Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Mareblu    30/12/2019    0 recensioni
Jason si rende conto di provare nuovi sentimenti nei confronti di Nico, ma dovrà scontrarsi con la gelosia di Percy, determinato a fare breccia nel cuore del giovane figlio di Ade.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le parole di Piper in quel momento risuonarono del tutto distanti e prive di significato,  del tutto contorte e incomprensibili, così come lo era quella situazione paradossale a cui Jason era stato, suo malgrado, costretto ad assistere. Ignorava soprattutto come fosse stato messo in mezzo a quella conversazione tra figli di Afrodite su cosmetici, vestiti e borsette da abbinare, sorprendendosi della ragazza, mai fino a quel momento realmente interessata a tali argomenti e sempre ritenuta, quasi da tutti, una sorta di maschiaccio. Ma ciò non cambiava che Piper McLean fosse una delle ragazze più belle che Jason avesse mai visto, e ciò che da sempre lo aveva colpito di lei erano stati i suoi magnifici occhi a mandorla dagli splendidi riflessi caledoiscopici dai riverberi marroni, verdi e talvolta blu. Da sempre si era dimostrata amorevole e premurosa nei suoi confronti e con il tempo era stata in grado di accettare le sue origini divine e trarne la propria forza; probabilmente non possedeva il vigore di un figlio di Ares, nè l'intelligenza di un figlio di Atena, nè tantomeno l'ingegno di un figlio di Efesto; non possedeva poteri spettacolari come quelli di Percy Jackson, Nico Di Angelo e perfino del suo stesso ragazzo, ma nel corso degli anni si era potuta rendere conto, attraverso numerosi pericoli e peripezie, di valere realmente allo stesso modo dei suoi amici senza dover necessitare di poteri strabilianti o di particolari abilità fisiche; aveva invece capito quanto fossero realmente importanti i sentimenti. Non si trattava di un mero sentimentalismo, ma piuttosto di una capacità, talvolta rara, di riuscire ad esternare le proprie emozioni, così come comprenderne le altrui e  avvalersene per sostenere non solo se stessa, ma tutti i suoi amici, ed è proprio grazie a questa sua capacità che Piper McLean si era dimostrata una vera eroina.  Jason si trovò in quel modo stordito in quella conversione di cui la figlia di Afrodite ne era diventata la vox media, non riconoscendo più quell'avversione che da sempre aveva provato nei confronti della superficialità materiale dei suoi fratellastri e che l'aveva spinta a distinguersi da essi attraverso un aspetto più trasandato e in particolar modo tramite il rifiuto di trucchi e di vestiti alla moda; ma già da tempo il ragazzo si era reso conto di non riconoscere più niente di quella che era stata la sua ragazza per moltissimo tempo. Il rapporto tra loro due era destinato a terminare, era sempre stato un illusione, opera della Foschia di Era, che per molti anni avevano celato a Jason quali fossero i suoi reali sentimenti e soprattutto nei confronti di chi. A lungo lo avevano tormentato pensieri spaventosi, tremendamente radicali e che avrebbero in questo modo sconvolto tutta l'aurea sicurezza che si era creato intorno. Tutti, infatti, mostravano enorme rispetto nei confronti di colui che era  il Figlio di Roma e di Giove, Pontefice Massimo, Centurione della Quinta Coorte e  Pretore della dodicesima legione, colui che aveva rovesciato il trono nero di Crono e distrutto il titano Krio con le sue stesse mani. Jason Grace si era rivelato essere un ragazzo molto serio e dall'umorismo moderato, ma allo stesso tempo  molto dolce, gentile, umile e soprattutto dallo spiccato senso dell'onore. Da sempre aveva dovuto far i conti con la responsabilità di essere il leader e il figlio del re degli dei, peso che gravava fortemente sulle sue spalle. Ma ciò che più struggeva il giovane semidio era l'essere sempre considerato ''troppo perfetto'' dai suoi amici, sempre intento a compiere tutto nella maniera migliore e nel modo più onorevole possibile. In realtà Jason si era presto ben reso conto delle sue debolezze e delle sue fragilità che necessariamente aveva dovuto mascherare di fronte agli altri per salvagurdare il suo decoro da leader romano. Tutti questi sentimenti contraddittori vorticavano frastornatamente nella mente del ragazzo, costringendolo a notti insonni trascorse a cercare il consiglio delle stelle, probabilmente le uniche a non aspettarsi nulla da lui e a non osservare minuziosamente ogni sua azione per cogliere sul fatto un minimo errore . Tuttavia le stelle non erano in grado di giovare all'animo diviso in due del giovane; da una parte infatti la sua parte di Jason Grace, umile ragazzo di non appena 20 anni, chiedeva di liberarlo da quelle catene soffocanti, dall'altra il rigido Figlio di Giove, ribadiva il suo etereo senso del dovere che non poteva permettersi di cadere in errore di fronte agli altri, neanche di fronte a se stesso. Così con il lungo corso delle notti stellate Jason sospirava amaramente implorando il silenzioso aiuto da parte di quei punti luminosi, accompagnando il loro eterno moto alle sue lacrime, estensione esteriore di un supplizio interno disperato. Nè tantomeno poteva rivolgersi al padre Giove, che sicuramente avrebbe rimproverato il figlio per la propria debolezza d'animo e lo avrebbe spronato a dimostrarsi un vero romano, ligio ai doveri e pius. Questo conflitto interiore rendeva il semidio ogni giorno più cupo, e nessuno sembrava rendersi conto del dolore che sembrava pervadere tutte le sue membra; tantomeno Piper si mostrava interessata al suo profondo stato di sofferenza, nonostante le fosse bastata un'occhiata ai suoi profondi occhi blu cobalto per rendersi conto quanto fosse intimamente tormentato. In realtà Piper si era resa conto di non contare più realmente per Jason, e che il suo maceramento interiore fosse dovuto anche in larga parte ai nuovi sentimenti che il giovane aveva cominciato a provare già da molto tempo nei confronti di Nico Di Angelo. Piper McLean dunque si era definitivamente messa da parte per amore del figlio di Giove, consapevole di non poter più provvedere alla sua felicità, e di doverlo lasciare andare. D'altra parte il giovane straziava eccessivamente il suo animo per cogliere l'estremo gesto d'amore di Piper, e così lentamente si erano allontanati l'uno dall'altro.
Ormai stufo di quella commedia imbarazzante, Jason decise di ritirarsi nella sua casa, dedicata a Zeus, la più grande e la più massiccia tra tutte. Una volta solo, con la sola presenza dell'enorme statua di suo padre alta 6 metri, collocata nel mezzo della stanza, e delle innumerevoli aquile d'oro incastrate tra le nicchie del muro, il ragazzo guardò la sua immagine riflessa nello specchio e per un momento se ne compiacque. Tutte le ragazze lo consideravano un autentico Dio vivente, perfino la stessa Afrodite si era complimentata per il suo aspetto; Jason Grace poteva vantare di tratti regali da statua romana, dagli occhi blu e dai corti capelli biondo chiaro dal taglio militare ma che dal suo arrivo al Campo Mezzosangue aveva cominciato a lasciar crescere. Molto alto, il fisico del ragazzo faceva impazzire chiunque: possente, atletico, ben proporzionato, quasi da sembrare scolpito; l'interno del braccio sinistro mostrava il tatuaggio di un'aquila romana accompagnata dalla scritta SPQR seguita da dodici linee, che testimoniavano la sua presenza al Campo Giove fin dalla sua tenera età. Ma ciò che sicuramente lo rendeva attraente consisteva in una cicatrice situata all'angolo del labbro che da piccolo si era procurato cercando di mangiare una cucitrice. Immerso nella propria contemplazione Jason si concentrò sul viso, che ogni giorno doveva costringere in un'espressione seria e priva di qualsiasi emozione,e per un attimo non si riconobbe. Ciò nonostante un lampo attraversò gli occhi vacui del ragazzo e pochi secondi dopo si trovò di fronte ad una parete vuota con frantumi di vetro sparsi per la casa e le mani insanguinate, ma con il cuore più leggero, giacchè una parte di Jason Grace aveva iniziato a prevalere sul Figlio di Giove.
-Bentornato Jason Grace-
Il ragazzo sorrise a questo pensiero e si diresse verso l'uscita della sua casa, intenzionato a riprendere in mano la propria vita, il proprio IO, senza più nascondersi dietro ad un titolo o ad un'origine divina; e la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata cercare Nico.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Mareblu