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Autore: Simus    03/12/2019    0 recensioni
Non riuscivo a smettere di pensare alla carezza di Jacob, al solo pensiero sentivo la guancia bruciare, ma che diavolo mi stava succedendo? Era tutto così strano, vedevo e percepivo Jacob in modo diverso negli ultimi tempi...
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Nei giorni seguenti la mia famiglia e il branco mi gravitavano intorno, sapevo di essere controllata a vista e l'unico posto dove trovavo un po' di privacy era a scuola. Paradossale, ma era così, certo c'era Elen che non mi dava pace per via di Cristian ma tutto sommato era meglio lì che chiusa in casa. Il mezzo vampiro mi lanciava occhiate, forse attendeva il momento opportuno, probabilmente l'assenza di Elen, ma in fondo era meglio così...
All'uscita c'era Jacob, mi era venuto a prendere con la macchina e con un sorriso super sexy, insieme alla maglietta aderente e al giubbetto in pelle. Gli corsi letteralmente incontro
- Felice di vedermi o di aver terminato le lezioni? - ridacchio spalancando le braccia e avvolgendomi nel posto più sicuro e caldo del mondo
- Per aver concluso le lezioni ovviamente! - scherzai facendo una smorfia
- Mmm...potrei crederci - disse fingendosi offeso
- Senti Jake, ho voglia di mare, ti va di andare a La Push? - proposi
- Ogni suo desiderio è un ordine - rispose divertito aprendomi la portiera della macchina. Jacob non appena varcava i confini di La Push si distendeva, quel luogo era casa, era il suo punto felice e lo si percepiva benissimo. Appena arrivammo andammo a trovare Bill, Rachel e Paul gli avevano affidato i nipotini, ciononostante ci strinse in un forte abbraccio
- Nessie, sei sempre più bella e grande, sei una donna ormai - mi disse sorridendo
- Bill sei l'unico che sembra essersene accorto, Jacob e miei mi trattano come una bambina indifesa - sospirai
- Vedi cara, siamo noi stessi i fautori e gli artefici dei cambiamenti, alle volte basta una fiammella per far divampare l'incendio... - mi disse saggiamente strizzandomi l'occhiolino, aveva ragione, dovevo innescare la fiammella...
Jacob, uscito dalla sua camera ci raggiunse, aveva sentito e avvisato i miei della nostra visita a Bill.
- Nessie ci sono stati dei movimenti intorno la casa, Emmet e Jasper hanno percepito un vampiro... - spiegò brevemente
- Vicino la casa nel bosco? - chiesi preoccupata
- Si, stanno cercando tracce insieme al branco, riteniamo più sicuro per te se rimani qui a dormire - fece un breve cenno al padre che con il capo diede il suo consenso
- Ma non ho le mie cose Jake, inoltre ci sono già i bambini e non vorrei disturbare - dissi guardando le due pesti arruffarsi davanti alla TV
- Nessie, ti prego di rimanere, dormirai in camera di Jacob e non devi preoccuparti di nulla - disse prontamente e con autorità Bill, a quel punto sorrisi e rimasi in quella deliziosa casetta.
La camera di Jack era essenziale ma calda e accogliente, proprio come lui, mi misi a fare i compiti sulla sua scrivania mentre lui guardava fuori dalla finestra pensieroso...
- Jack, c'è qualcosa che non va? - domandai poggiando la penna sul quaderno e concentrandomi su di lui.
Jacob si voltò, I suoi occhioni neri incrociarono i miei, era così perfetto, così...
- Va tutto bene, non permetterò che ti accada nulla, promesso! - esclamò convinto interrompendo i miei pensieri.
- C'è una cosa che voglio dirti e voglio che tu sia il primo a saperlo... - qualcosa di quelle parole fece irrigidire Jake
- Ho capito cosa voglio fare dopo il diploma- conclusi, notando la fronte di Jacob distendersi
- lasciami indovinare... Medicina? - ridacchio lui pensando che volessi seguire le orme di mio padre e di mio nonno
- No, sei parecchio fuori strada, ho deciso di studiare ingegneria - dissi tutta soddisfatta
- Ah si? Beh non male... Anche se sarai circondata da ragazzi impazienti di fare la tua conoscenza... - disse in una smorfia.
- Geloso grande capo? - chiesi provocatoria e mi sporsi verso di lui, si immobilizzò completamente, cosa gli era preso?
- Vado a vedere se serve una mano a Bill per preparare la cena - disse abbozzando un sorriso e si dileguò dalla stanza, mi aveva forse rifiutato nuovamente? Come la sera del mio compleanno? Decisi di riconcentrarmi sui miei compiti.
- Nessie è pronta la cena... - mi informo Jacob affacciandosi alla cameretta con addosso un grembiule rosso, per un attimo me lo immaginai solo con quello indosso e avvampai completamente.
La cena preparata da Bill e Jacob era eccezionale, sapeva cucinare benissimo ogni tipo di carne, per sdebitarmi mi offrii per risistemare la cucina, Bill andò a mettere a letto i bambini e Jacob chiamò mio padre per sapere degli sviluppi.
A velocità vampiresca feci brillare la cucina in pochissimi minuti e mi sedetti di fianco a Jake sul divano.
- Novità? - indagai
- Al momento no, la scia dell'estraneo sembra interrompersi nel nulla - mi riferì Jacob, evidentemente in pensiero.
- Jack non è che avresti una maglietta da prestarmi come pigiama? -
- quante ne vuoi, ma ti avviso, non sono alla moda come quelle di Alice- ridacchio lui
Salimmo nuovamente in camera sua e mi porse diverse magliette, ne presi una nera semplice che odorava di lui, feci per togliermi i jeans quando Jake sobbalzò
- Ness! Ma che fai? - sembrava imbarazzato
- Mi pare ovvio, mi metto il pigiama o meglio la maglietta - risposi puntando lo sguardo su di lui, il quale ormai rosso peperone aggiunse
- Non sei più una bambina Ness, preferirei che mi avvisassi prima di spogliarti - uscendo velocemente dalla sua camera.
Finalmente lo aveva ammesso, allora non mi vedeva tanto più come la piccola Nessie, compiaciuta e soddisfatta mi infilai la maglietta, mi arrivava a metà coscia e guardandomi alla specchio mi vidi abbastanza sexy, raccolsi i capelli in una coda e mi affacciai sul pianerottolo. Jacob si era messo sul divano
- Jack, io vado a dormire, buona notte - lo informai dal ciglio delle scale, lui si girò e mi guardò come speravo da tempo mi guardasse, con gli occhi accarezzò le mie gambe scoperte, per poi risalire ai miei occhi e ragalandomi un sorriso caldo, forse non gli ero così indifferente....
- Notte Ness, io dormo qui sul divano - proclamò e la barriera ricadde tra di noi...
Così mi congedai e mi infilai da sola nel suo letto, di certo prendere sonno dopo quello sguardo fu difficile, cosa stava succedendo tra di noi? La verità era che io mi lo volevo come il mio uomo e non come amico, avrei voluto gridargli quanto mi piacesse e quanto lo desideravo, ma come avrebbe reagito? Eppure un amico non ti guarda come se volesse strapparti i vestiti di dosso... disse una vocina speranzosa nella mia testa; con quei pensieri presi sonno, ma fu un sonno molto agitato, stavo nella foresta, qualcuno mi inseguiva, qualcuno che voleva uccidermi...
Mi sollevai di botto dal letto tutta sudata, vidi nel buio Jacob sulla soglia della porta
- Ness, va tutto bene? - chiese preoccupato
- Era solo un sogno - dissi per rincuorare più me che lui
-Hai urlato... Così sono salito a vedere, se hai bisogno di qualcosa chiamami- stava per tornare in salone
- Ho bisogno di te... - mi uscì in un sospiro, come se stessi rivelando un segreto, come se in quelle parole ci fosse condensato tutto quello che provavo... Lo vidi voltarsi, aveva un accenno di sorriso e con dolcezza si avvicinò, solo allora notai che portava una maglietta e dei boxer neri, sembrava un modello di intimo.
Si sedette sul bordo del mio letto e con voce roca e profonda mi disse
- Sono qui e ci sarò per sempre -
Mi divincolai dalle lenzuola, e mi protesi verso di lui, lo abbracciai, lui era il mio tutto, fu in quel momento che smisi di pensare...
Gli misi una mano sulla guancia bollente e delicatamente la feci scivolare fin dietro la nuca, percepii i muscoli di Jacob vibrare, come a volersi protendere verso di me ma al tempo stesso qualcosa li frenava, eppure ormai io ero senza freni.
 
POV JACOB
 
Ness aveva bisogno di me, a quel punto mi sedetti sul bordo del letto vicino a lei, aveva una strana luce negli occhi, la vidi divincolarsi dalle lenzuola e si protese verso di me, il mio angelo personale, la mia dea, le lunghe gambe affusolate si posarono sulle mie e mi strinse in un abbraccio dolce, eppure percepii che non era il solito abbraccio, di quelli che mi dava da bambina, era pieno di desiderio. Qualcosa nel mio basso ventre mandava chiari segnali... Dovevo Svincolarmi prima di perdere il controllo, ma lei mi stregò, posò delicatamente una mano sulla mia guancia e molto lentamente la fece scivolare sulla mia nuca, fu allora che smisi di ragionare e la sovrastai facendola sdraiare sul letto, era mia e voleva esserlo...
Con la mano dietro la nuca mi strattonò e portò il suo viso a pochi centimetri dal mio, fu allora che colmai le distanze e posai le mie labbra sulle sue, iniziò una danza paradisiaca... Le sue labbra si dischiusero nelle mie, intrecciò le gambe sul mio bacino, e preso dalla foga iniziai a premere sempre di più sulle sue labbra morbide, la sua lingua giocava con la mia, la sentii gemere, spostai le mie labbra sul suo collo e iniziai ad assaporare la sua pelle, lei strinse ancora di più le gambe sul mio bacino e... Mi strappò la maglietta, con la velocità di una pantera capovolse i ruoli e passò sopra di me, i suoi capelli ricadevano sul mio petto e la sua lingua iniziò a disegnare cerchi immaginari sul mio torace, sul mio addome e fu in quel momento che iniziò a togliere via anche i box...
- Nessie... - mugugnai in uno stato di eccitazione che sfiorava l'estasi
- Vuoi che smetta? - mi sussurrò all’ orecchio baciandomelo e assaporandolo con la lingua
- Se ci tieni alla mia vita... Si, anche se non mi dispiacerebbe morire così - risi
- Qualcuno li sotto la pensa diversamente JJ... - mi sussurrò la mia dea con malizia
- Renesme, così non mi aiuti molto, sappi che tuo padre mi staccherà la testa -
- Ops, il lupacchiotto alfa ha paura? - rise lei di gusto
- Cosa ne hai fatto tu della pudica e timida mezzavampira? -
- Forse non c'è più da un pezzo Jake e tu ci hai messo un po' prima di capirlo - disse la mia visione scivolando al mio fianco e poggiandosi sul gomito.
Sudata, mezza nuda e con uno sguardo malizioso... Voleva mandarmi al manicomio e ci stava riuscendo
- Nessie lo avevo notato, dalla sera del tuo compleanno, ma volevo che ne fossi certa... Ci sono cose di cui dobbiamo parlare e...- mi interruppe ponendo il suo indice affusolato sulle mie labbra, si rannicchio sul mio petto e mi disse - Mai più senza di te, rimani con me Jack- sembrava quasi una supplica
- Renesme io non ti lascerò mai, sappilo - suonava come una promessa e la strinsi forte a me.
  
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