Film > Il Mistero Di Sleepy Hollow
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Autore: Tide    06/01/2020    0 recensioni
Finalmente trovo il coraggio di pubblicare un seguito un poco fantasioso de "Il Mistero di Sleepy Hollow".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ichabod Crane, Katrina Van Tassel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEI BOSCHI
 
“Ichabod, non è necessario …”
“No, Katrina, voglio vederci chiaro in questa faccenda, non devo farmi suggestionare.”
“Ma così date credito a una suggestione.” Protestò Masbath, mente lui e la signora Crane cercavano di mantenere il passo dell’uomo.
Ormai si stavano allontanando dalle case e si stavano inoltrando nei campi, verso il bosco.
Ichabod si voltò un istante “Voglio escludere del tutto l’eventualità.” Sentenziò prima di riprendere il cammino.
 
Ricordava bene la strada fino al rifugio della strega. Ricordava bene ogni particolare dell’allucinante esperienza a Sleepy Hollow. Eppure vedere il bosco in primavera lo disorientava: gli alberi che ricordava scheletrici e neri avevano messo foglie verdi e il suolo fioriva di ciclamini. Anche la dimora della strega era partecipe di una metamorfosi che non riusciva comunque a estirpare del tutto un cupo senso di mistero, almeno ai loro occhi.
Ichabod prese Katrina per mano prima di bussare alla porticina.
Aprì una donna ormai anziana, poveramente vestita. Aveva la pelle pallida e tra i capelli grigi molti conservavano ancora il loro originale colore rosso. Li guardò con un’espressione un poco allarmata negli occhi azzurri come il cielo nella bella stagione.
“Siete voi Theresa Hummel?”
“Sì ...”
L’accento non lasciava dubbi che fosse straniera.
“Sono Ichabod Crane, questa …”
La donna dapprima sussultò, poi diede un sorriso mite e gioioso, portandosi una mano al petto.
“Ci conoscete?” chiese perplesso Ichabod
“Sì. Vi prego … Entrate.”
I tre la seguirono incerti nello spazio angusto del piccolo rifugio. Era molto diverso da come Ichabod lo ricordava: ora era molto più ordinato e aveva un aspetto molto più accogliente, al centro c’era un tavolo e alcune sedie. Theresa li fece accomodare da un lato del tavolo.
“Se non vi dispiace, potrei sapere com’è che ci conoscete?”domandò Crane, mentre l’anziana si sedeva di fronte a loro.
“Si parla molto di voi.” Disse Theresa Hummel “Di quello che avete fatto qui …”
“ E … questo la interessa?”
L’anziana abbassò lo sguardo “Forse prima  devo raccontare io ...”disse piano
Ichabod, Katrina e Masbath la incoraggiarono con uno sguardo attento. Lei comunque non alzò gli occhi.
“Avevo un fratello. Lui venne qui come mercenario più di vent’anni fa. L’ho aspettato, ma non è tornato. Sono venuta per sapere di lui. L’ho trovato qui. E sono rimasta qui, vicino a lui.”
Calò un silenzio teso.
“Lui era …” Tentò di dire Ichabod. Theresa non ebbe bisogno di altre parole ed annuì.
“Lo chiamavano il Cavaliere dell’Assia.” Disse calma “Lui non aveva un nome. Lui era diverso da qualsiasi nome.” Sollevò lo sguardo “Potete capire questo?”
Fu Masbath a rispondere “Credo di sì, signora Hummel” disse. La donna sorrise
“Mai sposata” lo corresse mostrando la mano sinistra con l’anulare libero.
I signori Crane intanto fissavano Theresa Hummel, immobili, persino incapaci di esprimere sorpresa. Ichabod era pallido e teso, Katrina pareva estremamente intenta a cercare di capire s’altro Sleepy Hollow potesse volere da loro.
“No-non … Non vi somigliate …” balbettò Ichabod, tanto per interrompere quello stato al limite dell’allucinazione.
Theresa sorrise mite “Non ci legava il sangue. Eravamo soli. Eravamo bambini. Io non ho avuto paura di lui e lui si è fidato di me.”
Seguì nuovamente il silenzio.
“Io credo che ci servirà qualche minuto, signorina Hummel.” Disse Masbath
Theresa annuì “Ora sapete perché mi interessa la vostra storia.” Disse piano la donna “Vi lascio soli.” Si alzò con calma, si diresse alla porta e uscì lasciandola socchiusa.
Nella povera dimora per diversi minuti non volò una mosca.
Ichabod si alzò per poter fare alcuni passi e schiarirsi le idee, benché le gambe fossero un poco malferme. Katrina si nascose il volto tra le mani e fu sul punto di piangere, ma il marito le fu subito accanto.
“Anche questa, Ichabod!” esclamò lei“Cos’altro?”
Lui le accarezzò i capelli e strinse il capo della donna al petto “Non preoccuparti, amore. Dopo tutto è solo …”
“Sua sorella.” Completò Masbath, che tra tutti e tre sembrava il più presente a sé stesso.
“Fin qui è tutto razionale.” Fece notare
Ichabod corrugò la fronte perplesso.   
“Chiunque può avere una sorella.”spiegò Masbath “E Theresa Hummel non sembra una persona minacciosa.”
“Se non fosse che è venuta da sola, dalla Germania agli Stati Uniti per lui.” Sospirò Crane
“Ed è questo a non renderla degna di fiducia? Ogni sorella dovrebbe amare ad ogni modo un fratello.”
“Tu sei troppo buono, giovane Masbath.”
“L’ultima volta che avete ragionato a questo modo stavate per accusare Katrina di omicidio.” Ricordò Masbath.
Il silenzio tornò.
“Racconteremo la nostra storia.” Disse infine Icahbod “Poi torneremo subito a New York.”
   
 
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