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Autore: liqui    06/12/2019    1 recensioni
KazemaruXEndou
Endou e Natsumi si sono ufficialmente fidanzati.
Kazemaru è sul punto di crollare; ma questa volta non ci sarà nessuno. E' la sua battaglia e deve farcela da solo.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Nelly/Natsumi
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Fin dall'inizio Kazemaru aveva provato qualcosa per Endou. Non sapeva spiegarlo a parole

Sentì il bisogno di unirsi alla squadra di calcio; e così fece.

Poi sentì il bisogno di prendere le pallonate lanciate dall'Alius Academy al posto del moro 

 Poi sentì il bisogno di lasciare la squadra.

Kazemaru ha odiato quel momento con tutto se stesso; ma si sentiva debole, voleva diventare più forte.
Solo più avanti comprese che l'unico motivo era quello di restare al fianco di Endou per sempre, diventando il migliore.

Kazemaru sospirò affranto; mentre ripensava alla sua vita; a quanti errori aveva commesso e a quante opportunità aveva sprecato. Oggi Natsumi ed Endou si sono fidanzati ufficialmente; già.  Ovviamente il moro, appresa la notizia la volle subito raccontare all'azzurro.

 Dovevate vederli; uno tutto esaltato, felice e l'altro che voleva solo morire; ma in fondo questa è la vita e Kazemaru l'aveva accettata. Era troppo tardi per tornare indietro.

" Ichirouta! Sono così emozionato! Ti rendi conto! L'amore della mia vita! "

Mamoru era così felice che per un momento l'azzurro si rifiutò di avercela con lui; stava bene, ed il resto non importa.

" La amo! E' fantastica! "

Pian piano il sorriso si spense

" Sono l'uomo più felice della Terra! Senza di lei... Non so cosa avrei fatto! "
Kazemaru non percepì neanche lo schiaffo partire; fatto sta che la guancia di Endou era rossa.

I due si guardarono, entrambi increduli di cosa era appena successo; Lo sguardo di Ichirouta cambiò velocemente; era arrabbiato.

" SMETTILA!!! Natsumi di qua, Natsumi di là... Non esiste solo lei, okay? " Abbassò lo sguardo        " Esisto anch'io...."

Mamoru lo guardò incredulo: " Certo che esisti anche tu "

L'azzurro scosse la testa: " No "
 Endou si alzò; lo superava di diversi centimetri, ormai, e torreggiava su di lui.

" Sai una cosa, lascia perdere. Fai finta che non sia successo niente. Ci vediamo domani "

Il moro avrebbe voluto fermarlo; ma era bloccato; improvvisamente il mondo gli cadde addosso ed iniziarono a sorgere i primi dubbi, su tutto.

Il moro avrebbe voluto fermarlo; ma era bloccato; improvvisamente il mondo gli cadde addosso ed iniziarono a sorgere i primi dubbi, su tutto

Il giorno successivo Kazemaru evitò Endou per tutto il tempo; un po' per l'imbarazzo, un po' per la rabbia. 

L'azzurro si stava dirigendo verso casa, convinto di averla scampata per questa giornata; ma si sa, mai abbassare la guardia.

Tutto accadde in pochi secondi; Ichirouta stava camminando vicino su una collinetta; al suo fianco una piccola discesa d'erba che portava al boschetto. Mamoru fece un balzo aggredendo l'azzurro in stile leone-gazzella e entrambi ruzzolarono già per la collina.

Erano a terra; Il moro sopra e l'azzurro sotto; il respiro pesante.

" Perché; si può sapere il perché? "

" Vattene "
Endou scosse la testa, voleva sapere la verità e l'avrebbe ottenuta.

" Kazemaru Ichirouta, ti conviene dirmi la verità, sai come sono fatto "

L'azzurro sorrise; certo che sapeva quale sarebbe stato il comportamento dell'altro; figurati... e proprio per quello avrebbe potuto prevederlo ed agire di conseguenza.

Con un colpo di reni ribaltò le situazioni ed approfittando dello stupore del moro iniziò a correre verso la strada. Era sicuro di farcela; era il più veloce tra i due; tuttavia riuscì ad inciampare lo stesso; probabilmente a causa di un sasso; non ne era certo.

Si ritrovò di nuovo per terra, con il petto a contatto col terreno; stava per alzarsi e ricominciare a correre quando un peso si sedette letteralmente su di lui.

" Endou, spostati "

" Parla "
Kazemaru scosse la testa contrariato; ci sarebbe voluto ben altro per fargli vuotare il sacco.

Mamoru sbuffò contrariato; non sapeva che pesci pigliare, quando improvvisamente un'idea gli balzò in mente.

" D'accordo, allora vorrà dire che ti costringerò a parlare "

In quel momento nessuno avrebbe potuto vederli; ormai era quasi sera e per di più erano oscurati da un albero. 
Sinceramente se Endou avesse riflettuto un po' di più, probabilmente non avrebbe fatto quello che ha fatto.

Il moro si assicurò di non pesare troppo; ed avvicinò il suo viso a quello di Kazemaru.

" Endou, cosa? "

Mamoru gli leccò il collo facendo perdere all'azzurro un battito. 
La bocca del portiere esplorò ogni pezzo di pelle, concentrandosi principalmente al di sotto dell'orecchio, dove Ichioruta sembrava particolarmente sensibile.

" Endou, Na-Natsumi... "

Niente da fare, il moro non lo ascoltava; continuava a dedicarsi al suo collo; senza badare al fatto che fosse fidanzato e teoricamente etero.

" ENDOU MAMORU! SMETTILA! "
Il moro si ritirò, come scottato dalle parole del compagno; non riusciva a rendersi conto di ciò che aveva fatto.

Si alzarono entrambi e si guardarono, come quando si cerca  di capire chi si ha davanti.

Kazemaru strinse i pugni: " Smettila, io, io non intendo andare avanti così per molto; vuoi sapere qual è il problema? Bene! Te lo dico subito: tu mi piaci, mi piaci da una vita e sembra che tu non te ne sia nemmeno accorto, quando invece tutta la squadra ha capito la situazione! " fece una pausa
" Mi piaci Endou, mi piaci tanto, ed il fatto che tu mi abbia appena fatto questo  " disse indicando il suo collo 
" È la prova che dei miei sentimenti non te ne frega niente; per cui, te lo chiedo per favore, vattene "

Kazemaru non si rese neanche conto di quello che aveva detto, talmente arrabbiato che era; non diede nemmeno il tempo a Mamoru di rispondere che voltò i tacchi e se ne andò da quel luogo, diretto a casa.

Il moro restò diverso tempo a fissare il punto nel quale fino a pochi minuti fa c'era Ichirouta, prima di andarsene da lì diretto a casa.

Quella notte Kazemaru pianse, pianse tanto, non sapeva per cosa; si sentiva libero, libero di essersi tolto un peso dal petto, continuava a ripetersi di poter finalmente voltare pagina e per un momento ci credette anche, prima di rendersi conto cosa cavolo era successo quel pomeriggio, di cosa Endou gli aveva fatto, ed improvvisamente il mondo gli cadde addosso, e si addormentò così, pregando di morire quella sera.

Si svegliò in preda all'ansia, cosa avrebbe fatto ora?  con che coraggio sarebbe uscito di casa? 

Si mise le mani tra i capelli, scuotendoli, tirandoli, cercando di scaricare su di essi tutte le sue frustrazioni. Urlò, selvaggio, disperato, aveva appena distrutto il suo cuore e non se ne era neanche reso conto.

Afferrò il cellulare, aprì i contatti cercando Endou. Voleva chiamarlo, Cristo se voleva farlo, aveva bisogno della sua voce, di sentire quanto riuscisse a sdrammatizzare una situazione orribile, voleva vedere il suo sorriso, per l'ultima volta...

Si costrinse a non chiamarlo, doveva essere forte, Endou non era l'unica persone della quale innamorarsi, ce ne erano altre sette miliardi, doveva solo pazientare un po'... solo un po'...

 

   
 
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