Introduzione.

Prima di tutto non stava piangendo!
Certo, si era buttata sul letto 3 secondi prima, la testa affondata nel cuscino, il battito accelerato,il respiro irregolare , gli occhi umidi le bruciavano
….ma non stava assolutamente piangendo!!
Di nuovo! Era successo di nuovo, dannazione!
Di nuovo i loro sguardi si erano incrociati, di nuovo una vampata nel petto l’aveva fatta
arrossire e, dinuovo, le sue gambe si erano mosse da sole facendola correre verso la più vicina via di fuga,
dimenticandosi di tutto e di tutti: dell’ appuntamento con Shikamaru, di andare a
prendere Gaara all’asilo e del corso d’arte all’ultima ora con Itachi!
Aveva chiuso la porta a chiave, non voleva parlare con nessuno, non con Shika
che la chiamava al cellulare, non con Kankuro che bussava insistentemente alla porta della sua camera già da un
quarto d’ora e nemmeno, cosa più preoccupante, con Tenten.
Voleva stare da sola, in quel piccolo spazio che Tsunade le aveva permesso di tenere,
con pensieri che si agitavano alla rinfusa nel suo cervello come un alveare di ronzanti
e fastidiosissime api, una marea di voci, suoni e sensazioni in contrasto fra loro: che cosa era successo?
Non era la prima volta che succedeva, no, di sicuro, no, non era la prima volta che si
sentiva così immensamente male e così immensamente bene… non era la prima volta che
sentiva di voler bene a qualcuno, ma non un bene normale, uno violento ma allo stesso tempo dolce,
che ti entra dentro, ti tocca nel profondo che ti riempiva di felicità, ma,
sopratutto in quel caso, di disperazione, Amore… come altro chiamarlo se non cosi? Ma no!
No!!! Come era possibile?! Nonononononono!!!! Non poteva essere
così, ma non poteva essere che così!! Doveva smetterla di fare certi pensieri! Rischiava di diventare matta!!!
Si era innamorata… ancora… di nuovo… solo che questa volta c’era qualcosa di assolutamente diverso e sbagliato….
Si era innamorata mentre era con il suo ragazzo e il “colpevole” di questi dannati sentimenti era una ragazza….
Come lei.