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Autore: guimug    01/12/2019    1 recensioni
Sullo scenario della seconda guerra mondiale Terence si ritrova a dover sottostare ad un ricatto governativo e nello stesso tempo a dover gestire i turbamenti amorosi della figlia Angie, in ansia per la sorte del suo John.
Nel frattempo un mistero aleggia su una tomba vuota e su qualcuno che chiama da un lontano passato...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Candy saga'
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Capitolo 2

 
L’indirizzo era quello giusto, il 1600 di Pensylvania Avenue a Washington, ma Terence si chiedeva cosa diavolo ci facesse un attore di Broadway sulla soglia del più importante edificio degli Stati Uniti. Eppure la lettera che gli era stata recapitata riportava proprio lo stemma della Presidenza ed era firmata da Franklin Delano Roosevelt.

“Egregio signor Granchester, con la presente Lei è invitato presso la residenza presidenziale il giorno 25 Settembre 1944 per le ore 19:00 ad una cena informale durante la quale Le sarà presentato un progetto a cui confidiamo vorrà aderire…”

Ed ora si trovava lì, all’ingresso della Casa Bianca, attendendo che un impeccabile domestico lo introducesse attraverso saloni e corridoi al cospetto del presidente. Finalmente l’usciere ricevette il via libera e Terence venne scortato fino ad una sala da pranzo dove una tavola apparecchiata per sei persone attendeva solo i commensali. Entrando nella stanza il giovane attore si accorse che gli altri ospiti erano quasi tutti alti ufficiali tranne uno che si affrettò a tendergli la mano.

“Buonasera signor Granchester, o preferisce che la chiami col suo nome d’arte Graham?”

“Granchester andrà bene signor…?”

“Mi scusi, sono imperdonabile!” disse l’uomo “Il mio nome è Henry Stimson e sono il Segretario alla Guerra. Immagino si stia chiedendo come mai sia stato invitato questa sera.”

“Infatti signor Stimson, io non ho mai avuto nulla a che fare con le istituzioni politiche e militari. Faccio l’attore e non vedo cosa possiate volere da me.”

“Abbia pazienza e le spiegheremo tutto. I signori qui presenti sono il generale George Marshall, il colonnello Hughes e l’ammiraglio Nimitz. Appena il presidente si unirà a noi… oh, ma eccolo”

La porta della stanza si era aperta per introdurre un uomo seduto su una sedia a rotelle, i tre militari scattarono sull’attenti salutando l’illustre anfitrione mentre Stimson gli si avvicinò dicendo

“Buonasera presidente, permetta che le presenti Terence Granchester. Il signor Granchester è probabilmente il miglior attore shakesperiano di Broadway e potrebbe essere la persona più indicata per il nostro progetto”

“Perfetto Stimson” rispose Roosevelt “Ora mettiamoci a tavola così potremo discuterne comodamente.”

Il sestetto prese posto e Terence venne a trovarsi esattamente di fronte al presidente, durante la cena il Segretario alla Guerra illustrò per sommi capi la sua idea. Si trattava di inviare in Europa alcuni esponenti del mondo dello spettacolo per tenere delle rappresentazioni per le truppe, in modo da risollevarne il morale. Terence era allibito, era riuscito a scampare all’arruolamento in virtù della sua professione ed ora proprio perché attore lo volevano mandare a rischiare la vita in zona di operazioni?

“Mi scusi signor Stimson, ma non credo proprio di essere la persona adatta per un simile progetto. Io sono un attore classico e non credo che sotto le bombe mi riuscirebbe bene interpretare Otello o Falstaff!”

“Ma cos’ha capito?” rispose Stimson “È ovvio che lei non verrebbe mai inviato nelle zone cosiddette calde. La sua professionalità è richiesta nelle retrovie, in zone dove ormai la guerra è finita e le truppe vengono mandate per gli avvicendamenti dal fronte.”

“Va bene” continuò Terence “Ma il mio repertorio shakesperiano non credo che interesserà molto ai vostri giovani soldati americani. Credo che il mio amico Bob Hope sia molto più indicato per questo ruolo.”

Frank Roosevelt prese la parola “Il signor Hope ha infatti già aderito al nostro progetto ed è impegnato in un lungo giro di spettacoli per le nostre truppe di stanza nel Pacifico. Lei invece dovrebbe recarsi in Francia, nel nord ormai sotto controllo, nell’ottica di uno scambio culturale e diplomatico con i nostri alleati inglesi. In realtà la sua presenza è richiesta per un solo spettacolo, che però è di estrema importanza.
A Calais si svolgerà un importante vertice fra le alte sfere a cui parteciperanno anche Winston Churchill e Charles De Gaulle. A margine dell’evento ufficiale l’alto comando ha pensato ad una rappresentazione teatrale quale evento ricreativo e la scelta è caduta su una rassegna di brani classici del repertorio di William Shakespeare.”

Roosevelt incontrò lo sguardo interrogativo di Terence che cominciava anche a tradire una certa irritazione, ma facendo mostra di non aver colto la sfumatura il presidente continuò

“Lei è un nobile inglese ed affermato attore shakesperiano, abbiamo pensato che una sua interpretazione davanti a personaggi così illustri avrebbe potuto essere favorevole per le relazioni presenti e future con i governi inglese e francese. In fondo cosa le chiediamo? Di fare il suo lavoro per una volta invece che a New York in un teatro di Calais!”

“Dopotutto lo può considerare un onore” riprese Stimson “Lei rappresenterebbe sia l’Inghilterra, che è la sua terra natale, sia l’America sua patria d’adozione. Il suo prestigio ne uscirebbe di sicuro ingigantito e ci sarebbe anche un riconoscimento da parte dello stato.”

Terence era allibito, questi alti papaveri gli stavano chiedendo di andare in una zona di guerra per far fare bella figura all’amministrazione! Oh sì, la zona era sotto il loro controllo ma chi gli avrebbe assicurato che una bomba tedesca non potesse finire lì per caso? Sentiva la rabbia montargli dentro e stava per alzarsi quando il generale Marshall prese la parola.

“Signor Granchester, le ricordo che ogni giovane uomo è tenuto a prestare la sua opera per difendere il proprio paese. Se lei oggi non si trova già in Francia con la divisa dell’esercito di sua maestà britannica lo deve al fatto che, qui in America, è considerato un personaggio pubblico e per questo sono state fatte pressioni dal Pentagono affinché non venisse richiamato in patria per essere arruolato. Credo che per questo dovrebbe esserci riconoscente, le chiediamo quindi di aderire al progetto che le porterà via non più di tre settimane altrimenti… beh, lei mi capisce. Dal Pentagono potrebbe partire un cablo diretto al ministero della difesa inglese in cui si dice che il cittadino britannico Terence Granchester è disponibile a prestare servizio nell’esercito!”

Il sorrisino del generale era irritante ma ancora di più lo erano gli sguardi di approvazione del presidente e degli altri commensali, lo avevano incastrato ed ora doveva fare buon viso a cattivo gioco.
Alzò quindi il calice e con tono sarcastico esclamò

“Alla salute del nostro progetto quindi, e complimenti per il vostro modo pulito di trattare gli affari!”

Ingoiò in un solo sorso il vino poi continuò “Ed ora se volete scusarmi voglio tornare subito a casa a dare la meravigliosa notizia a mia moglie e mia figlia!” ed alzatosi lasciò la sala senza nemmeno salutare.

 
  
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