Salve a tutti!
Spero abbiate passato delle belle vacanze J
Ci eravamo lasciati in un momento molto
particolare della
storia. Simon Kog si era trovato costretto a raccontare la
verità a Chi, la
quale non l’ha presa affatto bene. Come se non bastasse, ora
tutto il mondo sa
della Sezione Anti-Mafia, e la Yakuza è intenzionata a
catturare tutti i nostri
amici.
Peggio ancora, in tutto questo
c’entrano anche i Deadly
Sins!
Cosa succederà, in questo
capitolo?
Non vi voglio anticipare nulla! Vi
lascerò direttamente alla
sua lettura… e quanto scoprirete vi lascerà del
tutto a bocca aperta!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR Fuga da
Tokyo e Los Angeles! Il potere spaventoso di Lust...
Lunedì
30 Luglio 2018
URAHARA
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
Raggiungemmo
quell’immenso
palazzo nel giro di pochi minuti,
io e tutti gli uomini più pericolosi del mio clan.
L’idea di rivelare a tutto
il mondo la verità su chi fosse Simon Kog era stata davvero
geniale. Sasha,
stavolta, si era davvero superata.
Hunter
Warrior,
adesso, non poteva più scappare da nessuna parte.
Eravamo
più di cento
sicari. Avevamo circondato
quell’immensa casa a cupola, con i passanti che iniziavano a
fermarsi, a scattare
foto o a riprendere incuriositi con il cellulare per fare un video.
Perfetto…
l’aura di
Simon Kog era dentro la dimora. Non era da solo, tuttavia…
“HUNTER
WARRIOR! ESCI
SUBITO FUORI DALLA CASA E ARRENDITI ALL’ISTANTE… O
SAREMO COSTRETTI A FAR
ESPLODERE L’ABITAZIONE!”
I
miei sicari in prima linea
prepararono i loro bazooka,
pronti a far scoppiare il primo colpo.
Ma non ce ne
fu
bisogno…
…
Simon uscì di
sua spontanea volontà da quell’abitazione,
con una tranquillità ed una sicurezza che mi insospettirono
non poco.
“Fa uscire anche il tuo
compagno…”
gli ordinai istantaneamente,
indicando l’altra figura all’interno della casa.
Simon,
con nostra grande sorpresa,
sogghignò e mi rispose.
“Niente male,
davvero… il KI Power
è anche in grado di farti percepire
l’aura divina?”
“L’aura
divina…”
La
seconda persona
affiancò Simon all’istante. Era davvero
molto singolare. Una donna dalla carnagione celeste, portava i capelli
raccolti
in una lunga coda di cavallo. Indossava un abito di colore verde con
una cinta
rossa, con un motivo a cerchi. Possedeva uno scettro con l'impugnatura
di
colore rosso.
“Signore e signori, vi
presento
Vados-Sama… lei è l’angelo protettore
del sesto universo… ed è stata incaricata di
mettere al tappeto chiunque cerchi
di sfiorarmi anche solo con un dito…”
L’angelo,
tuttavia, era
parecchio preoccupata, glielo
leggevo negli occhi.
Fu
per questo motivo che continuai
con la mia farsa.
“HUNTER
WARRIOR! TI
DICHIARIAMO IN ARRESTO PER L’OMICIDIO DI 149 987 PERSONE, PER
ASSOCIAZIONE A
STAMPO MAFIOSO E…”
“…
senti da che
pulpito…”
“…
NON PROVARE A FARE
IL FURBO! SEI CIRCONDATO! NON PUOI PIU’ SCAPPARE! VEDIAMO SE
SARESTI IN GRADO
DI METTERE A REPENTAGLIO LA VITA DI TUTTE LE PERSONE CHE CI STANNO
OSSERVANDO!”
Simon,
tuttavia, scosse il capo
infastidito, ed anche quella
Vados mostrò un sorriso che mi sapeva di enorme
pietà.
“…
puoi stare
tranquilla, Urahara Zaraki… non è mia intenzione
nuocere ad altre vite umane… ma ho
il diritto di correggere i tuoi dati!”
“…
correggerli?”
gli domandai io, confusa.
Quell’attimo
di esitazione
fu sufficiente a Simon per
trasformarsi nel mostro che tutti avevano sempre temuto…
…
che sciocco! Ora che
si era mostrato a tutti, nessuno avrebbe più creduto alla
Sezione Anti-maf…
“…
LE
PERSONE UCCISE DA HUNTER WARRIOR… SONO 150 002! VADOS!
OCCUPATI DEI PESCI
PICCOLI… IO DO UNA LEZIONE A QUELLA INCOSCIENTE!”
Prima
che potessi rendermene conto,
lui si era già gettato
sopra di me. Tuttavia, io decisi di cacciare fuori la mia arma
preferita…
… una falce col
manico corto, che
però non riuscì ad affondare il colpo
sull’avversario.
Un
ruggito mostruoso
fuoriuscì dal diaframma di quella
carogna, spingendo tutti gli spettatori a fuggire con le gambe levate
per il
terrore.
“Perfetto…
ORA NON
C’E’ NESSUNO CHE MI COSTRINGA A TRATTENERMI!”
“Che razza di
idiota… ti sei condannato a
morte da solo… ora assaggerai
il massimo della mia potenza!”
Feci
schizzare la mia aura al cento
per cento della mia
forza, avvolgendo tutto ciò che vi stava in un raggio di
oltre cinquanta metri.
Usai parte della mia energia per allungare l’asta della mia
falce e per
affilarne la lama.
Quello
scemo di Jin aveva commesso un
grande errore a farmi
bere quella pozione…
… il mio
potere, ora, era in grado di
pareggiare perfino quello di un
Dio!
Hunter
Warrior, tuttavia, non
sembrava affatto intimorito,
come se il mio aumento d’aura non fosse nulla di che. Al
contrario, sembrava
più divertito che mai.
“Niente
male…
vediamo se riesci a…”
Non
fece in tempo a parlare che io mi
fiondai su di lui, e
stavolta riuscì a ferirlo in pieno, affondando la mia arma
sul suo petto e
squarciandoglielo come niente.
Hunter
Warrior si era fatto cogliere
impreparato ed io ne
approfittai per concludere immediatamente il combattimento. Seguirono
altri
attacchi, con i quali io staccai completamente sia gli arti che la
testa dal
suo corpo, terminando con un affondo della mia falce dentro al cranio
di
quell’imbecille.
Era
finita… Hunter
Warrior era stato…
“Ma
dico… ci speravi sul serio, Urahara?”
[Beautiful
Horror Soundtrack – BEST OST IN THE WORLD]
Scioccata
e stupefatta, io tranciai
completamente il capo
del mio nemico in due, ma tutti i pezzi strappati di carne ritornarono
a
ricomporsi nel suo busto.
Hunter
Warrior era tornato come prima.
“Che
sciocca… il KI
Power che tuo fratello ti ha dato, in realtà, è
un falso! Non sei diventata
realmente più forte… hai solo una percezione
perfetta dell’energia che ti
circonda! TU E LA YAKUZA SIETE STATI INGANNATI DAL GRUPPO KARASUMA!”
Rimasi
senza parole davanti a quella
rivelazione terribile.
Era uno scherzo?! Quindi la mia potenza non era aumentata per niente?!
“Oh…
al contrario…
la tua potenza è senza alcuna ombra di dubbio aumentata! ma
i rischi di quella
brodaglia sono perfino maggiori rispetto a quelli della versione
precedente…
PIU’ UTILIZZERAI IL MASSIMO DELLA TUA FORZA, PIU’
VELOCEMENTE IL TUO CORPO NE
PERDERA’ IL CONTROLLO… ED ANDRAI INCONTRO AD UNA
ATROCE MA DOLCISSIMA MORTE!”
“Jin…
lurido
farabutto…”
“A
proposito… i tuoi uomini sono già al
tappeto…”
Mi
controllai attorno, sconvolta.
Vados si era già occupata
di tutti i miei compagni, i quali erano a terra privi di sensi.
Era un
incubo… ma come
diavolo avevano fatto?!
“Vuoi
sapere qual è
il bello, Urahara? Simon Kog aveva creduto sul serio che tu fossi
diventata più
potente del normale… ma tu non puoi ingannare Hunter Warrior!”
Inarcai
le sopracciglia,
confusa…
…
ma di cosa stava
parlando, quell’essere?
“E’
vero… tu ed i
tuoi amichetti della Yakuza non sapevate che Hunter Warrior e Simon Kog
fossero
due persone totalmente differenti… ebbene sì!
Quello a cui state dando la
caccia non è un essere umano… MA UN ESSERE
PROVENIENTE DAL REGNO DEI DEMONI! E
voi… voi mi avete provocato… se non avessi un
controllo così scarso del suo
corpo, e se non ci fosse quell’angelo a controllarmi, a
quest’ora mi sarei
saziato con la carne del tuo clan… E CON QUELLA DI TUTTA LA
YAKUZA!”
“Tu…
tu sei un mostro…”
“Grazie
per il complimento, troia… toh! ma guarda! Simon Kog
vorrebbe parlare con me in
privato! Potresti aspettare… giusto cinque minuti? Voglio
trattare con lui, se
non ti dispiace… PROVA ANCHE AD UCCIDERMI, NEL FRATTEMPO, SE
CI RIESCI… ma
dubito tu possa fare molto contro un angelo!”
Furibonda,
decisi di attaccare quel
bastardo con tutte le
mie forze, ma venni anticipata da immediatamente da Vados, la quale
iniziò a
sogghignare divertita.
“Perdonami,
ma abbiamo
dei progetti molto importanti per questo giovane!”
“Schifosa
puttana… TOGLITI DI MEZZO!”
La
mia falce ed il suo bastone
andarono in contatto,
provocando una terrificante scossa di terremoto. Ma la potenza di
quell’impatto
fu tale da farmi vibrare le braccia.
Era
stato come se avessi cercato di
tagliare un pezzo di
cemento armato.
Ero
nei guai. Se non riuscivo ad
avvicinarmi ad Hunter
Warrior, era anche inutile provare a catturarlo. Vados era
più forte di quanto
immaginassi…
…
era di lei che
dovevo occuparmi, al momento!
“Vuoi
ostacolarmi… allora peggio per te!”
***
PEACH
[Exorcist
– BEST OST IN THE WORLD]
Fu
soltanto una questione di attimi.
Nel momento esatto in
cui io percepii l’aura di quella Nemu fuori dalla nostra
abitazione, afferrai
al volo i genitori di Bulma e sigillai la porta del laboratorio, pronta
ad
utilizzare un’altra delle mie tecniche nel mio
arsenale…
…
ma avevo bisogno
dell’aiuto di Berry.
“Spero tu sia ancora in
grado di produrre la
Barriera di Radici!”
“CO-COSA?!
ADESSO?!”
“SI! ADESSO! SE
NON CI SBRIGHIAMO, QUELLA
STRONZA INIZIERA’ A
RIEMPIRE LA CASA DI VELENO!”
“Cazzo… ok! Ci
sono!”
accettò il mio amico, recuperando
compostezza e piantando i palmi delle sue mani sul pavimento.
Ciò
che avvenne
lasciò letteralmente sbigottiti tutti.
Attorno a noi, dalle crepe formatasi sotto i nostri piedi cominciarono
a
fuoriuscire decine e decine di radici, che andarono a richiudersi
attorno a noi
per formare una strana navicella in legno, che affondò
lentamente nel suolo,
grazie alla mia tecnica di affondamento.
“Aspetta, Peach!
C’è anche
Vegeta dentro casa! E mio figlio Trunks!”
esclamò preoccupatissima Bulma.
“LEONARDINO!
DOBBIAMO
RECUPERARE ANCHE LUI!”
Digrignai
i denti, preoccupata. Un
conto era lasciare indietro
quell’arrogante di Vegeta, ma Trunks e Leonardino rischiavano
seriamente di essere
uccisi! Perciò arrestai l’affondamento e lasciai
la capsula di legno soltanto a
metà.
“Berry…
apri una breccia!
Aspettatemi qui!”
“Non ci vai da sola!”
mi rispose tuttavia il mio amico, seguito
da James e Juzo.
“Noi
due non possiamo
subire avvelenamenti di alcun genere! Possiamo uscire fuori senza
difficoltà!”
“Il
tuo amico ha
ragione! Più siamo meglio è!”
si aggiunse anche Piccolo, ma io li fermai
tutti immediatamente.
“E chi rimarrebbe a
proteggere loro!?”
feci notare ai quattro
uomini, indicando gli scienziati presenti “Berry, Piccolo… voi rimanete qui dentro
la
capsula. Qui dentro non subirete l’effetto del veleno! Voi
due… seguitemi!”
Uscì
fuori dal
nascondiglio e ritornai nel laboratorio
assieme ai due cyborg. L’aura di Nemu era già
all’interno della nostra casa, e
Vegeta era andato ad intercettarla assieme a suo figlio.
Oh
no… loro non
conoscevano il suo vero potere!
“Io vado da loro! Voi due
recuperate tutti quelli
che si trovano dentro
questa casa! Non dobbiamo dimenticarci di nessuno!”
Mi
fiondai immediatamente fuori dal
laboratorio e mi immersi
nel pavimento.
Il
cemento ed il marmo non erano
senza dubbio i miei terreni
preferiti, dato che rallentavano molto la mia velocità, ma
mi permettevano di
sfruttare un’altra delle mie tecniche…
… il mio corpo,
infatti, non assorbiva
soltanto energia vitale dalla
terra, ma ne poteva perfino imitare le proprietà.
Perciò,
quando mi ritrovai
al centro dello scontro, io fuoriuscì
dal pavimento con il corpo irrobustito dal cemento e sferrai un colpo
molto
potente dentro al ventre di Nemu Kurotsuchi, la quale sputò
letteralmente
sangue dopo aver preso in pieno il calcio.
“Voi
due! Scendete
nel laboratorio e raggiungete Bulma!” li
rimproverai io, immediatamente “Questa
donna vi sta avvelenando i polmoni! Se continuerete a combattere contro
di lei,
vi ammazzerà!”
“Un sayan non fugge davanti
a queste
difficoltà!”
“NON
TE LO STO
CHIEDENDO!!! QUESTO E’ UN ORDINE DI TUA MOGLIE! ED ORA ANDATE!”
I
due, decisamente delusi, si
allontanarono in fretta dalla
stanza in cui si trovavano, lasciando completamente da sole me e Nemu.
Ci
trovavamo in sala da pranzo, con
il cibo ancora dentro i
nostri piatti.
“Ma che bello! Alla fine
sei sopravvissuta per
davvero, aliena!”
“Ti sono mancata, vedo!”
la sbeffeggiai io, con sicurezza “Come
vedi, i tuoi coltellacci non mi hanno fatto nulla!”
“Peccato…
vorrà dire che
stavolta ti strapperò direttamente il cuore dal
petto!”
La
donna tatuata si fiondò
rapidamente verso di me, mostrandomi
nuovamente i suoi coltelli e provando ancora una volta ad affondarli
dentro il
mio petto.
[Roundtable
Rival – BEST OST IN THE WORLD]
Rimase
scioccata quando si rese conto
che le sue lame non mi
avevano nemmeno fatto un graffio, e ne approfittai per tirarle un
cazzotto in
faccia, facendola volare sopra il tavolo apparecchiato e riempiendola
di cibo e
bevande da capo a piedi.
“Tu…
ma come…”
“Non
te l’hanno
insegnato? La stessa mossa non funziona due volte con lo stesso
avversario!”
la presi in giro io, mettendomi in posizione di combattimento.
“SCHIFOSO
ESSERE!
ADESSO TI SISTEMO IO!”
Nemu
caricò la sua aura ad
un livello simile a quello di
quando era riuscita a sconfiggermi la prima volta, ma io ero pronta ad
affrontarla sul serio.
Come
era prevedibile, la mafiosa era
molto più potente e
rapida di me, ed usava perfettamente i suoi coltelli per cercare di
ferirmi,
avvolgendoli nella sua aura. Ma io avevo un vantaggio ancora
più decisivo…
…
la mia esperienza
acquisita nell’esercito rivoluzionario di Fruit e
nell’esercito imperiale di
Freezer.
Avendo
sempre combattuto per la mia
vita, avevo imparato a
leggere i movimenti dei miei avversari per sopravvivere anche nelle
situazioni
più disparate. Di conseguenza, sapevo affrontare anche
nemici più forti di me,
semplicemente intuendo i loro attacchi e rigirandoli a mio favore,
sfruttando
le tecniche di cui disponevo.
La
prima volta che l’avevo
vista, Nemu mi era sembrata
davvero insuperabile, ma soltanto perché non
l’avevo mai affrontata prima
d’ora. Da quel combattimento pericoloso, tuttavia, mi ero
resa conto anche di
un grande difetto della mia avversaria.
I
suoi movimenti erano elementari e
prevedibili.
“TANTO
TI PRENDO,
PICCOLA NANEROTTOLA!” continuava a ripetere lei,
usando i suoi coltelli per
cercare di colpirmi. Io, con grande agilità e senso del
movimento, evitavo i
suoi affondi e le sue sfilettate puntando a far stancare la mia
avversaria, che
nel frattempo stava letteralmente distruggendo tutta la casa solo con
lo scopo
di colpirmi.
Quello
che, all’inizio,
poteva sembrare un match a senso
unico, si trasformò improvvisamente in uno scontro alla
pari, con Nemu che
iniziava a perdere le energie ed io che riuscivo ad evitare i suoi
colpi,
nonostante le proprietà del cemento mi avessero rallentato
nei movimenti.
La
mia precisione ed
imprevedibilità stava sovrastando le
capacità della mia avversaria…
“Eheheheheheheheh…
ora non puoi
più scapparmi…”
Come
era prevedibile, notando le mie
intenzioni, Nemu aveva
incominciato a limitare il mio raggio di azione, spingendomi lentamente
verso
l’angolo cieco della stanza, quello dove non vi stavano porte
o finestre per
sfuggirle.
“Sei davvero una delusione,
puttanella
arancione…”
ricominciò a
sbeffeggiarmi lei, indicando se stessa “… ti sei scordata delle mie
capacità? Nel
momento esatto in cui sei entrata qui… io ho riempito la
stanza di un veleno
inodore in grado di farti collassare nel giro di pochi minuti! Ed anche
se
pensi di poter sopravvivere ancora una volta… ORA TI
POLVERIZZERO’ OGNI
CENTIMETRO DI PELLE CHE TI RITROVI!”
Nemu
aprì il palmo della
sua mano, caricando una sfera di KI
molto potente e puntandomela verso di me, che tuttavia rimasi molto
sicura
delle mie capacità.
“Tu
non impari mai…
vero Nemu? Le stesse tecniche non funzionano due volte contro gli
stessi
avversari!”
Detto
ciò indicai, ad una
confusa mafiosa, qualcosa per
terra.
Un frutto
dalla
pelliccia arancia… no… tanti frutti simili che
erano tutti sparsi per terra…
“Il tuo veleno…
quello di cui ti vantavi
tanto… si trova dentro quei
frutti!” le rivelai io, aprendo il palmo
della mia mano e facendone
fuoriuscire dalla mia pelle uno identico a quelli.
“Ma
come… no! E’
impossibile!”
“Tu dici? Eppure sono
ancora qui in
piedi… e stiamo combattendo da
quindici minuti buoni! Non ti sei nemmeno resa conto del tempo che
è passato
dall’inizio dello scontro!”
Quando
Nemu scoprì la
verità, trasformò il suo viso in una
maschera di orrore e rabbia, e si preparò a darmi il colpo
di grazia…
…
ma non si era resa
conto che l’avessi messa in trappola ancora una volta.
Dentro
ai frutti, infatti, non vi
stava soltanto il veleno,
ma anche le cellule che avevo utilizzato per irrobustirmi il corpo. Di
conseguenza, avevo perso resistenza, ma avevo riguadagnato
l’agilità e la
velocità necessaria per portarmi a grande
velocità davanti alla sua faccia, ora
sconvolta per la mia scaltrezza.
Tuttavia,
non era
finita qui…
…
dopo aver avvicinato il
mio viso al suo, il quale aveva la
bocca letteralmente spalancata, ne approfittai per sfruttare
un’altra delle mie
tecniche segrete. I frutti che il mio corpo produceva, infatti, si
chiamavano
Poronci ed erano noti sul mio pianeta per possedere un seme molto
pericoloso
(il più piccante dell’intera galassia del Nord) se
ingerito o toccato da parti
sensibili…
…
ed io, stronza
com’ero e desiderosa di vendicarmi di lei per quanto mi
avesse fatto il giorno
prima, ricreai qualcuno di quei semi e glieli sputai dalla bocca sui
suoi occhi
e dentro la sua cavità orale.
L’effetto
fu istantaneo.
Nemu
perse letteralmente il controllo
della sfera di KI
sulla sua mano, che gli esplose in faccia, mentre io affondai nel
terreno per
non essere coinvolta nella deflagrazione.
Quando
la polvere si
diradò, gran parte della abitazione era
collassata, per fortuna senza raggiungere il laboratorio dove si
trovavano gli
altri. Nemu si trovava per terra, e si stava contorcendo per il dolore
atroce
che le avevo procurato, strofinandosi gli occhi e urlando a
squarciagola!
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!
GLI… GLI OCCHI… NON CI VEDO! NON… non
respiro… argh!”
Capendo,
ormai, di averla messa
fuorigioco, mi avvicinai a
lei, nuotando nel terreno, e le sussurrai all’orecchio.
“A proposito… mi
chiamo Peach…
e questo è per avermi attaccata l’altro
ieri!”
Sogghignando,
vittoriosa, evitai
l’ultimo attacco folle
della donna tatuata ed iniziai a tornare nel laboratorio, beandomi
delle sue
urla di dolore e delle bestemmie che mi stava rivolgendo contro.
“Ehi! Sei riuscita a
sconfiggere quella donna?!”
esclamò sorpreso
Trunks, il figlio di Vegeta e Bulma, vedendomi tornare senza alcun
graffio o
ferita.
“E’ stato un
gioco da ragazzi!”
rassicurai io tutti, ordinando a
Berry “Richiudi la capsula!
E’ il
momento di farla navigare!”
Il
mio amico annuì con
decisione, sigillandoci dall’esterno,
mentre io ripresi a far affondare la capsula.
Prima
di questo, però, mi
venne un colpo quando mi resi
conto che, in realtà, ci stavamo dimenticando anche di
un’altra persona.
“OH
NO! VICTORIA! LEI
E’ ANCORA DENTRO LA…”
“… vasca
rigenerativa!”
concluse la frase Berry,
tranquillamente, alzando il pollice all’insù e
rivelando a tutti noi “Mentre
voi stavate via, ho allargato la capsula ed ho avvolto anche lei!”
Come
conferma, lui mi
indicò un punto del trabiccolo, nel
quale vi stava la vasca di Victoria, con i suoi amici cyborg e Bulma a
sincerarsi delle sue condizioni.
“Berry! Sei fantastico!”
lo ringraziai io, abbracciandolo e
stampandogli un bacio sulla guancia. Lui stranamente, divenne
più rosso del
solito, ma non gli detti momentaneamente alcuna importanza.
Poi
gli ordinai.
“Ora siamo a venti metri di
profondità!
Crea una ventola ed una
manovella per farlo girare, poi uno sterzo per direzionare il nostro
mezzo di
trasporto… ed infine delle leve stabilizzatrici che ci
aiutino a spostarlo in
alto od in basso!”
“E
chi girerà la
manopola e le leve?” mi domandò Berry,
preoccupato.
“Non
tu… ho bisogno
di te qualora si danneggiasse la capsula! Dovremo viaggiare per molto
tempo e
la temperatura del nucleo terrestre potrebbe creare delle falle!”
gli feci
capire io, indicando tutti gli altri presenti e gridando loro
“Tutti voi seguirete i miei ordini e
muoverete le leve nella direzione che vi
indicherò…
Vegeta! A te il compito di girare la manovella!”
“Per quale motivo dovrei
farlo io? Non sono il
vostro mulo da soma!”
mi minacciò il sayan, ma io non mi lasciai intimidire per
niente.
“Calma,
bello… lo sto
chiedendo a te perché sei quello con il KI più
elevato tra di noi!” gli
spiegai il funzionamento della capsula “Il
legno che ci circonda è composto in modo tale che
l’aura di chi gira la
manovella funga anche da barriera esterna per rendere più
resistente questo
trabiccolo! Non solo… più potente è
l’aura che attraversa questo legno, più
veloce andrà! Perciò meno proteste ed usa i tuoi
muscoloni d’acciaio, principe
di questo caz…”
“OK!
D’ACCORDO! HO
CAPITO!” sbraitò irato costui,
visibilmente offeso dal trattamento che gli
avevo rivolto, ma decidendo saggiamente di fidarsi di me.
Berry,
dieci secondi dopo, aveva
già rimodellato la capsula,
per farla assomigliare ad un sottomarino!
“Dove dobbiamo dirigerci?”
domandai a tutti gli altri, con
serietà “C’è
un nascondiglio migliore
dove ritrovarci tutti?”
Fu
Berry, tuttavia, a rispondermi.
“Andiamo
dal Supremo!
Là nessuno dei nostri nemici può raggiungerci!”
“E Santuario di Dio sia!”
accettò Bulma, seguita da tutti gli
altri compagni, chiedendo a suo figlio “Tu riesci a percepire l’aura di Dende,
no?
Falle strada!”
“Ok!”
accettò
Trunks, indicando dritto davanti a noi “Il palazzo è in quella direzione!”
“Ottimo!”
confermai io, dando indicazione a tutti i presenti “Alzate la vostra leva per far
scendere ancora la
navicella di qualche
centinaio di metri! Vegeta…
inizia a girare quanto
più forte che puoi! SI
PARTE!”
***
MIWAKO
[On
The Precipice of Defeat - BLEACH]
Io
e Wataru avevamo assistito in
diretta alla diretta
televisiva del tele-giornale, assieme a tutti i nostri colleghi,
all’interno
della sala ricevimenti con il commissario Hyoe Kuroda in prima fila, il
quale
spense il televisore con grande nervosismo.
Poi
si portò davanti a
tutti noi, ed urlò a pieni polmoni.
“Ora…
voglio sapere…
se qualcuno di voi era a conoscenza di questa storia! CHIUNQUE DI VOI!
SE
SAPEVATE CHE HUNTER WARRIOR ERA SIMON KOG STESSO, ALZATE LA MANO!”
Sapevo
perfettamente a cosa stava
puntando il commissario.
Nessun altro, oltre a me e l’agente Takagi, sapeva di questa
faccenda. In più,
ovviamente, vi stavano anche gli agenti Roshi, Colombo e Da Silva, ma
loro
erano già in permesso.
Dopo
essermi guardata con il mio
uomo, con grande rammarico,
alzai la mia mano e lo stesso fece lui, e ci alzammo in piedi davanti a
tutti i
nostri colleghi.
Fu
una vera sorpresa, tuttavia,
vedere lo stesso commissario
alzare la sua mano.
“Come
immaginavo…
anche voi sapevate tutto…”
dichiarò grato Hyoe, mostrandoci finalmente le
sue buone intenzioni.
Fu
un vero sollievo. Quindi lui non
era una cattiva persona…
“E’
giusto, allora,
che voi sappiate la verità…”
annunciò costui, rivelando a tutti i presenti
“…
la giornalista non ha detto tutto! E’ vero… Simon
Kog è Hunter Warrior… ma in
realtà era un infiltrato dei Servizi Segreti Italiani e ha
contribuito alla
cattura di tutti i membri della X-X-I, ad esclusione, purtroppo, di
X-X-I. E’
stato trasferito qui alla nostra centrale per combattere la Yakuza ed
ha
istituito, momentaneamente, una sezione illegale per affrontarla.
Tuttavia,
come avete potuto constatare voi stessi, la sua identità
è saltata fuori ed ora
i suoi nemici stanno cercando di incastrarlo! Sta a voi credere alla
mia
versione o a quella raccontata dal tele-giornale!”
“Quindi Simon Kog non
è un traditore?!
E’ questo che ci state dicendo? La
questura ha davvero protetto Simon
per tutto questo tempo?” ci chiese un collega, uno
dei più anziani.
“E’…
un po’ più
complicato di così…” ammisi
io, rivelando a tutti i presenti “…
le trattative per far arrivare Hunter
Warrior qui sono iniziate un anno fa grazie alla proposta di Juzo
Megure e
Kiyonaga Matsumoto di creare una sezione Anti-mafia per combattere
contro le
organizzazioni malavitose della città. Tuttavia, la voce
è circolata nei piani
alti e ha mandato nel panico tantissime questure, anche di altre
regioni, che
hanno chiesto l’annullamento di questa iniziativa. Per questo
l’ex-commissario
ha deciso di trattare di nascosto il trasferimento, ignorando gli
ordini dei
suoi superiori…”
“MA PERCHE’ LO HA
FATTO!? HUNTER WARRIOR
E’ UNA MINACCIA PER L’INTERO
PIANETA!” ci urlò panicato un
altro collega, molto più giovane.
“Lo avevamo pensato anche
noi, fin quando non lo
abbiamo conosciuto
personalmente…”
dichiarò apertamente Wataru, ammettendo con
sincerità “… e
se ha deciso di accettare l’offerta
dell’ispettore Megure, non era per infangarci. A
lui non importava di ciò che tutti noi avremmo pensato di
lui se
avessimo scoperto la verità… ma è
sempre pronto a dare la sua vita per noi
colleghi. Lo ha dimostrato proprio durante il suo primo
giorno di lavoro
nella nostra centrale, salvando la vita del nostro ispettore, e non
ha mai
commesso un omicidio al di fuori della X-X-I, nemmeno per
difendersi…”
No…
in quello, Wataru
mentiva, ma non me la sentii di
correggerlo, ben sapendo che i nostri colleghi fossero ancora
indisposti a
crederci.
“Diamo per assodato che
Hunter Warrior sia come dite
voi…” ci
chiese un’altra nostra collega “… allora perché non ci
è stato mai rivelato
nulla?! Perché tenerci all’oscuro di tutto questo?”
“E’
stato un ordine di
Juzo Megure, perché temeva che vi fosse una talpa dentro la
nostra centrale… e non ci
è andato molto lontano!”
rivelai io, cercando di trattenere le lacrime mentre rivelavo a tutti
l’amara
verità “La
Sezione Anti-mafia ha scoperto che non è stato il Clan
Kuchiki ad
attentare alla vita dell’ispettore e dei bambini…
ma due sicari mandati niente
di meno che da Kiyonaga Matsumoto, il quale è a capo di
un’organizzazione segreta
che controlla l’intero Giappone… una setta perfino
più pericolosa della Yakuza!”
“CI
PRENDETE IN
GIRO?! KIYONAGA ERA IL MIGLIORE AMICO DI JUZO! NON POTREBBE AVER
MAI…”
“Mi
spiace, colleghi
miei…” la interruppe tuttavia Wataru,
sconsolato “…
ma abbiamo delle prove
schiaccianti che lo incastrano. Siamo perfino pronti a mostrarvele, se
ci
tenete a vederle…”
Lo
sgomento all’interno
della stanza era totale. Si erano
resi conto del fatto che nessuno tra me, Wataru e Hyoe, stesse affatto
scherzando, e ciò li stava terrorizzando.
“…
Miwako… Wataru… ma
in che situazione vi siete cacciati?!” comprese
finalmente Ninzaburo,
preoccupato per le nostre sorti “Siete
consapevoli che state mettendo a repentaglio le nostre vite?”
“Non le vostre! Le nostre!”
affermò tuttavia il nostro nuovo
commissario, indicando anche me ed il mio compagno “Voi, non essendo mai venuti a conoscenza della
verità, non siete in
pericolo… per questo vi ho portati tutti qui…
voglio mettere ai voti la nostra
libertà! Se la maggior parte di voi ci vorrà in
galera per quanto abbiamo
fatto, noi tre accetteremo la vostra scelta… se, invece, la
maggioranza ci darà
ragione, vi promettiamo di non nascondervi mai più un fatto
tanto grave.
Credetemi… se non avessi avuto la conferma, da parte dello
stesso Whis,
l’angelo protettore del nostro universo, della pulizia della
vostra fedina
penale, io mi sarei fatto subito da parte ed avrei lasciato il mio
incarico… ma
non posso farlo! Non ora che l’agente Kog è in
pericolo di vita!”
“ANCORA A PROTEGGERLO?! UN
ASSASSINO COME LUI
DOVREBBE TROVARSI SOLTANTO
DIETRO LE SBARRE! CENTO CINQUANTA MILA PERSONE, BUONE O CATTIVE CHE
FOSSERO,
SONO STATE UCCISE CON LE SUE STESSE MANI!”
insistette però un’altra
nostra giovane collega “PERCHE’
UTILIZZATE DUE PESI E DUE MISURE CON LUI?! E’…
E’ ORRENDO CHE UNA CENTRALE DI
POLIZIA, LA QUALE DOVREBBE FAR RISPETTARE LA GIUSTIZIA, SIA DIPENDENTE
DA UN
CRIMINALE!”
Quelle
parole ci ferirono moltissimo,
perché un fondo di
verità vi era.
I
nostri colleghi non avevano tutti i
torti. Quello che noi
tre avevamo fatto, in quei due mesi, era proteggere un assassino. E non
uno
qualsiasi…
…
il più spietato di
tutti.
Non
potevamo obbligarli a
proteggerlo. Loro… no, noi eravamo
dei poliziotti… non ci era stato insegnato questo…
…
ma allora perché continuavo
a pensare che non fosse giusto? Perché continuavo a credere
che Simon meritasse
una seconda possibilità…
…
avrei tanto voluto
insistere…
…
ma non riuscivo a
trovare le parole adatte.
“RAGAZZI!”
[Black
Appears – DRAGON BALL SUPER]
La
porta della nostra stanza si
spalancò improvvisamente. Ad
entrare, con nostra grandissima sorpresa, fu Crilin, il quale sembrava
piuttosto preoccupato.
“Siamo nei guai! Hanno
attaccato tutte le basi!
Dobbiamo…”
“UN
MOMENTO! LO
SAPEVI ANCHE TU?!” si rese conto Ninzaburo,
scandalizzato “SAPEVI CHE HUNTER
WARRIOR ERA SIMON KOG!?”
“SIMON
KOG ED HUNTER
WARRIOR NON SONO LA STESSA COSA!”
Quella
notizia ci lasciò
completamente a bocca aperta.
Che
storia era mai questa?
“Lo abbiamo scoperto solo
ieri mattina…”
ammise il nostro amico,
prendendo la parola e dichiarando davanti a tutti noi “… il nostro
collega è stato
ingannato! Hunter Warrior è un mostro che si è
insinuato all’interno del suo
corpo e lo spinge a compiere dei gesti che l’agente Kog non
farebbe mai!”
La
reazione di tutti i nostri amici
fu di totale
menefreghismo. Quella storia era inverosimile… nemmeno io e
Wataru eravamo in
grado di credergli.
“Un
mostro… QUESTO E’
TROPPO! PER QUANTO MI RIGUARDA, POTETE ANCHE ANDARE A…”
Quel
collega, tuttavia, non fu
più in grado di muoversi. Si
era paralizzato sul posto e non riusciva più a proferire una
parola, come se
fosse andato in stand-by.
“Se non potete credere a
me… allora
crederete a ciò che vedrete davanti
ai vostri occhi! BUU! PRENDI POSSESSO DI QUELL’UOMO!”
Il
panico avvolse tutti noi quando ci
rendemmo conto che una
strana e disgustosa massa rosa avesse avvolto improvvisamente il corpo
del
nostro collega, assumendo una forma umanoide e mostrandosi al nostro
cospetto.
Al
posto del poliziotto vi stava una
creatura grassa e
flaccida, dal viso paffuto ed innocente e con un codino di carne dietro
la
nuca. Indossava due strani cerchietti neri che gli proteggevano spalle
e petto,
un mantello blu, ed un grosso pantalone bianco che gli copriva parte
della
pancia. Quest’ultimo era legato con una cintura nera, con una
chiusura gialla
che porta un simbolo a forma di M. Le gambe erano coperte da un tessuto
nero ed
indossava guantoni e stivali gialli.
“Salve
a tutti! Il
mio nome è Buu e sono un demone!”
Tutti
quanti eravamo rimasti
letteralmente senza parole
davanti a quella scena. L’essere, senza degnarci di altre
spiegazioni, iniziò a
scomporsi nuovamente, liberando il nostro collega il quale era
paralizzato per
lo shock a causa di quanto gli fosse avvenuto.
Il
corpo di Buu si ricompose di
fianco a Crilin, il quale ci
spiegò.
“Lui
è Buu, ed è un
Majin. E’ una brava persona, ed è anche un prode
alleato di Mr. Satan” ci
rivelò Crilin, riuscendo a farci riconoscere
l’identità del grande lottatore “Come
avete visto, è in grado di prendere possesso del corpo di un
altro essere
vivente! E’ la stessa cosa per Hunter Warrior!
Quest’ultimo è un Majin come
Buu, ma è malvagio fino al midollo e continua a controllare
Simon per prendersi
gioco delle persone per bene che credono nelle forze
dell’ordine, come noi…”
[Destroyed
City – DRAGON BALL SUPER]
“…
è… è
troppo assurdo… è troppo surreale…”
affermò un’altra
collega, ormai in piena crisi esistenziale “… VI RENDETE CONTO DI CIO’ CHE
CI
STATE RACCONTANDO?! HUNTER WARRIOR E’ UN DEMONE…
SIMON KOG ED HUNTER WARRIOR
SONO COLLEGATI… AVETE NASCOSTO UN ASSASSINO PER
PROTEGGERLO… NOI NON CI STIAMO
PIU’ CAPENDO NULLA!”
“COSA
C’E’ ALTRO DA
CAPIRE?! AVETE VISTO CON I VOSTRI OCCHI CHE E’ POSSIBILE!”
“MA
SI PUO’ SAPERE
COSA DIAVOLO VI STA PRENDENDO?!” ci urlò
tuttavia Ninzaburo, stavolta su
tutte le furie “VI RENDETE CONTO CHE
NON
ESISTONO SCUSE PER CIO’ CHE AVETE FATTO?! L’UNICA
COSA GIUSTA CHE VOI E JUZO
MEGURE AVRESTE DOVUTO FARE ERA QUELLA DI NON FAR MAI GIUNGERE HUNTER
WARRIOR IN
GIAPPONE! VI RENDETE CONTO CHE, CON IL VOSTRO EGOISMO, AVETE CREATO
SOLTANTO
PIU’ CONFUSIONE?! COME FATE A NON RENDERVI CONTO CHE LA
SITUAZIONE CON LA
YAKUZA E’ PRECIPITATA PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI LUI
E’ VENUTO A LAVORARE DA
NOI?! UN UOMO CHE COMMETTE COSI’ TANTI OMICIDI, QUALUNQUE
PROBLEMA POSSA ESSERE
SORTO, NON PUO’ DIVENTARE UN UOMO DI GIUSTIZIA! QUELLO CHE CI
STATE
RACCONTANDO… E’ UNA VERA E PROPRIA ERESIA!”
Era
finita. Non potevamo
più far nulla per cambiare l’idea
dei nostri compagni. Nemmeno Crilin e Buu ci erano riusciti. Fu in quel
momento
che mi resi conto di quanto Simon, in realtà, fosse
così stimato dalle persone
che lo avevano vissuto fino in fondo…
…
perché lui era
pronto a tutto pur di proteggerle, anche a costo di essere considerato
un
criminale.
Le
sue gesta ne erano la
più chiara dimostrazione. La gente
aveva paura di Hunter Warrior perché aveva ucciso tantissime
persone senza
essere mai catturato, ma non avevano mai saputo che lui stesso avesse
condannato la X-X-I.
Persone
come lui, nella nostra
centrale, erano più uniche
che rare.
No… era
semplicemente unico.
L’agente Kog era
così unico da
essere temuto da tutti.
Comprendere
i suoi pensieri era
impossibile, per chi non
avesse mai cercato di ottenere la sua fiducia.
Non
riuscii più a
trattenermi e scoppiai a piangere,
disperata.
“Miwako…
ti prego…
ritorna in te…” mi supplicò
Ninzaburo, allungando la mano verso di me “…
non puoi davvero pensare che questo sia
giusto…”
“Io…
sniff… io non voglio!”
affermai tuttavia io, convinta della
mia posizione, cercando di asciugarci “Io… io non voglio abbandonarlo al suo
destino… sniff… io credo a Crilin… NON
POSSO VOLTARE LE SPALLE ALL’UOMO CHE MI
HA SALVATO LA VITA PER DUE VOLTE! SE NON POTETE CREDERE ALLE BUONE
INTENZIONI
DI SIMON… ALLORA COME FATE A NON CREDERE NELLE NOSTRE?!”
“Mi…
Miwako!”
rimase sconvolto il mio collega “Non
dirai sul serio… uccidere cento cinquanta mila persone non
è normale!”
“Buu
dice che
quell’uomo ha ragione solo a metà!”
affermò tuttavia Buu, rivelando “Anche
io avevo una parte malvagia dentro di me, ed ha sterminato tutti voi
anche se
ora non lo ricordate più! Simon Kog è bravo e
gentile con tutti voi… ma Hunter
Warrior è malvagio e va fermato!”
“Fermato?”
domandò preoccupato Wataru.
“Simon si farà
estrarre il demone dal suo
corpo, o quantomeno cercherà
di mantenerlo sigillato all’interno del suo corpo per
impedirgli di compiere
altre stragi!” spiegò Crilin a
tutti noi, continuando con questa storia
“E
sarà Whis stesso a prendersi cura di lui! Voi avete ragione,
ma solo in parte…
noi non abbiamo mai protetto Hunter Warrior… NOI ABBIAMO
PROTETTO SIMON KOG!”
Il
silenzio era calato
all’interno della nostra stanza,
nessuno riusciva più a pensare lucidamente.
“Non vi chiediamo di
appoggiare ciò che
ha compiuto Hunter Warrior,
perché nemmeno Simon Kog accetta di farlo… voi
non sapete l’angoscia che lui ha
provato in questi giorni, quando ha saputo tutta la verità.
So che vorreste
provare ad arrestarlo, adesso che sapete tutta la storia… ma
è assolutamente
impossibile! Buu sarebbe in grado di fuggire dalla prigione quando e
come
vuole… per di più è immortale!”
ci rivelò l’agente Roshi, mentre Buu ci
mostrava tutta la sua ‘elasticità’
“Hunter
Warrior è in grado di fare
altrettanto… non esiste niente di legale che ci permetta di
tenere a bada quel
mostro, e Simon ne era consapevole. Per questo non intendiamo fermarci,
nemmeno
se ora tutti sanno la verità!”
“CONTINUERETE
AD
AGIRE ILLEGALMENTE?! QUESTO E’ DAVVERO LA GOCCIA CHE FA
TRABOCCARE IL VASO!”
sentenziò infine Ninzaburo, piazzandosi davanti a Crilin e
squadrandolo
malamente “LE REGOLE ESISTONO PER
ESSERE
RISPETTATE! NON AVRESTE DOVUTO CREARE LA SEZIONE ANTI-MAFIA SENZA ALCUN
PERMESSO… PER ME NON C’E’ PIU’
SCUSA CHE TENGA! NESSUNO DI VOI MERITA DI AVERE
UNA SECONDA POSSIBILITA’!”
Crilin
si rese conto che fosse finita
nel momento in cui
Ninzaburo gli mostrò le manette. Altri quattro nostri
colleghi fecero
altrettanto, avvicinandosi a ciascuno di noi con gli stessi oggetti.
Eravamo
ufficialmente in
arresto…
“Mi dispiace,
Ninzaburo… ma noi cinque
non ci arrendiamo così
facilmente. BUU! PARALIZZALI!”
Un
secondo dopo, tutti erano
immobilizzati al loro posto,
incapaci di muoversi.
[Why
Do You Leave Me Alone Now – BEST OST IN THE WORLD]
“Perdonateci,
ragazzi…”
disse Crilin, con dispiacere, facendoci comprendere che tutti loro
fossero
ancora in grado di vederci e sentirci “…
hai ragione, Ninzaburo… le regole sono fatte per essere
rispettate… ma non
sempre è così. Juzo non è morto
perché non ha voluto rispettare le regole… ma
perché la sua decisione era scomoda a qualcuno di
pericoloso. Ma allora perché
non arrestarlo? Perché lo hanno voluto addirittura morto?
Non posso credere che
voi abbiate potuto mancare di rispetto alla memoria di un uomo che ci
ha sempre
voluto bene come dei figli. Il mondo non è solo bianco o
nero, amici miei… io
ho visto un guerriero spietato, assassino, che ha cambiato la sua vita
innamorandosi dell’amore della sua vita... ora lui ha due
figli bellissimi che
vogliono diventare dei super-eroi. Io mi sono innamorato di una
donna-cyborg
che, all’epoca, desiderava soltanto uccidere me ed i miei
amici… ed ora non
passa giorno che io ringrazi gli Dei per avermela fatta conoscere.
Simon Kog
non era mai stato cattivo, e non lo è nemmeno adesso. La
X-X-I gli ha ucciso la
madre davanti ai suoi occhi… ed Hunter Warrior
l’ha costretto ad entrare
all’interno di quell’organizzazione. Io non posso
costringervi a credervi…
nessuno di noi può… ma non posso farmi arrestare,
né posso permettervi di
catturare i miei amici. Io, Crilin
Roshi, preferisco abbandonare il mio lavoro e la mia vita quotidiana
per
cercare di darvi un futuro felice, piuttosto che permettere alla Yakuza
di
vincere e trionfare sulle nuove generazioni. Se questo mi rende un
criminale pericoloso…
allora noi della Sezione Anti-mafia siamo i peggiori nemici che la
Yakuza
potesse trovarsi davanti… E NON CI FERMEREMO DAVANTI ALLE
DIFFICOLTA’ COME
QUESTE!”
Detto
ciò, tra lo sgomento
mio e di Wataru, Crilin prese il
suo distintivo e lo mise dentro la tasca del nostro amico Ninzaburo.
Con esso,
il guerriero lasciò anche la sua pistola.
Era
chiaro il significato dietro quel
gesto.
Crilin
aveva ufficialmente rassegnato
le sue dimissioni.
“Ve lo prometto, amici
miei… riusciremo a
vincere questa battaglia… ed
un giorno torneremo tutti da voi! Io, Miwako, Wataru, Hyoe, Domenico,
Claudia…
ed anche Simon! Torneremo ci faremo perdonare per non aver combattuto
assieme a
voi, che siete come una seconda famiglia, per noi. Vi voglio
bene… ma questa
battaglia non possiamo combatterla assieme a voi… scusatemi”
Crilin
iniziò ad
incamminarsi fuori dalla stanza, seguito da
Buu e Hyoe, il cui sguardo era più sconfitto che mai.
Eravamo
rimasti soltanto io e Wataru
assieme a tutti loro.
“Perdonateci,
amici…”
dissi loro, ormai incapace di trattenere i singhiozzi, con Wataru che
cercava
di consolarmi “…
perdonatemi… è per il bene di tutti voi!”
Solo
a quel punto, decidemmo di
lasciare, come il nostro
amico, il distintivo e la pistola di ordinanza.
Era
la scelta più saggia
che potessimo compiere. La Centrale
ed i suoi membri erano come una famiglia. Non potevamo più
metterli in
pericolo.
Da
quel momento, io e Wataru non
saremmo più tornati lì.
Dopodiché
seguimmo il
nostro amico, dirigendoci fuori dalla
stanza e lasciando per sempre la Centrale di Polizia di Tokyo.
***
C-18
[Carry
Me – BEST OST IN THE WORLD]
Mi
trovavo all’interno
dell’aeroplano della C-C, con Yamcha come
pilota ed accompagnata da altri nostri amici, in direzione del Palazzo
del
Supremo. Eravamo io, mia figlia, il Maestro Muten, Son Goku e le sue
allieve
(quattro, dato che Ai si trovava assieme a Piccolo).
“Spero
con tutto il
cuore che gli altri stiano bene” esclamò
Kazuha, preoccupatissima “Heiji…”
“…
è con Edward,
Tooru e Reina! Non farti prendere dal panico!”
dichiarò Ran, con fermezza “I
miei genitori stanno con Bikini, Akemi con Claudia e C-16 con i
genitori di
Ayumi. Li stanno tutti portando al Palazzo del Supremo…”
“Masumi… ancora
niente?”
domandò Marron alla sua ragazza, la
quale stava cercando insistentemente di chiamare Shuichi dal suo
cellulare.
“Niente! E’
sempre staccato! E non
rispondono nemmeno mia madre e
Shinichi…”
“Accidenti
a lui…
quando c’è bisogno di lui, sparisce sempre!”
esclamò Ran, nervosa, battendo
il piede pericolosamente “Quando lo
rivedo, lo prendo letteralmente a cazzotti stavolta!”
Quella
rabbia, tuttavia, nascondeva
tutta la nostra
preoccupazione per ciò che stava realmente provando la
giovane adolescente. Era
chiaro come il sole che, ormai, lei fosse ancora innamorata di Shinichi
e che
era sul punto di perdonarlo.
“Accidenti…”
Quell’esclamazione
di Goku
mi colse letteralmente alla
sprovvista, e gli sussurrai all’orecchio.
“Cosa succede?”
“Le aure di Shuichi e
Shinichi… non
riesco a percepirle da nessuna
parte!”
Quella
notizia mi allarmò
e non poco.
“Non
ci ho fatto caso,
fino ad ora, perché di loro si doveva occupare Victoria, la
cyborg di Domenico…”
spiegò il sayan “…
mentre io dovevo
occuparmi delle mie allieve… ma
adesso
sto incominciando a preoccuparmi!”
“Chiamo C-17 per trovare
delle informazioni?”
gli proposi io, ma
Goku fece segno di no con la testa.
“No… lui sta
portando la sua famiglia da
Dende, giusto? Sarebbe meglio
se ci andassi io…” mi
rassicurò lui, preparandosi ad usare il
tele-trasporto “…
ci pensi tu a proteggere le ragazze?”
“Certo,
tranquillo… contiamo su di te!”
Il
sayan annuì e si
volatilizzò davanti ai miei occhi,
suscitando la sorpresa dei nostri amici.
“Che
succede?! Perché
il nostro sen-sei è andato via?!” si
allarmò subito la piccola Ayumi,
guardandomi negli occhi panicata.
“Va
tutto bene!”
la rassicurai io con un sorriso sincero “Il vostro maestro vuole accertarsi che tutti
voi raggiungiate il Santuario di Dio! Yamcha! Continua ad andare
avanti! Lui ci
raggiungerà per ultimo!”
“Ok,
come vuoi…”
obbedì il guerriero terrestre, aumentando la
velocità.
Eravamo
in viaggio da più
di mezz’ora. Avremmo raggiunto il
palazzo di Dende in un’altra ora e mezza.
Allarmata,
mi resi conto che il Genio
delle Tartarughe non
fosse allegro come sempre, e mi avvicinai per chiedergli spiegazioni.
“Ehi, Genio… ti
senti bene…”
“…
Umigame… la sua
aura… è sparita improvvisamente…”
Si
stava preoccupando per la sua
amica tartaruga?
“Forse
perché ti trovi
molto lontano da lei, adesso…”
“… no,
C-18…”
mi rivelò lui, sconvolto “… non le senti? Ci sono delle
aure malvagie vicino casa mia…”
Mi
allarmai quando mi resi conto che
il vecchio avesse
ragione. Come avevano fatto a raggiungere quel posto così in
fretta?!
Oh
no… allora Umigame…
“… credo che
l’abbiano uccisa.
Non c’è altra spiegazione”
ammise
il genio, quasi in lacrime “Lei
protegge
sempre la mia casa quando sono assente, e non se ne va mai via di sua
spontanea
volontà. Povera Umigame… era una vera amica per
me…”
“…
mi… mi dispiace, Muten-Sama”
esclamai io, stringendo quel vecchio tra le mie braccia.
Mi
resi conto che non stesse
scherzando nel momento esatto
in cui lui iniziò a piangere sopra al mio petto senza
cercare di palparmi o di
fare dei gesti inconsulti. Solo a quel punto capii quanto lui stesse
soffrendo
per la morte della sua amica tartaruga.
Una
chiamata, improvvisamente, giunse
al cellulare di Ayumi,
la quale si affrettò subito a rispondere.
“Mamma! Voi due…
sì, io sto
bene… CO-COSA! LA CASA DEL GENIO E’ STATA
MESSA A FUOCO!?”
Impallidii
di fronte a tale
rivelazione, così come tutti gli
altri presenti della stanza.
Il
maestro Muten era quello
più sconvolto di tutti, tant’e
vero che si alzò dal suo posto e si avvicinò alla
bambina, con uno sguardo che
non mi piacque per niente.
“Ayumi… passami
i tuoi
genitori…”
La
piccola, intimidita dal suo
sguardo, gli passò il
cellulare, ed il vecchio andò a chiudersi dentro alla
toilette del piccolo
aeroplano.
Luridi
farabutti…
perché arrivare a tanto?
Perché
incendiare la
casa di un povero vecchio?!
Passarono
uno…
due… cinque minuti…
…
fino a quando non
sentii la sua aura precipitare vistosamente!
“MUTEN-SAMA!”
Prontamente,
io mi diressi verso la
porta e la divelsi
immediatamente. Con orrore, dovetti constatare l’amara
verità…
…
il vecchio era stato
colto da infarto!
“NO!
NON ADESSO!”
Con
veemenza, lo trascinai fuori dal
bagno e lo feci
stendere a terra, controllando le sue condizioni vitali.
Il
suo cuore aveva già
smesso di battere ed era
completamente incosciente!
“QUALCUNO
DI VOI MI
AIUTI A RIANIMARLO! VI PREGO!” supplicai le
giovani, con disperazione,
mentre svolgevo il massaggio cardiaco.
“Vengo io!”
A
rispondere, con prontezza, era
stata Kazuha, la quale si
era portata vicino a me e mi aveva sostituito con il massaggio
cardiaco,
ordinandomi immediatamente.
“Cerca un defibrillatore!
Dovrebbe trovarsi in uno
degli scaffali vicino
a Yamcha, dentro una borsa rossa!”
Prontamente,
io e tutte le ragazze ci
alzammo in piedi e ci
mettemmo alla ricerca. Dieci secondi dopo, mia figlia ci
avvisò tutti,
avvicinandosi a Kazuha con la borsa desiderata.
“L’HO
TROVATA!”
“Ottimo!”
esclamò
Kazuha, continuando a fare il massaggio cardiaco “Apritela, accendetelo ed
attaccate gli elettrodi al petto! Dovrebbero essere simili a degli
adesivi…
osservate l’immagine che vi è sopra ciascuno di
essi! Uno va messo sotto
l’ascella sinistra e l’altro sotto la clavicola
destra! C-18! Sai fare la
respirazione bocca a bocca? Se sì, due insufflazioni ogni
trenta compressioni
che faccio… poi cambiamo!”
Annuii,
con sicurezza. Tappai il naso
del maestro Muten, sollevai
la mandibola piegando il capo all'indietro, gli aprii la bocca e mi
accinsi ad
obbedire alla giovane, poggiando le mie labbra sopra quelle del vecchio
ed
insufflando aria nei suoi polmoni per ben due volte, mentre le altre
ragazze
avevano già terminato di appiccicare gli elettrodi ed
avevano attaccato il
connettore al defibrillatore.
Nessuna
reazione da parte del vecchio
maestro.
Non
persi tempo e mi accinsi a fare
le compressioni. Collocai
le mani direttamente sopra lo sterno, una sopra all'altra, al centro
del petto.
Per evitare di rompere le sue costole, avendo una potenza non
controllabile,
solo il palmo delle mani premevano sul suo torace.
Uno…
due… tre…
…
non ora,
vecchiaccio… non è questo il momento di
arrendersi!
…
otto… nove… dieci…
…
non ti perdonerò
mai se muori davanti a tutte queste giovani!
…
quindici… sedici…
diciassette…
… sei il grande
Genio delle Tartarughe
di Mare! Non puoi morire qui per
colpa di un infarto!
…
venti… ventuno… ventidue…
… ti
scongiuro… non farci
questo…
…
ventotto…
ventinove… trenta!
Mi
allontanai di fretta da lui,
mentre Kazuha si accinse a
svolgere la respirazione bocca a bocca insufflando altre due volte
dentro i
polmoni del genio.
Ancora
nulla…
“…
dai… ti prego…
non puoi lasciarci così!”
esclamai io,
preparandomi a ripetere il massaggio cardiaco esterno, ma Kazuha mi
interruppe
immediatamente.
“Il defibrillatore ha dato
l’ok per la
scarica!” annunciò lei,
facendoci allontanare tutte “Tenetevi
a
distanza!”
La
vidi avvicinare il dito sopra al
bottone arancione ed
iniziai a pregare con tutte le mie forze…
…
quando l’avevo
conosciuto la prima volta, il mio desiderio era stato quello di
staccargli il
pisello, gettarlo dentro al water e tirare lo sciacquone. Non avevo mai
digerito il fatto che mio marito avesse dei contatti con quel vecchio
pervertito. Solo quando nacque Marron, riuscii finalmente a vedere
tutte le sue
buone qualità. Il Maestro Muten era parte della mia
famiglia… della nostra
vita…
…
non poteva arrendersi
in quel modo…
… non poteva
morire per un infarto
causato da quei bastardi!
“Non lasciarci…
sniff… ti
prego, nonno Muten…”
iniziò a piangere
Marron, mentre Kazuha premette definitivamente il pulsante.
La
scossa fece partire solo
momentaneamente il cuore del
vecchio maestro. Cinque secondi dopo la sua aura era sparita
nuovamente…
…
un qualunque medico
avrebbe continuato, non sapendo percepire l’aura di una
persona, ma noi avevamo
già compreso cosa fosse successo, ed iniziammo a piangere
disperate.
Tutte,
in quel poco tempo che
l’avevano conosciuto, si erano
affezionate a quel bizzarro vecchietto…
…
ed ora che ci aveva
lasciato, il nostro cuore si sentiva vuoto come non mai.
Il Genio
delle
Tartarughe era…
[Always
With You in My Memories – BEST OST IN THE WORLD]
“Un momento…
RESPIRA! LA SUA AURA SI
E’ STABILIZZATA DI NUOVO!”
L’urlo
eccitato di Kazuha
ci colse letteralmente alla
sprovvista. Eravamo tutte incredule, io compresa.
Era vero! Il
petto si
rialzava lentamente, ma il vecchio respirava da solo! La sua aura era
ancora
debole, ma non era più nulla come prima!
Come
conferma definitiva, il Genio
delle Tartarughe di Mare
riaprì gli occhi lentamente…
“…
che è successo…
ouch… mi ero appena ricongiunto con Umigame davanti a Re
Yammer… ouch… quando…”
“Succede che sei un
incosciente!”
gli urlò Marron, cercando
inutilmente di asciugarsi le lacrime di gioia “Ci
hai fatto prendere un colpo! Pensavamo di averti perso!”
“…
quindi siete state
voi… ouch… ora capisco… ouch ouch
ouch… massaggio cardiaco, defibrillatore…
ouch… avete anche fatto la respirazione bocca a bocca, non
è così?”
“… è
stato…
è stato bruttissimo…”
ammise la piccola Ayumi,
stringendosi a Sera e piangendo disperata.
“…
allora… allora sarà
meglio… ouch… che io non sappia chi mi abbia
baciato… ouch… o i vostri
spasimanti potrebbero mandarmi all’altro mondo per
davvero… ouch ouch ouch!”
“… che idiota
che sei!”
continuai a rimproverarlo io, arrabbiata
con lui “Ti sei scordato del
torneo?!
Possiamo chiedere al drago di ricostruire la tua casa e di resuscitare
Umigame!
Perché ti stavi arrendendo?! Freezer…
Cell… Majin Buu… Zamasu… il Torneo del
Potere! Noi abbiamo affrontato di peggio!!!”
Dopo
aver detto ciò, io e
Marron ci gettammo al suo
capezzale stringendolo tra le nostre braccia, con il pianto ormai
irrefrenabile.
“…
sigh… non farci mai
più prendere uno spavento del genere! Hai capito,
Muten-Sama?!”
“…
avete ragione…
ouch… scusatemi tanto… ouch…
più vecchio divento, più è difficile
controllare
il mio corpo…”
Mentre
tutte le altre ragazze
iniziarono a stringersi anche
esse vicino al vecchio maestro, Yamcha ci annunciò
l’arrivo al Palazzo del
Supremo.
Anche lui
stava
cercando di trattenere le lacrime, ora più che mai. Lui era
stato un suo
discepolo e non aveva potuto far nulla, dovendo per forza pilotare
l’aereo.
Lui, come me e Marron, aveva ricevuto un forte spavento.
Così,
quando tutte scesero
dalla navicella, non mi sorpresi
di intravedere i singhiozzi di quel pover’uomo, al quale mi
avvicinai per abbracciarlo
e rincuorarlo per il colpo al cuore che aveva ricevuto.
***
GOKU
[Beautiful
Horror Soundtrack – BEST OST IN THE WORLD]
Decisi
di tele-trasportarmi
direttamente a Tokyo, iniziando
a cercare l’aura dei miei amici con la percezione del KI.
Niente…
nessuno dei
due! Non riuscivo a percepire nessuna delle loro aure!
“Ehi,
Son Goku… per caso cercavi loro?”
Mi
allarmai improvvisamente quando
scoprii che qualcuno si
trovava alle mie spalle, e mi allontanai rapidamente da lei.
Aveva
capelli lunghi e biondi, occhi
verdi, labbra sinuose.
Indossava abiti neri, quasi attillati, che aderivano perfettamente alle
sue
curve.
La sua aura
era
immensa… come avevo fatto a non rendermi conto della sua
presenza?!
Sbiancai
quando mi resi conto che,
tra le mani, portava due
bamboline di plastica…
…
troppo assomiglianti
a Shinichi e Shuichi!
“Ne
avevo anche un’altra, prima di loro,
ma avevo un conto in sospeso
con lei e l’ho distrutta!” mi
agghiacciò lei lanciandomi i resti di
un’altra bambolina, questa assomigliante a Mary “A
proposito… il mio nome è
Lust! Piacere di conoscerti, Son Goku!”
Ero
troppo scioccato per poter
reagire. Quella schifosa
aveva raggiunto Los Angeles ed aveva ucciso la mamma di Shuichi e
Masumi… ed
ora teneva tra le mani le vite degli altri due miei amici!
“Victoria…
cosa le è
successo!?”
“Wrath
ha giocato troppo con lei… credo sia fuori uso,
al momento… ma non
è di questo che volevo parlare
con te…” continuò
però la donna, con un sorriso che non mi piacque per
niente “…
sono qui per
proporti un
accordo. Sono pronta a lasciare libera i tuoi amici, così
potrai riportarli come
prima!”
“Provo ad
indovinare… vuoi qualcosa in
cambio, vero?!” le
risposi io, ben sapendo che non li avrebbe mai liberati senza
guadagnarci.
Lust,
con mio grande orrore,
indicò la saccoccia che portavo
alle mie spalle.
“Le
tue sfere del
drago… tutte e cinque… voglio che tu me le dia!
Questa
è la mia prima
richiesta…”
“La
prima?!”
“Nessuna
protesta!”
mi avvisò lei, avvicinando le sue unghie alle
bambole…
…
e lacerandone gambe
e braccia come se fossero fatte di burro!
Non
avevo altra scelta.
“D’ACCORDO!
ECCOLE
QUI!!!”
Gli
lanciai la sacca contenente le
sfere del drago, e lei in
cambio mi ridette le bambole di Shuichi e Shinichi.
Accidenti a lei! Ci avevo
messo un’intera
giornata a raccoglierle
nuovamente, e lasciargliele nelle sue mani era una sconfitta in tutto e
per
tutto.
“Ritorneranno
normali
nel giro di dodici ore, ma solo se rimarrò in
vita… perciò non
pensare minimamente di attaccarmi, ora che hai riottenuto i
tuoi amici!”
Digrignai
i denti, colto sul fatto.
Improvvisamente,
però, mi
resi conto di poter percepire non
solo l’aura dei miei amici all’interno delle
bambole…
…
ma anche quella di
Mary! Allora era ancora viva! Potevamo salvarla ancora!
Mi
preparai a tele-trasportarmi. Non
aveva senso affrontare
Lust, in quel momento. La vita della mamma di Masumi era nelle
mie…
“Chi
ti ha detto che puoi scappare… ho
un’ultima richiesta da farti, Son
Goku!”
Un
dolore fitto al cuore, tale da
farmi piegare per il
dolore, mi colse improvvisamente. Avevo provato una sensazione simile
solo
tanti anni prima, quando mi ero ammalato di cuore…
…
ma quella
sofferenza, se possibile, era perfino peggiore!
“Questo
è il mio
potere, il segreto che mi permette di restare giovane e seducente per
il resto
della mia vita… ed ora l’ho utilizzato su di te!
Non volerne male… ma saresti
un pericolo, al massimo della tua potenza. E’ stato un
piacere conoscerti, Son
Goku… ci vedremo tutti quanti al XXVIII Torneo Mondiale di
Arti Marziali! E
salutatemi Angel quando raggiungerete il Santuario di Dio!”
Dopo
aver detto ciò, la
donna sparì alla mia vista, mentre
il mio corpo iniziò a fumare da tutti i suoi pori e a farmi
provare, su tutta
la mia pelle, un bruciore pari a quello delle fiamme degli inferi.
Fu
un autentico shock quando mi resi
conto che stavo rimpicciolendo
di più…
…
sempre di più…
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
“GOKU… oh
cielo… sono arrivato
troppo tardi…”
Whis
non aveva fatto in tempo a
raggiungermi. Il potere di
Lust mi fu estremamente chiaro quando mi resi conto di cosa mi fosse
realmente
successo.
“No…
non può essere…
mi ha trasformato in un bambino!”
“Son Goku! Passami la
bambola di Mary!”
Mi
ripresi al volo, lasciando la
moribonda tra le mani di
Whis.
Lui
poteva salvarla. Lui era
l’angelo protettore del…
“Oh no… queste
ferite… sono
state provocate con l’aura demoniaca! Non
posso guarirle!”
“COSA?!
MA ALLORA
COSA POSSIAMO FARE!? UN SENZU POTREBBE…”
L’angelo,
tuttavia, scosse
il capo, totalmente sconfitto…
…
era una chiara
sentenza per ciò che ne sarebbe stato di Mary.
“Mio caro…
non abbiamo più tempo. Le restano sì e no dieci
minuti di vita”
Fu
un colpo durissimo da digerire. Le
lacrime cominciarono a
scorrere amare sul mio viso, capendo di essere arrivato troppo tardi
per salvare
i miei amici.
Come
potevo dare una notizia del
genere a Masumi?
“Goku…
appoggiati alla mia spalla. Non te
ne sei ancora accorto, ma hai
perso tantissimo KI e non puoi più tele-trasportarti. Vi
riporto io al
Santuario di Dio… là potrò far tornare
i tuoi amici come prima”
Annuii,
sconsolato, obbedendo
all’angelo e lasciandomi
guidare verso il Palazzo del Supremo.
Quei due giorni non potevano concludersi peggio di così.
***
Amore mio. Se stai leggendo questa
lettera, allora io sarò
sicuramente morta. Avrei tanto voluto raccontarti la verità
molto prima, ma ho
sempre avuto paura di farlo, temendo di metterti inutilmente in
pericolo.
Ricordi le favole che ti raccontavo sempre
prima di andare a
dormire? Tu eri ancora molto piccolino, ma ce n’era una di
cui ti eri
innamorato follemente. Si chiamava ‘La storia
d’amore del contadino e della
principessa’. Io, facendo finta di leggerla dallo stesso
libro che tu, ora,
stai provando a decifrare, inventavo il finale rendendolo un lieto-fine.
La verità, tuttavia,
è un’altra.
Il contadino e la principessa non vissero
felici e contenti.
Il cattivo uccise l’uomo che tanto amava la principessa,
oltre al figlio nato
dal loro amore. Sai cosa si dice nella vita, figlio mio? Il cattivo
peggiore è
quello che nasce buono e che perde la sua umanità. Alla
principessa accadde
esattamente questo. Lei, da buona, divenne un’assassina, la
più malvagia tra
tutte le creature. Lei divenne un’Arpia, un demone con volto
da donna e corpo
di avvoltoio, che si saziava delle sue vittime maciullandole tra i suoi
artigli
e divorandone i resti dei loro cadaveri. Alla fine fu l’anima
del suo stesso
figlio, diventato il nuovo Dio, a sigillarla all’interno di
una dimensione
vuota e senza vita, della quale lei divenne la regina assoluta
popolandola e
dando vita al Regno dei Demoni.
Lei, tuttavia, era triste. Nonostante il
suo cuore fosse
colmo d’oscurità, e nonostante lei si divertisse
ad uccidere coloro che voleva,
si sentiva sempre senza amore. Per questo l’anima del
contadino, triste per la
sorte della sua amata, decise di fare un tentativo per salvarla da quel
destino
orrendo e chiese di poterla raggiungere in quel posto desolato. Il
permesso gli
venne concesso. I due avrebbero potuto ricongiungersi per
l’eternità, ma ad una
sola condizione. Se fosse fuggito dal Regno dei Demoni, il contadino
stesso si
sarebbe trasformato in un demone e non sarebbe potuto più
tornare come prima.
Se fosse stata la principessa a fuggire da quel regno maledetto,
avrebbe
ricevuto una pena ancora peggiore.
Lei sarebbe morta, un giorno, per mano
della reincarnazione
del suo vero amore.
I due acconsentirono a quelle richieste e
si giurarono amore
eterno nel Regno dei Demoni, vivendo finalmente il loro amore. Questo
narra il
mio libro.
Ciò che però nessuno
di noi due sapeva ancora, Simon, è che
quelle favole non sono semplici racconti di fantasia ma storie
realmente
accadute!
Lo so perché dentro di te vi
è l’anima maledetta del
contadino! Lui non è riuscito a vedere la sua amata
tramutarsi in quel mostro
senza pietà e decise di fuggire dal quel regno maledetto,
scegliendo di
sacrificare la sua anima. Si era promesso di mettere fine al regno di
terrore
della sua donna.
Io lo so perché ho fatto una
scoperta ancora più terribile.
Se un giorno mi vorranno morta,
è perché ho scoperto che
X-X-I, in realtà, è la principessa in carne ed
ossa! Lei vuole riportare
indietro l’amore della sua vita e ti ucciderà nel
farlo! Non permettere che
accada ciò! Se lei dovesse vincere, la vita intera sarebbe
in pericolo!
Sarai sempre il mio piccolo angelo.
Ti amo, core miu!
Momo Kog
***
SIMON
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
Ancora.
Quel bastardo aveva
nuovamente ripreso il controllo
del mio corpo. Ero ancora in grado di osservare ciò che
compiva Hunter Warrior,
come se mi trovassi a muovermi in prima persona. Questa volta,
però, non
l’avrebbe passata liscia.
Ormai
sapevo chi fosse davvero quel
mostro.
-
ZERO!
VEDI DI
TORNARE DENTRO DI ME, O I DEADLY SINS VERRANNO A PRENDERTI DI NUOVO!
–
Quella
frase fu più che
sufficiente per spingerlo ad avere
una conversazione privata con me, nel bel mezzo del combattimento. Per
fortuna,
Vados aveva sostituito all’istante
quest’incosciente.
Il
mondo attorno a me si
oscurò nuovamente. Però, stavolta,
non ero da solo. Davanti ai miei occhi, infatti, vi stava proprio il
demone con
il quale avevo a che fare da una vita.
-
Alla
fine lo hai
capito, sciocco mortale… -
- Qui,
l’unico
sciocco sei tu! HAI CONTRO LA DEA SUPREMA DEL REGNO DEMONIACO E TI
DIVERTI A
FARE DELLE STRAGI?! COME SE GIA’ TU NON FOSSI RICONOSCIBILE
ABBASTANZA!!! -
-
Vedi
di calmarti, ragazzino… ho le mie buone ragioni per
aver fatto tutto
questo… -
- Le so già… X-X-I e Lilith
sono la stessa
persona! Tu puntavi a distruggere la sua compagnia ed i suoi alleati
per
renderla nuovamente inoffensiva… -
- No...
non è soltanto
questo… tua madre non ha scritto tutto dentro la tua
lettera… -
- Di cosa stai parlando?
–
- Simon
Kog… non eri tu la persona dentro la quale mi ero
reincarnato… era tua madre!
–
Mi
paralizzai sul posto, orripilato,
davanti a quella
rivelazione.
Non poteva
essere
vero… era tutto uno scherzo!
- Magari
lo fosse, ragazzo mio… dopo essere fuggito dal Regno
Demoniaco, ho passato gran
parte del mio tempo a nascondermi all’interno di tante
persone, reincarnandomi
illegalmente in loro. Hunter Warrior, che tu ci creda o meno, esisteva
già da
moltissimo tempo. La verità è molto
più semplice, Simon Kog… io esco fuori dal
corpo del mio contenitore solo quando ho bisogno di saziarmi. Un demone
può
rimanere potente soltanto cibandosi di altre vite. Poi, io decisi di
rinascere
dentro al corpo di tua madre. Sarò sincero con te,
Simon… se io non avessi conosciuto
una donna così gentile, saggia e generosa come lei, io
l’avrei usata per
saziarmi… –
- Non
ci
credo…
-
- Credimi,
giovanotto… io iniziai a parlare con tua madre
già da quando era piccola e le
raccontai la mia vera storia. E credimi, Simon Kog, se ti dico che lei
stessa
ha deciso di avermi come suo amico. Fu il primo momento di
umanità che vissi
dal giorno in cui fuggì da quell’inferno. Promisi
a me stesso di non
fuoriuscire mai dal corpo della mia amica e di farle vivere la vita che
più
meritava. No… uscii da lei soltanto due volte. In una, le
donai il libro che
avevo trovato, insegnandole a leggere la lingua
degli
dei… ma nell’altra… -
- Nell’altra…
-
- …
fu il giorno della sua morte. Tu non puoi ricordartelo,
perché la tua memoria
venne modificata da me su ordine di tua madre… ma quel
giorno l’obiettivo della
X-X-I non era lei, Simon! La persona che ricevette il
proiettile… fosti
tu! –
Fu
a quel punto che, davanti al mio
sguardo scioccato,
l’aspetto del mostro iniziò a mutare, mostrandomi
la sua vera identità. Zero
era identico spiaccicato a me, ma a differenza mia indossava un
semplice saio
con una corda attaccata alla sua vita a mo’ di cintura.
- Lo
vedi, Simon… quando hai iniziato a diventare sempre
più grande, rimasi
spiazzato notando la tua somiglianza con la mia. Era come se fossimo
sempre
stati gemelli… è stato questo ad insospettire la
X-X-I. E’ stato questo ad
insospettire Lilith… per questo vi hanno presi di mira! Non
era mai successa
una cosa del genere, durante la mia fuga. Non sapevo che, al momento
del tuo
concepimento da parte dei tuoi genitori, saresti nato con il mio stesso
aspetto. Anche Lilith… Clarice Red è stata
concepita quando la Dea Suprema era
dentro al corpo del Generale Red –
-
Ma allora
come ho
fatto a… -
Solo
a quel punto incominciai a
capire l’amara verità… la
peggiore di tutte…
[Friends
In My Hearts – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
-
No… mamma…
-
- I
corpi dentro ai quali io mi nascondevo, a causa delle mie
capacità, erano in
grado di ricostruirsi dalle ferite che ricevevano. Per questo tua madre
ha
deciso di farmi reincarnare in te, quando stavi in punto di morte,
così da
salvare la tua vita. Fu doloroso, separarmi da lei… ma le
volevo troppo bene
per farle vivere tutto il resto della sua vita senza il figlio che
tanto amava…
nel momento esatto in cui io abbandonai il suo corpo, la sua anima non
sopportò
il cambio e collassò definitivamente…
è morta subito dopo averti curato –
Ero
troppo sconvolto per poter dire
altro in quel momento. Quella
verità mi stava distruggendo l’anima come non mai
in tutta la mia vita.
-
Tu avevi sempre
saputo tutto questo…
- decisi alla fine
di chiedergli, livido
di rabbia – …
allora perché non me lo hai mai raccontato?!
Perché mi hai costretto
a diventare un assassino?! –
- Non
ci arrivi da solo, Simon? Perché, esattamente come te, io ho
sofferto per la
sua morte… ma a differenza tua, io non posso più
tornare ad essere un essere
buono e gentile… la mia anima era colma di
desiderio… volevo vendicarmi di tutti
i suoi assassini, non mi importava più se avessero scoperto
la mia vera
identità. Avevi ragione, Simon Kog… io ho sempre
agito sulla tua mente, fin dal
primo giorno in cui sono entrato dentro di te… ma non
l’ho fatto perché mi
divertivo… -
- Lo
hai fatto per vendicarti di mia
madre… -
-
…
e per salvarti la vita –
confermò Zero, rimostrandosi nuovamente come
Hunter Warrior – Quello
che vedi è l’aspetto che
l’oscurità dentro al Regno dei Demoni mi ha
provocato.
Ho sfruttato questo perché Lilith non fu mai in grado di
vederlo, cieca come
era a causa del suo amore ormai malato e contorto. Io… io
non potevo rimanere
lì un secondo di più… credimi, Simon.
Non esiste sofferenza peggiore che vivere
anche solo un secondo dentro a quel mondo… quello non
è altro che un incubo
infinito dal quale fuggire è quasi impossibile.
Quasi… perché io ho deciso di
farla finita… -
Il
demone tornò nuovamente
con l’aspetto di Zero e si
inginocchiò davanti a me, costernato e distrutto.
- Perdonami,
Simon… a causa del mio egoismo, tu non hai potuto affrontare
tutto questo con
la giusta e libera mentalità. So che rifiuterai le mie
scuse, e non mi
lamenterò per questo. Ma, ora, posso farmi perdonare e posso
aiutarti… lascia
che io prenda possesso del tuo corpo… PERMETTIMI DI
DISTRUGGERE I TUOI NEMICI
UNA VOLTA PER… -
-
ADESSO
BASTA! –
Urlai
quelle due parole con tutta la
forza che io avevo
dentro al mio corpo.
Basta…
quelle scuse, ormai
erano inutili…
-
Come puoi anche solo
pensare che io mi
affidi nuovamente a te?! Mi hai appena rivelato che la mia
nascita… tutta la
mia vita… fosse stata già destinata ad essere un
inferno… e tutto questo,
soltanto per colpa tua! Perciò no… mi rifiuto di
lasciarti combattere al posto
mio un’altra volta! Quando raggiungerò Whis-Sama
per gli allenamenti… giuro che
mi sbarazzerò di te! Ti cancellerò dal mio corpo
e ritornerò, più forte di
prima, e… -
-
Simon…
tu non l’hai ancora capito? –
mi gelò sul
posto Zero, rivelandomi
con amarezza – Io
non posso essere semplicemente cancellato dal tuo corpo… le
nostre anime sono
legate l’una con l’altra. Se io mi separo
completamente da te… tu morirai. Non
c’è modo per allontanarsi da me, dopo che sei
diventato il mio contenitore –
Quella
frase fu la peggiore sentenza
che potessi sentire
dalla sua bocca.
Avrei
dovuto vivere per sempre il
resto della mia vita come
un mostro bipolare… per colpa di quel bastardo?!
-
Zero…
che tu sia
maledetto… come hai potuto farmi questo…
-
- Simon…
tua madre
puntava soltanto a… -
-
…
di ciò che voleva mia madre… al
momento… NON ME NE PUO’ FREGARE UN
ACCIDENTI! IO NON… NON VOGLIO VIVERE IL RESTO DELLA MIA VITA
AFFIANCO AD UN
MOSTRO COME TE! NON VOGLIO PERDERE IL CONTROLLO PER COLPA TUA! OGNI TUA
SCELTA
HA PORTATO MORTE E SOFFERENZA DAL PRIMO GIORNO IN CUI SEI ENTRATO
DENTRO DI ME!
MIA MADRE VOLEVA TUTTO DA ME… MA DI CERTO NON VOLEVA CHE MI
TRASFORMASSI IN UN
DEMONIO COME TE E LA TUA CARA DEA DEL CAZZO!
–
- Le
tue lamentele,
ora come ora, non servono ad un accidenti, ragazzo… non puoi
più sfuggire al
tuo destino! –
- IL
MIO DESTINO?! IL MIO?! SONO OBBLIGATO AD
ESSERE UN MOSTRO PER COLPA TUA… -
- PREFERISCI
CHE TUTTI I TUOI CARI
VENGANO UCCISI DAI DEADLY SINS, SCIOCCO MORTALE CHE NON SEI ALTRO?!
–
Seguirono
altri secondi di puro
silenzio, nei quali entrambi
ci squadrammo malamente.
Mi
veniva la nausea a pensare di
dover condividere il resto
della mia vita con quella carogna…
-
Allora
sentiamo,
Hunter Warrior… che intenzioni avresti, tu? Cosa dovrei
fare? Una cosa è certa…
io non intendo più
macchiarmi del sangue di altri innocenti!
–
- Non
ne avrai
bisogno… e non sarà l’allenamento di
Whis-Sama che ti aiuterà a mantenere il
controllo della nostra forma demoniaca…
-
- … tua! –
- ...
NOSTRA! Se
ci troviamo in questa situazione è perché tu non
hai un aura divina in grado di
fondersi alla perfezione con la mia da demone! Non dobbiamo separarci
l’uno
dall’altro… se vuoi diventare forte abbastanza da
sconfiggere Lilith ed i suoi
scagnozzi… DOBBIAMO DIVENTARE UNA COSA SOLA!
–
- … ma che diav…
-
[Strange
Whispers – KINGDOM HEARTS]
- Si chiama
Fusione Anomala, e si forma tra un guerriero dal cuore gentile e uno
dal cuore colmo di rabbia o rancore. Un
solo essere… un guerriero in grado di usare il massimo della
mia potenza
mantenendo il controllo della sua ragione! –
Davanti
alle parole di Zero, iniziai
ad aggrottare le
sopracciglia… ma di cosa stava parlando?!
- E’
questo ciò che
voglio proporti! Io so già quale sarà il tipo di
allenamento al quale Whis
vuole sottoporti… e ciò che faremo
sarà una conseguenza delle sue intenzioni!
Un demone come Lilith può essere sconfitta solo da un Dio
potente quanto lei! Se
riusciremo a fonderci, o quantomeno a controllare i nostri poteri
all’unisono…
non sarai più costretto a mostrarti come demone…
mai più! –
Quelle
affermazioni, per quanto io
potessi essere furibondo
con lui, fecero breccia nel mio animo. Non essere mai più
costretto a perdere
possesso del mio corpo, non dover più saziare il mio demone
con carne umana,
poter vivere assieme a tutte le persone che mi volevano bene…
…
non fuggire da mio
padre, da Ai…
… e da
Chi…
-
Perché…
perché
saresti pronto a fare ciò? – gli
domandai io, in preda alla confusione.
- La
risposta è molto semplice, Simon… io amo troppo
Lilith per vederla ancora con
quell’aspetto orrendo! Non ti augurerei mai di perdere per
sempre l’amore della
tua vita, ragazzo… lo ammetto. Ho esagerato, ho mostrato il
peggior lato di me,
ed ora Lilith ve ne sta mostrando soltanto un assaggio del
suo… preferirei
vederla sconfitta con le mie stesse mani, piuttosto che farla soffrire
ancora.
Il nostro amore è terminato dal giorno in cui Ulquiorra
uccise me, Zeno e mia
nonna… è da quel giorno che Lilith si
è trasformata in un demone! E poi... no, la verità
è meglio che tu non la sappia ancora, Simon Kog, o ne
resteresti sconvolto per il resto della tua vita!
–
-
E quali garanzie
saresti pronto a darmi,
Zero? –
[Bunseki
Analysis
– BOKU NO
HERO ACCADEMIA]
- Una
molto semplice… voglio fondere momentaneamente la mia anima
con la tua! Con un’aura
divina, la connessione durerebbe di più, ma con il tuo
controllo dell’aura
potremmo riuscire a combattere per dieci minuti… oltre quel
limite, la Fusione Anomala si scioglierà! Non uno di
più!!
–
-
Mi doneresti tutti i tuoi poteri?!
–
- Ma
solo per dieci
minuti, e non è detto che funzioni… le nostre
menti si fonderanno, creando un'altra
identita’, completamente
diversa da noi. Una cosa è certa… sarebbe
più saggio mandare contro i tuoi
nemici una fusione, piuttosto che litigarci tra di noi. non ti pare?
–
Non
aveva affatto torto. Un
tentativo, in quella situazione,
non costava nulla. Se Zero fosse fuoriuscito da solo, avrebbe potuto
fare
un’altra cazzata. Se, invece, mi fossi mosso da solo, Urahara
era in grado di
sconfiggermi in quattro e quattr’otto.
Allungai
la mano verso di lui, pronto
a provarci.
Zero
sogghignò
diabolicamente.
Non
ci restava altra scelta che
tentare.
***
URAHARA
[Boso
Suru Akui – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Il
combattimento tra me e Vados stava
andando per le lunghe.
All’inizio, l’angelo mi aveva decisamente messo
all’angolo, ma durante il corso
del combattimento mi resi conto di un’altra
peculiarità del nuovo KI Power.
Nel
giro di pochi minuti, infatti,
iniziai a leggere ed
anticipare i suoi movimenti anche se era impossibile provare a
colpirla. Ma il
mio obiettivo non era cercare di colpire lei…
…
avevo in mente un
altro piano per assaltare Simon Kog…
…
e lo attuai,
sfruttando una delle mie tecniche migliori!
Nel
momento esatto in cui Vados
cercò di colpirmi con il suo
bastone, io misi le mie mani dentro la tasca e le gettai sopra una
piccola
granata, o almeno questo credette inizialmente l’angelo
disintegrandola con un
colpo di mano.
In
realtà, però,
quella bomba non conteneva polvere da sparo… ma pepe!
“Ma cos…
ETCIU’!
ETCIU’!”
Non
persi tempo a colpire lei.
Semplicemente mi fiondai sul
mio vero avversario al massimo della velocità, con la mia
falce, e mi accinsi a
sferrargli il colpo di grazia …
…
Hunter Warrior era
spacciato, ed io iniziai a ridere divertita…
…
fu forse per questo
motivo che rimasi completamente di
sasso quando, un istante prima che la mia arma lacerasse per la seconda
volta
il corpo del mio avversario, l’essere si
smaterializzò lentamente davanti ai
miei occhi, come se ogni particella del suo corpo si muovesse per conto
proprio.
“Ma che… non
è possibile!”
esclamai io, sgranando gli occhi
impaurita.
Quello
che stavo vedendo era a dir
poco surreale. Il KI che
percepivo in Simon Kog era talmente strano da lasciarmi totalmente
senza fiato.
Immaginai centinaia e centinaia di chiodi che seguivano
all’unisono una
calamita con un attrazione molto debole. Immaginatevi un vortice nel
bel mezzo
del deserto, con tutte le particelle di sabbia che ruotavano attorno ad
esso.
Ecco…
Hunter Warrior
era diventato il vortice che attraeva attorno a se tutti gli atomi del
suo
corpo.
[Vanitas
Theme – KINGDOM HEARTS METAL]
Prima
che potessi fare altro, il mio
nemico si era portato
dietro di me, mentre la mia falce era stata letteralmente divelta dalle
mie
mani ed era finita nelle sue…
…
così, senza che io
me ne potessi rendere conto.
Perfino
Vados era rimasta
letteralmente senza parole. Era
come se fosse accaduto qualcosa di totalmente astratto ed
inimmaginabile.
“Non ci credo…
Simon Kog e Zero si sono
fusi insieme!”
“Fusi?
E chi è Zero?”
Non
feci in tempo a dire altro.
L’immensa energia del mio
avversario paralizzò ogni centimetro del mio corpo, e mi
resi veramente conto
di trovarmi di fronte alla vera potenza di quel mostro…
…
ed io non potevo far
nulla per sconfiggerlo.
“Quindi
è questa la fusione tra un
umano ed un demone… le mie cellule non sono più
attratte tra loro come prima, e
ciò rende il mio corpo distorto come il riflesso di una
persona davanti
all’acqua del mare in tempesta… nonostante
ciò, sento che il mio potere è
cresciuto esponenzialmente. Simon Kog e Zero hanno fatto bene a
compiere un
tentativo… ora so qual è il mio
obiettivo… devo imparare a controllare e
percepire il KI Divino!”
“…
io… io non ci capisco
più nulla… MA COSA DIAVOLO SEI TU?!”
La
figura eterea puntò la
falce verso di me, ed io mi zittì,
impaurita.
“Io
non sono Simon Kog… e non sono nemmeno il suo
demone, Zero-Sama. Io sono il frutto del loro legame… io
sono il vostro vero
nemico…”
Prima
che potessi rendermene conto,
iniziai a sentire una
pressione atroce dentro il mio cranio, che non mi permise di rimanere
lucida.
“…
io sono il vero Guerriero
Cacciatore… io sono… Hunter… Warrior!”
Ci
provai. Lo giuro. Io provai
davvero a rimanere sveglia di
fronte a quello che, ai miei occhi, era l’essere
più terrificante ma tranquillo
di tutta la mia vita. Ma il dolore alla testa fu così
straziante da farmi
perdere, definitivamente, coscienza.
Da quel momento in avanti, fu il buio più totale, e centinaia di immagini percorsero la mia mente.
[Crimson Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
“Quindi sei tu la tanto famosa
Strega in grado di leggere la
Linea del Destino…”
“E’ molto semplice, Hinode… vogliamo te! Ti proponiamo di unirti a noi, nella conquista del Trono di Dio Supremo! Tu darai una mano al nostro Candidato, e noi ti permetteremo di vivere!”
“Che branco di ingenui… pensate davvero che io non conosca la sua identità? Lei mi sottovaluta, Lilith Sama… conosco tutto di te e sul tuo gruppo di demoni assetati di sangue. Non ho alcuna voglia di unirmi a voi! Non vi permetterò di usarmi come cavia, soprattutto perché io non sono ancora in grado di usare quel potere… e mai intenderò impararlo!”
[…]
“Che… che
potenza…”
“Che peccato… avevo in mente uno scambio alla pari. Lo sai che la tua amata, la donna che ami, è stata reincarnata nella nostra Linea Spazio-Temporale? Non ti va di ritrovarla?”
“Voi… voi… maledetta, Lilith Sama! Mi avete messo in trappola! Avevate intenzione di usare questo trucchetto sin dall’inizio, non è così?”
“Brava la nostra streghetta… ebbene sì! Tu ci darai una mano, e noi lasceremo in pace l’anima della tua cara Cristal! E’ un accordo semplice, non credi? E se tu cercherai nuovamente di metterci i bastoni tra le ruote…”
“… d’accordo. A quanto pare non ho altra scelta…”
“Benissimo allora. Seguici… il nostro capo vuole conoscerti fino in fondo, mia cara Hinode…”
***
AI
[Destati
– KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Io,
Claudia, Akemi e la famiglia
Miura raggiungemmo il palazzo
del Supremo in meno di cinque minuti, grazie all’aiuto di
Whis. Dopo esserci
presentati a Dende, attendemmo con impazienza l’arrivo di
tutti gli altri
nostri amici.
Il
primo ad arrivare fu Ten Shinan,
con il suo fedele
compagno Chiaotzu. Entrambi, ci raccontarono, erano riusciti a
raggiungerci
dopo essersela vista con degli strani tizi mai visti prima
d’ora. Per fortuna,
ci dissero, erano riusciti a fuggire e a far perdere le loro tracce.
Poi
seguirono la famiglia di Ran,
accompagnata da Bikini, e quella
di Shinichi che veniva accompagnata dai due Great Sayaman, da Pan e Mr.
Satan.
Poi conoscemmo anche Goten, il secondo figlio del nostro sen-sei, il
quale si
era portato appresso sua madre e suo nonno.
“Hanno attaccato anche casa
nostra!”
ci rivelò, dispiaciuto, il
giovane “Siamo riusciti a scappare
per
un soffio!”
“Che mi venga un
colpo… SIMON KOG ERA
HUNTER WARRIOR?!” ci urlò
contro Kogoro, furibondo “PERCHE’
NON CE
LO AVETE MAI DETTO?!”
“Kogoro, non arrabbiarti!”
lo rimproverò subito Eri, preoccupata
“Non pensi che abbiano avuto delle
giustificazioni adatte?”
“Lo credo anche
io… Shinichi non si
alleerebbe mai con un assassino
senza alcuna ragione!”
confermò Yukiko, chiedendo conferma a me con
dolcezza “Non è vero,
piccola mia?”
Io
confermai con sicurezza, rivelando
a tutti loro.
“Io e Claudia conosciamo
già la
verità! Stiamo aspettando che arrivino
tutti, così potremo darvi le spiegazioni che meritate!”
“Allora
aspetteremo…”
accettò Yusaku, andando a parlare con Ten Shinan per
ricevere informazioni e
discutere della situazione che si era creata.
Successivamente,
ci raggiunsero anche
i genitori di Ayumi,
assieme a C-16, ed Heiji, Bourbon e Kir con Edward. Fu imbarazzante
trovarmi di
fronte ai due ex-membri dei MIB, soprattutto il giovane ragazzo, ma
loro non
persero tempo a farmi domande.
Poi,
qualche minuto dopo, una
mastodontica navicella aerea,
fatta in legno, atterrò davanti ai nostri piedi. Da essa,
fuoriuscirono Juzo,
James, Bulma, Domenico, il dottor Agasa (al quale mi gettai addosso,
stringendolo
tra le mie braccia), Clarice, Vegeta, Trunks, Piccolo-San, Rosalia e
Leonardino, Adolf e due piccoli esserini alti quanto me, completamente
sconosciuti,
che stavano trascinando una pesantissima vasca.
“Una mano non guasterebbe,
lo sapete?!”
affermò quello più alto
ma mingherlino a tutti noi.
Juzo
e James, per fortuna, furono
gentili ed andarono ad
aiutarli.
“Un
momento… MA QUELLA E’
VICTORIA!?” si rese conto Akemi,
allarmando anche tutti gli altri
suoi compagni, che si avvicinarono alla vasca quando venne poggiata sul
pavimento del Santuario.
“I Deadly
Sins…” rivelò
a tutti Juzo, orripilato “…
ed abbiamo conosciuto anche il
loro capo!”
“Si
riprenderà?” chiese
loro Bikini, quasi in lacrime.
“La vasca le
sta ricostruendo le
parti distrutte” rivelò il
cyborg sottoposto di Simon, ammettendo
anche “Dovrebbe
risvegliarsi tra qualche ora… e vi posso assicurare che era
messa peggio fino a
mezz’ora fa!”
Lo
sconcerto di tutti loro fu enorme.
Tra tutti, James era
quello ci era rimasto più male di tutti, lo si vedeva dai
suoi pugni stretti
per la rabbia.
L’avremmo
vendicata…
lei stessa si sarebbe vendicata, ne ero certa!
Un’altra
navicella ci
raggiunse immediatamente. Dal suo
interno, vi uscirono tutte le mie compagne di arti marziali (Ayumi si
gettò
contenta tra le braccia dei suoi genitori e poi venne a salutare anche
me), ed
il Maestro Muten sorretto a fatica da C-18, Marron e Yamcha, un altro
degli
amici del mio sen-sei che avevo imparato a conoscere.
Fu
scioccante, lo ammetto, vedere
Kazuha gettarsi tra le
braccia del suo amico e stampargli un bacio appassionato sulle sue
labbra. Lui
rispose al bacio come se non aspettasse altro da una vita. Ran e Masumi
rimasero letteralmente senza parole e commosse, mentre io spalancai la
bocca
per lo shock.
Era
ufficiale… tutti
si stavano fidanzando tranne me…
…
perché proprio ora che
Conan era tornato adulto?!
Il
Supremo si rese immediatamente
conto che qualcosa non
fosse andata per il verso giusto e si diresse verso il vecchietto,
usando i
suoi poteri curativi per ristabilire la sua aura.
[Hikari
(Instrumental) – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Gli hanno bruciato la
casa…”
ci rivelò Marron, dopo aver
lasciato il vecchietto nelle mani degli adulti “…
e gli è venuto un arresto cardiaco… lo abbiamo
salvato per un soffio…”
“No… TU lo hai
salvato per un soffio!”
la corresse Ran, con
orgoglio “Se
non fosse stato per il tuo sangue freddo, il genio non si sarebbe
ripreso!”
“CO-COSA?!
GENIO… HAI
RISCHIATO DI MORIRE?!” urlò sconvolto
Ten Shinan, raggiungendo il suo
vecchio maestro assieme ad un impaurito Chiaotzu.
Anche
tutti gli altri presenti,
preoccupati, accorsero
vicino al vecchio signore, prima che questo ricominciasse a saltellare
allegramente come se non gli fosse successo nulla, grazie alle magie di
Dende.
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
SONO DI NUOVO AL CENTO PER CENTO DELLE MIE FORZE! NON SARO’
AGILE COME QUANDO
AVEVO OTTANT’ANNI… MA SICURAMENTE COME QUANDO NE
AVEVO DUECENTO IN PIU’!
PARARAPUMPITE… PARARAPUMBITE… LALALALA
LALA… TI RI LALALA!”
Spalancai
gli occhi, sconvolta da
quella scena. E quello
aveva rischiato di morire per infarto?!
“E’
tutto merito di
queste giovani fanciulle!” affermò poi
il Maestro Muten, con orgoglio,
indicando tutte le mie compagne “Senza il loro supporto, mi sarei dovuto
accontentare delle angiolette nel Parad…”
PUNCH!
PUNCH!
Al
vecchietto crebbero due bernoccoli
sulla fronte, a causa
dei pugni che C-18 e sua figlia gli sferrarono.
“Tu…
vecchio
pervertito…” affermò furiosa
la cyborg.
“Non impari mai, eh, Nonno
Muten?!”
la seguì a ruota Marron,
altrettanto livida di rabbia.
“Ehm…
non c’erano
allusioni…” aggiunse immediatamente il
vecchio maestro, allontanandosi
preoccupato dalle due.
“…
sei meno credibile
di Pinocchio davanti alla Fata Turchina!”
sbraitò contro di lui C-18,
avvampando con il viso “Ci sei quasi
morto tra le braccia! Io e quella povera ragazza…”
indicò Kazuha, la quale
divenne rossa per la vergogna “…
ti
abbiamo dovuto fare massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca! Le
altre
hanno usato anche un Defibrillatore!”
“EHI!
UN MOMENTO! HAI
FATTO LA RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA A QUEL VECCHIETTO DECREPITO?!”
esclamò
stupito Heiji, rendendosi conto dell’amara verità
“Io… è come se
avessi… o mio…”
La
scoperta di aver dato, anche se
indirettamente, il suo
primo bacio anche al genio, fu troppo per il detective
dell’Ovest, che svenne
letteralmente come uno stoccafisso. Potevamo vedere tutti
l’anima del giovane
adolescente che fuoriusciva dal suo corpo.
Mentre
Kazuha cercava inutilmente di
farlo riprendere,
arrivarono al palazzo anche Bra e C-22, con in braccio qualcuno di
molto
speciale per me ed il detective Kogoro.
“HIGO! Amore mio, vieni qua!”
“SHERLOCK! Vecchio mio, qua
la zampa! Chi
è il mio migliore amico, eh?!”
Giurai,
sott’occhio, di
aver visto mio padre e la famiglia
di Kogoro tirarsi un ceffone imbarazzato sulla fronte.
“Che
ti dicevo, Bulma? C-22 l’ha
riportata qui sana e salva!”
affermò Clarice, rassicurando la
scienziata, la quale si era gettata tra le braccia di sua figlia che
era
imbarazzata come non mai.
“Mamma…
non sono più
una bambina… so difendermi da sola!”
“E’
più corretto dire che è
stata lei a proteggere noi”
confermò C-22, allegramente, ammettendo
“Sono
contento che così tante persone siano riuscite a
scappare… ora speriamo che ci
raggiungano tutti al Palazzo del Supremo”
“Lo faranno! Verranno tutti
qui!”
affermò Pan con grinta e
decisione.
Mi
feci trascinare dal suo
entusiasmo. Avevano ragione
tutti. Non dovevo farmi prendere dal panico.
[Riku’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Saremmo
giunti tutti sani e salvi
lì al Santuario di Dio!
“Ragazzi!”
A
chiamarci fu Crilin, accompagnato
da Buu, l’amico di Mr.
Satan che aveva salvato la piccola Moon da morte certa. Non appena
atterrò
sulla piattaforma volante, il Majin dal cuore puro gettò
alcune caramelle per
terra e le colpì con uno strano raggio arancione viola.
Da
queste, con nostra grandissima
sorpresa, fuoriuscirono
Miwako Sato, Wataru Takagi e Hyoe Kuroda.
“CA-CAPO?!”
esclamò scioccato Bourbon, il quale domandò
stralunato “PERCHE’ LEI SI
TROVA QUI?!”
“Dimissioni…”
dichiarò il vecchio poliziotto, senza alcun
problema “… se avessimo
continuato a
lavorare per la centrale, a quest’ora, avremmo rischiato di
mettere in pericolo
tutti i nostri colleghi…”
“Un momento!”
si rese
conto improvvisamente Marron, che con C-18
lasciarono perdere il vecchio genio (di nuovo a pezzi a causa delle
botte che
si era preso dalle due donne), ed andarono a chiedere conferma a loro
padre
nella speranza che fosse tutto falso “Ci
state dicendo che tutti voi, adesso…”
“…
sì, Marron…”
confermò tuttavia Crilin, cercando di asciugarsi gli occhi
dalle lacrime,
distrutto “…
mi sono licenziato dal lavoro!”
“COME?!
PERCHE’ LO
HAI FATTO?!” affermò C-18, sconvolta
dalla notizia “VOI STAVATE NEL
GIUSTO… NON POTEVATE SPIEGARE AI VOSTRI COLLEGHI LA
SITUAZIONE?!”
“Ci…
ci abbiamo
provato…” ci rivelò
l’ispettore Sato, la più distrutta tra tutti loro
“…
ma
non ci hanno voluto credere… stavano perfino per
arrestarci…”
“… da questo
momento, la sezione
Anti-Mafia è illegale sul nostro
pianeta… e noi siamo diventati ufficialmente dei fuori legge!”
ci annunciò
Wataru, più sconsolato che mai.
Fu
uno shock totale.
L’unica
nostra speranza di
sconfiggere la Yakuza era…
“… no! Non
è detta
l’ultima parola!” ci rispose
Claudia con
fermezza, affermando “Whis
ci ha detto che la collaborazione con
l’Associazione Eroi è ancora intatta. Saranno loro
ad aiutarci, da questo
momento in avanti”
“Ed
i nostri lavori?!”
esclamò preoccupata la mamma di Ayumi.
“Sono
convinta al
cento per cento che ve ne daranno un altro in base alle vostre
competenze!”
la rassicurò la donna italiana, ammettendo a se stessa
“Loro sanno
quello che sta
accadendo nella nostra città… vi daranno
sicuramente una mano...”
Quello
era vero. Sicuramente tutti
noi avremmo ricevuto una
sistemazione protetta dalla quale potevamo permetterci di vivere in
pace e
tranquillità, continuando a dare la caccia a tutti i nostri
nemici.
Questo,
però, non ci
rassicurava sulle nostre possibilità di
sopravvivenza.
“Dobbiamo
cercare un
modo per restare ancora più nascosti ai loro
occhi… più di quanto lo siamo
adesso…” ammisi io, parlando con il mio
sen-sei Piccolo “Al
Santuario, ora più che mai, ci sono troppe persone che non
sanno nascondere la
propria aura… sarebbe troppo sospetto per i
nostri…”
“QUELLO
E’ WHIS-SAMA!”
Era
vero. L’angelo era
appena arrivato da noi ed era
atterrato con crescente nervosismo, più di quanto lo
avessimo mai visto dal
giorno in cui l’avevamo conosciuto.
[The
Realm Of The Fallen King – FANTASY MUSIC]
Non
fu questo a lasciarci
letteralmente sbigottiti…
“… ma quel
bambino… la sua
aura è…”
“Kakaroth…
CHE CAZZO
SIGNIFICA TUTTO…”
“NON
E’ IL MOMENTO,
RAGAZZI! DENDE! VIENI QUI ED AIUTA WHIS!”
Il
supremo, in preda al panico, si
precipitò verso di loro, con
Goku che poggiò per terra tre strane bambole quasi
dilaniate, mentre Whis usò i
suoi poteri e le avvolse in un’aura brillante…
… quando
avvenne ciò che
avvenne… caddi in ginocchio per l’orrore.
Distesi
per terra, adesso, vi stavano
rispettivamente Shinichi,
Shuichi e Mary, i quali stavano piangendo per il dolore atroce che
stavano
provando, a causa delle vistose ferite lungo i loro corpi.
Se
i due uomini sembravano avere
soltanto delle ferite lungo
le braccia e le gambe, la mamma di Masumi Sera era conciata malissimo.
Aveva il
corpo completamente squarciato da capo a piedi, la testa era stata
quasi
staccata dal collo e l’intestino le stava penzolando dal
fianco. Come se non
bastasse, una strana fiamma oscura le stava incenerendo il corpo.
“No…
no… NO! MAMMA!”
cercò di spegnere subito le fiamme sua
figlia, ma Goku-Sen-Sei si gettò sopra di lei e le
tappò la bocca, prima che
Whis le spiegasse.
“Mia
cara… quelle che
vedi sono fiamme demoniache… non c’è
niente che possiamo fare per lei… Mary sta
per lasciarci…”
“…
mmmrrrggghhh!
MMMMRRRRRGGGGGGGHHHHHHHHH!” provò Masumi
a liberarsi dalla morsa del suo
maestro, che nonostante fosse tornato piccolo, aveva ancora
più potenza fisica
rispetto a tutte noi.
“SHINICHI!”
si
gettò subito Ran sul suo ragazzo, prendendogli una mano
disperata, mentre i
genitori di entrambi i ragazzi erano paralizzati per il terrore.
Io
ed Akemi, invece, ci fiondammo
subito da Shuichi, il cui
sguardo puntava indissolubilmente verso sua madre.
“Mamma…
perdonami…”
disse, in preda alla sofferenza “…
non
sono riuscito a proteggerti… non sono riuscito a proteggere
nemmeno te…”
“Quanto
ci metti,
muso verde?!” iniziò ad arrabbiarsi
Vegeta, notando la fatica con la quale
Dende stesse cercando di curare i nostri amici con i suoi poteri.
“…
è… è incredibile…
chiunque abbia ferito tutti e tre, ha cercato di imporre anche delle
barriere
magiche per rendermi più difficile il compito!”
dichiarò il Supremo, orripilato
“Lo ha fatto sicuramente apposta per
procurare loro più dolore…”
“Vermouth…
lurida stronza…”
affermò Shinichi, tremando da capo a piedi “… è
stata lei a ridurci in questo
stato!”
“Vermouth?! Non era
stata... oh no... non dirmi
che...” disse
Kir, sconvolta, voltandosi verso Bourbon…
…
il cui sguardo era
diventato una maschera di disgusto ed orrore.
“… quella
bastarda… deve aver
preso il controllo dell’Organizzazione!”
constatò alla fine lui, tra il nostro shock più
totale “Te l’ho
già detto… lei è…”
“…
Lust, un membro dei
Deadly Sins” ci rivelò Goku,
visibilmente furibondo, lasciando andare
finalmente Sera, la quale era ormai in preda alla disperazione
più profonda “E’
stata lei a ridurmi in questo stato! E’ tutta colpa sua! E
non solo… non avrei
mai salvato tutti e tre dalle sue grinfie se non le avessi lasciato le
cinque
sfere del drago che abbiamo raccolto qualche giorno fa!”
“COSA?!
I DEADLY SINS
HANNO CINQUE SFERE DEL DRAGO!?” dichiarò
orripilata Bulma.
“Signori…”
ci richiamò tutti all’ordine il vecchio genio, che
non
era più allegro come prima, con severità
“…
credo che non sia educato urlare ad alta voce
davanti ad una persona cara che ci sta lasciando…”
Il
Maestro Muten aveva ragione. Mary
Sera, la mamma di
Shuichi Akai e Masumi Sera, stava per lasciare il mondo dei vivi nel
modo
peggiore che potesse esistere, agonizzando lentamente senza che nessuno
potesse
far nulla per salvarla.
“Mi…
mi dispiace…”
Masumi
e Shuichi sgranarono gli occhi
per lo shock quando
sentirono le parole di loro madre, la quale stava versando lacrime
amare che
rigavano il suo viso imbrattato di sangue.
“…
io… io sono
stata una stronza con voi… non meritavate… tutto
il dolore che vi ho causato… avrei
dovuto sostenervi, ma… non ho fatto altro che trascinarvi
della mia vita di
merda… ed ora sto per pagarne le conseguenze…”
“…
no… no… non
è vero, mamma… sniff…”
iniziò a piangere Masumi,
avvicinandosi a sua madre e stringendole la mano “… avremmo
dovuto capirti prima…
avremmo dovuto sostenerti di più…
sniff… piuttosto che lamentarci dei tuoi
rimproveri…”
“…
Masumi…
piccola mia… avrei voluto tanto trattarti meglio…
ma ora c’è qualcuno che lo
farà al posto mio… Marron…”
Mary
si voltò con una
lentezza angosciante verso la figlia
di Crilin e C-18, la quale si era inginocchiata davanti al suo
capezzale
piangendo per il dolore provato dalla sua ragazza.
“…
pensa tu
a lei… e scusatemi se vi ho dato… se vi ho dato
delle stronze lesbiche… siate
felici… non commettete i miei stessi errori… e
Masumi… dì a Shukichi… che mi
dispiace per aver trattato male anche lui…”
“…
sì, mamma…
sigh… io… sigh… io lo
farò… sigh…”
Marron
si avvicinò a Sera,
e tutte due si abbracciarono
disperate, rendendosi conto sempre di più che quella donna
stava per morire
davanti ai loro occhi.
“Shuichi…
Sherry…”
Divenni
pallida come un fantasma
quando la sentii nominare
il mio nome in codice dell’organizzazione.
“…
mi
dispiace… per quello che è successo
ad… ad Akemi…”
ci rivelò lei,
con voce scossa “…
è… è stata solo colpa mia…
voi… voi potevate salvarla… ero troppo accecata
dall’odio… per capire il vostro
grido d’aiuto…”
Le
lacrime, improvvisamente,
iniziarono a rigare anche il
mio viso. Il dolore mi straziò letteralmente il cuore.
In
un'altra situazione, ero certa che
non avrei mai
accettato quel perdono. D’altronde, lei era una delle cause
primarie che
avevano portato mia sorella alla morte. Fu la sofferenza atroce di
quella
signora, e le sue lacrime sincere, a farmi capire che non meritava di
morire
con un altro peso nel cuore.
“…
io… io non sono
arrabbiata… nemmeno Akemi lo sarebbe…
io… io… ti
voglio perdonare, Mary-Sama… le prometto che la
vendicheremo… vendicheremo
tutti quelli che hanno sofferto per colpa di quei bastardi…”
“…
lo
so… so
che lo farete…”
Poi
la donna si voltò, per
un’ultima volta, verso tutta la
platea e a loro…
…
concesse il suo ultimo
sospiro di vita…
“…
aprite…
il… culo… a… quei…
figli… di… puttana… rendeteci…
giustizia…”
Sul
volto tumefatto della signora
Akai si formò un ghigno di
orgoglio verso di noi, molto simili a quelli che i suoi figli erano in
grado di
fare…
… poi il suo
petto smise di
muoversi… la sua testa si distese
lentamente verso il suolo… ed i suoi occhi divennero vuoti e
privi di vita,
mentre le fiamme terminarono di ardere.
Mary
Sera era morta.
Masumi
e Shuichi non riuscirono a
trattenere il loro dolore
e scoppiarono in un urlo talmente doloroso e raccapricciante che mi
costrinsero
ad allontanarmi ed entrare di corsa all’interno del palazzo,
scappando
all’interno di quei corridoi e chiudendomi dentro una stanza.
Non
riuscivo a stare lì,
in mezzo a tutti gli altri. Quella
morte mi aveva colto letteralmente alla sprovvista.
Un'altra
persona…
un’altra se n’era andata dalla mia vita…
“…
Ai…”
Mi
voltai confusa nella direzione
dove era giunta la voce.
Non mi ero resa conto di essere entrata proprio dentro la stanza dove
vi stava
Chi, stesa su un letto, da sola. I suoi genitori, a giudicare dalla mia
percezione, erano nell’altra stanza.
“…
cosa… cosa è
successo? Perché piangi?”
Avrei
potuto mentirle, ma non se lo
meritava. A Simon
piaceva tantissimo quella donna, e stava simpatica anche a me. Non
meritava
menzogne.
“… una delle
nostre alleate…
una poliziotta… è stata uccisa da una
persona cattiva…”
Lo
sguardo di orrore della giovane fu
ancora più pesante da
sopportare per me, che a fatica trattenevo le urla di frustrazione.
Chi
si alzò dal suo letto
e mi cinse le braccia attorno alla
vita, provando a consolarmi…
…
ci riuscì, ma solo per poco.
“… mi
dispiace…”
“… anche a
me… e Simon non
è ancora arrivato…”
le rivelai,
preoccupatissima “…
spero che sia andato tutto bene…”
“…
Ai… tu sai già la
verità?”
Io
annuii, con
tranquillità. Simon doveva averle già
rivelato cosa fosse davvero, a giudicare dal modo in cui si era agitata
sentendo il suo nome.
Forse
era per questo che Simon era
così strano, subito dopo
che io mi ero svegliata assieme al cyborg Akemi. Doveva essere
successo
qualcosa mentre io ero addormentata…
…
e Chi non l’aveva
presa benissimo.
Era
prevedibile. Chiunque si sarebbe
impaurito sapendo di
essersi innamorato di un uomo con all’interno un demone
assassino.
Aveva
tutto il diritto di essere
intimidita da Simon. No,
intimidita era troppo poco per quanto stesse provando Chi, in confronto
a me.
“…
sì…” ammisi,
quindi, spiegandole anche “…
però non
sono spaventata… io ho visto quel demone di cui lui
parla… Simon non sta
mentendo. Sono sicura che riuscirà a trovare una
soluzione…”
“…
io… io non so se
riuscirò ad…”
“… lo
so… e lo sa anche lui!
L’unica cosa che possiamo fare per
aiutarlo, e per sostenerci a vicenda, è avere fede e sperare
che riesca a
controllare la sua parte malvagia…”
affermai io, con convinzione “… solo
così non lo vedremo più come un…”
“…
come un mostro…”
Io
e Chi sbiancammo quando sentimmo
la voce di Simon vicino
alla porta. Si era appena tele-trasportato dalla città di
Tokyo, ed era
amareggiato come non mai.
“Simon…
hai…”
“…
sì, l’ho
vista…” ammise lui, con
dispiacere “…
per
fortuna ci sono le sfere del drago… se riusciremo a vincere,
avremo la
possibilità di riportare in vita lei, Mitsuiko e Genta,
l’ispettore Megure,
Sonoko…”
“… e fino ad
allora? Se non ci riusciremo?”
“…
allora metteremo a
tacere i nostri nemici una volta per tutte. Ne va della sorte di tutti
gli
universi”
Annuii,
grata dal fatto che Simon non
avesse intenzione di
arrendersi.
“Simon…
posso farti
una richiesta…”
“…
certo, Chi”
“…
voglio parlare con
il tuo demone… da sola!”
Sia
io che lui rimanemmo paralizzati
per lo shock. Che
intenzioni aveva la ragazza?!
“…
se veramente ci
tieni a me… se veramente desideri che io faccia parte della
tua vita… allora voglio vedere con
i miei stessi
occhi quel mostro!”
“Chi!
Sei pazza?!”
le risposi io, sconvolta dalla sua pazza decisione “Se Hunter Warrior provasse
ad
att…”
“D’accordo…”
Io
mi voltai verso Simon, incredula.
Non
diceva sul serio,
spero…
“… ma non oggi. Domani, prima della mia partenza. Ora non abbiamo tempo da perdere…” ci rivelò tuttavia Simon, ordinando alla ragazza “… vai a svegliare i tuoi familiari e portali fuori nel cortile del palazzo. Tu, Ai, aiutali ad uscire… stiamo per raggiungere il pianeta Terra del sesto universo!”
***
GINYU – Ve lo giuro! Io non sono
Ginyu… io sono…
AUTORE – E’ inutile
che tu ci prenda nuovamente in giro!
Ormai sappiamo perfettamente qual è il tuo gioco! PORTATELO
VIA!!!
GINYU – NO! DOVETE CREDERMI! NON
SONO GINYU! NON SONO… NO!
NOOOOOOO!!!
E anche questa storia è
sistemata come si deve! Ora quel
bastardo non mi darà più fastidio!
Il prossimo capitolo uscirà
martedì 4 Febbraio, nel quale i
nostri amici finiranno nel mondo di Boku no Hero Academia! Cosa
succederà?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo di
GOLDEN BULLET – THE HUNTER
WARRIOR!