Crossover
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Autore: PGV 2    17/12/2019    5 recensioni
Anno 1943: i fratelli Lorenzo e Danilo Ferraro, di origine italiana, stanno scappano insieme ad altri deportati dai Nazisti che li hanno resi prigionieri durante la Seconda Guerra Mondiale, e finiscono per rimanere gli unici sopravvissuti.
Durante la fuga, entrambi si ritrovano nella cosiddetta "Comunità", una società che vive nel sottosuolo della Terra e dove vivono e prosperano i personaggi provenienti dalle svariate opere esistenti nell'epoca nostra.
Apparentemente sembra un Paradiso questo luogo, e la sua gestione quasi perfetta affascina i due ragazzi... ma ombre oscure circondano la Comunità e i due fratelli, insieme ai loro nuovi compagni, dovranno lottare per la sopravvivenza non solo della Comunità... ma della Terra stessa!!
Scoprite i risvolti e i colpi di scena in quella che sarà a tutti gli effetti l'ultima fic che scriverò qui su EFP!! Spero che la lettura sia di vostro gradimento :).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi qua come promesso con il nuovo Capitolo della Fan Fiction!!
Questo Capitolo, come vi ho anticipato fin da quando era cominciata la parte a Villa Brief, metterà la parola fine alle vicende della villa, e grazie a questo si “libererà” posto per trattare le altre situazioni rimaste in ballo ;).
Al tempo stesso ne porterò avanti un'altra cominciata ormai diversi Capitoli fa e, inoltre, mostrerò l’inizio di un altro scontro molto fondamentale per la trama principale, e per una morte avvenuta recentemente qui nella fic principale…
Adesso vi lascio al Capitolo, ma prima, come al solito, mi dedico all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Diversi Capitoli che arriveranno da questo momento in poi serviranno a chiudere alcune situazioni lasciate in sospeso, anche perché ce ne sono davvero tantissime facendo un calcolo ed ognuna merita il suo spazio per trovare conclusione, un finale frettoloso rischierebbe di distruggere il pathos sia a me che lo scrivo che a voi che lo leggete T_T. Comunque sia, sono contento che anche se lo scorso Capitolo ha solo mandato avanti alcune situazioni ti sia piaciuto alla fine ;). Quello purtroppo è il motivo per cui Agatha era tranquilla nonostante le due pistole che gli stavano puntando contro, sapeva di poter disarmare facilmente Nunnally in quanto cieca e che Hinata non avrebbe avuto il coraggio di sparare, ed ha sfruttato questi due elementi a suo vantaggio per neutralizzare entrambe, ed ora si è anche capito come mai proprio lei è stata mandata come badante a Villa Brief, con le sue capacità era la persona perfetta da infiltrare al suo interno T_T. Lucy invece, più che aver capito di stare dalla parte sbagliata, ha esitato nello sparare a Natsu e non ce l’ha fatta perché si è affezionata troppo sia a lui che a tutti gli altri, e per questo non vuole ferirli… potremmo dire che se Lucy adesso sta dalla loro parte è perché Agatha non ha accettato la sua esitazione e l’ha ferita, minacciandola anche di morte per quando avrà completato la missione di assassinio di Bra, a quel punto Lucy è passata definitivamente dalla parte della Comunità ;). In teoria sì, in questo istante Shun sembrerebbe essere l’unico che possa salvare Bra, ma al momento è fuori che sta setacciando la zona e, se non ha sentito i rumori provenienti dall’interno, è probabile che non sappia neppure cosa sta succedendo T_T mentre Envy al momento non si capisce ancora cosa stia cercando di fare… ma comunque la situazione a Villa Brief sarà risolta in questo Capitolo, di conseguenza dovete solamente leggere qui sotto per scoprire tutto ;). Ho mandato Seiya contro Doflamingo sia perché era l’unico rimasto senza un avversario, e quindi il più adatto a combattere il malavitoso, e sia per dimostrare come il Concilio abbia studiato bene il Kung Fu Stellare nonostante nessuno dei Cavalieri fosse un loro agente, in fondo sapevano che dovevano assassinare Saori quel giorno, ed hanno voluto prepararsi a dovere :). Sulla possibilità che Doflamingo possa essere un Potenziato invece non parlo, dato che la prossima volta che tratterò lo scontro tra Seiya e Doflamingo mostrerò meglio lo stile di lotta del malavitoso, e di conseguenza scoprirete tutto per bene in quell’occasione ;). Sfortunatamente hai ragione, potremmo dire senza ombra di dubbio che Zoro è stato molto sfortunato a capitare contro l’unico avversario, o comunque uno dei pochissimi, che possa sconfiggerlo addirittura abbastanza agevolmente, quindi se Zoro vuole sperare di sconfiggere Xehanort dovrà impegnarsi molto… anche se, come hai giustamente detto tu, non sarà facile lo stesso T_T. Comunque vadano le cose, il mio consiglio è di tenere d’occhio lo scontro tra Xehanort e Zoro, perché succederà letteralmente di tutto in quella zona, e sapete bene che l’ultima volta che l’ho detto è stato all’inizio della situazione in Palestra dove, subito dopo, è effettivamente successo di tutto XD ;). Ti ringrazio moltissimo per tutto il tuo supporto alle mie due fic finali, il tuo supporto è molto importante per me :) e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia alla fine come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Eternity_Paradise0: Ciao Eternity :). Al momento la mia situazione non è cambiata molto rispetto a due settimane fa, ma cerco di andare avanti e di arrivare alla fine dell’anno come meglio posso, nella speranza che il 2020 sia migliore di questo 2019… ma considerando che me lo auguro ogni anno e puntualmente finisce che il nuovo anno è peggiore di quello precedente, neanche ci spero più ormai XD ;). Per quanto riguarda i tuoi problemi, spero che in queste due settimane la situazione sia migliorata e tu ti sia sentito meglio, altrimenti quanto ti ho detto due settimane fa vale ancora ;). Mi fa piacere comunque che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto, nonostante alla fin fine si sia limitato a portare avanti alcune situazioni aggiungendo poco di nuovo :) se non altro posso già anticipare adesso che in questo Capitolo almeno una situazione si chiuderà, così le varie battaglie o situazioni cominceranno finalmente ad essere sfoltite, mi sa anche per la vostra gioia XD ;). Quella a Villa Brief è quella dove mi sono concentrato maggiormente in quanto si sta avvicinando alla fine, ed essendo anche un evento contiguo e che quindi va avanti molto rapidamente senza stacchi non posso permettermi di saltare un Capitolo, non sarebbe credibilmente temporalmente parlando, di conseguenza è uno degli unici due eventi che tratterrò in tutti i chap dall’inizio alla fine :) e sì, ho detto due perché ce n’è un altro, ma non è ancora iniziato, scoprirete qual è quando sarà il momento ;). Nunnally ed Hinata ci hanno provato a ribellarsi, ma hanno fallito perché non si aspettavano che Agatha fosse così veloce, e Hinata non ha neppure avuto il coraggio di premere il grilletto T_T. Più che tradimento, Lucy ha esitato e non se l’è sentita di sparare a Natsu, ora non fa più parte del Concilio perché potremmo dire che è stata la nonna stessa a cacciarla quando l’ha trafitta alla spalla sinistra, quindi più che tradimento si può parlare di un esilio verso di lei T_T. Povero Shun XD però almeno io non ho una grande considerazione verso di lui, di conseguenza non posso che darti ragione XD ;). Mentre su Envy al momento non sappiamo che cosa ha visto nel portafoglio e come mai è corso via in quella maniera, potrebbe essere effettivamente che abbia capito cosa sta accadendo a Villa Brief, dato anche che ha specificato che ritiene che a Villa Brief siano in pericolo, però Envy si trova a Palecity e, essendo il pezzo a Villa Brief iniziato quasi nello stesso momento in cui Envy è scappato via, non riuscirà mai a raggiungere la villa in tempo purtroppo T_T. Seiya era l’unico libero in quel momento e l’avversario perfetto per Doflamingo, anche per sottolineare come tutti nel Concilio abbiano studiato il Kung Fu Stellare per imparare a contrastarlo, visto che tutti sapevano che quel giorno avrebbero dovuto assassinare la Grande Sacerdotessa, è anche per questo che Raoul e Doflamingo paiono avere lo stesso stile di lotta avendo studiato quella tecnica di combattimento simultaneamente, anche se combattono in maniera differente ;). In effetti Zoro al momento non ha molte speranze, dato che Xehanort, oltre ad essere in teoria uno spadaccino migliore di lui, possiede anche tre poteri con cui può contrastarlo, di conseguenza è davvero difficile dire se Roronoa vincerà o meno… e in caso di sconfitta rischia anche la morte, non dimentichiamocelo… beh, solo i prossimi chap sapranno dire come se la caverà, anche se effettivamente non si vede molto bene Zoro in questa situazione T_T. Ti ringrazio tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due ultime fic, lo apprezzo molto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Lelec6: Ciao lelec6 :). Ti ringrazierò sempre per i suggerimenti che continui a darmi sui personaggi da inserire all’interno della fic, alcuni li ho anche seguiti e, quando sarà il momento, potrai accorgertene sia nella fic principale che nella fic prequel ;). Per quanto riguarda i personaggi suggeriti questa volta, posso dirti che per quanto riguarda la Marvel sfortunatamente gli unici presenti nella fic saranno Captain America e Teschio Rosso sia per motivi tempistici che per motivi di spazio. Tempistici in quanto la fic si svolge nel 1943 ed alcuni dei personaggi che hai elencato tu come Tony Stark e Peter Parker all’epoca non erano ancora nati, mentre di spazio in quanto anche se alcuni posso inserirli e nel contesto della fic possono pure starci, come ad esempio Wolverine, per quanto riguarda l’Universo Marvel ho deciso di concentrarmi solo su loro due perché sono gli unici pg Marvel che possono avere un ruolo nella fic, dato che come hai potuto capire i pg Marvel in questo Universo esistono e sono quelli originali ;). Invece per quanto riguarda l’Universo DC… vale lo stesso discorso dell’Universo Marvel, ossia che posso prendere in considerazione i personaggi che esistevano già nel 1943, tuttavia a parte Wonder Woman gli altri da te elencati sono nati post 1943 e non possono essere presi in considerazione T_T. Brainiac invece non lo conosco, è nato prima o dopo la Seconda Guerra Mondiale? ?_? Per Thanos e Darkseid per quanto mi piacerebbe inserirli, e a livello tempistico ci starebbero pure, sarebbero troppo potenti per i pg della fic, soprattutto se sono quelli dei fumetti, di conseguenza almeno loro sono obbligato a non prenderli in considerazione T_T. In conclusione, quindi, di quelli elencati da te posso prendere in seria considerazione Wonder Woman, mentre Brainiac non ho idea di quando sia nato T_T. Ti ringrazio ancora tantissimo per i suggerimenti, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Sono felice che riesci sempre a trovare il tempo sia per leggere che per commentare i miei Capitoli, è una cosa che apprezzo molto e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Riguardo Rei, posso dire che si è trascinato dietro anche Xigbar in quanto è consapevole che può svegliarsi da un momento all’altro, e dato che può prendersi tutti i fucili che vuole dalle sue ossa essendo un Nessuno rappresenterebbe sempre un nemico per loro, di conseguenza portandoselo dietro e legandolo per bene avrebbero potuto tenerlo d’occhio ed assicurarsi che non sia una mina vagante ;). Sfortunatamente Hinata non ha avuto il coraggio di sparare, e questo ha determinato di conseguenza la loro cattura ad opera di Agatha, perché lei era convinta che non avrebbe mai sparato e se la Hyuga invece l’avesse sorpresa per l’anziana non ci sarebbe stato scampo T_T. Riguardo ciò che hai detto, è vero, qualcuno poteva andare ad avvertire Shun, però Nunnally era sicurissima che il fattore sorpresa sarebbe stato sufficiente ed aveva pure fiducia in Hinata, non avrebbe mai pensato che Agatha sarebbe rimasta così agile anche da anziana e che Hinata avrebbe esitato, e di conseguenza è rimasta fregata T_T. Lucy non ce l’ha fatta perché si è affezionata troppo a tutti quanti, e sua nonna ha preso questa sua azione come un tradimento e l’ha cacciata dal Concilio, di conseguenza potremmo dire che da adesso Lucy non è più una nemica ma un alleata, il che è un bene alla fin fine ;). Seiya era l’unico rimasto libero dalle battaglie, e di conseguenza l’unico disponibile a poter aiutare la ragazza nella battaglia contro Doflamingo… il problema è che quest’ultimo è abituato alla velocità del figlio, che è superiore a quella dei Cavalieri dello Zodiaco, e per di più ha studiato i segreti del Kung Fu Stellare dato che sapevano che quel giorno avrebbero dovuto uccidere la Grande Sacerdotessa, ed a causa di ciò ora Pegasus rischia molto, possiamo solo sperare che ce la faccia nonostante tutto T_T. Al momento potremmo dire che Zoro vs Xehanort è uno dei combattimenti più interessanti in corso, se non il più interessante, proprio per i poteri che potrebbe nascondere l’albino, e difatti il verde non ha molte speranze almeno ipoteticamente visto che il figlio di Ansem è uno spadaccino migliore di lui e possiede anche delle abilità… possiamo solo sperare che tutto finisca per il bene per lui a questo punto T_T (Purtroppo ero stanca e pure ferita, non avevo speranze contro Doflamingo T_T! N.d. Cana) (Non ti preoccupare, ci penserò io a sistemare quel fenicottero del cavolo! N.d. Seiya) (Fufufufufufufufu questo è tutto da vedere, amico mio… N.d. Doflamingo) (Ed ecco che ride come al suo solito -_-‘! N.d. Law) (Ma quante speranze posso avere contro quello Xehanort?! O_O’ N.d. Zoro) (Nessuna, naturalmente u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Ricordati sempre che parliamo della tua controparte e non di te… N.d. Luke) (Beh sempre io sono u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Certo, credici… -_-‘ N.d. Luke) (Ma è vero, non c’è nient’altro dietro! O_O N.d. PGV 2) (Lascia perdere, mi sa che lui gode nel mettere in difficoltà gli autori! N.d. Tivan) (Come me, naturalmente u.u! N.d. Signore delle Ombre) (Ma vai a quel paese -_-‘! N.d. Signore della Luce) (Ma che vuole ora lui da me?! O_O N.d. Signore delle Ombre) (Ti romperà le scatole fino alla fine, fidati che ne so qualcosa… N.d. Signore del Male) (COSA?! O////O N.d. Erza e Kallen) (Un bacio tra loro due?! O_O N.d. Gohan) (Non sarebbe male, Ihihihihihihihih! N.d. Goten) (Guarda che se nella fic siamo omosessuali, non lo siamo nella realtà -_-‘! N.d. Erza) (Esatto -_-‘! N.d. Kallen) (Ma nella fic sì, quindi… Ihihihihihihih! N.d. Trunks) (-_-‘ Lasciamo perdere che è meglio… N.d. Kallen) (Già… -_-‘ N.d. Erza) (EH? IO INNAMORATA DI QUEL RINCITRULLITO?! è_é N.d. Hillary) (Nella fic sì, e nel Beyblade originale… beh qualche indizio c’è, non negarlo! N.d. Professor Kappa) (CHE?! MA STATE SCHERZANDO?! O///O N.d. Hillary) (Guardate come ha cambiato espressione da prima, Ihihihihihih! N.d. Max) (Ma che sta succedendo qui?! O_O N.d. Takao) (E lui è il solito idiota -_-‘! N.d. Kai) (Di nulla!! N.d. Teresa facendo l’OK alla sua controparte) (L’intesa tra due Teresa non è mai un buon segno… N.d. Madara) (Già, soprattutto per noi villain… N.d. Barbanera) (Ma dai, ormai è come uno di famiglia Vegeta! N.d. Goku) (Magari per te Kakaroth. Uff… N.d. Vegeta) (E dai, dillo che ormai apprezzi Goku! N.d. Bulma) (Non succederà MAI!! N.d. Vegeta) (Uff, che testardo -_-‘! N.d. Bulma) (Non bisogna MAI fidarsi di nessuno u.u! N.d. Agatha) (Specialmente di te -_-‘! N.d. Giovanni) (Senti chi parla -_-‘! N.d. Agatha) (Ma ancora?! O///O N.d. Erza e Kallen) (Vi tartasseremo fino a quando non vi bacerete u.u! N.d. Misty) (Sicuro, Ihihihihihihih! N.d. Sakura) (Quando l’ho ideata ero piccolo, non conoscevo ancora la segretezza di questi progetti T_T! N.d. PGV 2) (Un attimo, ma Tivan non esisteva ancora come personaggio quando hai ideato questa storia O_O! N.d. Duke) (Io sono il Maestro, posso tutto u.u! N.d. Tivan) (Sì certo, come no… N.d. Lloyd) (Ben detto Ophelia, aspettate che una fic sia finita e l’altra sia quasi alla fine e vedrete, Ihihihihihihihih! N.d. Freezer) (… Ok, ci sono un po’ troppe risate macabre, meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Su dove sia Raichi non temete, a causa della bomba non può andarsene dal Palazzo Presidenziale e di conseguenza è ancora lì, la domanda è dove si trova… ma non temete che quando sarà il momento sbucherà fuori ;). Nel frattempo, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il cinquantaseiesimo Capitolo della fic. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 56 – L’ASSASSINO DI BULMA!



Mentre al Palazzo Presidenziale la battaglia tra la Comunità e gli Illuminati proseguiva incessantemente, a Villa Brief era caduta la calma.
Dopo quello che era accaduto nella sala da pranzo ed in cucina, Agatha aveva rinchiuso tutti coloro che si trovavano dentro la villa all’interno di una stanza, chiudendola anche a chiave in modo che nessuno potesse disturbarla mentre portava a termine la sua missione.
Nonostante fosse stata tradita sia da Nunnally che dalla sua stessa nipote Lucy, la badante era riuscita comunque a volgere la situazione a suo vantaggio, e con tutti fuori dai giochi poteva portare a termine la sua missione…
Uccidere la piccola Bra!!

La bambina, dall’interno della sua stanza, non aveva sentito quasi nulla di quello che era successo, complice anche il fatto che si era svolto tutto al piano di sotto e sia la porta che la finestra della sua camera erano chiuse.
Tuttavia, vedendo che nessuno si stava facendo più vedere o sentire, la piccola si era fatta prendere dalla curiosità e così, con un pizzico di coraggio, aveva aperto la porta della sua cameretta ed era uscita in corridoio.
Mentre camminava lentamente per raggiungere le scale che l'avrebbero portata al piano di sotto, l’azzurra si stava guardando attorno con un’aria ed un’espressione curiosa, dato che era da parecchio che non vedeva nessuno.
Chissà dove erano andati a cacciarsi, doveva ammettere che era anche un po’ preoccupata alla fin fine…
*Ma dove sono Agatha e gli altri? Io ho un po’ paura a rimanere da sola…* dovette pure confessare mentalmente, anche se con il volto cercava lo stesso di sembrare solo curiosa.
Quando poi arrivò nei pressi delle scale, decise di scendere al piano terra in modo da vedere se tutti si trovavano o nella sala da pranzo, o in cucina, oppure addirittura davanti alla televisione, anche se non sentiva rumore provenire dalla TV…
Tuttavia, la sua attenzione venne catturata da qualcuno che, in fondo alle scale, le disse “Ecco dove ti eri cacciata, piccola!”
Alzando lo sguardo, la sorellina di Trunks poté notare che a parlare era stata Agatha, la quale si trovava in piedi a circa dieci metri dalle scale, con il suo “bastone da passeggio” davanti a sé ed entrambe le mani poggiate sul manico.
Aveva lo sguardo rivolto verso l’alto e stava osservando la bambina, con uno sguardo quasi felice nonostante tutto quello che aveva fatto prima, ma sfortunatamente la figlia di Bulma non poteva sapere cos’era accaduto…
E difatti, vedendo finalmente qualcuno, la piccola sorrise dolcemente tutta contenta e gridò “AGATHA!!” dopodiché iniziò a scendere le scale di corsa.
L’anziana rimase ad osservarla senza fiatare, guardando l’azzurra andare giù molto rapidamente per i gradini, pregustando mentalmente l’attimo in cui avrebbe portato a termine la missione… ma non era ancora il momento di “smascherarsi”, non quando era ancora così lontana da lei…
La bambina arrivò in fondo alle scale nel giro di pochi secondi, e appena fu al piano terreno corse incontro alla bionda, arrivando al suo capezzale il tutto con un sorriso dolce e felice ed i suoi occhioni ben spalancati.
Reggeva tra le braccia la sua bambola, Miss Usagi, e la stava stringendo a sé per darsi coraggio, forse per sembrare più forte e cercare di darsi forza da sola, comunque fosse non l’aveva mollato neanche per un momento da quando era uscita dalla sua cameretta.
Immediatamente l’azzurra affermò “Agatha, sono davvero felice di vederti. Tutti gli altri sono scomparsi e non riesco a trovarli, sai per caso dove sono?”
L’ultima domanda l’aveva posta con la sua classica aria innocente, che avendo sei anni era normale che avesse ancora, e doveva ammettere la badante che era proprio quel suo atteggiamento che le dava veramente sui nervi.
Anche se era una bambina non ci voleva molto a fare due più due in certe situazioni, come ad esempio la morte della madre oppure in quel momento, dove c’era solo lei e per il resto non si sentiva nessun altro in Villa.
Aveva odiato doverle tenere nascoste certe cose, e non per bontà nei suoi confronti ma perché voleva vederla disperarsi dopo che aveva dovuto sopportare i suoi piagnistei da quando era nata praticamente…
Ma fortunatamente tutto quello era giunto alla fine, proprio per questo, senza neanche mettersi in ginocchio, la bionda chiuse gli occhi con un sorriso apparentemente dolce e rispose senza neanche mezzi termini.
“Sono tutti legati in cucina, li ho dovuti chiudere là dentro affinché non mi disturbassero!”
… Eh? Che?!
Nella sua piccola innocenza, Bra non aveva capito letteralmente nulla di quello che aveva appena detto, al punto tale che assunse un’aria curiosa, mentre continuava a stringere il suo pupazzo, ed a guardarla incuriosita.
“E perché? Sono stati per caso cattivi con te?” nella sua mente infantile credeva che fosse un gioco oppure che avesse semplicemente fatto loro un dispetto.
Il bello era che probabilmente, se la sua copertura fosse stata ancora attiva, probabilmente era quello che le avrebbe detto… ma per fortuna poteva smettere di mentire e poteva mostrare la sua vera natura senza remore!!
“Al contrario… qui l’unica che è stata molto cattiva…” prima di concludere la frase, aprì gli occhi di scatto mostrando un sorriso a dir poco diabolico “Sei tu!!”
Un’azione a dir poco fulminea e crudele che fece raggelare il sangue a Bra, alla quale un brivido di freddo passò lungo la schiena, dato che quell’espressione che le aveva appena fatto la badante l’aveva spaventata terribilmente.
“… I-Io… c-cattiva?...” balbettò addirittura l’azzurra non spiegandosi cosa stesse accadendo.
Neanche il tempo di metabolizzare quello che stava accadendo, che con uno scatto fulmineo Agatha estrasse la sua spada dal bastone da passeggio con la mano destra e, con un unico fendente ben mirato, tagliò la testa della povera bambola!!
Avvenne tutto nel giro di un secondo, e quando la figlia di Bulma si accorse di quello che era successo vide solamente la testa di Miss Usagi cadere al suolo senza tonfo e notare che in braccio aveva solamente il resto del corpo.
Inutile dire che, essendo affezionatissima a quel pupazzo, la bambina ci rimase letteralmente male, al punto che la sua incredulità durò giusto il tempo affinché il viso del pelouche cadesse al suolo, dopo subentrò quasi immediatamente la tristezza.
“… M-Miss Usagi… c-cosa…”
Rimase letteralmente distrutta da quanto era accaduto, al punto tale che i suoi occhi si fecero lucidi quasi immediatamente, e dovette trattenere a stento le lacrime per non dover scoppiare a piangere in quel momento.
“No, Miss Usagi…” però la sua resistenza durò solo pochi secondi, dato che poi cedette ed iniziò addirittura a singhiozzare mentre piangeva.
Se Agatha aveva agito così anziché tagliarle di netto la testa e farla finita subito, era soprattutto per godersi quelle lacrime che aveva atteso da una vita e che non si era mai potuta godere appieno a causa della maschera che si era creata.
Neanche per un secondo perse il sorriso diabolico che aveva assunto poco prima mentre, con ancora la spada che reggeva sulla mano destra ed il fodero che era ormai a terra, osservava la piccola piangere quasi disperata.
Proprio in quel momento poi, l’azzurra volse il suo sguardo verso la bionda e, continuando a piangere sonoramente, le domandò disperata “Perché l’hai fatto Agatha? Perché?”
La risposta della badante?
Senza perdere tempo agguantò con una rapidità tale il collo della piccola con la mano sinistra, prendendola così rapidamente da costringerla a mollare la presa dal corpo di Miss Usagi, e la sbatté violentemente contro il muro che era alla sua destra, che era anche il più vicino a lei.
Anche in questo caso avvenne tutto molto rapidamente, al punto tale che la sorellina di Trunks si ritrovò spiaccicata alla parete contro la sua volontà, e l’unica cosa che poté fare a quel punto fu di toccare il braccio con cui l’anziana la teneva con entrambe le mani.
“Vuoi sapere perché l’ho fatto?” iniziò tuttavia Agatha, senza mai perdere il suo sorrisetto maligno sul volto.
“Perché mi sono stancata di dover badare ad una mocciosa viziata e capricciosa come te. Hai una vaga idea di quanto siano stati frustranti questi sei anni in cui ho dovuto badare a te? A differenza di tuo fratello, che era già più educato alla tua età, non mi hai reso il lavoro facile!”
… Quelle… erano come delle pugnalate al cuore!!
Anche se era ancora molto piccola, l’azzurra aveva capito perfettamente che cosa le stava dicendo, e proprio per questo c’era rimasta molto male, al punto che, mentre continuava a piangere per prima, sgranò gli occhi perplessa.
“M-Ma… tu avevi detto che eri felice con me e la mamma…” provò a biascicare la piccola, che nonostante tutto riusciva comunque a pensare bene ed a parlare.
“Tua madre certo, ma te… te sei sempre stata una piaga assurda, i tuoi comportamenti ed i tuoi modi di fare ti rendevano insopportabile ai miei occhi. Se non fosse stato per la missione che mi era stata assegnata, probabilmente questo giorno sarebbe arrivato molto prima…”
Ecco, in questo caso non capiva bene che cosa stesse dicendo, soprattutto l’ultima parte. Aveva capito che la riteneva una “bambina cattiva”, quello sì, ma era il resto che non comprendeva molto bene…
Anche se, alla fin fine, ciò importava molto poco!!
Aveva distrutto Miss Usagi e l’aveva attaccata fisicamente, aveva oltrepassato il limite e non l’avrebbe mai perdonata!!
Proprio per questo, nonostante fosse ancora spaventata per quanto stava accadendo e, a causa di ciò, la sua espressione rimaneva sempre terrorizzata, glielo fece sapere, anche per costringerla a mollare la presa dal suo collo.
“A-Aspetta che la mamma torni e lo venga a sapere, n-non ti perdone…”
“TUA MADRE E’ MORTA!!”
… C-Cosa…
… Eh…
Il cervello della bambina quasi si spense per un momento ed il cuore smise di battere per un solo secondo appena la badante, senza mai perdere quel sorriso quasi maligno, ebbe pronunciato quelle parole urlando e tutte di fila.
Le pupille della bambina quasi sparirono completamente, la sua fronte iniziò a sudare grondante, le manine e le gambine iniziarono a tremare e le lacrime, che stavano già scendendo copiosamente, andarono anche più veloci di prima.
C-Che cosa stava dicendo? La mamma… era morta?!
“… N-No, n-non è vero… s-sei una b-bugiarda…” disse debolmente la piccola.
Non voleva credere alle illazioni che stava lanciando, era chiaro per lei che voleva solamente infierire dicendole tutte quelle cattiverie che non erano assolutamente vere. La madre non… non poteva avere fatto la fine del padre…
Purtroppo, per la bionda quello che stava accadendo era musica per le sue orecchie, era da tempo che voleva vedere quel bel faccino contornato dal dolore della perdita, e quella soddisfazione le era stata negata quando avevano voluto celare il destino di Brief alla bambina… ma ora era diverso…
Difatti, continuando ad avere quel sorrisino sadico sul volto, la vecchia affermò “Suvvia Bra, sono certa che l’avevi capito anche te. La riunione al Cimitero Monumentale con tutti i “nostri amici”, lo sfogo del Presidente contro i due Grim, non vorrai dirmi che non avevi colto gli indizi?!”
Come poteva coglierli?!
Era solamente una bambina, non poteva capire che in verità le stessero tutti mentendo, non poteva arrivarci… anche se… questo avrebbe spiegato tutte quelle casualità, e come mai la mamma era sparita da un momento all’altro…
Il terribile sospetto che stesse dicendo la verità invase la sua mente, al punto tale che dovette digrignare i denti per non piangere più forte. Si stava già sfogando abbastanza per tutto quello che stava capitando, non voleva darle la soddisfazione di piangere troppo.
Anche se purtroppo quella sua reazione era più che sufficiente per la bionda, dato che allargò ancora di più il suo sorriso diabolico mentre la osservava piangere disperata ed essere terrorizzata. Mamma mia, quanto aveva aspettato quel momento.
Decise così di incalzare ulteriormente, aggiungendo “Tua madre ha ficcato il naso in affari che non le riguardavano, e per questo è stata punita severamente… e la stessa cosa accadrà a te ed a tuo fratello!!”
Appena ebbe pronunciato queste parole, l’anziana sollevò leggermente la mano destra, in modo tale che la lama che reggeva con essa si posizionasse verticalmente davanti al suo volto, quasi a volerlo tagliare in due dalla prospettiva della piccola.
“Trunks troverà la morte al Palazzo Presidenziale per mano dei miei compagni, mentre tu… eheheheheheheheheh, tu troverai la morte qui, per mano mia!!”
… Cosa?! V-Voleva ucciderla?!
Udite quelle parole, Bra strabuzzò gli occhi letteralmente terrorizzata da quella prospettiva, ed iniziò a dimenarsi per la paura che potesse effettivamente rendere concrete le parole che aveva appena pronunciato.
“No! No No No No!!” furono le uniche grida che riusciva a lanciare.
Si dimenava, si agitava, cercava di fare presa con le mani e di scalciare con i piedi, ma non riusciva a smuovere neanche di un millimetro la madre di Hughes, che era veramente troppo forte sul lato fisico per lei.
La paura della morte la assalì immediatamente, le lacrime si fecero ancora più copiose ed il suo bel visino, ormai bagnato dal pianto continuo, si era deformato a causa di tutte le espressioni di terrore che aveva assunto in poco tempo.
Per Agatha non poteva succedere niente di meglio, aveva atteso anni interi per veder quel piccolo sogno personale realizzarsi davanti a lei, e poteva dire di esserselo gustato completamente in quel breve minuto in cui avevano parlato…
Ma ormai il piacere era passato, bisognava volgersi al dovere.
Così, senza perdere tempo, la nonna di Lucy sollevò il braccio destro verso l’alto, portando in questo modo la spada verso l’alto quasi a voler tentare un fendente diagonale contro il suo faccino e tagliarlo così a metà.
“Erano anni che aspettavo questo momento…” si lasciò pure scappare Agatha in preda a deliri di soddisfazione.
La sorellina di Trunks la vedeva grigia e, soprattutto, non vedeva alcuna via di salvezza. Era spacciata, e ciò nonostante non voleva accettarlo, continuando a piangere sonoramente e ad implorarla di non farlo.
“No! Ti prego no! Ti prego no!!”
Ma per la vecchia non c’erano grida che tenevano, voleva gustarsi quell’esecuzione ogni singolo secondo che sarebbe durata, e nonostante quelle urla le facessero molto piacere doveva portare a termine la missione rapidamente.
Così, con notevole rapidità, calò la spada silenziosamente contro la testa della piccolina…
Ma una catena ancora più rapida intercettò l’attacco e, con notevole rapidità, bloccò l’anziana all’altezza del petto, chiudendole di botto le braccia contro il petto e costringerla in questo modo a mollare la presa dalla sua arma da taglio.
Mentre l’oggetto cadeva al suolo la vecchia, del tutto presa di sorpresa e con un’espressione a dir poco scioccata e senza parole, cadde in ginocchio mentre la catena la teneva avvolta nella sua spira all’altezza del petto tenendole ferme entrambi gli arti!
“COSA DIAVOLO?!” gridò d’istinto la bionda senza parole.
Improvvisamente però… “Agatha! Ti dichiaro in arresto per tentato omicidio, non muovere un solo muscolo o ne pagherai le conseguenze!!”
Qualcuno aveva parlato, ed aveva usato il suo strumento per intercettare l’agente prima che uccidesse la bambina, la quale naturalmente si era vista mollare la presa al collo in un attimo e cadde di conseguenza di sedere a terra.
Tutte e due volsero il loro sguardo verso la porta, per capire chi potesse essere stato… e videro che si trattava di Shun!!
Il Cavaliere era sulla soglia della porta, che brandiva con la sola mano sinistra la sua arma principale, reggendola in modo che la presa sull’anziana rimanesse ben salda e lei non potesse muoversi.
“TU?!” gridò immediatamente la donna ancora sotto shock.
Inutile dire che invece l’azzurra, vedendo che aveva corso un enorme rischio e che era stata salvata per il rotto della cuffia, scoppiò a piangere ancora più di prima, solo che stavolta non era di tristezza… ma di gioia!!
“… AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!”
Dopo aver tirato su con il naso il moccio che le stava scendendo, scoppiò in un urlo liberatorio e corse contro la guardia del corpo della Grande Sacerdotessa, attaccandosi alla sua gamba sinistra e piangendo sonoramente con la fronte poggiata su di essa.
Andromeda dovette ammettere di essere un po’ commosso dal comportamento della bimba, poteva solo immaginare l’orrore che aveva provato in quel breve minuto in cui aveva visto la morte in faccia, ma ora non correva più alcun pericolo.
“Non ti preoccupare, piccola. È tutto finito, sei salva…” disse addirittura il verde mentre la osservava sorridente.
Agatha però non era altrettanto felice. Era ad un passo dal terminare la sua missione, ce l’aveva lì e doveva solo portare a termine il colpo mortale… ed invece quel maledetto aveva rovinato tutto nel giro di pochi secondi!!
Per la rabbia, l’anziana iniziò a digrignare i denti e stringere i pugni dalla rabbia, la spada era caduta troppo lontana da lei e la presa era troppo forte per permetterle di muoversi il sufficiente per prenderla con la bocca.
Era letteralmente bloccata e non poteva fare nulla, e quel che era peggio era che quell’individuo aveva capito le sue intenzioni proprio l’attimo prima che potesse completare la sua opera d’omicidio nel migliore dei modi.
Voleva saperlo, voleva sapere come era venuto a conoscenza di tutto se non era intervenuto neppure con tutto il baccano che era stato fatto precedentemente in sala da pranzo ed in cucina, e glielo domandò immediatamente.
“COME DIAVOLO HAI SAPUTO TUTTO?! TU ERI FUORI, NON PUOI AVER SENTITO TUTTO!!”
In effetti, anche se Shun si trovava non molto lontano dalla villa, era ad una distanza con cui gli unici rumori che avrebbe potuto udire erano quelli provenienti dalla finestra distrutta a suo tempo da Favaro e Nina, ma allora sarebbe dovuto intervenire molto prima…
Il verde decise di rispondere subito alla sua domanda e, continuando a sorridere felicemente anche per cercare di tirare su di morale a una bambina che in pochi giorni aveva vissuto le pene dell’Inferno, dette una risposta molto semplice.
“Grazie a lui!”
Dopodiché sollevò con la mano destra, quella con cui non reggeva la sua catena, un telefono cellulare, il suo per la precisione, che si era portato dietro nel caso Shiryu avesse dovuto contattarlo per qualche problema nella Basilica.
Era in vivavoce e la chiamata era ancora in corso, e proprio per questo colui che era dall’altra parte aveva udito le parole di Andromeda e, capendo che era il suo turno di presentarsi, disse quelle parole che sarebbero state sufficienti per farsi riconoscere.
“Ehi vecchiaccia, come va?”
Bastarono quelle quattro parole in croce per far capire all’anziana chi stesse parlando, difatti sgranò gli occhi all’istante e spalancò la bocca a dir poco scioccata. Ma com’era possibile?! Non poteva aver chiamato… non lui…
“Envy?!” esclamò piena di sorpresa.
“In carne ed ossa, vecchiaccia!!” rispose colui che si trovava dall’altra parte del telefono.
Tutto ciò non aveva alcun senso per la bionda, il verde doveva già essere morto. Suo figlio aveva ricevuto l’incarico di uccidere il suo collega in modo da permettere al Concilio di andare in Superficie attraverso quel cunicolo, che diavolo…
“COSA CI FAI ANCORA VIVO?! MAES AVREBBE DOVUTO UCCIDERTI!!” gridò allora l’anziana, rimanendo ferma lì dov’era anche per impossibilità a muoversi.
Di tutta risposta, colui che si trovava dall’altra parte del telefono affermò “Giusto, Hughes avrebbe dovuto uccidermi. Diciamo che ci ha provato con un trucchetto molto banale, ma avevo capito le sue intenzioni e l’ho anticipato. Sai com’è, mi ero portato una pistola di riserva tenendola ben nascosta per le emergenze…”
Le sue parole erano abbastanza eloquenti e non dettero alcun dubbio all’anziana… la quale rimase ancora più scioccata, al punto tale che le pupille quasi sparirono e la sua fronte iniziò a grondare di sudore, oltre che la pelle ad impallidirsi.
Era fin troppo chiaro quello che voleva dire, al punto tale che la badante all’inizio disse debolmente “T-Tu hai… hai…”
Questo però avvenne solamente nei primi secondi, dato che poi l’anziana esplose di rabbia ed urlò con tutta la forza che aveva in corpo “HAI UCCISO MIO FIGLIO!!! LURIDO BASTARDO, COME HAI POTUTO FARE UNA COSA COSI’ MESCHINA!!!”
“STAI ZITTA VECCHIACCIA!! QUELLO VOLEVA UCCIDERE ME, LA MIA È STATA AUTODIFESA E BASTA!! OCCHIO PER OCCHIO E DENTE PER DENTE, OPPURE QUESTA REGOLA VALE SOLO PER VOI?!”
“TE LA FARO’ PAGARE CARA!! APPENA MI LIBERERO’ DI QUESTE CATENE TI UCCIDERO’ CON LE MIE MANI!!!”
A quel punto però Shun intervenne nel discorso, tirando la catena con la mano sinistra in modo da zittire momentaneamente la vecchia, dato che non poteva parlare di liberazione dopo quello che aveva tentato di fare.
“Non essere così positiva. Conosci bene le regole della Comunità e sai cosa prevede la pena per tentato omicidio, passerai un bel po’ di anni in carcere, forse tutta la vita se sei un agente del Concilio…”
“Lo è eccome!!” confermò tuttavia Envy dall’altra parte del telefono “Prima non potevo dirtelo perché non c’era tempo da perdere e dovevi fermare la vecchiaccia, però lei e tutta la sua famiglia fanno parte del Concilio dei Sette, quell’idiota di Hughes l’ha sputtanato ai quattro venti!”
… Cosa? Suo figlio l’aveva tradito?!
No, era impossibile, teneva alla causa degli Illuminati più di ogni altra cosa al mondo, persino più di sua figlia, non avrebbe mai tradito il Gran Maestro ed il Concilio di sua spontanea volontà, dovevano averlo costretto a parlare in qualche modo!!
Proprio per questo, la bionda domandò al verde “È impossibile che te l’abbia rivelato volutamente. Devi averlo torturato per farlo confessare, e poi l’hai ucciso!!”
“È stato molto più semplice, vecchiaccia!” dichiarò tuttavia la guardia dall’altra parte del telefono “Quell’idiota si teneva nel portafoglio una foto di voi tre con lo stemma del Concilio stampato sull’avambraccio destro, devo supporre che se lo portava appresso perché rappresentava le sue due grandi fede… peccato che è stata proprio quella foto a farmi capire che in quella villa erano in pericolo a causa vostra, ironico non trovi?!”
“NON FARE IRONIA SU QUESTA COSA, MALEDETTO!!!” urlò tuttavia Agatha.
In questo caso però, la voglia di gridare era molto meno rispetto a prima. Quello sciocco di Maes era troppo attaccato sia a lei che alla figlia ed al Concilio, e proprio questo suo attaccamento aveva rovinato i suoi piani, che ironia…
Shun intanto aveva ascoltato tutto quanto senza quasi mai battere ciglio, ma notando che sembrava che la discussione fosse finita decise di rivolgersi ad Envy per domandargli “Quindi tutti e due erano agenti del Concilio…”
“Sfortunatamente sì!” aggiunse allora il verde “Ci hanno ingannato alla grande per tutto questo tempo, e dire che stavo iniziando a fidarmi di lui dopo tutto questo tempo…”
Il Cavaliere comprendeva come mai si sentiva quasi tradito da uno che stava lentamente per considerare un amico. Pure lui se avesse scoperto che o Seiya o Shiryu facevano parte di quell’organizzazione si sarebbe sentito in quella maniera, forse anche peggio…
In tutto quello, la piccola Bra stava continuando a piangere con la fronte poggiata sulla gamba del combattente, non sembrava neanche aver udito quello che si stavano dicendo, l’importante per lei era solo sfogare la sua paura e basta.
A quel punto allora Andromeda domandò a colui che stava dall’altra parte del telefono “Secondo te però, perché il loro compito era di uccidere te e la piccola Bra? Non vedo nessun nesso logico con quello che dovrebbe essere il loro piano…”
“E secondo te io lo so?!” rispose tuttavia Envy, anche con un tono un po’ seccato.
Poi però si tranquillizzò parzialmente, e proseguì con il discorso di prima asserendo “Immagino che la bambina la volessero uccidere perché direttamente legata a Bulma, se è vero che è stata ammazzata da questi tipi. Mentre io… non lo so, ma credo che la nostra cara amica saprà darci delle spiegazioni in merito…”
Era ovvio che stesse proponendo di interrogare l’anziana in modo da sapere che cosa conoscesse riguardo la sua missione e quella del figlio, e per lui andava anche bene, ma prima dovevano risolvere quei problemi che erano ancora in corso.
“Sì, credo vada interrogata… ma prima dobbiamo capire cos’ha fatto agli altri, dato che qui vedo solamente Bra…”
Temeva che quella badante avesse potuto fare qualcosa di male agli altri che erano insieme a lui, e se ciò fosse veramente accaduto non se lo sarebbe mai perdonato, dato che era suo compito difenderli da possibili attacchi.
Dall’altra parte ci furono alcuni secondi di silenzio, ma alla fine Envy rispose “… Sì, mi sembra giusto. Allora ti richiamerò tra mezz’ora!”
“D’accordo, e grazie ancora!”
Appena pronunciata questa parola, Shun riattaccò il telefono, dato che la conversazione era finita ed aveva parecchie faccende da sistemare, prima di essere ricontattato dal verde e proseguire con la discussione di prima.
Certo era però che quella guardia era stata davvero provvidenziale. Grazie a quel singolo indizio lasciato nel portafoglio da Maes, era riuscito a fare due più due ed a salvare una bambina innocente dalla morte.
Era stato in gamba… e molti gli dovevano la vita lì dentro!!

A Palecity, il ragazzo aveva appena chiuso la chiamata.
Sfortunatamente le guardie del confine di Palecity non potevano avere dietro dei telefoni cellulari, e di conseguenza era dovuto correre alla cabina telefonica più vicina per comporre il numero di telefono di uno dei Cavalieri della Grande Sacerdotessa.
Sapeva che Seiya e Shun erano presenti grazie alle informazioni dategli da Mustang e Lucy la sera precedente, e dovendo scegliere aveva preferito contattare il verde in quanto la passata esperienza gli aveva insegnato che era il più cordiale dei due e quello che faceva meno domande durante le emergenze.
Alla fine si era rivelata la scelta giusta, e tutto si era risolto per il meglio.
Envy riattaccò il telefono in quel momento e tirò un sospiro di sollievo. Si trovava all’interno di una cabina non molto larga, un metro al massimo, ed alta circa tre metri, con i vetri trasparenti ed i bordi rossi, oltre che il simbolo di un telefono attaccato a mo’ di cartellone in cima ad essa.
Era posizionata in una delle strade principali della metropoli, che era vuota a causa dell’allerta della polizia e di conseguenza sembrava quasi un deserto, motivo per cui mentre la attraversava di corsa il verde l’aveva trovata quasi spettrale.
Avendo finito la chiamata, il giovane uscì fuori dalla cabina e si stiracchiò portando entrambe le mani in alto, avendo dovuto fare una corsa allucinante e sentendosi di conseguenza i muscoli un po’ ammaccati per la fatica.
Aveva poggiato la lancia tecnologica alla cabina, mentre la pistola l’aveva rimessa a posto, e dopo aver terminato di stiracchiarsi riprese in mano il suo attrezzo da lavoro con la mano destra osservandolo per un paio di secondi.
Dopodiché, tornò ad osservare la cabina telefonica con un’espressione molto seria. Avevano corso un grande rischio a Villa Brief, e se Hughes non fosse stato così impacciato a quell’ora era già bello che morto, e con lui anche gli altri a Villa Brief.
Adesso non valeva la pena di tornare al confine se doveva richiamare il Cavaliere mezz’ora dopo, anche perché non escludeva che qualche agente del Concilio si fosse recato là, e se l’avessero scoperto con il cadavere di Maes sarebbe stato in un bel guaio.
Avrebbe atteso lì senza problemi che passassero i trenta minuti prima di richiamare, tanto non aveva alcuna fretta… almeno fino a quando era ancora lì da solo, perché considerando quanto accaduto e quanto scoperto, temeva che la sera prima il suo superiore avesse ragione…
C’era davvero un organizzazione chiamata Concilio dei Sette che stava cercando di distruggere la Comunità così come la conoscevano, ed il suo collega ne faceva parte. Poteva solo sperare che la campagna iniziata dai Grim avesse dato i risultati sperati.
E dire che fino a mezz’ora prima era convinto fosse tutta una balla, come cambiano rapidamente le opinioni…

A Villa Brief, appena la chiamata fu interrotta, Shun rimise a posto il suo cellulare dentro la tasca dei pantaloni che fuoriuscivano dall’armatura e si mise a fissare la bionda.
In quel momento era ancora lì ad osservare il Cavaliere con uno sguardo misto tra il disperato e l’incavolato. E dire che fino a qualche minuto prima si stava pregustando il dolore della piccola, quando si diceva la sorte…
Comunque fosse, non era il momento di badare a quelle sciocchezze, temeva che potesse essere successo qualcosa di terribile a tutti gli altri che si trovavano nella villa in quel momento, e per questo non volle perdere tempo.
“Che fine hanno fatto tutti gli altri? Li hai per caso uccisi?!” domandò schietto e diretto.
Parlare di morti non era un problema visto che ormai la bambina aveva subito di molto peggio, il problema era che la badante rimase in silenzio e non disse una parola, continuando ad osservarlo con quello sguardo truce…
Però, la risposta arrivò da chi meno se l’aspettava “S-Sono legati in cucina…”
A parlare, biascicando e molto debolmente, era stata Bra, la quale aveva iniziato a calmarsi lentamente ed aveva alzato lo sguardo verso il Cavaliere, per cercare di essere utile a chi le aveva salvato la vita.
Inutile dire che Andromeda iniziò ad osservarla sorpresa, e dichiarò “Davvero?!” anche se poi, con un sorriso sulle labbra, tirò un sospiro di sollievo mentale ed affermò “Meno male, allora sono ancora vivi…”
Tuttavia, era anche consapevole che non poteva andare a liberarli lui, non poteva perdere di vista Agatha neanche per un momento fino a quando sarebbe stato lui a tenerla legata, visto che solamente questo le impediva di muoversi.
Non c’era scelta, doveva andarci la bambina…
Proprio per questo, abbassando lo sguardo verso di lei, cercò di sorriderle dolcemente mentre la piccola lo osservava con i suoi occhioni ancora lucidi, qualche lacrima residua che continuava a scendere e del moccio che usciva dal naso.
“Piccola, adesso però ho bisogno che tu mi dia una mano. Ho bisogno che tu vada in cucina e che liberi uno dei nostri amici legati, poi ci penserà lui a liberare tutti gli altri!”
“Eh?” domandò quasi sbalordita l’azzurra, anche se sembrava più sorpresa che altro.
Andromeda allora, continuando a voler sembrare gentile, provò a dirle “E’ un compito solo per i più coraggiosi, e so che tu sei molto coraggiosa. Te la senti, piccola?”
Non l’avrebbe di sicuro obbligata ad andarci, però era necessario che ci andasse lei, dato che non poteva perdere di vista la badante e, se si fosse mosso lui, ci sarebbe stato il rischio che la vecchia approfittasse di un momento di distrazione per liberarsi.
La sorella di Trunks rimase ferma dov’era ad osservare il verde sorpresa, l’ultima cosa che voleva in quel momento era doversene andare via da sola dopo quello che aveva rischiato, si sentiva più al sicuro con lui…
Però al tempo stesso doveva ammettere di essersi sentita rincuorata nell’essersi sentita chiamare “coraggiosa”. Lei si vantava sempre di esserlo, ed ora aveva l’occasione di dimostrarlo, anche per la povera Miss Usagi che era stata “uccisa”.
Così, tirando su di nuovo il moccio, cercò di assumere un’aria più coraggiosa possibile e dichiarò “Sì, vado io. Conta pure su di me!”
Dopodiché, senza neanche attendere la risposta del verde, si girò di scatto e partì in quarta verso la sala da pranzo, diretta verso la cucina dove c’era la porta chiusa a chiave che avrebbe dovuto aprire per liberare gli altri.
Fortuna voleva che la chiave dovesse essere ancora nella serratura della porta, e se così non fosse stato allora avrebbero trovato un'altra soluzione, ma confidava che la piccola Bra risolvesse tutto da sola.
Aveva parecchio coraggio quella bambina, più di quanto poteva sospettare lei stessa.
A quel punto però, vedendo che il suo piano ormai era andato a “farsi friggere” anche con la liberazione dei prigionieri, Agatha non ce la fece più e si lasciò andare in uno sfogo di tristezza, disperazione e rabbia.
Difatti, con un gesto istintivo, batté violentemente la testa contro il pavimento, finendo quasi come se fosse inginocchiata davanti a qualcuno, e scoppiò a piangere sonoramente mentre digrignava i denti e stringeva i pugni.
Un comportamento che naturalmente attirò l’attenzione di Shun, che iniziò ad osservarla abbastanza malamente, dato che le riteneva lacrime di coccodrillo dopo quello che aveva tentato di fare a quella piccolina.
“Mio figlio è morto e anni di missione sono stati buttati via. Il Gran Maestro non me lo perdonerà mai…” dichiarò continuando a piangere sonoramente.
La risposta del Cavaliere fu rapida e precisa “Non preoccuparti di lui. Preoccupati di me e della gente che hai appena fatto arrabbiare…”
Un messaggio chiaro e diretto: quello che aveva fatto fino a quel momento aveva fatto alterare non poco tutti quanti, e considerando che era rimasta da sola se la sarebbe vista molto brutta quando Bra avrebbe liberato gli altri. Per fortuna tutto si era risolto nel migliore dei modi.
Bra era salva, i prigionieri stavano per essere liberati ed Envy era scampato alla morte per mano di Hughes.
A quel punto potevano solamente sperare che anche al Palazzo Presidenziale sarebbe filata così liscia, anche se Andromeda era il primo a sapere che così non sarebbe stato visti i pezzi grossi che si trovavano là…

All’esterno del Palazzo Presidenziale, una battaglia stava andando avanti incessantemente ed i due contendenti non stavano affatto risparmiando i loro colpi.
Il loro duello era talmente violento che le onde d’urto dei loro attacchi si espandevano a macchia d’olio e la maggior parte degli agenti del Concilio “comuni” venivano spazzati via dalla potenzia immane che stavano sprigionando.
Tutti gli altri non si sorpresero, dato che i contendenti erano due membri della Scuola di Hokuto, o meglio ex allievi ed uno era addirittura un Maestro, ed era normale che potessero sprigionare una tale potenza.
Difatti, Kenshiro e Madara continuavano il loro combattimento allargando sempre di più il loro campo di battaglia anche a causa dei violenti colpi che tiravano, e nessuno osava avvicinarsi ai due tanto erano scatenati.
In quell’istante i due stavano correndo per il campo di battaglia parallelamente mentre si osservavano severamente, o meglio il castano lo osservava malamente, dato che il nero sembrava per lo più indifferente alla questione.
Mentre continuava a correre, il compagno di Zoro tentò un attacco istantaneo partendo in quarta contro il membro del Concilio e tentando un pugno con il braccio destro, anche se in teoria sapeva che non sarebbe servito a nulla…
Uchiha infatti, grazie alla sua abilità che possedeva, riuscì a prevedere il suo attacco e si spostò ancora di più a sinistra, evitando in questo modo il suo cazzotto, ma faceva tutto parte del piano del castano dato che l’aveva previsto.
Provò a quel punto a rifilare una ginocchiata con la gamba destra in modo da coglierlo di sorpresa, voleva tentare di vedere se la sua “capacità” era abbastanza grande da permettergli di evitare due colpi così rapidamente…
E purtroppo per lui sembrò così, dato che ancora una volta l’ex allievo di Ichigo riuscì ad evitare il colpo saltando in aria dopo aver piegato entrambe le gambe ed averle portate così all’altezza del volto dell’uomo dopo il salto.
Mentre Ken era ancora leggermente sorpreso da quanto accaduto, Madara ne approfittò per distendere la gamba destra e tirargli così un calcio sul mento, mandando anche a segno l’attacco a causa della rapidità con cui l’aveva portato.
Nonostante il violento attacco, il maestro del dojo non venne scagliato via, anzi riuscì a tenere i piedi ben saldi a terra evitando in questo modo di essere lanciato alle sue spalle, e tentò subito un contrattacco nonostante avesse un leggero male nella parte colpita.
Difatti, girò il suo corpo di novanta gradi da sinistra verso destra, distendendo la gamba sinistra in modo da dare una sorta di calcio rotante all’ex amico mirando alla spalla sinistra così da destabilizzarlo il necessario.
Il membro del Concilio riuscì a vedere quello che intendeva fare grazie al Rinnegan, ma non potendolo evitare in quanto ancora a mezz’aria decise di provare a difendersi portando entrambe le braccia a mo’ di scudo là dove stava per essere colpito.
In questo modo il calcio lo prese proprio in quegli arti, ed anche se non si fece nulla venne scagliato via a causa dell’immensa potenza che era stata messa nell’attacco, anche se Uchiha non ruzzolò a terra per sua fortuna.
Venne lanciato a circa quindici metri di distanza, ma con una capriola riuscì ad atterrare sia con i piedi che con le mani poco prima di finire con la pancia a terra, volgendo subito dopo lo sguardo verso il suo rivale del momento.
Come mai? Perché aveva già tentato un’offensiva!!
Aveva capito che non doveva lasciargli tregua se voleva avere una speranza di vittoria, e così il castano si era lanciato contro il suo ex amico per poterlo colpire con un pugno in faccia nell’esatto momento in cui sarebbe atterrato.
Ancora una volta però l’alleato di Xehanort aveva visto quel colpo che aveva intenzione di fare, e reagì lanciandosi contro di lui con la testa nell’esatto momento in cui ebbe toccato terra, tirandogli in questo modo una testata in faccia!
L’attacco era andato a segno, ed il compagno di Zoro stavolta venne scagliato lontano a circa venti metri di distanza, ruzzolando sul terreno ghiacciato e cadendo alla fine sul fianco destro e con entrambe le braccia sopra la testa.
A quel punto Madara si rimise in piedi, e cominciò ad avvicinarsi a lui abbastanza calmo, dato che grazie alla sua abilità aveva già visto che non intendeva attaccare… almeno per il momento naturalmente.
“Non ho mai desiderato diventare un membro del Concilio o il suo guerriero perfetto, volevo solamente che il Maestro mi considerasse un tuo pari… ma a quanto pare avevo chiesto troppo dalla vita…”
Lo stava accusando di nuovo di essere la causa di quello che il loro Maestro gli aveva fatto, ma il bruno sapeva che era ben lontano dalla realtà, e proprio per questo si rimise in piedi lentamente e glielo fece sapere immediatamente.
“Non incolpare me per la crudeltà del nostro Maestro. Ha ingannato entrambi, non dimenticartelo!” disse mentre con le mani si dava la spinta per rimettersi in piedi.
Il nero però non era della sua stessa idea, dato che osservandolo malamente specificò “A te però non ha mai rovinato la vita distruggendo tutto quello che avevi. Ti ha sempre trattato con i guanti e non ti ha mai rivolto parole di odio come ha fatto a me. Avrà anche ingannato entrambi… ma a pagarne le spese sono stato solo io!!”
“… Hai ragione!”
… Che?!
Lo stesso Uchiha, fermandosi di colpo, dovette sollevare un sopracciglio e rimanere parecchio perplesso dall’uscita del suo ex amico, che ormai si era rimesso totalmente in piedi e lo stava guardando con un’aria quasi rattristata.
Aveva appena detto… che aveva ragione?!
“Io non posso capire come ti sei sentito quei cinque anni ed i ventitré successivi, e mai potrò capirlo perché non ho vissuto sulla mia pelle il tuo stesso orrore!” mentre diceva tutto questo, il compagno di Zoro aveva anche abbassato lo sguardo, quasi depresso.
Inizialmente l’aveva accusato di essere un impostore, e quando aveva capito che era davvero lui non aveva voluto accettare un cambio così repentino del suo amico, dicendo che era impossibile che si fosse comportato così e che fosse stato meschino e crudele…
Ma poi, mentre combattevano, aveva potuto ragionare più lucidamente, e così aveva capito che era normale che avesse reagito in quella maniera. Anche se Ichigo li aveva presi in giro tutti e due, a Madara aveva fatto di peggio, molto di peggio…
E credeva che la causa di tutto fosse Kenshiro in quanto l’arancione aveva avuto solo parole d’elogio nei suoi confronti negli ultimi istanti della sua vita. Si era sentito la ruota di scorta dopo essere stato trattato come un pezzente per far emergere il meglio di lui, non poteva capire quanto aveva sofferto.
Proprio per questo il maestro di Gai, chiudendo gli occhi mentre assumeva un’aria severa mantenendo comunque il viso basso, cercò di fargli capire che era veramente dispiaciuto per quanto gli era capitato.
“Hai perso la tua famiglia, i tuoi amici, ed anche la tua vita a causa sua, e mi incolpi di tutto quello che ti è successo perché il Maestro ti ha detto che dovevi essere come me e che tornando indietro ti avrebbe scambiato con me. Ritieni che sia stato io a privarti della tua dignità… e se questo può farti sentire meglio…”
Le ultime parole le disse sollevando il volto e guardando negli occhi il suo compagno, cercando di fargli capire che era dalla sua parte “… Mi dispiace. Mi dispiace per tutto!!”
… Come? Gli… dispiaceva?!
Il nero era rimasto letteralmente spiazzato dall’uscita che aveva appena fatto… soprattutto perché il Ken che aveva conosciuto quando erano allievi della Scuola di Hokuto non si sarebbe mai azzardato a dire una cosa del genere!!
Era troppo orgoglioso per poter chiedere scusa ed avrebbe preferito piuttosto rigirare la frittata a suo favore piuttosto che ammettere la colpevolezza. Si era veramente ammorbidito se era arrivato a quel punto, e doveva ammettere di essere rimasto scioccato…
Ma anche schifato!!
Un guerriero che si dimostrava così debole davanti ad un nemico che voleva ucciderlo, patetico!!
Dov’era finito il guerriero che doveva essere emotivo ma al tempo stesso spietato in battaglia?! Stava gettando alle ortiche tutti gli insegnamenti di Kurosaki, e quest’ultimo sosteneva che fosse quel “debole” il guerriero perfetto?!
L’uomo iniziò subito a digrignare i denti ed a stringere i pugni dal furore, ed alla fine non riuscì a trattenersi e tirò un pugno in faccia al suo ex amico, che naturalmente non si aspettava una reazione del genere da parte sua.
Colpito, Kenshiro cadde a terra a pancia in su a pochi metri di distanza dal suo ex compagno, che continuava a guardarlo con uno sguardo colmo di ira e furore, sembrava quasi non essere neppure in sé in quell’istante.
“Io non voglio le tue stupide scuse!” fu quello che disse “Se le avessi volute, mi sarei recato alla Scuola di Hokuto subito dopo aver ucciso il nostro Maestro!!”
A quel punto però, dopo quelle dichiarazioni, il compagno di Zoro non poté fare a meno di osservare il suo compagno d’allenamenti quasi perplesso. Se non voleva le sue scuse, allora cosa diavolo voleva da lui? Perché lo attaccava in quella maniera?!
Quasi come se gli avesse letto nel pensiero, Uchiha chiarì immediatamente tornando composto “Ciò che voglio in questo momento è lasciarmi il passato alle spalle per dare un futuro alla Scuola di Hokuto, un VERO futuro… ma fino a quando tu sarai vivo, questo non sarò possibile!!”
Che cosa stava cercando di dire?!
Il bruno era sempre più confuso dalle parole del membro del Concilio, al punto che, mentre sollevava il busto reggendosi sul terreno ghiacciato con i gomiti, continuava ad osservarlo perplesso per capire cosa intendesse dire.
Anche in questo caso fu presto detto “Fino ad ora ho sempre vissuto alla tua ombra, sia prima che dopo la mia finta morte, e questo rappresenta un grosso problema per me. Quando qui sarà tutto finito e gli Illuminati si saranno vendicati della Superficie, intendo costruire una nuova Scuola di Hokuto lassù, dove potrò tramandare agli agenti lo Stile di Hokuto… ma come posso essere un maestro fino a quando tu sarai in vita?!”
Madara dovette fare un attimo di pausa in quanto gli erano venuti gli occhi lucidi e per poco non era scoppiato a piangere. Soffriva nel dover rivangare quei ricordi oppure vedere quei progetti annullati, e glielo si leggeva chiaramente in faccia.
“Rappresenti il mio fallimento sia come allievo che come guerriero. Per questo ti odio profondamente con tutto il mio cuore, tu sei quella parte della mia vita che DEVO lasciarmi alle spalle per avere un futuro, ma fino a quando l’ombra del Maestro aleggerà su di te io non potrò mai avere la pace!!”
Subito dopo aver pronunciato queste parole, il combattente si mise nella sua classica posizione da combattimento e concluse il suo discorso sostenendo “Lo capisci ora perché ho covato tanto rancore nei tuoi confronti e desidero vendetta? Non potrò mai ricominciare fino a quando tu vivrai, e per questo qui, in questo momento, tutto finirà!! E subito!!”
… Wow, quindi era così che stavano le cose…
A quanto pareva aver cercato di scusarsi con lui aveva fatto emergere le vere motivazioni che lo spingevano a combattere. Si sentiva ancora frustrato per quanto accaduto ventitré anni prima, e non riusciva a ricominciare perché riteneva che la vita di Kenshiro significasse il suo fallimento.
Davanti a questo, ed al fatto che, nonostante fosse in posizione da battaglia ed avesse un’espressione incavolata, il suo sguardo faceva trasparire tutta la disperazione e la rabbia che aveva accumulato per ventitré anni.
Aveva sofferto, si era arrabbiato, aveva pianto, ed aveva mascherato tutto dietro un’espressione fredda e distaccata. Alla fine, non era cambiato, era rimasto il ragazzo emotivo di allora, ma stavolta cercava di non farlo vedere per non dover soffrire come all’epoca.
Il castano aveva il magone nel vederlo così, come poteva il loro Maestro aver ridotto uno dei suoi due apprendisti in quelle condizioni?!
A quanto pareva Uchiha aveva ragione, non aveva mai conosciuto la sua vera natura, almeno fino a quel momento…
Di questo se ne dispiaceva davvero molto, proprio per questo finì per abbassare il volto e cercare di fargli capire che comprendeva il suo stato d’animo anche se non lo poteva capire, o almeno ci provò visto che non sembrava voler sentire ragioni.
“… Bastano le tue parole per capire quanto hai sofferto dentro di te, amico mio. In questi anni sei morto dentro, ed hai cercato di mascherarlo dietro un’aria indifferente, che però è calata nell’esatto momento in cui ti sei trovato davanti a me. Posso solo immaginare cosa ti è successo, e mi rammarico della tua situazione…”
Tuttavia, ciò non significava che giustificava tutto quello che stava facendo in quel momento!! Ce l’aveva con lui ed il loro Maestro, eppure aveva deciso di appoggiare il piano di un folle che voleva sterminare ben due popolazioni, e nessun rancore passato poteva giustificare una simile pazzia ai suoi occhi!!
Proprio per questo sollevò la sua faccia rapidamente, mostrando un’aria che sembrava al tempo stesso imbufalita nera e determinata, e dichiarò senza mezzi termini “Però questo non giustifica quello che stai facendo!!”
Parole che attirarono naturalmente l’attenzione del nero, il quale cominciò ad osservarlo in un misto di curioso ed incavolato, dato che non aveva comunque perso la sua espressione in collera pur essendo interessato a quello che voleva dire.
Puntandogli il dito contro, Ken rivelò “In questi ventitré anni hai contribuito all’omicidio di molti abitanti della Comunità, persino quello di Bulma, che non aveva fatto nulla di male a nessuno. Per quanto le tue ragioni siano comprensibili, non puoi definirti dalla parte della ragione fino a quando ucciderai degli innocenti solo per arrivare a me!!”
“Non volevo arrivare a te!!” sottolineò tuttavia Uchiha, sempre infuriato con lui “Sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati. La morte di Bulma e di tutti gli altri faceva solo parte del piano del Gran Maestro e null’altro!”
“Questo non fa che peggiorare la tua situazione!!” esclamò allora il castano.
Poi però, mentre si era preso un paio di secondi di pausa, il compagno di Zoro si rimise nella sua classica posizione da combattimento, senza mai perdere l’espressione sia furente che determinata che aveva avuto da quando aveva iniziato il discorso.
“In nome della vendetta e del risentimento sei passato sopra a crimini disumani, e se ti lasceremo libero nessuno saprà quello che potresti combinare in Superficie, anche come Maestro. Proprio per questo, come responsabile del tuo malessere, sarò io a sconfiggerti, qui e subito!!”
“Sconfiggermi? Se mi vuoi fermare dovrai uccidermi!!” specificò tuttavia Madara con un sorrisetto quasi compiaciuto.
Il suo rivale sapeva benissimo che quella era una possibilità che andava presa in considerazione… ma lui sinceramente non si sarebbe sentito in colpa se ciò fosse accaduto!!
“Lo so bene… ecco perché ora sono pronto a farlo!!”
Con quelle parole gli aveva fatto capire che, se fino a poco prima aveva avuto qualche dubbio se togliergli la vita o meno, ormai aveva accettato il fatto che il suo ex amico era cambiato per sempre, e che sarebbe dovuto passare sopra al suo cadavere se la situazione l’avesse richiesta!
E, con quelle semplici parole, Kenshiro non perse più tempo e partì in quarta dritto contro il suo avversario, con una velocità tale che sperava quantomeno di sorprenderlo per l’azione tanto repentina che aveva fatto.
Tuttavia, il suo nemico possedeva un’abilità che non andava sottovalutata, il Rinnegan, e glielo fece notare in quel momento “Ti sei dimenticato che posso vedere le tue mosse?!”
Appena ebbe terminato quelle parole, il membro del Concilio evitò l’attacco spostandosi alla sua sinistra e, con molta rapidità, assestò un pugno dritto contro lo stomaco del rivale, anche se non abbastanza forte da farlo piegare in due dal dolore.
In effetti non ci aveva neppure immesso tanta potenza, era stato solo un colpo d’avvertimento per fargli capire che contro di lui simili offensive non funzionavano, e che se avesse inteso attaccare in quella maniera avrebbe perso.
Anche se non c’era molta potenza, il castano accusò comunque l’attacco, al punto che fece un paio di passi all’indietro mentre digrignava i denti e si toccava con la mano destra il punto colpito, ed il tutto sotto lo sguardo soddisfatto del compagno.
Se lo sarebbe dovuto aspettare che non sarebbe servito a nulla, doveva per forza cambiare approccio… e forse sapeva anche come fare…
Doveva però prima verificare che la sua intuizione fosse stata giusta, e proprio per questo partì di nuovo in quarta in direzione del suo avversario, preparando ancora una volta quello che sembrava un pugno con il destro.
Grazie alla sua abilità, il membro del Concilio vide quello che aveva intenzione di fare, e per questo con un sogghigno lo attese al varco senza muoversi, anche perché con il Rinnegan era riuscito a vedere ben altro.
*Povero sciocco, vuole tentare un doppio attacco appena avrò schivato quello. Non sa che posso vedere anche i suoi tentativi di attacco…*
Tutto andò come aveva previsto e, appena il castano tentò il suo cazzotto, il nero lo evitò spostandosi ancora una volta alla sua sinistra, dopodiché attese che Ken eseguisse la seconda mossa che gli aveva visto fare.
In effetti l’amico di Zoro approfittò della vicinanza per chiudere la mano sinistra a mo’ di artiglio e, mentre era ancora con il pugno destro disteso dopo aver tirato il cazzotto, tentò un attacco alla sua destra con la mano sinistra chiusa in quella maniera.
Stava mirando al volto, e il nero lo sapeva molto bene, proprio per questo parò l’attacco dell’avversario adoperando la mano destra per prendere la sua e bloccargli in quella maniera il suo movimento.
Non fu l’unica cosa che fece però, dato che poi adoperò la mano sinistra per parare il secondo attacco che aveva previsto, e che consisteva in un calcio tirato con la gamba destra poco dopo aver tirato quella sorta di artigliata.
Difatti l’uomo prese il suo piede con la mano sinistra, e subito dopo cominciò ad osservare il suo rivale con uno sguardo soddisfatto, come se l’avesse appena ammutolito con quell’unica difesa doppia e rapida.
“Che ti dicevo? Non puoi sor… COSA?!”
Neanche il tempo di finire la frase che con il Rinnegan vide qualcosa. Cercò di mollare la presa con le mani più velocemente che poteva, ma Kenshiro stavolta fu più veloce e, con notevole rapidità, girò rapidamente la gamba sinistra e gli tirò un calcio contro il fianco destro!!
L’attacco fu improvviso e soprattutto violento, e scagliò via il membro del Concilio a diversi metri di distanza, ruzzolando anche sul terreno ghiacciato tanto era stato colto impreparato e di sorpresa in quell’istante.
Riuscì tuttavia ad atterrare in piedi, o per meglio dire in ginocchio con il destro sollevato e la suddetta mano poggiato su di esso, e fece in tempo a sollevare lo sguardo dritto contro il rivale che si accorse solo all’ultimo di quello che stava accadendo.
Il bruno approfittò dell’attimo per tirargli una gomitata con il destro dritto contro il naso, riuscendo effettivamente a colpirlo ed a scagliarlo via, costringendolo in questo modo a cadere di schiena con la pancia rivolta verso l’alto e le braccia divaricate.
*Lo sapevo!!* fu la conclusione a cui arrivò il maestro della Scuola di Hokuto.
Aveva avuto un’intuizione dopo aver combattuto con lui svariati minuti ed averlo sentito parlare, ed aveva voluto verificare con quelle uniche azioni se aveva capito bene… ed a quanto pareva così era stato!!
Aveva scoperto il suo punto debole, finalmente!!
Madara nel frattempo era ancora a terra e senza parole, con gli occhi strabuzzati ed un po’ di sangue che usciva dal naso a causa dell’ultimo colpo, non provava un dolore tale da tenerlo inchiodato al suolo, solo che… era incredulo.
“… Non è possibile… come ho fatto ad accorgermi solo all’ultimo di quel calcio? Ed a non aver visto neppure quella gomitata?...”
Era una domanda a cui non riusciva a darsi una risposta. Il suo Rinnegan avrebbe dovuto permettergli di prevedere ogni sua singola mossa in tempo, ed invece questo non era accaduto, che cosa poteva essere successo?!
Volendo essere leale con il suo avversario essendo stato suo amico un tempo, il bruno lo osservò severamente e gli disse poche e semplici parole “E’ molto semplice… si tratta di predisposizione!”
Appena ebbe udito quella parola, il membro degli Illuminati sollevò subito il volto per osservare il suo ex compagno di allenamenti, con uno sguardo anche abbastanza allucinato, come se avesse appena udito un’eresia.
Predisposizione?!
Ma che diavolo voleva dire?!
Fu presto chiaro il castano, dato che rivelò “La tua predisposizione ad essere troppo emotivo non ti permette di usare il tuo Rinnegan al meglio, ecco perché quando mi hai bloccato hai visto solo all’ultimo il mio calcio, e dopo essere stato colpito non ti sei accorto della mia gomitata!”
Uchiha rimase abbastanza sbigottito davanti alle sue dichiarazioni, ma che diavolo stava dicendo?! Lui non era troppo emotivo, stava dicendo solamente baggianate!!
Non aveva di certo però finito il suo avversario, dato che proseguì rivelando “Questo è il tuo problema, nonché il tuo punto debole. Hai un’abilità che ti consentirebbe di essere uno dei migliori in assoluto, ma a causa del tuo carattere non riesci a sfruttarlo a dovere ed a vedere ciò che dovresti, per questo contro un guerriero freddo e calcolatore come me non potrai mai vincere, anche con un’abilità del genere!!”
… Cosa… stava dicendo?!
Aveva appena detto che contro di lui non aveva nessuna speranza? Che era freddo e calcolatore dopo la sceneggiata che aveva fatto all’inizio del loro duello?!
Non poteva essere più lontano dalla verità quell’idiota!!
Lo stesso Madara, dopo aver digrignato i denti e stretto i pugni dal furore, cominciò lentamente a rimettersi in piedi senza mai perdere di vista Kenshiro, che continuava a squadrarlo quasi come se lo stesse giudicando in quel preciso momento.
“… Io… non potrei mai… VINCERE CONTRO DI TE?!”
Inizialmente aveva parlato lentamente, ma poi, preso dalla furia per ciò che aveva appena dichiarato, Uchiha gli saltò addosso cercando di colpirlo con un cazzotto in faccia, senza neanche badare al suo Rinnegan.
“NON MONTARTI LA TESTA SOLO PERCHE’ HAI MANDATO A SEGNO UN PAIO DI COLP…”
Anche in questo caso non riuscì mai a terminare la frase, in quanto il castano gli assestò un pugno in pancia molto rapidamente, e il membro del Concilio non diede retta alla sua abilità, come già spiegato, beccandosi in questo modo il cazzotto.
Fu dato con molta violenza, al punto che l’ex allievo di Ichigo sputò sia saliva che sangue dalla bocca, per poi essere costretto ad arretrare di circa quattro passi mentre si toccava con entrambe le mani il punto colpito.
*Dannazione, quanta forza ci ha messo in quel pugno?!* fece notare mentalmente Uchiha, dato che se lui prima si era risparmiato non poteva dire la stessa cosa per l’ex compagno.
Dopo quella piccola dimostrazione, Ken tornò composto e gli spiegò “Lo vedi? Questo è esattamente ciò che stavo cercando di dirti. Potrò anche essere diventato più emotivo come dici tu, ma in battaglia sono ancora lo stesso di prima, e fino a quando anche tu rimarrai lo stesso nei duelli, non riuscirai a vincere contro di me!”
A quel punto, il compagno d’organizzazione di Xehanort non poté fare a meno di lanciare un’occhiataccia contro l’altro apprendista di Ichigo, mentre digrignava i denti dalla rabbia e stringeva i pugni continuando a tenerli là dove era stato colpito.
Avrebbe voluto replicare a parole, ma gli aveva appena dimostrato con i fatti che probabilmente aveva ragione, anche se lui non avrebbe mai accettato che la sua troppa emotività potesse fermarlo in una battaglia così importante.
Era deciso ad andare avanti fino alla fine, e quale modo migliore se non batterlo sul suo stesso terreno di gioco?!
Poteva fargli tutta la paternale che voleva, ma quello che lui descriveva come punto debole in realtà era un punto di forza, ed era pronto a dimostrarglielo in quel momento e con i fatti, visto che aveva dominato il duello fino a quel momento.
Difatti, con un leggero ghigno malefico, il nero asserì “Non vantarti troppo solo per aver mandato a segno qualche colpo, mi sembrava che te lo stia dicendo da prima. Questo non cambia la disparità di forza che c’è tra di noi, e se devo dimostrarlo ancora con i fatti… allora così sia!!”
Dopodiché, di nuovo, decise di attaccare immediatamente nel tentativo di non dare neanche un attimo di respiro al suo avversario. Era troppo determinato a volergli dimostrare che si stava sbagliando, a qualunque costo!!
Kenshiro prima lo ascoltò attentamente e poi vide il suo ex amico lanciarsi a tutta forza contro di lui, sembrava quasi che non avesse voluto sentire ragioni e, soprattutto, che non avesse neppure badato a quanto gli aveva appena detto…
Beh, come desiderava lui!!
Anche se era stato un suo grande amico, ormai quell’amicizia apparteneva al passato, ed anche se dentro di sé avrebbe comunque continuato a tenere i ricordi dei bei momenti passati insieme a lui ed al suo Maestro, non si sarebbe fatto fermare da questo.
Ichigo e Madara erano due criminali, e per quanto tenesse ad entrambi doveva accettare questa cosa, proprio per questo scelse di dimostrarlo sia a lui che a sé stesso nell’unico modo consono in una guerra come quella…
Ossia sconfiggendolo con le sue stesse mani!!
Con questa convinzione, anche lui si lanciò dritto contro Uchiha, determinato a portare a termine quella battaglia una volta per tutte, ed i due finirono per collidere con i loro pugni destri generando le ennesime onde d’urto.
Era davvero uno scontro tra titani, e nessuno sapeva chi avrebbe vinto alla fine…

All’interno della struttura invece, c’era un ragazzo che continuava a vagare quasi senza meta.
Era entrato nell’edificio seguendo un Assassino, ma una volta dentro il suo obiettivo era andato troppo veloce, e tra le scale aveva finito per perderlo di vista, cominciando così a cercare o lui o dei nemici con il semplice sguardo.
Si trattava di Trunks, il quale aveva provato a seguire Altair, reduce di aver ucciso la madre e di conseguenza individuo a cui non dava per nulla fiducia, ma aveva finito solamente per perdersi all’interno del palazzo.
Lui non conosceva bene quel posto a differenza di Bulma, in quanto non era mai stato interessato a visite in quel luogo, e per questo non sapeva neanche lui dove andare o quale strada percorrere, andando avanti quasi a vuoto...
Almeno fino a quando incappò in una stanza davvero molto particolare.
Era posizionata abbastanza in alto alla struttura, non sotto all’ufficio del Presidente ma comunque poco prima degli ultimi piani, era larga circa 300 metri quadrati, e soprattutto, cosa più importante di tutte… era vuota!
Nessun mobile. Nessuno strumento scientifico. Nessun uomo. Nessun poster. Niente di niente!
C’erano solamente il pavimento, le mura ed il soffitto fatte di metallo grigio, nient’altro, e fu inutile dire che, arrivando al suo interno, il viola notò immediatamente la stranezza che quella sala traspariva e, entrandoci dentro, cominciò a guardarsi attorno.
Mentre si avviava lentamente verso il centro della stanza con il fodero con dentro la spada sulla mano destra, il ragazzo aveva un’aria molto severa e stava cercando di capire a che cosa quel luogo potesse mai servire.
*Ma che diavolo… perché c’è una stanza vuota nel Palazzo Presidenziale? Qual è il suo senso?!* fu quello che si domandò mentalmente.
All’improvviso però… “Vedo che hai trovato la Stanza delle Armi…”
Una voce improvvisa proveniente dalle sue spalle catturò l’attenzione del fratello di Bra, il quale si mise in allerta e si girò di scatto, mettendosi subito in posizione da combattimento dopo aver tirato fuori la sua spada.
Essa consisteva nell’allargare entrambe le gambe e nel portare entrambe le mani davanti, reggendo il manico con tutti e due gli arti. Una posizione classica si poteva dire, ma non essendo un esperto era quello il suo modo per prepararsi all’attacco.
Naturalmente aveva lanciato via il fodero subito dopo aver estratto la lama, in modo che non potesse disturbarlo mentre combatteva, ed appena si era girato e si era messo in posizione, si accorse che il misterioso intruso…
Era solamente un vecchio!!
Un tipo con un soprabito marrone ed una lunga barba bianca, ma che diavolo…
Lo stesso Trunks rimase spiazzato, al punto tale che sollevò il sopracciglio destro, pur comunque non perdendo la sua posizione da battaglia dato che quell’individuo reggeva comunque una spada con la mano destra e quindi poteva essere ostile.
Cercando anche di sembrare un po’ gentile, visto che poteva comunque essere un alleato, il fucsia provò a domandare “… Mi scusi, lei chi è? E che cosa sarebbe questa Stanza delle Armi?!”
Il diretto interessato, che si trovava sotto all’uscio della porta in quanto era appena arrivato, motivo per cui il figlio di Bulma non l’aveva notato quando era arrivato, cominciò ad entrare nella stanza, camminando però alla sua destra.
Dopodiché rispose affermando “La Stanza delle Armi era il luogo dove tenevamo le armi che la criminalità di Doflamingo acquistava con i soldi ricavati dalle Rocket Foundation. Avevamo bisogno di un luogo sicuro dove riporle, e questa stanza era quella che faceva al caso nostro, e con Raichi che era l’unico ad averne le chiavi ed il Gran Maestro a garantire con il Presidente, è stato un gioco da ragazzi per noi farla a Goku…”
Bastarono quelle semplici parole per far capire allo spadaccino chi avesse di fronte… era un agente del Concilio, quindi un nemico!!
Proprio per questo la sua espressione, che era curiosa fin da quando l’aveva visto, divenne improvvisamente arrabbiata, quasi in collera, ed iniziò a digrignare i denti mentre le braccia, e di conseguenza anche la spada, tremavano a causa della rabbia.
“Allora sei uno di loro… e non hai ancora risposto all’altra domanda!!” si riferiva alla sua identità, che gli aveva domandato poco prima.
Il diretto interessato, arrivato più o meno parallelo a Trunks ma alla sua sinistra, costringendo così il ragazzo a girarsi nella sua direzione per poterlo tenere d’occhio, si accorse solo allora della “maleducazione” che aveva dimostrato, e cercò di rimediare subito.
“Perdona un povero vecchio distratto, hai ragione. Il mio nome è Al Mualim, sono colui che dà gli ordini agli Assassini… gli omicidi, e l'assassinio di tua madre!!”
… Sì, non c’era andato molto per il sottile ed era stato molto diretto e coinciso!!
La reazione del povero Trunks a quella notizia? Sbigottimento totale!!
Appena ebbe terminato di parlare, e di conseguenza ebbe saputo chi avesse di fronte, il fratellone di Bra spalancò lo sguardo a dir poco scioccato mentre il sudore scendeva copioso dalla sua fronte e il suo battito cardiaco accelerava improvvisamente.
Aveva di fronte… aveva di fronte il mandante dell’omicidio di sua madre!!
Se non era riuscito a trattenere la sua rabbia davanti ad Altair, non ci riuscì neppure davanti a lui, che a differenza del suo discepolo non era giustificato dal non sapere la verità, lui sapeva tutto, e ciononostante l’aveva comunque uccisa!!
Proprio per questo bastarono pochi secondi prima che il furore prendesse il sopravvento e, digrignando ancora di più i denti dalla rabbia al punto che per poco non uscì il sangue dalle sue gengive, gli gridò contro tutta la sua frustrazione.
“Tu… TU SEI IL BASTARDO CHE HA UCCISO MIA MADRE!! LURIDO SCHIFOSO FIGLIO DI PUTTANA!!!”
Non c’era andato tanto per il sottile con le parole, ma non gliene importava neppure. Quel maledetto l’aveva privato dell’unico genitore che gli era rimasto, la persona a cui voleva più bene, lasciando lui e la povera Bra orfani.
Non l’avrebbe mai perdonato per questo orribile destino!!
L’anziano però, osservandolo quasi malamente, lo criticò asserendo “Bada alle parole che pronunci, giovanotto. È stato il mio apprendista Altair ad ucciderla, non io!”
“MA SU SUO ORDINE!!!” precisò tuttavia il viola, continuando ad alzare la voce “CI HA DETTO TUTTO ANCHE SU QUESTO, QUINDI NON PROVI A FARE DEGLI STUPIDI GIOCHETTI MENTALI CON ME, CHIARO?!”
“E chi ci ha mai provato?” esclamò allora il vecchio, senza tanti giri di parole e rimanendo sempre composto “Volevo solo precisare che il mio allievo è stato l’esecutore materiale, niente di più e niente di meno…”
“Lo so molto bene, difatti non posso perdonare neanche lui per ciò che ha fatto, anche se l’ha fatto solamente perché è stato ingannato da te…”
Stava dicendo il vero. Difatti, nonostante tutto quello che era stato scoperto e il fatto che l’Assassino fosse stato fregato come tutti, non riusciva comunque a passare sopra al fatto che aveva ucciso quasi a sangue freddo sua madre.
“Buon per te!” affermò Al Mualim “Significa che non fai favoritismi e sai essere obiettivo, questa è una dote molto rara al giorno d’oggi, giovanotto…”
Quel “giovanotto” che continuava a ripetere lo mandava su di giri, lo stava trattando come se fosse stato un povero ragazzino a cui cercava di insegnare qualcosa di utile, ma in verità era solo uno sporco assassino e null’altro!!
Le sue mani erano macchiate del sangue di innocenti fin da quando era lui stesso un novizio nella gilda degli Assassini, aveva privato la vita a chissà quante persone, e chissà di quante altre aveva ordinato l’omicidio, e tutto per compiacere quel maledetto di Xehanort…
E, arrivati a quel punto, preferì porgergli una domanda. Era la sua ultima occasione per sapere la verità, ed era consapevole che non gli avrebbe mentito considerando la guerra in corso ed il fatto che avrebbe cercato di ucciderlo in un modo o nell’altro.
Proprio per questo, senza mezzi termini, Trunks continuò ad osservare malamente l’anziano e gli domandò “… Dimmi almeno perché…”
Dopo aver fatto un paio di secondi di pausa, attirandosi in questo modo lo sguardo leggermente curioso dell’anziano, il fratello di Bra proseguì il quesito urlando a squarciagola “DIMMI ALMENO PERCHE’ AVETE DECISO DI UCCIDERE MIA MADRE, CHE NON AVEVA MAI FATTO DEL MALE A NESSUNO!!!”
Una domanda abbastanza diretta, che non sorprese neppure il maestro considerando che si aspettava un quesito del genere… e considerando che il Gran Maestro aveva ordinato la sua morte prematura prima ancora della battaglia e che l’avrebbe ucciso di lì a breve, decise di esaudire il suo ultimo desiderio.
“… Lo vuoi veramente sapere? Come preferisci. La risposta è più semplice di quello che pensi… sapeva troppo, e la sua era una morte necessaria!!”
Il viola a quel punto, pur non perdendo la sua aria parecchio in collera, sollevò il sopracciglio destro confuso. Che sapeva troppo era abbastanza lampante dai racconti di Shinichi, Heiji e dell’Assassino, ma allora perché lei sì e i due Detective no?!
“Menzogne!!” decise di sottolinearlo pure a parole “Se la sua morte era necessaria perché sapeva troppo, allora perché non avete ucciso i due Detective che aveva assunto per indagare sul vostro simbolo?!”
“Non confondere le due cose!” sottolineò allora il mentore di Ezio “Ho detto che sapeva troppo, ed anche che la sua era una morte necessaria, ma non vuol dire che siano complementari, anzi non potrebbero essere più separati di così…”
Parlava troppo per enigmi, proprio per questo il fucsia esclamò “Spiegati meglio e senza tanti giri di parole!!”
Il vecchio rimase leggermente stizzito, certo che al giorno d’oggi i giovani volevano tutto e subito… però c’era anche da capirlo considerando che stava parlando dell’omicidio della madre, e proprio per questo lo accontentò essendo più diretto questa volta.
“E’ molto semplice, giovanotto. Siamo stati noi a far sì che quei due Detective trovassero gli indizi necessari per scoprire alcuni misteri di questa Comunità, in modo che quando avessero riferito tutto a Bulma lei si sarebbe precipitata alla Vecchia Villa, incontro al suo destino…”
… Cioè, stava dicendo che avevano organizzato tutto fin dall’inizio solo per portarla alla morte? Quando avrebbero potuto semplicemente ucciderla normalmente?! Non aveva alcun senso!!
Forse consapevole di quello che stava pensando il ragazzo, l’anziano continuò a spiegare “Inizialmente volevamo che la sua morte facesse scoppiare una guerra civile nella Comunità dando la colpa alla Scuola di Hokuto che non aveva saputo proteggerla, in questo modo nessuno si sarebbe accorto di quello che avremmo fatto qui. Ma poi, con i Grim, è cambiato tutto… è bastato semplicemente sfruttare l’attaccamento che Bulma aveva nei loro riguardi per far credere che noi l’avevamo uccisa perché li aveva protetti per tutto questo tempo, e voi ci siete cascati proprio come ci aspettavamo. Vi siete dimostrati degli sciocchi, e se ora la Comunità rischia l’estinzione è solamente colpa vostra!”
… CHE COSA DIAVOLO STAVA DICENDO!!!
Aveva sentito bene, aveva ammesso di aver fatto uccidere sua madre… solamente perché voleva creare il panico nella Comunità in vista del completamento del loro piano!!
Ma era una cosa orribile, stava ad indicare che sua madre era stata uccisa per nulla!!
Letteralmente per nulla!!
“T-Tu…” Trunks era lì lì sul punto di esplodere, ma stava cercando di trattenersi perché non voleva dare spettacolo davanti a quell’essere vile… almeno non per il momento, naturalmente “… Tu stai dicendo… che avete ucciso mia madre… per spingerci ad odiare i Grim o la Scuola di Hokuto…”
“… Esattamente!” l’anziano aveva atteso qualche secondo prima di parlare perché era rimasto ad osservare la sua reazione per un momento, e non avendo ancora finito proseguì allora sostenendo “Lei sarebbe morta in qualunque caso, questo era il piano del Gran Maestro…”
“LURIDO BASTARDO!!!”
Ecco, a quel punto il viola non ce la fece più e, con una rabbia in corpo che non riusciva più a trattenere tutta dentro di sé, si scagliò a grande velocità dritto contro l’artefice della morte di sua madre per fargliela pagare.
Aveva gli occhi iniettati di sangue ed aveva portato la sua lama alla sua destra in modo da tirargli un fendente verso sinistra e forse colpirlo al petto, oppure anche in testa, non gli importava dove lo colpiva, bastava centrarlo in pieno.
Aveva ucciso sua madre, e doveva pagare per questo!!
Tuttavia, l’anziano era ancora agile e scattante, e con un semplice movimento della mano destra parò l’attacco del ragazzo adoperando la sua spada, che reggeva ancora con la mano destra, senza nessuna difficoltà.
“Osi sfidarmi, giovanotto?”
“PIANTALA CON QUESTO GIOVANOTTO!!!”
Lo irritava parecchio quando lo chiamava così, e proprio per questo ancora una volta il fucsia, senza neppure ragionare sull’azione che stava compiendo, tentò un attacco dall’alto verso il basso reggendo la spada con entrambe le mani.
Tuttavia Al Mualim, dimostrando una notevole agilità, riuscì ad evitare il suo attacco spostandosi alla sua sinistra, dopodiché tentò lui stesso un attacco da sinistra verso destra mirando al braccio destro dell’avversario, forse per tagliarglielo di netto.
Fortunatamente il figlio di Bulma si accorse in tempo dell’attacco e riuscì a pararlo adoperando la sua lama, che continuava a reggere con entrambe le mani. Però si accorse ben presto che era stata immessa parecchia forza in quell’attacco, dato che sentì la sua arma quasi scricchiolare.
*Dannazione, a livello di potenza fisica mi supera net…*
Neppure ebbe il tempo di finire questa frase che l’anziano, con uno scatto fulmineo, gli tirò un calcio con la gamba destra scagliandolo via a diversi metri di distanza, facendolo così cadere a pancia in su dopo aver ruzzolato un paio di volte.
Fortuna volle che non mollò mai la presa dalla sua spada, anche se così rischiò parecchio dato che poteva ferirsi, e di conseguenza riuscì a mantenere la sua arma nonostante fosse stato lanciato lontano e stesse giacendo a terra in quell’istante.
Immediatamente il mentore degli Assassini dichiarò “Non penserai sul serio di essere una sfida per me, ragazzo? Io uccidevo gente quando tu non eri neanche nella mente dei tuoi genitori, ho più esperienza di quanta tu ne avrai mai in vita tua…”
Appena ebbe udito quelle parole, il viola sollevò la testa cominciando ad osservare l’anziano con un’aria a dir poco in collera, se avesse avuto la possibilità l’avrebbe incenerito con dei raggi laser sparati dallo sguardo.
Certo che lo sapeva!
Sapeva che aveva più esperienza di lui, che era più forte e non sarebbe mai riuscito a batterlo… però non gli importava assolutamente!!
Quell’uomo aveva ordinato l’omicidio di sua madre, anche se gli fosse costata la vita lui avrebbe combattuto, fino all’ultimo respiro che gli era rimasto in corpo. Era vero che così rischiava di lasciare Bra da sola, ma fortunatamente aveva Agatha che poteva badare a lei, anche se si sarebbe pentito di lasciare da sola la bambina…
Però quella era una faccenda che riguardava tutta la sua famiglia, ed andava colmata assolutamente!!
Proprio per questo, lentamente il figlio di Vegeta si rimise in piedi, anche se con fatica dato che, non essendo abituato a prendere attacchi dato che gli allenamenti di Teresa erano perlopiù passivi, e ritornò nella sua classica posizione da combattimento.
“Questo lo so bene!” specificò allora il ragazzo “Sono consapevole che sei molto più forte di me e che non posso sconfiggerti… ma questo non ha alcuna importanza. Combatterò comunque contro di te fino alla fine, e puoi stare sicuro che ti sconfiggerò!!”
Nonostante fosse stato leggermente colpito dalla sua forza di volontà, di sicuro il vecchio non avrebbe avuto pietà per un nemico del Concilio che minacciava lui ed il piano che avevano ordito per trentuno anni.
Proprio per questo, portando in avanti la sua spada, egli si limitò a replicare “Come preferisci. Mi basteranno tre sole mosse per sconfiggerti, ed un’ultima per ucciderti, ricordati solamente questo, ragazzo!”
Aveva cambiato modo in cui rivolgersi a lui in modo da non irritarlo, quasi perché voleva dimostrargli che anche se avesse avuto la mente lucida ed avesse ben ragionato sarebbe riuscito a batterlo, una cosa di cui era assolutamente sicuro.
Trunks, nonostante fosse consapevole che era nelle sue possibilità riuscire in un’impresa del genere, decise comunque di non demordere, anche considerando che si era dimostrato parecchio spaccone e questo non lo poteva sopportare.
Così, si lanciò contro l’avversario e, pur non conoscendo la Tecnica a Tre Spade dato che Teresa non aveva potuto insegnargliela non essendo un’esperta di quella mossa, tentò comunque un fendente d’aria nel tentativo di replicare tre colpi in uno.
Al Mualim non si fece mettere paura, e riuscì a parare l’attacco reggendo la spada con una sola mano… anche se si accorse ben presto che il colpo aveva ben più potere di quello che pensava, e questo per un motivo ben preciso.
*Ha cercato di replicare la Tecnica a Tre Spade, ed anche se non c’è riuscito la forza ci si è andata comunque vicino… non male…*
Evidentemente allenarsi con Teresa aveva dato i suoi frutti nel tempo, forse aveva sottovalutato quel ragazzo… anche se rimaneva ben lontano dal suo livello di battaglia nonostante tutto, e glielo avrebbe dimostrato entro breve.
Trunks partì in quarta nel tentativo di tirargli un fendente da sinistra verso destra reggendo la lama con entrambe le mani, tuttavia l’anziano riuscì ad evitare l’attacco arretrando leggermente la schiena, dato che non era un attacco mirato a generare un fendente.
Dopodiché, con grande rapidità, usò la sua spada per ferire l’avversario al gomito sinistro, in modo che i suoi movimenti venissero debilitati. Sembrò riuscire nel suo intento, dato che appena fu colpito il fratello di Bra digrignò i denti mentre una ferita non troppo profonda, con anche del sangue, si formava là dove la giacca e la maglietta sotto erano state lacerate.
“Uno!” parve che Al Mualim stesse tenendo conto degli attacchi che mandava a segno per mantenere la promessa fatta.
Una cosa che l’apprendista spadaccino non poté sopportare, al punto che provò ancora una volta a tirargli un fendente per poterlo ferire al volto, forse mirava a sfigurarlo con un taglio diagonale là sul volto per fregarlo…
Tuttavia, con una mossa molto repentina e veloce, il Maestro degli Assassini riuscì ad usare la parte della lama non tagliente per tirare un colpo molto potente alla mano destra del ragazzo, in questo modo, complice anche la presa con la sinistra meno incisiva per l’attacco di prima, riuscì a disarmarlo!!
Difatti la spada del ragazzo venne scagliata a diversi metri di distanza dal colpo del vecchio, e così il viola si ritrovò spiazzato e senza difese davanti ad un nemico che mirava ad ucciderlo, proprio per questo assunse un’aria a dir poco scioccata.
“Due!” proseguì intanto il membro del Concilio.
Nonostante la situazione a dir poco disperata, il giovane provò comunque a non mollare, complice anche la rabbia che provava nel suo corpo a causa di quel maledetto, e proprio per questo provò a girarsi ed a tiragli un pugno in faccia…
Peccato che ancora una volta l’uomo fu più veloce e, sempre adoperando la parte di lama non tagliente, lo colpì dritto allo stomaco in un attimo, con un attacco abbastanza potente da scagliarlo via a diversi metri di distanza.
Il fratello di Bra ruzzolò per diversi metri, fino a quasi ad impattare contro il muro che era alle sue spalle di schiena, in maniera abbastanza violenta da fargli sputare sangue per un momento dalla bocca e farlo accasciare a terra.
Dopo tutta quella serie di attacchi, Trunks era a terra con il fianco destro che si raggomitolava quasi come un gatto, forse per nascondere il dolore che provava sia al braccio che allo stomaco e non mostrarlo al suo nemico, il tutto mentre digrignava i denti dal furore.
Però non serviva a niente, dato che Al Mualim sapeva bene che stava soffrendo, e proprio per questo, tornando composto continuando comunque a tenere la sua spada con la mano destra, cominciò ad avvicinarsi a lui.
“Tre attacchi precisi per stenderti. Proprio come ti avevo detto, ragazzo…” lo schernì a quel punto. Non che al viola importava quello che stava dicendo. In quel momento stava soffrendo fisicamente a causa dei colpi subiti, ma al tempo stesso stava provando un dolore incredibile anche mentalmente per via delle parole che aveva pronunciato durante la battaglia.
Tutto quello che era successo a sua madre negli ultimi giorni della sua vita era stato orchestrato segretamente dal Concilio per portarla alla morte, e di conseguenza anche l’epidemia scoppiata nell’Evangelion Hospital era tutta una menzogna.
“… Bugie…”
Sentendo quella semplice parola, Al Mualim si fermò per un momento ad osservare il ragazzo, forse incuriosito da quello che voleva dire, considerando che almeno momentaneamente non era nelle condizioni di rialzarsi in piedi.
Trunks difatti, continuando ad avere gli occhi chiusi ed a digrignare i denti dalla rabbia e dal dolore, proseguì sostenendo “Le indagini dei Detective, l’epidemia all’Evangelion Hospital, la missione a Villa Brief… sono state tutte menzogne che avete propinato a mia madre per spingerla alla sua morte… una donna che ha sempre cercato di aiutare gli altri, e voi l’avete uccisa perché avevate paura di lei…”
Aveva detto quelle parole in maniera molto sibillina, forse perché continuava a soffrire profondamente per la morte del genitore, ed era anche normale considerando che erano passati solo un paio di giorni, ma aveva usato un tono abbastanza alto da permettere ad Al Mualim di sentirlo.
Difatti lui, dopo che ebbe parlato, esclamò “Ah già, l’epidemia…” in effetti era l’unica cosa che non aveva accennato prima durante la spiegazione.
Così, proseguendo a camminare, il vecchio spiegò “Quella è forse l’unica messinscena che non abbiamo messo in piedi per portare Bulma alla morte. Il Gran Maestro era convinto che fare scoppiare un’epidemia avrebbe aiutato gli abitanti della Comunità a morire più velocemente quando avremmo finito qui, così ha chiesto a Raichi di creare un piccolo virus che agisse nel sistema immunitario del corpo umano per peggiorare le condizioni dei malati, ed il gioco è stato fatto…”
Nonostante la notizia orribile che aveva appena udito, il figlio di Vegeta dovette ammettere di essere interessato solo fino ad un certo punto. Che volessero uccidere tutta la Comunità che non stava dalla parte degli Illuminati già lo sapevano, e non aveva fatto altro che confermarglielo.
Quello che più lo faceva stare più male era che, nonostante questo, sua madre aveva cercato di aiutare tutti, sia i malati che i sani, mettendo anche a rischio la sua vita… non meritava quella fine, era l’ultima a meritarla…
Al Mualim, arrivato ormai al suo capezzale, dichiarò senza mezzi termini “Lo vedo che stai soffrendo per tua madre e tutte le informazioni che ti ho dato, ma non devi avere paura. Sono un Assassino professionista e dispongo di molte armi, ma renderò onore al tuo coraggio e ti ucciderò in un attimo e adoperando l’arma con cui ti ho sconfitto. Sii onorato per questo!”
Dopodiché, senza aspettare ulteriormente, l’anziano si mise in posizione portando la mano sinistra dietro la schiena e sollevando il braccio destro, quello con cui stava reggendo la sua spada, pronto probabilmente a decapitare il ragazzo.
Un colpo secco e deciso, così non avrebbe sofferto proprio come aveva promesso…
Il ragazzo, provando ancora dolore fisico a causa dell’attacco che aveva appena subito, sapeva bene che non poteva fare nulla, ma quando aveva iniziato ad attaccare era già pronto al suo destino, e di conseguenza non aveva rimpianti.
L’unico rimpianto sarebbe stata Bra, che sarebbe cresciuta senza nessuna famiglia ed avrebbe perso la madre ed il fratello nel giro di pochi giorni, ma con lei c’era Agatha, e sapeva che la badante avrebbe fatto un ottimo lavoro con lei.
Con la consapevolezza di essere morto, il giovane mantenne gli occhi chiusi e continuò a digrignare i denti, mentre Al Mualim fece cadere la spada in modo da tagliargli di netto la testa con un unico e deciso colpo…
Colpo che non arrivò mai!!
Qualcuno, con grande velocità, riuscì ad entrare dentro la stanza accortosi di quello che stava accadendo e, adoperando la sua spada, riuscì a parare il fendente di Al Mualim salvando in questo modo la vita del ragazzo!!
Avendo percepito il movimento rapido e lo spostamento d’aria, il viola sembrava aver capito che cosa fosse successo, motivo per cui riaprì gli occhi per vedere chi fosse intervenuto per salvarlo giusto in tempo…
Ed appena lo ebbe fatto rimase di stucco “TU?!”
La stessa cosa la si poté dire per l’anziano, che ancora in posizione digrignò i denti e pronunciò il fatidico nome “Altair…”

Fortunatamente a Villa Brief la piccola Bra è riuscita a scampare alla morte grazie ad Envy, che ha avvertito in tempo Shun permettendogli così di fermare Agatha. Nel frattempo, il duello tra Kenshiro e Madara si fa sempre più acceso e Trunks, nonostante la sua buona volontà, ha finito per perdere miseramente contro Al Mualim, venendo salvato dalla morte da Altair. Come andrà adesso il combattimento tra allievo e maestro?


Vi è piaciuto questo cinquantaseiesimo Capitolo?
Si è concentrato unicamente su tre scenari in quanto il primo, essendo conclusivo, era abbastanza lungo da coprire la maggior parte del Capitolo, e mostrare anche altro rischiava di allungare fin troppo il Capitolo T_T.
Ma al tempo stesso ho cercato di approfondire meglio che potevo queste parti, e spero che alla fine vi siano piaciute tutte e tre ;).
Per quanto riguarda le nuove introduzioni sia di personaggi che di opere, anche in questo caso non ci sono state nuove aggiunte, e di conseguenza, considerando anche gli ultimi chap della fic prequel, la lista rimane come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (? Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (? Anni).

Per il momento la situazione non è cambiata, ma in futuro… chissà… u.u XD ;)
Come vi avevo promesso, la parte legata a Villa Brief si è ufficialmente conclusa in questo Capitolo, e spero che la sua fine vi abbia soddisfatto e, soprattutto, sorpreso. In fondo non so quanti all’inizio avrebbero mai pensato che proprio lui sarebbe stato l’ago della bilancia per far finire tutto bene :).
Nel frattempo, anche la battaglia tra Kenshiro e Madara sta andando avanti incessantemente e con molta ferocia da parte di entrambi, e spero che abbiate gradito l’approfondimento caratteriale che ho dato ad entrambi in quel pezzo :).
Il loro duello è anche un modo per vedere come i due sono cambiati nel corso del tempo e per vedere ciò che hanno tenuto nascosto dentro di loro fino a questo momento… oltre che per vederli massacrarsi a vicenda, ovviamente u.u XD ;).
Per quanto riguarda il funzionamento del Rinnegan, naturalmente è tutta farina del mio sacco anche se ho unito molte caratteristiche dello Sharingan originale a quelle dell’Haki Kenbun-shoku, e spero abbiate gradito anche questo cambiamento alla fine ;).
Infine, è cominciato un altro combattimento contro un esponente principale del Concilio, per la precisione Al Mualim, e spero abbiate gradito anche questa parte :).
Non sorprendetevi per le parole di Trunks, lui non sa ancora che Agatha è un agente del Concilio, e di conseguenza è normale che pensi che possa prendersi cura della sorella se gli dovesse succedere qualcosa ;). Mentre per l’epidemia dell’Evangelion Hospital di diversi Capitoli fa ho voluto subito chiarire che cos’era successo :).
Un’ultima cosa e poi ho concluso tutto. Dato che il prossimo Capitolo della fic prequel uscirà tra tre settimane per via del periodo natalizio, anche il prossimo di questa fic per ovvi motivi sarà rimandato di una settimana e, di conseguenza, uscirà il 21 Gennaio anziché il 14 ;).
Approfitto anche del momento per salutarvi tutti, visto che ci risentiremo complessivamente tra tre settimane, sperando che passiate un buon periodo festivo e cominciate l’anno nuovo nel migliore dei modi… augurio che faccio anche a me stesso T_T XD ;).
Vi ringrazio ancora tutti quanti nessuno escluso per il vostro continuo sostegno alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 21 Gennaio per il nuovo Capitolo della mia Fan Fiction dove inizierà il confronto fra Altair ed Al Mualim!! :)
Ed al tempo stesso vi faccio i miei più sentiti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!!
Ci risentiamo nel 2020!! ;)

PGV 2.
   
 
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