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Autore: sissy05    04/01/2020    1 recensioni
Il Natale si avvicina e la neve ha già ricoperto la città dell'amore con il suo manto.
Dopo una tempesta una calma irreale avvolgerà la città e condurrà Ladybug e Chat Noir ad incontrasi in uno scenario da sogno. Le loro certezze vacilleranno e nuovi dubbi insinueranno le loro menti.
Cosa accadrà tra i nostri superiori?
la storia fa parte del concorso indetto dagli Ambrogisti Antonini.#MiraculousWinterHolidays2019
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La neve continuava a cadere mentre le mie labbra sfioravano le sue in un bacio intenso e pieno d'amore. 

Da quanto tempo avevo aspettato quel bacio da parte della mia Lady, senza costrizioni,o il potere di un akuma di mezzo, solo sentimenti, quelli che io provo per lei e lei prova per me, solo i nostri cuori in sintonia.

Improvvisamente un suono troppo famigliare si fece sempre più urgente, e prima di realizzare di cosa si trattasse, una luce rossa e una verde ci avvolsero, inducendo entrambi a chiudere gli occhi. Fu in quella frazione di secondo che capii che quando li avrei riaperti mi sarei trovato di fronte la mia Lady ma senza maschera.

Il cuore accellerò e bloccai il mio respiro, con lentezza quasi esasperante riaprii gli occhi e in un'istante il mio cuore si fermò.

Capelli corvini raccolti in due codini, un paio di labbra rosate dischiuse per la sorpresa, due bellissimi occhi azzurri e limpidi che mi guardavano sconvolti, indossava un pigiama pesante sulle tonalità del rosa e ai piedi due scarponi per la neve, mi trovai a sorridere internamente per quell'accostamento così insolito.

« Marinette »

Fu un sussurro, ma lei trasalì come se lo avessi urlato. In quell'istante sentii qualcosa nascere nel mio petto, era una sensazione calda e travolgente, qualcosa che non avevo mai provato prima, così forte da rallentare il battito del mio cuore, qualcosa che nemmeno Ladybug era riuscita a farmi provare.

« A-Adrien » 

Balbettò il mio nome in maniera scomposta, ma fin troppo adorabile e io non potei fare altro che sorriderle dolcemente. Mossi un passo per raggiungerla e alzai una mano per poggiarla sul suo volto, ma in quel momento il mondo attorno a noi iniziò a sfumare velocemente, una strana inquietudine mi avvolse e il terrore che qualcosa di male potesse accaderle mi portò ad urlare il suo nome e a muovermi velocemente per afferrarla, lei mi guardò impaurita e tese la mano verso di me, le nostre dita si sfiorarono e in un' istante tutto si fece buio.

Aprii gli occhi urlando e mi trovai steso nel mio letto con il fiatone e il cuore a mille.  

« Cosa cavolo ti prende umano, sono le tre di notte lo sai? Cos'hai da urlare tanto? »

Un piccolo esserino nero dai luminosi occhi verdi svolazzava ad un palmo dal mio naso.

Mi guardai attorno confuso, ero nella mia stanza, nel mio enorme letto, e la camera era avvolta dall'oscurità, dov'era Marinette? E io com'ero arrivato lì?

« Dov'è Marinette? »

Scansai con la mano il mio kwami e mi misi a sedere sul letto più confuso di prima.

« Marinette? Perché Marinette dovrebbe essere qui? »

Lo guardai aggrottando le sopracciglia, rimarcando l'ovvio.

« Perché eravamo insieme fino a un momento fa! »

« Ti senti bene Adrien? »

Lo fissai intensamente e poi guardai verso la finestra ripensando a quello che era successo solo qualche minuto prima. 

« Io sono uscito per fare un giro della città ma poi ho visto Ladybug dirigersi verso la torre Eiffel e l'ho seguita ».

Ripensai a tutto quello che era successo da quando l'avevo trovata lì seduta su quella giostra ad occhi chiusi mentre sorrideva felice, al momento in cui le nostre labbra si erano incontrate.

« Adrien inizio seriamente a preoccuparmi. Hai forse battuto la testa prima di andare a letto? Tu non ti sei mai mosso da questa stanza. »

Sgranai gli occhi e spostai velocemente le coperte facendo scivolare i piedi sul pavimento.

« Non può essere, io ho incontrato Ladybug » 

Roteò gli occhi e si posizionò sul cuscino affianco al mio, guardandomi annoiato.

« Immagino che sia stato un sogno orribilmente smielato in cui lei si dichiarava a te, vi sposate e…. Il resto lo conosci già. Sempre lo stesso sogno. non ti stanchi mai? »

« È diverso Plagg! non era il solito sogno. »

« Davvero? Cosa c'era di diverso? Non c'era il criceto? »

« No Plagg, tu non capisci. Era così reale, ho ancora la sensazione di calore sulle mie labbra »

« Abbi pietà non voglio sapere altro, però ti dó un consiglio, anche io sogno quasi tutte le notti un mondo fatto solo di Camembert. E quello si che è un bel sogno, ma non significa che sia reale, fattene una ragione e tornatene a dormire. »

« Ti dico che non è così. Sento che questo era….ecco…diverso. Marinette era lì. »

« Whao! questa si che è una novità, non era solo un'amica ? Prima Ladybug, poi Marinette sono quasi curioso. Chi delle due hai baciato? »

« Plagg! Marinette era ladybug! »

In quel momento notai Plagg congelarsi sul posto, prima di iniziare a ridere forzatamente.

« È impossibile no? »

Afferrò la coperta e la tiró fin sotto al collo senza guardarmi.

« Adrien, era solo un sogno, niente di più, è molto tardi, perché non torni a dormire e basta? »

Sbadigliò e mi diede le spalle.

Il suo comportamento era decisamente insolito, normalmente mi avrebbe costretto a dargli una porzione extra di quell'orribile formaggio puzzolente, come risarcimento per aver disturbato il suo sonno, mentre ora si era fatto sfuggire questa grande opportunità e non si era nemmeno lamentato più del dovuto, che volesse sviare il discorso?

Lo guardai per qualche istante pensieroso, poi spostai le coperte e mi riposizionai nel letto.

Forse Plagg aveva ragione, era solo un sogno niente di più. Chiusi gli occhi e poggiai la testa sul cuscino.

Ma allora perché avevo sognato Marinette dietro la maschera di Ladybug? Cosa c'entrava lei? 

Avevano lo stesso colore di capelli. Ma questo non significa niente.

Il loro fisico è minuto e aggraziato. Una cosa comune tra le ragazze.

La sfumatura dei loro occhi è davvero simile. Può capitare no?

Il loro sorriso è….identico.

Aprii gli occhi di colpo. Marinette poteva mai essere lei?

Poteva la mia Lady essere sempre stata al mio fianco?

E perché l'idea che possa essere Marinette mi rende così felice?

Sentivo il cuore battere all'impazzata, e solo in quel momento ricordai la sensazione che avevo provato nel mio sogno quando avevo visto lei.

Era mai possibile che avessi sempre provato qualcosa per Marinette?

 
  
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