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Autore: Zamia    05/01/2020    2 recensioni
Ranma è un perfetto Mr Darcy, scontroso e timido ma coraggioso e capace di grandi gesti d'amore; Akane è un'Elizabeth Bennet vivace e piena di vita ma con una certa propensione a fraintendere ciò che Ranma dice. Siete pronti ad affrontare questo crossover che ci condurrà, attraverso fraintendimenti e personaggi comici, ad uno splendido lieto fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 21
 
Passarono alcune settimane. Le voci su quanto successo a Nabiki erano state affievolite da nuovi pettegolezzi più recenti e la famiglia Tendo si poteva dire soddisfatta di come stavano andando le cose. Ma la gioia del signor Tendo fu grandemente arricchita dalla notizia che a breve il dottor Tofu sarebbe rientrato a Nerima.

"L'ho visto che mi stavi guardando oggi, Akane, quando abbiamo avuto la notizia su Tofu; e so che sembravo turbata. Ma non pensare che fosse per qualche strano motivo. È stato solo un momento di imbarazzo, perché sapevo che sarei stata osservata. Ti assicuro che la notizia non mi procura né gioia né pena.” disse Kasumi.
Akane non sapeva che cosa pensare né dei sentimenti della sorella né di lui. Lo credeva ancora innamorato di Kasumi, ed era indecisa su quale fosse la probabilità maggiore tra il fatto che venisse con il permesso dell'amico, o fosse audace abbastanza da venire senza quel permesso.

Il dottor Tofu arrivò e dopo tre giorni dal suo arrivo le ragazze sentirono il padre urlare mentre era alla finestra.
“Venite a vedere, venite a vedere!!”

Kasumi restò risolutamente seduta al suo posto, ma Akane, per far piacere al padre, andò alla finestra... guardò... vide Ranma con Tofu, e si sedette di nuovo vicino alla sorella. Entrambe le sorelle si sentivano notevolmente a disagio. Ognuna era in ansia per l'altra, e ovviamente per se stessa. Quando apparvero i due uomini, il colorito di entrambe si accese, ma li accolsero con discreta disinvoltura, e con una certa padronanza di sé.
Akane parlò con entrambi negli stretti limiti della buona educazione. Ranma appariva serio, e il dottor Tofu era sia contento che imbarazzato. Soun Tendo parlava a sproposito come era suo solito e Akane in quell'istante si rese conto che nemmeno anni di felicità avrebbero ripagato sia Kasumi che lei di momenti di così penoso imbarazzo.Quando i signori si alzarono per andarsene, SounTendo li invitò a pranzo di lì a qualche giorno, e loro accettarono.

Non appena se ne furono andati, Akane si lasciò andare a diversi pensieri sui comportamenti di Ranma Saotome. Il suo modo di agire l’aveva stupita e irritata.
"Perché mai è venuto", si disse, "se l'ha fatto solo per restare muto, serio e indifferente?"
Non riusciva a pensare a nulla che la soddisfacesse. 
"Ha continuato a essere amabile, a essere simpatico quando eravamo da lui e perché con me adesso si comporta così? Se non gliene importa più nulla di me, perché restare muto? perché essere venuto? Che uomo irritante, proprio irritante! Non voglio più pensare a lui."
La sua decisione fu involontariamente mantenuta per un po' per l'avvicinarsi della sorella, che si unì a lei con un'aria allegra che dimostrava come fosse più soddisfatta di Akane dei due visitatori.
"Ora che si è concluso il primo incontro", disse, "mi sento perfettamente serena. So quanto sono forte, e non mi sentirò più in imbarazzo nel vederlo arrivare. Sono lieta che pranzi qui martedì. Così diventerà di dominio pubblico che, da entrambe le parti, ci incontriamo con indifferenza, solo come semplici conoscenti.”
"Sì, proprio con molta indifferenza", disse Akane, ridendo. "Oh, Kasumi, stai attenta."
"Mia cara Akane, mi credi davvero talmente debole da correre ancora qualche pericolo?"
"Credo che tu stia correndo il serissimo pericolo di farlo innamorare di te come non mai."
 
Non rividero i due signori fino al martedì. Quando si recarono in sala da pranzo, Akane stette attenta, per vedere se il dottor Tofu avrebbe preso il posto accanto alla sorella che, in tutti i pranzi precedenti, gli era appartenuto. Entrando nella stanza, lui sembrò esitare; ma a Kasumi capitò di guardarsi intorno, e capitò di sorridere: la decisione fu presa. Si mise accanto a lei.
Akane, con un senso di trionfo, guardò verso il suo amico. Sembrava sopportare la cosa con nobile indifferenza, e lei avrebbe immaginato che il dottor Tofu avesse ricevuto il permesso di essere felice, se non avesse visto anche lui dirigere lo sguardo verso Ranma Saotome, con un'espressione mezzo allarmata e mezzo divertita.
Il comportamento di Tofu con la sorella fu tale, durante il pranzo, da rivelare un'ammirazione che, sebbene più cauta di prima, convinse Akane chei due sarebbero stati veramente felici in un eventuale futuro matrimonio e anche se non osava avere certezze sulla conclusione, le fece piacere osservare le attenzioni di lui. Esse erano rivolte quasi esclusivamente a Kasumi e i suoi balbettii o il suo apparire impacciato quando si rivolgeva alla sorella le facevano tanta tenerezza.
Ranma Saotome era lontano da lei quanto tutta la lunghezza del tavolo. Era seduto in uno dei due posti di fianco al padre. Non era abbastanza vicina da poter sentire i loro discorsi, ma poteva vedere quanto raramente si rivolgessero la parola, e quanto i loro modi fossero freddi e formali, ogni volta che lo facevano. Sperava che in serata avrebbe potuto cogliere qualche occasione per stare insieme e che non tutta la visita trascorresse senza dar loro modo di intavolare una conversazione che andasse almeno un po' al di là dei cerimoniosi convenevoli che avevano accompagnato il suo arrivo.

Ma poi si diceva "Un uomo che è stato rifiutato già una volta! E uno orgoglioso come lui! Come potrei mai essere così stupida da aspettarmi che possa abbassarsi a fare una seconda proposta alla stessa donna? Come posso mai credere che possa amarmi ancora?"
Si rianimò un pochino, tuttavia, quando riuscì a scambiare con lui due battute riguardanti Ranko.

Nei giorni successivi il dottor Tofu venne praticamente a trovarle ogni giorno. Ranma era partito per degli affari e lui si tratteneva varie ore a chiacchierare con le tre sorelle. La sua disinvoltura e allegria lo resero un'aggiunta molto gradita ai loro pomeriggi; sopportò pazientemente l'inopportuna invadenza del signor Tendo, e ascoltò le sue sciocche osservazioni con un'indulgenza e un'impassibilità delle quali Kasumi gli fu grata.
Non una parola fu detta tra le sorelle riguardo al dottor Tofu, ma Akane era ormai convinta che tutto si sarebbe rapidamente concluso con un matrimonio, a meno che Ranma Saotome non fosse tornato prima del previsto. In realtà, però, era quasi sicura che tutto ciò fosse avvenuto con il suo assenso.
Dello stesso avviso era anche suo padre che non perdeva occasione per tentare di lasciare i due piccioncini da soli (salvo spiarli di nascosto!) affinché lui si dichiarasse. Difatti qualche giorno dopo durante una delle solite visite, Soun Tendo fece di tutto per lasciare Kasumi sola col dott. Tofu richiamando Nabiki e Akane alle più assurde commissioni.
Akane cercò di sbrigarle in fretta e quando rientrò nella stanza per far compagnia alla sorella notò i due particolarmente rossi in viso. L’imbarazzo terminò quando il dottor Tofu, dopo aver sussurrato qualche parola alla sorella, corse fuori della stanza.
Kasumi non aveva segreti per Akane e l'abbracciò immediatamente, informandola, con fortissima emozione, che era la persona più felice al mondo perché Tofu le aveva chiesto di sposarla e poi era uscito per chiedere a loro padre il permesso per farlo al più presto.
Finalmente quella vicenda che aveva rattristato i loro cuori per tanti mesi si era conclusa nel migliore dei modi e non c’era altro da fare che gioirne appieno.
Il dottor Tofu, da quel momento, fu naturalmente tutti i giorni ospite a casa Tendo; veniva spesso prima di colazione, e restava sempre fino alla cena, a meno che qualche barbaro vicino, che non poteva mai essere detestato troppo, non lo avesse invitato a un pranzo che lui si fosse sentito costretto ad accettare.
Kasumi quando chiacchierava con Akane non la smetteva di tessere le lodi di Tofu e di decantare la loro felicità: "Sono sicuramente la creatura più fortunata mai esistita!"esclamò una volta. "Oh! Akane, perché sono stata proprio io a essere prescelta, e benedetta più di qualsiasi altro in tutta la famiglia! Se potessi vedere te altrettanto felice! Se solo ci fosse un altro uomo del genere per te!"
"Se anche ce ne fossero quaranta di uomini così, non potrei mai essere felice come te. Finché non avrò la tua indole, la tua bontà, non potrò mai provare la tua stessa felicità. No, no, lasciache me la sbrighi da sola, e, forse, se sarò molto fortunata, potrò incontrare in tempo un altro Kuno."

Angolo dell’autrice: e una l’abbiamo maritata, direbbe Soun Tendo! Un saluto a tutti voi lettori e buon anno!!!
   
 
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