Sasuke richiuse la porta alle sue spalle, aveva un mazzo di fiori tra le mani.
Qualcuno aveva avuto la felice idea di lasciarglieli avanti alla porta, con un bigliettino ‘’Per la più bella Ninja di Konoha’’.
Ora, lui non era decisamente una Ninja, quindi quei fiori o erano per sua moglie, il che significava che il proprietario di quei fiori voleva morire, e quindi aveva preso una decisione sbagliata a mandare quel mazzo a casa sua, o erano per la figlia ormai quattordicenne, una decisione ancora peggiore.
Sarada ormai stava crescendo, e Sakura spesso diceva che era nel fiore migliore degli anni, oltre tutto era molto bella.
‘’Oh, sono per me Sasuke-Kun?’’
Chiese Sakura raggiungendo il marito, lui prese i fiori gettandoli nella pattumiera.
‘’Scordatelo’’
Urlò quasi, no, sua moglie non aveva un amante.
Quando passò sua figlia avanti ai suoi occhi, si rese conto che stava velocemente diventando una donna.
Si sedette alla sedia osservandola.
‘’Cosa c’è papà?’’
‘’Ti piacciono le rose?’’
‘’Mh… Si, sono belle. Perché me lo chiedi?’’
Lui scosse il capo, prese l’album di foto che Sakura teneva con cura in soggiorno ed iniziò a guardare ogni singolo ragazzo che aveva frequentato l’accademia con sua figlia.
‘’Sarada, puoi elencarmi tutti i nomi dei tuoi amici?’’
Sarada confusa fece come le era stato chiesto, non sapeva che suo padre sta meditando di scrivere una lista con il nome di tutti i ragazzi di Konoha che lei frequentava, per capire quale sarebbe stato il primo a dover andare incontro al suo Susanoo.