e la mia vita. Eri tutto per me e ti hanno portato via.

Ti amavo Draco, quando litigavamo in mezzo ai corridoi e i nostri amici erano costretti a tenerci per le braccia sennò ci saremmo scannati.

Ti amo Draco, perché il solo tuo pensiero mi fa ricordare i nostri momenti intimi.

Ti amerò perché nella mi vita non potrò fare altro.  

E ti amerà anche questo bambino, il frutto del nostro amore. Lui ti amerà nonostante non ti vedrà mai, ma le tue foto e i miei ricordi faranno di te il padre migliore che un bambino possa volere, ed io andrò avanti per lui. Per lui e basta. Tu non sei morto Draco, sei dentro il mio ventre.

 

Mi allontano dalla finestra,prendo una poltrona e mi ci siedo, solo un attimo mi sono girata, ma quando mi rivolgo di nuovo vero le stelle, sul davanzale c’è un piccolo biglietto con inciso solo semplici parole…

 

 

…Ti amo anche io vita mia…





Spazio autrice:

Ecco di nuovo per voi una piccola storia. Stavolata ho preso ispirazione da una canzone di Alessandra Amoroso. Per ora, per un pò. Spero vi piaccia!

  
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