Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Never_alone20206    30/12/2019    3 recensioni
Rin Yoshida, ragazza ventenne, orfana e sorella di due fratelli pasticcioni, passa la sua vita a lavorare come cameriera per arrivare a fine mese. Cosa succederà quando un giorno, nel ristorante in cui lavora, si presenta Sesshomaru Taisho, uno degli uomini più ricchi del Giappone, che durante un'appuntamento con Kagura Yamamoto, organizzato dalla madre, dichiara di essere già impegnato con lei e la bacia ?
Rin si ritroverà costretta ad accettare la proposta di Izayoi Taisho, madre di Sesshomaru, di ammagliare e sposare il figlio in cambio di denaro per suo fratello maggiore, il quale rischia di essere ucciso a causa dei debiti.
Tratto dal prologo:
Ho la sensazione di aver preso un palo in pieno e che questo sia uno dei miei tanti sogni che riguardano Taisho, senza, ovviamente, la parte erotica.
Aspettate, da quando ci frequentavamo? E perché si stava alzando? E perché si sta avvicinando? E perché mi stava prendendo il viso fra le sue fantastiche mani? E perché il suo volto privo di imperfezioni era così vicino al mio? E perché l'uomo più desiderato di tutto il Giappone mi stava baciando?
Cosa diavolo stava succedendo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO IN REVISIONE 



"Rin-chan non devi arrivare in ritardo, mio figlio adora la puntualità e purtroppo questa non fa parte dei tuoi pochi pregi"


Avanti Rin, riempi i polmoni di quest'aria che sa di mandorle dolci, fingi di non aver sentito, tenta di non urlare svegliando ospiti e personale incluso,calmati.
Non è così male in fondo, Izayoi ti ha solamente svegliato due ore prima del dovuto, due ore durante le quali  avresti potuto sognare il tuo capo imperlato di gocce di acqua provenienti da una doccia calda.
Sospiro involontariamente mentre la voglia di imprecare si sta impossessando delle mie corde vocali.

"...e mi raccomando cerca di non ferirti nel bosco, con la tua imbranataggine potresti perdere un arto. Ci sentiamo sta sera, un bacino !!"

Il mio cervello sta rielaborando l'ultima frase proferita dalla signora Taisho che risulta alquanto incomprensibile ai i miei neuroni. 
Ovviamente i miei due neuroni,come me del resto, non sono mattutini.Ha accennato qualcosa riguardo un bosco, cosa che potrebbe voler dire una passeggiata in natura. Non capisco la sua preoccupazione, io adoro il fango e gli alberi, soprattutto quando si trovano nello stesso luogo.
Va bene, lo ammetto, quello che ho appena detto non ha alcun senso. Intendo che adoro stare all'aperto, lontana dalla vasta tecnologia che regna ovunque. Finalmente un momento di svago.
Mi alzo dal morbidissimo e accogliente letto dirigendomi poi nella stanza dinanzi all'armadio,nonché bagno. Devo assolutamente darmi una sistemata, sembro Bigfoot.

*****
"Buongiorno cherié"

Santi Kami, adesso non si può neanche uscire tranquilli dalla propria stanza senza ritrovarsi esseri bizzarri ovunque! Esseri dall'aspetto demonico, alti come una montagna e cugini di Kagura Yamamoto !
Mi giro lentamente, i miei occhi assumono un taglio felino, molto simile a quello di Sesshomaru quando uso un linguaggio un po'...ecco, scurrile. Naraku mi sta guardando con un sorriso da ebete stampato in faccia, sembra quasi forzato. 
Ha la mia stessa identica espressione di quando ero stitica e mi sforzavo più del dovuto, quando diventavo rossa e soprattutto quando avevo cinque anni. 
Non capisco perché io debba sempre incontrarlo, non voglio condividere l'aria con lui, potrei diventare una vipera. 

"Buongiorno signor Yamamoto" biascico ancora assonnata e molto irritata.
"Sei pronta per una lunga giornata? " mi domanda ghignando appoggiandosi allo stipite della mia porta che ,a proposito, dovrei chiudere.
"In realtà non so ancora in cosa consisterà la "lunga giornata" " dico gesticolando con le dita.
"Nulla di particolare. Non ci capita di venire spesso in questo piccolo angolo di terra, allora è stato deciso di fare una pausa dai nostri lavori e rilassarci un po"

Non è assolutamente una cattiva idea! Anzi, credo sia una delle poche cose belle che mi siano capitate in queste ultime settimane. Anzi, direi l'unica.

"Sei molto carina con questa tuta aderente, sai Rin?" 

Ma lui perché è ancora qua? I miei occhi sembrano scagliare fulmini, sarebbe dovuto scappare già' da un pezzo. Però ora che ci penso non ha tutti i torti. Un po' stretta è, forse troppo. Naraku continua a scrutarmi dalla testa ai piedi rendendo la situazione ancora più imbarazzante se possibile.
Spero perda qualche decimo di vista.

"La ringrazio signor Yamamoto, è molto gentile. Le posso chiedere come mai mi stava aspettando davanti la porta?" chiedo con un sorriso teso cercando di nascondere la frustrazione.
"Prima di iniziare questa piccola avventura volevo chiederti di fare colazione con me" risponde mantenendo il ghigno inquietante che si è stampato in faccia fin da quando mi ha vista uscire dalla stanza.
" E' un ordine ?" dico facendogli notare che la sua non fosse una domanda ma un'imposizione vera e propria.
"Oh cara, assolutamente no.Ma diciamo che non ho avuto ancora modo diciamo ..." fa una pausa mentre mi sforzo di non roteare gli occhi e sbuffare "...di conoscerti come vorrei "conclude rilasciando nell'aria una risata simile al suono delle unghie che graffiano una lavagna.
Okay, forse sono un po' tragica.
"Quindi approfitterò di questa giornata per scoprire quello che si nasconde dietro a quel tuo bel viso che hai Rin-chan"

Ora non sorride più mentre lo sguardo diventa sempre più pesante,intenso,quasi spaventoso. Lo guardo mentre poggia una mano sulla porta ormai chiusa, proprio sopra la mia testa mentre con l'altra cerca di prendermi una ciocca di capelli. 
Sto per scoppiare a ridere.
Rin trattieniti, dai su, fai finta che non sia così ridicolo.
Vi starete chiedendo : esistono veramente donne che trovano gesti come questi, insomma...virili, eccitanti? La risposta è, purtroppo, sì.
In ufficio oltre a dover subire la stronzaggine di Sesshomaru devo anche reggere i commenti poco casti  delle mie colleghe riguardo il mio capo e il suo socio. Diciamo che Naraku si è portato a letto parecchie donne di notevole bellezza. Come? Non si sa. Apparentemente queste frasi funzionano veramente. O forse potrebbe essere il suo aspetto? Beh, sicuramente madre natura è stata molto generosa con lui. Non posso negarlo. Ma ha un qualcosa che mi ha sempre tenuta lontano. Forse il suo metodo di approccio simile a quello dei ragazzini delle medie? Può darsi.

"Signor Yamomoto, apprezzo molto il fatto che lei mi voglia conoscere più a fondo ..." dico dopo aver fatto un lungo respiro " ...ma non sono dell'umore oggi, vorrei stare un po' da sola, ho molte cose a cui pensare. Sarà per un'altra volta" chiudo declinando l'apparente invito mentre lui abbassa entrambe le mani.
Ha uno sguardo incredulo, imbambolato. Sembra parecchio confuso.
"Capisco" dice incurvando nuovamente le labbra verso l'alto per poi proseguire" Questa volta ti lascio andare Rin, sarà per la prossima"
 
Sbaglio o sembrava quasi una minaccia ?
Si volta per andarsene, ma non prima di lanciarmi un'ultima occhiata tagliente e quasi cattiva. Questa conversazione è durata più del dovuto. 
Ho solo voglia di prendere un po' di aria fresca. Inizio a camminare senza sapere in realtà dove recarmi precisamente.
Sono così stanca. Ho quasi passato la notte in bianco. 
Non so cosa mi sia preso ieri sera. Forse sarà stato il viaggio, la stanchezza, gli ormoni che non sapevo di avere, non lo so. Ma io ho dato un bacio sulla fronte a Sesshomaru. Ho percepito una tensione che non avevo mai avvertito prima. 
Diciamo che una volta tornata in camera ho fatto molti pensierini sul mio capo. Pensierini decisamente spudorati, indecenti. Potrei essere accusata di stupro immaginario se si potesse vedere ciò che una persona ha in testa.

"Oh Rin eccoti" 

Sakura spunta da dietro le mie spalle provocandomi una sorta di infarto. Il mio cuoricino ha smesso di battere e sono quasi sicura di non star più respirando. 

" Ma Sakura sei impazzita ?" urlo cercando di riprendermi dallo spavento.

Adesso pensandoci, non vi ho mai parlato di Sakura. 
Questo adorabile tesoro è la segretaria di Kagura Yamamoto.
Grazie al suo ruolo importante all'interno della Compagnia Taisho quella vipera velenosa è costantemente in rapporto con Sesshomaru. 
E' arrivato il momento di raccontare una breve storia divertente.
Il mio capo ha sempre visto innumerevoli donne, senza mai ufficializzare alcuna relazione a detta dei giornalisti. Quando Naraku, erede della famiglia Yamamoto, decise di introdurre sua cugina nel mondo degli affari, nonché qualche mese fa, Izayoi ha visto in lei un ottimo partito per suo figlio Sesshomaru.
Evidentemente mantenere i rapporto con gli Yamamoto è estremamente importante. Non ho ancora scoperto le ragioni di tutto ciò, ma prima o poi lo saprò.
Dopo il palese rifiuto Kagura non ha mai mollato in realtà, appena ha l'occasione cerca sempre di spiccare agli occhi del mio "innamorato". 
Dal mio canto ho cercato di evitarla costantemente. Non me la sentivo più di rispondere ai suoi interrogativi. Non sapevo più che inventarmi. E soprattutto non avevo mai parlato con Sesshoamaru riguardo quello che accadde al ristorante settimane fa. Ho sempre cercato di evitare l'argomento, sono sempre scappata e lui non è mai sembrato particolarmente interessato ad avere delle risposte a sua volta. 
Nonostante la raccomandazione fosse da parte di Izayoi non mi ha mai domandato nulla.

"Scusami Rin-chan" dice fra una risata e l'altra infastidendomi ulteriormente.
"Senti, mi potresti spiegare meglio che cosa si farà oggi? "domando incuriosita cercando di scacciare le mie riflessioni.
"Certo tesoro. Faremo una bella e lunga passeggiata per i boschi. Visiteremo dei tempi e sta sera ci sarà anche un enorme falò, ci credi ?"  risponde con fervore. Potrei giurare di vedere le fiamme del fuoco nelle sue pipille.
 
Le ultime parole di Sakura si disperdono nell'aria che ci circonda. Le mie orecchie si tappano istantaneamente, i miei palmi iniziano a sudare e inizio a sentire la temperatura corporea salire.
I miei occhi puntano verso la figura che sta dietro alle sue minuscole spalle, cerco di deglutire ma non ci riesco. La tuta abbinata alla mia sembra fatta su misura, i capelli lunghi e argentati sono raccolti in una elegante treccia che gli evidenzia ancora di più i tratti del viso. Le labbra fini sono unite in una linea quasi perfettamente dritta, gli occhi esaminano con disinteresse qualsiasi cosa lo circondi. Sta aspettando che tutti finiscano di fare colazione probabilmente. 

"Rin,ma mi stai ascoltando?" 

La voce acuta che riecheggia nell'aria e che a primo impatto mi sembra un' eco mi riporta alla realtà. 
E apparentemente non solo me.
Tutti ci stanno fissando.
Mi sento, direi, alquanto osservata, ma questo non mi pesa più di tanto. 
Vorrei solo sapere se anche lui mi ha notato. E vorrei anche sapere da quando queste cose mi interessano.
Insomma, fino a ieri lo destavo o almeno così pensavo.
Certo, mi ha sempre attirato fisicamente. Ma potete farmene una colpa? 
Forse il mio subconscio ha capito che deve darsi da fare ? Che deve portare a termine il compito che mi è stato assegnato da Izayoi ?
Oh Kami, ammazzatemi .

"Scusami Sakura, non ho chiuso occhio quasi tutta la notte" rispondo omettendo la chiamata che mi è stata fatta qualche ora prima.
"Mi dispiace Rin-chan, vado a prendermi dell'acqua, ne vuoi un po'?"

Dopo aver rifiutato educatamente la proposta della mia collega cerco una poltrona per potermi riposare. Le mie gambe non reggono già più e la testa mi sta scoppiando.
Diamine, ci devono essere da qualche parte, giusto?
Ah eccola là, vai Rin, è arrivato il momento anche per te, occupala e possibilmente addormentati perché hai due occhiaie che sembrano delle pentole.
Forse non ha molto senso quello che ho appena pensato. 
Sto correndo con una velocità pari a quella di un bradipo, appena mi trovo a un metro da quello che sembra un comodo cuscino i miei timpani vengono sommersi da delle soavi note musicali e femminili.

"Buongiorno a tutti, vi ricordo che la partenza è fra cinque minuti, siete pregati di non allontanarvi dalla nostra guida e dai vostri compagni. Mi raccomando, attenetevi al programma già stabilito in precedenza"

Oh che carina, sta parlando del programma di cui io non ho mai sentito parlare. 
Di cui nessuno mi aveva detto nulla fino a una decina di secondi fa.
Si, come avrete capito la voce appartiene alla bellissima e affascinante Kagura Yamamoto.
Mi si stanno sciogliendo le ossa.
Almeno sono seduta, una gioia nella vita.

"Buongiorno Rin"

Fermi tutti.
Finalmente.
Finalmente sento la sua meravigliosa voce.
Ho le lacrime che si rifiutano di scendere.
Okay, in realtà non le ho. Sono troppo irrequieta per piangere.
Di fronte a me si presenta Sesshomaru Taisho in tutto il suo splendore. Il suo profumo mi pizzica le narici, mi ammaglia. Alzo la testa cercando con disperazione le sue iridi color miele senza trovare tanti ostacoli. Noto quasi una sfumatura di divertimento nel suo sguardo, la linea rigida delle sue labbra di trasforma in un piccolo e accennatissimo ghigno beffardo mentre si avvicina sempre di più.

"Buongiorno Sesshomaru" rispondo a mia volta sussurrando" Dormito bene? E' pronto per la passeggiata? " domando semplicemente per udire di nuovo la sua voce.
Lo osservo mentre inarca un sopracciglio. Forse perché l'ho chiamato per nome o forse perché ho fatto le due domande più stupide al mondo?
Beh, per forza la seconda.

"Rin, non abbiamo tempo da perdere in passeggiate. Devi esercitarti ad esporre il progetto" risponde trascurando la prima domanda. E' così distaccato.  
"Ma io mi sono svegliata presto per questo..." dico sull'orlo di una crisi nervosa tentando di non strapparmi capello per capello.
"Eppure di non mi sembra di aver fatto alcun riferimento alle attività che si sarebbero svolte oggi. Mi pare di averti semplicemente detto di renderti presentabile per le otto"

Mi zittisco all'istante.
Impallidisco.
Ora svengo.
Sento come il sangue ha smesso di scorrere all'interno delle mie vene. 
I miei neuroni sono diventati neutroni.
Sono morta.

"C-cioè ... i-io volevo dire che è da quando s-sono sveglia c-che ..." cerco invano di continuare la frase ma i suoi occhi si assottigliano man mano che proseguo a parlare. Sa che sto mentendo o meglio, che sto evitando di dirgli la verità  "... c-che tutti mi parlano d-di ...sì, di questa g-giornata "  diciamo che la mancanza di saliva non è molto d'aiuto. E lo sguardo indagatore e glaciale che mi sta scrutando sembra che voglia spogliarmi dai miei segreti. E' come se stesse privando a leggermi dentro " Insomma, è da quando sono sveglia che tutti parlano di questa giornata e io mi sono dimenticata di quello che mi hai detto ieri sera e quindi pensavo ...pensavo " dico tutto d'un fiato, talmente veloce che sono sicura che non solo la grammatica sia sbagliata ma che Sesshomaru non ci abbia capito un tubo. 
Anche perché non l'ho capito manco io.

"L'ho deciso ieri sera. Nessuno poteva saperlo" proferisce quasi annoiato" Seguimi" mi ordina subito dopo.

Senza spiccicare parola, cammino dietro di lui in un silenzio tombale lungo il corridoio che sembra infinito. Mille pensieri mi attraversano la mente, ho paura che possa sospettare qualcosa.
Si ferma dinanzi ad una gigantesca porta color ruggine, simile alle foglie che cadono durante l'autunno. 
Spinge le ante, trattengo il respiro fino a quando non sento i miei polmoni quasi scoppiare.
Mi fa entrare per prima, sento il suo sguardo divorarmi la schiena. Sento un formicolio in tutto il corpo.
E' agitazione, nervosismo, ansia.
I miei occhi percorrono centinaia di scaffali colmi di libri di qualsiasi tipologia prima di realizzare che siamo in una biblioteca.
Una biblioteca molto probabilmente personale o almeno dedicata solo ai membri della famiglia.
Mi supera velocemente. Si siede su una scrivania adagiata proprio al centro dell'enorme stanza.
Mi fa segno con la testa di accomodarmi sul divano che c'è di fronte alla scrivania, in mezzo a separarli c'è un tavolino in vetro.
Devo dire che ha una passione per il color bordeaux e tutte le sue varie sfumature. 
Sono spiazzata.
Punta i suoi due cerchi ambrati nei miei color pece. Il battiti del mio cuore accelerano. Continuo a mordermi le labbra nervosamente volendo sparire proprio in questo momento.
In una frazione di secondo me lo ritrovo a mezzo centimetro dal mio volto,con la mia schiena schiacciata contro il divano. La sua mano sinistra è appoggiata ad uno dei braccioli del divano mentre l'altra va ad appoggiarsi sulla mia guancia. Inizialmente quello che sembrava una presa gentile si trasforma in un qualcosa di più violento.

"Senti deliziosa creatura, ti dò un minuto a disposizione per spiegarmi che tipo di relazione hai con mia madre"

Sono fottuta.



Angolo mio : Non so come, non so perché, sono tornata. Ho acceso il computer e per curiosità sono andata a vedere qual è stata l'ultima cosa che ho scritto.
                      E boooooom, ho trovato questo capitolo iniziato.
                      Siccome non scrivo da tanto e non mi ricordo molto le idee che avevo due anni fa è un po' difficile far combaciare i capitoli antecedenti magari anche solo con questo nuovo.
                     E per questo ci posso essere degli errori.
                     Chiedo venia. Non so quanto sia giusto quello che ho scritto, ma è tardi e sono troppo emozionata dato che non metto un capitolo da secoli.
                     Cercherò di chiarire meglio le cose nel prossimo capitolo che pubblicherò appena avrò del tempo e che sarà decisamente molto più lungo.
                     Ringrazio a chi segue ancora questa storia e alla prossima.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Never_alone20206