Crossover
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Autore: PGV 2    03/12/2019    4 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Con questo Capitolo prequel tratterò soprattutto due argomenti fondamentali, uno è quello che vi avevo già anticipato nello scorso Capitolo e che dà il titolo a tutto il chap, mentre il secondo è… non ve lo dico XD ;).
Aggiungo anche che questo sarà l’ultimo Capitolo “normale” della fic prequel. A che cosa mi riferisco? Diciamo solo che dopo il finale bisognerà guardare questa storia flashback da un altro punto di vista, forse già leggendo il finale capirete perché ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuto molto lo scorso Capitolo, che anche se era incentrato quasi esclusivamente su uno scenario ha approfondito alcuni personaggi come Lelouch, Nunnally, Hans, Raichi ed anche l’amicizia tra Elsa e Schmidt, e tra l’altro solo adesso mi sto rendendo conto che sto approfondendo parecchio Raichi, ma in fondo nella fic principale l’ho mostrato pochissimo e di conseguenza ci può stare anche per capirlo meglio come personaggio ;). All’amicizia tra Elsa e Schmidt ho dedicato unicamente questo paragrafo, dato che dalla prossima volta che si vedranno si partirà con la seconda parte della storia di Johann, però almeno una piccola scena dedicata a loro due insieme era giusto dedicarla, altrimenti non si capisce come mai Elsa è così legata a Teschio Rosso nonostante chi sia :). C’è da fare una piccola precisazione: le pillole cancella-memoria progettate da Raichi hanno cancellato in tutti i ricordi di chi erano Elsa e Schmidt prima del rapimento da parte di Fontaine, da quel giorno e fino ad oggi si ricordano tutto, e questo perché il Concilio ritiene che non si corrono pericoli dato che la gente è convinta che non è stato Fontaine a rapire né loro né gli altri, visto che anche gli ADAM hanno ingoiato la pillola e non ricordavano nulla e non sono stati trovati i bambini rapiti nel loro rifugio. A causa di ciò, potremmo dire che il ricordo di Fontaine ce l’hanno, ma non lo collegano al rapimento di Schmidt e dei quattro bambini, almeno per ora naturalmente visto che, come si è visto nella fic prequel, Jack Frost ed Alice hanno parlato del rapimento davanti a Mustang, Hawkeye ed Erza rivelando così loro ciò che avevano dimenticato ;). In effetti, considerando la Primeval Rock, si poteva già intuire come Lelouch avesse ottenuto i suoi poteri, ma al momento non era ancora sicuro che fosse collegato all’incidente che aveva coinvolto Nunnally e Hans, ed ora invece è stato confermato che era tutto unito, e tra l’altro questa è una parte davvero essenziale per la trama principale, come si è potuto vedere anche nella fic principale, ed era giusto mostrarla interamente :). La tua idea non era affatto male, ed in teoria ci poteva anche stare considerando che Charlez è della vecchia guardia e, di conseguenza, ha la mentalità pre arrivo di Ansem, però Charlez è molto pigro e pusillanime, e se ne è lavato le mani appena ne ha avuto l’occasione, per questo non l’ho più fatto comparire finora, è rimasto per i fatti suoi senza interessarsi agli affari del Concilio. Comunque sia, alla fine hai comunque indovinato l’alleanza tra Raichi e i Lamperouge, anche se in questo caso ha deciso di stringere un patto con i due bambini, in quanto sa che Lelouch è molto intelligente nonostante la sua età, e vede nel suo Geass la possibilità di sovvertire il Concilio… i due bambini invece vogliono solamente vendetta per quanto fatto alla povera Nunnally, e come abbiamo visto nella fic principale sono già entrati in azione, anche se in teoria Raichi non sta facendo nulla… almeno per ora ovviamente XD ;). Non ho ancora rivelato chi sia l’infiltrato perché per il momento voglio farvi domandare su chi si tratti, ma nel frattempo ho voluto sganciare la bomba che nella Scuola di Hokuto c’è un infiltrato, e questo spiega come mai il Concilio sapesse sempre i progressi che stavano facendo Lorenzo e Danilo all’interno del dojo, alla fine tutto torna u.u XD ;). Confermo che Zoro e Kenshiro vanno esclusi a priori dalla lista dei possibili sospettati, anche perché se fossero stati agenti il Concilio avrebbe avuto molte occasioni per avvicinarli e spingerli dalla loro parte, ed anche Eren e Rock Lee non vanno inclusi perché non erano ancora allievi quando c’è stata “l’uscita” di Lelouch… ma gli altri sei sono ugualmente sospettabili, e per scoprire chi tra i sei è il traditore dovrete aspettare, ve lo dico subito u.u XD ;). In effetti sì, ho già dato degli indizi su chi sarà usata la pillola cancella-memoria, basta ricordarsi certi dettagli di un certo personaggio e la risposta arriverà da sola, ma anche nel caso non ve lo ricordaste lo mostrerò direttamente qui nella fic prequel quando sarà il momento, di conseguenza dovrete aspettare poco ;). Irina in un modo o nell’altro sarà sostituita, e questo lo sappiamo già, il dubbio è il motivo e, soprattutto, come Irina si “toglierà di mezzo”, e naturalmente anche di questo parlerò nella fic prequel ;). Infine, per la resa dei conti che ci sarà in questo Capitolo… non parlo, anche perché si tratta di leggere poco sotto, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Lelec6: Ciao lelec6 :). Ancora grazie per tutti i suggerimenti che continui a darmi, mi sono sempre utili e ti ringrazio per questo ;). Riguardo Assassination Classroom, posso confermati che effettivamente lo conosco, l’ho recuperato a inizio dell’anno scorso e lo adoro letteralmente *_*. Non dico che sia uno dei miei preferiti, però in classifica è sicuramente in alto, anche se ho visto solo la versione animata e mi dispiace che lì abbiano saltato alcuni pezzi del manga T_T ma va beh, alla fine ho adorato l’anime e mi va benissimo così *_*. Riguardo Korosensei, purtroppo al momento non posso parlare troppo perché altrimenti rischierei di fare un po’ troppi spoiler, però posso dirti che quando ho visto Assassination Classroom sono rimasto sorpreso soprattutto da una cosa, che è assolutamente una coincidenza dato che non sapevo quasi nulla del manga/anime prima di iniziarlo a vedere, a parte il plot iniziale… però non posso dirti qual è questa coincidenza, questo dovrai scoprirlo quando sarà il momento ;). Nel frattempo, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia alla fine come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Sfortunatamente sì, il Concilio ha temuto che la Comunità si facesse troppe domande su dove fossero finiti Elsa e Schmidt, e considerando che gli ADAM un tempo erano affiliati agli Illuminati non hanno voluto correre rischi e hanno rifilato le pasticche a tutta la Comunità, facendogli dimenticare la vita di Elsa e Schmidt prima del rapimento, ma solo di loro due dato che degli altri tre se lo ricordano purtroppo T_T. Alcuni genitori sono stati uccisi proprio perché stavano indagando un po’ troppo sulla faccenda e il Concilio non ha voluto correre rischi… e tra l’altro proprio il fatto che i genitori di Nina sono stati tra le vittime non è un caso, quando sarà il momento capirete perché T_T. Per quanto riguarda L in teoria si scopre proprio in questo Capitolo come mai pare non aver capito molto, ma ti do una piccola anticipazione: durante tutto il periodo delle indagini era interessato unicamente a catturare Fontaine, e la sua rabbia nei confronti dell’uomo l’ha reso cieco davanti ad alcune cose che avrebbero potuto fargli accendere una lampadina in momenti normali, il Concilio dovrebbe iniziare a preoccuparsi di lui dopo la morte o la cattura di Fontaine, da lì sì che L diventerebbe una seria minaccia ;). Con lo scorso chap ho finalmente svelato come Lelouch è riuscito ad ottenere il suo Geass, praticamente nello stesso modo in cui molti li hanno ottenuti, tramite il risveglio del Genoma dentro di sé :). Purtroppo, questo non è successo con Nunnally, che è stata vittima del 2% di possibilità di fallimento e per questo si è ritrovata sia paralizzata che cieca, poveraccia considerando che era una bambina non deve essere stato un bel colpo per lei T_T. E sì, Charlez voleva usarli come guardie del corpo quando sarebbe andato in Superficie, visto che voleva continuare a non avere più nulla a che fare con il Concilio, e li voleva con i poteri per precauzione, peccato solamente che non sia andata bene per niente, e confermo anche che Nunnally non ha ottenuto nessun potere, quindi ha avuto solo danneggiamenti da questa storia T_T. Il Geass di Lelouch è molto potente anche se molto limitato, e lo si è visto con Hans sia in positivo che in negativo, di conseguenza è consapevole che deve usarlo bene sugli altri individui e si regolerà in base a questo ;). Il fatto poi che tutta la famiglia possieda il Geass l’ho presa direttamente da Code Geass, visto che lì ci sono diverse forme di Geass e ne ho voluto approfittare :). Posso già dire che quello di Charlez sarebbe stato identico a quello che aveva nell’originale, e quindi quello della cancellazione della memoria, mentre quello di Nunnally sarebbe stato identico a quello di Mao, e di conseguenza avrebbe avuto la possibilità di leggere il pensiero di tutti anche quando non voleva, quindi forse è stato un bene che non l’abbia ottenuto, anche se è finita in quelle condizioni T_T. Ed ora finalmente abbiamo scoperto chi era il misterioso terzo alleato di Lelouch e Nunnally, anche se al tempo stesso abbiamo scoperto che nella Scuola di Hokuto c’è una spia, e questo non va affatto bene T_T (Quindi può essere chiunque di noi?! N.d. Eren) (Tu e Rock Lee no, non eravate nella Scuola di Hokuto quando è stato detto questo! N.d. Conan) (Wow, allora siamo stati fortunati! N.d. Rock Lee) (Ma spero di no. Già sono arrogante e presuntuosa in questa fic, ci manca solamente che sia pure malvagia! N.d. Claire) (In effetti non ha tutti i torti… N.d. Medaka) (E allora chi potrebbe essere?! N.d. Sora) (Spero non Teresa, come hanno giustamente da AlanKall il suo sorriso è inquietante… N.d. Naruto) (Ma sbaglio o fa questi sorrisini anche quando è buona? N.d. Luffy) (In effetti non hai tutti i torti… N.d. Teresa facendo quel sorrisetto) (O_O Ecco, appunto… N.d. Seiya con la pelle d’oca) (Combattere Teresa?! No, non ci riuscirei… N.d. Claire) (Ma non sareste voi due, ma le vostre controparti!! N.d. Edward) (Però c’è da dire comunque che farebbe strano… N.d. Winry) (Già, e la possibilità è tutto fuorché nulla visto che ci sono due possibilità su sei che una delle due sia l’infiltrata! N.d. Alphonse) (Già, hai ragione… N.d. Mustang) (Mi sa che solamente il tempo saprà darci una risposta a questo punto… N.d. Hawkeye) (Quindi adesso ho trovato qualcosa che ti fa arrabbiare?! Eheheheheheheh, molto interessante… N.d. Cell) (È inutile che fai così, visto che la cosa potrebbe ritorcersi contro di te -_-‘! N.d. Malefica) (Il potere in effetti ci assomiglia… ma se è la gravità o meno al momento non parliamo, lo scoprirete quando sarà il momento… N.d. Tivan) (Eheheheheheheheh grazie Riful, mi fa davvero molto piacere saperlo… N.d. Agatha) (Uff sempre insulti nei miei confronti, che palle… N.d. Vegeta) (Linguaggio! N.d. Capitan America) (E non rompere pure tu!! N.d. Vegeta) (Diciamo di sì, ed anche questo Capitolo confermerà meglio la questione, proprio all’inizio tra l’altro ;)! N.d. PGV 2) (E chissà in quale contesto, eheheheheheheh… N.d. Freezer) (Non fare spoiler, grazie! N.d. PGV 2) (Beh, per ora a me sta simpatico Louvre! N.d. Goku) (Sì, non abbiamo nulla contro di lui! N.d. Riku) (Poi magari quando vedremo meglio Claymore cambieremo idea, ma per ora ci garba! N.d. Terra) (Sicuramente!! N.d. Trunks e Bra) (… Da Trunks me l’aspettavo, ma pure da Bra ora?! Uff… N.d. Vegeta) (In effetti Bra è la sua favorita, ci sta che l’abbia presa male! N.d. Ian) (Cosa? Non sono io?! O_O N.d. Trunks) (Dopo tutte le volte che l’hai insultato cosa ti aspettavi da lui?! -_-‘ N.d. Maverick) (Mi fa piacere vedere che qui non sono l’unico che odia gli spoiler… tuttavia, credo sia meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg, prima che sia troppo tardi O_O. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Prima della fine del prequel ci vuole ancora un pochino, forse una decina di chap dato che ci sono ancora molti eventi da narrare tra cui uno grosso che richiederà più Capitoli, la vicenda di Bakura e Winry, ma spero che questi Capitoli che avanzano possano piacere alla fine :). Nel frattempo, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick :). Sono davvero molto felice che entrambi i precedenti Capitoli ti siano piaciuti molto, nonostante entrambi alla fine fossero dedicati soprattutto ad un argomento specifico, il primo l’abbattimento degli ADAM e il secondo la vicenda legata ai Lamperouge ;). Alla fine, sì, la spia di Doflamingo all’interno dell’organizzazione di Fontaine era il ragazzo che stava sempre con lui, ed adesso si spiega come mai difficilmente mollava Frank, in fondo doveva raccogliere le informazioni e consegnarle a Doflamingo, che però se le è tenute per sé fino a quando non è stato nominato membro principale del Concilio, furbo u.u XD ;). Sfortunatamente, Fontaine aveva già capito che quel ragazzo nascondeva qualcosa, e facendolo tenere d’occhio ha scoperto il suo piano bloccandolo così sul nascere T_T anche se effettivamente è stato quasi un miracolo che Elsa e Schmidt siano lo stesso riusciti a fuggire, difatti se Elsa non avesse ottenuto il potere di correre così veloce non ce l’avrebbero mai fatta neppure loro T_T. Il comportamento di Fontaine è tipico suo, lasciare i suoi sottoposti come carne da macello per il nemico mentre lui si salva, è una cosa che faceva anche nel Bioshock originale più o meno e ho voluto replicarla anche qui per giustificare la sua fuga nonostante tutto :) difatti la polizia ha finito per arrestare praticamente tutti gli ADAM tranne lui… il che è davvero una bella sfiga, visto che è ancora in circolazione T_T. Il Concilio ha preferito far dimenticare tutto quello che è successo loro ad Elsa e Schmidt per evitare che parlassero troppo, dato che sapevano degli Illuminati e rischiavano di rivelare troppo anche a chi non faceva parte dell’organizzazione T_T. L è rimasto con un pugno di mosche più che altro perché non è riuscito a catturare Fontaine, al momento è talmente concentrato su di lui che non ha neanche notato ciò che gli sta intorno, se avesse mantenuto la guardia più alta avrebbe potuto cogliere qualche indizio e capire alcune cose purtroppo T_T. Potrebbe anche essere questo il motivo per cui Teschio Rosso si è unito al Concilio, però non va dimenticato che sia lui che Elsa sembrano ricordarsi quanto gli è accaduto con gli ADAM, quindi qualcosa che non va c’è… e di sicuro ora Raichi sarà contento di potersi prendere cura dei bambini che erano stati torturati da Fontaine, è anche uno dei motivi per cui Alice era schierata totalmente con loro e Jack Frost, pur avendo qualche dubbio, rimaneva lo stesso con loro :). I tre sono stati portati via dal magazzino prima dell’arrivo della polizia, ma al momento non posso dire come Xehanort sia riuscito a portarli via, l’unica cosa che vi confermo è che effettivamente c’entra il terzo potere misterioso… che potrebbe essere rivelato prima di quanto possiate immaginare, attendete e lo vedrete voi stessi u.u XD ;). Doflamingo ha voluto potenziare Homing in modo da avere un secondo in comando all’altezza, e come abbiamo visto poi nella fic principale, dove il combattimento è ancora in corso, i suoi frutti li ha avuti eccome l’esperimento T_T. Riguardo Lelouch e Nunnally credo fosse giusto che finalmente vi svelassi come mai erano ridotti in quelle condizioni, o almeno lei era conciata così, visto che lui ha ottenuto il potenziamento ed è andato tutto bene… beh, più o meno visto che se non controlla il Geass finisce per fare come nel Code Geass originale XD ;). Charlez ha pensato unicamente ad attivare il loro Geass per avere delle guardie del corpo quando sarebbe salito in Superficie qualora il Concilio avesse avuto problemi con il suo non voler avere niente a che fare con loro, peccato solamente che in questo modo ha ridotto la nipotina ceca e paralitica, dato che si è verificato il 2% di possibilità di fallimento T_T. Leouch anche qui ci tiene moltissimo alla sorella, e proprio per questo non ha potuto perdonare quanto le hanno fatto, ed ora si sa come mai Hans sembrava coinvolto nell’incidente che aveva reso ceca e paralitica Nunnally, anche se in teoria ne aveva a che fare indirettamente, al contrario della morte di Charlez dove ha avuto un ruolo attivo purtroppo T_T. Raichi ha visto sia nel Geass che nell’intelligenza di Lelouch la possibilità di attaccare il Concilio indirettamente, visto che lui direttamente non può farlo a causa di tutti i dispositivi che gli sono stati impiantati addosso, per questo ha stretto un’alleanza con entrambi e, grazie a questo, ora sappiamo che è lui il misterioso terzo alleato dei Lamperouge :). Considerando che nell’alleanza ci sono due intelligenti come Raichi e Lelouch, è probabile che il Concilio si sia fatto dei nemici potenti senza saperlo ;). La scena alla Scuola di Hokuto l’ho inserita alla fine per due motivi: mostrare che i reclutamenti stanno procedendo bene e che fortunatamente sono stati trovati i primi allievi per entrambe le discipline… e anche per rimarcare quanto detto da Lelouch durante il Capitolo, ossia che uno di loro sfortunatamente è un agente sotto copertura T_T. Mi fa piacere che ti ricordi quanto detto da Lorenzo sulle debolezze degli allievi della Scuola di Hokuto, avevo già detto che sarebbe stato importante e sono contento che non l’hai dimenticato :) tuttavia non è detto che sia legato all’agente sotto copertura, visto che potrebbe essere legato anche ad una situazione esterna che si rivelerà durante i combattimenti al Palazzo Presidenziale, oppure l’esatto contrario rispetto a quello che hai detto… ma naturalmente non posso dire nulla sotto questo punto di vista, dovrai aspettare e vedere u.u ;). Infine, per quanto riguarda la tua teoria, devo dire che è molto interessante, e soprattutto mi fa piacere che stai iniziando a fare supposizioni su chi possa essere la spia :). Questa è una cosa che rivelerò nella fic principale e non qui, di conseguenza dovrai aspettare e scoprirlo tu stesso quando sarà il momento ;) nel frattempo ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due ultime fic, e spero con tutto il cuore che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Eternity_Paradise0: Ciao Eternity!! Era un po’ che non ci sentivamo qui su EFP, mi fa molto piacere che tu sia tornato su EFP alla fine *_*. Io… diciamo che sto attraversando un finale di anno che definire brutto è voler essere riduttivi, avrei potuto usare altri termini ma evito per ovvi motivi XD ;). Però alla fine vado avanti, e cerco di arrivare alla fine dell’anno con la speranza che il 2020 sia migliore… ma sappiamo che tanto non sarà così, lo spero ogni anno e finisce sempre male XD ;). Per quanto riguarda te invece, da quello che ho capito non ti è andata tanto meglio e mi dispiace davvero molto per te, spero riuscirai a riprenderti e ad affrontare i problemi della vita con più grinta e gioia, come sto provando a fare anche io alla fin fine T_T ;). Sulle fic, ricordati che non devi sentirti obbligato né a scriverle né a leggerle se non te la senti, se ci si prova a sforzarsi a fare qualcosa che non interessa, e magari ci impieghi anche una marea di tempo per portarla a compimento, si finisce unicamente per odiare con il più profondo del cuore quella determinata cosa, ed in questo caso è psicologia alla fin fine T_T. Anche a me un tempo era capitata la stessa cosa con le fic, anche se sono riuscito a superarlo alla fine, e proprio per esperienza personale posso dirti che è meglio non sforzarti e dedicarti alle fic, sia scriverle che leggerle, solo se in quel momento te la senti, altrimenti finisci per odiarle e basta T_T ;). Per quanto riguarda i personaggi nessun problema, già solo il fatto che nonostante i problemi che stai avendo sia nella tua vita che nelle fic riesci comunque a leggere ed a recensire le mie fic mi rende molto contento, e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Beh, l’unica situazione in sospeso che viene mandata avanti all’interno dello scorso Capitolo era quella dedicata a Elsa e Schmidt, visto che si può definire la loro scena come un proseguimento della vicenda legata a Fontaine e gli ADAM… e quella parte non è ancora finita, non anticipo il motivo ma lo vedrete già in questo chap come mai dico che la vicenda a triplo filo Elsa-Schmidt-ADAM non si è ancora conclusa del tutto u.u XD ;). Mi fa piacere inoltre che il Capitolo ti sia piaciuto molto alla fine *_* e per Lelouch sì, era arrivato il momento di mostrare come mai il personaggio vuole vendicarsi del Concilio e come ha fatto Nunnally a ridursi in quelle condizioni, senza contare come mai Hans era coinvolto e il fatto che Raichi è il terzo alleato dei fratelli Lamperouge, ho mostrato un po’ di cose nello scorso chap alla fin fine XD ;). Per Hans non dispiacerti troppo, è vero che ha compiuto una strage e rischia guai seri pur non avendo fatto nulla volontariamente, ma come abbiamo visto nella fic principale un po’ infame lo è, quindi diciamo che un po’ se lo è meritato u.u XD ;) mentre invece Elsa non aveva alcuna colpa per essere stata rapita, torturata e, ora, essersi chiusa in sé stessa, quindi lei è una vera vittima degli eventi T_T. Charlez più che infame diciamo che era un pusillanime, dopo essersi chiamato fuori dal Concilio non voleva più essere coinvolto nei loro affari, e desiderava avere delle guardie del corpo solo perché non voleva rischiare una volta in Superficie, quindi diciamo che Charlez non era propriamente cattivo, ma solo un grandissimo menefreghista ;). La Nunnally bambina di questa fic è praticamente la stessa del Code Geass originale, e pensare che una piccolina così sia stata ridotta in quelle condizioni è davvero bruttissimo T_T i motivi tra fic ed originale sono ovviamente diversi, ma il destino è sempre quello per lei purtroppo T_T. Il Concilio sfortunatamente ha occhi e orecchie dappertutto, e dato che non poteva permettersi di perdere del tutto la Scuola di Hokuto ha deciso di infiltrare un agente al suo interno, così può tenere d’occhio anche ciò che avviene al suo interno, visto che gli allenamenti del dojo sono segretissimi… e questo non va bene, dato che chiunque sia la spia sarà forte a causa degli allenamenti, e di conseguenza sarà un avversario davvero ostico da sconfiggere, chiunque si rivelerà essere alla fine T_T. Ti ringrazio tantissimo sia per tutto quanto che per aver voluto continuare a leggere e commentare le mie fic nonostante il periodo no che stai attraversando, lo apprezzo davvero tanto e non potrò mai ripagarti a sufficienza :). Spero a questo punto che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il tredicesimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 13 – ETERNI RIVALI!



Laboratorio Segreto, Palazzo Presidenziale, Comunità, 26 Novembre 1933:
Oltre un anno era passato da quando era stata stretta l'alleanza tra lo scienziato e i due bambini.
Nonostante stesse progettando una vendetta nei confronti dei suoi superiori, il Dr. Raichi aveva dovuto fare finta di nulla per tutto quel tempo e, soprattutto, non pensarci per nulla, altrimenti il dispositivo impiantato in testa l’avrebbe smascherato.
Fino a quando non sarebbe stato il momento, avrebbe dovuto continuare il lavoro per il Concilio e lavorare proprio come gli aveva richiesto Xehanort al suo successore, un lavoro che aveva iniziato già quando era stato trasformato in quella… cosa.
Purtroppo, creare il suo successore non era semplice, soprattutto viste le richieste del Gran Maestro.
Da lui aveva preteso che creasse da zero il guerriero definitivo che avrebbe dovuto essere Madara. Con la morte di Ichigo difatti il progetto era stato accantonato, anche perché avevano perso momentaneamente la Scuola di Hokuto, e quindi doveva ripiegare con altro.
Aveva persino preteso che il nuovo membro del Concilio dei Sette creato da zero potesse quantomeno rivaleggiare con i suoi poteri, e considerando che il suo Genoma conteneva i poteri più grandi nella Comunità era un’impresa quasi impossibile.
L’albino aveva fiducia in lui perché era un genio scientifico ed era obbligato ad ubbidire ai suoi ordini, ma quello che gli aveva chiesto era un compito molto difficile se non impossibile, e lui lo sapeva molto bene purtroppo.
Inizialmente il lavoro era stato molto difficile, perché in assenza della Primeval Rock rubata da Fontaine non poteva completare il lavoro di genetica che aveva iniziato con il suo soggetto sperimentale che aveva dovuto creare da zero.
Difatti aveva preteso che non venisse rapito nessuno per la creazione del successore, aberrava la politica che avrebbe adottato Frank tempo dopo di usare bambini come soggetti sperimentali, e nonostante tutto c’era riuscito.
Aveva ottenuto il consenso di poter lavorare sul DNA della lucertola, con la promessa però di completare il lavoro in maniera impeccabile dato che non erano certi che da un animale del genere avrebbe potuto ottenere ciò che gli era stato chiesto.
All’inizio difatti aveva avuto parecchie difficoltà a completarlo, ma quando gli ADAM erano stati tutti catturati e la Primeval Rock recuperata, il discorso era diventato molto diverso e l’operazione aveva proseguito quasi senza intoppi.
Grazie alla misteriosa roccia difatti, aveva potuto analizzare per bene il DNA della lucertola, venendo così a conoscenza di quello che aveva sempre sospettato: nessun animale conteneva il misterioso Genoma, solamente gli esseri umani lo avevano.
Questa cosa l’aveva già intuita quando si era accorto che nessuno degli animali su cui aveva fatto gli esperimenti negli anni a venire lo possedesse, ma l’analisi fatta con la Primeval Rock su quell’esemplare specifico gli aveva dato la conferma definitiva.
Ciononostante, usando le sue conoscenze scientifiche e il potere della misteriosa pietra, sembrava essere riuscito nell’incredibile intento di creare il guerriero tanto richiesto da Xehanort fin da quando l’aveva cacciato dal Concilio.
Fortuna aveva voluto tra l’altro che Raichi, per evitare problemi, avesse nascosto la capsula contenente il suo soggetto sperimentale quando aveva potenziato sia Homing, il figlio di Doflamingo, che Lelouch e Nunnally, i nipoti di Charles…
A conti fatti aveva fatto bene, visto com’era andata a finire con questi ultimi. Se il Lamperouge maggiore gli avesse ordinato di distruggere tutte le sue ricerche mentre era sotto l’effetto del Geass, avrebbe dovuto suo malgrado far fuori anche quella “creatura”, e questo gli avrebbe provocato grossi guai anche se l’avesse fatto inconsciamente.
Ma ormai tutte quelle erano solamente paranoie, il progetto era finito ed il Gran Maestro poteva essere felice di ciò che aveva fatto… a differenza sua, che non festeggiava per nulla per aver dato vita ad un mostro.
Avendo dovuto metterci tutto quello che gli aveva richiesto il figlio di Ansem, era forse l’unico che conosceva le vere capacità di questo essere… e di conseguenza sapeva che, se si fosse rivoltata contro gli Illuminati, sarebbe stata la fine!!
Vero, il Gran Maestro avrebbe potuto contrastarlo con i suoi poteri, però era stato lui a richiedere qualcuno che potesse tenergli testa, e di conseguenza non sarebbe stato semplice neppure per lui avere la meglio sull’entità, anche se ce l’avrebbe fatta alla fine…
Ma in fondo era proprio quello che voleva, no?
Un essere che potesse prendere il suo posto nel Concilio dei Sette, il suo nuovo braccio destro ed il guerriero definitivo degli Illuminati, che li avrebbe portati alla vittoria sia lì nella Comunità che in Superficie contro i Grim…
Ed ormai era fatta!!
In quel momento, alle 21:00 di sera, il dottore si trovava all’interno del Reparto Scientifico del Palazzo Presidenziale, ed era anche normale visto che non poteva abbandonare quel posto pena la morte prematura.
Era dentro al laboratorio segreto, davanti alla capsula incrimanata contenente la misteriosa creatura, ed insieme a lui c’era anche il Gran Maestro, posizionato alla sua destra e con entrambe le mani dietro la schiena.
Stava osservando l’ultima creazione del suo fido scienziato con uno sguardo fiero. Bastava il solo aspetto per far comprendere la magnificenza del suo lavoro ed il fatto che non bisognava scherzare con qualcosa del genere.
Dentro la capsula difatti c’era uno strano essere umanoide dalla pelle completamente bianca, ad eccezione della testa ed alcuni punti viola sugli avambracci, al centro del petto e sotto le ginocchia, oltre che delle labbra nere. Aveva una lunga coda e dei piedi con tre dita, inquieteva timore anche solo vederlo.
Sembrava quasi star dormendo all’interno del liquido verde, ma in fondo non si era mai attivato e di conseguenza potevano dire che aveva dormito per tutta la vita… e ciononostante continuava ad essere parecchio spaventoso.
Immediatamente Xehanort, continuando ad osservare l’entità dentro la capsula, si rivolse allo scienziato domandandogli “Dr. Raichi, è sicuro che il progetto sia ultimato?”
“Assolutamente!” confermò il dottore mentre digitava sulla tastiera posizionata sul macchinario davanti alla capsula dove si trovava la strana creatura.
A quel punto l’albino domandò all’anziano “E gli ha inserito tutte le capacità che le avevo richiesto?”
“… Sì…” il vecchio rispose con un po’ di timore a causa del fatto che lui stesso aveva paura di quella cosa, dato che poteva ribellarsi quando e come voleva non avendo ultimato un dispositivo per il controllo mentale.
Ciononostante, andò ad elencare tutte le capacità che gli aveva richiesto il suo superiore “Oltre che una notevole forza fisica ed una velocità impressionate, gli ho inserito l’impermeabilità della pelle, una resistenza anche ai cannoni più potenti e la capacità di rigenerazione della lucertola, estendendola a qualsiasi altra parte del corpo. Inoltre, gli ho già inserito tutte le informazioni sugli Illuminati ed il Concilio in testa, non dovrà spiegargli nulla quando sarà sveglio perché saprà già tutto!”
“Eccellente…” affermò allora il bianco con un sorrisino.
Tuttavia c’era anche una nota negativa, e lo scienziato ci tenne a sottolinearla subito “Però ha comunque un punto debole. Può sopportare ogni genere di clima, ma davanti alle temperature elevate come quelle del Sole o anche solo del magma potrebbe non resistere…”
… Davvero? Lo riteneva un problema?!
Lo stesso figlio di Ansem specificò “Stiamo parlando di possibilità che non potranno mai manifestarsi se seguiremo il piano così come l’ho ideato, di conseguenza non ci sono problemi se ha questi “piccoli” punti deboli…”
Già, comprendeva perché diceva così.
Quante erano le probabilità di imbattersi in un vulcano sveglio in Superficie, o addirittura in temperature che eguagliassero quelle del Sole?! Erano letteralmente misere, di conseguenza era normale che il leader fosse tranquillo…
Un po’ meno lui, perché a causa del dispositivo che aveva impiantato in testa e lo bloccava ogni volta che attuava qualche tradimento ai danni del Concilio aveva dovuto ultimarlo così come desiderava il suo superiore…
E di conseguenza l’aveva reso la macchina da guerra definitiva!!
Appena ebbe terminato di dire quelle parole, Xehanort annunciò quasi subito “Molto bene dottore… lo liberi. È ora che conosca il suo datore di lavoro e l’organizzazione a cui dovrà giurare eterna fedeltà!!”
Ecco, aveva dato l’ordine, e lui purtroppo doveva obbedire sempre a causa di quel dannato dispositivo.
Così, nonostante inizialmente ebbe qualche attimo di esitazione a causa delle implicazioni di un atto del genere, alla fine lo scienziato si vide obbligato ad obbedire al suo superiore e premette il bottone della liberazione.
Appena lo ebbe fatto, il liquido verde cominciò lentamente a scendere, permettendo così all’essere ancora addormentato di adagiarsi lentamente al suolo della capsula e poterlo anche toccare con i piedi appena il liquido fu sceso abbastanza.
Il contenitore si svuotò nel giro di pochi secondi e, nonostante in teoria l’entità avesse già dovuto svegliarsi ed aprire gli occhi, non diede alcun segno di vita, rimanendo fermo ed immobile come se stesse dormendo in piedi.
Non essendo stato dotato di dispositivi di respirazione, non potevano neppure sapere se fosse vivo o meno, dato che non emetteva nessun movimento del petto. Il Dr. Raichi l’aveva creato in modo che non avesse bisogno di respirare per poter sopravvivere sia ad altitudini elevate che a profondità immense.
Avendo il dubbio se ci fosse qualcosa che non andasse o meno, lo scienziato decise di tirare su lentamente la capsula, in modo da poterlo vedere da vicino ed assicurarsi che tutto fosse andato nel migliore dei modi…
Ma improvvisamente, con un movimento molto rapido, la mano destra della creatura si alzò e sfondò con un'unica manata il vetro che aveva davanti!!
Inutile dire che, come conseguenza, delle scheggie di vetro partirono in quarta verso entrambi i presenti in quel laboratorio, e l’anziano si tenne anche pronto a difendersi per evitare che uno di essi gli finisse in un occhio…
Però per fortuna il bianco sollevò leggermente l’indice destro e fece sì che ogni singola scheggia di vetro si disintegrasse prima di raggiungere o lui o l’ex membro del Concilio, facendo uscire così entrambi senza nessun graffio.
Il vecchio pensò che quella fosse forse una delle pochissime volte, se non l’unica, in cui poteva definirsi grato a lui per averlo salvato… ma ciò naturalmente non cambiava quello che gli aveva fatto e come l’aveva ridotto.
Appena tutto ciò fu finito, ecco che lentamente l’essere aprì gli occhi, mostrando uno sguardo glaciale, freddo e penetrante, nonché un’espressione molto severa in volto mentre rimaneva fermo ed immobile com’era.
Mentre la coda si agitava quasi a voler analizzare la situazione, la strana creatura si guardò attorno, prima a destra e poi a sinistra, vedendo che c’erano solamente due individui in quella stanza oltre a lui.
Subito dopo, l’essere fece un passo con la gamba sinistra, portandosi in questo modo fuori dall’area che delimitava il pavimento della capsula dentro cui era appena stato, e cominciò ad osservare quello che in teoria doveva essere il suo superiore.
Il Dr. Raichi dovette ammettere di essere spaventato da lui. In teoria doveva essere a conoscenza di tutto, anche del fatto che quello che aveva davanti era il Gran Maestro del Concilio, ma non sapeva che cosa sarebbe potuto accadere…
Xehanort, d’altro canto, non ebbe neanche un momento di spavento, anzi sorrise appena vide che il “nuovo arrivato” lo stava osservando in quella maniera e, facendo un paio di passi in avanti per avvicinarsi a lui, si presentò.
“Ben svegliato, nuovo membro del Concilio dei Sette. Immagino che tu abbia già tutte le informazioni in testa, di conseguenza andrò dritto al sodo: da oggi in poi tu sarai la mia guardia del corpo ed il mio fedele braccio destro. Sei stato creato per distruggere ed essere il guerriero definitivo, insieme faremo grandi cose… amico mio!!”
… Niente, dall’altra parte non arrivò nessun cenno per cinque secondi abbondanti, al punto tale che il dottore stesso temette che potesse attaccarli da un momento all’altro…
Ma alla fine, ecco che l’essere abbozzò un sorriso quasi diabolico!!
“Sarà un vero piacere per me distruggere tutto quello che lei vorrà… Gran Maestro!!”
Parole che non lasciavano dubbi. Le informazioni che Raichi aveva inserito in lui avevano fatto il loro lavoro, ed a quanto pareva era un devoto servo degli Illuminati proprio come aveva desiderato il figlio di Ansem!!
L’anziano non era molto felice, dato che questo avrebbe potuto tardare il piano di distruzione del Concilio che aveva ideato con i due nipoti di Charles, ma sapeva che era inevitabile da quando aveva iniziato a lavorare su quell’essere.
Naturalmente il bianco era felice di sentirgli dire quelle parole, e proprio per questo, mantenendo il perfido sorrisino sul volto che aveva fatto poco prima, accolse in via definitiva il nuovo arrivato tra le fila della sua organizzazione.
“Allora ti do il mio benvenuto all’interno del Concilio dei Sette… Freezer!!”

Vecchia Villa, Comunità, 27 Novembre 1933:
Il giorno dopo, Xehanort decise di fare l’annuncio ufficiale.
Fece mandare un messaggio a ogni membro del Concilio dei Sette per radunarsi quella sera attorno alle 21:00 alla Vecchia Villa, ma non per una classica riunione, bensì per un'unica grande notizia secondo lui.
Fu questione di poco tempo e, per l’ora prestabilita, tutti i membri del Concilio furono radunati là alla vecchia abitazione del Primo Presidente della Comunità, con indosso i loro classici soprabiti marroni.
Madara era già lì, in quanto doveva nascondersi dalla Comunità e quello era l’unico luogo dove nessuno l’avrebbe cercato, e di conseguenza lui aveva dovuto solamente aspettare, ma poco cambiava alla fin fine.
In quel momento, al minuto esatto in cui era stata organizzata la “riunione”, tutti i sei membri principali del Concilio si trovavano nella hall della villa, con i corpi interamente coperti dal soprabito e solo il volto ben visibile.
Si trovavano alla destra rispetto all’ingresso, ed avevano di fronte il loro leader, il quale era a sinistra rispetto alla porta d’entrata ed aveva un sorrisino sul volto, oltre che entrambe le braccia conserte davanti a sé.
Nonostante in teoria fossero tutti lì e potessero anche parlare, nessuno stava fiatando e per questo si era creato un clima abbastanza strano, quasi come se ci fosse dell’astio tra tutti coloro che erano all’interno di quella struttura.
Per fortuna, quella strana atmosfera venne interrotta da Giovanni, il quale lamentandosi domandò “Allora? Possiamo sapere come mai ci hai convocati qui?”
“Esatto!” aggiunse Irina “Ho dovuto abbandonare il Crown Brothel vicino all’ora di punta per essere qui, mi auguro che sia per una notizia della massima urgenza!”
Xehanort finalmente si degnò di rispondere, anche se continuò ad essere abbastanza ambiguo “Non è proprio urgente quanto devo dirvi, ma è giusto che anche voi sappiate del piccolo cambiamento che ci sarà all’interno del Concilio…”
Inutile dire che quelle parole incuriosirono abbastanza tutti i presenti, al punto che alcuni sollevarono il sopracciglio destro domandandosi a che cosa si stesse riferendo. D’accordo che faceva bene o male quello che voleva, ma addirittura cambiamento senza prima consultarli non l’aveva mai fatto…
Anche se tutto fu chiaro quando il bianco iniziò a dire “Vi ricordate che spinsi il Dr. Raichi a lavorare al suo successore dopo che ci ebbe tradito e lo obbligai a servirci per il resto della sua vita?”
Ah, ecco di che cosa voleva parlare.
A quel punto a tutti fu chiaro a che cosa si stesse riferendo, ossia al fatto che probabilmente lo scienziato aveva terminato i lavori sul loro “nuovo membro” ed ora il capo voleva presentarlo a tutti quanti.
Nonostante potesse avercela per questo fatto, Raoul rimase pressocché indifferente alla notizia. Sapeva che il suo ruolo nel Concilio sarebbe stato a tempo limitato e dopo sarebbe tornato un agente normale, e di conseguenza non lo toccava più di tanto.
Dato che aveva compreso dai loro sguardi che avevano già capito che cosa stava cercando di dire loro, il figlio di Ansem decise di non perdere ulteriore tempo e di annunciare così in pompa magna il loro nuovo compagno.
“Ebbene, finalmente il Dr. Raichi ha ultimato i lavori sulla sua invenzione migliore, e con immenso piacere vi presto il nuovo membro del Concilio dei Sette che sostituirà sia Raichi che Raoul… Freezer!!”
Appena ebbe pronunciato il suo nome, ecco che dalla sala da pranzo posizionata alle sue spalle, dato che la villa era strutturata praticamente come Villa Brief, si manifestò il diretto interessato uscendo fuori da dietro il muro.
Inutile dire che, appena videro la creatura con indosso già il soprabito marrone che contraddistingueva i membri principali degli Illuminati ed un sorrisino perfido sul volto, molti ci rimasero di stucco.
Non avrebbero mai pensato che il dottore avrebbe realizzato qualcosa di così… mostruoso. Sapevano che non aveva potuto lavorare su soggetti umani, ma non pensavano che la forma umanoide che avrebbe tirato fuori sarebbe stata così agghiacciante.
Alcuni come Irina, Giovanni ed Al Mualim strabuzzarono gli occhi dallo stupore, i primi due si presero anche un bello spavento, Doflamingo si limitò ad assumere un’espressione seria, mentre Raoul e Madara, pur rimanendo impassibili, iniziarono a sudare leggermente dalla fronte.
Lo strano essere, quasi senza considerare le reazioni che avevano avuto tutti i presenti, fece un paio di passi in avanti, superando in questo modo il suo nuovo capo ed arrivando quasi di fronte ai suoi compagni continuando a sorridere malignamente.
“Molto piacere di conoscervi tutti…”
Nonostante avesse cercato di essere cordiale, si poteva sentire una punta di sadismo nelle sue parole, e fu proprio questo a far accapponare ancora di più la pelle a Jelavic ed al figlio di Madame Boss.
Xehanort nel frattempo, portando la mano destra verso la creatura con il palmo rivolto verso l’alto, spiegò “Egli da oggi sarà il mio braccio destro ed il secondo in comando dell’intera organizzazione. È una macchina da guerra creata per servici ed uccidere, nonché il nostro guerriero definitivo, di conseguenza obbeditegli ciecamente, perché farà solo gli interessi di noi Illuminati!”
… Cosa aveva detto? Guerriero definitivo?!
Mentre gli altri stavano ancora cercando di elaborare quello che avevano appena visto, e mentalmente stavano già accettando la nuova decisione del leader, dato che fino a quel momento un vero secondo in comando non c’era mai stato, qualcuno non era propriamente d’accordo.
Madara aveva ben udito quanto aveva detto il suo superiore, e naturalmente non aveva per nulla gradito che si fosse appellato a lui come al “guerriero definito”, un nominativo che toccava a lui da quasi vent’anni!
Proprio per questo, pur essendo rimasto freddo e distaccato la maggior parte delle volte che stava insieme a loro, in quell’occasione non ci riuscì e, abbastanza contrariato a quanto appena sentito, fece sapere la sua.
“Mi scusi Gran Maestro… ma non sono per nulla d’accordo!!”
Le parole del nero attirarono subito l’attenzione di tutti i presenti che si voltarono a guardare, il leader con un’espressione severa, gli altri quattro con lui con un’espressione incuriosità e l’essere con un’aria… ancora abbastanza maligna.
Uchiha però non si fece intimidire da nessuno e parlò “Mi sembrava di ricordare che il guerriero definitivo del Concilio dei Sette dovesse essere un allievo della Scuola di Hokuto, e che io essendo l’unico rimasto di loro associato agli Illuminati avrei ereditato questo titolo…”
“Quel progetto è morto con Ichigo, dovresti saperlo. Se finora ti sei comunque allenato per migliorarti nello Stile di Hokuto è stato solamente per tuo diletto, nessuno qui ti ha costretto e nessuno ha mai più nominato il progetto, né in tua presenza né in tua assenza…” sottolineò tuttavia il bianco senza però rancore.
Egli non ci stava ancora e proseguì per la sua strada “Trovo comunque offensivo rendere il guerriero definitivo della nostra organizzazione il nuovo arrivato, nonché fare di lui addirittura il suo braccio destro quando, dopo quello che ha fatto a me ed alla mia famiglia, sono rimasto al suo fianco per tutto questo t…”
Tuttavia, l’ex compagno di Kenshiro non terminò mai la frase… in quanto improvvisamente Freezer si scagliò contro di lui e, con una velocità tale che non fu visto da nessuno, agguantò per la mascella il guerriero sollevandolo leggermente da terra!!
Fu questione di un attimo, l’ex apprendista di Kurosaki neanche si accorse di quello che era accaduto e, quando il fatto fu ormai compiuto, ci rimase di stucco assumendo un’aria spaventata ed al tempo stesso preoccupata.
Istintivamente prese il braccio destro dell’essere con le mani nel tentativo di liberarsi mentre lo sollevava sempre di più, ma si accorse ben presto che la sua pelle era davvero dura e le sue mani quasi scivolavano su di essa.
“Trovo davvero insopportabile la tua mancanza di fiducia nei miei confronti. Anche se sono appena stato creato, possiedo delle capacità che voi esseri umani fin troppo mortali potreste solamente immaginare nei vostri sogni più sfrenati. Ricordati sempre che tu hai comunque ucciso un membro del Concilio dei Sette, quindi con quale coraggio reclami il tuo diritto di guerriero definitivo e braccio destro del Gran Maestro?!”
Tutti quanti rimasero di stucco davanti a quello che stava accadendo. Madara, il guerriero più forte del Concilio ad eccezione del loro capo, era stato sollevato e trattato come un pupazzo dal nuovo arrivato!!
Nessuno poteva credere a quanta forza stesse dimostrando con quell’unica singola azione, al punto da quasi umiliare un combattente esperto come l’ex compagno di Kenshiro. Stavolta anche chi era rimasto impassibile come Doflamingo e Raoul assunse un’aria perplessa.
In tutto quello invece Xehanort rimase fermo ed immobile con l’espressione fredda che aveva in precedenza, come se neppure gli importasse di quello che stava accadendo, e non volesse intervenire per fermarli.
Freezer rimarcò ancora di più la situazione affermando “Eheheheheheheheh non lo trovi… umiliante? Il guerriero definitivo paralizzato dal nuovo arrivato. Deve essere frustrante per uno come te…”
Ecco, davanti a quell’ulteriore dichiarazione di disprezzo Uchiha non ce la fece più e interiormente si incavolò ancora di più… mentre esternamente non poté che rimanere perplesso davanti alla forza del nemico!!
Sfortunatamente, per quanto gli dolesse ammetterlo, aveva ragione sul fatto che lo stava umiliando, e questo nonostante stesse cercando di imporre più resistenza che poteva. Quanta cavolo di forza gli avevano inserito nel DNA?!
Purtroppo non aveva scelta, se avesse voluto liberarsi avrebbe dovuto ricorrere allo Stile di Hokuto. Proprio per questo abbassò la mano sinistra chiudendola a pugno ad eccezione dell’indice e dell’anulare destro e, dopo aver aspettato qualche secondo, attaccò mirando al petto del nemico in modo da colpirgli un punto di pressione…
Ma venne tempestivamente bloccato da Al Mualim, che essendo alla sua sinistra riuscì a bloccarlo con la mano destra prima che potesse colpire l’essere, il quale non aveva mai perso il suo sorrisino maligno!!
“Fermo!!” fu quello che disse l’anziano “Non peggiorare la tua situazione…”
Ora gli facevano anche la predica, dannazione. Più umiliazione di così si moriva… anche se doveva ammettere che aveva ragione, non aveva ragionato lucidamente in quel momento e non aveva pensato che, se l’avesse colpito mortalmente, il Gran Maestro gliel’avrebbe fatta pagare…
E parlando proprio di lui, in quel momento affermò “Ora basta Freezer. Abbiamo visto abbastanza…”
In pratica gli stava ordinando di lasciare andare Uchiha, e proprio per questo l’entità si voltò per un attimo a guardare l’albino con lo sguardo divertito che aveva avuto fino a quel momento, quasi a voler implicare che desiderava continuare…
Tuttavia sapeva anche lui che era abbastanza, e proprio per questo mollò la presa dall’individuo, che cadde in questo modo al suolo di sedere, poggiando la mano sinistra e toccandosi la mascella, là dove era stato preso, con la mano destra.
Appena però lo ebbe mollato, il Gran Maestro aggiunse un dettaglio per nulla insignificante “Madara, comprendo come mai ti sei sentito preso in giro, ma qui nessuno vuole davvero umiliarti. Sei un membro utile del Concilio, ed in questi anni ci hai servito fedelmente. Tuttavia, Freezer è stato creato apposta per questo, e per di più dovrà nascondersi qui agli occhi della Comunità proprio come te, di conseguenza cerca di andarci d’accordo…”
… Come? Avrebbe vissuto lì?!
Cioè, in pratica gli stava dicendo che, essendo un prodotto da laboratorio, la creatura doveva nascondersi nella Vecchia Villa per evitare di essere visto, e di conseguenza l’ex allievo di Ichigo avrebbe dovuto convivere con lui…
Naturalmente l’idea non lo garbava per nulla, al punto tale che uno sguardo quasi di rabbia rivolto verso l’essere, che aveva ancora il volto rivolto verso la sua destra per poter guardare il suo capo, gli venne quasi naturale.
Certo che si poteva dire in quei casi che, oltre al danno, c’era stata anche la beffa… va beh, per poter ottenere la sua vendetta su Kenshiro e poter avere ciò che meritava veramente doveva accettarlo, di conseguenza l’avrebbe sopportato… sperando che non avrebbe infierito troppo…
A quel punto Raoul decise di approfittarne per domandare, anche davanti alla dimostrazione di forza del “nuovo arrivato”, quando avrebbe dovuto abbandonare il suo incarico nel Concilio per tornare ad essere un “comune sottoposto”.
“Comunque sia, Gran Maestro, di preciso quand’è che dovrò abdicare in favore di… Freezer…”
Aveva incespicato quando stava per pronunciare il nome perché era stato accennato solo una volta ed abbastanza rapidamente dal figlio di Ansem, e di conseguenza non era certo di aver detto quello giusto.
Fortunatamente aveva pronunciato il nome giusto, e il diretto interessato gli rispose subito “Da domani mattina. Tornerai ad essere un nostro agente mantenendo il grado di Comandante di Polizia, ciononostante installerai delle telecamere in un lato nascosto del tuo ufficio per tenere d’occhio la Vecchia Villa, in modo da evitare… incidenti…”
“Come desidera!” rispose semplicemente il bianco con un leggero inchino.
Con quel “incidenti” molti pensarono che potesse riferirsi al fatto che Freezer e Madara si sarebbero potuti massacrare a vicenda mentre si trovavano da soli alla Vecchia Villa, ma poteva anche riferirsi ad altro, per questo decisero di lasciare perdere.
Comunque fosse, l’annuncio era stato fatto ed ormai era tutto deciso, al punto tale che Xehanort stesso dichiarò per terminare quella piccola riunione “Con questo ho detto tutto. Da domani mattina Freezer sarà il secondo in grado dell’organizzazione, ed in mia assenza sarà lui a dare gli ordini. Mi aspetto collaborazione da tutti voi, intesi?”
“Sì, Gran Maestro!!” si limitarono a rispondere cinque di loro facendo anche un leggero inchino.
Naturalmente l’unico che non l’aveva fatto, a parte l’essere, era Uchiha perché era ancora a terra, ma sembrava essersi leggermente calmato, al punto da tornare ad avere l’espressione fredda che aveva di solito. Forse le parole d’elogio del suo superiore avevano contribuito a calmarlo un po’…
L’entità invece non fece nulla, limitandosi a voltarsi verso il suo leader ed a fare un sorrisetto maligno al solo pensiero di poter dare una mano al Concilio ad ottenere la vendetta che tanto bramava verso la Superficie.
Nessuno se lo era chiesto, ma era a conoscenza di tutto quello che era successo nell’organizzazione grazie alle informazioni che Raichi gli aveva installato in testa, grazie a ciò aveva appreso tutto quanto, e sapeva che cosa doveva fare.
Rimanere al fianco del figlio di Ansem… ed aiutarlo a sterminare i Grim!!

Sobborghi di Fantacity, Comunità, 29 Dicembre 1933:
Più di un mese era passato da quando Freezer aveva preso il posto di Raoul ed era diventato un membro del Concilio.
Il bianco era tornato alla sua solita attività di Comandante della Polizia e null’altro, ed aveva anche fatto installare le telecamere speciali richieste da Xehanort all’interno del suo ufficio su richiesta del leader stesso.
Naturalmente nessuno era a conoscenza dell’esistenza dell’essere, e proprio per questo viveva nella Vecchia Villa insieme a Madara, là dove nessuno dei due rischiava di essere scoperto da uno qualsiasi dei membri comuni della Comunità.
Inizialmente tutti avevano paura di questa convivenza, auspicando che sarebbero venuti alle mani entro pochi giorni, ma per fortuna stavano riuscendo a contenersi e, nonostante tutto, riuscivano a vivere insieme abbastanza bene.
La situazione all’interno della società non era cambiata nel giro di quel mese e, soprattutto, di quegli anni… e questo anche riguardo ai bambini scomparsi.
Non c’era traccia di nessuno degli altri tre ragazzini che in teoria dovevano essere stati rapiti da Fontaine ma che erano come spariti nel nulla. La Polizia li aveva cercati, ma non erano riusciti a trovare niente di niente.
Le famiglie di Jack Frost ed Alice ormai si erano rassegnate al lutto, temendo che i loro bambini fossero ormai perduti per sempre, e forse per questo avevano iniziato ad elaborare il lutto dopo due anni di zero assoluto.
Non ce l’avevano con Elsa e Schmidt che erano riusciti a rifarsi una vita, assolutamente no, anzi li consideravano davvero fortunati ad essere scampati almeno loro a quel destino orribile, anche se pure loro si domandavano come mai non sapessero cosa gli fosse successo.
Gli ADAM fortunatamente erano stati smantellati due anni prima, e dato che il loro leader era come sparito nel nulla non era stato possibile ricostruire l’organizzazione criminale, che era di conseguenza perita per sempre.
Del suo capo però non c’era traccia da nessuna parte.
Tutti lo cercavano, ma nessuno riusciva a trovarlo, sembrava quasi un fantasma sparito misteriosamente nel nulla, alcuni dubitavano addirittura che esistesse visto che gli unici che l’avevano visto non si ricordavano quasi nulla.
Nessuno in oltre due anni era riuscito a rintracciarlo ed a scoprire dove si trovasse… tranne un'unica persona!!
Quel giorno, intorno alle 16:45 del pomeriggio, la città era abbastanza affollata a causa delle festività natalizie. A quanto pareva anche lì nel sottosuolo si festeggiava il Natale, anche se i motivi erano totalmente diversi.
Nella Comunità il 25 Dicembre si festeggiava la ricorrenza della nascita della prima Grande Sacerdotessa, colei che aveva dato inizio allo Spiritismo e che “guarda caso” era nata proprio lo stesso giorno di qualcun altro in Superficie.
Essendo quasi tutti gli uffici chiusi, la maggior parte dei cittadini era per strada per passeggiare, divertirsi e stare insieme alle persone care. Era forse uno dei pochi periodi dell’anno in cui potevano festeggiare e ne volevano approfittare.
Anche i senzatetto e la criminalità sembravano essersi presi una pausa, difatti i sobborghi di Fantacity, che non erano altro che i posti più malsani della città sparsi per tutta la metropoli e non per forza in un punto specifico, erano quasi del tutto vuoti…
Ad eccezione di una sola persona!!
In un vicoletto abbandonato nella città, dove c’erano solamente bidoni dell’immondizia, sporcizia e puzza ovunque, c’era un uomo, seduto sopra una scatola marrone che sembrava star bevendo del brandy direttamente dalla bottiglia.
Vestiva degli abiti da straccione, da tipico barbone, dato che aveva una giacca marrone chiara stracciata, oltre che una maglietta a maniche corte azzurra con dei buchi, così come dei lunghi pantaloni verde scuri, l’unica cosa forse decente del suo guardaroba, e delle scarpe nere bucate sulla punta. Inoltre, aveva la testa pelata ed una folta barba grigia.
Non voleva compagnia, non voleva festeggiare e non voleva stare sobrio, voleva solamente rimanere da solo ad ubriacarsi ed a passare il resto della sua vita per il perdente che era diventato da qualche anno a quella parte…
Tuttavia, la sua calma venne interrotta quando un certo Detective, con entrambe le mani in tasca, si avvicinò a lui dalla sua destra con la sua classica espressione quasi terrorizzante ed i suoi classici abiti tipici.
“Guarda un po’ chi c’è…” iniziò a parlare il nero.
Sentendo quelle parole, il barbone rimase fermo dov’era, seduto sulla scatola di cartone con entrambe le braccia poggiate ai rispettivi gomiti ed uno sguardo basso, nonostante gli occhi fossero chiusi e la sua aria quasi severa.
Intanto, il neoarrivato proseguì sostenendo “C’è voluto tempo, ho dovuto indagare per svariati anni rinunciando a tutto quello che mi era rimasto, ma alla fine sono riuscito a trovarti… Frank Fontaine!!”
Colui che era appena arrivato, l’investigatore che aveva parlato, era L, e stava osservando colui che aveva riconosciuto come il suo arcinemico con cui aveva un conto in sospeso da quasi vent’anni a quella parte!!
Quest’ultimo, a quel punto, aprì lo sguardo per osservare colui che era appena arrivato, pur mantenendo la sua espressione molto severa, e per diversi secondi abbondanti non disse quasi nessuna parola…
Poi però, scoppiò in una fragorosa risata “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!” che fece anche con gusto.
Si fermò solo dieci secondi dopo, per dire “Ragazzo, non so per chi mi hai scambiato, ma hai sbagliato persona. Io sono solo un pover’uomo senza casa e senza meta…”
“Non mi imbrogli!”
Il detective tuttavia non sembrava voler mollare, anzi continuava ad osservare colui che aveva di fronte con uno sguardo molto severo. Anche se stava cercando di rimanere calmo, non riusciva a trattenere parte della rabbia che aveva in sé.
“Puoi mascherarti tutte le volte che vorrai, io non dimenticherò mai gli occhi e gli zigomi di colui che mi ha distrutto la vita…” le sue furono parole dure e crude, per fargli capire che quella recita non serviva proprio a nulla con lui.
Dopo quanto detto dal ragazzo, il barbone cominciò a guardare abbastanza malamente l’investigatore, non si capiva se per le insinuazioni fasulle che aveva lanciato oppure perché avesse c’entrato l’obiettivo…
Fino a quando, con un sorrisetto quasi di rassegnazione, gli disse “Sei sempre stato il più furbo tra di noi. Non dovrei neanche stupirmene… Sherlock!”
“Non chiamarmi così!!” lo bloccò tuttavia il diretto interessato abbastanza seccato “Ho abbandonato quel nome da molto tempo. Adesso il mio nome è L!”
“Un nome che non ti si addice, amico mio!” specificò tuttavia il barbone, che a quanto pareva si era confermato essere proprio Frank Fontaine in persona!!
A quanto pareva, dopo la fuga dal quartier generale degli ADAM, era diventato un senzatetto ed aveva vagato per Fantacity per due anni nascondendo la sua identità… almeno fino a quel giorno, naturalmente.
Però, come se neanche fosse successo nulla, il pelato mostrò la bottiglia che teneva in mano al suo ex amico e gli disse “Vuoi un goccio di brandy? Offre la casa!”
Dopodiché gliela lanciò letteralmente, dato che la reggeva con la mano destra e di conseguenza nella sua direzione. Inutile dire che l’investigatore, grazie alla sua prontezza di riflessi, riuscì a prenderla al volo subito con la mano destra…
Tuttavia, almeno per il momento, non si scolò neanche un goccio di quel brandy, in quanto era interessato ad altro… ossia alle condizioni di quello che un tempo era il suo migliore amico!!
Come si era ridotto. Prima era il braccio destro della criminalità, ed adesso beveva alcolici sopra una scatola di cartone e con una barba che definire piena di briciole e sporcizia era volergli fare un complimento.
Un genio del crimine ridotto sul lastrico… e nonostante fosse stato un suo amico, non gli dispiaceva neanche un po’ per la sua condizione. Aveva giocato con i suoi sentimenti e la sua amicizia, e si meritava quello che gli era successo.
A quel punto però aveva un'unica domanda da fargli, soprattutto alla luce di ciò che NON aveva scoperto in quei due anni di indagini soliste dopo che la ricerca dei bambini scomparsi non aveva portato letteralmente a nulla.
“… Come ti sei ridotto così?”
Frank, volgendo uno sguardo serio verso di lui, gli domandò “Che intendi?”
“Come sei finito a rubare cibo dai cassonetti ed a trangugiare da bottiglie di brandy di terza marca?! Eri un genio, avresti potuto ricominciare da capo quando volevi…”
“Tsk, un genio? Magari una volta, adesso sono l’ombra di me stesso… e lo devo tutto a te!!”
Ed ecco che cominciava con i suoi classici attacchi da lurido vigliacco. Per quanto poteva dire di essere cambiato per la vita in strada, anche se ufficialmente non l’aveva mai detto, dentro sarebbe rimasto sempre lo stesso…
E non aveva di certo finito lì “Se tu non ti fossi unito alle indagini della Polizia, stai pur certo che non sarebbero mai riusciti a capire dove mi trovavo, e neanche ad interpretare il messaggio in codice di quel traditore!”
In effetti l’uomo che lavorava per Doflamingo, per evitare di essere sgamato dagli ADAM, aveva dovuto mascherare l’avvertimento della locazione della base del nemico tramite un messaggio da decifrare, e quando l’e-mail era arrivata a destinazione L aveva capito subito il significato a differenza degli altri Raoul compreso.
“Detto in parole semplici: se ora sono solo un mendicante senza dimora e senza futuro, è solamente colpa tua e della tua cocciutaggine!!”
Ma la voleva piantare?!
Stava cercando di spacciarsi come la vittima del momento, ma non era affatto così. Lui per primo gli aveva rovinato la vita, uccidendo i suoi parenti ed i suoi amici, quindi era l’ultima persona al mondo che poteva accusarlo di questo!!
Proprio per questo il nero digrignò i denti e strinse il pugno sinistro dalla rabbia, stringendo anche la bottiglia di vetro che aveva in mano molto fortemente, anche se non da spaccarla completamente in tanti cocci di vetro.
“Io ti ho rovinato la vita?! E tu?!” urlò quasi il detective, anche se cercava di parlare comunque a più bassa voce possibile per non attirare attenzioni indesiderate.
Dopo un secondo di pausa, proseguì “Hai dato fuoco a casa mia, uccidendo tutte le persone che amavo!! Con quale coraggio parli a me di colpe dopo quello che mi hai fatto?!”
La rabbia aveva preso il sopravvento al punto che L lanciò letteralmente la bottiglia che aveva in mano verso l’individuo, facendola cadere a terra e spaccare in cocci di vetro a pochi metri davanti al barbone.
Dall’altra parte non arrivò nessuna reazione da parte di Frank, il quale continuava a tenere il volto basso e l’aria delusa ed al tempo stesso ironica che aveva avuto per tutto quel tempo, non si sapeva neppure se lo avesse sentito…
E proprio per questo L, dopo aver atteso qualche secondo per riprendere fiato, cominciò ad osservarlo con ancora più rabbia di prima e, stavolta, tirò fuori tutta la delusione che aveva provato all’epoca del fattaccio.
“… Tu eri mio amico, il mio migliore amico, ti volevo bene e ti consideravo come un fratello… ma mi hai voltato le spalle. Hai preferito un’organizzazione criminale ad un’amicizia vera, quindi non parlare a me di colpe…”
“… Amici?”
Finalmente il pelato dette segno che lo stava ascoltando, anche se senza mai perdere la sua espressione di prima e continuando a guardare per terra, con le braccia sempre poggiate sulle rispettive ginocchia.
“Se continui a considerarmi un amico dell’epoca, significa che sono riuscito nel mio intento. Non ti ho mai considerato mio amico, non lo sei mai stato, eri solamente la mia missione per conto di Stan Pines. Niente di più e niente di meno!”
“Per la mia intelligenza? Sì, lo so già… ma credevi davvero che l’avrei dedicata alla ricerca di Pines e della sua organizzazione criminale?!” ci tenette tuttavia a sottolineare L “Ero molto arrogante all’epoca, e lo sai bene. Se sono diventato un detective è stato per dare la caccia a te ed a Stan, quindi se vi ho smascherati è solo per colpa vostra…”
Girando e rigirando, andava sempre a parare con la colpa che aveva nei suoi confronti. Probabilmente non avrebbe mai dedicato la sua vita all’investigazione sotto un alias se Fontaine non gli avesse fatto quel tiro mancino, e doveva saperlo.
Tuttavia, dal suo racconto si evinceva che, nonostante le sue indagini, non aveva ancora scoperto tutto quanto. Povero sciocco, era davvero convinto che la sua intelligenza spaventava solamente loro due…
Loro due lavoravano per il Gran Maestro ed il Concilio dei Sette, anche senza volerlo avrebbe potuto scoprire qualcosa da uno qualsiasi degli agenti sparsi per la Comunità, e da lì non gli sarebbe stato difficile capire tutto.
Sperava che con quell’incendio sarebbe morto definitivamente, invece era sopravvissuto ed era diventato ossessionato da lui e da Pines, ma almeno così aveva smesso di vedere gli indizi dei sottoposti degli Illuminati e gliel’avevano fatta in barba.
Incredibile come, anche quando li aveva traditi, gli aveva fatto un favore…
“Tsk, sei davvero convinto che non avresti scoperto nulla neanche se lo volevi? Povero sciocco…”
Inutile dire che al ragazzo si accese una sorta di lampadina in testa sentendogli dire quelle parole, quasi come se volesse dirgli che dietro le sue azioni di allora c’era molto più di quanto potesse anche solamente immaginare…
Ma non gliene importava sinceramente.
Se avesse dovuto essere sincero, non gli sarebbe interessato molto nemmeno dei bambini rapiti, aveva accettato quel caso solo perché Frank poteva esserci dietro, e quando la polizia aveva smesso di cercarlo li aveva abbandonati per continuare la ricerca di quell’uomo da solo.
La sua ossessione nei suoi confronti l’aveva accecato da tutto quello che gli stava attorno, gli bastava solamente consegnare Fontaine alle autorità ed ottenere la vendetta che tanto bramava, del resto poco gli importava.
E finalmente tutto era finito.
L’aveva scovato dopo due anni di continue ricerche, e poteva consegnarlo alle autorità con l’accusa di omicidio, rapimento ed esperimenti illegali nei confronti di bambini, dato che anche se tutti non se lo ricordavano era certo che fosse stato lui.
Proprio per questo, ponendo la mano destra in tasca e quella sinistra dietro la schiena, affermò “Poco cambia cosa ho scoperto e cosa non ho scoperto. Ormai è finita per te…”
Frank dall’altra parte rimase fermo così com’era, l’unica differenza rispetto a prima fu che assunse un’aria quasi severa, come se stesse aspettando di sentire quello che aveva da dirgli il suo ex amico, se mai lo fosse stato naturalmente…
Difatti il detective, senza tanti giri di parole, lo avvertì “Adesso tu mi seguirai e ti costituirai alle autorità, scontando la tua pena per i crimini che hai compiuto, e se farai resistenza ti ci trascinerò io stesso se dovrò farlo… siamo intesi?”
Aveva chiarito subito la questione in modo che evitasse resistenza, anche se si era premunito in anticipo in caso di probabile attacco e si era portato dietro una pistola, motivo per cui aveva portato la mano sinistra dietro la schiena.
Dall’altra parte, Fontaine sembrò rimanere abbastanza impassibile a quanto appena dichiarato, e per circa quindici secondi abbondanti rimasero fermi con quell’espressione severa senza dare cenno di risposta…
Almeno fino a quando non scoppiò di nuovo a ridere a crepapelle “AHAHAHAHAHAHAHAH!!!”
Una risposta alquanto strana secondo L, che pur rimanendo con la sua aria piuttosto inquietante cominciò ad osservarlo incuriosito sollevando pure il sopracciglio destro, che diamine gli stava prendendo adesso?!
“Certo che sei davvero divertente, Sherlock!” disse Frank ritornando dritto con la schiena e toccandosi i fianchi con entrambe le mani.
E che diavolo però, aveva usato ancora quel nome proprio per prenderlo in giro, si vedeva che stava cercando di provocarlo, ma non intendeva cadere in quella trappola. Si era fatto fregare una volta da lui, non sarebbe successo di nuovo…
“Tuttavia…” affermò all’improvviso l’ex braccio destro di Stan, assumendo anche un’aria quasi divertita “sembri dare per scontato…” la mano sinistra, quella che l’investigatore non vedeva, scostò la giacca rivelando una pistola dentro la cintura “… che io… non porrò alcuna resistenza…” prese la pistola pronta ad estrarla.
“Piantala con queste sciocchezze!” ribadì tuttavia L, che anche lui ormai aveva agguantato la pistola con la mano sinistra dietro la schiena ed era pronto ad usarla “Adesso tu verrai con me, che ti piaccia o meno!”
“TE LO SCORDI!!”
Appena ebbe terminato di parlare, Fontaine si alzò di colpo, estraendo la pistola che aveva nascosto e puntandola con entrambe le mani dritta verso il suo ex amico!!
Vedendo il suo scatto improvviso, anche il detective, preso per un momento dallo spavento, fece altrettanto tirando fuori l’arma da fuoco e puntandola contro il barbone, reggendo la canna con entrambe le sue mani.
Neanche il tempo di capire che cosa stesse succedendo… che tutti e due fecero fuoco!!
Nel giro di un paio di secondi al massimo, entrambi avevano agito ed avevano sparato il loro proiettile contro l’altro, e subito dopo che l’azione fu portata a termine… calò un silenzio quasi tombale in quel vicolo.
Un’atmosfera lugubre che faceva raggelare la pelle, ed in tutto quello entrambi erano fermi ed immobili, a pochi metri di distanza, con entrambe le pistole puntate contro l’altro e senza muovere un muscolo, senza contare che l’espressione era la stessa per entrambi.
Divertita per Fontaine, semi spaventata per L.
Rimasero così fermi ed impassibili per oltre quindici secondi abbondanti, senza muovere né un muscolo né tantomeno la bocca. Non si capiva se i colpi erano andati a segno oppure si erano mancanti reciprocamente.
Poi però, all’improvviso, Fontaine abbozzò un sorriso, ma non maligno e né tantomeno ironico, era un sorriso… sincero.
“Lo sai? Per la prima volta nella mia vita, spero davvero che lo Spiritismo sia vero…” fu quello che disse.
Dopo averlo sentito, anche L, pur senza cambiare espressione, aggiunse “Anche io…”
A quel punto il pelato, abbozzando ancora un po’ quel sorriso sincero che mai aveva fatto da dopo l’incendio, asserì semplicemente “Siamo arrivati al capolinea. Addio… Sherlock…”
Pronunciate queste parole però, ecco che Fontaine mollò la presa dalla sua arma e si lasciò andare, cadendo rovinosamente a terra di pancia con un leggero boato mentre i suoi occhi si chiudevano e il battito cardiaco si interrompeva all’improvviso…
A quanto pareva il proiettile era andato a segno, e l’aveva colpito proprio al cuore!!
L’ex agente del Concilio morì così, disteso a terra con l’aspetto di un barbone e, per la prima volta da quasi vent’anni, un sorriso sincero sul volto. Il sorriso di chi aveva accettato la morte, e tutto sommato era contento di morire proprio davanti ad un ex amico…
Il detective osservò tutto senza fiatare, rimanendo fermo nella stessa posizione di prima con un’aria ancora semi spaventata, mentre osservava il corpo senza vita del suo arcinemico fermo a diversi metri di distanza da lui.
Passarono alcuni secondi in cui lui non fece niente, non si capiva neppure che cosa pensasse davvero di ciò che aveva appena visto… almeno fino a quando anche lui, tutto d’un tratto, abbozzò un sorriso sincero e contento!!
“Addio… Frank…” fu l’unica cosa che riuscì a dire…
Prima di mollare la pistola, che cadde così al suolo come quella del rivale, ed accasciarsi al suolo nello stesso modo in cui poco prima l’ex amico era caduto prima di spirare proprio davanti ai suoi occhi!!
Purtroppo, anche il proiettile di Fontaine era andato a segno e l’aveva colpito al cuore, solamente che a lui c’erano voluti alcuni secondi in più prima che risultasse mortale, e proprio per questo cadde al suolo solamente in quell’istante.
Però, nonostante la morte stesse arrivando anche per lui, non poté dire di andarsene con dei rammarichi.
Aveva chiuso per sempre i conti con il suo eterno nemico, e quel sorriso finale che gli aveva fatto era la dimostrazione che in verità ci teneva a lui, anche se lo negava continuamente, pur non cambiando le cose orribili che gli aveva fatto.
Con la consapevolezza di aver risolto sia nel bene che nel male quell’unico capitolo che voleva chiudere, L chiuse gli occhi delicatamente mentre cadde rovinosamente al suolo di pancia con un piccolo boato… il tutto con un dolce sorriso sulle labbra anche lui.
Quando poi il suo cuore smise di battere letteralmente due secondi dopo che fu caduto a terra, la parola “Fine” fu scritta a quel paragrafo della Comunità che aveva visto coinvolto la mente più geniale nel campo delle deduzioni della società ed uno dei più grandi criminali di essa.
Sherlock, meglio noto come L, e Frank Fontaine avevano chiuso la loro rivalità lì, in quel preciso istante, uccidendosi a vicenda…

Vecchia Villa, Comunità, 30 Dicembre 1933:
Non ci volle molto prima che i due cadaveri venissero scoperti.
A causa del rumore delle pistole che avevano sparato e la folla che c’era per le strade quei giorni, ci vollero pochi secondi prima che un gruppetto si avventurasse in quel vicolo incuriosito dagli spari e li scoprisse entrambi.
Inutile dire che chiamarono subito le autorità, che sapendo che tra le vittime c’era anche L si precipitò sul posto, sequestrando entrambi i corpi ed analizzandoli per capire chi potesse essere il barbone con cui si era ammazzato.
Poche ore ci vollero prima che capissero che si trattava di Frank Fontaine, l’uomo a cui avevano dato la caccia per quasi tre anni e che a quanto pareva il nero aveva trovato, chiudendo i conti con lui una volta per tutte.
Questi due decessi fecero ben presto il giro della Comunità il giorno successivo, grazie anche ai servizi televisivi e ai media dei giornali, e molti lo presero come un regalo natalizio ritardato la fine del criminale che aveva terrorizzato la società per diversi mesi.
Non furono però gli unici a prenderla in quella maniera, visto che anche un altro gruppo stava dando la caccia a quel tipo, e grazie al Comandante Raoul aveva scoperto che finalmente era stato ucciso come volevano…
“Era ora!!”
Naturalmente si trattava del Concilio dei Sette, il quale organizzò una riunione per quel pomeriggio, intorno alle 17:00, alla Vecchia Villa proprio per parlare di quanto accaduto il giorno prima.
Per fortuna di tutti sia Freezer che Madara sembravano aver imparato a convivere nonostante i dissapori, e proprio grazie a ciò poterono passare al sodo immediatamente, grazie anche al giornale che si era portato dietro Doflamingo.
Dopo che Irina aveva pronunciato quelle parole, il biondo aveva poggiato il quotidiano sul tavolo, mostrando a tutti che la prima pagina mostrava delle foto di repertorio di L e di Fontaine con la notizia della loro morte.
Approfittando poi di questa cosa, Donquijote aggiunse con il suo tipico sorrisetto maligno “Fufufufufufufufufu finalmente siamo riusciti a trovare quel traditore ed a tappargli la bocca in via definitiva…”
“Da adesso non rischierà più di mandare a monte i nostri piani…” si limitò a dire Madara con la sua classica espressione severa.
Qualcuno però non sembrava essere del loro stesso avviso soddisfatto, dato che Al Mualim si rivolse al capo della malavita domandandogli “Come avete fatto tu ed i tuoi uomini a non trovarlo per due anni?! Anche se aveva cercato di non farsi riconoscere, era comunque diventato un barbone che viveva nei sobborghi della società. Avreste dovuto trovarlo da un pezzo…”
Non aveva tutti i torti, e proprio per questo il padre di Homing gli rispose “Hai ragione, avremmo dovuto trovarlo prima, ma non dimenticarti che lui è stato braccio destro di Stan per molto tempo. Sicuramente aveva imparato come muoversi nei bassifondi della Comunità e sapeva come far perdere le sue tracce…”
“E comunque potremmo dire la stessa cosa anche di te!”
Quell’intervento di Freezer fu abbastanza strano, al punto tale che attirò l’attenzione di tutti i presenti, ossia tutti gli altri sei membri principali del Concilio dei Sette, verso di sé per capire cosa volesse dire.
E l’essere lo spiegò subito “Potevi ordinare ai tuoi Assassini di trovarlo ed ucciderlo, come hai fatto per gli altri membri delle bande rivali di Doflamingo e dei suoi uomini…”
In effetti era vero. L’anziano aveva fatto sì che tutti i membri della malavita non affiliati a Donquijote sparissero con i suoi subordinati, tuttavia non aveva mai pensato di chiedergli di trovare ed assassinare Frank…
Questo per un motivo ben specifico “Avrei potuto, ma se avessero ucciso la persona sbagliata?! Avete visto, si era mascherato talmente bene che difficilmente avrebbe potuto riconoscerlo qualcuno che non lo conosceva, e se i miei Assassini avessero ucciso il bersaglio errato, o peggio un innocente, la nostra reputazione ne avrebbe risentito in negativo…”
“Sbaglio, o qui tutti stanno dimenticato la parte più importante di questa vicenda?!”
Anche Giovanni parlò a quel punto in maniera criptica ed anche abbastanza severa, al punto che attirò l’attenzione su di sé, anche di quella di chi non aveva ancora parlato fino a quel momento come Xehanort, che osservava tutto con uno sguardo severo e senza fiatare.
“E se Fontaine prima di morire avesse parlato di noi?” provò a supporre l’uomo d’affari con un’espressione mista tra l’arrabbiato ed il preoccupato “Lui era nostro nemico e conosceva molto di noi, non va escluso che abbia rivelato a qualcuno le nostre identità ed i nostri piani per vendetta personale…”
Effettivamente quella era una cosa che non potevano escludere completamente, soprattutto conoscendo il lato vendicativo di Frank… tuttavia, andavano considerati un paio di dettagli che escludevano quell’ipotesi.
“Ne dubito fortemente!” asserì difatti Al Mualim “Sapeva che tutta la Comunità gli dava la caccia, e che se avesse parlato di noi avrebbero potuto prenderla come una scusa per non finire in carcere, dato che lui sapeva bene che i vertici della società sono nostri e potevano farlo passare per un bugiardo quando e come volevamo!”
“E non dimentichiamoci che bazzicava i bassifondi!” aggiunse pure Doflamingo, senza mai perdere il suo diabolico sorrisetto “Quei posti sono pieni di miei uomini, ed anche se non l’hanno individuato finora bastava che lui gli parlasse del Concilio affinché capissero di chi si trattasse. Aveva le mani legate, Fufufufufufufufufufu!”
“Sarà, ma io continuo ad andarci con i piedi di piombo…”
Sembrava che il figlio di Madame Boss non fosse ancora del tutto convinto che Frank non avesse rivelato a qualcuno ciò che sapeva sugli Illuminati. Aveva paura che da un momento all’altro qualcuno entrasse nel suo ufficio rivelando che sapeva tutto…
E questa sua paura gliela lesse Irina, al punto che guardandolo malamente asserì “Cos’è tutta questa paranoia?! Hai per caso paura di perdere il tuo posto nel Concilio?”
… Non che fosse andata del tutto fuori strada, ma il modo in cui aveva pronunciato quelle parole se lo poteva risparmiare secondo l’uomo, al punto infatti che cominciò ad osservarla piuttosto malamente prima di risponderle.
“Parli proprio tu? Devo per caso ricordarti che fosti tu la prima ad avere paura di perdere il proprio posto nel Concilio all’epoca di Ansem il Saggio?!”
Alcuni sussultarono leggermente nel sentire le parole che aveva pronunciato l’uomo d’affari. Parlare di quel tipo proprio davanti al figlio poteva essere davvero controproducente, ed alcuni lo sapevano bene…
Ma non Jelavic, che rispose a tono “Quelli erano altri tempi, ero una novellina ed avevo appena iniziato ad assaporare i privilegi che questo incarico ti concede…”
“Non mi sembri molto cambiata da allora, almeno a giudicare dai racconti di mia madre…” sostenne tuttavia il nero.
“Fatela finita!!”
Improvvisamente però l’albino, forse complice anche il discorso che sembrava volersi protrarre fin troppo per le lunghe, decise di bloccare i due prima che andassero avanti, il tutto continuando ad avere quell’espressione severa che aveva all’inizio.
Solo a quel punto i due compresero che forse avevano tirato troppo la corda, e proprio per questo si voltarono a guardare il loro leader così come tutti gli altri quattro, alcuni con un’espressione fredda ed altri con una seria.
Xehanort era fermo con entrambi i gomiti poggiati sul tavolo e le mani unite davanti al volto, che osservava il giornale che riportava il decesso sia di L che di Fontaine. Una posa alquanto strana secondo alcuni dei presenti…
Ma alla fine il leader si decise a parlare, dicendo “Tutte queste chiacchiere sono inutili. Vi state dimenticando il vero punto focale di questa riunione… l’eliminazione del nostro più grande nemico!!”
… Già, aveva ragione…
Si erano talmente accaniti l’uno contro l’altro su chi avesse la colpa per la mancata cattura fino a quel momento o sul fatto se avesse o meno spiattellato i loro segreti durante quei due anni, che non avevano pensato al lato positivo della faccenda.
Si erano sbarazzati di Frank Fontaine, e stavolta per sempre!!
L’albino aggiunse a quel punto “Con la sua morte, se n’è andato via anche l’unico ostacolo che ci impediva di portare a termine il nostro piano tra quindici anni. Anche se aveva perso tutto, le informazioni di cui disponeva potevano rivelarsi delle armi a doppio taglio sia per noi che per lui, ma ora se le è portate nella tomba…”
“In teoria non ne siamo sicuri. Ma agiremo comunque come se così fosse, in fondo non dobbiamo avere paura dei morti, eheheheheheheheheh!” intervenne pure Freezer, chiudendo il suo discorso con la sua risatina maligna.
“Fufufufufufufufu è stata una bella soddisfazione ritrovare il suo cadavere. Adesso che quel lurido impiccione non c’è più, il nostro piano proseguirà come da programma!” affermò allora Donquijote ridendo come suo solito.
Madara però ci tenne a sottolineare un'altra cosa “E non dimentichiamoci che anche L se n’è andato. Era un tipo intelligente, e se dopo la morte di Fontaine avesse indagato ulteriormente avrebbe potuto scoprire tutto su di noi…”
“Vero, siamo stati fortunati!” Al Mualim dovette concordare con il suo compagno “La vendetta verso Fontaine l’aveva accecato, e solo grazie a ciò per questi due anni non è riuscito a scoprire niente su di noi. Ma dopo la morte di Fontaine, tutto sarebbe cambiato…”
Insomma, detto in parole semplici ora avevano la strada spianata. Questa era la conclusione a cui erano arrivati tutti quanti con quel breve discorso.
E lo rimarcò anche il figlio di Ansem esclamando “Giusto, anche L rappresentava un pericolo… ma ormai non dovremo più preoccuparci di loro, e considerando che tutto sta procedendo come da copione in Superficie, non potrebbe andare meglio di così…”
Già, la Superficie…
Con tutti i problemi che avevano avuto nella Comunità si erano dimenticati di quello che stava accadendo lassù, ma ora che non avevano più impicci a cui pensare avevano potuto riflettere sul fatto che il loro capo aveva ragione.
Quell’anno stesso un tipo chiamato Adolf Hitler era riuscito a farsi nominare Cancellerie in Germania, ed aveva iniziato delle politiche che, se ben sfruttate, potevano portare ad un secondo conflitto mondiale…
Tuttavia c’era comunque un problema, e fu Giovanni a farlo presente “Ma Gran Maestro, c’è un dettaglio nel piano che non ha considerato. Come possiamo essere certi che in Superficie arriveranno là dove li vogliamo noi se non avremo nessuno che possa indicarli sulla retta via?!”
In effetti la sua poteva essere un’ottima domanda e lo sapevano tutti…
Ma il bianco sapeva perfettamente che cosa rispondere, e proprio per questo fece un sorrisino quasi maligno e rispose “Non temere. Ho già preparato tutto in modo che tra un anno esatto avremo il nostro uomo lassù…”
Inutile dire però che quelle parole confusero solamente di più tutti i presenti, al punto che cominciarono a guardarlo domandandosi che cosa volesse dire, anche considerando che a loro non aveva detto nulla.
Di che cosa stava parlando?
E soprattutto… di CHI stava parlando?!

Abe Sapiens Institute, Fantacity, Comunità, 10 Gennaio 1934:
“NON È POSSIBILE!!!”
La notizia della morte di L e Fontaine però non era arrivata solamente alle orecchie del Concilio, bensì anche a quelle dell’intera Comunità come già spiegato, compresi due certi bambini che erano rimasti molto male alla notizia.
Si trattavano di due bambini, che in quel momento si trovavano all’interno della mensa dell’Abe Sapiens Institute, che avevano appena visto sui giornali la tremenda notizia, dato che fino a quel momento non ne avevano idea.
Entrambi avevano dieci anni, ed uno dei due aveva dei corti capelli neri un po’ in disordine, dei grossi occhi azzurri ed indossava una maglietta a maniche corte porpora, con i bordi delle maniche colore viola scuro, dei pantaloncini jeans azzurri, delle calze corte e nere e delle scarpe da tennis nere con i lacci bianchi.
L’altro invece aveva una pelle leggermente abbronzata, dei corti capelli castani più in ordine rispetto all’amico, con giusto qualche ciuffo che scendeva sulla fronte, dei grossi occhi verdi ed indossava una maglietta a maniche lunghe gialla con il colletto marrone ed i bottoni bianchi, dei lunghi pantaloni jeans azzurri, delle calze corte e nere anche lui e delle scarpe senza lacci bordeaux.
I due si chiamavano Shinichi Kudo ed Heiji Hattori, e frequentavano le elementari in quell’istituto, dato che era l’unica scuola di Fantacity e di conseguenza tutti quanti dai cinque ai vent’anni andavano lì a studiare.
I giornali in teoria non erano permessi dentro l’edificio, tuttavia ogni tanto i due, che erano migliori amici e gli piaceva tenersi informati su quanto accadeva nella Comunità, sgraffignavano uno dei giornali dei loro insegnanti per tenersi informati.
Purtroppo i loro genitori, visto che i bambini avevano l’abitudine di cacciarsi nei guai ad ogni notizia grossa, avevano tenuto entrambi all’oscuro di quanto successo, anche perché erano convinti che conoscere due omicidi non conveniva a due della loro età…
Ma questo li aveva fermati?
No, appena erano tornati a scuola avevano approfittato di una distrazione dei loro professori per prendere un giornale, andare in mensa e leggere le notizie… e così avevano scoperto quanto era accaduto al detective.
Mentre Hattori aveva gridato prima, Kudo stava ancora osservando la pagina esterrefatto “Non può essere. Era il più grande detective della Comunità, come ha potuto farsi uccidere in quella maniera…”
“Quel maledetto Fontaine ha usato un trucco, non ci sono altre spiegazioni!!” replicò allora Heiji, provando a trovare una spiegazione a quanto accaduto.
I due erano molto appassionati di investigazione, e per questo avevano visto per tutti quegli anni in L il loro mito ed il loro esempio. Quando finiva sui giornali ancora un po’ e ritagliavano gli articoli per poterli conservare gelosamente.
Erano talmente ossessionati da lui che, grazie a qualche indagine, erano persino riusciti a risalire alla sua vera identità!!
Nessuno nella Comunità a parte Kenshiro ne era a conoscenza, ma loro grazie all’intelligenza che avevano erano riusciti a collegare tutte le notizie legate a lui, complice anche l’averle conservate tutte quante, ed avevano fatto due più due…
In quel momento però… “Era ora che lo scopriste anche voi!!”
La mensa dell’Abe Sapiens Institute era piena in quel momento, tuttavia solamente due ragazzine avevano deciso di interessarsi a quanto stavano dicendo, dato che per gli altri i due bambini facevano discorsi “troppo strani” per i loro gusti.
Erano due loro amiche d’infanzia, erano cresciuti tutti e quattro insieme e, proprio per questo, erano le uniche che riuscivano a dialogare con loro senza trovare noiosi i loro discorsi oppure le loro deduzioni.
Una aveva dei lunghi capelli castani che arrivavano fino alla schiena, dei grossi occhi celesti ed indossava una magliettina senza maniche gialla sotto ad un giubbottino a maniche lunghe color porpora, dei lunghi pantaloni marroni che arrivavano fino alle caviglie, delle calzine rosa e delle scarpe marroni.
L’altra invece aveva dieci anni, proprio come l’amica, ed aveva dei lunghi capelli castani raccolte in due code laterali con del nastro giallo, dei grossi occhi molto azzurri ed indossava un kimono rosso, dato che la sua famiglia era legata alle tradizioni della loro antica cultura, con disegnati dei petali di ciliegio rosa, una cintura gialla con un enorme giocco verde sopra e delle lunghe calze bianche insieme a dei sandali bordeaux.
A parlare prima era stata proprio quest’ultima, che in questo modo era riuscita ad attirare l’attenzione di entrambi i ragazzini su di sé, anche se sembrava avere un’aria abbastanza irritata per la questione.
Le due erano Ran Mouri e Kazuha Toyama, che anche se all’epoca non erano ancora le loro fidanzate ci tenevano ai due bambini, e per questo stavano sempre con loro anche se gli facevano passare dei guai a volte.
“E’ da prima di Capodanno che la notizia si è sparsa, voi dov’eravate mentre tutti ne parlavano?!” si lamentò a quel punto la bambina con il kimono.
Fu Kudo a risponderle “Purtroppo i nostri genitori ci hanno impedito di informarci per tutta la vacanza. Temiamo che sapessero già che, se avessimo saputo questa notizia in tempo, avremmo voluto indagare su cos’era successo veramente…”
“Vi conoscono molto bene!” affermò allora colei che aveva la lunga chioma senza code, quasi scoppiando a ridere.
Shinichi però non la prese proprio bene, dato che si lamentò con lei asserendo “Ehi, non è divertente!!”
Hattori però sembrava quasi non averle considerato, dato che continuava a leggere il giornale dove c’era stampata sopra la foto di L e di Fontaine, oltre ad una descrizione di quanto doveva essere accaduto in quel vicolo.
Pochi secondi di silenzio dopo però, ecco che il castano disse con un’aria abbastanza triste “Certo che ora la Comunità sarà più povera senza più Sherlock…”
“Chi?!” domandò però Toyama, dato che non conosceva quel nome.
L’abbronzato non si sorprese che non sapesse la verità, dato che L era stato ben furbo a tenerla nascosta a tutti ed a mascherare le prove in modo che solo chi era particolarmente arguto come loro potesse capirlo.
Proprio per questo, voltandosi a guardarla, rivelò “E’ il suo vero nome, Sherlock Holmes!!” “… Sherlock… Holmes?!” Kazuha rimase leggermente sorpresa di scoprire quello che era il vero nome di quel detective.
Lo si poté dire anche per Ran, dato che guardando quasi stranita i due affermò “Che nome strano, anche se mi suona abbastanza familiare…”
Anche se non erano ancora nati all’epoca, una volta Mouri aveva sentito i genitori parlare di quanto era accaduto a quel tale, Sherlock, ed alla sua intera famiglia, nonché ai suoi amici, per mano di Frank Fontaine.
L’aveva citato quando ancora si pensava che fosse stato lui a rapire quei cinque bambini, e il racconto le era rimasto impresso nella mente per l’orrore, anche se aveva dovuto sentire tutto di nascosto dato che il padre non voleva che ascoltasse simili indecenze.
L’unica cosa che ricordava vagamente erano i nomi dei coinvolti, per questo solo quando Heiji aveva citato il vero nome dell’investigatore deceduto le era sembrato familiare, anche se per il momento non lo ricollegava a quell’incidente…
Comunque fosse, Shinichi si ricollegò al discorso del suo amico confermando “Purtroppo però hai ragione. Senza più lui e le sue deduzioni, che hanno sbattuto in carcere molti membri della malavita, la Comunità sarà un posto molto più pericoloso!”
“Vero, servirebbe qualcuno che possa raccogliere la sua eredità e fare ciò che lui non potrà più far…”
Hattori non terminò mai la frase… in quanto proprio in quel momento sia lui che il suo migliore amico ebbero un lampo di genio!!
Una lampadina si accese nella loro mente e, dopo aver strabuzzato gli occhi ed aver spalancato la bocca per un breve momento, assunsero un sorrisetto quasi furbo ed uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
Kazuha si spaventò leggermente dalle loro espressioni, al punto tale che asserì “Non mi piacciono quegli sguardi…” quasi spaventata.
Subito dopo i due si voltarono a guardarsi, continuando ad avere quello sguardo furbetto in volto che non faceva presagire nulla di buono… anche se in verità i loro intenti non erano né malvagi né scherzosi.
“Pensi anche tu quello che penso io?!” Shinichi pose subito il quesito.
“Lo penso eccome!!” rispose l’altro.
A quel punto però le due bambine si domandarono di che diavolo stessero parlando, al punto tale che Ran li osservò incuriosita domandandosi a che cosa si riferissero, dato che non riusciva proprio a comprenderli.
“… Ehm, di che cosa state parlando?!” chiese allora la bambina.
Toyama invece sembrava essere stata molto più arguta dell’amica, dato che temette immediatamente che cosa stessero pensando e, proprio per questo, osservò entrambi con un’aria mista tra l’arrabbiata ed il preoccupata.
“Non starete mica pensando quello che credo?!” fece a quel punto.
Ed ecco che i due piccoli allora esplosero letteralmente, alzando entrambi i pugni al cielo e gridando nello stesso momento “UN'AGENZIA INVESTIGATIVA!!”
Sembrava, da come avessero parlato, che la loro intenzione fosse chiara…
Intendevano aprire un ufficio d’indagini in modo da diventare loro stessi dei detective e risolvere i casi che ormai L non poteva più portare a termine!!
Inutile dire che la bruna con i codini si toccò la fronte con la mano destra e disse quasi subito “E ti pareva…”
Mouri invece parve incuriosita, dato che osservandoli con un’aria quasi sorpresa domandò “Un'agenzia investigativa?”
Comprendendo che la ragazzina sembrava non aver compreso bene, fu Shinichi stesso a spiegarle tutto euforico “Quando saremo abbastanza grandi creeremo un’agenzia investigativa tutta nostra!! Diventeremo detective proprio come Sherlock, e metteremo la nostra intelligenza al servizio del prossimo!!”
“Tornate con i piedi per terra!!” Kazuha però non sembrava d’accordo, dato che specificò leggermente alterata “Non avete uno straccio di soldo, come pensate di aprire un'agenzia se non racimolerete i Benny sufficienti?!”
“Troveremo un modo. Un finanziamento o qualcosa del genere, le soluzioni ci sono!” sottolineò tuttavia Heiji, che grazie alla sua intelligenza era a conoscenza di queste cose pur avendo solamente dieci anni.
“Ma come sperate di ottenerlo?!” gli domandò di nuovo la bruna abbastanza alterata.
Tuttavia, in questa circostanza aveva “contro” pure la sua migliore amica, dato che guardandola divertita le disse “E dai, sembra divertente l’idea. Perché non provi a dargli una possibilità?”
Naturalmente la giovane si voltò a guardarla abbastanza sorpresa, al punto da dire “Ma come, pure tu?!”
Solo dopo qualche secondo di ulteriore metabolizzazione, Kazuha finì per toccarsi la fronte dopo aver sbuffato rassegnata e dichiarò “E va bene, fate quello che volete. Teste dure…”
I due in effetti sembravano ormai decisissimi nella loro scelta, al punto tale che tornarono a guardarsi negli occhi carichi più che mai per ribadire come avrebbero perseguito la loro idea fino alla fine.
“Chiameremo la nostra agenzia “Sherlock Holmes”. Non c’è modo migliore per onorarlo che fare il suo stesso lavoro e onorare la sua memoria!!” esclamò Kudo.
“Se fosse ancora vivo, sarebbe fiero di ciò che intendiamo fare!!” ribadì anche Hattori.
Toyama non ne era del tutto convinta, ma se lo credevano fermamente chi era lei per rompergli quella speranza? Anche considerando che ci aveva già provato…
Mouri invece era di tutt’altro avviso, al punto tale che chiuse gli occhi e sorrise dolcemente nel vederli così determinati. La loro era soprattutto l’ingenuità di un bambino, vero, ma sembravano veramente decisi ad arrivare fino alla fine, e questo lo ammirava molto.
Anche se non avevano mai conosciuto L, entrambi lo stimavano molto e volevano raccogliere la sua eredità e continuare il lavoro che aveva già iniziato lui, anche se per interessi personali, e sfruttare per bene la loro intelligenza.
L’avrebbero fatto… anche per lui!!

Palecity, Comunità, 23 Gennaio 1934:
Circa tredici giorni erano passati da allora.
Ormai la faccenda legata ad L ed a Frank Fontaine era stata archiviata dalla maggior parte degli abitanti della Comunità, che ora si sentivano più tranquilli sapendo che quel criminale non avrebbe più fatto del male a nessuno.
E per quanto riguardava invece il Detective… beh, di lui non si sapeva letteralmente nulla, di conseguenza non potevano piangere un fantasma…
Comunque fosse, ormai la pace era tornata nella società ora che il pericolo numero uno era stato scongiurato, e grazie a ciò un certo individuo aveva potuto ben riflettere su una decisione che aveva preso… e scegliere così se era la cosa giusta da fare!!

“COSA? SEI IMPAZZITO?!”
Quel giorno, intorno alle 15:00 del pomeriggio, a Palecity un ragazzo stava salutando la sua migliore amica in vista di un lungo viaggio che l’avrebbe tenuto lontano da casa per molto tempo, forse addirittura perennemente…
Si trattava di Johann Schmidt, il quale si trovava in quell’istante davanti alla Villa dove abitavano Elsa e la sua famiglia, e la ragazzina in quel momento era fuori dal cancello per parlare con lui e, saputa la novità, aveva gridato in quella maniera.
Il biondo ormai aveva ventitré anni e di aspetto non era cambiato molto rispetto a qualche anno prima, e nonostante l’età che lo differenziava dalla bambina continuava a ritenerla la sua migliore amica perché vi era molto affezionato a lei.
La bionda invece aveva dieci anni, e pure lei di aspetto non era molto cambiata, anche se da quell’età avrebbe cominciato lentamente a crescere fino a raggiungere l’età di Schmidt quando lui ne avrebbe avuti trentasei.
Tuttavia, in quel momento a lei poco importava dell’età, dato che era ancora senza parole dalla rivelazione che le aveva fatto il compagno, il quale si portava sulla schiena uno zaino color militare ben rifornito e grosso.
“Parla piano, vuoi attirare l’attenzione di tutti?!” si lamentò però il biondo.
Certo, in giro non c’era molta gente per fortuna e, di conseguenza, nessuno sembrava interessato a quello che stavano dicendo… però cercare di abbassare la voce visto l’argomento molto delicato era sicuramente meglio.
Elsa però, nonostante avesse abbassato i toni, era ancora perplessa, al punto da domandare “Ma… perché vuoi andare in Superficie?! Non ha alcun senso, quel posto è pericoloso!!”
Difatti Johann, dopo averci riflettuto per diversi mesi, aveva deciso di partire alla ricerca di sé stesso e di andare lassù, nel territorio dei Grim!!
Da quando aveva perso la memoria di quello che gli era successo durante la sua “sparizione”, aveva sentito un vuoto enorme dentro di sé che non era mai riuscito a colmare, neppure facendo amicizia con colei che aveva condiviso quel dolore con lui.
Non sapeva neanche lui perché, ma non si sentiva per nulla appagato nella Comunità, che anzi gli trasmetteva un forte senso di inquietudine, come se lì da qualche parte fosse successo qualcosa di orribile a lui che non intendeva abbandonare la sua testa.
Aveva bisogno di distaccarsi, di scacciare la paura e di cercare un significato a quelle sensazioni orribili che provava, ed il modo migliore era di avventurarsi nell’unico territorio che non poteva conoscere e, di conseguenza, non poteva spaventarlo…
La Superficie!!
Questo però non poteva dirlo alla sua migliore amica, ci sarebbe rimasta male se avesse saputo che, quando era con lei, riusciva a divertirsi solo fino ad un certo punto. Doveva inventarsi una scusa, e doveva farlo rapidamente.
“… Beh, diciamo che voglio essere il primo abitante della Comunità ad esplorare la Superficie ed a tornare indietro vivo e vegeto!”
Era l’unica scusa che gli era venuta in mente in quel momento, e sperava che in un modo o nell’altro alla bionda andasse bene, così almeno avrebbe evitato di fare ulteriori domande sull’argomento.
Lei però, quasi senza ascoltarlo, gli chiese “Ma… ma… e come intendi scalare il confine?! È un dirupo molto profondo, non arriverai vivo in cima!!”
“Non ti preoccupare, mi sono portato dietro gli attrezzi necessari!” dichiarò tuttavia lui, indicando lo zaino dentro cui si trovavano tutti gli strumenti necessari per un’arrampicata del genere “Scalare il confine sarà uno scherzetto!”
“Ma non puoi andare!! N-Non… non puoi andare…”
Improvvisamente la bambina, che fino a quel momento era stata più arrabbiata che preoccupata, cominciò ad abbassare lentamente la voce ed a tirare giù il volto, mostrando un’espressione che definire terrorizzata era voler essere riduttivi.
A Schmidt non ci volle molto per comprendere come mai era così: aveva paura che il suo unico amico l’abbandonasse definitivamente!!
Era una paura comprensibile, soprattutto considerando che come lui aveva perso la memoria a breve termine, però quel viaggio era troppo importante per lui e doveva portarlo a termine a qualunque costo…
Anche se al tempo stesso non poteva lasciare la sua migliore amica in quelle condizioni, lo faceva stare male vederla così, proprio per questo provò a tirarla su di morale toccandole entrambe le spalle con le sue mani.
In questo modo spinse la bionda a sollevare il viso sorpreso verso quello del ragazzo… che mostrò a quel punto un sorriso dolce e sincero, fatto soprattutto per tirarla su di morale e farle capire che niente sarebbe andato storto.
“Non temere Elsa, andrà tutto bene. Starò via solo qualche mese, e poi tornerò qui e saremo di nuovo amici. Lo prometto!” fu quello che le disse.
La giovane non era molto convinta che sarebbe tornato così facilmente, visto che andare e tornare era un’impresa davvero ardua, ma il modo in cui le aveva pronunciato quelle parole e lo sguardo che le aveva rivolto l’avevano catturata.
Non vedeva nessun segno di torto nel suo sguardo, credeva fermamente in quello che diceva e, se gli occhi erano lo specchio dello spirito come si diceva da quelle parti, doveva credere che stesse dicendo il vero.
Avrebbe veramente fatto di tutto per tornare sano e salvo da lei, ed alla giovane questo bastava: che lui tornasse!!
Forse proprio per questo, anche istintivamente, finì per rispondergli “O-Ok…”
Vedendo che era riuscito a convincerla, Johann allargò ancora di più il suo sorriso e, mollando la presa dalle spalle della bambina, affermò “D’accordo, allora io vado: prima parto e prima ritorno!”
Appena ebbe detto quelle parole, il ragazzo si girò alla sua destra, dato che il confine si trovava in quella direzione anche se a tantissimi chilometri di distanza, e sollevò poi la mano sinistra per poter salutare la sua migliore amica.
“Arrivederci Elsa, ed abbi cura di te!!”
Appena ebbe pronunciato queste parole poi, Schmidt cominciò a camminare a passo svelto e deciso, allontanandosi sempre di più dalla compagna e senza darle neppure il tempo per poterlo salutare come si deve.
Difatti Elsa rimase quasi spiazzata dalla fretta che aveva dimostrato l’amico, ma dette per scontato che fosse solo la sua impazienza di poter arrivare in Superficie il prima possibile, e proprio per questo non se ne lamentò.
Voltandosi nella direzione dove stava vedendo Johann allontanarsi sempre di più, l’unica cosa che poté fare la bionda fu di sollevare la mano destra in segno di saluto, mentre lo osservava sparire sempre più rapidamente dal suo sguardo.
Ad osservare tutto a distanza inoltre, c’era la piccola sorellina di Elsa, la quale aveva otto anni e, nascosta dietro un cespuglio del giardino della villa, stava osservando la parente con uno sguardo malinconico.
Anna sapeva che teneva davvero molto a quel ragazzo, e per questo certe volte li seguiva per assicurarsi che tutto andasse per il meglio… però in quel viaggio non avrebbe mai potuto seguire Johann, e di conseguenza poteva solo aggrapparsi alla speranza della sorella.
La Superficie era un posto pericoloso, ma la bruna sperava che il ragazzo sarebbe tornato davvero come aveva promesso… per il bene di Elsa!
“Arrivederci… Schmidt…” biascicò debolmente la bionda nel frattempo.
Il suo sguardo era pieno di malinconia, aveva l’orribile sensazione che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe visto in vita sua… ma non voleva credere a quella malalingua, lui sarebbe tornato, glielo aveva promesso!!
Forse si stava aggrappando ad una speranza vana, ma fino a quando non l’avesse visto ritornare nella sua vita o non avesse saputo… il fattaccio, ecco, avrebbe creduto fino all’ultimo che un giorno sarebbe tornato da lei.
Schmidt sarebbe tornato… e quando sarebbe stato di nuovo tra le sue braccia, avrebbero vissuto insieme per sempre!!


I lavori sul nuovo membro del Concilio dei Sette sono stati ultimati, e gli Illuminati hanno potuto dare il benvenuto al loro nuovo membro nonché braccio destro di Xehanort: Freezer. Inoltre, con la minaccia di Frank Fontaine sventata definitivamente da L a discapito della sua stessa vita, Schmidt ha deciso di trovare sé stesso partendo per la Superficie… ma considerando quello che accadrà in futuro, come sarà la sua esperienza con i Grim?

PERSONAGGI APPARSI:

Sherlock Holmes / Vero Nome di L da “Death Note”

Shinichi Kudo e Ran Mouri Bambini da “Detective Conan”


Heiji Hattori e Kazuha Toyama Bambini da “Detective Conan”



Vi è piaciuto questo tredicesimo Capitolo della fic prequel?
Come qualcuno aveva già preventivato un mese fa, alla fine la “resa dei conti” che ci sarebbe stata in questo Capitolo era proprio quella tra L e Fontaine, che alla fine si sono pure ammazzati a vicenda chiudendo così la loro rivalità.
Sarà sembrato un po’ cattivo ammazzarli tutti e due, lo confermo, però mi sembrava il finale migliore considerando che l’uno completava l’altro e, soprattutto, erano entrambi ossessionati dalla nemesi, difficilmente uno sarebbe riuscito a sopravvivere senza l’altro…
Senza contare che L avrebbe potuto essere una seria minaccia per il Concilio, come è stato fatto giustamente notare ;).
A livello di nuovi personaggi o nuove opere, sono stati introdotti solamente i personaggi di Detective Conan da bambini, oltre che il vero nome di L, di conseguenza la lista rimane invariata ad eccezione del vero nome di L:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (? Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (? Anni).

Ammetto che la questione che il vero nome di L fosse Sherlock Holmes, e di conseguenza che Shinichi ed Heiji abbiano intitolato la loro agenzia in suo onore, mi è venuta dopo.
Originariamente non l’avevo previsto, e di conseguenza è stata un’aggiunta dell’ultimo momento quando mi sono reso conto che la cosa poteva funzionare fortunatamente, e difatti non credo di aver creato incongruenze con questa scelta :).
Abbiamo anche visto in questo Capitolo il momento in cui è nato Freezer, ed ora la storia delle sue origini è finalmente svelata, così come i suoi poteri. Ora sapete perché i Nazisti nei primi chap della fic principale non gli avevano fatto nulla con i proiettili ;).
Come ultima cosa, credo abbiate capito che il finale che dividerà in due la fic prequel dal prossimo chap sarà proprio Schmidt che parte per la Superficie. Forse è arrivato il momento di vedere come si è affiliato sia a Hitler che al Concilio…
Un ultimo avviso e poi ho terminato. Dato che il prossimo chap della fic prequel dovrebbe uscire tecnicamente il 31 Dicembre, e io quel giorno sarò impegnato per ovvi motivi, ritarderò di una settimana la sua uscita, e di conseguenza il prossimo chap non uscirà il 31 Dicembre, ma il 7 Gennaio 2020 ;).
Credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per tutto il vostro supporto alle mie due ultime fic, e ci risentiamo martedì 07 Gennaio 2020 per il nuovo Capitolo della fic prequel dove vedremo parte dell’“avventura” di Schmidt!! :)
   
 
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