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Autore: KuroRyuu    05/01/2020    1 recensioni
Anno 1317
L’anno in cui il modo di vivere delle persone cambiò drasticamente.
L’anno in cui le stesse persone cambiarono drasticamente.
L’anno della Morte.
*Periodi di pubblicazione irregolari*
Genere: Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il potere di controllare determinati materiali come se fossero parti del proprio corpo; questa fu la capacità che apparve in quel mondo di città fortificate.
Questo potere avrebbe cambiato lo stile di vita di moltissime persone, portandole a combattere “per il bene della comunità”, senza nemmeno sapere né perché né contro chi combattevano.
Il primo ad avere questa capacità venne a lungo sottoposto a esperimenti e allenamenti, allo scopo di determinare quanto questo “potere” potesse tornare utile e quanto, invece, potesse essere pericoloso. Fu così che, dopo mesi di esperimenti, quel povero ragazzo, con l’unica capacità di controllare il legno, venne mandato in giro per il mondo con l’incarico di uccidere tutti quelli che non facessero parte della sua città.
Nel suo viaggio questi venne a conoscenza di molti particolari della sua  capacità che gli erano sconosciuti; scoprì di poter controllare solo una determinata quantità di legno e solo in un raggio di 50 metri, oltre al fatto che poteva aderire al suo corpo come una seconda pelle, senza appesantirlo. Capì inoltre che non poteva modificare il legno tramite essa, ma poteva comandare oggetti di legno modificati in precedenza.
Nonostante gli ordini impartiti, egli decise di condividere queste informazioni anche con le altre città, così da poter semplificare la vita ai suoi possibili successori. Cercando di tornare nella sua città percorse una strada che lo stancò moltissimo, e così venne a conoscenza della più grande falla della sua capacità: essa non funzionava se il possessore era troppo stanco.
Fu così che, solo e indifeso, venne assalito dagli animali e ucciso.
Quest’uomo venne ricordato come il primo “esemplare” possessore di questo potere. Negli anni, infatti, vennero a verificarsi sempre più casi di questa capacità, fino a quando le città decisero di istituire delle Accademie per addestrare i bambini in possesso di essa. Col verificarsi di più casi in contemporanea si venne a scoprire di come gli individui con questo potere potessero riconoscere a vista altri possessori, anche se questi ultimi non l’avessero ancora manifestata.
In quegli anni si verificarono casi in cui un possessore fosse senza materiale oppure che il materiale fosse raro all’interno delle mura; venne così deciso che, raggiunti i diciassette anni, i ragazzi sarebbero stati mandati all’esterno delle mura con poche risorse e un arma a loro scelta, al solo scopo di trovare il proprio materiale. Per ragioni di sicurezza sarebbero dovuti andare in giro a coppie o in gruppo e sarebbero dovuti tornare dopo aver raccolto la loro quantità massima di materiale. Le città cominciarono così a radunare piccoli contingenti di possessori e decisero di chiamarli “Material Warrior” o “WarMat”, più in breve.
Questi nuovi guerrieri erano un potenziale bellico molto importante e, proprio per questo, godevano di varie agevolazioni all’interno della città; proprio per questo avere un figlio WarMat era considerata una benedizione, soprattutto finché egli o ella era ancora in vita.
Per anni le città addestrarono e arruolarono i Material Warrior al fine di aumentare il proprio potenziale bellico. Per anni la convinzione della gente fu che essi non potessero cambiare la forma del proprio materiale se non lavorandoci manualmente.
Ma spesso, si sa, le convinzioni della gente non sono necessariamente corrispondenti a verità. Nel 1408 si verificò il primo caso di WarMat di seconda generazione. Venne chiamata così per distinguere coloro che potevano controllare il materiale solo in forma solida e quindi immutabile, da quelli capaci di controllare il materiale in forma liquida.
Inoltre la seconda generazione poteva controllare, mediamente, molto più materiale della prima generazione, il che li rendeva ancora più importanti agli occhi dei comandanti delle città. Così il modo di combattere dovette cambiare nuovamente; se prima venivano tesi agguati in ambienti consoni al potere di ognuno, adesso si combatteva come un esercito, collaborando per la vittoria.
Al contempo, con il consolidamento della seconda generazione, coloro che, pur essendo Material Warrior, di materiale ne possedevano ben poco, cominciarono a essere discriminati e molti dovettero tornare ad un lavoro umile e senza privilegi. Ormai la prima generazione era diventata quasi inutile, così come quei membri della seconda che potevano controllare materiali che, in forma liquida, non erano letali. Pian piano questa discriminazione divenne sempre più diffusa fino a quando tutte le persone ai vertici vennero sostituite da WarMat con un grande controllo del proprio materiale ed una grande quantità di quest’ultimo.
Ormai il loro pensiero era rivolto alla conquista di altri territori, invece che al più ragionevole sviluppo dei propri. Insomma si guardava al prato del vicino, all’apparenza così verde, senza  curarsi minimamente del proprio; così per le persone comuni o per quei WarMat ormai privati del titolo di guerrieri, la vita nella città diventava sempre più dura. Per i WarMat ancora nell’esercito, invece, la vita era quasi una passeggiata, nonostante le scaramucce che venivano spacciate per guerra; le battaglie infatti erano quasi al primo sangue: appena uno dei due fronti subiva una perdita, l’esercito intero si ritirava, spaventato dall’idea di poter fare la stessa fine. Così veniva combattuta quella che loro definivano guerra e, per loro fortuna, il popolo non ne era al corrente, altrimenti sarebbero potute scoppiare grandi rivolte, considerati i grandi privilegi di quelle persone.
Essi ricevevano infatti una paga molto alta e avevano diritto a sconti in qualsiasi negozio; potevano anche scegliere liberamente di unirsi in matrimonio con qualsiasi donna o uomo del popolo, a patto che questi non fosse già precedentemente impegnato con altri. Anche se, a dirla tutta, questa limitazione valeva solo per i WarMat di basso rango e che non avevano alcuna influenza sugli altri guerrieri. I membri dell’Assemblea potevano infatti fare ciò che volevano, a patto che ciò non andasse contro gli accordi presi da quest’ultima, una specie di riunione per discutere o di guerra, o di leggi, o anche della cena della sera prima, se non avevano voglia di parlare di questioni di maggiore importanza.
Niente, in apparenza, avrebbe potuto far vacillare il potere di questi privilegiati; o almeno, questo era quello che il volgo pensava. Questi, invece, sapevano perfettamente che un fatto, neanche troppo improbabile, avrebbe completamente distrutto l’autorità dei membri delle varie Assemblee; questo fatto, così temuto dagli uomini influenti del tempo, avvenne precisamente nel 1467, nella generazione del 1450.
La terza generazione era arrivata, e, con essa, una nuova rivoluzione; difatti, il potere di controllare i gas aveva i suoi vantaggi.
Ma lo stato gassoso aveva anche i suoi svantaggi; esso aveva una bassa velocità di movimento e, soprattutto era molto difficile da manovrare. Anche con anni e anni di addestramento, nessuno riusciva a controllare questo stato con la maestria con cui venivano controllati gli altri due.
Nonostante ciò, si rivelò molto utile in guerra, così sul campo di battaglia cominciarono a morire più persone; ma questo non era un grande problema, visto che continuavano a nascere sempre nuovi WarMat, nuovi soldati che avrebbero combattuto al posto  di quei potenti infiacchiti dalla loro posizione sociale e dai privilegi che loro stessi si erano concessi.
Bisogna dire che, nonostante la guerra regnasse sovrana quasi ovunque, ai soldati non era concesso uccidere quei giovani WarMat alla ricerca del proprio materiale, anche nel caso fossero di città diverse. Stessa regola sarebbe dovuta valere per questi giovani, ma proprio essendo tali, c’erano alcuni che non la rispettavano e si divertivano ad attaccare gli altri ragazzi.
E così gli anni furono pieni di guerre, morti, tristezza, carenza di cibo e disparità sociale.
Andò avanti per decenni, senza che nessuna delle città combattenti prevalesse sulle altre; nonostante ciò le guerre continuarono e, con esse, tutto ciò che è loro collegato.
Sarà solo dopo il 1517 che, nella regione di Andalya, dei giovani Material Warrior, chiamati “generazione ‘500”, cambieranno le guerre ed il loro stile di vita.
 
 
 
Nota dell’ idiota autore:
Salve a tutti.
Se siete arrivati fin qui non siete solo gentili, ma anche coraggiosi, quindi vi ringrazio tutti per aver letto. Adesso, se volete sopportare i miei sproloqui, come spero, restate. Non vi posso costringere ma fareste di me un drago felice.
Per prima cosa pongo un paio di domande: la prima riguarda gli WarMat (scusate la poca fantasia per il nome).
Chi si aspettava un potere del genere? E, nel caso, anche con tutte le varie differenze nelle tre generazioni?
Se c’è qualcuno che, in tutta onestà, può rispondere di sì, credo debba andare al manicomio (ah no, li hanno chiusi tutti)… ovviamente sto scherzando, ma nel caso spero tu voglia lasciare una recensione. Per gli altri, che credo saranno la maggior parte, spero di non aver deluso le vostre aspettative di chissà quali mirabolanti poteri cosmici.
Adesso, se siete ancora qui, prestatemi ancora un po’ di attenzione please… perché vi devo annunciare che il prossimo sarà anche l’ultimo della parte introduttiva in cui scoprirete molto di ciò che c’è da sapere sulla misteriosa Andalya (con tanto di bellissimi disegni fatti da Hoshi_10000; grazie Hoshi, grazie davvero, giuro che ti comprerò almeno un paio di manga entro un mese). Eh-Ehm… chiusa la parentesi.
Dicevo, dal quarto capitolo cominceranno ad apparire i nostri “generazione 500”, nati, appunto, nel 1500; so già che sarà un lavoraccio quindi, qualora voleste farmi notare i frutti del mio duro lavoro, vi pregherei di lasciare anche una breve recensione.
                                                                      Saluti dal Dragone e a presto (vi aspetto eh)
   
 
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