Iniziativa: Questa storia partecipa al contest "Kaku koto, nante jonetsu" a cura di "Parole tra le dita"
Prompt: [67] Precoce
Precoce
È assolutamente irritante il modo con cui Francis sta in piedi al centro della sua aiuola di lavanda, un apoteosi di viola e lilla contro il beige dei pantaloni e il bianco sporco dell’ultima neve.
L’inconfondibile profumo delle corolle, insieme ai petali che rimangono attaccati alle dita, non lascia dubbi che non si tratti di fiori finti.
Arthur capirebbe ancora se si trattasse di un vaso tenuto in casa; invece sono in giardino, ai primi di marzo, tecnicamente ancora in inverno e nemmeno uno mite.
Si va ben oltre la fioritura precoce, ma in fondo si adatta bene al francese.
Note
Una parte di me voleva fare tantissimo il cliché del precoce in senso di maturità sessuale, considerato i poemi erotici che giravano in Francia già dal XII secolo, ma mi sono trattenuta.
La lavanda fiorisce a maggio-giugno-luglio, quindi che fiorisca a marzo è praticamente impossibile.
Io sono convinta che Francis abbia il pollice verde. È pur sempre un Paese molto legato all’agricoltura.
Ci sarebbe un mini parallelismo con “Uva”.
Non sono molto sicura dell’ultima frase ma il mio spirito critico non è dei migliori al momento. Quindi ad altri il giudizio.