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Autore: camillavaamare    12/12/2019    0 recensioni
Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un politico ipocrita? L'artista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?
La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prendere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dolore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Medioevo, Rinascimento
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16.NON CREDE!

Franceco sta uscendo dal Duomo con la bara di Matilde accompagnato dalla sua famiglia e da Antonio. L'unico sopravvissuto dei Maffei. Portano la bara nella Cappella Pazzi (Chiesa Di Santa Croce). Non è ancora stata completata perché Filippo Brunelleschi: l'architetto muore. Aveva progettato la cupola del Duomo per ordine di Cosimo.

Matilde era incinta quando c'è stata la guerra; Francesco aveva supplcato sua moglie di non partire perché poteva rischiare l'aborto, ma lei aveva insistito. Parte insieme alla nonna. Antonio era a Volterra e voleva salutarlo.

Francesco osserva la bara sconsolato, non h niente con cui ricordare Matilde. Vive solo nei ricordi.

“Francesco, mi dispiace molto per tua moglie. Se posso aiutarti in qalche modo fammelo sapere.”dice triste una voce fin troppo famigliare. Si gia e vede Lorenzo.

“Medici. Siete squallido. Non avete rispetto per il funerale di sua moglie?”

“Lasciatelo stare, zio. Può rimanere. Non accusatelo di cose false.”

“Non voglio fare niente di strano. Sono qui solo come amico. Capisco che vogliate trovare un colpevole per l'omicidio.”aggiunge sensible e Jacopo lo guarda diffidente. Non crede alle sue parole gentili.

“Potevate fermare lo sterminio e invece nn avete fatto niente! Come al solito siete solo parole inutili!”

“BASTA! ALMENO AL FUNERALE DI MIA MOGLIE, POTETE NON LITIGARE?!”ordina esasperato Francesco, Guglielmo lo spinge vicino alla toma della moglie; mentre fissa suo zio e Lorenzo contrariato.

Finito il funerale Francesco sta andando nella camera di suo fratello, quando sente lo zio parlare con Lorenzo si ferma ad origliare.

“La vostra ambizione non conosce limiti. Veo, Medici? Vi siete addirrittura presentato al funerale di Maffei. Anche se voi mi ritenete senza cuore ero affezzionato a Matilde.”

“Esatto. Ma non c'entra l'ambizione. Voglio chiedervi il permesso per far sposare mia sorella con vostro nipote.”

“D'accordo. Almeno non lo vedrò più. Mi viene voglia di caccarlo. Se lo faccio, verrà immediatamente a piangere da voi.”commenta crudele Jacopo e Lorenzo lo fissa soddisfatto. Anche Francesco è contento.

“Grazie, messer Pazzi. Significa molto per me. Spero che un giorno mi accetterete nella vostra famiglia.”aggiunge grato inchinandosi. Uscito incontra l'amico e visto che vive l non ci trova niente di strano.

Francesco esausto va nel salone a rilassarsi sul divano, si stende sui cuscini e fissala nebbia. Mi sento perso. Non ho più il tuo amore a consolarmi... le tue carezze delicate. I minuti passano indifferenti. Pensa depresso guardando la nebbia. Non si è neanche accorto che qualcuno, mentre pensava ha acceso le candele sul candelabro. Arriva Guglielmo.

“E' venuto Medici. Ha convinto Jacopo a farmi sposare Bianca... ci sposiamo ad agosto dell'anno prossimo. Sono troppo contento...”spiega emozionato abbracciando suo frtllo. E Francesco lo guarda stanco.

“Sono contento per te, fratello. Avrai lo stesso amore che avevo con mia moglie.”dice tristemente Francesco al fratello, intanto un servo va da loro e si inchina.

“Mi dispiace disturbare. Messer Medici, vorrebbe parlare con voi.”dice a Francesco il domestico e lui risponde annuendo, quindi l'uomo dopo essersi inchinato accompagna Lorenzo da loro.

“Ti lascio con Medici. Vado ad avvisare Bianca. Ci vediamo dopo, fratello.”aggiunge sereno Guglielmo e lo lascia. Arriva Lrenzo accompagnato dal servo, dopo essersi salutati l'uomo frettoloso se ne va.

“Tuo zio è a casa? Vorrei parlarti in privato. Da solo. Nessuno deve sentirci.”

“Non c'è. Ma, se ti senti più sicuro possiamo andare nell'ufficio della banca. Seguimi.”aggiunge curioso Francesco portandolo in banca. Siedono uno davanti all'altro.

“Non sei più legato al nostro accordo. Bianca sposerà Guglielmo. Ho ottenuto quello che volevo.”

“Ho qualcosa per te. Promettii che resterà un segreto. Nessuno deve sapere cosa c'è scritto. Neanche Giuliano. Sono i conti della nostra banca.”spiega ansioso dando a Lorenzo il quadernetto che era sulla scrivania.

“Fidati di me, nessuno li leggerà. Lo farò soltanto io. Grazie della fiducia. Vale.”aggiunge riconoscente inchinandosi prima di prendere il quadernetto, l'amico lo segue fino in strada poi torna a casa.

Durante la cena l'unico festoso è Guglielmo, Francesco giocherella con il pane e Jacopo fissa Firenze dal finestrone.

“Parti per Roma. Devi convincere Papa Sisto a nominarci suoi banchiei.”

“Zio, perché tutta questa urgenza? E poi Sisto è innamorato degli Umanisti.”

“Non farmi domande. Devi partire subito. Salviati, ha scritto che Orsini vuole parlare con Sisto.”

“Va bene, zio. Tanto non ho molto fame. Parto immediatamente per Rma. Appena so qualcosa vi scrivo.”risponde calmo Francesco prima di alzarsi per inchinarsi.

“Ho già spedito un messaggio a Salviati, per avvisarlo del tuo arrivo.”

“Avete già mndato un piccione viaggiatore al Vaticano...”aggiunge rassegnato Francesco. Suo fratello lo guarda preoccupato uscire in cortile.

Francesco per raggiungere Castel Sant'Angelo ci mette due giorni. Giunge davanti al portone. I soldati sospettosi gli ordinano di fermarsi.

“Senza l'autorizzazione del Papa non si può entrare. Ce l'avete, messere?”

“Sono Francesco Pazzi. Mio zio, ha scritto un messaggio al Vescovo Salviati.”

“Sì. Ci hanno avvisato del vostro arrivo. Entrate, messere.”aggiunge calma la guarda aprendo il portone. Francesco cavalca fino alla porta e degli altri soldati lo portano da Francesco.

“Vale, Pazzi. Vi stavo aspettando. Sedetevi davanti a me, per favore.”ordina tranquillo a Francesco indicandogli la sedia, mentre si siede. Francescob Salviati è cugino materno di primo grado dei Pazzi.

“Vale. Spero di non aver fatto un viaggio inutile, cugino. Cosa succede?”aggiunge freddo Francesco sedendosi nel posto indicato dal cugino.

“Clarice Orsini, vuole parlare con Sua Santità. Penso sia stata mandata dal marito.”

“Non ci vedo nulla di strano. È molto religiosa. E quasi tutti i suoi parenti sono preti. L'ultimo pnsiero dei Medici, in questo momento sono gli intrighi. Mio fratello sposa Bianca.”

“Una Medici. Questa cosa è veramente ridicola. Sono riusciti ad unirsi ai nobili. Assurdo.”commenta irritato Francesco chiudeno il libro che stava leggendo.

“Non sono venuto fino a Roma per parlare dei Medci. Se dobbiamo spettegolare me ne vado.”aggiunge innervosito osservando il cugino sorridergli con sufficienza.

“No. Certamente. Il Papa vi riceverà dopo la messa pomeridiana, nel frattempo siete suo ospite.”

“Va bene. Grazie. Vorrei andare a salutare Riario. Sapete dove posso trovarlo?”

“E' insieme al nipote Raffaele. Andate in Curia. Dovete sbrigarvi. Sta partendo per Milano. Sposerà la Bastarda Di Sforza: Caterina.”spiega calmo Francesco accompagnando il cugino fuori. Girolamo Riario sarà il marito di Caterina, n seguito diventerà Signore Di Forlì. Cardinnale Raffaele Riario è suo nipote. Papa Sisto essendo suo zio lo nomina Capitano Generale Della Chiesa. (Esercito Ppale). Francesco e Girolamo si conoscono anni prima, quando lui era andato a Savona per ordine dello zio. Sono molto amici.

Francesco dopo 20 minuti di ricerca trova Girolamo. Si abbracciano.

“Vale, Pazzi. Cosa fate a Castel Sant'Angelo? Ho poco tempo per parlare.”

“Son venuto a parlare con vostro zio. Quando tornate da Milano venite...”dice gioioso Francesco, viene interrotto dall'amico. Fa una faccia irritata.

“Scusatemi. I soldati spesso sono peggio dei bambini. Si azzufano o litigano.”

“Immagino che non sia semplice comandare un esercito così grande.”dice dubbioso guardando Girolamo uscire nel cortile dove c'è la rissa. Ritona il silenzio e l'uomo va da Francesco.

“Certo. Appena ho fatto l'accordo con Sforza vengo a Firenze. Condoglianze per vostra moglie.”

“Vi ringrazio. Siete sempre molto gentile. Se avete bisogno di qualcosa scrivetemi.”aggiunge felice Francesco. Parlano bfinché Girolamo non deve partire.

Francesco all'uscita dal Vaticano vede Clarice parlare con un prete. Gira per le strade senza interessarsi di dove sta andando. Dopo la morte della moglie fa tutte le cose annoiato e disinteressato. Jacopo sta organizzando l'omicidio dei fratelli Medici.

La Congiura Dei Pazzi deve venire organizzata in modo preciso, Jacopo vuole rovesciare il Governo Mediceo; quindi non po' permettersi errori. Neanche uno piccolissimo. Zero. Sta rischiando il collo... prima dell'impicagione sarà orturato. Lorenzo non perdonerà un tradimento così grave; il potere è in pericolo. Deve difenderlo a qualsiasi costo.

Francesco non sa del grave errore comesso dando al suo amico il quadernetto contabile. Perché Lorenzo cerca di calcolare ogni cosa.

Dietro agli intrighi Fiorentini qualcuno trama contro Firenze. Non solo i Pazzi.

Francesco continua a fantasticare su un possibile futuro con Matilde che prò non capiterà... è morta come effetto collaterale delle lotte per avere il potere.

Appena Francesco saprà la verità sul Sacco Di Volterra le cose tra lui e Lorenzo si complicheranno. Non lo perdonerà mai per aver uciso sua moglie. L'aveva fatto indirettamente facendo invadere Volterra dall'esercito Fiorentino. Nessuna pietà. E ora lei è morta.

   
 
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