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Autore: Hana_Weasley    10/12/2019    1 recensioni
Jeongguk, stressato a causa del lavoro, viene mandato al Magic Shop, una villa nella quale chi pernotta può partecipare a diverse attività al fine di combattere lo stress e l'ansia.
Seppure, in partenza, Jeongguk si dimostri scettico, non può fare a meno di cominciare successivamente a provare interesse per i sei strambi ragazzi che ci lavorano e per il particolare rapporto che sembrano condividere tra di loro.
E forse non può fare a meno neppure di innamorarsi velocemente di ognuno di loro.
Ispirata al VCR del 5th Muster.
OT7 / Jeongguk x BTS
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Per Jeongguk è arrivato il momento di decidere una volta per tutte cosa fare.

Oggi è l'ultimo giorno di prova al Magic Shop e entro staserà dovrà far sapere a Jimin se ha deciso di andarsene oppure rimanere ancora.

Jeongguk sa cosa vuole però, dopo averci pensato e ripensato per tutta la notte è abbastanza sicuro. Deve solo trovare il coraggio per farlo davvero.

Fortunatamente, questa mattina Jimin ha richiesto si trovasse nuovamente nell'atrio, quindi Jeongguk potrà distrarsi dai suoi stessi pensieri per un po' di tempo.

Jeongguk quindi si prepara con calma ed esce dalla sua stanza, va in cucina – anche questa mattina vuota – e fa la sua solita colazione e poi torna nella sua stanza finché non si fa ora di andare da Jimin.

"Hey Bun!"

Jeongguk è sorpreso quando nell'atrio si rende conto che non c'è solo Jimin ma sono riuniti tutti i ragazzi.

E per un attimo teme che vogliano chiedergli in quell'istante di prendere una decisione sulla sua permanenza alla villa.

"Mi ero dimenticato di parlartene il primo giorno, ma la domenica solitamente ci riuniamo tutti insieme per una lezione mattutina di yoga." Gli spiega gentilmente Jimin e Jeongguk non può che provare sollievo all'idea che non siano lì per interrogarlo.

E poi comincia a ridacchiare, non riuscendo a trattenersi. Imbarazzato, si porta una mano a coprirsi il volto nel vano tentativo di controllarsi ma le risate continuano e i ragazzi lo guardano con degli sguardi un po' confusi ma anche divertiti, come se vederlo ridere così liberamente li rendesse felici.

"Scusate..." dice tra i risolini. "È che quando ho saputo di questo posto ero convinto avremmo fatto yoga tutto il giorno e poi ho scoperto non fosse così. E ora mi dite che in realtà una volta a settimana fate davvero yoga tutti insieme.

Non so neppure perché stia ridendo così tanto, perché non è divertente ma non riesco a smettere."

E forse davvero dovrebbe sentirsi in imbarazzo per aver riso così tanto per qualcosa del genere ma nello sguardo e nei sorrisi dei ragazzi c'è infinita dolcezza e quindi, per una volta, Jeongguk non si cura di quello che potrebbero pensare.

Jeongguk conosce quei ragazzi solo da una settimana, eppure è abbastanza convinto che nessuno di loro potrà mai giudicarlo per quello che dice o che fa.

Si sente per la prima volta a suo agio e al sicuro.

Così i ragazzi entrano in una stanza e cominciano a posare i tappetini a terra. Hoseok si mette in prima fila, da solo, e Jeongguk immagina sarà lui a gestire la lezione.

Seokjin si avvicina di soppiatto a lui e sussurra "Amo vederlo ballare ma quando insegna yoga la vista è ancora più bella, se capisci quello che intendo." L'occhiolino che gli fa non è neppure necessario per comprendere le parole che gli ha rivolto perché, improvvisamente, Jeongguk si rende conto che Hoseok indossa dei pantaloncini molto corti che mettono in bella vista le sue delicate ma toniche gambe.

Jeongguk sente improvvisamente caldo.

Iniziano con un riscaldamento e poi cominciano la lezione vera e propria.

Hoseok è effettivamente una visione con quei pantaloncini che rivelano fin troppo per la labile sanità mentale di Jeongguk ed il ragazzo quasi si sente in colpa ad avere certi pensieri su un ragazzo impegnato. E con il fidanzato accanto a lui.

Hoseok è anche assertivo mentre insegna, seppur i suoi richiami risultino sempre leggeri ed educati. È evidente che ci tiene che tutti facciano un buon lavoro ma al tempo stesso è come se non voglia che lo yoga diventi un peso ma rimanga un'attività di svago e per rilasciare lo stress in eccesso, oltre che rilassare il proprio corpo.

"Yoongi hyung, apri di più quelle gambe, so bene che puoi farlo."

E Jeongguk non dovrebbe pensare male a quelle parole ma lo fa comunque e comincia a pensare che forse il doppio senso fosse del tutto voluto quando nota il sorriso sardonico di Hoseok e le guance rosse di Yoongi.

Va avanti così per tutto il tempo. Con Hoseok che riprende scherzosamente i ragazzi o che corregge le loro posizioni; con gli altri che si prendono in giro a vicenda e ridono quando uno di loro non riesce a stare in posizione per il tempo richiesto e cade a terra con un tonfo.

Jeongguk si sente bene. Nonostante non intervenga nelle discussioni e nelle prese in giro, Jeongguk si sente a suo agio. Ridacchia alle battute degli altri, lascia che gli altri ridano quando cade di sedere.

La lezione dura un'ora e mezza e Jeongguk ammette che alla fine si sente rilassato anche se è probabile sia perché ha sciolto i suoi muscoli tesi.

Quando gli viene chiesto se ha voglia di pranzare con loro, Jeongguk rifiuta.

Non perché non abbia voglia, ma perché dopo questa lezione ha molti, troppi pensieri per la testa che ha bisogno di mettere in ordine.

Così il ragazzo si limita a farsi un panino veloce e tornare in camera sua.

La verità è che Jeongguk è stato preso alla sprovvista.

Quando aveva deciso di provare questa cosa, non avrebbe mai immaginato di trovarsi in una situazione del genere.

Ed invece, con stupore, Jeongguk si rende conto di trovarsi bene al Magic Shop.

I ragazzi sono immensamente gentili con lui, e seppur lo punzecchino e lo mettano di continuo in imbarazzo, non superano mai i limiti e sono sempre attenti alle sue reazioni.

Jeongguk ha passato la maggior parte della sua vita e sentirsi fuori posto.

Nel suo ufficio, facendo un lavoro che non gli da soddisfazione; nei club in cui viene trascinato dai suoi amici di tanto in tanto; in mezzo ad altre persone, nella sua stessa casa.

Eppure al Magic Shop Jeongguk si sente inspiegabilmente a suo agio, al sicuro.

Quei ragazzi, in una sola settimana sono riusciti a farlo sentire in quel modo. E Jeongguk non sa se sia normale provare così tanto per sei persone nel giro di una settimana, non può fare a meno di chiedersi se non ci sia qualcosa che non vada in lui. Ma quello che prova non sembra per nulla strano ma anzi, sembra perfettamente naturale.

Jeongguk non sa cosa lo aspetta, non sa se quella che sta per fare sia la scelta giusta. Non sa come andrà a finire questa storia, se si rimarrà ferito alla fine di tutto. Ma Jeongguk decide di seguire il suo istinto e di fidarsi di quei sei ragazzi.

Quella sera Jeongguk si dirige in cucina a passo sicuro.

"Ehi, Jeongguk, sei venuto per prendere qualcosa da mangiare?" gli chiede Jimin, come ogni sera, mentre apparecchia tavola per sei persone.

"No."

"Uh?"

"Sono qui per restare. Stasera e anche le prossime settimane."

 

  
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