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Autore: Mladen Milik    15/12/2019    0 recensioni
Byron ha due obiettivi nella vita: diventare un eroe professionista e creare un harem di donne meravigliose tutte a sua completa disposizione. Se non conosce quale dei due desideri sia quello più importante, è però consapevole che il suo futuro passa dall'esame di ammissione all'accademia per novelli eroi più prestigiosa d'Europa, la H.E.A. Byron sarà però accompagnato da una schiera bizzarra di aspiranti eroi, una nuova generazioni di stelle che diventeranno allo stesso tempo i suoi migliori amici e i suoi rivali. Un ragazzo rossiccio ossessionato dalla palla da basket, uno svizzero che si pompa divorando cioccolato e coltiva un orto concimandolo personalmente, un ragazzo il cui unico potere è quello di addormentarsi, una ragazza fatta di acciaio, un vero e proprio scimmione e un'autentica dea sono solo alcuni dei suoi energici e fuori di testa compagni di classe. Mentre infatti eroi professionisti dai poteri prodigiosi affrontano la minaccia di villain sempre più potenti e minacciosi, un'alba scarlatta di nuove matricole è pronta a sorgere attraverso la fatica e il sudore della fronte, accompagnati dal canto gridato al cielo "Plus Ultra!"
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 8

 

 

 

 

Con la punta del piede sfiorò la linea di partenza, tra pochi secondi quella linea sarebbe stata superata e il festival sportivo tanto atteso sarebbe cominciato. Riusciva quasi a sentire il suo respiro condire la tensione con il battito intenso del cuore, ma più cercava di concentrarsi su sé stesso, più si rendeva conto che intorno a lui ci fossero altre persone con il respiro affannoso e l’ansia di prestazione che stava lentamente lacerando le loro viscere. Dopotutto avevano capito subito l’importanza di questo evento, il mondo dei supereroi era anche e forse sopratutto fama, brand, spettacolo, instagram, c’era molto di più della “semplice” attività di salvaguardia della comunità e praticamente ogni aspetto della vita di un eroe era circondato da telecamere. Ed erano anche consapevoli del percorso e della gavette che avrebbero dovuto fare, se il festival era il primo passo per farsi vedere, era comunque solo l’inizio del loro percorso alla HEA. Avrebbero fatto quindi stage e tirocini con agenzie eroistiche professioniste e solo dopo la fine degli esami e la concezione della licenza eroistica, prima provvisoria, poi perpetua, sarebbero diventate delle spalle per gli eroi professionisti. Tuttavia tutto questo procedimento passava dall’attenta valutazione delle loro abilità e delle loro gesta delle stesse agenzie che avrebbero scelto aspiranti eroi, sia come stagisti, che successivamente come spalle, solo in virtù della loro forza. IL festival sportivo era solo il primo grande palcoscenico per mostrare le proprie doti, il fatto che fosse trasmesso in diretta su tutte le tv europee, rappresentava qualcosa di ancora più rilevante, la tensione e la concentrazione era chiaramente palpabile. Byron si guardò lentamente intorno, alla sua destra Lolly stava letteralmente bruciando di ansia, tremava, si mangiava le unghie e ogni tanto si masticava persino i capelli, dopotutto Lolly aveva capito in cosa consistesse la prima parte del festival e anche se avesse il valore solo di stilare una classifica provvisoria, sapeva benissimo di essere una sega nella corsa, faceva fatica persino ad alzarsi dal divano per andare a caricare il telefono tra una storia di instagram e l’altra. Alla sua sinistra invece Mel stava letteralmente masticando corteccia, aveva negli occhi la furia della vittoria, sembrava sul punto di poter letteralmente uccidere chiunque si sarebbe potuto mettere tra lei e quel posto più alto del podio. Tutti tra l’altro ricordavano quando i giornalisti poco prima si erano insinuati nella pista per fare delle interviste. Bernadette si era nascosta dietro la tiara, insinuando cose sul fatto che la privacy fosse un precetto voluto da Dio, poi era corsa in cerchio per qualche minuto, sicuramente una scena che le televisioni nazionali avrebbero commentato. Ma il climax dell’intervista era stata proprio Mel che aveva rubato il microfono al giornalista della BBC e, riferendosi a tutti i suoi avversari, compagni di classe compresi aveva detto: “Ebbene sì, sono qui per brillare in questo festival, se potessi dire una sola cosa che accadrà su questa scena, è il fatto che io vincerò contro chiunque a qualsiasi gioco, perché io devo sempre vincere, è scientifico come è scientifico il fatto che queste comparse siano delle nullità” Tutti si erano voltati scioccati ed era partito qualche fischio dalle retrovie però erano consapevoli che aveva una forza di volontà più forte della loro, sarebbe stata veramente un osso duro in quella prova. Le scarpe chiodate per la corsa campestre stavano calpestando il terreno con rabbia, mentre fissava dritto davanti a sé, vestita della divisa ufficiale da gare, con la E gialla europea sulla maglietta colorata di blu. Aveva sicuramente qualche trucco nella tasca, sempre avrebbe rispettato le regole, ma nessuno era stato autorizzato ad utilizzare i loro costumi, tutti erano stati osservati e studiati perché portassero un solo oggetto. Byron estrasse il suo oggetto, il suo maglione di lana di yak, foderato di grasso di orca, una vera e propria fornace, avrebbe sudato come una scimmia malata. “Mi sembra che sia stato tutto chiaro. Questa prova è una corsa di un km che ha l’unico obiettivo di stilare una classifica che sarà utile nella seconda prova, dove la maggior parte di voi saranno eliminati. La prova finale sarà uno scontro diretto tra i 16 che tra voi avranno superato le eliminatorie, quindi potete stare tranquilli, anche se vi consiglio di dare il massimo, perché non è sempre detto che il minimo indispensabile sia sufficiente anche in una gare di corsa senza eliminazione. Tra un minuto inizierà la corsa, quindi vi auguro di fare una buona gara e di essere il più duri possibile” disse Sasha al microfono, vestita in abiti neri succinti e aggiungendo una totale e priva di senso nota sexy al finale della frase. “Non c’è prova peggiore di questa per me, potrebbero veramente staccarsi le gambe, rip, mentre corro, un po’ godo, ma sarà davvero un massacro” disse Maxwell posizionandosi gobbo, accanto a Logan, mentre vicino a lui M&M della B sorrideva fiero. “Dopotutto questo sarà il gran giorno della classe B, la classe A è solo una sezione montata e rimontata dai media, ma finalmente l’unica classe che vi monterà oggi saremo noi. Ahahahahahaha, ahahahahahaha, ahahahahahaha” disse lui perdendo il senno, fermato solo dallo schiaffo sul collo di una sua compagna di classe dai lineamenti orientali. “Vorrei chiederti un cosa” disse Logan con tono sepolcrale a Maxwell che si irrigidì immediatamente, il vate sembrava intenzionato a rivolgergli la parola di persona, era un onore, avrebbe ascoltato la voce della verità per qualche secondo a sua disposizione. “Godo, maestro, sono a sua disposizione” “Ti volevo chiedere, potrei addormentarmi da un momento all’altro, avrei bisogno di qualcuno che mi prenda in groppa” disse quindi Logane Maxwell iniziò a piangere immediatamente, consapevole di non avere la forza per assolvere a questa proposta irrinunciabile. “A costo di perdere i gomiti, sarò il tuo cavallo indistruttibile” disse Maxwell piangendo, ma proprio in quel momento la sua mano venne toccata da qualcosa di peloso, alle sue spalle un lupo mannaro dalle proporzioni bibliche stava sorridendo orrendo mentre fissava i due. “Cavalcami, profeta, questo mezz’uomo non possiede le energie necessarie per assolvere il comandamento, io sarò il tuo cane da compagnia per questa battaglia” disse Russel con tono latrante. Intanto Byron rimaneva concentrato al centro della formazione, il meno 10...9…8…era già iniziato, proprio però mentre stava per trovare la concentrazione ecco che una voce suadente lo svegliò alle spalle. “Ci vediamo nelle docce” disse Elspeth, la ragazza abbondante della classe B. Byron si sentì sciogliere e quando la sirena partì, ci mise un bel po’ per partire da quella linea, mentre tutti gli altri erano già scattati. Percy con un saltò superò abilmente la schiera nelle prime posizioni, nella mano destra stringeva la barretta di cioccolato fondente, cosa che gli garantì un boost in potenza eccezionale garantendogli la prima posizione. Con grande velocità anche il trio animale seguì Percy nei primi cento metri, Derriere sulle quattro zampe riusciva praticamente a leccare le caviglie dello svizzero ed ogni balzo che compieva, emetteva dei versi raccapriccianti, la pelle intorno agli occhi era diventata nera e si era spogliata completamente lasciando al vento il suo corpo peloso, anche i muscoli le si erano gonfiati e sopratutto le spalle le permettevano delle bracciate veramente impressionanti. Appena dietro di lei c’era Russel, con Logan dormiente legato sul suo dorso, mentre poco lontano Roberlandy nella sua Gorilla form cercava di stare dietro alle falcate di quelle bestie ben più rapide. Lo scimmione appena uscito da dragon ball gt però all’improvviso venne colto da un brivido di freddo e subito dopo le sue caviglie vennero fermate da qualcosa di forte e doloroso. Osservando vide che fino al ginocchio era interamente coperto da strati di ghiaccio, voltandosi osservò che altre persone segnalavano la stessa situazione, subito dopo, vide un ragazzo biondo superarlo surfando sul ghiaccio, era biondo, alto e dal profilo idiota. Sariel Marvel, ragazzo della classe B e noto nazionalsocialista, aveva appena rivelato il suo devastante potere, dopotutto veniva dalla Finlandia ed era conosciuto oltre che come “fascio bastardo” anche come “IceReich”. Aveva il potere di generare ghiaccio dalle estremità del suo corpo, mani e piedi quindi, chiaramente con il rischio che se avesse esagerato avrebbe potuto congelare i suoi stessi organi. “Saluta dalla classe B etiope!” urlò Sariel superando il gorilla e trovando il tempo anche per una battuta razzista. Roberlandy distrusse quindi con un solo colpo il ghiaccio che lo bloccava, ma prima che potesse riprendere la corsa ecco che venne superato da Mel, con il rossetto eretto e carico, che sfiorò prontamente la guancia del gorilla. “Avrei voluto farlo a Percy o Derriere, ma sono troppo veloci, tu sei un sostituto degno tuttavia” disse lei e subito dopo la sua corsa sensuale in pantaloncini si trasformò nel violento incedere di un mostruoso e puzzolente gorilla. Nei primi 400 metri già si vedevano che il gruppo di più di quaranta persone si era diviso in due, alcuni sicuramente più adatti a gare di corsa e altri che avrebbero semplicemente cercato di fare bella figura. Trent con uno slanciò energico raggiunse i primi nella gerarchia, non gli era stato permesso di partecipare alla gara con la sua automobile, ma lui poteva trasformare qualsiasi oggetto elettrico in un razzo con motore a reazione, quindi aveva optato per questa prima prova di sperimentare, non aveva quindi scelto il suo classico jackpat, ma qualcosa di ben più cafone e ignorante. Lolly si girò, riconoscendo un rumore che sembrava ricordare bene, dopotutto era talmente scoppiata che non aveva praticamente i polmoni, anche se era in buona compagnia, Maxwell Roth stava putrescendo come un animale preistorico nella torba fossile da qualche metro, poteva benissimo essere morto. Trent la superò con uno sguardo animale e volgare, Lolly si scompose sconcertata, quel pazzo stava cavalcando un dildo. Teneva l’oggetto di forma fallica vibrante e continuava a scattare come stesse cavalcando una scopa in Harry Potter, lentamente superò tutti raggiungendo le prime posizioni. Le posizioni di testa erano occupate da Percy che stava dando sfogo a tutta la sua potenza anche se stava esaurendo le energie, dietro di lui Derriere come un ghepardo insegue la gazzella cercava in tutti i modi di farlo cadere con le sue zampe affilate, ma fino a quel momento, lo Swhartzenegger di Bellinzona, era sempre riuscito a evitare che quella bestiaccia felina lo superasse. Parecchio distanti da loro invece correva un gruppo piuttosto compatto, guidato da Sariel che continuava a procedere sul ghiaccio a gran velocità, cercando di sbilanciare e congelare gli avversari nel modo più crudele e squadrista possibile. Oltre a lui Mel, con le sembianze primitive di Roberlandy e Russel correvano in simbiosi con i loro spiriti animaleschi, sulla groppa di Russel, chiaramente rallentato dal fatto, come l’immagine impagliata di Padre Pio, riposava con le mani al petto il profeta, sembrava in attesa del bacio del vero amore di risveglio. Poco dietro il vero Roberlandy che arrancava ferito alle gambe dal ghiaccio di Sariel, così come Trent che ci aveva messo un attimo a collaudare il dildo vibrante, ma che ora sembrava in grado di poter raggiungere facilmente anche Derriere e Percy. All’improvviso però tutti quelli nelle posizioni di testa udirono qualcosa di chiaramente sinistro, ci fu un boom sonico distinto, poi qualcosa di impercettibile li raggiunse e subito dopo, davanti a Sariel stava scattando Byron, le sue falcate erano impressionanti, come era impressionante la scia di odore acre che aveva lasciato il suo scatto mostruoso. Sariel reagì in ritardo e il suo strato di ghiaccio si perse nel terreno, avrebbe dovuto fare di più per raggiungere il trio di testa, ma non c’erano le condizioni per rischiare ora di ghiacciarsi il suo arianissimo fegato. Intanto anche Trent e un altro misterioso individuo avevano raggiunto il trio composto da Sariel, Mel e Russel. Il misterioso individuo sembrava uscito da un filmato di palestra, era talmente tirato e gonfio di muscoli da sembrare di gomma, o da sembrare persino finto, un bambolotto in stile Ken. Inoltre era completamente coperto di olio abbronzante, cosa che garantiva ai suoi muscoli una lucentezza ammaliante. Indossava inoltre un tanga che rendeva ben visibili i suoi attributi, attributi che però, in maniera scioccante, non esistevano, sembrava fosse stato castrato, o fosse una donna, anche se era una bestia di due metri nascosta dietro una montagna di muscoli, non si accorsero che aggrappate alle sue spalle ci fosse una persona in più. “Conducimi alla vittoria, mio bronzo di riace!” urlò Aphrodite ergendosi sul mostro che superò addirittura Mel, il bodybuilder era chiaramente sotto l’effetto dell’ipnosi di Aphrodite. Mel sfruttò quindi la forza bestiale di Roberlandy e diede un colpo al terreno, il pompato con un saltò superò la crepa che si creò nel terreno, così come tutti gli altri, Mel stessa sentì che l’effetto della trasformazione stesse svanendo, il vero Roberlandy infatti, furioso la stava raggiungendo. Intanto Percy poteva chiaramente vedere il traguardo, ma quando si osservò le mani vide la barretta completamente esaurita, Derriere emise un ruggito minaccioso e gli balzò letteralmente addosso, Percy virò schivando il colpo, a questo piccolo duello permise a Byron di superarli al centro. Derriere osservando che ci fosse una nuova gazzella ruggì determinata e superò in un balzo Percy prima di lanciarsi all’inseguimento di Byron. Il ragazzo aveva nella mente solo le parole di Elspeth, “Ti aspetto nelle docce” “Ti aspetto nelle docce” “Ti aspetto nelle docce” Se l’avesse detto Sariel sarebbe stato pericoloso, ma il fatto che l’avesse detto la più bella ragazza della scuola, nonché la più dotata, svegliava in lui uno spirito indomito che l’avrebbe sospinto fino alla vittoria finale. I suoi occhi videro il traguardo a cento metri di distanza e virando verso destra nel percorso entrò nello stadio, sentendo il boato del pubblico, gli ultimi cento metri sarebbero stati sulla pista di atletica dello stadio. Il pubblico accompagnò il suo scatto, ma Derriere non mollava e si sentì un forte inarcamento di catarro, poi la ragazza ruttò una palla di pelo così grossa e bavosa che colpì Byron proprio sul piede, facendolo scivolare proprio dieci metri prima del traguardo. Il ragazzo si alzò per osservare Derriere vincere la corsa, prima di superare la linea per secondo. Poco dopo Percy, stanchissimo per aver fatto la lepre per tutta la corsa superò il traguardo in corsetta, prima di accasciarsi al suolo inondato di applausi. Subito dopo il nucleo appena dietro entrò di potenza nello stadio, Sariel e Trent guidavano lo schieramento, seguiti da Mel, Russel, Aphrodite e Roberlandy, ma niente faceva pensare che questo sarebbe stato l’arrivo finale. Sariel aspettò il momento giusto per far salire un pilone di ghiaccio addosso a Trent, il ghiaccio distrusse il dildo e il ragazzo italiano si accasciò al suolo bestemmiando in calabrese, subito dopo però si udì un urlo femminile mostruoso che sconquassò lo stadio. “Oooh! Gli steroidi che emette il mio corpo si stanno facendo sentire! A breve i miei muscoli si atrofizzeranno!” urlò il ragazzo su cui poggiava Aphrodite con voce femminile e il suo braccio destro improvvisamente divenne scheletrico. “No! Che razza di uomo sei? Avanti! Avanti portami alla vittoria!” urlò Aphrodite prendendo a pugni la sua schiena celestiale. Questo però fece letteralmente esplodere il ragazzo che si accasciò al suolo con la stesse Aphrodite. La coppia non fu l’unica ad avere problemi, mentre infatti Russel e Roberlandy la superavano Mel sentì chiaramente che il suo fisico di tre metri stava lentamente regredendo. Il traguardo era poco davanti a lei, non era un problema il risultato, tuttavia non si accorse di un piccolo dettagli quando nella sua forma naturale superò la linea di arrivo, il pubblico maschile era letteralmente in visibilio. “Non sono arrivata prima, ma il pubblico riconosce la mia superiorità” disse lei raggiungendo Byron e Percy che sgranarono gli occhi scioccati. Mel si mostrò completamente nuda ai due, nuda come il culo di un macaco, si era dimenticata che la trasformazione in gorilla aveva strappato letteralmente la sua divisa. Byron, senza entrare nei dettagli, stava letteralmente morendo di sudore nel vederla esaltare le sue qualità, interamente nuda e pochi centimetri da lui. “Penso che anche il mio uccello stia riconoscendo la tua superiorità” disse Byron volgare, Mel avrebbe voluto reagire colpendolo alla testa con un pugno, ma sporgendosi verso di lui si osservò completamente spogliata e cacciò un urlo tremendo che sconquassò lo stadio prima di strappare il maglione a Byron e avvolgendosi dentro, dopotutto era un maglione enorme e copriva ampiamente le sue vergogne. “Io sono un’idiota, ma voi due siete due opportunisti, due bestie” disse lei furiosa, “Io non ho fatto niente” disse Percy confuso. “Fatti due domande, gay...” sentenziò Byron che aveva appena preso la sberla da Mel che si era meritato prima. Intanto anche il resto degli studenti ad uno ad un avevano iniziato a superare il traguardo. Lincoln entrato tra gli ultimi stremato aveva superato una decina di persone allungando il collo, così come Cedric, che nonostante non avesse un’unicità adatta alla corsa, aveva commesso un balzo sul pallone rimbalzante e chiudendo comunque tra le prima posizioni. Con il passare dei minuti arrivarono quelli più tragici. Lolly completamente uccisa, capelli coperti dal cappello per evitare di accecare lo stadio, fiato da fumatore seriale e bestemmie in canna che probabilmente se ci fosse stato un Gesù tra quelle parti, sarebbe sceso per risolverla da uomini. Momo stava correndo con una corsa alla Heidi incurante della competizione, dietro di lui uno scioccante e sporchissimo Balboa, unto di kebab, camminava sulla pista bevendo birra e ruttando, anche se le immagini più drammatiche le diede Maxwelle Roth. Il pubblico trattenne il respiro nel vederlo, ultimo, strisciante come una lucertola essiccata al sole, inneggiare al demonio che gli desse la forza di continuare, le mani completamente introflesse su sé stesse, stava praticamente nuotando a rana solo con la forza delle gambe. Il pubblico esplose in un boato quando tagliò il traguardo. “Spero morto, davvero questa volta” disse lui prima di svenire tra le mani di Lincoln sconvolto. L’unica che mancava all’appello era Agatha, aspettarono qualche minuto prima di decidere di ritirarla e assegnarle l’ultimo posto, in mezz’ora aveva compiuto appena due passi, il suo potere “Sloth” si stava manifestando all’ennesima potenza. “Complimenti ragazzi, adesso faremo in modo di stilare una classifica con i punteggi successivamente, vi spiegheremo come si svolgerà la prima ed unica fase di eliminazione dove 24 di voi saranno tagliati” disse Sasha al centro di un palco sul campo da calcio, mentre lo stadio salutava i ragazzi, c’era veramente un pubblico che gremiva le platee. Poco dopo sul maxi schermo apparve l’intera classifica dei 40 studenti con associato il relativo punteggio, tutto quello non poteva che essere sbalorditivo.

 

  1. Derriere Molina 1000

  2. Byron Love 750

  3. Percy Lindt 500

  4. Sariel Marvel 300

  5. Russel Terrier 250

  6. Timmy Logan 200

  7. Roberlandy Simon 175

  8. Trent Marciano 150

  9. Mel Horowitz 125

  10. Aphrodite 110

  11. Kasper Dolberg 100

  12. Heinz Rommel 85

  13. Cedric Dotan 75

  14. Jacqueline Reid 60

  15. Galantino 55

  16. Lincoln Skinner 50

  17. Piotr Skov 45

  18. Jasmine Drop 35

  19. Anwar Bin Amin 30

  20. David Bismarck 25

  21. Gary Paesant 20

  22. M&M 18

  23. Talya Tongue 15

  24. Annie Bridge 12

  25. Ebony Starr 10

  26. Trixie Chilavert 7

  27. Bernadette Maritain 5

  28. Elspeth Ross 4

  29. Boogey Bu 3

  30. Richard Burke 2

  31. Lolly Mitchell 1

  32. Momo Drina 0

  33. Freja Foster 0

  34. Ionut Pit 0

  35. Jacob Vohnlanten 0

  36. Balboa Cervantes 0

  37. Millicent Marlboro 0

  38. Darko Lovecraft 0

  39. Maxwell Roth 0

  40. Agatha Bath 0

 

 

Il pubblico esordì con un boato nel vedere la classifica. Derriere ruggì come una leonessa facendo scappare tutti quelli intorno a lei, continuando poi a rifarsi l’inguine nel nuovo spazio vitale che si era creata. Byron esultò in maniera contenuta, visto che questo prova era praticamente la sua gara ideale e non aveva persino vinto, tuttavia sentì una presenza lieta farsi vicina. “Ho visto che hai ottenuto un immenso risultato, complimenti campione” la voce di Elspeth era erotica e lieta gli irrigidì immediatamente l’esistenza e voltandosi vide la ragazza il cui petto stava letteralmente strabordando dalla maglietta stretta della HEA, la scollatura sembrava essere la causa scatenante dell’inaridimento del lago d’Aral. “Beh, dopotutto io sono il più veloce della scuola, servirà pure a qualcosa” disse lui fiero e mostrandosi virile nonostante fosse consapevole di star puzzando un casino. “Sei veloce in tutti i sensi o posso stare tranquilla?” chiese Elspeth e la vista di Byron iniziò ad appannarsi, quella laida ultra sexy ci stava provando davvero. Elspeth poi gli si avvicinò all’orecchio mentre con la mano palpò con forza il suo serpente. “In doccia ti donerò il resto” disse lei e iniziò a sculettare con un sorrisetto maligno verso i bagni. Byron la lasciò andare per qualche secondo, ma quando si decise, sconvolto a seguirla, fu fermato da Annie. “Byron, che cosa stai andando a fare?” chiese lei furiosa e nervosa, aveva assistito all’ultimo sguardo che Elspeth aveva dato a Byron e l’aveva terrorizzata, quel pezzo di gnocca gliel’avrebbe rubato senza nemmeno sforzarsi. “Devo andare al bagno...sai...cacca” disse lui nervoso e di fretta. “Beh ecco, da quella parte ci sono gli spogliatoi, non certo i bagni pubblici...mi chiedevo se prima della seconda prova volevi andare a prendere una coca con me? Sai, dopo quella volta allo stadio non abbiamo ancora parlato eh...mi chiedevo se ti andasse” propose Annie arrossendo come un peperone, Byron le diede un’occhiata pietosa, avrebbe voluto uscire anche con lei, ma Elspeth era un’occasione unica, era come paragonare una ferrari ad una panda, una metropoli ad una bidonville. Byron quindi utilizzò la sua tecnica segreta, alzò le ascelle e inondò Annie di un odore così pestilenziale da farla svenire al centro della pista, poi senza che lei potesse sospettare si scagliò negli spogliatoi. “Non voglio fare mai più una cosa del genere in vita mia, questi sono dei criminali” disse Lolly ancora nascosta nel suo cappello. “Hai pure preso un punto, imbarazzante” replicò Ebony con il fiatone. “Tu piuttosto, Bernadette...perché non hai utilizzato la tua unicità? Le tue fiamme sono potentissime” disse quindi Ebonya Bernadette che era chiusa nel suo rosario dietro di loro. “Dio mi ha dato il potere dell’inferno per sfidarmi ad usarlo, io non userò quel potere se non per combattere il demonio durante l’apocalisse” rispose Bernadette e si voltò indifferente per andare a piantare una croce di legno minuscola nel campo da calcio. “La odio e non ha nemmeno il fiatone” concluse secca Lolly prima di sganciare un porcone. Sasha diede un bel colpo al microfono per attirare l’attenzione e tutti i quaranta studenti si voltarono verso il palco, che lentamente veniva dismesso. “Complimenti ragazzi, ma voglio ricordarvi che non è ancora finita, anzi, la vera lotta inizia adesso. La sfida che vi aspetta si chiama “Battaglia tra Carrozze”. Dovete formare squadre di 4 persone, una di queste sarà il cavallo e dovrà sollevare il capitano, ai lati due altri di voi non potranno mai staccarsi dai fianchi del cavallo, dovranno quindi avere sempre almeno una mano agganciata al cavallo. Ogni squadra avrà un punteggio che sarà scandito dalla somma dei punti ottenuti nella prima prova, questo è un vantaggio per quelli che hanno già un punteggio alto, ma questo avvantaggerà anche gli altri. I vostri punteggi infatti saranno simboleggiati da una fascia sulla testa del capitano, che quindi potrà essere rubata dalle altre carrozze. Nessuno vieta che una capitano indossi più fasce con i punti, ma tutte devono essere visibili e almeno una, sempre sia presente, deve essere indossata sul capo. Alla fine del tempo solo le prime quattro carrozze passeranno alla fase successiva. Avete 5 minuti per formare le squadre” spiegò Sasha e tutti iniziarono a osservarsi con concentrazione, metà della vittoria veniva vinta in quel momento. Byron stava ancora scattando verso il bagno al momento, ma Maxwell si aggrappò morente al suo braccio. “Ti prego, Byron, ti prego tu che sei tra i migliori, fai squadra con me?” chiese Maxwell piangendo disperato per la prestazione oscena nella prima prova. Byron non aveva nemmeno ascoltato cosa fosse la seconda prova. “Sìsì, quello che ti pare, ora devo andare a addentare due panettoni ripieni” replicò Byron e senza aver capito di avere appena fatto squadra con Maxwell scomparì dentro gli spogliatoi. Una folla si era fiondata intorno a Derriere per fare squadra con quella che fino a prova contraria era la migliore, lei però si limitava a leccarsi l’inguine, probabilmente non aveva nemmeno capito quello che stava succedendo. Il più aggressivo nell’approccio fu Trent che la sollevò e la portò fuori dalla folla, Derriere iniziò a dimenarsi e a graffiare, ma Trent non mollò la presa e dolorante la scaraventò nel campo, lei si eresse sulle quattro zampe come un gatto incattivito con la schiena inarcata, ma subito gli occhi si rilassarono, le guance arrossirono e dalla sua boccuccia iniziò a cadere una densa bava. Trent aveva tra le mani il sacro croccantino alla chianina. Divertito iniziò a muovere la mano con dentro il cibo per cani per farle roteare la testa a ritmo, visto che Derriere aveva occhi solo per il mangime, lo guardava quasi con eccitazione sessuale. “Ora io sono il padrone del mondo, inginocchiati, cane, e diventa la mia cavalla!” urlò autoritario Trent lanciando il croccantino, Derriere lo prese al volo e poi leccò sulla guancia Trent per ringraziarlo, l’italiano cozzalo si trovò a pensare che quella sensazione di bava animale non fosse così male, anzi, lo eccitava moltissimo. Successivamente Trent raggiunse Lincoln e Balboa con cui aveva già formato la squadra per dir loro che erano ufficialmente la squadra prima in classifica. “Io da cavaliere con le mie mani oblunghe ruberò le fasce senza che se ne accorgano” disse Lincoln introflettendo le vertebre. “No” disse fiero Balboa e scolò a goccia una bottiglia intera. “Potresti rubarle anche stando laterale, io, invece, con il mio potere dell’ultra istinto alcolico non permetterò a nessuno di rubarmela, siamo praticamente una formazione invincibile” disse. Aphrodite invece si guardava intorno per cercare il suo cavallo, quando all’improvviso si imbatté nella poderosità virile di Roberlandy, sicuramente il più possente tra i papabili per quel ruolo aggiungendo lui a Bernadette e Agatha avrebbe creato una squadra bilanciata, sempre se Bernadette avesse utilizzato il suo potere, ma era una scommessa che poteva rischiare. Mel invece scattò subito verso Percy, letteralmente sbattendo a terra con uno schiaffo Lolly che si stava dirigendo da lui per reclutarlo. “Se osi dirmi di no giuro che ti ammazzo seduta stante, con il mio quirk intendo replicare il più forte di tutti, in pratica avremo due bovari svizzeri in formazione invece che uno, non ti sembra un piano geniale?” Percy roteò gli occhi, si alzò lentamente e poi iniziò a piangere commosso, lasciando Mel sconvolta. “Una così grande devozione alla Confederazione Elvetica, non la vedevo da quando hanno fatto il nuovo film di Heidi” L’apporto fondamentale dello svizzero alla rosa si aggiunse a Ebony e a Richard. Russel e Logan, ormai coppia fissa, avevano bisogno di un cavaliere capace e skillato e l’unico abbastanza arrogante e abile per esserlo era Cedric che accettò la sfida godendo per essere il capitano della sua squadra e per essere stato scelto da Russel che era un cavallo di estremo valore. Al gruppo si aggiunse Lolly, più per esclusione che per merito, Russel infatti si era rifiutato di volerla in squadra, la mediazione mistica di un Logan redivivo era stata fondamentale. Intanto che fuori accadeva il putiferio Byron si diresse negli spogliatoi, sentendo chiaramente che ci fosse la doccia che andava mentre vapore caldo proveniva dalla sala adiacente. Senza nemmeno farsi dire che qualcosa Byron si spogliò e si diresse correndo verso le docce, dove per motivi di censura non è possibile descrivere il fisico mozzafiato di Elspeth. “Sei venuto, dunque?” chiese lei con voce suadente. “Non ancora, ma sono pronto a farlo” disse lui con voce virile e sguardo perso. Lei lo squadrò compiaciuta, chiaramente colpita. “E’ un peccato e forse un giorno ci rifarei un pensiero, ma adesso la vittoria del festival è più importante” disse lei agguerrita, con un calcio atterrò Byron e con delle manette lo legò alla panca degli spogliatoi, lontano dalla zona docce da cui proveniva il vapore che l’avrebbe fatto sudare, nudo e al freddo non avrebbe causato problemi. “Ehi ehi! Non era la scena che mi ero immaginato da mesi!” sbraitò lui guardando Elspeth che fece spallucce e si rivestì velocemente. “Se non torni sul campo in tempo tu e la tua squadra sarete squalificati, quindi ti conviene sbrigarti. Ci vediamo, tesoro, alla prossima” disse quindi lei e scattò fuori dallo spogliatoio. Byron iniziò a dimenarsi senza successo, ma tutto sommato pensò che ne era valsa la pena, per un attimo si era sentito come all’interno di un porno, era rimasto praticamente intrappolato nella Narnia dell’erotismo. Mancavano solo due minuti all’inizio della prova.

 

   
 
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