Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    08/12/2019    2 recensioni
SPOILER FROZEN 2
Cosa succede dopo le vicende di Frozen 2, a distanza di dieci anni circa da quel momento?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1 FLASHBACK

"Maestà spingete più forte che potete. Ci siamo quasi" - la levatrice di corte è con Anna al momento del parto, aiutandola a dare alla luce la sua creatura.
Sono ore cruciali che vedono la giovane regina gridare disperata per il dolore fisico, mentre Kristoff assieme a sua cognata Elsa soffrono di momenti di impotenza.
"Ho un potere enorme e non posso evitare questo inferno a mia sorella!" - dice fissandosi le mani, non riuscendo a darsene pace.
"Se avessi immaginato che avrebbe sofferto così, non avrei mai pensato di darle un figlio" - aggiunge l'ex montanaro, seduto a terra con il capo sul muro. Di fronte a lui c'è la porta della camera dove il tutto sta avvenendo.
Improvvisamente è una delle domestiche a lasciare la stanza della partoriente e ad unirsi alla famiglia per dare loro notizie.
"Come procede, Lisa? E' nato?" - chiede Elsa, speranzosa.
Lo sguardo basso della donna impensierisce i due ragazzi.
"Allora?" - insiste Bjorgman, invitando la sua inserviente a parlare.
Il terrore comincia a invadere il cuore della regina della Foresta Incantata. Senza pensarci su, fa da parte la cameriera e spalanca l'uscio della stanza.
Anna è a letto, sudata e visibilmente esausta..
"ANNA!" - la chiama Elsa, avvicinandosi a lei.
"Sorellina!Ciao, sei rimasta qui tutto questo tempo?"
"Come potevo andare via! Io e Kristoff abbiamo chiesto a Lisa se era tutto ok. Aveva una faccia sconvolta. Ho temuto il peggio"
"Forse era emozionata" - precisa la levatrice, intromettendosi nella conversazione. Ha tra le braccia un fagotto avvolo in una coperta bianca con lo stemma reale di Arendelle.
"Maestà, ecco la vostra principessina" - aggiunge la donna, porgendo la bambina ad Anna.
"Continua la stirpe delle donne al potere, allora!" - si commuove Elsa.
Le due restano in silenzio a fissare la bellezza della neonata, identica in tutto e per tutto alla sua giovane mamma.
Kristoff arriva in quel momento, assieme alla domestica. E' emozionato e gli brillano gli occhi.
"Amore mio" - dice, asciugandosi il viso bagnato di lacrime.
Elsa fa spazio al cognato, tenendosi qualche passo dietro di lui.
Lascia i neo genitori libri di godere quel momento così speciale e unico .
Dà ordine alle varie domestiche e alla levatrice di lasciare la coppia da sola con la piccola.
Chiusa la porta alle sue spalle, con il cuore leggero dopo aver visto sua sorella in salute e aver conosciuto sua nipote, è pronta a rincasare.
Olaf e Sven arrivano correndo come pazzi proprio allora.
"Come sta Anna? E' nata la sua creatura?" - domanda il pupazzo di neve.
"Si, mamma e figlia stanno benone"
"Lo sapevoooo"" - urla di felicità l'omino magico, in risposta al verso di sconfitta della renna.
"Sapevi cosa?" - chiede Elsa, confusa.
"Io e Sven avevamo scommesso se fosse un LUI o una LEI"
"Tu e Sven?" - ridacchia la giovane, certa che l'animale non avrebbe mai potuto parlare e accettare la sfida.
"Mio cognato sperava in un maschio allora" - pensa tra sè e sè, sorridendo all'immagine di Olaf, Sven e Kristoff insieme a decidere sul sesso del nuovo erede.
In quel momento, Elsa riceve un segnale dai quattro spiriti che la invitano a tornare a casa il prima possibile.
"Devo andare adesso" - comunica, mostrandosi alquanto di fretta.
"Ma come? Non puoi andartene. E' Natale"
"Natale" - ripete, nostalgica, la maggiore delle sorelle.
"Esatto! Anna vorrebbe averti qui per festeggiare tutti insieme!"
"Tornerò, è una promessa" - così dicendo fugge via, svanendo in un battibaleno, riportata nella sua dimora dalle onde del mare.
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E' la mattina di Natale quando Anna viene svegliata di sovrassalto da Olaf che, allegro e canterino, rallegra il castello intero con la sua voce.
"Buongiorno!" - la saluta, entrando in camera spalancando la porta.
"Olaf!! Insomma... sai che devi bussare!" - lo rimprovera.
"Pardon!Non era mia intenzione infastidirti. Volevo solo dire che oggi è festa. Niente musi lunghi. Kristoff e Aurora sono già in salone ad aprire i pacchi" - le comunica, poi si allontana, dispiaciuto per l'ennesimo comportamento esagerato da parte della sua ex migliore amica.
Anna, stupita da quanto appena saputo, indossa la sua vestaglia e, dopo aver sistemato i capelli nel solito e regale chignon, raggiunge i parenti.
La bambina è sulle spalle dell'adorato padre e si divertono a cantare Merry Christmas e a saltellare felici.
"Madre!" - esclama la piccola, notando la regina appoggiata alla porta, intenta ad osservare il quadretto familiare.
Bjorgman si limita ad un cenno con la mano, poi volge lo sguardo altrove.
E' Aurora, spinta dallo spirito natalizio, ad avvicinarsi alla mamma e a prenderla per mano conducendola vicino l'albero.
"C'è qualcosa anche per voi" - le dice, sorridente.
"Per me?" - chiede, stupita e grata del gesto - "Chi mi ha comprato un regalo?" - si guarda attorno. Ci sono alcune domestiche. Loro le esclude, guadagnano appena il giusto per sfamare le loro famiglie. C'è Olaf... probabile, pensa Anna. Magari qualche creazione bizzarra delle sue.
Kristoff non le parla da giorni ed è impossibile che sia stata idea sua.
Chi resta? Aurora!
"Questo l'ho fatto io, spero vi piaccia" - le rivela la bambina, porgendole un pacco.
Anna vorrebbe piangere di gioia e stringere a sè sua figlia, il tesoro più grande della sua vita. Si trattiene e risponde con un secco "Grazie"
Lo scarta sotto lo sguardo curioso dei presenti e quello entusiasta della principessina.
"E' un dipinto" - esclama la regina, notando la bellezza di un' opera d'arte che è visibilmente frutto della mano di una bimba di otto anni.
"Vi piace? Questi siamo noi" - indica le tre figure rappresentate alla meglio sulla tela.
"Hai talento" - si complimenta Kristoff, fiero della figlia. La prende  in braccio e l'abbraccia, colmando il vuoto affettivo causato da Anna.
"Sei bravissima. Non pensavo ti piacesse dipingere" - ne è sorpresa Anna.
"Lo faccio sempre, madre!" - racconta la piccola, dispiaciuta nel constatare che per la sovrana di Arendelle è invisibile.
La regnante non sa neppure cosa piace o non piace alla creatura a cui ha dato la vita.
"Lo appenderò in camera. Ho apprezzato molto il tuo pensiero" - accenna un timido sorriso.
"Tutto qua? Non abbracci Aurora?" - si intromette Olaf, credendo di scuotere Anna in qualche modo.
Ottiene una situazione imbarazzante che la sovrana non riesce a gestire. Infatti il gesto che segue è forzato e anche le domestiche si accorgono della freddezza di Anna verso la figlia, nutrendo dispiacere.
Un abbraccio durato giusto il tempo che i due corpi si sfiorassero.
"Ehm... io ora vado. Ho delle faccende da sistemare. Continuate pure" - cerca di darsela a gambe prima di dove affrontare altri momenti complicati.
Sempre il pupazzo di neve la trattiene porgendole qualcosa da parte sua.
"Questo invece è il mio dono" - le porge un pacchetto stropicciato.
Lei lo prende tra le mani e lo apre.
La reazione immediata che ha è di gettare a terra il regalo.
"Hey...se non ti piaceva poterli dirlo. Invece di buttarlo come se fosse immondizia" - si offende Olaf.
"Dove hai trovato quell'oggetto a forma di fiocco di neve?" - domanda, sconvolta, Anna.
Kristoff si avvicina sospettoso e riconosce quello che la moglie ha volutamente lasciato cadere sul pavimento.
Lo raccoglie e lo osserva. Poi posa lo sguardo sulla consorte.
Gli occhi le si riempiono di lacrime e, stanca di trattenersi, scappa via.
"Madre! Dove andate?" - Aurora è confusa e preoccupata.
"Cosa le prende? Non la capisco più" - commenta il pupazzo di neve.
"Amico, dove hai trovato questo?" - indaga Bjorgman.
"Confesso! L'ho trovato in giardino. Era a terra, esattamente in corrispondenza alla finestra di questo salone" - spiega l'omino magico.
"Papà, ma sbaglio o è uguale a quello che abbiamo usato io e te per abbellire l'albero di Natale?"
"Si, tesoro. E' quello"
"E come mai è stato buttato dalla finestra?" - domanda sempre più confusa la principessina.
Kristoff, con il cuore a pezzi, avverte il desiderio di consolare la moglie e di lasciarla sfogare..
Ha capito tutto: Anna ha rivissuto attraverso quel ciondolo il passato e il legame ormai inesistente con Elsa.
"Torno subito"
"Vengo con voi" - aggiunge la piccina.
"No, figliola. Dacci qualche minuto"
E così raggiunge la consorte, chiusasi, come ormai di routine, nella sala del trono.
Bussa alla porta e le chiede..
"Posso entrare?" 
Non risponde, tanto che Kristoff varca l'uscio anche senza consenso.
"Cosa vuoi?"
"Voglio sapere come stai. Il regalo di Olaf ti ha ricordato tua sorella... so quanto tu stia male per l'accaduto, però è bene accettare che le cose non torneranno come una volta. Devi andare avanti. Per te stessa, per me che ti amo da impazzire e per Aurora"
Anna non risponde. Ma sono i suoi singhiozzi a spingere Bjorgman ad avvicinarsi a lei e ad abbracciarla.
"Finalmente piangi in mia presenza! Fallo...sfogati! Liberati di questo peso. Io sono qui per te"
"Mi sento così stupida" - confessa, piangendo disperata.
"Non lo sei. Sei umana. E in un giorno come questo, il dolore si riaccende a ricordarci che oggi sarebbe stato il Suo compleanno" - afferma lui, con tristezza negli occhi.
"Odio questo giorno....odio gli addobbi, odio i regali sotto l'albero... tutte cose che facevamo quando Elsa era qui, quando ero incinta, quando..." - poi si zittisce, faticando nel parlare di un argomento che ha voluto celare per anni.
"Dillo!! Se lo dici, ti sentirai meglio. Inizierai ad accettare che bisogna voltare pagina" - la consiglia il marito.
"Non ci riesco"
"DEVI"
I due si guardano, condividendo un dolore indicibile.
E' il giovane re ad aggiungere altro - "Aurora le assomiglia ogni giorno di più. L'ho notato e ho capito che è per questo che eviti di guardarla negli occhi"
"Sento che provare emozioni di gioia o di allegria, significa tradire me stessa e l'amore per una figlia che non ho più, che non ho visto crescere"
"Lo so, ti capisco. Credo che tu debba parlare con Aurora. La sua dolcezza e il suo sorriso ti aiuteranno ad andare avanti."
"Come hai fatto a superare tutta questa sofferenza, Kristoff?"
"Non l'ho mai superato. Ho imparato a convivere con il dolore" - le confessa, manifestando le sue fragilità.
"Io non sono pronta a questo" - ribadisce Anna.
"Ok, prenditi i tuoi tempi ma non tenere lontana la bambina. Ti prego. Dalle amore, ne ha bisogno. E lei te ne regalerà a sua volta"
In quel momento, proprio Aurora arriva e si unisce ai genitori.
"Si può?" - domanda educatamente.
"Vieni avanti tesoro" - la chiama a sé il sovrano.
La prende in braccio, mentre intreccia una mano a quella di Anna.
"Madre, state bene?" - le chiede, timidamente.
La regina accenna un sorriso, poi respira profondamente e alza il capo trovandosi faccia a faccia con la piccola.
Gli occhi di Aurora sono lame al petto che penetrano lente e fanno male.
Sempre in quegli occhi Anna legge se stessa e rivede il suo passato: un passato fatto di porte chiuse in faccia e di affetto negato.
"Sto bene, tesoro" - le risponde.
Quel "tesoro" spiazza la principessina che guarda il padre come a volergli dire "hai sentito cosa ha appena detto?"
"Posso abbracciarvi adesso?" - la richiesta della piccola viene accolta.
Anna si inginocchia, fregandosene dopo tanti anni, di stropicciare o sporcare le vesti reali.
"Vieni qui" - le spalanca le braccia e la accoglie a sé.
Aurora non si fa pregare e si getta sulla mamma.
Respira per la prima volta il suo profumo; sente le sue mani calde accarezzarle i capelli.
"Perdonami per tutto, piccola mia" - a quel punto Anna si libera del dolore e cede ai sentimenti.
Forse quel Natale non è disastroso come pensava. Forse il 25 dicembre non sarà una data dolorsa da oggi in poi.
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"TANTI AUGURI A TE" - canticchia Elsa alla bambina che spegne, in sua compagnia, la nona candelina.
"Grazie mamma! Adesso posso sperare che mi porterai oltre la Foresta Incantata, vero?"
"Si, è arrivato il momento piccola Ineke. Basta Athohallan. Finalmente ci sposteremo tra i Northuldri"
"Che meraviglia! Non vedo l'ora. Sono felice, hai esaudito il mio grande desiderio"  
"Te lo meriti. Tutti gli spiriti sono d'accordo con me. Meriti di vivere tra i tuoi simili"
   
 
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