Il giovane
padawan corse accanto a Qui Gon “Maestro state
bene?”
“Si .
Obi Wan adesso mi sento meglio. Sei stato eccezionale
mio giovane allievo.” Disse
l’uomo
posandogli una mano sulla spalla e stringendogliela con affetto.
Il Maestro Jedi
tentò di sollevarsi ma Obi Wan si accostò a
lui e disse “vieni Maestro appoggiati a me.”
“Sono
pesante Obi Wan.” Disse Qui Gon.
“Tu
non sarai mai pesante per me, Maestro” disse Obi Wan
sorridendo, e si fece passare il braccio di Qui Gon sulle sue spalle e
lo aiutò
ad alzarsi sostenendo tutto il suo peso.
Camminavano
così, il possente Maestro Jedi che zoppicava e si
appoggiava al suo padawan, quando incontrarono la regina e un gruppo di
guardie
che stavano correndo verso di loro.
Appena li vide
il sorriso di Padme Amidala si allargò e disse
“siete riusciti a battere quel mostro, sono così
contenta. Anche noi abbiamo
conseguito una vittoria, grazie anche al piccolo Anakin.”
Poi vide che Obi
Wan sosteneva Qui Gon e disse “Cosa è
successo Maestro Jedi ?”
Gli rispose Obi
Wan che disse “il Maestro Qui Gon è rimasto
ferito nel combattimento. Bisogna portarlo in infermeria.”
Subito furono
chiamati dei medici che caricavano il Maestro
Jedi sulla barella e lo portarono nell’infermeria del palazzo
reale.
Qualche ora dopo
in una stanza del palazzo reale di Theed
dove Qui Gon era ricoverato si stava svolgendo una particolare scena:
Qui Gon,
infine, aveva saputo dalla Regina il ruolo che il piccolo Anakin aveva
svolto
nella battaglia.
Ora il ragazzino
era di fronte al possente Maestro Jedi che
lo stava rimproverando. Obi Wan, che non lo lasciava un attimo solo,
era in un
angolo della stanza con le braccia incrociate sul petto e nascoste
nelle ampie
maniche della tunica jedi.
“Che
cosa ti avevo detto Anakin, non dovevi lasciare la
cabina di quel caccia, dovevi rimanere lì dentro al sicuro.
Se ti fosse
successo qualcosa mi dici come mi sarei sentito.”
Il ragazzino con
aria contrita rispose “ma io non ho fatto
niente Maestro. Il caccia è partito da solo e mi sono
ritrovato nello spazio in
mezzo alla battaglia. Diglielo tu R2, non è vero che
è andata così?”
Il droide
fischiettò appoggiando il suo padroncino.
Qui Gon lo
guardò dubbioso. Anakin volse lo sguardo, per
sostegno anche al giovane padawan di Qui Gon, che stava lì
vicino. Ma anche Obi
Wan gli lanciò un’occhiata perplessa. Anakin
chinò il capo e strofinando
un piede sul pavimento mormorò “bhe,
forse ho
spinto qualche pulsante.” Poi continuò guardando
Qui Gon. “Ma Padmé era in
pericolo Maestro, c’erano quei droidi che le stavano sparando
contro e così ho
cercato di aiutarla, poi il caccia si è messo in moto e non
sono più riuscito a
fermarlo. E così mi sono trovato in mezzo alla
battaglia.”
Il viso del
Maestro Jedi accennò un sorriso “Va bene Anakin
ho capito. Ora vai in camera tua e inizia a fare quegli esercizi di
meditazione
che ti ho insegnato.”
“Va
bene Maestro.” Disse il ragazzino uscendo dalla stanza.
“Ne
avrai di lavoro da fare con lui, Maestro.” Disse Obi Wan
sorridendo, poi continuò “a proposito il Consiglio
Jedi arriverà
domani mattina. Vengono per
verificare le tue condizioni…”
“E a
congratularsi con te Obi Wan. Hai ucciso un sith, non
accadeva da molto tempo che un jedi non si scontrasse con un sith. E
gli
suggerirò di darti il grado di cavaliere Jedi senza farti
passare i test.” Lo
anticipò Qui Gon. “Sei stato un bravo allievo Obi
Wan e sono sicuro che diventerai
un grande cavaliere Jedi.”
Il giovane
arrossì leggermente e disse “ti ringrazio
Maestro.”
Il giorno dopo
Obi Wan e la regina Amidala erano sul campo di
atterraggio ad aspettare l’arrivo dei Jedi che facevano parte
del Consiglio.
Subito prima della loro nave però atterrò
un'altra nave. Il giovane Jedi guardò
la regina per chiedergli spiegazione e la fanciulla disse “mi
dispiace Obi Wan
mi sono dimenticata di avvisarvi che Senatore Palpatine, anzi il
Cancelliere
Supremo ha chiesto di atterrare prima. E’ stato appena eletto
ed è venuto qui
per congratularsi con me per questa vittoria contro la Federazione dei
Mercanti.”
La nave
atterrò e ne uscì un uomo di corporatura robusta,
Obi
Wan l’aveva già visto una volta o due: era il
Senatore Sheev Palpatine. Ora
indossava gli sfarzosi abiti da Cancelliere Supremo
ed era seguito dalle guardie della
Repubblica.
Dietro di lui
stavano arrivando il Consiglio dei Jedi quasi
al completo.
La Regina
Amidala andò verso di lui e sorridendo disse “Mi
congratulo per la vostra elezione, cancelliere.”
“Il
vostro coraggio ha salvato il nostro popolo, Maestà
è con
voi che dobbiamo congratularci.” Rispose l’uomo.
Poi continuò guardandosi
intorno “Dov’è il ragazzo a cui dobbiamo
la nostra vittoria sulla Federazione?”
Amidala si
girò verso le sue ancelle e mormorò qualcosa e
poi
disse “L’ho mandato a chiamare. Arriverà
subito. Ora Cancelliere vorrei
presentarvi il Jedi che ha sconfitto il sith che ci minacciava: Obi Wan
Kenobi.”
Obi Wan si
inchinò davanti all’uomo che disse “ti
siamo
debitori per il tuo coraggio Obi Wan. Fai onore al tuo ordine, spero
che
proteggerai ancora la nostra Repubblica.”
In quel momento
arrivò Anakin scortato da una delle ancelle e
Palpatine appena lo vide disse “Ecco il nostro eroe!
Seguiremo la tua carriera
con grande interesse, giovane Skywalker.” E gli
posò paternamente una mano
sulla spalla. Poi si allontanò mentre la Regina Amidala
salutava il Consiglio
dei Jedi.
“Vorremo
conoscere le condizioni del Maestro Jinn, Maestà”
chiese Mace Windu dopo averla salutata, dietro di lui venivano il
Maestro Joda
e gli altri membri del Consiglio.
“Venite
Maestri vi condurrò io stessa dal Mastro Jinn.”
Disse
Amidala.
“Da
fare non avete, Maestà che accompagnare noi
potete.”
Disse il Maestro Yoda nel suo strano modo di parlare.
“Non
vi preoccupate Maestro Yoda.” Rispose la Regina. “E
poi
devo tornare al palazzo anch’io. Facciamo solo la stessa
strada. Sarà Obi Wan
che vi accompagnerà nella stanza del Maestro Qui Gon,
dopotutto ci passa tutto
il suo tempo.” Disse sorridendo amabilmente al giovane
padawan.
Obi Wan
tentò di parlare ma fu zittito da un’occhiata di
Mace.
Quando furono
nella stanza Mace Windu disse “Puoi ritirarti
nella tua stanza Obi Wan. Vogliamo parlare da soli con il Maestro Qui
Gon.”
Quando furono
usciti Qui Gon Jinn raccontò ai Jedi quello che
era accaduto non tralasciando niente.
Poi disse
“Secondo il mio modesto parere, il padawan Kenobi
merita il cavalierato. E…”
“Modesto
non è mai stato un tuo modo di essere Maestro
Jinn”
disse Yoda ironicamente.
“E”
continuò Qui Gon seriamente come se non l’avesse
sentito
“ho intenzione di iniziare l’apprendistato di
Anakin. Quello che ha fatto
dimostra che la Forza è con lui.” Era pronto a
lottare contro l’intero
Consiglio pur di far diventare Anakin un Jedi.
“Sappiamo
cosa ha fatto. E “ disse Mace Windu poi guardo gli
altri membri del Consiglio. “E siamo d’accordo con
te per entrambe le cose.
Quando sarai guarito completamente e tornerai al Tempio sarai tu a
investire
Kenobi e potrai anche iniziare l’addestramento del giovane
Skywalker. Sei
d’accordo? Vuoi dirlo tu ad entrambi?”
Qui Gon
annuì non sapeva cosa dire, tutto stava andando nel
migliore dei modi.