Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hikari_1997    09/12/2019    0 recensioni
Nella valle protetta da generazioni dal clan Haruno, vi è un millenario albero di ciliegio, il rosa dei suoi petali riflesso ogni giorno nelle acque del lago che gli fornisce linfa vitale.
Ogni equinozio di primavera un piccolo e fragile bocciolo fiorisce a rimpiazzare quello sfiorito in autunno
Se il giorno 21 marzo la nuova vita nata sul ciliegio verrà distrutta, allora anche il mondo ne subirà le conseguenze.
Crossover tra Naruto, Inuyasha e Detective Conan
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Avanzava a passo spedito, non poteva più permettersi altre distrazioni.

La vita di Kazuha era in pericolo e lui doveva assolutamente sbrigarsi per organizzare una squadra di ricerca.

Scostò la fronda di un albero, quando una luce bianca apparse poco distante da lui, rivelando la presenza di un giovane ragazzo dai lunghi capelli castani e occhi azzurri –Neiji? –

*********************

Il metallo incandescente delle Katane, le punte affilate dei Kunai, gli affanni e i balzi che i due fratelli continuavano a sferrarsi senza tregua, li avevano spinti al di fuori delle mura principali del palazzo.

Nessuna pietà, continuavano a battersi senza esclusione di colpi.

Kakashi correva, brandendo la Katana di famiglia, così simile e allo stesso tempo così diversa da quella di Gin, macchiata dal sangue di molti innocenti.

Erano fratelli, era vero, ma Kakashi sapeva benissimo che Gin non avrebbe esitato un secondo a sferrargli colpi mortali, glielo si leggeva negli occhi; quei suoi occhi glaciali e a sangue freddo fissi su di lui.

Iniziò a prudergli l’occhio sinistro, il segno verticale che Sakura, da piccola, continuava a toccare curiosa, la cicatrice che gli ricordava ogni giorno un legame spezzato.

Era stato Gin a procurargliela, dopo essere scappato dalla loro casa.

Aveva cercato di farlo ragionare, ma le parole non erano bastate, e quando a lama della katana gli aveva colpito l’occhio, Kakashi aveva veramente pensato di essere arrivato al capolinea.

Scansò l’ennesimo colpo arretrando –Perché non mi hai ucciso ventiquattro anni fa? – domandò curioso.

-Sbaglio di calcolo, non potevo immaginare che avresti continuato a mettermi i bastoni tra le ruote, prima con Sakura e ora con Shiho-

-Non ti hanno fatto niente, lasciale stare- disse Kakashi
–la loro sola esistenza è abbastanza per me, le perseguiterò per tutta Konoha finché non avrò ottenuto quello che voglio, puoi starne certo-

Kakashi sgranò gli occhi inorridito dalle parole del fratello, ora era sicuro, che nemmeno lui avrebbe esitato a colpirlo.

Se gli dei lo giudicheranno colpevole, così sia, ma la lama della sua Katana si sarebbe senza dubbio macchiata del suo sangue.

*********************

-Manca ancora molto Inuyasha? –

Kagome cavalcava vicino a Shinichi e Ran mentre il mezzo demone saltava da un ramo ad un altro
–Non fare domande e seguimi- sbottò Inuyasha.

La miiko sospirò continuando il suo viaggio mentre Ran e Shinichi ridacchiavano.

-Ehi sei stanca? – chiese a quel punto Shinichi a Ran, lei scosse la testa –no, tranquillo-

Avevano cavalcato insieme molte volte, l’ultima proprio una settimana prima ma ora il cuore della ragazza proprio non riusciva a stare zitto.

Poteva sentirlo rimbombare insistentemente, le mani strette sulle briglie e la schiena appoggiata al petto del ragazzo –em, Shinichi-

Riuscì ad aprire timidamente bocca –dimmi-

La ragazza si mordicchiò nervosa le labbra per poi chiedere –perché … perché mi hai baciata? –

Per poco Shinichi non perse il controllo di Ai.

Non capiva … non era abbastanza chiaro?

Ran lo sentì sospirare avvicinandosi al suo orecchio sinistro facendola tremare peggio di una foglia autunnale –Ran, perché me lo stai chiedendo? –

Lei strinse le spalle –non … non lo so, ma ecco sono confusa, da quando ci siamo baciati io ecco … non so cosa pensare.
So che prima ancora che nascessimo i nostri genitori hanno combinato un matrimonio ma, ecco … mi sento molto confusa e pensavo che forse potevi aiutarmi a capire perché-

Ridacchiò appena avvolgendole il corpo con le braccia, continuando a seguire Kagome –E come faccio a capire cosa nascondi nel tuo cuore me lo spieghi? Quel tuo piccolo e incasinato cuore, che mescola così tante emozioni contrastanti.
Ridi, piangi, ti preoccupi, ti arrabbi … mi spieghi come faccio? Hai un mondo in quel cuore e io come faccio a spiegarti cosa senti? Posso solo dire che è indecifrabile, ma non ha importanza perché mi sono innamorato di ogni tua sfaccettatura-

In quel momento Ran credette di essere diventata rossa peggio della veste di Inuyasha, il suo “emotivo cuore” che batteva come un forsennato e la voce a zero.

Solo a quel punto si accorse che Kagome aveva sentito tutto, un’espressione sognante in volto, si coprì la faccia per l’imbarazzo –Ran? –

-Shinichi non guardarmi, fai finta che non ti abbia chiesto niente- borbottò la ragazza pensando che il destino si divertiva a farle prendere degli attacchi di cuore.

********************

Naeko immerse un panno nella bacinella d’acqua, lo strizzò e lo posò sulla fronte di Kazuha.

-Ecco Naeko, abbiamo preparato l’infuso- disse Agasa.

La miiko annuì sollevando leggermente la testa di Kazuha per farglielo bere –brava Kazuha- sussurrò Naeko notando che, sebbene fosse ancora addormentata, riusciva a bere.

A quel punto la tenda di canne si scostò, rivelando un affannato Heiji urlare –KAZUHA-

Il ragazzo si inginocchiò di fianco alla ragazza, Naeko rimase basita per poi notare Neiji poco distante,

Gli sorrise capendo cosa aveva fatto, aveva rintracciato Heiji e lo aveva condotto lì.

-Cosa ti hanno fatto? – sussurrò il ragazzo sfiorandole la pelle delle guance
–Tu devi essere Heiji- disse a quel punto Sato –nel sonno ha pronunciato spesso il tuo nome-

Yukiko prese sottobraccio le due donne sussurrando un “lasciamoli soli”.

Heiji rimase a fissare la ragazza, il respiro sembrava regolare anche se pesante –eh- ridacchiò lui – ho ragione quando dico che russi- fece scorrere gli occhi blu notte lungo il suo corpo, sorridendo appena nel vedere al suo collo il piccolo anello d’erba.

Le sfiorò piano le ciocche dei capelli per poi depositare un dolce bacio sulla fronte –Dormi tranquilla, l’incubo è finito-

********************

Ansimò esausto, erano quattro ore che combattevano senza sosta, i segni della fatica segnavano i loro corpi spossati.

Si allargò la maschera nera sul viso tossendo, la calura non facilitava di certo il lavoro.

Si accorse che si erano spinti a combattere alle pendici di un precipizio, notò il fiume Mizuki scorrere sotto di loro.

Doveva ammettere che, tra i due, Gin era il più allenato –ti sei rammollito, a fare da baby-sitter alla mocciosa hai perso allenamento-

Kakashi non rispose, stringendo l’impugnatura della Katana respingendo i colpi inferti –eh, hai ragione, avrei dovuto ucciderti 24 anni fa, ma rimedierò oggi all’errore compiuto-

Gin si scagliò su Kakashi ma l’uomo scansò il colpo cadendo nel precipizio.

Gin si avvicinò cauto … non lo fu abbastanza.

Un Kunai lo colpì alla spalla, cadendo anch’esso.

Notò un ramo sporgere dal precipizio, sopra il quale vi era Kakashi; cercò di afferrare un appiglio, ma il suo peso non resse facendolo cadere nel vuoto.

Kakashi sospirò risalendo dal precipizio –Signor Hatake, dov’è Gin? – chiese Temari arrivando all’improvviso insieme a Shikamaru.

-è caduto dal precipizio- rispose lui
-vuol dire che è morto? – domandò Shikamaru.

-No-

I due si voltarono verso Kakashi –ho detto che è caduto, era ferito questo è vero, ma non sottovalutatelo … può benissimo sopravvivere- disse lui allontanandosi –Come stanno Shiho e Akai? –

-Sango e Miroku li hanno accompagnati nelle rispettive stanze per farli riposare- rispose il giovane Nara.

-Il Tengu è stato avvelenato, la ripresa sarà più lunga- continuò Temari.

Kakashi annuì allontanandosi con la sensazione che quel colpo di Kunai non avesse colpito punti vitali, confermando che molto probabilmente, suo fratello era ancora vivo.

***********************

Schiuse piano gli occhi, cercando di mettere a fuoco il luogo dove si trovava; assi di legno miste a paglia, si ricordava di essere scappata dal tempio, ma poi buio totale.

-Ti sei svegliata- si voltò incrociando lo sguardo di una donna.
–Yukiko-san? –

-Per fortuna ti sei ripresa, non sai quanto eravamo in ansia- rispose lei tirando un sospiro di sollievo –scriverò un biglietto a tua sorella Temari per informarla che stai bene-

Kazuha si alzò dolorante ritrovandosi una tazza fumante di fronte al naso –bevi, ti farà bene- la giovane afferrò la tazza offertole dalla giovane ragazza coi codini.

-Dove sono? –

-In un villaggio di pescatori nei territori del tuo clan- rispose Naeko sfiorandole la fronte con una mano –bene, la febbre è scesa; devi comunque riposare qualche giorno qui, poi potrai tornare a casa-

-Il peggio lo hai superato- disse Yukiko –la caviglia slogata guarirà in poche settimane, ma non devi sforzarti troppo-

Chiba varcò l’entrata con una cesta piena di verdure ed erbe –Ecco, Sato mi ha detto di posarle qui questa sera avrai l’onore di assaggiare la zuppa più buona di tutta Konoha-

Kazuha sorrise serena –uh ma dov’è il giovane Samurai dalla pelle abbronzata che era qui prima? Non si ferma a cena? –

Un crash, segnò la rottura della tazza scivolata dalle mani di Kazuha; Yukiko e Naeko incenerirono Chiba con lo sguardo –Heiji? Era qui? –

-Fino a poco fa si- disse Yukiko –No Kazuha non alzarti! –

Ma anche se a fatica la ragazza si era catapultata fuori dalla capanna iniziando a saltellare per le strade acciottolate.

Cercò di appoggiare il piede leso il meno possibile, avanzando nella boscaglia, quando lo vide.

Il cappello a cono che copriva i capelli castani, il kimono grigio sulla carnagione abbronzata.

Lacrime di gioia scesero dagli occhi verdi e, con tutto il fiato che aveva in gola urlò –HEIJI-

Lui si bloccò, voltandosi lentamente con gli occhi sgranati nel vedere la ragazza camminare verso di lui … a dividerli vi era solo un ponte.

Kazuha dovette fermarsi a causa del dolore al piede, ma mantenne il contatto visivo con il ragazzo –Heiji io-

-Dovresti riposare- disse lui
–um, lo farò il piede mi fa ancora male ma … volevo vederti-

Heiji si avvicinò –perché eri al tempio Higurashi? Cosa volevi chiedere alla venerabile Kaede-

Kazuha sorrise appena guardandolo –Segreto-

Heiji corrucciò le sopracciglia quando –ATTENTI VOI DUE- una palla schizzò alla velocità della luce verso di loro seguita da Mitsuhiko e Genta.

-Scusate, ci è scappata di mano- disse il piccolo lentigginoso.

Kazuha sorrise recuperando la palla e dandola al bambino ricordandosi di quell’evento che aveva fatto incontrare lei e Heiji.

Si voltò notando che il ragazzo aveva ripreso il cammino.

Si appoggiò al ponte ripensando a quello che le aveva detto Kaede, fece un bel respiro urlando –Non ti lascerò andare intesi? Non ti libererai così facilmente di me! Heiji, Ti amo! –

Mitsuhiko e Genta arrossirono fin sopra i capelli col risultato che la palla rotolò nuovamente a terra.

Kazuha sorrise divertita nel vedere Heiji alzare il braccio in segno d’assenso … Probabilmente lo aveva imbarazzato.

**********************

-Ho fame- brontolò Naruto avanzando a passo di lumaca.

-Non lamentarti testa quadra, fra poco sarà buio, dobbiamo solo trovare un posto tranquillo per la notte- disse Sasuke poco più avanti insieme a Sakura.

La ragazza scostò le fronde di alcuni alberi, sentendo poi il rumore dell’acqua.

-Forse c’è un fiume poco più avanti- disse avanzando.

-Fiume vuol dire pesci, quindi faremo felice anche quella testa quadra- commentò Sasuke
–ancora pesci? Ma li abbiamo già mangiati –

Sasuke cercò di placare gli istinti omicidi nei confronti del suo amico seguendo Sakura, pensando a cosa mai avesse fatto di male in vita sua per meritarsi tutto ciò.

Poco distante, nel cuore del regno dei demoni lupo, la terra franava, polvere alzata da forti spostamenti d’aria dovuti dalla corsa di qualcuno.

Due lupi, uno nero e uno rossiccio si fermarono su una roccia della montagna.

Lentamente i lineamenti feroci mutarono, trasformandosi in due figure antropomorfe, un uomo e una donna.

Il ragazzo si alzò; i lunghi capelli neri raccolti in una coda e i sensi all’erta –Ayame- disse rivolgendosi ad una giovane demone dai capelli rossi dietro di lui –Avvisa il capo branco che le sue predizioni erano giuste-

Lei annuì sistemando l’iris viola tra i codini –D’accordo Koga-

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hikari_1997