Granpapà
è
alla valle dei trolls quando avverte la natura risvegliarsi.
Il vento
burrascoso, la terra rumorosa, persino il mare che circonda Arendelle
è in agitazione.
“Prevedo
sciagure…” – commenta, rivolgendosi ai
suoi simili, alquanto spaventati.
Anche Elsa,
preoccupata, scruta la situazione dalla finestra, preparandosi ad ogni
evenienza.
“Hey,
cosa
sta succedendo?” – esclama, con voce tremante, una
delle guardie reali, notando
i lampioni muoversi violentemente, spinti dall’aria.
Alcuni cadono
a terra e da essi fuoriesce fuoco lampeggiante. La gente scende in
strada e il
caos diventa padrone.
“Maestà,
maestà” – grida uno dei soldati,
raggiungendo Anna, chiusa nella sua camera,
intenta a discutere con Kristoff.
“Ti
sembra
questo il modo di entrare nella mia stanza?”-
si irrita la regina, pronta a fargli una ramanzina degna
di nota.
“Fuori
sta
accadendo il finimondo”
“Cosa?”- esclamano in coro marito e moglie,
seguendo senza esitazioni il
soldato.
Nel frattempo,
Aurora, mano nella mano con Ineke, percepisce la paura che si respira a
palazzo
e legge sul volto della parente appena conosciuta, molta confusione.
“Tutto
bene
Elsa?” – le domanda.
“Ehm..certo”
– risponde, trattenendo l’agitazione.
“Mamma,
ti
conosco e capisco che stai mentendo. Dicci la
verità” – insiste la maggiore
delle due.
E’ il
vociare
nei corridoi a chiudere la breve conversazione.
Anna e
Kristoff sono visibilmente tesi.
“Che
succede?” – domanda la regina di Athohallan al
cognato, trattenendolo un
istante.
Lui la
guarda ma non risponde. Le fa intendere che non è il momento
e che presto le
avrebbe raccontato il fatto. Poi ignorando le bambine, per evitare di
incrociare gli occhi di sua figlia maggiore, cedendo alle forti
emozioni del
suo ritorno a casa, Bjorgman affretta il passo e si allontana.
Anche Anna
ha volutamente affrettato il passo per non affrontare la persona che
attende da
troppo tempo.
Le spiegazioni
sarebbero servite a poco però; questo perchè Elsa
ha già chiara la situazione.
La sua
magia può sentire la furia dei quattro spiriti. Sanno che
Ineke è ad Arendelle
e ora vedono nella loro quinta alleata una traditrice.
“Come
hai potuto fare questo?” – tuona
Zefiro, all’orecchio della giovane.
“Ci
fidavamo di te” – ribatte Nokk.
“Si
tratta della mia famiglia” –
replica Elsa, preda delle loro pressioni psicologiche.
“Siamo
noi la tua famiglia ora! Quando
lo accetterai?” – il tono di voce di uno dei
giganti di Terra è talmente
furioso da recare un forte malessere alla custode di Athohallan che si
vede costretta
a sedersi. Respira faticosamente e gli attacchi che rimbombano nella
sua mente
cercano di sfinirla.
“So
cosa volete fare” – aggiunge lei,
faticando ad esporsi.
“Non
puoi importi a noi. Le cose
devono andare in questo modo, è sempre stato
così” – ribatte lo spirito
dell’acqua.
“Volete
indebolirmi e avere Ineke come
preda facile. Non ve lo permetterò”
“Sei
una sciocca. Quando capirai che
sei a rischio anche tu?” – interviene Bruni, fino a
quel momento rimasto in
disparte.
“Amico
mio, almeno tu, abbi pietà. Le
volevi bene. Giocavi spesso con lei”
“Noi
eravamo presenti per controllare
il cuore di cristallo. Non illuderti” – spiega
Zefiro.
La delusione
dilaga dentro Elsa,
sentitasi tradita perfino dalla tenera salamandra di fuoco.
“Non
potete farle del male” –
singhiozza la giovane, coprendosi il volto tra le mani.
“Faremo
ciò che va fatto. PUNTO”
“Non ti
senti bene? Che ti prende?” – si allarma Aurora,
accorgendosi delle stranezze
dell’adulta.
La ragazza
non riesce a trattenere il pianto e si libera, accolta dalle braccia di
Ineke e
dalle carezze di Aurora.
Le due
bambine non comprendono tale reazione e provano ad investigare.
Però le
risposte di Elsa non arrivano.
A
distrarle momentaneamente dalla donna in crisi, è la visione
di divampanti
fiamme provenienti dalla piazza del regno.
“Guardate
lì” – esclama la principessina indicando
un punto dalla finestra.
Si sporge
leggermente per capirne di più, riconoscendo
i soldati che cercano di domare il
fuoco con secchi di acqua.
“Dobbiamo
aiutarli” – propone Ineke, prendendo per mano
Aurora che annuisce.
Elsa,
ancora scossa, turbata dai continui dialoghi che avvengono nella sua
testa, si
alza faticosamente da terra.
“Mamma,
sembri malata”
“Sto
bene,piccola. Stai serena. Adesso scendo in piazza a dare una mano. Voi
promettetemi che mai, dico mai, lascerete queste mura”
“Perchè?”
–
borbotta la secondogenita di Anna, mettendo il broncio.
“E’
pericoloso”
“Uffi,
noi
sappiamo difenderci” – ribatte la piccola.
“Sei
davvero uguale a tua madre, sai?” – nota
l’adulta, accennando un sorriso. Poi,
continuando ad ignorare le pressioni dei quattro spiriti, vacillando
mentre
percorre il lungo corridoio, a causa di una debolezza fisica e magica,
si
unisce alla gente disperata.
“Davvero
dobbiamo rimanere qui dentro senza fare niente?” –
si lamenta Aurora, sedendosi
sul suo morbido
lettone, invitando la
parente a fare lo stesso.
“Che
bella
stanza che hai” – esclama a bocca aperta Ineke,
mettendo da parte per qualche
minuto la faccenda del disastro di Arendelle.
“La tua
come è?” – domanda curiosa la
secondogenita dei reali.
“Ghiacciata”
– si limita a dire la più grande.
“Eh?”
–
dice Aurora, sbattendo, confusa, le lunghe ciglia nere.
La primogenita
scruta ogni angolo di quella camera e fissa anche i quadri alle pareti.
Quanto lusso
e bellezza c’è. Nella sua giovane vita ha sempre
visto ghiacchio, mare… mai
come in quel momento sogna di avere arredamenti colorati e il calore di
candele
che illuminano le pareti.
Il silenzio
che segue ha breve durata. La chiacchierona di palazzo infatti ripete
la sua
voglia di disobbedire.
“Mamma
è stata
chiara. Dobbiamo restare qui”
“Hai sempre seguito le regole tu?” –
chiede, scioccata, la seconda.
Ineke
ridacchia, intuendo invece che per la simpatica principessina le cose
non sono
mai state così.
Un rumore
assordante all’improvviso fa sobbalzare le due.
Il vetro
delle finestre si frantuma, lasciando entrare un vento violento che
spazza via
ogni cosa trova sul suo cammino.
“Seguimi!
Dobbiamo salvarci” – Aurora, tira a sé
l’altra, correndo rapidamente nel
corridoio principale.
Però
Ineke
si sente seguita, avverte che qualcosa di invisibile è alle
sue spalle e vuole afferrarla.
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“Sembra
che il fuoco si è placato, per fortuna”
– comunica Kristoff, esausto, tirando
un sospiro di sollievo.
Ma è
Elsa
a non esserne sicura. Davvero Bruni si è arreso
così presto?
A meno
che…
Sono delle
grida ad attirare l’attenzione di tutti sul palazzo.
“Le
bambine”
– esclama Anna, avanzando a passo svelto verso il castello.
Bjorgman,
alcuni soldati ed Elsa stessa la seguono.
Quando
raggiungono
i corridoi del secondo piano, notano vetri dappertutto, quadri rotti,
foglie
secche sul pavimento, perfino rami di alberi sparsi in giro.
“Qui
è un
disastro” – nota l’ex montanaro.
Per la
prima volta dopo anni di freddezza, le due sorelle si guardano trovando
l’una
nello sguardo dell’altra conforto e sostegno. E il dilemma
che le terrorizza è
solo uno.
“Ineke”
–
esclamano in coro.
“La
natura
non si è arresa come ha voluto farci credere”
– commenta Bjorgman.
“Che
cosa
intendi dire?” – domanda Anna.
“Non
dovevamo lasciarle da sole” – si colpevolizza il
montanaro.
“Credi
che
possa essere accaduto qualcosa a..?” – gli occhi
della sovrana di Arendelle si
riempiono di lacrime e la paura invade il suo cuore, dilaniato da
troppe ferite
passate e presenti.
Ma ecco
una vocina in lontananza che grida…
“Mamma!”
“E’
Aurora”
– esclama, speranzoso, Kristoff.
“Sono
qui”
- da un piccolo nascondiglio nella parete, fuoriesce la principessina,
dai
capelli scomposti e dei graffi sulle braccia.
“Amore
mio”
– le corre incontro la sovrana, abbracciandola forte.
Elsa le
domanda immediatamente – “Ineke dove
è?”
Negli occhi
di Aurora si legge dolore e quindi la conferma al timore più
grande delle
sorelle.
“
L’hanno
presa” – risponde la piccina, piangendo disperata,
accoccolandosi al petto
materno.
Anna resta
immobilizzata, avvertendo una fitta al cuore, paragonabile a quella
devastante
di ben otto anni prima.