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Autore: TeamFreeWill    03/12/2019    4 recensioni
Prequel della mia long Perfect.
L'inizio dell'amore tra il principe Jared e il cameriere Jensen. Un amore talmente forte che nemmeno le differenze sociali può impedire di sbocciare. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e il cameriere: il filo rosso del destino'
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Note autrice
Capitolo hot e amoroso ^^




Intanto i due ragazzi, non appena si furono richiusi la porta alle spalle, volarono letteralmente uno tra le braccia dell’altro. Stavolta niente calma. 

Il bacio che ne seguì divenne immediatamente bagnato e languido, le labbra mordicchiate, le lingue intrecciate insieme e poi di nuovo divise per rincorrersi dispettose.

Si ritrovarono a gemere in quel bacio, a respirare il respiro dell’altro, il bisogno di coccolarsi sempre più impellente, fisico, viscerale.

“Oddio...Jensen...mi sei....” le mani ora sui fianchi e sotto la maglietta del compagno. ”...mancato tanto. Questi quattro giorni senza vederci sono stati ....” ma ora era lui a tremare mentre Jensen ne imitava il gesto, sfiorandolo con la punta delle dita fredde ”...una tortura!” finì nascondendo la testa nell'invitante incavo del collo del biondo e iniziando a baciarlo languidamente. 

“Jared...o mio Dio!” gemette il più grande piacevolmente sconvolto dall'esuberanza del compagno.

Di solito, Jared, era quello più calmo tra i due, ma ora beh! decisamente non lo era e Jensen stava perdendo la testa e se il suo principe avesse continuato così lo avrebbe portato in camera da letto seduta stante e lo avrebbe amato! Lo desiderava...lo sognava...lo voleva…

“Jensen....” sussurrò Jared mentre le sue mani ora accarezzavano la schiena di Jensen , languidamente e sensualmente. Voleva Jensen...lo sognava....lo desiderava...lo voleva.

Un attimo dopo, le sue labbra ritornarono sulle labbra schiuse del biondo appropriandosene, riassaporando il loro sapore, il suo respiro mentre Jensen, la cui mente oramai era completamente spenta, assecondava quei baci e iniziava a spingerlo verso la camera letto, sfilandosi a vicenda le magliette, sensualmente.

Giunti in camera, Jared, si distese lentamente al centro del letto, Jensen sopra di lui lo baciava e baciava mandandolo in paradiso, lasciandolo senza fiato per il piacere che procurava.

Le mani accarezzavano, premevano, stringevano la schiena del suo uomo facendo gemere Jensen, le mani del biondo ai lati della testa di Jared, tese, protettive.

“Oddio sì…ti voglio….” Gemette il moro all’ennesima scarica elettrica provata dallo sfregamento continuo ed erotico dei loro bacini, i pantaloni che erano sempre più un impedimento.

Jensen sentendolo in quel modo, si bloccò di colpo e si sollevò appena a fissarlo. Nei suoi occhi, come in quelli del compagno, desiderio. Puro e incontrollato, come un incendio che non si poteva controllare.

Deglutì e si morse le labbra per riuscire a calmare il suo cuore, ma è impossibile quando il tuo uomo ti invita a riprendere a baciarlo. Le mani che sfiorano le spalle, i pettorali, i fianchi.

“Piccolo….devi...devi calmarti o…” il cuore che martellava sempre di più al piacere che provava mentre Jared prendeva l’iniziativa, mettendo da parte la vergogna, toccandogli il cavallo dei pantaloni con fare erotico. “…o io..non…risponderò di me”.

Dio! Era così preso da Jared in quel momento che se facevano l’amore, lui non era certo di trattenersi nei movimenti. Troppa la passione che sentiva per Jared. Aveva paura di fargli male e mai…mai! se lo sarebbe perdonato. Non voleva rovinare la sua prima volta facendogli provare un dolore che poteva essere mitigato dalla dolcezza.

“Jensen…ti voglio...” ripeté sensuale Jared, slacciando la cintura e poi sbottonando i pantaloni di Jensen, giocando con l’elastico dei boxer fin quando la mano , intraprendente non andò ad avvolgere calda e decisa, la virilità del biondo e iniziando a massaggiarla piano.

“Gesù!” riuscì a dire, Jensen, a quel contatto intimo ma poi si costrinse ad allontanarsi, così che Jared fu costretto a lasciare la sua intima presa.

“Ma come?” fece Jared, rimandoci un po’ male “Non vuoi…non vuoi fare l’amore con me?” e si sentì morire a quella eventualità. Forse stava correndo troppo. Aveva sbagliato a lasciarsi andare così.
Ma poi si diede dell’idiota quando Jensen, con gli occhi lucidi, lo strinse a sè e lo baciò dolcemente sussurrandogli un languido: “Anch’io voglio fare l’amore con te. Dio sa quanto, ma…. ma ho paura di farti male. E voglio.. voglio che tu ti senta pronto. Voglio che tu….tu lo voglia davvero!” sussurrò preoccupato per quella eventualità, posandogli un amorevole bacio sulla fronte.

Jared, ora anche lui con gli occhi lucidi, gli prese il viso tra le mani e gli sussurrò un sicuro: “Sono pronto Jensen” la voce rassicurante, -lo era davvero-, poi leccandosi le labbra aggiunse un dolce “Non potresti mai farmi del male…lo so….come so che saprai prenderti cura di me come hai fatto in queste settimane facendomi provare e scoprire sensazioni meravigliose…"

“Piccolo mio…” disse solo il biondo abbracciandolo, i corpi caldi, la pelle fremente, i cuori che battevano all’unisono nei loro petti. Quella frase lo aveva tranquillizzato e gli fece prendere la sua decisione.

Rimasero in quell’abbraccio per alcuni secondi e poi ripresero a baciarsi lentamente, languidamente, di un bacio profondo e bagnato, mentre scariche elettriche viaggiavano lungo tutta la schiena in entrambi.

“Jared…” fece alcuni secondi dopo, Jensen, appoggiando la fronte su quella del più piccolo che lo guardava con occhi innamorati – sì lo erano! Era amore quello che scaturiva da quegli occhi dolcissimi puntati verso il suo uomo,“….Voglio che tu sia mio…voglio amarti…Voglio sentirti parte di me….voglio completarmi in te.”

“Jensen...” il cuore ricolmo di una felicità pura. 

Già! Quella sensazione che provava ogni volta che stava con lui…quella sensazione viscerale…quel calore…quella gioia ed eccitazione anche…

Dio! Si sarebbe fuso con il suo compagno. Con l’uomo che l’aveva fatto sentire vivo, felice e anche bene. Con l’uomo che – lo capì in quel momento- amava.

Sì, perché lui amava Jensen, da quando gli aveva dato quel consiglio su quella terrazza panoramica. Lo amava e lo avrebbe amato per sempre.

“…Amami” sussurrò baciandolo di nuovo e ritornando ad avvolgere la virilità del biondo con la propria mano, il cuore impazzito per quello che aveva capito.

Il biondo gemette a quel tocco audace. La mente che si spegneva a poco a poco, la voglia di fondersi con Jared e in quella consapevolezza, con gesti urgenti e impacciati, i due amanti finirono di spogliarsi così che i pantaloni finissero dimenticati da qualche parte sul pavimento.

Alla fine, l’ultimo barlume di lucidità di Jensen, si spense quando Jared, lo attirò a sé per baciarlo. 

Era completamente vinto da quello che provava, da quello che Jared gli stava facendo provare, anzi che gli faceva provare ogni volta che stavano insieme.

Dio! Cosa gli aveva fatto quel ragazzo fin da quando lo vide entrare nella sala del ricevimento alla cena di gala. Per lui aveva fatto cose che per nessun altro ragazzo al mondo aveva fatto. Per lui avrebbe fatto tutto e ora…beh!! ora stava per fondersi con lui…stava per diventare tutt’uno con lui.

Inspirò il profumo della sua pelle e poi lo guardò attraverso gli occhi socchiusi. Dio! Era perfetto, bellissimo. Il cuore perse diversi battiti e poi accelerò di colpo pervaso dalla felicità pura.

Sorrise nel bacio e capì: lo amava – mai aveva amato prima! - da quando lo vide la prima volta terrorizzato e spiazzato da un discorso e i loro occhi si incrociarono per la prima volta.

“Piccolo...” gemette scendendo a baciargli la mascella e poi il collo, un pò più sotto del lobo, un punto sensibilissimo nel minore.

“Oddio Jensen…mi fai impazzire!” gemette il moro, le mani ora sui glutei dell’altro per avvicinarlo il più possibile.

Galvanizzato, il biondo iniziò a scendere sempre più giù, prima sui capezzoli, poi sul ventre ansante e quando arrivò al suo ombelico vi soffiò sopra facendo rabbrividire il suo ragazzo, che si ritrovò a stringere le lenzuola tra le dita, completamente vinto da quello che stava per succedere.

Jensen, dalla sua posizione, guardò verso Jared. Lo vide come lo guardava, le guance arrossate, le labbra morse fino a sbiancarle. Negli occhi la trepidante attesa di quello che stava per succedere.

Il biondo sorrise malizioso e poi iniziò a baciarlo piano e con movimenti lenti e ben dosati, sfilò l’ultima barriera di stoffa che lo separava dall’intima bellezza di Jared. E una volta che anche i boxer di Jared finirono chissà dove, Jensen ritornò a riscaldare con suo fiato il corpo dell’amante.

“Jensen…Jensen! Fallo ti prego…Ti prego! Voglio…..voglio che tu...” supplicò Jared quando vide che ora c’era comunque un po’ di esitazione da parte del maggiore.

Il biondo, sentendolo, sorrise incoraggiato da quelle suppliche e, il cuore comunque martellante, lo fece: avvolse la virilità del suo compagno con il calore della sua bocca e iniziò a stuzzicarlo con la lingua in maniera dispettosa per tutta la sua lunghezza.

Jared per un secondo si ritrovò a invocare Dio. Un calore e un piacere stordente fin dentro l’anima, le lenzuola strette tra le sue mani, un piacere sempre più intenso, sempre più indomabile. Un fuoco che ardeva senza bruciare! 

Era la prima volta che Jensen si stava cibando di lui in quel modo particolare e per Jared era qualcosa di indescrivibile tanto che se Jensen avesse continuato ….

“Jensen ba..basta…o io….” gli disse passandogli le mani tra i folti capelli biondi. Al tocco, il più grande si fermò e gli bastò guardare l’altro per capire che era al limite.

Sorrise, gli occhi comunque carichi di desiderio e lussuria.

Iniziò a percorrere il percorso a ritroso con una scia di baci infuocati finché non raggiunse le labbra di Jared e le fece sue. I sapori mischiati, uniti, fusi, i respiri affannosi.

“Piccolo..” quando si ripresero dal bacio, fronte contro fronte, occhi negli occhi. ”…sai di buono. Molto buono!” provocò.

A quella uscita il minore arrossì vistosamente, ma poi si rese conto che lui non aveva avuto l’onore di assaporarlo in quel modo piccante.

Si morse le labbra e, galvanizzato dal piacere e dall’amore che provava per Jensen, ribaltò le posizioni con un colpo di reni. 
Dalla sua, Jared aveva l’altezza e quindi , le lunghe gambe lo aiutarono nel movimento.

Il cambio di posizione fu talmente veloce che Jensen, colto di sorpresa, non se ne rese nemmeno conto!

“Ma…” disse confuso, ritrovandosi Jared seduto a cavalcioni su di lui, le mani sui pettorali che lo accarezzavano languide.

Il moro si abbassò appena e sussurrò al suo orecchio, un provocante: “ E’ il mio turno. Voglio assaggiarti anch’io!” e detto questo iniziò a baciarlo, a mordergli dolcemente il lobo, facendo rabbrividire Jensen che si ritrovò a boccheggiare, le mani strette sui fianchi del moro che scendeva sempre più in basso, in maniera sensuale. 

Prima assaggiò i capezzoli, poi il ventre e la pancia e quando fu vicino all’inguine invitante di Jensen, che momentaneamente era in un peccaminoso paradiso, vi soffiò sopra e quel gesto beh!!! lo fece ritornare alla realtà e pregare di volare presto in un altro Paradiso.

Gli bastò sollevare la testa appena e osservare Jared avvolgergli senza alcuna timidezza la sua virilità fremente con la sua bocca calda, per finire, invece, in un dolce Inferno!

“Oddio..oddio…” una mano stretta tra le lenzuola, l’altra ad accarezzare la testa di Jared.

Stava per raggiungere il punto di non ritorno quando improvvisamente sentì solo freddo e quando aprì gli occhi, stordito e confuso, si ritrovò due occhi chiari e lucidi di desidero che lo fissavano languidi.

“Sai di buono anche tu...” fece Jared leccandosi le labbra più volte, “..molto buono” e con quella frase Jensen, di nuovo galvanizzato dal piacere, prese il viso tra le mani del suo uomo e lo baciò, le labbra del moro già protese verse lui.

Si baciarono di un bacio languido e bagnato, profondo, diverso però dagli altri. Era comunque molto intimo. 

Anche le carezze che ne seguirono erano diverse, più dolci e sensuali, erotiche. I loro corpi e le loro anime che chiedevano di fondersi.

Jensen, le mani ora sui fianchi del minore, fece leva con le gambe e ribaltò le posizioni , imprigionando sotto di sé il suo compagno. I capelli scompigliati sul cuscino, le gote arrossate, i respiri affannosi.

“Jared…” si perse a guardarlo, gli occhi innamorati, spostandogli una ciocca di capelli dalla fronte “…sei bellissimo e perfetto.”

“Anche tu, Jensen. Anche tu!” il respiro affannoso, perso negli occhi verdi di Jensen, il cuore impazzito nel petto.

Si leccò le labbra e sussurrò, accarezzandogli ora una guancia, “Sta per…succedere, vero?” 

“Sì, piccolo…Se tu lo vuoi, sì. Sta per succedere. Saremo una cosa sola” e detto questo, prima di baciarlo, gli accarezzò le labbra con l’indice e intrecciò una mano con la sua.

Jared sussurrò dolcemente. “Lo voglio con tutto il mio cuore” e poi si abbandonò completamente a quel bacio languido, il cuore che batteva così forte da far male. 
 



Note autrice
Grazie Lilyy per avermi segnalato gli errori di battitura che non avevo notato ^^
  
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