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Autore: Mave    06/12/2019    0 recensioni
Un pugno e l'amicizia tra Bright e Colin sembra irrimediabilmente compromessa. Dietro quel pugno però si nascondono paure, fragilità, errori, incomprensioni...E forse anche la chiave per affrontare insieme un futuro incerto.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bright Abbott
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Cosa può promettermi?”

“Niente!”

Nella sincerità del Dottor Brown sono racchiuse, in realtà, mille possibilità una più spaventosa dell’altra.

Promesse che non si possono mantenere.

Fiabe apocrife.

Scambiare il nulla con la possibilità del tutto .

Il tutto, la vita, un nuovo miracolo dipende da quell’intervento chirurgico che è un gioco d’azzardo.

E Colin ha deciso di giocare.

Rischierà come un giocatore che ha in mano una carta rigata, segna tutti i punti, ma alla fine punta e perde come chi gioca senza calcolare niente.

O forse vince.

“Sono dentro!”

È la sua decisione definitiva. C’è solo un pericolo da scongiurare, una possibilità peggiore della morte stessa: restare in quello spazio di mezzo tra il nulla e il tutto .

Colin vuole delle certezze, vuole essere lui a decidere come affrontare le incognite di un futuro spaventosamente incerto e in bilico.

Si concede un lungo respiro davanti alla pagina bianca di Word e quando inizia a battere sulla tastiera con dita tremanti, paura, consapevolezza, fragilità e sicurezza danzano nel suo spirito ancora bambino.

Sta scrivendo le parole più importanti della sua vita.

Una lettera d’addio.

Un testamento.

Una volontà solo sua .


Quando arriva fuori dalla porta-finestra di casa Abbott avverte un senso di vuoto, come se le ultime ore avessero risucchiato ogni residuo di energia e fa ancora più male la scena che gli si dipana davanti.

Una normalissima scenetta familiare, la routine rassicurante di un nido solido e protettivo: due fratelli che hanno abbassato la guardia e apparecchiano insieme la tavola, punzecchiandosi come due adolescenti qualsiasi.

La tentazione di fare un passo indietro è forte. Che diritto ha di rovinare anche quell’attimo di spensieratezza di Amy e Bright dopo che li ha trascinati anche nel suo personale inferno?

È Rose a notarlo. Si strofina le mani umide sul grembiule e non perde tempo a farlo accomodare, con quei suoi modi cordiali e materni.

Amy è la prima a sapere. Perché chi ti ama capisce i tuoi silenzi, il dolore dietro un sorriso abbozzato.

Non ha bisogno delle parole di Colin, si rifugia tra le braccia di lui, in un abbraccio concreto che, per qualche secondo, pare l’unica difesa contro le sabie mobili che rappresentano il futuro.

Bright resta immobile, paralizzato dagli eventi finché il suo amico non ritrova la voce.

“Posso parlare con te un momento?”


Il giardino, agli albori della primavera, profuma di menta e di narcisi belli e vanitosi.

Qualche ciuffetto d’erba è spuntato anche sotto il canestro dove i due ragazzi hanno giocato qualche settimana fa, in un revival stonato della loro infanzia.

Colin prende la ruvida palla tra le mani e la osserva come se si trattasse di una sfera magica, di quelle che possono indovinare il futuro.

“Spero tu non abbia impegni per mercoledì prossimo. Sicuramente io sarò in ospedale, probabilmente sotto i ferri, e un po' di tifo mi farebbe bene!”

“Oh!”

Difronte all’audacia, alla sfrontatezza di Colin difronte al pericolo imminente, al suo parlar chiaro, Bright non riesce ad emettere altro che quel verso di meravigliato stupore.

Non ha nemmeno il tempo di elaborare quelle parole perché l’amico rincara, mettendo in tavola una probabilità che nessuno vuole nemmeno prendere in considerazione.

“Giovedì prossimo potrei non esserci più.”

La sua voce è serena, quasi rassegnata, se è terrorizzato non lo lascia a vedere.

“Se le cose andranno male vorrei che fossi tu a fare l’elogio funebre!”

Parlare della morte fa sempre paura e i toni macabri che ha assunto il soliloquio di Colin agiscono su Bright come una sveglia.

Come una furia gli fa rotolare via il pallone e lo fronteggia con uno sguardo dardeggiante.

“La smetti di dire stupidaggini? Tra una settimana quest’incubo sarà finito, tra qualche mese starai bene, tra un anno prenderemo il diploma insieme!”

“Oh Bright!”

Come fa a dirgli che la vita non va sempre come vorresti?

Inaspettatamente sente il robusto braccio di Bright sulla sua spalla, in un goffo abbraccio fraterno.

“L’unica promessa che posso farti è che stavolta non sarò troppo codardo per non starti vicino. Ci sarò sempre per te, Colin. Qualsiasi cosa succeda!”

   
 
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