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Autore: Harry Fine    21/12/2019    3 recensioni
[Anime/manga fantasy]
Al mondo ci sono tantissimi ragazzi che soffrono. Oppressi dai bulli, soggetti a violenze e che annegano nella loro disperazione. E in cambio tutti loro ottengono qualcosa di molto speciale. Gli Stick. Oggetti venduti da uno strano sito che dona poteri che gli concederanno la loro vendetta. Almeno fino al giorno dell'arrivo di Tempest, il cataclisma che distruggerà e ricostruirà il mondo da zero. Riusciranno i protagonisti a svelare il mistero dietro il sito per maghi prima che ciò accada?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: OC
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Meito sentì un brivido corrergli lungo la schiena appena Mirai crollò a terra esausto insieme ad Hana e Alastor, brivido che percorse istantaneamente i lunghi nastri con cui stava trasportando tutti verso l’alto.

《Meito? Ti senti bene?》 Chiese Dimitri al suo ragazzo vedendo la sua espressione.

《Si… io… credo di sì. Ho sentito… credo che Mirai e gli altri abbiano vinto. Hanno battuto Ichi!》

《Ne sei sicuro? Stanno bene?》 Chiese Midori.

《Si. È solo una sensazione… ma sento che Mirai sta bene.》 Disse lui con il sollievo di tutti. La paura incessante che i loro amici potessero morire li aveva accompagnati per tutta la loro scalata, che per altro era quasi finita. La punta dell’altare si stava avvicinando rapidamente e con essa il re e il loro scontro finale.

Tutti strinsero i loro stick, mentre finalmente giungevano in cima. Una accecante luce bianca stava venendo irradiata dal centro e stava proiettando terribili lampi nel cielo notturno.

La fonte di quel bagliore poi era la stessa ragazzina che era apparsa nel bel mezzo della città. Solo che ormai i suoi occhi avevano le sclere completamente nere e un sorriso mefistofelico le distorceva le labbra.

《Ah. Midori Imai, Xsorof V, Dimitri Nikolai, Meito Higurashi. Benvenuti.》 Disse poi, osservando i quattro ragazzi, sempre più vicini, senza cambiare espressione.

Loro sentirono una scossa di terrore. Ogni fibra del loro corpo stava urlando loro di voltarsi e fuggire. Nonostante il suo aspetto, dopotutto, quella ragazzina era una personificazione del pianeta Terra!

Il ragazzo con le cicatrici prese la parola. 《Tu invece devi essere il re. Sai perché siamo qui?》

《Si. So che volete fermare Tempest e lasciare che tutti gli umani del pianeta mantengano il loro essere fallaci ed emotivi. E se siete qui significa che siete riusciti ad uccidere Ichi e gli altri amministratori.》 Disse, mentre di colpo delle enormi mani sbucavano dai lati dell'altare.

《Questo è un risultato ammirevole. Ma non posso lasciare che vi intromettiate ancora.》.

Le mani scesero con foga su di loro, provando a schiacciarli senza pietà con schiaffi e pugni. I maghi si sparpagliarono per evitare di essere colpiti, ma era difficile. Midori era quella più in svantaggio.

Il pancione le impediva di correre e muoversi come voleva, ma non poteva fermarsi ora! Con il suo stick pietrificò una delle braccia prima che la colpisse e fece si che si venisse lanciato verso il re.

Purtroppo, a lei bastò un semplice gesto per mandarlo in pezzi, ma Xsorof ne tagliò altre con l'aiuto di Meito e Dimitri lanciò delle tremende onde d'urto, che però rimbalzarono inutili sulla sfera che avvolgeva quell'abominio.

Lei a quel punto aprì le braccia e una folgore arrivò rapida verso di loro, per poi impattare contro un muro di ghiaccio prontamente evocato dall'albina. Lei mosse il ventaglio e immediatamente una pioggia di lame gelide si schiantarono sulla sfera che avvolgeva il re, assistita dai nastri taglienti e le onde d'urto.

Ma tutto questo non servì a niente, giusto a far ridere la ragazzina. 《Devo ammettere che avete coraggio, è quasi un peccato che dobbiate morire.》

Lunghi fasci di muscoli e tendini si allungarono verso di loro a tutta velocità, ma Xsorof li tagliò tutti in un colpo, partendo poi all'attacco. Doveva avvicinarsi il più possibile a quella maledetta barriera. Lui era l'unico che avesse almeno una chance di distruggerla.

Nana gli aveva detto qualcosa di alquanto bizzarro prima dell’inizio di Tempest. Ovvero che lui, come Alastor, era un così detto “irregolare", un mago che aveva ricevuto il proprio stick in situazioni particolari che andavano contro le regole degli amministratori.

E soprattutto gli irregolari possedevano poteri in grado di danneggiare il re  in particolare semplicemente usando le loro abilità ed energia. E l'aver portato dentro di sé uno stick artificiale lo aveva reso tale!

Usando le capacità dei suoi occhi, iniziò a tagliare lo scudo luminoso più velocemente possibile, ma non era abbastanza per distruggerlo. Inoltre quelle dannate braccia continuavano a colpire ovunque nel tentativo di schiacciarlo!

Solo che poi una potente luce verde illuminò tutto e di esse rimase solo un cumulo di marmo, mentre Midori e Dimitri andavano in avanti, bersagliando la barriera con raggi pietrificanti ed onde d'urto.

Meito si aggiunse poco dopo, evocando quanti più nastri poteva, rendendoli il più possibile veloci e taglienti, lanciandoli poi verso il re, che di fronte a tutti quei colpi perse la sua espressione soddisfatta.

Con un gesto della mano, lanciò una potente scarica di energia bianca, ma il russo teletrasportò tutti via in un attimo, mentre Xsorof attaccava nuovamente col suo stick, mettendoci ancora più forza, splendendo di blu.

La barriera rimase salda, ma il re ormai aveva una faccia alquanto infuriata, mentre l’altare si illuminava ancora di più ed altre mani iniziavano a venire fuori per cercare di distruggerli.

I quattro si spostarono come poterono, per poi ritirarsi più indietro a causa del fiatone. Stavano perdendo tutti molto sangue e gli effetti collaterali dell’uso della magia si stavano facendo sentire sempre di più.

Ma a quel punto il re aprì di colpo le braccia per l'ennesima volta e una scarica bianca ancora più potente li travolge, stavolta prendendoli in pieno. Il ragazzo corvino fu lanciato con violenza sul bordo, ma vide con orrore Midori, Dimitri e Meito venire sbalzati oltre e precipitare in caduta libera!

《MEITO!》 Urlò il russo, afferrando il suo ragazzo per la caviglia e tenendosi a malapena ai viticci dell'altare con le unghie, ma non riuscendo ad afferrare Midori, che continuò a precipitare!

La ragazza già temeva l'impatto che l'avrebbe uccisa insieme a suo figlio, solo che qualcosa la prese saldamente per la vita, tenendola sospesa. I nastri del gemello dai capelli neri!

Il re, intanto, vedendoli indifesi, evocò un braccio gigantesco che li avrebbe sicuramente uccisi tutti e quattro… se Xsorof non avesse tirato fuori il suo asso nella manica... O meglio nella tasca.

Impugnò quella semplice racchetta da tavolo e la usò per colpire l’arto mentre nei suoi occhi si rifletteva il simbolo del capricorno. E a quel punto, l'attacco tornò al mittente, piegandosi e ingigantendosi e schiacciando il re con una forza tale da risuonare fin nelle viscere dell'altare, dove Runa e Nana stavano correndo.

 

《Ma che diavolo succede?》 Chiese la ragazza.

《O i tuoi amici sono stati distrutti o hanno più frecce al loro arco di quanto pensassi ~》 Rispose l'amministratore, trepidante.

Ormai si stavano avvicinando sempre di più al centro dell’altare, dove si trovava la sala delle riunioni e forse la chiave per vincere quella battaglia senza lasciarci le penne… forse. L’albina annuì e accelerò il passo più che poteva, fino a quando non arrivarono davanti ad una grossa porta bianca.

《Ok… ci siamo.》 Commentò la sua alleata, abbattendola senza pensarci due volte e rivelando la stanza col tavolo ovale in cui normalmente si sarebbero seduti gli amministratori.

《Bene. Adesso che si fa?》 Chiese Runa, prendendo posto e aprendo l'interfaccia, che mostrò subito la figura dell'altare, apparentemente sempre più saturo di energia.

《È semplice. Questo altare sta assorbendo la forza vitale del pianeta e la sta dando al re affinché possa riscrivere il mondo è la specie umana, quindi ci basta invertire le forze. Il re si ritroverà a secco e la Terra tornerà alla normalità… oppure esploderà tutto.》

L'altra si astenne dal commentare, ma doveva ammettere di essere nervosa. Se avesse sbagliato qualcosa, tutto il mondo sarebbe andato in fumo!

《Come facciamo ad invertire il flusso?》

《Ah non ne ho idea. Era Ichi l'esperto.》

La ragazza sgranò gli occhi. Come diamine potevano impedire la distruzione del mondo se nemmeno un amministratore sapeva che fare!? In quel momento l’avrebbe volentieri strangolata, ma non poteva perdere la testa proprIo ora.

《E allora che si fa?!》

Nana si sedette con lei davanti al computer. 《A quanto ne so, questo altare funziona come un albero. Trae le sue energie dal terreno e le porta fino alla cima dove il re lo riceve. Ma se qualcosa bloccasse il flusso e lo respingesse…》

Runa a quel punto prese l'accendino dalla sua tasca. 《Il potere di questo stick potrebbe bastare? È in grado di deviare e respingere la magia.》

Nana lo osservò. 《In linea teorica si. Ma ovviamente serve che copra un raggio d'azione piuttosto ampio, e questo potrebbe richiedere molta vita e io devo stare ai comandi per monitorare l’energia e farla fluire come vogliamo noi...》

Runa sospirò. 《Lo userò io. Non so se la mia vita sarà sufficiente, ma a questo punto non c'è più tempo per essere prudenti.》

《Bene. Allora mettilo contro una delle pareti e attivalo. E se saltiamo in aria… sarà un bel botto.》 Disse lei, mentre la ragazza si avvicinava ai muri luminosi ed infilava una mano in essi.

Appena attivò l'accendino, poi, li sentì tremare e iniziare a spegnersi lentamente, mentre Nana si affaccendava sulla tastiera, cercando in qualche modo di concentrare lì il flusso.

I muri di muscoli si stavano accendendo sempre di più, ma solo nella parte inferiore. I poteri dello stick avevano effetto!

Runa sentiva l'energia scalpitare come un fiume in piena, cercando di salire verso il re e minacciando di travolgerla, ma rimase salda e iniziò a spingerla indietro con forza. Il sangue e il sudore stavano colando sul suo corpo per lo sforzo, ma non osò fermarsi. Se avesse fallito, tutti quegli sforzi, le morti e le battaglie che avevano sostenuto sarebbero stati per nulla!

L'amministratore intanto, continuava a digitare forsennata. L'energia doveva rimanere sotto controllo per poter essere rimandata in indietro, ma se avessero sbagliato, sarebbero state entrambe ridotte in pezzi!

 

Solo che di colpo si sentì una forte scossa, che smosse tutto l'altare e spense i muri per un attimo. L'albina si guardò intorno confusa, ma poi una luce abbagliante avvolse tutto.

《CHE SUCCEDE ORA?!》

《O stiamo per morire o ci siamo riuscite. Incrociamo le dita.》 Rispose Nana, osservando le pareti splendere sempre di più… fino a quando tutto quel bagliore iniziò a scendere verso il basso velocissimo, scuotendo tutto fin dalla cima, dove Xsorof, Midori, Dimitri e Meito erano miracolosamente riusciti a rimettersi in piedi.

 

Tutti loro videro l'incredibile bagliore diminuire sempre più giù, seguito da un sonoro urlo della loro nemica, per ritornare poi a scorrere dentro la Terra e lasciando l'altare grigio e devitalizzato.

《Ce l’hanno fatta. Runa e Nana ci sono riuscite!》 Esultò il russo, mentre tutti e quattro tornavano a fronteggiare il re per l'ennesima volta.

Lei sembrava alquanto furiosa. Il suo scudo si era spezzato e lei stessa sembrava meno… in qualche modo meno potente. Era crollata in ginocchio, con dei segni simili a crepe nerastre che le percorrevano il viso e le mani e anche la sua aura luminosa si era notevolmente indebolita.

《Cosa le sta succedendo?》

《È probabile che sia stata privata della maggior parte delle forze. È il momento di attaccare!》 Esclamò il ragazzo con le cicatrici, mentre tutti raccoglievano le poche energie rimaste.

Il re, vedendoli avvicinarsi, spalancò nuovamente le braccia, lanciando una serie di proiettili verso di loro, che vennero bloccati dai nastri viola, che attaccarono veloci insieme ad una pioggia di lame di ghiaccio.

Lei alzò un altro scudo, ma ormai era nel panico. I poteri che le erano stati concessi dall'energia del pianeta erano stati prosciugati e il suo corpo sembrava sul punto di sfaldarsi sotto quegli assalti che prima non l'avevano nemmeno scalfita.

Solo che di colpo sentì un forte dolore e il suo braccio destro venne tagliato via, mentre Xsorof, avvolto da una scintillante aura blu, e i suoi amici ribelli piombavano sopra di lei.

La ragazzina reagì d'istinto, scaraventando indietro Meito con un'onda d'urto, ma gli fece solo un graffio e una presa possente si strinse attorno a lei senza lasciarla, mentre Dimitri tirava fuori la sua bambola.

《Stagli lontano, mostro.》 Si limitò a dire, stringendo ancora le dita.

 

Le crepe sul corpo del re ormai lo stavano intaccando, ma lei non demorse. Alzò l'unico braccio rimasto e evocò altri arti giganti dall'altare, ma Midori lo ridusse ad un inutile cumulo di roccia col suo stick.

Lei tentò nuovamente di opporsi, ma la presa si strinse ancora di più attorno a lei, soffocandola. Non si era mai sentita così vulnerabile, così indifesa, così… umana.

In un moto di disgusto, emise una tremenda scarica di energia bianca, liberandosi e partendo velocissima in volo verso Xsorof. Era tutta colpa sua! Sua e di tutti quegli schifosi irregolari, Nana compresa! Aveva fatto molto male a non liberarsi subito di loro, ma adesso avrebbe rimediato!

Si preparò a tagliare in due il ragazzo, ancora intontito, ma un forte bagliore verde la colse di sorpresa, riducendo la sua gamba destra a pietra mentre i nastri la tagliarono via poco dopo, gettandola per terra.

Midori, Dimitri e Meito si avvicinarono. Erano coperti di graffi, lividi e sangue e la ragazza ansimava a causa del peso del pancione, ma tutti e tre sembravano più agguerriti che mai, mentre lei si stava lentamente indebolendo.

Il suo corpo, provato da quell’intimo attacco, si stava lentamente sgretolando come se fosse stato una statua. Dei pezzettini si staccavano dalla sua pelle spaccata e si dissolvevano nel nulla. Ma non poteva farsi sconfiggere. Non così! Lei doveva portare l’umanità sulla via della felicità eterna, non poteva farsi distruggere da un gruppetto di ragazzini ribelli!

Si tirò su a fatica, osservando i quattro maghi con odio, respirando pesantemente per la fatica. Ormai sia lei che loro erano rimasti quasi del tutto senza forze. Quello scontro ormai era basato su chi avesse resistito più a lungo.

Evocò ancora i suoi fulmini di luce bianca, urlando per lo sforzo, creandone sempre di più, per poi lanciarli con tutta la sua forza contro i suoi nemici.《Non vi permetterò di vincere! Avete sentito!? Vi schiaccerò tutti come le blatte che siete!》

L'aria ormai crepitava di energia, facendo rizzare i capelli in testa a tutti i presenti, ma questo non gli impedì di rispondere con tutta la forza che gli era rimasta, bloccando entrambi gli attacchi a metà strada.

Xsorof imprecò, guardando i loro simboli svanire sempre di più e il sangue scorrere copioso. Quel mostro aveva ancora tutta quella forza eh!?

《Non fermatevi! Ancora un piccolo sforzo!》 Urlò ai suoi compagni, che annuirono, aggiungendo ancora più Potenza al loro attacco. Quella battaglia era andata avanti troppo a lungo. Dovevano darci un taglio!

Il re, che stava tentando di tenere sotto controllo il flusso irregolare dei suoi poteri, con centinaia di crepe luminose ormai aperte ovunque sul suo corpo, venne presa alla sprovvista spinta indietro da quel flusso soverchiante, fino a quando anche le sue ultime abilità si prosciugarono.

Venne travolta da quell’attacco senza possibilità di opporsi o sposarsi. Il suo corpo venne consumato, lasciando dietro di sé un urlo straziato e una nuvola di polvere brillante, seguito da silenzio più totale.

 

I giovani maghi, osservandola ridursi a niente, sentirono un moto di pura felicità agitare i loro cuori, ma poi l'ennesima scossa mosse l'altare, che iniziò nuovamente a generare una luce bianca ancora più accecante di prima.

Essa avvolse tutto, cancellando la città, le strade, il cielo, ogni cosa e i quattro maghi si ritrovarono di colpo a galleggiare nel vuoto senza che potessero fare nulla.

《Ehi ma Che… che sta succedendo!?》 Chiese Dimitri preoccupato.

《Non ne ho idea! Nana aveva detto che il re era una propaggine dell’energia terrestre e che distruggerla avrebbe potuto salvare il pianeta o distruggerlo.》 Rispose Xsorof preoccupato.

Tutti e quattro si guardarono  intorno terrorizzati. Avevano fallito nonostante la vittoria? Avevano forse condannato la Terra in ogni caso!? Sarebbero morti anche loro?!

《Che sfortuna che sfortuna. Perché quelle facce?》 Chiese di colpo una voce ridente e conosciuta alle loro spalle, facendoli voltare per la sorpresa. Nana e Runa fluttuavano insieme a loro in quel vuoto bianco.

《RUNA! NANA! STATE BENE!》 Esclamativo Midori e Dimitri, abbracciando la loro amica. Anche lei sembrava alquanto provata, ma stava addirittura sorridendo, segno che forse non erano sul punto di morire tutti.

《Non siamo le sole.》 Disse poi, indicando altre tre figure in avvicinamento. Alastor, Hana e Mirai giunsero poco dopo davanti ai loro compagni. Tutti loro erano stati feriti in maniera piuttosto seria, ma avevano in faccia un'espressione soddisfatta.

《MIRAI!》 Urlarono Xsorof e Meito, stringendo il biondo in una presa ferrea appena lo videro.

《Ci hai fatto prendere un colpo! Non farlo più!》 Dissero all'unisono, facendo ridere il ragazzo di gusto, mentre anche il rosato e la mora venivano abbracciati dagli altri in un moto di sollievo, in particolare da Midori.

《Siete stati davvero fantastici voi quattro, Mido Chan. Nemmeno io avrei saputo fare di meglio. E se lo dico io…》 Commentò il canadese sogghignando.

《Grazie. Anche voi siete stati fantastici… ma forse non servirà a nulla. Il re è morto ma forse la Terra intera verrà distrutta a causa nostra!》 Rispose l'albina, facendo scendere un velo preoccupato su tutti loro.

Solo che un colpo di tosse da parte dell'amministratore li fece voltare tutti. 《Non state sempre a pensare alle catastrofi. Quello è il mio lavoro. Il pianeta non sta venendo distrutto. Sta venendo ripristinato.》

《Ripristinato? Cosa vuol dire?》 Chiese Hana.

《Semplicemente verrà riportato al suo stato normale ora che il re è morto. Ogni traccia del suo operato verrà cancellata dal tempo e dallo spazio e anche dalla memoria di tutti. Inclusa la magia che lei ha portato nel mondo e gli stick stessi, insieme ovviamente a tutti i cataclismi che ha causato.》

I ragazzi, a quelle parole, osservarono con attenzione i loro oggetti magici. Effettivamente… erano diversi. Non c'era più alcun genere di decoro particolare o porta USB e quella strana aura che portavano con loro era svanita nel nulla, portando con se anche i tatuaggi che rappresentavano la vita rimasta e tutte le loro ferite.

Ora non erano altro che comuni oggetti e loro non erano altro che comuni ragazzi.

 

Alastor, osservando la sua ormai comune protesi bianca, si rivolse a Nana. 《Ma allora cosa è questo posto? E a noi cosa succederà adesso? E ai nostri cari?》

《A voi non succederà nulla. Siete gli ultimi maghi in vita sul pianeta. Gli unici che abbiano toccato con mano la magia e sono sopravvissuti a Tempest. Per questo avrete il privilegio di ricordare ciò che è accaduto ed è per questo che siete qui. Questo posto è una specie di spazio intermedio che ospita chi non subirà il cambiamento della memoria. Ma i vostri cari dimenticheranno ogni cosa legata alla magia, esattamente come ogni altra persona al mondo che non ha mai usato uno stick.》 Disse lei, osservando poi la sua mano, che si stava facendo sempre più trasparente e immateriale.

Beh, a quanto pareva era arrivata al capolinea. Dopotutto, anche lei era un segno dell'operato del re. Perciò anche lei sarebbe svanita nel nulla. Era una fregatura, come lo era stata la sua vita intera, ma almeno aveva avuto il piacere di prendere a calci Juuroku e di farla in barba al re e ad Ichi.

Quel velenoso desiderio di vendetta sul sito per maghi apparentemente immotivato che aveva sempre sentito fin da quando era diventata quella che era sembrava essersi acquietato, quindi poteva dirsi più o meno soddisfatta.

Perciò, guardò un'ultima volta quel gruppetto di maghi tanto particolari che aveva compiuto l'impossibile.

《Beh maghetti, voi e le vostre disgrazie siete stati un fantastico spettacolo da guardare. Mi avete proprio fatto divertire. Continuate pure a far fuori tanta gente è a spassarvela. Mi raccomando.》 Disse, mentre il suo volto, ormai trasparente, ritornava per un attimo quello sorridente di una ragazzina dai cortissimi capelli neri, poco prima che il bianco avvolgesse tutto.

   
 
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