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Autore: Mave    17/12/2019    0 recensioni
Un pugno e l'amicizia tra Bright e Colin sembra irrimediabilmente compromessa. Dietro quel pugno però si nascondono paure, fragilità, errori, incomprensioni...E forse anche la chiave per affrontare insieme un futuro incerto.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bright Abbott
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’emisfero destro del cervello, quello che controlla le emozioni, è soverchiato da un misto di disorientamento ed agitazione.

Tutto va troppo veloce: l ’arrivo in ospedale, gli esami di routine, persone che gli si affaccendano intorno come api ballerine…

È il Dottor Brown a fermare quella girandola vorticosa e, sedendosi a parlare con Colin, mitiga quella paura che va e viene, sale e scende ritmicamente come un’onda.

“Farà male?”

Quella del ragazzo è una domanda consapevole, adulta. Coraggiosa. Da risposta secca.

“Sì!”

Basta questa verità a convincerlo che morire non è niente, non vivere sarebbe spaventoso.


Il neurochirurgo ha fatto del suo meglio per tranquillizzare questo caparbio e giovane sbandato che sta per affrontare l’ignoto eppure, tra rasoi elettrici, creme depilatorie e saponi neutri, i pensieri di Colin sono disordinati e la ragione annebbiata.

Il rombo di colore sgargiante con cui fa il suo ingresso Bright è intenso e chiassoso come lui.

Una nota di allegria fragile come carta velina che stona in tutto quel grigiore.

Bright era impreparato a questo contrasto che lo colpisce come un pugno nello stomaco: lui sano con i riccioli biondi ed elastici e la giacca con i colori sociali dei Miners difronte ad un Colin turbato nel suo informe e monocromatico camice ospedaliero, con il cranio rasato a sottolineare la sua condizione di malato.


“Ehi!”

Non basta lo sforzo di quell’interiezione a nascondere la mano ghiacciata che sembra essersi posata sul cuore di Colin e nemmeno il disappunto che gli si può leggere in viso perché Bright ha appena infranto una promessa.

“Lo so che preferivi salutare me ed Amy ieri. Mia sorella è abbastanza forte da rispettare la tua volontà ma io volevo darti questo!”

Quel foglio di carta, filo e cannucce è il regalo particolare ed originale dell’amico di una vita.

Un escamotage per vincolare Colin al futuro.

“Quando questo fantasma sarà sconfitto, quando ti sarai ripreso abbastanza ci sono tante cose folli che dovremmo fare insieme. Sì, anche lanciarci con il parapendio!”

Questo è Bright un po' folle e spiritoso ma così speciale da riuscire ad alleggerire Colin da un peso insopportabile tanto che le sue paure si trasformano inaspettatamente in una risata.

Una risata che immediatamente si trasforma in un pianto disperato. E che contagia, di riflesso, anche l’altro.

Paradossalmente è il ragazzo che dovrebbe essere consolato a consolare.

“Non piangere Bright: è vero, è finita ma sorridi di quello che abbiamo avuto. E quando parlerai con me, perché so che lo farai, non usare nessun tono solenne. In fondo io sono sempre io e tu sei sempre tu!”

A questo punto gli battono i denti e le ginocchia cedono costringendolo ad appoggiarsi al letto.

Sembra una canna al vento.

“Smettila! Non ne posso più di sentirti parlare in maniera così morbosa della fine. Di là ci sono oltre mezza dozzina di persone per te e con te. Vuoi deluderci tutti così, eh Colin? Senza nemmeno provare a combattere?”

Lo sfogo di Bright suona la sveglia ma non c’è il tempo di una replica perché è il momento della preanestesia.

Sdraiandosi, Colin rivolge a Bright uno sguardo implorante.

“Resto qui con te. Non vai da nessuna parte senza di me!”


Mentre l’effetto dei farmaci comincia a fare effetto, Bright attorciglia la cordicella dell’aquilone sul dito di un finalmente rilassato Colin.

Insieme tengono quel filo esile che si dipana nelle loro mani.

Nuvole e cielo si confondono dentro.

Un vento gelido può trasformarsi in un alito caldo .

“Gli aquiloni sono come gli aerei: per levarsi in volo hanno bisogno del vento contro e non a favore!”

Sussurra Bright.

“Sarai con me anche dopo?”

La mano da cestista stringe quella immobilizzata dall’ago-cannula.

“Sarò la tua ombra!”


Quando è il momento, Bright fa un passo indietro con il suo aquilone, mescolandosi al gruppo di persone con le sue stesse ansie e aspettative.

Stringe forte Amy mentre il grazie con cui l’ha congedato il suo migliore amico gli rimbomba nelle orecchie in questo giorno fatto di momenti che significano tutto.

   
 
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