Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    10/12/2019    1 recensioni
SPOILER FROZEN 2
Cosa succede dopo le vicende di Frozen 2, a distanza di dieci anni circa da quel momento?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 "Più a destra, papà" - Aurora aiuta Kristoff a sistemare il quadro regalato ad Anna per Natale. La piccola dirige il genitore e la scena vede coinvolto anche Olaf - "Io direi a sinistra, invece" - dice il pupazzo di neve.
"A destra o a sinistra?"-  domanda il giovane re, in piedi su una sedia, alzando gli occhi al cielo.
"A destra"  " A sinistra" - esclamano in coro i due.
Anna osserva la scena e di fronte al buffo momento sorride, sciogliendosi finalmente da tutto quel ghiaccio che l'ha congelata per anni.
Ma ecco che i ricordi del passato tornano a balenarle nella mente.
FLASHBACK
"Padre, sono stanca. Posso muovere almeno un braccio?" - chiede la piccola Anna, a re Agnarr durante la realizzazione del dipinto di famiglia.
Non riceve risposta. Allora si rivolge all'amata sorella - "Psss Elsa, a te non fa male nulla?"
"Silenzio" - sussurra Iduna, muovendo appena la bocca.
L'esilarante scena di quattro persone immobili come statue, di cui una brontolona, termina poco dopo.
"Finalmente" - esulta la principessina minore, sgranchiendosi le gambe - "Elsa, adesso andiamo a giocare?"
"Principesse, venite a vedere il quadro" - le chiama il re.
"Wow"- esclama estasiata la primogenita.
"Siete una famiglia meravigliosa, maestà" - si complimenta il pittore.
Iduna arrossisce e ringrazia del complimento.
Poi è Elsa ad aggiungere - "Ne faremo un altro quando saremo più grandi, vero?"
"Certo, sempre se Anna smetterà di brontolare e di muoversi in continuazione" - precisa Agnarr, ridendo di fronte alla buffa espressione della secondogenita.

Quel ricordo rattrista la giovane sovrana di Arendelle che, scuote il capo come a volerlo rimuovere dai pensieri.
Si distrae subito, grazie ad Aurora.
"Madre, venite qui. Cosa ne pensate? Vi piace il quadro qui?"
Anna avanza verso di loro e osserva la parete.
E' seria e pensierosa mentre studia la posizione di quel dipinto.
"Allora? Ti prego dimmi che è perfetto perchè non lo sposto per la centomillesima volta" - precisa Kristoff, esausto.
"Dico che..." - si esprime la regina, ma ecco che un flash le piomba nella mente e ricollega che lì, proprio in quel punto esatto, dove ora è rappresentato un tenero disegno infantile, vi era appeso il quadro della famiglia reale. Quello che vedeva lei e sua sorella maggiore bambine insieme ai genitori.
Avrebbe voluto dire "Toglietelo da lì", invece stavolta, stranamente, tace.
"E' perfetto" - commenta, allontanandosi subito verso il salone.
Le domestiche hanno addobbato la tavola per il pranzo.
C'è cibo a volontà e l'aria che si respira è propria del Natale.
Anna si guarda intorno, assaporando la serenità che quel clima festoso regala.
Non si era accorta di quanto le fosse necessario tutto ciò.
Come se la rigidità che la caratterizzò per otto lunghissimi anni, fosse magicamente svanita lasciando spazio alla malinconia dei ricordi passati.
Seduta accanto al camino, piange. Ormai le lacrime le scivolano lungo il viso e lei non sa più domarle.
"Tieniti forte, mi raccomando tesoro" - è la voce di Kristoff, entrato nel salone, con Aurora sulle spalle.
"Papà, fammi girare come hai fatto stamattina. Veloce come la luce"
E il genitore così tenerone esaudisce la richiesta della figlia, come se avesse dimenticato che ad Anna certi comportamenti poco regali non piacciono.
Quando si accorge che sua moglie li sta osservando, si immobilizza e dalla sua bocca fuoriesce solo un suono - "Ops"
Chiede scusa alla regina facendo scendere la bambina a terra e sistemando prima il suo vestitino arricciato, poi la sua divisa.
"Come mai avete smesso?"- domanda Anna, spiazzando il marito.
"Credevo che tu...? cioeè... a te non piacevano questi giochi"
"Tesoro, io da bambina ero scatenatissima. Non esisteva acrobazia che non sapessi fare"
"Ah si?" - Aurora, sorpresa dall'immagine di sua madre birichina. Le si siede accanto e la ascolta con attenzione - "Raccontatemi cosa vi piaceva fare da bambina. Sono curiosa"
"Adoravo i pupazzi di neve più di ogni cosa" - spiega, per rendersi conto solo dopo di aver toccato un tema delicato e off limits.
"Ma Olaf come mai è un pupazzo di neve magico? Qui non si pratica la magia"
"Ehm....già!" - Anna cerca aiuto in Kristoff per venire fuori dalla questione.
Effettivamente la principessina ha sempre avuto quel dubbio però non lo ha mai esternato per paura delle reazioni della sovrana.
Ora che le sembra più dolce e aperta, ha raccolto il coraggio e le ha posto la domanda.
Bjorgman cerca di dare una mano tirando in ballo i suoi vecchi amici rocciosi.
"E' un regalo dei trolls"
"Un regalo? Per cosa?"
"Per Anna e me. Sapevano la sua passione e le regalarono uno con cui poter addirittura parlare" -  mente il giovane re, riuscendo a cavarsela alla meglio.
"Allora anche io se chiedo ai trolls un dono unico loro potrebbero pensare di accontentarmi?"
"Aurora, non si fanno delle richieste senza aspettarsi nulla in cambio"
"Certo, immagino. Il mio desiderio è piccolo, non farebbe del male a nessuno"
"Figliola, se prometti di fare la brava e di non disobbedire mai, te li farò conoscere" - afferma Kristoff, accarezzandole i morbidi capelli.
"Dici davvero? Allora giuro che non vi deluderò"
"Quindi nessun capriccio? prometti di andare a dormire quando diciamo noi, di vestire come vogliamo noi, di rispettare le regole di palazzo e di non uscire senza autorizzazione?" - le chiede Anna, sapendo bene che quelle erano delle imposizioni forti per la bambina.
La minore, infatti, resta a bocca aperta, scioccata da quanto appena udito. La scena fa ridere i genitori che subito dopo aggiungono - "Scherzavamo"
"Si, tua madre voleva metterti alla prova"
Aurora tira un sospiro di sollievo e, arrossendo, si rivolge alla sovrana di Arendelle - "Avrei voluto vedervi così sempre. Sono felice che ad oggi siete diversa"
Anna accenna un dolce sorriso, di quelli che Kristoff adorava e che da tempo non vedeva più, e conclude - "Recupereremo i momenti perduti, piccola mia!"
Poi si alzano entrambe dal divano sul quale si erano sedute e Anna la prende per mano.
"E' ora di pranzo, prendiamo posto" - afferma poi.
La famiglia, insieme, felice, trascorre il primo Natale in piena serenità.
Seppure i ricordi e il passato pesano come macigni sul cuore della giovane regina, lei ha avvertito sensazioni piacevoli stando con i suoi cari. Se stessa sembra riemergere e con essa la sua vera essenza: quella di donna allegra, solare, fortemente materna ed affettuosa. L'immagine di sovrana austera, sempre composta, dedita al protocollo, non le calza più. In questi anni, ha solo soffocato la vecchia Anna. Perciò è giunto il momento di tornare a respirare aria pura.
Come le ha detto suo marito, il dolore non passa, ma ci si può convivere e la bella regina è intenzionata a farlo.
"Grazie per avermi regalato un Natale diverso da quelli trascorsi" - sussurra la regina al consorte, quando, a tarda serata, dopo una intensa e divertente giornata in famiglia, i due si coricano.
"Grazie a te per essere tornata la Anna di una volta. Credevo di averti perduta per sempre. Invece oggi ho avuto la prova che nulla è andato perduto. Dovevi solo cercare risposte nel tuo cuore e capire cosa volevi davvero essere" - risponde Bjorgman, accarezzandole il viso con dolcezza.
"Ti amo, Kristoff" - si emoziona la giovane, lasciandosi andare totalmente.
"Anche io" - è la risposta dell'ex montanaro che, con le lacrime agli occhi, le domanda - "Adesso posso baciarti?"
Anna ridendo annuisce e in un battibaleno le labbra del suo grande amore si fiondano sulle sue e riassapora emozioni che aveva spento e che da oggi in poi non sopprimerà più.
Tra un bacio e una carezza, cade la notte e la coppia lascia spazio ai sogni.
La sovrana, però, dorme poco, troppo agitata dall'adrenalina dovuta alle sensazioni positive del suo corpo.
Si alza e si dirige verso la stanza dove Aurora dorme.
La osserva, sedendosi sul bordo del letto.
Le accarezza i capelli e la sente respirare profondamente.
Desiderosa di starle vicino, si stende accanto al corpicino della bambina e chiude gli occhi.
Prima di cadere tra le braccia di Morfeo, intona una ninna nanna

"Where the north wind meets the sea

There's a river full of memory
Sleep, my darling, safe and sound
For in this river all is found"

e in pochi secondi crolla.


   
 
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