Paring: Bentley/Crowley ― Bentley!centric
flash di 500 parole esatte
generi: Commedia, sentimentale
avvertimento: oggetti sexy
su una storia del genere si può scrivere: buone feste? Così, politically corret… questo fandom è un posto bellissimo!

I'm in love with my Devil

La mia bambina. È così che mi chiami, con quel modo solo tuo di scandire il mio nome. Rotola sulla tua lingua tentatrice, s’inzuppa di zucchero e veleno, si espande nella bocca, poi mi appella, mi riempie di brividi che vanno dal profondo del motore a tutta la carrozzeria. Siamo così legati che mi considero parte di te, come so di avere un posto speciale nel tuo cuore. Quando apri il mio sportello con quel tocco delicato e sicuro e ti siedi dentro di me, sembra che tutto sparisca e che al mondo ci siamo solo noi. La pelle dei tuoi pantaloni attillati struscia lenta su quella dei miei sedili, si scalda, ci uniamo, ci appiccichiamo, perché sei sempre ardente. Almeno così cantano i Velvet Underground…Oh, ma anch’io non sono da meno! Quando mi hai detto: “brucia per me, baby, fammi passare attraverso un muro di fuoco!” l’ho fatto senza nessuna esitazione. So cosa hai pensato, sei così orgoglioso della tua fervida immaginazione, è una caratteristica diabolica e non vorrei altro. Ma sono io che ho fatto un miracolo, e non ti ho mai sentito tanto fuso con la mia esistenza. Abbiamo raggiunto l’impossibile, sfidato la legge degli uomini e quella di Dio. O di Satana, se è per questo; non hai padrone, è la cosa di te che più adoro. Sentivo la vernice sciogliersi tutta, i circuiti elettrici impazziti, la benzina che fiammeggiava in una spessa nuvola nera e quanto ti è piaciuto? Dillo, sussurrami frasi innamorate, accarezzami col tuo corpo, blandiscimi. Non sono una brava compagna quando trasformo ogni disco in una raccolta dei Queen? Abbiamo ascoltato tanta musica insieme; nessuna la eguaglia. Quando canti il mio motore fa le fusa, so che te accorgi, non c’è nulla ― nessun desiderio è troppo, non esiste piacere che non ti procurerei ― che ti rifiuterei. Qualche volta mi piacerebbe sfidarti, farmi trovare tutta sporca di fango sui fianchi perché tu mi debba lavare con mani appassionate, sgridandomi come fai con quelle stupide e fortunate piante. Lo so, cosa credi, le voci girano tra noi cose incantate. Mi faresti sentire abusata, e felice di esserlo. Ma ho troppa paura di rivelarmi una delusione, da me ti aspetti solo la perfezione. C’è solo una cosa che mi fa soffrire e non è essere stata abbandonata in vista dell’Apocalisse. So che non volevi, e infatti sono tornata. È quando fai salire lui dentro di me. Quell’angelo biondo che odora di vaniglia e di rose, che si accomoda con la delicatezza di chi vorrebbe evitare i contatti. Te la faccio pagare, cosa credi, che la velocità aumenti per tua iniziativa? Freno e sbando, mi ribello e ruggisco, ma invano. Lo odio, tu lo preferisci a me, lo capisco. Quando scende con quel fare di superiorità detesto che il suo odore resti su di me. Vorrei che lo leccassi via, ma lo porteresti dentro di te e sarebbe una soddisfazione condita d’amarezza. Continua ad amarmi, anche se mi tradisci; io non smetterò mai.

Note: mi duole ammettere che delle canzoni dei Queen “I’m in love with my car” mi pare l’unica brutta. O insomma, per il mio gusto, ma il titolo andava troppo bene!
Velvet underground: I’m sticking with you (Azi, hai ragione: è proprio bibop, ahahaha! A me non piacciono!)
Adoro le storie sugli oggetti: qualcuno è d’accordo? *-*