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Autore: The Bride of Habaek    22/12/2019    0 recensioni
Possiamo non vederci per giorni o settimane, ma quando siamo insieme lasciamo una sola ombra sul muro.
(Fabrizio Caramagna)
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Violet Evergarden - Una lettera inaspettata

"
Cara Violet,
Ho finalmente trovato il coraggio per scriverti questa lettera e voglio che tu la legga attentamente. Sto ancora seguendo le cure mediche che mi sono state prescritte a causa delle ferite che ricoprono buona parte del mio corpo, ma ben presto dovrò partire per una nuova battaglia... non posso disertare venendo meno ai miei doveri come Maggiore dell'esercito di Leiden. Vorrei vederti un'ultima volta, voglio accertarmi che tu stia bene. Claudia Hodgins mi parla spesso di te, mi ha detto che sei diventata una donna indipendente, che aiuti le persone ad esprimere i propri sentimenti attraverso le tue lettere, non c'è cosa che mi renda più felice: sono davvero fiero di te. Incontriamoci nella baita in cima alla collina che affaccia sull'oceano, ti spiegherò ogni cosa e ci diremo addio.
Maggiore Gilbert Bougainvillea
"
Stringo fra le mani la lettera che il Maggiore ha scritto appositamente per me, non riesco a smettere di piangere... ho paura che stavolta sia davvero la fine e che dopo questo incontro non lo rivedrò mai più. Ho sperato profondamente nel suo ritorno: non mi sembra vero il fatto che lui sia ancora vivo anche se presto partirà laciando dietro di sé ogni ricordo che ci lega. Ma ora... ora basta piangersi addosso, è giunta l'ora di reagire! Lo raggiungerò e farò si che mi ascolti, non posso lasciarlo partire senza dirgli quel che provo veramente. Non lo lascerò andare senza prima combattere.
La baita è immersa nel verde, fra le viole e i crisantemi, lontana dalla civiltà sembra un mondo a sé. Busso alla porta e lui viene ad aprire: è a dorso nudo, cosparso di bendaggi sul petto e sull'addome.
"Violet!"
Il suo sguardo non è mai mutato, apparentemente freddo, a tratti malinconico, mi guarda come se fossi un fantasma destinato a dissolversi nella nebbia.
"Maggiore..."
Mi slancio verso di lui senza nemmeno pensarci.
"... Gilbert!"

Lui mi afferra e in quel preciso istante torno ad essere la bambina che ha salvato dalla solitudine dell'abbandono.
"Alla fine sei venuta."
"Avevi qualche dubbio?"
"No, nessuno. Io mi fido ciecamente di te."
Sollevo lo sguardo e noto la benda nera sul suo occhio destro.
"Cosa ti hanno fatto..."
Con le mani gli contorno il viso ed incrocio i suoi verdi smeraldi come non accadeva da tempo.
"Mi sei mancata così tanto."
"Dimostramelo. Resta qui con me."
Le mie parole sono spigolose come i lineamenti del suo viso.
"Violet lo vorrei tanto, ma conosci la mia posizione. Sono un punto di riferimento per le reclute, Leiden ha bisogno di me."
Il Maggiore è sempre stato così: diretto e irremovibile su alcune questioni, più preoccupato per gli altri che per sé stesso.
"Anch'io ho bisogno di te! Ho tentato di porre fine alla mia vita! Credevo tu fossi morto..."
In qualche modo devo aver fatto breccia nel suo cuore.
"Cosa?!? Dici sul serio? Violet guardami, è la verità?"
Con uno scatto improvviso si crea una certa distanza tra noi.
"Si, è tutto vero. Volevo morire piuttosto che vivere senza di te."
In un attimo mi ritrovo persa nel suo abbraccio, per la prima  volta lo vedo affranto mentre mi stringe a sé soffocando rabbia e dolore.
"Mi dispiace, è solo colpa mia."
Parole che escono dalla sua bocca in un sussurro mi rimbombano nella testa come una strana melodia.
"Non è affatto vero Maggiore, la vera colpevole è la guerra che ci ha ingiustamente divisi."
"Resta il fatto che devo partire, non posso rischiare di perderti una seconda volta."
"Tu non partirai, non senza di me."
La mia determinazione lo incuriosice mettendolo a dura prova.
"Come hai intenzione d'impedirmelo?"
Con fare deciso salgo sulle punte e gli lego le mani attorno alla nuca, poi lo spingo contro la parete e costringo le sue labbra a posarsi contro le mie. Con la lingua indugio nel suo palato mentre lui risponde alla mia provocazione circondandomi la vita con le mani.
"Violet non possiamo, se lo facessi sarei ancora più legato a te, finirei col desiderarti ancora di più..."
Volere e dovere stanno lottando dentro di lui.
"E' ciò che voglio più di ogni altra cosa perché... mi sono innamorata perdutamente di te."
"Violet..."
Con un gesto furtivo mi prende per mano e mi trascina dietro di sé.
"Seguimi."
Non avrei mai potuto immaginare ciò che sarebbe accaduto dopo.
Fine prima parte.



 
   
 
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