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Autore: Kagedumb    16/12/2019    1 recensioni
Non puoi sempre incolpare il tuo partner. Devi cambiare. [archiviato in Fighting, based on a True Story]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: “When you are the toxic one”
Fandom: Final Fantasy XV / Noctis x Prompto
Personaggi: Noctis, Prompto, Altri
Genere: Drammatico, Romantico, Angst
Avvertimenti: Tematiche delicate
Rating: Giallo
Introduzione: Non puoi sempre incolpare il tuo partner. Devi cambiare. [archiviato in Fighting, based on a True Story]





 
    PROLOGO



Ho usato molti eufemismi per spiegare perché io e Noctis, che ci siamo conosciuti durante l'adolescenza, abbiamo rotto a circa tre mesi dall'inizio della nostra relazione.
"Non eravamo pronti", "Non eravamo più in sintonia", "Uno amava più dell'altro"; non sono poemetti che suonano nuovi, eh?

Tutto ciò è vero su molti livelli, eppure c'è un'informazione di vitale importanza che quasi sempre ometto quando racconto la storia di come, e perché, dopo settimane passate con me che prendevo a testate il muro pur di trovare una soluzione, non ci siamo più ritrovati.
E non credo che questa storia avrà un lieto fine.

Per non parlare, poi, di tutte le cose terribili che gli ho fatto per farlo allontanare da me (e no, non parlo solo dei videogiochi terribili a cui lo forzavo a giocare)... Ci potrei scrivere un libro, ma non ora, no. Però gli ho fatto delle cose davvero brutte, questo sì, e prenderne coscienza e consapevolezza era il primo passo per non sprofondare a due metri dal baratro.

La notte in cui finì la nostra relazione, ero un disastro. Ero appena uscito da lavoro, ero stanco, e Noctis mi aveva mandato uno o due vocali di tre minuti ciascuno, in cui mi dava tutti i motivi per cui mi stava abbandonando a me stesso. Non ricordo se mi abbia detto esplicitamente "Sei ingestibile", ma sicuramente lo intendeva. Poco prima lo avevo messo in imbarazzo con un suo amico, senza nemmeno volerlo, e lui era esploso in una furia cieca. Principesco, eh? Proprio da un tipo come Noctis, insomma.
Lo raggiunsi a casa, non mi stava bene che ne parlassimo al telefono; di certo non dopo anni ed anni di amicizia ed una relazione messa in piedi con una certa profondità. La mia uscita fu poi sprezzante, presi le mie cose, ma non divenne un'uscita lacrimosa finché non corsi per le scale del suo condominio. Non gli avrei fatto provare quel senso di colpa che da settimane attanagliava anche me.

Eravamo entrambi responsabili dell'esplosione di cose: lui era instacabilmente stoico nell'esprimere le sue emozioni. Spesso, durante le discussioni, faceva pensieri ed osservazioni ribelli al mio ego che risultavano poi, per me, dolorose e insensibili... Ma non nego che però, quando qualche volta si parlava del nostro futuro, se mai ne avessimo avuto uno, Noctis fosse carico di desiderio. Non me lo sono dimenticato.



Ad essere onesti, tuttavia, sono stato io ad accendermi una sigaretta e lanciarla sprezzante nella pozza di gasolio che sembrava circondarlo da un po'. S'era fatto un bagno nella benzina, a dirla tutta, secondo il mio estro da fun-loving, happy-go-lucky joker.

In genere sono una persona paziente e amorevole nella maggior parte dei rapporti umani. Mi interessa l'effetto che ho sugli altri, sono attento alle esigenze del mio partner, il più delle volte... Almeno quando non sono impegnato con il mio disprezzo e il sangue che mi ribolle nelle vene, e che continuamente oscilla da 0 a 60 gradi.

Quando la mia propensione ad esprimere dolore e frustrazione attraverso pianti, pugnalate al cuore e capricci si è fatta più pesante, mi ha chiaramente detto "Sei troppo impegnativo per me". Un altro eufemismo. L'intensità va bene, l'impegno pure, ma il comportamento sregolato, emotivamente offensivo, no. Quello, no.

A volte ci rifiutiamo di comprendere che potremmo essere noi il problema. Detestiamo guardarci allo specchio.
A volte, dirci che ci comportiamo in "modo inammisibile", può persino prestarsi ad un sollievo comico.
Ma c'è una linea sottile tra animare le cose ed allungare la tua relazione oltre le sue capacità.

Ed io ho fatto esattamente quello che non dovevo fare: sfiancarlo. Come lui sfiancherebbe un Garula se fossimo a Duscae, con fendenti nei fianchi e pugni sul muso.

Ma oggi voglio raccontarvi come è iniziata, perché. Non voglio parlarvi solo della rottura. C'è del comico.
In passato non mi sarei mai visto con Noctis (ed infatti, quasi tre mesi penso siano stati l'emblema della giusta durata, prima di farci ancora più male di quanto non ce ne fossimo già fatti), e sembra quasi surreale, adesso, pensare "Stavamo insieme".

Ma sì, io e Noctis stavamo insieme.
Ed è stato bellissimo. Meraviglioso.

Con lui sono diventato curioso dei miei paesaggi interiori ed ho scoperto che sono bellissimi: devo solo imparare a decorarli meglio.

A te,
my hero, Noct.
Ti amo.

 







 

 
 
 
 
 

 ANGOLO AUTORE!

Avevo bisogno di scrivere, sono passati troppi anni dall'ultima volta che ho iniziato una storia... e indovinate un po'?
Questa nuova FF è palesemente ispirata ad una storia vera, la mia. La mia storia completamente fottuta e sminchiata che ho contribuito a distruggere in mille pezzi. Capirete tutto nei prossimi capitoli.
Vi ringrazio di essere arrivati fin qui, saluto calorosamente chi mi segue da Instagram e altri vari social. Vi voglio bene.

-Leon.
  
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