POV’S HERMIONE

Sono qui nella foresta di Dean, sola mentre monto la guardia; Harry sta dormendo dopo il suo turno. Ron invece ci ha abbandonato. Mi ha abbandonato. Senza di lui e con questo medaglione al collo, mi sento vuota, persa in una spirale di pensieri negativi. E questo mi fa rabbia; perché devo sempre soffrire così tanto per lui? In fondo è stata tutta e solo colpa sua. Ma la verità, cara Hermione, è che tu senza quell’idiota non sai vivere: guardati adesso, sei lì seduta in preda alle lacrime mentre pensi ai momenti, belli e brutti, che avete passato insieme e annusi la sciarpa che ha dimenticato sulla sedia, e che tu ora porti al collo, sperando che il suo odore penetri dentro di te, fino nelle ossa, e che allevi il dolore che il suo abbandono ti ha lasciato. Una povera illusa, ecco cosa sei; sai perfettamente che con il ‘crack’ della smaterializzazione di Ron si è spezzato anche il tuo cuore, e non si riparerà fino a quando non lo riavrai accanto a te. Ma, stupida, sai benissimo che non ritornerà; non può ritrovarvi, non con tutti gli incantesimi di protezione e il vostro spostarvi ogni pochi giorni. Sono sola, ecco la verità; dovrei essere forte ma non ce la faccio. Lui non è accanto a me. Non so per quanto tempo potrò resistere così.
 
Cara Hermione,
ti scrivo questa lettera in uno dei pochi momenti di tranquillità che ho: Harry sta dormendo mentre tu sei appena uscita, in cerca di qualcosa da mangiare. Hai il medaglione al collo; non oso e non riesco a immaginare che cosa tu possa provare in questo momento. Su di me quell’affare sta avendo un effetto distruttivo, e sta rovinando il nostro rapporto; ma adesso non sono sotto il suo effetto, e ti assicuro che tutto quello che sto pensando e scrivendo è quello che provo veramente. Non so a cosa possa servire questa lettera, dato che ho deciso di metterla sotto il tuo materasso dopo averle imposto un incantesimo di disillusione, e quindi tu non la troverai né leggerai... In verità so perfettamente perché ti sto lasciando questa lettera; ingenuamente spero che ti possa proteggere e dare coraggio durante questa difficile missione, come dovrei star facendo io in questo momento. Ma io non ce la faccio a continuare; non sono abbastanza. Mi sento un peso per voi; sono sicuro che senza di me sareste più avanti in questa folle impresa. E poi so che senza di me sareste più felici, tu e Harry; niente più Ron in mezzo ai piedi. Inoltre non ce la faccio più a vivere attaccato a quella maledetta radio, sperando ogni singolo giorno di non sentire il nome di mamma, papà, Ginny, Fred, George e tutti gli altri fra le vittime; voglio stargli accanto e proteggerli se necessario. Non sto prendendo questa decisione a cuor leggero, soprattutto adesso che non sono sotto l’influenza del medaglione. Perché so che tu mi mancherai, più di tutti, in ogni singolo istante. Perché ho cercato di proteggerti sempre, come il nostro amico Dobby ha fatto con noi, ma temo di non esserci veramente mai riuscito. A volte folle, proprio come Bellatrix. Perché grazie a te sono rinato dalle mie ceneri, come Fanny. Però a differenza loro, io mi sto arrendendo; sto lottando come Tom Riddle, ma io sono alla fine.
Ma ti giuro Hermione, che io vi cercherò e tornerò da te. Ti cercherò in uno specchio delle Brame perché, sono sicuro, vedrei te. Esattamente come ti vedrei nel mio pensatoio, in tutte le mie foto animate, alla folle ricerca di una Giratempo, in modo che più di una vita venga salvata; la tua e la nostra.
Non sei sola. Io sono vicino a te; sempre.
Ti prego perdonami.
Con tutto il mio amore,
 

Ron

 
 
 
Finalmente posso riposarmi; Harry farà la guardia mentre io rientrerò nella tenda per un po’. Ma so già che farò fatica ad addormentarmi; mi manca il suo leggero russare che mi culla e con il quale mi addormentavo ormai da mesi. Non piangerò nemmeno; semplicemente non ho più lacrime da versare. Spero solo di riuscire ad addormentarmi in fretta e poter dimenticare tutto questo, almeno per qualche ora. Oggi il mio letto non è gelato come al solito, anzi è piacevolmente caldo quando mi metto sotto le coperte; mi piace immaginare che questo calore sia Ron che mi sta abbracciando e dicendomi che andrà tutto bene, ma so che non è così. Vorrei averlo vicino a me.
E finalmente mi assopisco, respirando il profumo della sua sciarpa con l’illusione, o la speranza, che quel calore che sento, in qualche modo, sia lui.