Ringrazio anche solo chi
legge.
Partecipa fanfiction
challenge II:
"In fondo l'ho sempre
pensato.... questo mondo fa
schifo." - Light Yagami (Death Note).
Remake
di
Giochi.
Cap.9
No
hope, no glory, no happy ending[1]
“Se
fosse
per me, io sarei più che pro” disse Lion. Si
passò la zampa tra i capelli e
alzò lo sguardo, osservando la paglia che copriva un'intelaiatura di canne di
bambù legata in una serie di ciuffi da delle corde. Goku si
sdraiò e rotolò sul
terreno, dimenò le gambe sbuffando sonoramente.
Piegò di lato il capo, afferrò
un legnetto di legno e se lo mise sopra le labbra, premendoci il naso
contro.
“Urca,
non
voglio essere prigioniero di gente che cattura i suoi stessi
alleati” borbottò.
“In
realtà
farei parte della squadra che fa la guardia alla prigione,
però …”. Iniziò a
rispondere il changellin. L’uscio si aprì di colpo
con un tonfo e Ice avanzò,
la luce del sole entrò dietro di lei. Vegeta strinse gli
occhi sentendoli
bruciare, riparandosi con un braccio.
“Verrà
giustiziato per aver cercato di aiutarvi” sibilò.
“Non
puoi
fare del male a qualcuno solo perché assiste un
amico!” gridò Goku. Avanzò
verso di lei, Ice sgranò gli occhi.
“Come
osi …”
ringhiò. Le iridi color ametista le brillarono di una luce
vermiglia.
“Attento
Kakaroth!” gridò il principe dei saiyan.
Saltò, afferrò il braccio del Son e lo
tirò, quest’ultimo gli cadde addosso ed entrambi
finirono a terra con un tonfo.
Un raggio laser rosso fu emanato dagli occhi della changellin e
volò sopra le
loro teste. Goku rotolò di lato, si diede la spinta e si
rialzò. Ice saltò
atterrò sulla spalla di Vegeta. Le unghie nere e aguzze
della zampa della
creatura affondarono nella pelle abbronzata della spalla. La coda
colpì
l’addome di Goku mandandolo a sbattere contro il muro di
bambù con un tonfo. La
guerriera si voltò e lanciò un’onda
vermiglia con l’indice. Il suo colpo
trapassò al petto Lion, quest’ultimo
sgranò gli occhi le cui iridi divennero
bianche, cadde a terra vomitando sangue e precipitò su un
fianco privo di vita.
Vegeta colpì con una gomitata la caviglia di Ice, la
lucertola saltò giù da
lui. Vegeta rotolò e strisciò verso
l’amico.
“Assassina!”
urlò Goku.
“No!”
ululò
il principe dei saiyan. Ice lo raggiunse con un colpo di coda al viso
facendogli scricchiolare la mascella. Vegeta volò
lateralmente staccandosi dal
terreno, ricadde sul terreno strisciando la pelle nuda riaprendo una
serie di
ferite e seminando una scia di croste di sangue rappreso.
Mugolò di dolore,
strinse gli occhi e digrignò i denti.
“In
fondo
l’ho sempre pensato… questo mondo fa
schifo” sibilò.
“Sei
come
tuo fratello! Pensi di poter giocare con la vita! Questa volta
però hai giocato
con il fuoco … me la pagherai!” ululò
Goku. Strinse i pugni rialzandosi in
piedi, le vene gli pulsarono sui palmi e sgranò gli occhi,
le iridi nere erano
liquide e il bianco degli occhi era arrossato. Ice circondò
i polsi di Vegeta
con la coda e lo issò, gli cinse l’addome con un
braccio. Il principe dei
saiyan scalciò urlando, la changellin gli afferrò
con la coda e la strinse.
Vegeta mugolò di dolore sentendo delle fitte alla spina
dorsale e la vista si
appannò.
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“Basta,
ora
non mi diverto più” borbottò Bills. Si
alzò in piedi, mise le zampe dietro la
schiena unendole e avanzò con la schiena china. Whils si
voltò, staccandosi
dallo schienale vermiglio che contrastava con la sua pelle azzurra.
Vide
l’altra divinità alzarsi in volo e sistemarsi a
testa in giù, le orecchie
penzolanti strisciavano contro l’erba e dimenò la
coda coprendo a ogni
movimento due pianeti sullo sfondo diversi.
“Pensavo
che
lo spettacolo fosse di suo gradimento, Billsama”
sussurrò. Conficcò il suo
bastone a terra e si alzò in piedi.
“Allora
penso che sia tempo di concluderlo. Ho visto ciò che
m’interessava” disse
Lourth. Strinse nella mano un pedone degli scacchi di marmo, questo si
frantumò
trasformandosi in una sabbiolina candida che scivolò dalle
sue dita
ammucchiandosi vicino al suo piede.
“Contento?”
domandò Kahioshin il Sommo guardando il Kahioshin
più giovane.
“Finalmente,
ridategli i poteri!”. Festeggiò
quest’ultimo.
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I
capelli di Goku si tinsero d’oro, le iridi nere gli divennero
verde-acqua e la
pelle emanò un bagliore dorato. Mise le mani accanto al
fianco e le unì,
avvertì un calore provenire dalle dita che si ricoprirono di
sudore e la
prigione s’illuminò di luce azzurrina.
“Che
cosa
significa?!” gridò Ice. L’onda
energetica le colpì il viso, la testa si annerì
raggrinzendosi, l’impattò le recise la pelle e la
trachea, il capo si staccò
dal collo e precipitò a terra con un tonfo. La carcassa
finì sul terreno cadendo
nella direzione contraria. Vegeta si diede la spinta spiccando il volo,
levitò
fino al tetto e lo sfondò. Si voltò,
abbassò lo sguardo e dimenò la coda
facendo cadere una serie di peli marroncini.
“Andiamocene,
questo posto mi dà il voltastomaco” ordinò,
sibilando.