Il Re dei demoni

Introduzione riassuntiva
Nurarihyon rimane gravemente ferito nel tentativo di salvare Yohime dalle fauci del nemico, riesce ad uccidere il suo avversario ma quest'ultimo sferra un contrattacco diretto alla sua amata e così per parare il colpo il Re dei demoni viene ferito dalla lama della spada spirituale generando una ferita profonda e ben presto un'infezione. Yohime in quel momento capisce di essersi innamorata di lui sin dal loro primo incontro, ma non voleva ammetterlo. I suoi poteri curativi non hanno molto effetto su ferite di questo genere, soprattutto se il veleno della lama entra in circolo.

I° Giorno - Il pianto degli amanti
Il Re dei demoni è disteso su una stuoia nella stanza della Principessa Yohime. E' un sonno burrascoso, suda e si dimena circondato da blocchi di ghiaccio, un antico metodo per far scendere la febbre, mentre la Principessa impone le sue mani sullo squarcio che Nurarihyon ha sul petto sperando che i suoi poteri curativi possano salvarlo... forse invano. La lama della spada spirituale ha quasi raggiunto gli organi vitali, Nurarihyon sta lottanto con tutte le sue forze ma il veleno si espande dentro di lui come un fuoco greco.
"Ti prego non lasciarmi, c'è una cosa molto importante che devo dirti."
Yohime cerca di trattenere le lacrime pur vedendolo incosciente e dolorante.
"E' solo colpa mia, se ti avessi ascoltato ora sarebbe diverso..."
La Principessa sprigiona nuovamente il suo potere ma i risultati sono quasi nulli, il sangue si è placato con le garze, ma la ferita è così profonda che Yohime può quasi scorgere il suo cuore.

II° Giorno - Nessuno muore se vive nel cuore di qualcun altro
Nell'attesa che Nurarihyon riprenda i sensi Yohime si è accoccolata al suo fianco, in dormiveglia. Le speranze nel rivedere  quegli occhi vivaci, che le scrutavano dentro, sono flebili come i battiti dell'uomo che ama.
"Nurarihyon sei il guerriero più forte che io abbia mai conosciuto, non puoi andartene così..."
I poteri di Yohime sono allo stremo.
"Ouji-Sama perderete i sensi di questo passo."
La servitù vuole fermarla ma lei continua imperterrita per la sua strada. Vuole stringersi ancora in quell'abbraccio, arrossire per uno sguardo.
"Glielo devo, lui mi ha salvato la vita."
Yohime non è mai stata più decisa.
"In questo caso vi chiedo solo di fare attenzione. Signorina."
La servitù si congeda uscendo dalla stanza incapace di sovrastare i sentimenti della Principessa per quell'affascinante spirito libero che ora giace immobile come se fosse stato punto da un fuso avvelenato.

III° Giorno - Fiori di ciliegio
" Nurarihyon non so se potrò mai dirtelo ma vorrei che tu sapessi una cosa."
Yohime parla al suo corpo come se lui potesse sentirla in un modo o nell'altro.
"Anche per me è stato Amore sin dal nostro primo incontro. Non avevo mai provato nulla di simile, né tantomento interagito con un uomo che non fosse mio padre. Mi sentivo impacciata, non sapevo cosa dire... quando mi hai proposto di sposarti volevo accettare seduta stante ma le regole che mi sono state insegnate qui nella villa sono molto severe al riguardo. Ora sono pronta a rischiare, ad uscire dalla mia gabbia per vivere insieme a te: io Ti Amo."
Con voce tremolante Yohime parla al cuore di Nurarihyon, con un gesto istintivo si china verso di lui e lo bacia con tenerezza versando qualche lacrima che scivola sul viso del ragazzo.
"Yohime."
Improvvisamente il Re dei demoni apre gli occhi e le afferra un polso.
" Nurarihyon."
Lei si porta le mani al viso per coprire gli occhi gonfi dal pianto.
"Non piangere, non sono morto. Le tue labbra sono morbide come petali di rosa."
Dopo l'affermazione di Nurarihyon lei arrossisce accennando un sorriso.
"Credo di aver compreso che accetti la mia proposta di matrimonio."
Dice lui sedendosi a gambe incrociate.
"Fai attenzione, sei ferito!"
"Tranquilla, mi capita spesso di riportare ferite simili..."
"Se starai con me non permetterò che accada, ti terrò d'occhio."
"Quindi è un si? Aspetta... prima di rispondere ho una cosa per te."
Nurarihyon sfila un pettine* finemente decorato dal suo kimono e lo infila fra i lunghi capelli di Yohime.
"Vuoi diventare la mia sposa?"
Yohime non attende un secondo di più e risponde entusiasta.
"Si, lo voglio!"
Nurarihyon le dà un bacio passionale facendole perdere il senso del tempo e dello spazio.
"Yohime."
"Si?"
Lui la stringe fra le braccia passando le mani attorno ai suoi fianchi fino alla vita.
"Sarai sempre la mia preferita, intendo tra le altre..."
Dice cercando di rimanere serio e composto.
"In che senso??"
"Beh io sono il Re dei demoni posso avere delle concubine..."
"Sei forse impazzito?"
"Sei gelosa?"
"Sei terribile."
"Ma ti pare che farei una cosa simile? Se ho te come sposa non voglio nessun'altra."
Il precedente tono scherzoso di Nurarihyon si trasforma in una promessa per la vita.
"Dici sul serio?"
"Certo, stavo solo scherzando. Altrimenti non ti avrei osservata per tutto questo tempo, ma soprattutto non sarei stato così insistente se non vessi visto qualcosa di speciale in te."
Dai suoi occhi traspare la sincerità delle sue parole. Qualche ora dopo, verso sera, Nurarihyon e Yohime si uniscono nel vincolo del matrimonio giurandosi eterno amore. Yohime si trasferisce nell'enorme casa del Re dei demoni e da lì ha inizio la loro storia, con giornate fatte d'amore, incomprensioni, gelosie, passione, sorrisi e tutto ciò che la vita ha da offrirgli.
Fine.

*Equivale a fare una proposta di matrimonio.