"Non so da quanto tempo non mangio.
Non so da quanto tempo non bevo.
Non so da quanto tempo non parlo.
Non so da quanto tempo non vedo i miei amici.
Non so più chi sono."
Ecco per voi un'altra Dramione. Spero vi piaccia!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Smetterò
di guardare la foto di noi
due per ora per un pò'
riuscirò a frenare la sete e la fame
ancora non lo so
Sono
qui
ferma a guardare le solite immagini, le solite foto, che guardo ormai
da
giorni, da settimane, non so più nemmeno io da quanto tempo
sono seduta qui per
terra a non fare niente se non ripercorrere i nostri pochi momenti
passati
insieme, da soli. Pochi momenti intimi che mi lasciano sulle labbra un
sorriso
amaro, di chi ormai vive solo per quello.
Non
so da
quanto tempo non mangio.
Non
so da
quanto tempo non bevo.
Non
so da
quanto tempo non parlo.
Non
so da
quanto tempo non vedo i miei amici.
Non so
più chi sono.
Tu
eri
quello che mi stringeva la mano e che mi faceva sentire qualcuno. Eri
tu quello
mi aveva fatto trovare una personalità che adesso non mi
appartiene più.
Sono persa.
perchè
con te era inutile
discutere tanto ero io a perdere
Quante
litigate ci siamo fatti amor mio? Quanti giorni passati nel silenzio
più
profondo per una piccola discussione che inevitabilmente vincevi te?
Quante
volte poi alla fine faceva pace amandoci come se non ci vedessimo da
anni? Quante
volte ho pianto per colpa tua Draco? Quante? Ed ogni volta mi vincevi.
Vincevi
su di me, vincevi sulla mia lingua e sulle mie parole. E io soccombevo
perché non
riuscivo più a tenerti testa, eri tutto per me e la paura
che una nostra
litigate ti facesse scappare da me, mi distruggeva. E cedevo.
stanotte, ancora stanotte
lasciati immaginare accanto a me
Mi
affaccio
fuori dalla finestra ed è buio. Le stelle brillano nel cielo
e fissarle troppo
mi da noia agli occhi. Ma io non posso fare altro che accecarmi di te.
Te che
sei diventato la stella più grande del mio piccolo cielo.
Alzo nuovamente la
testa e ti vedo li. Il tuo sorriso sghembo che chi non ti conosceva
poteva
scambiare per uno dei tuoi soliti ghigni. I tuoi capelli biondi che
tanto amavo
accarezzare. I tuoi occhi grigi in cui mi perdevo dopo che avevamo
fatto l’amore.
Eccoti li, la costellazione più bella che ci sia, quella del
Dragone che
sorveglia su tutti. Sorveglia su di me. Mi sembra quasi di sentirti qui
accanto
a me che mi abbracci e mi stringi forte al tuo petto. Quasi sento il
tuo
respiro che mi solletica il viso e mi fa muovere i riccioli. Quasi mi
sembra di
sentire le tue mani che mi accarezzano la pelle nuda delle braccia.
ed io
ti cullerò e ti abbracierò
se vuoi dormirò
tra le tue braccia
ti stringerò e poi riderò
ancora
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'
Mi
giro
verso di te e ti vedo, forte come sempre, bello come ti ho sempre
visto, anche
quando ci punzecchiavamo per i corridoi i primi sei anni a scuola. E
ora sei
sdraiato sul nostro grande letto matrimoniale e la tua regale testa
è
appoggiata sui miei morbidi seni. Le mie mani ti accarezzano e ti
cullano come
farebbe una mamma con un bambino. E te ti stringi ancora di
più a me, vuoi
sentire il mio calore, vuoi sentire il mio corpo che tante volte hai
avuto
anche nei giorni più bui della nostra esistenza. Ti
abbraccio e ti parlo di
tutto e di nulla. Di cose belle e brutte. Ti rivelo segreti mai detti e
rido
delle cose pazze che abbiamo fatto insieme. Come quella di sposarci di
nascosto
e dopo vedere le facce di Harry e Ron che mi guardano come se fossi una
pazza. Ma
il mio sorriso si spegne non appena quando riapro gli occhi, accanto a
me c’è
solo un posto vuoto. Un vuoto che non si ricolmerà mai
più.
Girerò per la strada confusa e distratta
per ora, per un po'
Oggi
Ginny
è venuta da me, la Piattola come adoravi chiamarla tu, mi ha
costretto ad
uscire di casa. Mi ha trovata distesa sul letto con tutte le nostre
fotografie
sparse sul materasso, per terra e sul mio corpo. Mi ha presa di peso e
mi ha
detto:’Signorinella è meglio se ti fai una bella
doccia, qui dentro ci puzza
troppo!’ E con un sonoro calcio nel sedere mi ha tirata nel
bagno. Nella doccia
milioni di nostri ricordi mi sono piombati nella mente. Io e te nel
bagno dei
prefetti che ci insaponavamo a vicenda. Io e te sempre sotto questa
stessa
doccia facevamo l’amore. Te che mi baci sotto il getto
dell’acqua. Esco dalla
doccia e i miei grandi occhi sono ricolmi di lacrime come al solito. Il
mio
piccolo cuore non ce la fa più a stare da solo, ho bisogno
di svago, ma inevitabilmente
il tuo ricordo mi piomba addosso con ferocia e mi fai sempre
più male. Perché Draco?
Perché non lasci la mia mente?
Perché non stai tra quelle nuvole senza fare niente se non
spiarmi e basta? Perché
te ne sei andato? Perché mi hai lasciata sola?
Perché non ci sei più te a
coccolarmi? Perché ti hanno portato via? Cosa ho fatto di
male? Cosa c’è che
non va in me? Cosa c’è che non andava in noi? Ti
hanno strappato dal nostro
letto e sotto i miei stessi occhi assonnati ti hanno ucciso senza
pietà. Tuo
padre ti ha ucciso senza pietà. Ed io sono rimasta ferma
immobile incosciente
di quello che mi stava accadendo intorno. Guardavo solo il tuo corpo
inerte,
nudo davanti ai miei occhi. Non riuscivo a parlare da quante lacrime mi
stavano
scendendo negli occhi. Non riuscivo a parlare a causa di un dolore
acuto all’altezza
degli occhi.
-BASTARDO!-
Questo ero riuscita ad
urlare contro quell’uomo che tu chiamavi padre. Il mio
coraggio e il tuo
pensiero mi diedero la forza di prendere la bacchetta e ricambiare a
tuo padre
la tua morte, proprio con la sua stessa moneta. L’ho ucciso.
L’unico omicidio
che ho commesso.
Oggi
questi
ricordi tristi, che ancora mi mettono addosso rabbia e forza, mi hanno
accompagnata per le strade mentre Ginny si divertiva a farmi fare
shopping,
devo dire però che in alcuni momenti la mia mente era
libera.
riuscirò a placare
ansia e dolore ancora io non lo so
perchè con te é inutile
insistere tanto sono io a perdere
stanotte, per l'ultima notte
mi lascerò andare accanto a te
è
sera, ed
una decina di pacchi sta sopra il nostro letto. Non li ho messi
apposto, non li
ho guardati. Li ho semplicemente messi sul letto. Sono di nuovo alla
finestra,
ormai è un rituale per me, in quei momenti torno nel passato
e ricordo
perfettamente le tue mani, il tuo corpo e il tuo fiato. E mi lascio
andare,
guidata da fili invisibili. Mi lascio andare ai ricordi, e questo
è un dolore
dolce che ospito nel mio cuore ogni momento che vuole.
e poi
ti cullerò e ti abbraccerò
se vuoi dormirò
tra le tue braccia
ti stringerò e poi riderò
ancora
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'
per ora, ancora, per un po' forse non lo so
per ora, ancora, per un po'
per ora, ancora, per un po'
E
ora amore
mio, mia vita, guardo di nuovo il cielo, guardo di nuovo quelle stelle
che
tanto mi ricordano i tuoi occhi. Ormai vivo solo di quello. I ricordi.
Mi
manchi come l’aria Draco, mi manchi più del sole,
mi manchi più dell’acqua. Da
quando non ci sei mi manca la tua e la mia vita. Eri tutto per me e ti
hanno
portato via.
Ti
amavo
Draco, quando litigavamo in mezzo ai corridoi e i nostri amici erano
costretti
a tenerci per le braccia sennò ci saremmo scannati.
Ti
amo
Draco, perché il solo tuo pensiero mi fa ricordare i nostri
momenti intimi.
Ti
amerò perché
nella mi vita non potrò fare altro.
E
ti amerà
anche questo bambino, il frutto del nostro amore. Lui ti
amerà nonostante non
ti vedrà mai, ma le tue foto e i miei ricordi faranno di te
il padre migliore
che un bambino possa volere, ed io andrò avanti per lui. Per
lui e basta. Tu
non sei morto Draco, sei dentro il mio ventre.
Mi
allontano dalla finestra,prendo una poltrona e mi ci siedo, solo un
attimo mi
sono girata, ma quando mi rivolgo di nuovo vero le stelle, sul
davanzale c’è un
piccolo biglietto con inciso solo semplici parole…
…Ti
amo anche io
vita mia…
Spazio
autrice:
Ecco di nuovo
per voi una piccola storia. Stavolata ho preso ispirazione da una
canzone di Alessandra Amoroso. Per ora, per un pò. Spero vi
piaccia!