Crossover
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Autore: PGV 2    07/01/2020    4 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
È passata una settimana in più rispetto al solito dall’ultimo chap in quanto c’erano le ferie natalizie e ne ho voluto approfittare, ed anche perché non avevo il tempo materiale per riuscire a terminare il Capitolo in tempo T_T.
Ora però sono tornato più carico che mai, e come avete potuto vedere ho ricominciato con un Capitolo estremamente importante per capire le dinamiche con cui un certo individuo è riuscito a collegare “due mondi”…
A che cosa mi riferisco? Beh, forse dal titolo l’avete già capito, ma preferisco rimanere in silenzio e lasciare che lo scopriate voi stessi leggendo il Capitolo qui sotto u.u ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Eternity_Paradise0: Ciao Eternity :). Di novità al momento non ne ho tantissime, ho passato delle buone vacanze natalizie nonostante tutto e il nuovo anno è iniziato, e come ti avevo già detto spero che porti delle novità positive visto alcune mazzate ricevute negli ultimi anni… speriamo bene insomma u.u XD ;). Ma non voglio contagiarti con la mia negatività, spero che almeno da te vada tutto bene e che almeno tu non abbia problemi nella vita reale visto che due mesi fa non te la sei passata bene da quello che mi avevi detto ;). Sono contento comunque che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto :) l’ho dedicato per la maggior parte alla chiusura dei conti tra L e Fontaine in modo da non toccare più quell’argomento, e sono contento che alla fine sia stato apprezzato da bene o male tutti quanti ;). Sono felice tra l’altro che ritieni anche l’L di questa fic un buon pg, nonostante le sue motivazioni rispetto al Death Note originale fossero diverse ho cercato di mantenergli alcune caratteristiche dell’originale, come il modo di sedersi oppure la sua smania per i dolci, e se è risultato un ottimo pg sommando tutte queste cose non posso che essere felicissimo per il mio operato *_*. La resa dei conti tra L e Fontaine sfortunatamente doveva finire con la morte di entrambi per questioni di trama, se Fontaine fosse rimasto vivo anche dopo la morte di L avrebbe potuto usare le informazioni che conosceva del Concilio contro di loro, e viceversa se L fosse sopravvissuto al confronto con Frank avrebbe potuto aprire gli occhi su dettagli che prima gli sfuggivano e scoprire in questa maniera cosa si cela dietro il Concilio, quindi, affinché gli Illuminati sopravvivessero fino al 1943, dovevano morire tutti e due T_T. Per quanto riguarda la nascita di Freezer, forse potrebbe ricordarti la nascita di Cell, visto che anche lui da embrione sembrava quasi una mini-lucertola ed era dentro una capsula con liquido verdastro, altrimenti non ho idea a cos’altro potresti aver pensato visto che come esempio mi viene solamente quello T_T. Comunque sia, che il modo di potenziamento nella fic sia simile alla capsula dentro cui era tenuto Cell è vero, è una citazione agli scienziati di Dragon Ball voluta visto che lo scienziato che se ne occupa è Raichi, villain di Dragon Ball ;). Su Freezer, era arrivato il momento sia di introdurlo che di mostrare quali sono le sue capacità all’interno della fic, e come abbiamo visto è riuscito ad umiliare un combattente esperto come Madara con una sola mano… il che fa già capire quanto sia pericoloso come combattente e che non sarà per nulla facile sconfiggerlo T_T. In effetti è vero, sappiamo già che con Schmidt finirà male, dato che diverrà il Capo dell’HYDRA, divisione scientifica dei Nazisti, ed al tempo stesso si unirà al Concilio… la vera domanda è come sarà possibile tutto questo, ma in parte lo scoprirete sia qui che nei prossimi Capitoli ;). Non ti si può dare torto, è buffo che il vero nome di L qui sia Sherlock Holmes XD ed inizialmente, come ho scritto nelle note finali, neanche era previsto questo dettaglio, ci ho pensato solo dopo accorgendomi che non cozzava con quanto avevo detto precedentemente, e di conseguenza ho voluto approfittare della cosa grazie anche al fatto che sono entrambi dei Detective XD ;). Povero Shinichi, sempre bistrattato XD ma ormai sappiamo che preferisci Heiji, di conseguenza non me ne sorprendo neanche XD ;). Infine, sulla morte di Fontaine, di sicuro non mancherà a nessuno neppure nella Comunità, dato che era una spina nel fianco per chiunque, e tra l’altro si può anche definire un Big Villain di questa fic prequel a conti fatti, di conseguenza è solo un bene che sia morto alla fine u.u XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due ultime fic, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono davvero molto contento che ti sia piaciuto anche lo scorso Capitolo, e il fatto che alcuni degli eventi descritti nella fic prequel poi vengono riportati anche nella fic principale quasi nello stesso momento non è un caso. Diciamo che, se da un lato la fic prequel deve seguire uno schema per quanto riguarda gli eventi anche a causa degli anni, nella fic principale ho deciso di parlare di determinate cose solo quando sarebbe stato il momento di parlarne anche nella fic prequel, come ad esempio Heric che rivela a Nina la verità quando nella fic prequel viene rapita da Fontaine, o ancora Kenshiro e Madara che si rincontrano pochi chap dopo che si è scoperto il legame che li unisce, quindi potremmo dire che niente avviene per caso u.u… beh, quasi naturalmente XD ;). L’inserimento di Freezer all’interno dei pezzi grossi del Concilio è stato immediato perché Xehanort l’ha creato proprio con lo scopo di essere il suo braccio destro ed il guerriero perfetto che dovevano avere già all’epoca di Ichigo, e se da un lato tutti sapevano che sarebbe accaduto quando Freezer sarebbe stato completato, dall’altra Madara non ha accettato che Freezer venisse appellato come “guerriero perfetto” dopo che per quella definizione gli era stata rovinata la vita… anche se purtroppo Freezer con i fatti ha dimostrato che si merita quel titolo, dato che ha “umiliato” Madara solo con una mano T_T. Già con Teschio Rosso nella fic prequel infatti ho voluto anticipare questo dettaglio, visto che Freezer era già adulto pur avendo dieci anni, ed ora si sa come mai è così “giovane” nonostante tutto :). Tra l’altro ho voluto approfittare della sua creazione per approfondire la questione del Genoma in parte e rivelare così che solamente gli esseri umani ce l’hanno e non gli animali… anche questo è un dettaglio che non va trascurato, quando la questione legata agli Antichi sarà più chiara capirete perché ;). Sulle temperature calde… diciamo che non è un dettaglio che è stato inserito a caso come puoi già immaginare, e come indizio posso solamente dirti che è direttamente legato a qualcosa detto all’inizio della fic principale, non aggiungo altro per non fare troppi spoiler, scoprirai il resto quando sarà il momento ;). La dipartita di entrambi durante il loro conflitto finale purtroppo era necessaria ai fini della trama principale, dato che sia L che Fontaine avrebbero potuto distruggere il Concilio, il primo indagando e il secondo usando le informazioni che aveva a suo vantaggio, e l’unica cosa che li fermava era proprio il loro rivale, di conseguenza potremmo dire che era una scelta obbligata farli morire entrambi in quel momento T_T. E sì, alla fine è stato L ad ispirare Shinichi ed Heiji ad aprire la loro agenzia investigativa, anche questo come il vero nome di L è stata una scelta che ho fatto solo dopo, ma non cozzando con quanto dichiarato in precedenza ho voluto adottare questa soluzione ;). Inizialmente quella di Sherlock Holmes doveva essere unicamente una citazione al personaggio con il nome dato all’agenzia investigativa, una citazione come le altre presenti in questa fic, solo dopo ho maturato l’idea di renderla la vera identità di L, sapendo che il suo vero nome è sconosciuto pure in Death Note e che non andava in contraddizione con quanto visto prima, dato che Bulma poteva essersi dimenticata benissimo del nome Sherlock Holmes visto che anche Ran e Kazuha non lo conoscevano allora, e sono felice che come soluzione sia piaciuta alla fine, essendo una decisione presa all’ultimo poteva essere un azzardo, ma sono contento di essermela giocata bene *_*. La partenza di Schmidt per la Superficie si sapeva già dalla fic principale grazie a ciò che è stato detto, ma mancavano ancora le motivazioni e ora sappiamo che l’ha fatto per ritrovare sé stesso a causa del vuoto che ha per la perdita di memoria, e in effetti dalle parole del Gran Maestro sembra che si stia rivolgendo proprio a lui… però in questo caso non c’è bisogno che dica nulla, dato che scoprirete tutto proprio leggendo qui sotto, essendo la prima cosa di cui parlerò ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due ultime fic, spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Ti ringrazio sempre moltissimo per riuscire, nonostante tutto quello che hai da fare, a trovare il tempo sia per leggere che per commentare la mia storia, è una cosa che apprezzo davvero molto e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Freezer l’ho fatto nascere da una lucertola affinché possedesse il potere della rigenerazione, e dato che le lucertole si rigenerano la coda Raichi ha potuto ampliare questa abilità a tutto il resto del suo corpo :). Farlo nascere da un animale serviva anche per sottolineare che solo gli esseri umani hanno il Genoma, un dettaglio da non trascurare affatto e che capirete meglio quando sarà il momento ;). Raoul sapeva fin dall’inizio che era solo un membro di spicco temporaneo nel Concilio, e per questo non si è lamentato quando è stato sostituito da Freezer… lo stesso discorso non possiamo farlo per Madara, che si è sentito quasi attaccato sul personale, anche per via di ciò che gli ha fatto Ichigo, e in effetti lo si può anche capire T_T. In effetti Freezer è molto veloce, ed oltre a ciò ha anche una forza sovrumana ed è in grado di rigenerare ogni parte del suo corpo, non sarà per nulla un avversario semplice da sconfiggere T_T. Non hai del tutto torto nel dire che la fine della rivalità tra L e Fontaine è stata tragica, però effettivamente era l’unica soluzione possibile per consentire al Concilio di arrivare integro al 1943: entrambi rappresentavano un pericolo enorme per l’organizzazione e tutti e due, con il proprio rivale morto, potevano mettere i bastoni tra le ruote a Xehanort ed ai suoi scagnozzi, di conseguenza dovevano morire entrambi in quel momento, non c’era altra scelta T_T. Il Concilio dei Sette era contento perché naturalmente temeva l’intelligenza di L e le conoscenze di Fontaine, e se si sono ammazzati a vicenda non possono che essere contenti, dato che in questo modo si sono tolti due grandi nemici che potevano rappresentare un pericolo fin troppo eccessivo per loro :). Il fatto che il vero nome di L sia in realtà Sherlock Holmes l’ho ideato solo molto dopo che ho creato la fic, temporalmente anche dopo la prima apparizione dell’agenzia e di Shinichi ed Heiji, ma alla fine come scelta narrativa mi piaceva e non cozzava con quanto detto in precedenza, di conseguenza ho voluto adottarla e sono contento che bene o male sia piaciuta a tutti *_* (Io non ci vedo nulla di male in questa scelta… N.d. L) (Neppure io ovviamente! N.d. Conan) (Io non sono un fan di Sherlock Holmes, ma non mi lamento di sicuro! N.d. Heiji) (Uff, avrei preferito essere arrestato sinceramente -_-‘! N.d. Fontaine) (Io ho già assaporato la morte, di conseguenza non mi spaventa essere morto anche nella fic… N.d. L) (Pure io sono già morto, ma questo non significa nulla! N.d. Fontaine) (Sono felice che tu sia morto, bastardo!! N.d. Sakura) (Giusto, ben detto u.u! N.d. Misty) (E ti pareva -_-‘! N.d. Fontaine) (Io presuntuosa?! è_é N.d. Claire) (Ecco, hanno fatto arrabbiare anche la nostra Claire, fantastico O_O! N.d. Sora) (Però c’è da dire che anche io sono sorpresa, sinceramente non ricordo dall’anime che Claire fosse presuntuosa… N.d. PGV 2) (Magari succede più avanti nel manga! N.d. Riku) (Oppure sei tu che hai una memoria schifosa! N.d. Aqua) (… Mi sa che avete ragione entrambi XD! N.d. PGV 2) (È vero, inquieti molto anche i tuoi alleati O_O! N.d. Alphonse) (… Beh, l’importante è che i nemici rimangano intimoriti da me, conta solo questo! N.d. Teresa facendo il suo sorriso) (O_O Aiuto… N.d. Chopper) (Spero che nessuna delle due sia un membro del Concilio, non voglio scontrarmi con Teresa! N.d. Claire) (Neppure io lo voglio, ma se le circostanze ci metteranno contro… N.d. Teresa) (Ma cosa stai dicendo?! O_O N.d. Claire) (Teresa è fatta così, ormai dovresti esserci abituata! N.d. Naruto) (Già, Shishishishishishishi! N.d. Luffy) (Non ricominciare -_-‘! N.d. Cell) (Piano piano saranno rivelati tutti i poteri della fic, potete stare tranquilli su questo ;)! N.d. PGV 2) (Grazie del sostegno! N.d. Capitan America) (Veniva cacciato perché rimprovera sempre per le parolacce! N.d. Vegeta) (Seguo solo la politica dell’autore che vuole meno parolacce possibili! N.d. Capitan America) (La verità sta nel mezzo: Cap fa bene, ma certe volte potrebbe essere più elastico! N.d. PGV 2) (Così non risolvi nulla, autore -_-‘! N.d. Vegeta) (Allora significa che scopriremo nel manga come mai molti non ti sopportano! N.d. Brock) (E bene per gli spoiler, li detesto e lo sapete bene u.u! N.d. PGV 2) (Che cosa si aspettava? Che mi insultava ed era anche il mio preferito?! E comunque ho sempre avuto un debole per Bra, lo sanno tutti! N.d. Vegeta) (Anche io ti voglio bene, papà :)! N.d. Bra) (T_T Povero me… N.d. Trunks) (… Ok, meglio se interrompo anche io il siparietto con i miei pg, prima che l’intero Angolo dei Commenti mi cada in depressione. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Con L e Fontaine fuori dai giochi, il Concilio ha avuto più carta bianca di prima, e come se non bastasse l’aggiunta di Freezer come membro e braccio destro ha donato all’organizzazione un altro individuo estremamente potente… e sì, sappiamo tutti qual è il favore che Bulma ha chiesto a Shinichi ed Heiji, anche se poi sappiamo come è andata a finire T_T. Per il resto, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick, sono davvero felicissimo che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto :). Era incentrato unicamente sulla chiusura dei conti tra L e Fontaine, oltre che sulla nascita di Freezer, e quindi ho deciso di dividerlo letteralmente in due, contento che il risultato finale abbia soddisfatto praticamente tutti alla fine *_*. Sfortunatamente la rivalità non poteva finire diversamente, perché mantenere vivo uno dei due dopo che avevano chiuso i conti significava non trovarsi più il Concilio nel presente: Fontaine avrebbe potuto usare le informazioni che aveva su di loro per fregarli, mentre L avrebbe potuto vedere cose che prima non notava perché troppo concentrato su Frank e li avrebbe smascherati. Ucciderli entrambi in quell’occasione era l’unica soluzione affinché gli Illuminati continuassero a vivere, ed alla fine così è stato, anche se mi dispiace per L e lo ammetto T_T. Il fatto che il vero nome di L sia in realtà Sherlock Holmes non è una cosa che avevo deciso all’inizio, anzi non mi era passato neanche per la mente, l’ho scelto solo dopo quando mi sono reso conto che questa decisione non cozzava con quanto detto in precedenza e così ho voluto approfittarne, se mi fossi accorto che questa decisione avrebbe creato delle incongruenze non l’avrei mai fatto, ma fortunatamente così non è stato :). Sì, ora sappiamo come mai Shinichi ed Heiji hanno nominato l’agenzia proprio “Sherlock Holmes”, l’hanno fatto in suo onore, e questo spiega anche perché quasi nessuno riconosceva quel nome, dato che per molti L era morto molto tempo prima, addirittura prima del 1915, ed arrivati a quel punto un “caso chiuso” è normale che possa essere dimenticato dai cittadini, soprattutto davanti ad altri cataclismi che hanno colpito la Comunità in continuazione come abbiamo visto T_T. In effetti hai ragione, sembra quasi una coincidenza che proprio gli eredi spirituali di L abbiano iniziato a sbrogliare la matassa dietro gli inganni del Concilio, un ulteriore dimostrazione di come L, se fosse sopravvissuto all’incontro con Fontaine quel giorno, avrebbe potuto smascherare Xehanort e gli altri prima ancora dell’arrivo di Lorenzo e Danilo nella Comunità :). Rendere Freezer potente come l’originale avrebbe significato renderlo troppo potente per gli standard di questa fic, dove è vero che c’è gente come Xehanort che avrebbe potuto batterlo, ma a quel punto sarebbe divenuto troppo potente per gli altri XD anche se in verità per come sarà il suo match avrei anche potuto renderlo così forte… ma non anticipo niente, non si sa mai u.u XD ;). Ora abbiamo visto come Freezer è stato creato ed anche tutti i suoi poteri, ho voluto chiarirli immediatamente perché almeno sapete subito con chi avranno a che fare quando Freezer scenderà in campo, e il fatto che possa rigenerarsi e possieda forza e velocità elevate lo renderà un avversario tosto per tutti T_T. Mi fa piacere che ricordi certi dettagli addirittura all’inizio della fic, sono davvero molto contento *_* comunque, per evitare di dire troppo, posso dire che quel dettaglio sulle temperature di Freezer non è stato messo a caso, quasi tutti i miei dettagli non sono messi a caso e quando sarà il momento vi accorgerete perché u.u XD ;). Sia per Irina che per Hitler posso anticiparvi che scoprirete molto presto sia come ci lascerà la donna e sia come l’uomo e Xehanort entreranno in contatto e stringeranno questo fantomatico accordo citato nella fic principale, dovrete attendere qualche chap e lo scoprirete ;). Ho mostrato Schmidt che abbandona la Comunità per andare in Superficie perché è direttamente legato a ciò che succederà all’inizio di questo Capitolo, e quello che accadrà a Johann effettivamente lo conosciamo bene, visto che diverrà il Capo dell’HYDRA ed addirittura un membro di spicco del Concilio, ma il modo in cui lo diverrà è ancora un mistero… ma inizierete a scoprirlo proprio in questo Capitolo ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due ultime fic, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il quattordicesimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 14 – VIAGGIO IN SUPERFICIE!



Puy de Sancy, Francia, 26 Gennaio 1934:
Tre giorni.
Questo era il tempo che gli era servito per scalare il confine di Palecity.
Schmidt, da quando aveva deciso di partire per la Superficie e l’aveva comunicato alla sua migliore amica, si era recato al confine di Palecity e, con il consenso di entrambe le guardie predisposte là, aveva usato i suoi attrezzi per salire la voragine.
Certo, riconosceva che le due sentinelle l’avevano fatto passare un po’ troppo facilmente, era convinto che avrebbe dovuto litigare con loro, invece entrambi avevano deciso di lasciarlo andare, anche se andava detto che quello chiamato Envy non era del tutto contento, Hughes era stato più accondiscente…
Doveva ammettere che era stato parecchio faticoso, ma grazie alla superforza che gli esperimenti di Fontaine gli aveva regalato aveva una stamina eccezionale, ben superiore a quella di un comune umano, e grazie anche a questo c’era riuscito con le sue singole forze.
Grazie a ciò, il ragazzo era arrivato in cima ed ora si trovava proprio sul bordo del burrone, per la precisione nel punto esatto dove nove anni dopo i tre Grim sarebbero precipitati ed uno di loro sarebbe addirittura morto.
Fortunatamente aveva con sé una torcia piazzata sull’elmetto che aveva in testa, anche grazie a quella era riuscito a scalare la parete, e sempre grazie a ciò si mosse per la grotta, superando il tunnel che si stagliava davanti a lui.
Gli ci vollero parecchi, forse tantissimi minuti, prima di poter trovare finalmente una luce che indicasse che la galleria era finita e stava per arrivare là dove gli abitanti della Comunità desideravano essere ma non potevano andarci…
Sotto il Sole!!
Inutile dire che, quando ebbe visto da lontano la luce solare che filtrava dall’uscita della grotta, un sorriso sincero ed entusiasta si stagliò sul volto di Johann, non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbe arrivato prima o poi.
Il suo desiderio si stava per realizzare, sarebbe riuscito là dove nessun altro prima di lui era riuscito, un’impresa storica che avrebbe cambiato la sua vita per sempre, sarebbe stato il primo abitante della Comunità a visitare la Superficie!!
Con gioia pura e sincera, il giovane iniziò a correre a perdifiato, mentre aveva ancora in testa l’elmetto con la luce accesa e reggeva con la mano destra il piccone con cui era riuscito a scalare la parete, nella sinistra aveva invece la corda che aveva adoperato.
La sua corsa, inizialmente lenta, si fece via via sempre più veloce, mentre il suo sorriso si allargava sempre di più e la sua gioia incommensurabile si faceva sempre più larga in lui, se solo Elsa fosse stata lì con lui per vederlo, ma era troppo piccola ancora e, un giorno, l’avrebbe sicuramente portata in Superficie.
Ormai, correndo, era ad un passo dall’uscire dalla grotta, quando… “Finalmente! Ce ne hai messo di tempo!!”
Una strana aura oscura si manifestò proprio davanti all’uscita della grotta e, nel giro di un secondo solo, sparì praticamente subito… lasciando al suo posto quello che aveva tutta l’aria di essere Xehanort!!
L’individuo, che aveva lo stesso aspetto che l’uomo avrebbe avuto nove anni dopo, aveva un sorrisino sul volto e, con le mani, reggeva un paio di occhiali da sole neri ed un berretto bordeaux non molto grande.
Inutile dire che, vedendolo, Schmidt frenò di colpo, colto di sorpresa ed anche per evitare di sbattere contro il nuovo arrivato, anche perché era arrivato in una maniera tale che l’aveva lasciato totalmente attonito.
Istintivamente per un momento sollevò addirittura il piccone che aveva in mano come se volesse usarlo come arma contundente, anche se sapeva che non ne aveva bisogno grazie alla sua forza sovrumana, ed il tutto con un’aria ancora spaventata.
Gli ci volle qualche secondo prima di metabolizzare che cosa fosse successo e chi aveva di fronte, che per fortuna era rimasto fermo ben consapevole che si sarebbe spaventato nel vederlo comparire davanti a lui in quella maniera.
Con il fiatone, il biondo provò a dire “… S-Segretario Xehanort? Ma cosa…”
“Vice Presidente!”
Una correzione che lasciò abbastanza sorpreso Johann, il quale naturalmente iniziò ad osservarlo incuriosito, che cosa stava dicendo?!
Il bianco si fece più chiaro praticamente subito “Durante i tuoi tre giorni di assenza sono stato promosso a Vice Presidente della Comunità, non sono più il segretario del Presidente!” … C-Cosa?!
Ciò che l’aveva lasciato sbigottito non era tanto la promozione, dato che tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo visto come lavorava diligentemente… il problema era che, da come aveva parlato, sembrava veramente Xehanort!!
Ma com’era possibile? Come poteva essere lui… lì?!
“… S-Signore, è davvero lei?!” si domandò addirittura il ragazzo ancora parecchio perplesso.
Di tutta risposta, il bianco non perse tempo e gli infilò gli occhiali da sole che reggeva con la mano sinistra sugli occhi, dopodiché usò la stessa mano per togliergli l’elmetto e mettergli poi addosso il berretto che reggeva con la mano sinistra, in modo che gli occhi fossero ben protetti.
“Ti consiglio di proteggere per bene gli occhi, questa è la tua prima esperienza sotto i raggi solari, e la tua vista potrebbe venire danneggiata, forse addirittura irrimediabilmente!”
Il giovane rimase ancora più perplesso, non per quello che aveva detto, dato che aveva ragione e doveva fare attenzione, ma perché oltre ad essere lì si stava pure preoccupando per la sua incolumità, ma che diavolo…
“… C-Cosa… come… come è arrivato qui?!” fu la prima cosa che gli venne in mente da dire, anche considerando quanto aveva appena visto.
L’albino, dato che c’era un motivo specifico per cui si trovava lì, decise di dirgli tutta la verità in modo che si fidasse di lui, anche perché per fortuna ruotava tutto a suo vantaggio anche se glielo avesse detto.
Difatti, cercando di sorridere più sinceramente possibile, spiegò “E’ un abilità che ho ottenuto grazie alla Primeval Rock, esattamente come te…”
Come? Aveva ottenuto i poteri come lui?! Ma che diavolo…
“D-Di che cosa sta parlando?”
Non aveva capito a che cosa si stesse riferendo, sapeva di avere una forza sovrumana, ma era convinto che fosse una sua abilità innata che aveva dalla nascita, dato che nessun altro aveva capacità speciali come lui. Che cosa…
“Oh giusto, non te lo ricordi più!” fece l’albino quasi in maniera scherzosa, anche se in verità si ricordava perfettamente che non aveva memoria.
Fortunatamente però sapeva esattamente cosa dire per spingerlo là dove voleva lui. Era da una giornata intera che si trovava in Superficie in attesa che Schmidt arrivasse lì, e di conseguenza aveva avuto tutto il tempo per pensare a che cosa dire.
“Purtroppo Fontaine non è stato buono con te… ti ricordi di quest’uomo, vero?” cominciò con quella semplice domanda.
Naturalmente Johann sapeva perfettamente chi fosse, durante l’interrogatorio con la polizia qualche anno prima nominavano quel tipo continuamente, e poi un mese prima era stato ritrovato il suo cadavere e quello del detective L.
“Certo, ci hanno chiesto di lui quando siamo stati interrogati dalla Polizia. Ma cosa c’entra in tutto questo?”
Niente di più semplice da dire, difatti l’uomo continuò spiegando con entrambe le mani dietro la schiena “Allora ti ricorderai anche che stavano indagando su di lui per la scomparsa di altri tre bambini, e si sospettava che tu fossi stato suo prigioniero, così come la piccola Elsa. Ebbene… purtroppo non sono congetture, abbiamo scoperto proprio in questi giorni che era tutto vero!!”
… C-Cosa?!
Il ragazzo strabuzzò immediatamente gli occhi, di che cosa stava parlando?! Non aveva memoria di quel periodo, era vero, ma cosa…
Il Vice Presidente però, non curandosi del fatto che fosse già abbastanza perplesso di suo, andò avanti spiegando “Fontaine rapì te, la piccola Elsa e quei tre bambini per fare degli esperimenti su di voi e donarvi dei poteri in modo che lo serviste, tuttavia voi due siete riusciti a fuggire ed il trauma di quello che avete subito vi ha provocato un'amnesia globale transitoria che ha cancellato ogni singolo ricordo di quell’esperienza. Per questo sei così forte… e per questo non ricordi nulla…”
… C-Come? Cosa…
Schmidt era perplesso, ancora un po’ e non sapeva neppure che cosa pensare, stava dicendo la verità? Doveva credergli?!
Se fosse stato tutto campato per aria avrebbe avuto ottime ragioni per dubitare delle sue parole… però con il suo racconto tornavano davvero troppe cose, a cominciare dal vuoto di memoria per poi passare all’interrogatorio, a Fontaine ed alla sua misteriosa forza.
Tutto combaciava alla perfezione con il suo racconto, quindi forse… forse stava dicendo il vero…
La sola idea che potesse avere ragione, e di conseguenza che i mesi di vuoto assoluto corrispondessero a torture indicibili, lo buttarono giù d’animo al punto che cominciò addirittura a tremare ed a sudare freddo.
D’istinto mollò il piccone che reggeva tra le mani, che di conseguenza cadde al suolo con leggero rumore, ed anche la corda venne mollata e cadde, in questo modo Johann si sentì libero di sfogare tutta la sua frustrazione.
Cadde in ginocchio all’istante e, tenendo lo sguardo sollevato verso l’alto, cominciò a piangere quasi istantaneamente, anche se non era un pianto rumoroso, bensì uno più calmo, forse dovuto ad uno sfogo più leggero nonostante tutto quello che gli era stato detto.
Quindi era quella la verità, tutto quello che aveva pensato fosse vero… in realtà era solamente una menzogna, lui era stato davvero rapito da Frank e… e…
Il solo pensiero di quello che poteva aver subito non lo resse neppure, e decise di continuare a piangere quasi senza badare al fatto che il Gran Maestro fosse ancora davanti a lui, dato che aveva il volto rivolto verso l’alto.
Xehanort d’altro canto, non poté negare di essere soddisfatto interiormente per quello che stava vedendo. Tutto stava andando esattamente come aveva previsto, adesso che era moralmente abbattuto era alla sua mercé, ed era il momento di colpire!!
Proprio per questo, inginocchiandosi con il sinistro alzato in modo da poter avere il suo volto parallelo a quello del ragazzo, l’albino cercò di mostrare uno sguardo abbastanza triste ed al tempo stesso compassionevole.
“Bravo ragazzo, cerca di sfogarti. Comprendo che non deve essere stato facile per te…” disse mentre toccava la sua spalla destra con la sinistra.
Johann però non sembrava comunque averlo sentito, dato che era ancora intento a piangere per tutto quello che aveva appena saputo e che, purtroppo, sembrava vero perché combaciava perfettamente con quelle poche cose che sapeva.
Non prestò ascolto a quello che diceva il Vice Presidente… almeno fino a quando non esclamò una certa frase.
“Potremmo quasi dire che è stata una fortuna che il nostro uomo abbia provato ad aiutarvi quella notte…”
Naturalmente questa affermazione fece accendere una lampadina nella mente del biondo, che subito cercò di smettere di piangere, anche se sul momento non era per nulla facile, ed abbassò il volto per poter osservare il bianco.
“I-Il vostro… uomo?!” domandò incuriosito e sbigottito al tempo stesso.
Aveva attirato la sua attenzione, molto bene… così, senza perdere tempo, Xehanort andò a spiegargli ciò a cui si riferiva, e che tra l’altro era davvero successo il giorno in cui erano fuggiti dalla base degli ADAM.
“Quando eravate prigionieri di Fontaine, un mio uomo ha provato a salvarvi, ma purtroppo è stato catturato e solamente tu ed Elsa siete riusciti a fuggire. Avevamo scoperto quello che vi stava facendo ed abbiamo provato a salvarvi, ma purtroppo i vostri tre compagni ci erano sfuggiti… finora!”
Inutile dire che, ciò che attirò l’attenzione di Schmidt maggiormente, fu proprio quell’ultima parola. Aveva sentito tutto perfettamente, e questo spiegava come mai solo loro due erano stati ritrovati, però quell’ultima parte…
“Finora?!” chiese difatti.
Il figlio di Ansem spiegò subito “A quanto pare Fontaine, quando è scappato dalla Polizia, è riuscito a dileguarsi portandosi dietro i tre bambini, ora loro sono nelle mani del Concilio e ci stiamo prendendo cura di loro. Prima dovremo stabilizzarli in modo che i poteri non li uccidano, e quando finalmente li avranno sotto controllo potranno tornare alla loro vita… proprio come te!!”
… Ma… questa era un’ottima notizia!!
Allora stavano tutti bene e non era successo loro nulla di grave!!
Quella scoperta gli aveva ridato parecchio buon’umore, al punto tale che il ragazzo biondo non poté fare a meno di sorridere felicemente mentre finalmente riuscì a smettere di piangere e si asciugava le lacrime.
Allora la preoccupazione per i tre scomparsi era stata vana, stavano bene e non erano morti. Meno male, era davvero un sollievo sapere che non tutto era stato vano e che le autorità ed il Concilio avevano fatto il loro lav…
Il Concilio?!
“Il cosa?!” domandò difatti il biondo abbastanza perplesso.
“Si tratta dell’organizzazione di cui sono a capo!” specificò allora l’albino “Io ed altri sei individui che hanno posizioni di potere nella Comunità abbiano creato un organizzazione che protegge la Comunità di nascosto da minacce come Fontaine o quella dei Grim. Abbiamo una storia secolare alle spalle, e te la racconterò volentieri un giorno… se accetterai di ricambiare il favore!”
… Il… favore?!
Non ci stava capendo poi molto di quello che gli aveva appena detto. Prima aveva parlato di un gruppo formato da lui ed altri sei, e poi di un favore che andava restituito, che cosa significava tutto quello?!
Xehanort, quasi senza perdere tempo, scese subito nel dettaglio, rivelando “Questo non è il periodo migliore per salire in Superficie, molti Paesi sono in conflitto tra di loro ed aspettano solo la miccia che accenda il fuoco per scatenare una guerra mondiale, e la causa di tutto è un uomo chiamato Adolf Hitler!”
… Adolf… Hitler?!
Naturalmente il ragazzo non conosceva quel nome, non sapeva neppure chi fosse. Però che i Grim fossero sul piede di guerra non si sorprendeva, anzi rispecchiava perfettamente i racconti su di loro che si narravano sottoterra.
L’uomo andò avanti rivelando “Quest’uomo ha ideali estremisti e, se sarà lasciato libero di agire, potrebbe portare molti Grim alla morte… il favore che ti sto chiedendo è semplice: unisciti a lui… e fa sì che raggiunga il suo scopo!!”
… Come?!
Doveva aiutare un tipo a sterminare una marea di persone innocenti?!
Beh innocenti si faceva per dire dato che stavano parlando di Grim, ma… perché?!
“C-Cosa?!” fece difatti parecchio sbalordito.
Il figlio di Ansem allora affermò “So che può sembrare assurda come richiesta, ma per il bene dell’intera Comunità la maggior parte dei Grim deve essere sterminata. Pensaci bene, senza qualcuno che li tenga d’occhio, potrebbero invaderci ed ucciderci tutti quanti, è questo che vuoi?!”
… In effetti sotto questo punto di vista non aveva torto, ed il biondo lo sapeva bene.
Proprio per questo, Johann abbassò il volto ed iniziò a riflettere su quanto gli era appena stato detto. Avrebbe dovuto collaborare all’uccisione di tanti uomini, e questo solamente per impedire che la sua gente venisse uccisa brutalmente…
Lui non voleva farlo, però sapeva bene che i Grim erano spietati ed orribili, ed in quanto “sinistri” forse avrebbero portato il conflitto mondiale fino a sottoterra, dove la sua gente avrebbe potuto pagare il prezzo dei suoi errori…
Che situazione, l’albino aveva ragione e non sembrava esserci scelta…
“Te la senti?” domandò alla fine Xehanort stesso.
Non che avesse alternative a quel punto, o accettava o si sarebbe bagnato del sangue dei suoi concittadini. O i Grim o loro, questa era l’alternativa.
Proprio per questo, con un’aria abbastanza triste ma al tempo stesso determinata per poter essere d’aiuto alla sua gente, Schmidt osservò il bianco e pronunciò quelle poche e sempici parole che l’uomo voleva sentirsi dire.
“Vice Presidente… accetto!!”
Inutile dire che, mentalmente, il Gran Maestro sorrise diabolicamente. Tutto stava andando come aveva previsto, aveva accettato proprio come aveva pensato dopo aver saputo la verità, era sempre bello quando tutto andava come voleva lui.
Così, senza perdere tempo, il bianco esclamò “Allora userò lo stesso trucchetto che ho adoperato io per venire qui per trasportarti in Germania!”
La… Germania?!
Il biondo lo osservò abbastanza incuriosito, e per questo l’uomo spiegò meglio “E’ uno degli Stati della Superficie, quello dove Hitler un anno fa si è fatto nominare Cancellerie. Dovrai unirti ai suoi ranghi, e adoperare la tua forza sopra la media per scalare la gerarchia e farti nominare suo ufficiale, solo allora avrai la certezza di poterlo tenere d’occhio da vicino e permettergli di vincere la guerra che si scatenerà di qui a poco. Hai compreso?”
“… Sì…”
La prospettiva di dover scalare i ranghi militari rapidamente non lo entusiasmava più di tanto, però lui aveva qualcosa che gli altri non avevano e poteva farcela… una superforza che gli consentiva addirittura di uccidere con un unico pugno!!
Proprio per questo, quell’affermazione la fece annuendo con la testa ed assumendo un’aria determinata. Voleva rendersi utile alla sua gente, e se quello fosse stato l’unico modo per riuscirci allora così sarebbe stato.
Era vero, probabilmente non avrebbe potuto visitare troppo la Superficie nel breve periodo, ma una volta promosso avrebbe avuto più libertà ed avrebbe potuto vedere meglio la Superficie e tutte le sue magnificenze.
Forse l’unico rammarico era che non avrebbe potuto mantenere la promessa fatta ad Elsa, non sarebbe tornato entro breve… però era certo che, quando le avrebbe raccontato tutto, sicuramente avrebbe capito.
Così, avendo compreso che ormai Johann era dalla sua parte, l’uomo sorrise e concluse il discorso dicendo semplicemente “Allora buona fortuna ragazzo, contiamo su di te!!”
Dopodiché, facendo semplicemente un cenno con il medio destro, uno strano varco nero circondò Schmidt e il secondo dopo essere apparso svanì nel nulla, portandosi dietro il ragazzo che per un momento rimase attonito da quello che succedeva.
Xehanort aveva fatto tutto ciò per portarlo in un attimo là dove sarebbe dovuto andare, nel luogo dove avrebbe svolto la sua missione, nel posto in cui sarebbe stato utile al Concilio ed avrebbe eseguito i suoi piani…
In Germania!!

Masyaf, Comunità, 17 Luglio 1934:
Diversi mesi passarono e, mentre nessuno sembrava sapere che cosa fosse capitato a Schmidt in Superficie, la vita scorreva tranquilla come al solito.
Tutti i cittadini proseguivano con la loro vita come al solito e, nonostante i diversi problemi che attraversavano a causa della criminalità che non era comunque eccessiva, erano tutti contenti anche grazie alla morte di Fontaine alla fine dello scorso anno.
Certo, molti erano ancora preoccupati per i tre bambini che non si sapeva neppure che fine avessero fatto, ed avrebbero tanto voluto sapere se erano ancora vivi…
Ma sfortunatamente la Polizia non sapeva dove cercare dopo il decesso di Frank, e non avevano neppure trovato delle tracce che potessero indicare verso una qualche pista, e di conseguenza non avevano nulla in mano.
Ciononostante, tutti proseguivano con la loro vita incessantemente, anche grazie ad un’organizzazione che agiva nei bassifondi della Comunità ed eliminava ogni singola minaccia sia per l’individuo che per la società…
Gli Assassini!!
Essi erano un gruppo comandato da Al Mualim, nato già durante la prima legislatura della società, quella del Primo Presidente, per mano di uno dei sette fondatori della Comunità, con il compito di ripulire il marciume.
Con marciume il gruppo originale si riferiva a possibili Grim che si erano infiltrati tra la loro gente per capire che cosa stesse succedendo agli Illuminati di tutto il mondo, ed anche contro possibili dissidenti del loro piano.
Odiavano dover usare metodi tanto bruschi contro la loro stessa gente, ma all’epoca chi non comprendeva che cosa fosse il meglio per loro c’era, per questo il Primo Presidente aveva approvato una scelta del genere.
La questione cambiò quando salì in carica il Secondo Presidente della società, e diversi anni prima la primissima Grande Sacerdotessa della società enunciò la tanto famosa Profezia che ormai era rimbalzata in ogni angolo sotterraneo.
Da quel momento, gli Assassini divennero un’organizzazione volta solo a sbarazzarsi di coloro che minacciavano l’incolumità dei cittadini innocenti, anche se si erano staccati dal Concilio, e di sistemare tutte le bande criminali che avevano cominciato ad imperversare.
Inutile dire che, con l’arrivo di Xehanort, ancora una volta la politica del gruppo era cambiata, e il loro scopo era sbarazzarsi delle bande criminali che facevano concorrenza prima a Stan Pines e successivamente a Donquijote Doflamingo.
Naturalmente anche loro avevano cercato Fontaine in lungo ed in largo per due anni consecutivi, ma grazie prima alla locazione sconosciuta della sua base e successivamente per la capacità di Frank di mimetizzarsi non erano mai riusciti ad individuarlo.
Motivo per cui, quando seppero che finalmente era stato ucciso, quasi tutti gli adepti provarono un po’ di rabbia mista a felicità, perché chiunque tra gli Assassini avrebbe desiderato poterlo uccidere con le sue stesse mani.
Tra di loro c’era anche Altair, uno dei preferiti di Al Mualim insieme ad Ezio nonché uno dei suoi migliori apprendisti, che riteneva che il Credo degli Assassini fosse un codice che andava rispettato assiduamente, e che gli ordini del Maestro erano imprescindibili.
Avrebbe desiderato togliere la vita a quel pelato con le sue stesse mani, e per questo per mesi aveva coltivato rabbia dentro di sé dopo aver saputo della sua morte, ma non l’aveva mai fatto sapere a nessuno perché riteneva che nessuno dovesse interessarsi ai suoi affari.
Quel giorno, alle 18:00 della sera, il ragazzo ventitreenne si trovava nei giardini del castello principale, per la precisione al piano che dava al cancello che portava nella biblioteca dove Al Mualim aveva il suo ufficio.
Era insieme al suo compagno Ezio, trentenne, ed era molto simile a come si sarebbe presentato nove anni dopo, al contrario del compagno che non presentava la barba ed aveva dei lineamenti più giovani rispetto al futuro.
Gli abiti però erano uguali a quelli che avrebbero avuto anni dopo, e questo perché un Assassino doveva indossare sempre gli stessi abiti, anche per poter essere identificato considerando che con il cappuccio in volto era difficile riconoscerlo.
In quell’istante Altair si stava sistemando il bracciale da cui estraeva la lama nascosta sul braccio sinistro, era rivolto completamente verso il lato opposto al castello, e di conseguenza verso il fondo del giardino di fronte alla parete rocciosa, ed aveva un’espressione molto furente in volto.
Auditore invece si stava sistemando la spada e, nonostante non sarebbe dovuto andare in missione con il giovane, doveva riconoscere di essere un po’ preoccupato sia per lui che per il modo in cui si comportava ultimamente.
Era sempre stato parecchio spocchioso, quasi ritenendosi al di sopra del Credo degli Assassini, tuttavia negli ultimi mesi, da quando L e Frank Fontaine erano morti, era diventato ancora più burbero e rude di prima.
Sapeva che avrebbe voluto uccidere lui stesso l’ex capo degli ADAM, ma arrivare al punto di essere perennemente incavolato solo per non essere riuscito ad ammazzarlo lui stesso era follia pura, almeno secondo lui.
Proprio per questo, mentre rinfoderava la spada molto rapidamente, l’uomo si rivolse al suo compagno Assassino e gli domandò “Altair… è tutto a posto?”
“Certo che è tutto a posto. Cosa dovrebbe andare storto?” fu la pronta risposta del ragazzo, che però non si era voltato a guardarlo.
Aveva usato un tono parecchio alterato, segno che evidentemente non era tutto a posto come stava cercando di far credere… ma va beh, fino a quando non andava in giro ad ammazzare gente a caso poteva anche starci alla fin fine.
Ciononostante, Ezio era consapevole che avere la mente annebbiata dalla rabbia poteva fargli commettere errori, e proprio per questo gli chiese di nuovo “Anche tu devi partire per una missione?”
“Sì!” rispose il giovane “Il Maestro mi ha ordinato di uccidere uno spacciatore che oggi sarà all’Overlord Beach. Non intendo fallire questo compito!”
“Ricordati solamente di non commettere errori. Uccidilo… e poi torna subito qui!”
Parole abbastanza dure, ma che servivano a sottolineare come sapesse che c’era il rischio che facesse qualche cavolata e finisse per rivelare così alla Comunità intera l’esistenza della loro organizzazione.
Perché non andava dimenticato che loro erano nati come una società segreta, e come tali erano riusciti a mantenersi sempre durante tutti quegli anni, l’ultima cosa che voleva era che a causa di una decisione scellerata del compagno tutti scoprissero chi fossero.
Altair però non sembrò prendere per nulla bene quella sua uscita, al punto tale che, voltando lo sguardo alla sua sinistra, quasi lo fulminò con gli occhi e gli domandò “Che cosa vorresti dire, scusa?”
Tra i due non scorreva buon sangue, probabilmente perché entrambi erano in competizione per diventare gli allievi preferiti di Al Mualim, solo che mentre Auditore era più ragionevole in tutti i campi, il giovane era fin troppo attaccato al suo dovere.
Proprio per questo, il nero non si scompose davanti alla sua uscita e cercò di essere più chiaro ed al tempo stesso più gentile possibile “È inutile che cerchi di nasconderlo, sappiamo tutti qui a Masyaf che sei in collera per non aver trovato ed ucciso Fontaine in tempo. Ma è inutile stare a rimurginare sul passato, lui è morto e la Comunità è salva, conta solo questo!”
Nessuno degli adepti degli Assassini conosceva la verità sul Concilio perché, per volere del Secondo Presidente in persona, ogni allievo non doveva conoscere la verità per non essere influenzato nel suo lavoro.
Solo i Maestri ed i loro diretti successori poco prima di prendere il suo posto potevano conoscere la realtà, nessun altro.
Altair però, nonostante istintivamente avrebbe voluto attaccare Ezio per la sua insinuazione, nel più profondo del suo cuore sapeva che tutto sommato aveva ragione.
Non aveva superato la morte dell’ex capo degli ADAM perché avrebbe voluto ucciderlo lui stesso, e questo si stava ripercuotendo nelle sue missioni, dato che in quei mesi ne aveva compiute due e per poco non si faceva beccare in entrambe.
Nonostante fosse una testa dura, era consapevole che il compagno stava parlando solo per il bene dell’organizzazione a cui Altair stesso teneva moltissimo, e proprio per questo si rivoltò a guardare davanti a sé calmandosi anche in espressione.
“… Devo correggerti su un dettaglio. L’unica cosa che conta è che, nonostante quel bastardo sia morto, la Comunità è ancora piena di pericoli e noi dobbiamo fare il nostro lavoro al meglio delle nostre opportunità, per proteggere i nostri fratelli e le nostre sorelle tra gli Assassini. È questa l’unica cosa che conta!”
… Beh, si poteva definire soddisfatto nonostante tutto.
Non era proprio la risposta che si aspettava, ma se non altro il ragazzo gli aveva dimostrato che, nonostante la rabbia ci fosse ancora, per lui contava il dovere e l’incolumità di tutti coloro che vivevano a Masyaf.
Che tenesse a tutti loro lo sapeva bene, però Auditore era comunque convinto che la sua testaccia dura un giorno gli avrebbe fatto commettere degli errori che sarebbero costati caro a tutti quanti loro nessuno escluso.
Magari non in quell’occasione, dato che sembrava essersi calmato parzialmente, ma un giorno sarebbe potuto accadere, era solo questione di tempo…
“Tsk, questa sarebbe l’unica cosa che conta?! Non farmi ridere!!”
Una voce tanto sibillina quanto anche maligna finì per attirare l’attenzione di entrambi gli Assassini, che si voltarono così totalmente alle loro spalle, verso l’ingresso del castello, per vedere di chi si trattasse…
E sfortunatamente per loro era Ryo Bakura!!
L’Assassino, che all’epoca aveva ventisette anni ed aveva già i capelli lunghi ed un ghigno maligno sul volto, vestiva con un classico abito appartenente all’organizzazione, dato che non l’aveva ancora abbandonata all’epoca, anche se era diverso rispetto a quello dei loro compagni.
Il suo era costituito da un soprabito bordeaux con cappuccio dello stesso colore, anche se lui a differenza degli altri due non lo stava indossando in quel momento, sopra ad una maglia dello stesso colore, un foulard a cintura rosso, dei pantaloni blu scuri, dei lunghi stivali marroni scuri che arrivavano fin sopra le ginocchia ed un fodero legato a destra dentro cui si trovava un grosso coltello, dato che il ragazzo lo preferiva alla spada.
Gli altri due non sembravano molto contenti della sua presenza, difatti lo stavano fulminando entrambi con lo sguardo. Nonostante fosse un loro compagno aveva l’abitudine di accanirsi contro le sue vittime, e quel comportamento non piaceva a nessuno dei due.
“Bakura… che cosa ci fai tu qui? Non hai una missione per cui prepararti…” domandò allora Auditore, continuando a fulminarlo con lo sguardo.
L’Assassino, mantenendo il suo ghigno maligno, specificò “Oh, so bene di non avere una missione, ma in fondo non ne ho bisogno per venire fino a qui a trovare i begnamini del Maestro, vi pare?”
Sembrava quasi starli provocando, come ormai era suo solito fare, e proprio per questo Altair fece un paio di passi in avanti e specificò “Non è il momento per le tue stupidaggini. Lasciaci in pace…”
“Le mie sarebbero stupidaggini? E le tue?” insistette però Ryo, allargando anche le braccia davanti a sé quasi a voler enfatizzare quello che stava per dire.
Difatti, estraendo anche la lama celata che aveva installata sul bracciale sinistro, l’assassino asserì “Proteggere la nostra organizzazione? Noi due abbiamo un concetto molto diverso di quello che conta davvero. Volete sapere che cos’è veramente?!”
Tutti e due sapevano già che cosa stesse per dire, ed avrebbero preferito zittirlo subito a parole… ma sarebbe davvero servito a qualcosa? Sarebbe andato avanti con il suo teatrino comunque, e le scaramucce tra Assassini erano proibite dentro Masyaf…
Proprio per questo, il malvagio rivelò assumendo un’aria da psicopatico “E’ il sangue!! Vedere il sangue della tua vittima scorrere sulla tua lama, vederlo supplicare di risparmiarlo prima di ucciderlo con una morte lenta e dolorosa, assaporare ogni momento che ti separa dall’esecuzione e crogiolarti nella disperazione del bersaglio!!”
Le sue parole erano davvero disgustose, ma sfortunatamente tutti lì ormai sapevano che Ryo ragionava così, e quindi non ci badarono più di tanto…
O per meglio dire, Ezio decise di non badarci troppo, dato che se da un lato avesse dichiarato quello, dall’altro Bakura non avrebbe mai trasformato le sue parole in realtà a causa delle restrizioni imposte da Al Mualim sull’accanimento contro le vittime.
Purtroppo, però, non si poteva dire la stessa cosa per Altair!!
Già era abbastanza suscettibile lui di suo, figurarsi poi trovarsi davanti quell’individuo che parlava di torturare i bersagli quando lui, poco prima, aveva rimarcato che dovevano eseguire il loro compito proteggendo al tempo stesso gli Assassini.
Un comportamento del genere avrebbe rischiato di far passare la loro gente come dei mostri, pur non sapendo la Comunità chi fossero in verità, e proprio questo lo mandava su di giri, al punto che iniziò a stringere i pugni ed a digrignare i denti dalla rabbia.
L’altro però non aveva finito e, osservandosi entrambe le mani, continuò con la stessa espressione psicopatica di prima “Tutte queste sensazioni, tutto questo dolore, sono un’immensa goduria, già mi eccito anche solo nominandole. Se solo il Maestro non limitasse la mia creatività potrei mostrare a voi ed a tutti gli altri Assassini come si uccide davvero un bersaglio, e già solo il pensiero mi provoca una bella sensazione euforica. Eheheheheheheheheheh!”
“PIANTALA, LURIDO PAZZO!!!”
A quel punto Altair non ce la fece più e, con uno scatto fulmineo, raggiunse il suo “compagno” agguantandolo per il colletto con la mano sinistra, continuando a guardarlo con uno sguardo a dir poco incavolato nero.
Ryo però, nonostante la situazione, non sembrava starsi scomponendo, anzi continuava ad avere il suo sorrisetto maligno sul volto e continuava a guardare l’Assassino con l’aria psicopatica che l’aveva contraddistinto prima.
“TU FORSE NON HAI ANCORA CAPITO CHE SEI QUI SOLAMENTE PERCHE’ IL MAESTRO HA AVUTO PIETA’ DI TE. LUI TI HA RACCOLTO QUANDO NON AVEVI NESSUNO, E LO RINGRAZI IN QUESTA MANIERA? ACCUSANDOLO DI STAR TENENDO A FRENO LA TUA FOLLIA OMICIDA?!”
Al Mualim difatti aveva trovato Bakura quando era ancora un bambino di nove anni, abbandonato dai genitori in quanto troppo violento e pazzo, ed aveva deciso di prenderlo con sé e di farlo unire alla sua organizzazione.
Era convinto che la sua sete di sangue avrebbe potuto essere ciò di cui la gilda aveva bisogno, anche se crescendo il ragazzo aveva iniziato a nutrire ancora di più sete di sangue, e per questo l’anziano aveva dovuto limitare le sue azioni per impedire che commettesse qualche sciocchezza e smascherasse l’intera organizzazione davanti alla Comunità.
Questo lo sapevano tutti, e nonostante ciò sopportavano le dichiarazioni pazze di Ryo e il suo atteggiamento psicopatico…
Tuttavia, Altair, arrivati a quel punto, aveva letteralmente esaurito la pazienza che aveva e gli aveva gettato contro anche la rabbia che si teneva dentro a causa della morte di Fontaine, si poteva dire che era riuscito a sfogarsi anche per quello.
Però Bakura, continuando a non avere paura di quello che stava succedendo, gli disse continuando a sorridere malignamente “Cosa c’è, Altair? La verità fa male? Posso capirlo, in fondo sei il cocchino del Maestro, il suo cagnolino, e non puoi sopportare che qualcuno lo critichi, vero?”
“CHE COSA HAI DETTO?!”
“ALTAIR, ORA BASTA!!”
Auditore era dovuto intervenire, il suo compagno aveva già alzato la mano destra chiudendola a pugno e sembrava intenzionato a tirare un cazzotto dritto in faccia al “compagno”, contravvenendo così alle regole di Masyaf.
“Non si deve MAI venire alle mani con gli altri Assassini dentro le mura di Masyaf. L’hai per caso dimenticato?!” provò a dire a quel punto l’uomo, sperando che la situazione si calmasse.
In verità era molto difficile, dato che il ragazzo continuava a sentire il bisogno irrefrenabile di zittire una volta per tutte quel pazzo che non si sarebbe mai dovuto unire a loro e togliersi al tempo stesso qualche soddisfazione…
Tuttavia, non poteva negare che Ezio aveva ragione, e l’ultima cosa che voleva fare era contravvenire alle regole di Al Mualim in quella maniera, anche se quel maledetto si meritava una bella lezione.
Forse per questo, Altair entro pochi secondi riuscì a calmarsi parzialmente e, dopo aver mollato la presa, decise di allontanarsi, avviandosi all’interno del castello dopo aver detto un semplice “Tsk!” di disapprovazione.
Ryo, di tutta risposta, lo osservò allontanarsi sempre con il sogghigno maligno sul volto e, dopo alcuni secondi, asserì senza mezzi termini “Non hai neanche il fegato di finire ciò che hai iniziato, sei davvero il cagnolino del Maestro!”
“Bakura, per favore. Fai silenzio!”
Auditore si limitò a quell’unica uscita per fargli capire che non era il caso che andasse avanti e che doveva iniziare a capire di aver esagerato con le parole, anche se sapeva che tanto non sarebbe servito a nulla dirlo.
Difatti l’Assassino si voltò a guardarlo ancora con quel sogghigno maligno di chi crede di avere ancora la situazione sotto controllo, quasi come se volesse continuare a schernirlo con quel suo atteggiamento strafottente.
Fece così per circa dieci secondi, dopodiché però, senza neanche dire una parola, si allontanò tornando all’interno del castello, ma non per seguire Altair che stava andando in missione, bensì per tornare in città.
Il nero osservò quel tipo allontanarsi e, quando fu sparito dalla sua vista, potè tirare un sospiro di sollievo, dato che avevano rischiato molto e, se non fosse intervenuto in tempo, ci sarebbe stato il rischio che ci scappasse il morto.
Quel Bakura era molto pericoloso, e tutti a Masyaf lo sapevano bene…

Villa di Elsa ed Anna, Palecity, Comunità, 21 Ottobre 1934:
Passarono i mesi e Schmidt riuscì nella sua missione.
Xehanort spedì Schmidt in Germania proprio come gli aveva preannunciato, per la precisione davanti ad un campo militare Nazista, in modo che si potesse arruolare e completare la missione che gli era stata assegnata.
Fortunatamente il suo nome ed il suo aspetto ricordavano molto la “tipica razza caucasica” a cui Hitler teneva, e proprio per questo i Nazisti non si fecero problemi ad accettarlo tra i loro ranghi, convinti che fosse un tedesco o al massimo un austriaco.
Nei mesi successivi Johann partecipò a svariati allenamenti e spedizioni, e riuscì a risaltare rispetto agli altri grazie alle sue capacità, che lo rendevano quasi un supersoldato a tutti gli effetti tanto distaccava gli altri come prestazioni.
Queste sue capacità furono naturalmente notate dai pezzi grossi dell’esercito di Adolf, al punto tale che, intorno al mese di Settembre, Hitler in persona decise di andare a conoscere questo cadetto misterioso che possedeva abilità sovrumane.
Il Canceliere aveva la passione per l’occulto, e proprio per questo quando vide lui stesso le capacità del biondo comprese che quello era un segnale proveniente dal cielo secondo cui lui sarebbe riuscito nel suo scopo, un uomo del genere al suo fianco non poteva che significare questo.
I due si parlarono per un'ora abbondante, ed alla fine Adolf fu convinto talmente tanto dal soldato che decise di promuoverlo ad ufficiale del suo esercito, un grado che in teoria si poteva raggiungere solo dopo anni ed anni, ma per lui voleva fare un’eccezione.
Vedeva del potenziale in lui, lo vedeva come la sua arma perfetta per portare la sua Germania sul tetto del mondo proprio come voleva, e a dispetto di quanto i suoi consiglieri gli dicevano volle fare questa offerta a Schmidt.
Dal canto suo, il giovane accettò immediatamente.
La missione di Xehanort consisteva proprio nello scalare i ranghi ed arrivare là dove avrebbe potuto aiutare quell’uomo, e se lui lo voleva come ufficiale al suo fianco non poteva che accettare quella carica all’istante.
Il mese successivo fu intenso, Schmidt si guadagnò il rispetto dei Nazisti e dei tedeschi in generale, che lo venerarono quasi alla pari di Hitler a causa delle sue capacità sovrumane, anche se per lui era una venerazione inutile.
Quei Grim potevano star complottando contro la sua Comunità in quel preciso istante, ed essere adulato ed ammirato da loro lo disgustava un po’… al tempo stesso però doveva ammettere che faceva parte del piano quel passaggio, quindi doveva farselo piacere.
Hitler si fidava ciecamente di lui grazie alla sua forza sovrumana ed alla passione del Canceliere per l’occulto, e questo era ciò che contava davvero.
Doveva solamente andare avanti per quella strada e poi Xehanort si sarebbe messo in contatto con lui, come aveva fatto il mese prima appena era stato promosso…
Peccato solo che qualcosa andò storto…
Voci iniziarono a circolare nella Comunità. Tutti sapevano che Johann era partito per la Superficie grazie ad Anna ed Elsa, che avevano rivelato il tutto ai cittadini di Palecity compresa la promessa del ragazzo che sarebbe tornato…
Tuttavia, era passato troppo tempo e tutti cominciarono a pensare al peggio, tranne la bionda, la quale era fermamente convinta che il suo migliore amico avrebbe mantenuto la parola data. Sarebbe tornato, ne era certa.
Però quel giorno arrivarono cattive notizie…

Erano le 18:00 ed Elsa era là, seduta sulla sedia della sala da pranzo della sua villa.
Aveva entrambi i piedi sopra la sedia e le braccia avvolte attorno ad entrambe le gambe con il viso poggiato su di esse, il tutto con un’aria abbastanza depressa in volto, o per meglio dire triste e malinconica.
Ormai aveva compiuto undici anni e, nonostante non fosse cresciuta molto da quando Schmidt aveva abbandonato la Comunità, era cambiata sia negli atteggiamenti che nel modo di porsi e di vestirsi.
Difatti i suoi abbigliamenti, nonostante facesse parte di una famiglia nobile, erano abbastanza malmessi, ed i capelli erano quasi sempre sparpagliati e mai in ordine, a simboleggiare parecchia confusione mentale.
In fondo non c’era da stupirsene. Il suo unico amico, l’unico che riusciva a comprenderla perché viveva le sue stesse sensazioni, se ne era andato e nessuno aveva notizie di lui da molto tempo, alcuni pensavano addirittura che potesse essere morto…
Ma non lei!
Lei era convinta che sarebbe tornato, e sarebbe rimasta lì ferma ad attenderlo, tutta la vita se fosse stato necessario, niente e nessuno le avrebbero impedito di aspettare il suo compagno, e niente avrebbe impedito a lui di mantenere la promessa fatta.
Ne era fermamente convinta, e per questo era molto decisa.
*Lui tornerà… ne sono certa…* era quello che si ripeteva mentalmente in quel momento con la stessa aria di prima.
Ad osservare tutto a debita distanza però c’era una bambina, una certa Anna, la quale aveva ormai otto anni e, dall’uscio della porta, stava osservando la sorella, che come posizione si trovava sulla prima sedia alla sua sinistra, con un’aria malinconica.
La parente era in quello stato da davvero parecchio tempo, e lei stava cominciando a preoccuparsene dato che a causa del male interiore che provava poteva anche cadere in una forte depressione…
Ed il peggio non era neanche quello!!
Recentemente era stata in città con i genitori per alcune commissioni, lasciando quindi la bionda da sola in casa, e lì aveva appreso alcune notizie… qualche novità che, purtroppo, sembrava essere vera, non c’erano dubbi stavolta…
Una misteriosa lettera era stata spedita all’ufficio del Vice Presidente, scritta da Johann in persona dato che la calligrafia era proprio la sua, la quale recitava che il ragazzo erano alcuni mesi che era braccato dai Grim.
Secondo quanto c’era scritto, avevano scoperto la sua vera identità e, proprio per questo, avevano iniziato ad attaccarlo discriminandolo pesantemente, solo che se all’inizio avevano adoperato solamente le parole erano poi passati ai calci ed ai pugni… e successivamente alle armi…
Sempre stando al manoscritto, il biondo vedeva la sua fine ormai molto vicina, e per questo aveva scritto quella lettera indirizzandola a Xehanort, in modo che avvisasse la Comunità di quanto gli stava succedendo e, di conseguenza, che non serviva più aspettarlo, perché non sarebbe più tornato indietro…
Purtroppo, non era vero nulla, faceva tutto parte del piano del Gran Maestro che, per far sì che il suo nuovo pupillo andasse avanti con la sua missione senza avere alcuna interferenza dalla Comunità, gli aveva suggerito di fingere la sua morte.
Sarebbe stato traumatico per alcuni, vero, soprattutto per Elsa, ma lei fortunatamente non rappresentava un pericolo perché da quando aveva perso la memoria non aveva più fatto ricorso al suo potere del ghiaccio, al contrario di Johann.
Il giovane, nonostante qualche riluttanza, aveva finito per accettare il piano del suo nuovo superiore, anche se sotto sotto si era dispiaciuto di aver dovuto mentire alla sua migliore amica, ma sapeva di stare agendo per il suo bene e, al momento opportuno, le avrebbe scritto una lettera privata per farle sapere che in realtà stava bene e di non dirlo a nessuno.
Così compilò la lettera durante l’ultima visita dell’albino, quando era stato promosso da Hitler in persona, e gliela consegnò, chiedendogli comunque di attendere qualche mese in modo che si consolidasse la sua posizone tra i Nazisti.
Il bianco accettò, e divulgò il contenuto della lettera solamente quel pomeriggio, facendo sì che i suoi agenti spargessero la notizia e che Johann venisse creduto morto per davvero.
La castana, ignara di tutto questo, era convinta davvero che fosse deceduto, proprio come tutti gli altri abitanti della Comunità, e mentre i genitori erano ancora fuori aveva deciso di catapultarsi a casa all’istante…
Perché sua sorella doveva saperlo, assolutamente!
Doveva ammettere però che, vederla in quelle condizioni, per un momento l’aveva fatta desistere, come poteva comunicarle che l’unica persona che la faceva sentire davvero felice probabilmente era morta?
Xehanort aveva comunicato che la lettera era stata spedita due mesi prima e solo allora era arrivata nella Comunità tramite i tunnel sotterranei, e di conseguenza se fosse ancora vivo e si fosse salvato avrebbe già cercato di mettersi in contatto con loro con altri mezzi ben più veloci.
Certo, c’era il dubbio di come aveva fatto una lettera ad arrivare nella Comunità se nessuno sapeva della sua esistenza, ma le guardie di confine avevano riferito che era piombata giù da una delle voragini e, di conseguenza, era probabile che qualcuno avesse cercato di sbarazzarsi della lettera finendo per consegnarla inevitabilmente.
O almeno, questa era la conclusione a cui erano arrivati, e l’unica credibile a cui arrivarono…
Tutto ciò però aveva poca importanza, la bionda doveva essere informata delle ultime novità, ed anche se non era ancora sicuro al 100% che fosse morto doveva sapere di quella lettera… doveva sapere cosa stesse succedendo…
Sarebbe stato difficilissimo, ed Anna lo sapeva molto bene, proprio per questo tirò un grosso sospiro per darsi la carica, dopodiché a passo molto lento si avvicinò alla sorella, arrivandole alla sua destra.
“Elsa…” cercò di attirare la sua attenzione con una voce molto flebile.
“Lasciami in pace…” fu però la pronta risposta della ragazzina, che era ancora lì nella stessa posizione di prima.
Così non andava bene, e la bruna lo sapeva bene. Di solito quando si comportava in quella maniera significava che era nel suo momento di massima tristezza, e qualsiasi cosa fosse andata storta avrebbe potuto farla arrabbiare di brutto.
Non era il momento migliore per dirle quello che stava succedendo, ciò era sicuro… però quando i genitori sarebbero tornati a casa glielo avrebbero sicuramente detto, ed era solo questione di minuti, quindi non aveva comunque molta scelta.
“… Devo parlare, di una cosa molto importante…” cercò di incalzare la bambina.
“Al momento solo una cosa è importante per me, quindi lasciami stare, per favore…” insistette tuttavia la bionda.
A quel punto allora la piccola, nel tentativo di attirare la sua attenzione, specificò “… È proprio di lui che ti devo parlare… si tratta di Schmidt…”
Ecco, l’aveva detto. Sapeva che non era il metodo migliore per comunicarglielo, lo sapeva benissimo, ma se non altro adesso era a conoscenza del fatto che quello che doveva dirle riguardava proprio il biondo…
E si poté dire che ottenne l’effetto che voleva, dato che improvvisamente Elsa sollevò il volto mostrando un’aria a dir poco sconvolta e scioccata, al punto tale da voltarsi verso di lei con uno sguardo quasi stralunato.
“Stai per caso dicendo che è tornato?!” dette subito per scontato che l’amico era tornato nella Comunità.
Tuttavia non era così, e Anna dovette dirglielo immediatamente “… Purtroppo no, mi spiace…”
“Ed allora che cosa c’è di importante che lo riguarda?”
Il modo in cui aveva risposto, quasi acidita, sembrava quasi star sottolineando che era abbastanza alterata del fatto che voleva dirle qualcosa sul ragazzo che però non riguardava il suo ritorno nella Comunità.
Era quasi alterata, e ciò spaventò ancora di più la castana considerando quello che doveva dirle, però arrivati a quel punto ormai aveva già lanciato il sasso, e nascondere la mano avrebbe solo fatto arrabbiare ancora di più la sorella.
Così, facendosi ancora una volta coraggio, la bambina cercò di spiegarle cos’era successo rapidamente per togliersi il dente ed il dolore “… Il Vice Presidente ha ricevuto una sua lettera dalla Superficie, sosteneva che alcuni Grim gli stavano dando la caccia e che la sua fine fosse vicina, di conseguenza è probabile che adesso Schmidt sia… sia…”
La sorellina non ebbe il coraggio di concludere la frase, anche perché sapeva che non ce n’era bisogno e che la parente avesse già capito benissimo che cosa stesse per dirle, proprio per questo sollevò il volto, dato che mentre parlava l’aveva tenuto basso per non incrociare lo sguardo della sua interlocutrice, per poterla vedere negli occhi…
Ed in questo modo si accorse che era letteralmente sconvolta!!
Elsa, che era voltata del tutto verso di lei, era sbiancata quasi completamente, il suo sguardo era perso nel vuoto e stava tremando con tutto il corpo, senza contare che stava sudando copiosamente sia dalla fronte che dalle ascelle, sembrava che le stesse per venire un attacco di panico.
“C-Cosa…” biascicò debolmente la ragazzina.
Ormai era lì lì per cedere, ed Anna lo sapeva bene, ma arrivati a quel punto non terminare la frase che aveva cominciato precedentemente non sarebbe servito a nulla, di conseguenza tanto valeva dirgliela per intero e togliersi il pensiero.
Proprio per questo, con entrambe le mani dietro la schiena e continuando ad incrociare lo sguardo con la parente pur provando a non piangere per il dispiacere che stava provando a comunicarle quella notizia, la bambina disse “… è probabile che adesso Schmidt sia…”
“NON PROVARE A DIRLO!!!”
Uno scatto quasi fulmineo con la voce da parte della bionda bloccò all’improvviso la castana, che dovette pure ammettere di provare un po’ di paura nel sentirla parlare così minacciosamente ed a così alta voce.
Difatti, appena ebbe terminato di parlare, Elsa si lanciò verso la sorella e, prendendole entrambe le spalle con le sue mani, cominciò ad osservarla con occhi carichi di furore e rabbia, se non odio puro addirittura.
“Non ti azzardare neanche lontanamente a dire che Schmidt è morto, sono stata chiara?!” anche se aveva abbassato il tono, la sua voce era comunque molto sibillina, segno che era ancora in collera.
Naturalmente la povera piccola era spaventata a morte davanti alla reazione della sorella, ed anche lei cominciò a tremare visibilmente. Ancora un po’ e temeva che le avrebbe rifilato un cazzoto dritto in faccia.
“M-Ma…” provò a dirle con un tono di voce tremolante “L-La lettera…”
“NON SIGNIFICA NULLA!!” gridò ancora una volta la ragazzina a dir poco furibonda “Magari sarà anche assediato dai Grim, ma Schmidt possiede una forza mostruosa e non si farà mai battere facilmente da loro. Sono stata abbastanza chiara?!”
“S-Sì, m-ma…”
Anna avrebbe voluto dirle che, dal modo con cui si esprimeva nella lettera, sembrasse evidente che fosse ad un passo dalla morte, e di conseguenza le probabilità che sopravvivesse erano a dir poco basse, se non addirittura nulle…
Però naturalmente fu bloccata ancora una volta dalla bionda “BASTA ACCAMPARE SCUSE!!!”
Non aveva però ancora finito, dato che continuando a guardarla negli occhi sottolineò “Schmidt è forte e sopravvivrà in Superficie, dopodiché tornerà da me. Lo ha promesso, quindi non ti azzardare neanche lontanamente a mettere in dubbio la sua parola, chiaro?!”
Tuttavia, mentre parlava, stava iniziando ad accadere qualcosa di molto strano. Un vento molto freddo iniziò a formarsi proprio alle spalle della ragazzina, ed in poco tempo cominciò ad allargarsi fino a ricoprire quasi metà della sala da pranzo.
Inutile dire che, vedendo quel fenomeno, Anna si spaventò a dir poco e, senza badare alle ultime parole che aveva pronunciato la sorella, indicò con l’indice destro le spalle della parente e disse “E-Elsa, d-dietro di te…”
“Non cambiare argomento e rispondi alla mia domanda!!” appena ebbe terminato questa frase però, il vento si intensificò ancora di più.
Un fattore che spaventò ancora di più la bambina, al punto tale che allora fu obbligata a dirle “GUARDA!!” prima di prenderle le spalle e girarla di scatto dietro di sé, in modo che anche lei potesse vedere…
Ed in effetti, in questo modo, poté vedere che il vento gelido stava ormai ricoprendo quasi tutta la sala da pranzo, finendo per spaventare Elsa per davvero stavolta, al punto che anche lei assunse un’aria terrorizzata.
“Ma che diavolo…” biascicò debolmente mentre le sue gambe tremavano.
La piccola Anna, facendo un paio di passi all’indietro e toccandosi le braccia per il freddo, dato che ormai il gelo era arrivato anche a loro, si accorse che le finestre non erano aperte e che, ciononostante, quel fenomeno si stava per allargare addirittura a tutta la casa da come vedeva dall’altra parte della porta.
“Che cos’è, Elsa? Cosa sta succedendo?!” domandò allora a dir poco preoccupata la bruna. La ragazzina però, con lo sguardo fisso verso lo strano fenomeno atmosferico, riuscì a dire solamente “… I-Io non… io non lo so…”
Sembrava quasi ipnotizzata da quella manifestazione improvvisa, sia perché era spaventata a morte non sapendo che cosa stesse accadendo… e sia perché tutto ciò le sembrava addirittura familiare, come se non fosse la prima volta che lo vedeva.
Ma tutto ciò era strano, a memoria lei non aveva mai assistito ad un vento gelido come quello, di conseguenza non poteva averne ricordo, neanche il più lieve, che cosa significava quella strana sensazione che percepiva?!
Poi però, all’improvviso, ecco che accadde l’imprevedibile!!
Con un getto improvviso, le memorie perdute a causa della pillola del Concilio le si gettarono a capofitto all’interno della mente, percorrendogliela in un lampo e facendo in modo così che riavesse i ricordi di quei mesi che aveva dimenticato!!
Sembrava assurdo, ma erano tutti lì. Il rapimento a causa degli ADAM, le torture subite dagli uomini di Fontaine, il ragazzo che aveva provato a salvarli, la fuga, e l’incontro con la polizia da cui poi ripartivano i ricordi che aveva.
Erano tutti lì, tutti insieme… ed erano ritornati nella sua mente in un batter d’occhio!!
Il fatto sconvolse non poco la poverina, la quale sollevò d’istinto la faccia mentre le pupille quasi sparivano e spalancava la bocca a dir poco scioccata e senza parole… prima di cadere in ginocchio in un secondo.
Dopodiché, rischiando di cadere in fronte, adoperò entrambe le mani per sorreggersi poggiandole a terra, ed appena ebbero toccato il pavimento il vento… cessò all’improvviso, come se non ci fosse mai stato all’interno della casa!!
Naturalmente la bionda non sapeva neppure quello che era successo, stava ansimando pesantemente mentre ripensava a tutto quello che le era tornato in testa in un baleno e non si era accorta di nulla.
La stessa cosa naturalmente non la si poteva dire per Anna, la quale era a dir poco senza parole e, con la bocca spalancata, si stava guardando attorno senza parole. Tutto era svanito in un attimo, ma com’era possibile?!
Già era assurdo che un vento di quelle proporzioni si potesse creare all’interno di una stanza chiusa, figurarsi interrompersi in un attimo proprio nel momento in cui la sorella era caduta in ginocc…
Un attimo!! E se…
Un terribile dubbio iniziò a venire alla castana, al punto tale che cominciò ad osservare la parente che le stava dando le spalle, sempre inginocchiata a terra e con le mani poggiate al suolo, con un’aria ancora terrorizzata.
“… Elsa… sei stata… tu?!” le venne spontaneo da domandare.
La bionda però, pur avendola sentita, non rispose alla sua domanda, anzi dopo alcuni secondi in cui rimase in silenzio fu lei stessa a porre un quesito “… Hai detto che Schmidt era braccato dai Grim, giusto?”
Che domanda era? Sapeva anche lei che era vero, ancora un po’ e la sbranava metaforicamente solo per averlo detto, non avrebbe neppure dovuto chiederlo.
Difatti, ancora abbastanza confusa, la bambina rispose “Beh… sì, ma…”
“Allora è morto, fine della questione!”
… Cosa?!
Poco prima la bruna aveva cercato di tornare al discorso di prima per sapere l’origine di quello strano vento… ed ora la sorella se ne usciva con quella frase dopo il casino che aveva fatto poco prima?! Ma che…
“C-Come?!” domandò difatti perplessa la piccola.
Mentre si rimetteva lentamente in piedi, continuando però a darle le spalle, la bionda spiegò “I Grim complottano sempre. Devono aver visto la superforza di Schmidt e l’hanno catturato per studiare i suoi poteri oppure per ucciderlo. È inutile disperarsi per qualcosa, lui è andato… e non tornerà più!”
… Che… cos’era tutto quel cinismo?!
La Elsa di poco prima ancora un po’ e la picchiava per aver solo insinuato che Johann potesse essere morto, ed ora invece diceva con un tono freddo e distaccato che il suo migliore amico era deceduto e non sarebbe tornato?!
Che cavolo stava succedendo?! Com’era possibile un cambiamento del genere?!
Anna, che era parecchio perplessa per le uscite che stava avendo la sorella, avrebbe voluto domandarglielo, ma la Nobile la bloccò di colpo dicendole “Ora per favore lasciami. Voglio rimanere da sola…”
Dopo quello che aveva detto?! Eh no, un minimo di spiegazione gliela doveva!!
La bambina provò ad impuntarsi dicendo “Prima voglio chi…”
“SUBITO!!”
Neanche il tempo di finire la frase, che Elsa si voltò verso la sua sinistra per osservarla e cacciare quell’urlo improvviso… mostrando che era a dir poco furente, più di quanto fosse mai stata in vita sua!!
Quella visione spaventò non poco la castana, soprattutto perché era chiaro che non avesse niente a che fare con Schmidt, altrimenti non avrebbe mai ammesso che ormai era morto. Da che cosa derivava quella rabbia improvvisa?!
Avrebbe voluto domandarle anche quello… ma era il caso in quelle condizioni?!
Prima, quando si era alterata per davvero, si era generato un vento molto freddo dentro la stanza. Se la sua intuizione era vera, il rischio che se ne creasse un altro era molto vicino, per questo preferì seguire il suo suggerimento per il momento.
Così, ancora abbastanza spaventata, Anna fece sì lentamente con la testa e poi scappò letteralmente via dalla sala da pranzo, quasi come se avesse cercato di fuggire il più lontano possibile da un mostro, pur essendo sua sorella.
La ragazzina aveva notato quel suo comportamento, ma di certo non la biasimava visto come si era rivolta a lei in quel momento. Si sarebbe fatta perdonare più avanti, adesso doveva rimanere da sola con i suoi pensieri…
Appena la parente se ne fu andata infatti, la bionda si avvicinò alla finestra più vicina a lei ed iniziò ad osservare fuori con le mani unite davanti alla vita ed un’espressione mista tra il freddo e la furiosa, vedendo così la strada trafficata e gli abitanti di Palecity che trascorrevano la loro vita serenamente…
Senza sapere quello che era accaduto a Jack Frost ed agli altri due!!
Con la memoria ristabilita, si era ricordata ogni singola cosa che era accaduta in quei mesi senza dimenticare quello accaduto dopo, proprio per questo sapeva che loro tre non erano ancora stati trovati, e con la morte di Fontaine chissà dov’erano andati a finire…
Già, Fontaine… la causa di tutto… un vero peccato che non si ricordasse di lui quando era stato ucciso, avrebbe festeggiato molto volentieri la dipartita di quel maledetto che le aveva fatto soffrire le pene dell’Inferno.
Ma lui ormai era il passato, doveva concentrarsi sul presente… e di conseguenza sui Grim!
Quei maledetti schifosi abitanti della Superficie, non si stupiva che gente come loro avesse ucciso Johann, perché sapendo che erano gente della fattispecie di Frank sicuramente l’avevano torturato e poi ucciso quando non avevano più bisogno di lui.
Probabilmente anche Jack Frost, Nina e Alice avevano fatto la stessa fine, ma fino a quando non avessero ritrovato i cadaveri avrebbe lasciato il beneficio del dubbio, anche se andava detto che dopo tutto quel tempo le possibilità di ritrovarli erano davvero minime…
Detto in parole semplici, lei era l’unica dei rapiti di Fontaine ancora in vita, ed avrebbe dovuto fare tesoro della seconda vita che le era stata concessa per viverla così come doveva… anche loro quattro avrebbero voluto così…
E se mai un giorno fosse capitata in Superficie oppure qualche Grim fosse giunto nella loro Comunità, neanche la Grande Sacerdotessa avrebbe potuto pensare quello che avrebbe fatto loro con le sue stesse mani.
Erano dei barbari assassini assetati di potere, che avevano ucciso a sangue freddo il suo migliore amico, non l’avrebbero passata liscia, un giorno si sarebbe vendicata su di loro, ma fino ad allora avrebbe portato la rabbia che provava per loro dentro di sé.
Ogni singolo minuto, ogni secondo della sua vita l’avrebbe alimentata… fino al giorno in cui sarebbe esplosa!

Nello stesso momento, o per meglio dire pochi secondi prima che Elsa riacquistasse la memoria perduta, in Superficie c’era la spiegazione al grande malinteso.
Johann aveva accettato di aderire al piano di Xehanort di fingere la propria morte in modo da portare avanti la missione, ma al tempo stesso era seriamente convinto di riferire ad Elsa che in verità stava bene e che non gli era successo nulla.
Naturalmente non poteva ancora farlo perché non sapeva neppure se il bianco avesse già recapitato la sua lettera al resto della Comunità, o quantomeno ne avesse parlato, e di conseguenza non poteva ancora mettersi in contatto con lei.
In quell’istante il ragazzo si trovava in distaccamento a Berlino, in Germania, in quanto Hitler in persona lo voleva al suo fianco per qualche consulenza, dato che aveva grandi piani sia per l’Europa che per il mondo intero e voleva il suo parere.
Di certo per lui non era un problema aiutarlo, visto che era il motivo per cui si era arruolato tra i Nazisti, e fortuna voleva che nessuno avesse fatto troppe domande, così era potuto passare inosservato fino a quel momento.
Ciò che lo tormentava e gli dava un po’ fastidio era che Adolf era esattamente come gli era stato descritto, un estremista che voleva far fuori il più grande numero di Grim possibile, anche se apparentemente così non sembrava.
Esternamente non sembrava voler fare una carneficina, ma bastava sentire che cosa dicesse a proposito degli Ebrei per comprendere che non stava tanto bene di testa, e di conseguenza si sentiva un po’ a disagio a stare con lui.
Avrebbe continuato fino alla fine, non c’era alcun dubbio al riguardo, però che quel tipo lo mettesse a disagio era altrettanto vero, ed avrebbe continuato fino alla fine della sua missione quasi sicuramente.
Fortunatamente la consapevolezza che la Comunità era salva riusciva a mandarlo avanti. Se aveva accettato l’offerta del Vice Presidente era proprio perché voleva che tutti loro fossero al sicuro, e per il momento così sembrava.
Hitler sembrava addirittura ignorare che ci fosse una società sotterranea chiamata Comunità, e questa era di sicuro la cosa più positiva di tutte. Nessuno dei Grim avrebbe mai dovuto saperlo, mai e poi mai.
In quell’istante si trovava seduto sul bordo del suo letto all’interno della sua stanza in un hotel a Berlino. Il Cancelliere, affinché potesse supportarlo fino a quando si trovava lì, gli aveva offerto vitto e alloggio per tutto il tempo che fosse rimasto in città.
La camera era abbastanza lussuosa, dato che era larga cento metri quadri, aveva il pavimento ed il soffitto bianco, il muro era grigio scuro e i mobili di color marrone chiaro quasi tutti erano abbastanza nuovi per l’epoca.
Doveva ammettere che sotto quel punto di vista era stato molto gentile, gli riservava sempre un trattamento di riserva e lo trattava meglio di qualunque altro Nazista che fosse al suo servizio, esprimendo sempre parole d’elogio nei suoi confronti.
Schmidt però era consapevole che, se parlava di lui in quella maniera, era solamente perché possedeva una forza sovrumana, e Hitler voleva sfruttarla per poter portare a termine tutti i suoi obiettivi.
Non ci voleva molto per capire, ma considerando che Johann era lì proprio per aiutarlo non glielo avrebbe di certo impedito.
In fondo stava facendo tutto quello anche per Elsa, ed in quel momento avrebbe tanto desiderato sapere che cosa stesse facendo e se stava bene, oppure se le era capitato qualcosa di terribile per via della sua memoria.
Non sapendo se l’albino avesse già consegnato la lettera o meno, purtroppo non poteva scriverne un'altra da mandare alla ragazza e farle sapere che stava in realtà bene, conoscendola poteva essere addirittura depressa per la sua mancanza.
Anche perché avrebbe dovuto farlo senza l’aiuto di Xehanort, visto che gli aveva raccomandato di fingersi morto con TUTTA la Comunità, di conseguenza avrebbe dovuto fargliela recapitare da solo, e chissà se fosse arrivata a destinazione…
Chissà quanto avrebbe dato per sapere come stava, non avrebbe mai pensato inizialmente di affezionarsi così tanto ad una ragazzina così piccola rispetto a lui, visto che in quei mesi aveva compiuto ventitré anni e la differenza tra i due si era allargata.
Sarebbe potuto sembrare insolito che un ragazzo come lui fosse affezionato ad una quasi bambina come lei, c’era anche chi avrebbe potuto ritenere quella relazione fin troppo sospetta, e non gli avrebbe neanche dato tutti i torti…
Ma non ci poteva fare nulla, voleva troppo bene alla bionda!!
Sarà stato per il passato che condividevano, per il vuoto di memoria che li accomunava o per il fatto che lui era l’unico con cui la Nobile si era effettivamente aperto, fatto stava che era molto affezionato a lei, ed avrebbe voluto farle sapere che stava bene.
*… Elsa, vorrei farti sapere che sto bene ed è tutto a posto, ma temo che al momento non possa…* fu quello che pensò in quel momento.
Improvvisamente però, nello stesso momento in cui nella Comunità ad Elsa era tornata la memoria, accadde qualcosa anche a Johann, che lo costrinse a sollevare il volto con un’espressione quasi spaventata mentre sudava terribilmente.
Non sapeva neanche lui che cosa stesse accadendo, ma all’improvviso in un lampo una serie di immagini si manifestarono nella sua mente, immagini che non conosceva, o non si ricordava, e di cui ignorava il significato…
Le sue memorie perdute!!
Anche in questo caso c’era tutto, dal rapimento compiuto da Fontaine alle torture, dalla fuga dal quartier generale degli ADAM all’incontro con la Polizia che gli aveva salvato la vita, fino a quando si era dimenticato di tutti quei mesi.
C’era tutto quanto, e nel giro di pochi secondi gli tornarono alla mente i ricordi che credeva ormai cancellati, ricordandosi in questo modo anche lui di quello che era successo durante quel periodo che era stato il peggiore della sua vita.
*Ma cosa…* inutile dire che era rimasto a dir poco sconvolto.
La sua espressione non era cambiata di un millimetro, ed in più il biondo aveva iniziato a preoccuparsi anche di più, al punto tale che il cuore aveva iniziato a battere all’impazzata quasi senza motivo.
Immediatamente, cercando di calmarsi, tornò composto sul bordo del letto, anche se osservandosi entrambi i palmi delle mani e continuando a sudare, mentre respirava affannosamente forse per lo spavento appena ricevuto.
*L-Le mie memorie… sono tornate tutte…* sembrava incredibile, ma era così.
Non sapeva spiegarsi neppure lui come era stato possibile, ma quello che era accaduto in quei mesi che rappresentavano un enorme buco nella sua mente era ritornato nella sua mente, senza alcuna spiegazione logica.
Che diavolo era accaduto? Com’era stato possibile?!
Tutte domande a cui lui in quel momento non sapeva dare alcuna risposta, però, in mezzo a tutta quella faccenda fin troppo strana, una cosa era sicura… ora aveva un quadro più completo e sapeva cos’era davvero accaduto!!
Sotto questo punto di vista, si accorse ben presto che Xehanort gli aveva detto la verità, lui, Elsa e tutti gli altri erano stati per davvero rapiti da Fontaine, e sul serio loro due erano gli unici ad essere scappati da quell’Inferno.
Aveva ragione pure sull’uomo di Doflamingo che aveva cercato di aiutarli, anche se era stato onesto ed aveva ammesso che non gli importava nulla di loro e voleva aiutarli solo perché il suo capo li voleva salvi.
A giudicare da quanto gli era stato detto, poteva supporre a quel punto che il capo a cui faceva riferimento non era Doflamingo, ma questo Concilio di cui Donquijote faceva parte e che era comandato dall’albino.
*… Quindi, è questo quello che è successo davvero…*
Tutto quadrava finalmente… e, esattamente come sperava, il Vice Presidente era stato onesto con lui…
Alla fine, era stata l’unica persona davvero onesta con lui, ad eccezione di Elsa di cui sapeva bene che non aveva alcuna memoria, e considerando tutto quello che aveva visto forse era meglio che continuasse a non sapere nulla.
Ora che aveva il quadro generale, sapeva di aver preso la decisione giusta ad aiutare il figlio di Ansem all’inizio dell’anno. Nonostante tutto, non gli aveva mai mentito ed era degno della sua fiducia.
Caso contrario per Hitler, quell’uomo era alla stregua di Fontaine, pronto a calpestare chiunque solo per portare a termine la sua missione, e considerando l’esperienza passata con uomini del genere avrebbe voluto fare di tutto fuorché aiutarlo…
Però, considerando che il suo scopo era eliminare gran parte dei Grim e conquistarli, completare la missione affidatagli dal Gran Maestro ed aiutare quel folle poteva rivelarsi utile sia per sé stesso che per il resto della Comunità.
In questo modo avrebbe tenuto lontano i Nazisti dagli abitanti della società, e loro sarebbero stati al sicuro… anche se andava considerato che, in tutti quegli anni passati da quando era stato liberato, nessuno si era degnato di trovare i loro compagni!!
Pensando a loro, Johann si fece improvvisamente serio, assumendo un aria abbastanza seria mentre poggiava entrambe le braccia sulle ginocchia ed abbassava il volto, pensieroso su quello che era accaduto in tutto quel tempo.
Se da un lato la Polizia aveva fatto di tutto per trovare Jack Frost, Alice e Nina, non poteva dire la stessa cosa per gli abitanti della Comunità, che si erano accontentati che lui ed Elsa fossero salvi e tanti saluti.
Non avevano neppure citato i tre bambini quando Fontaine era stato ritrovato morto, neanche una singola frase su di loro, come se si fossero dimenticati che loro erano ancora in giro da qualche parte che aspettavano solo di essere ritrovati.
Non negava che dopo tutto quel tempo potevano anche essere morti… ma almeno ritrovare i cadaveri?!
Almeno per le famiglie di Jack Frost ed Alice, che anche se mancava da mesi nella Comunità dovevano essere ancora vivi e vegeti e meritavano di sapere che fine avevano fatto i loro figli. Purtroppo, il discorso non valeva per Nina, ma lei era un'altra storia…
I Grim erano pericolosi ed andavano annientati, su questo aveva pochi dubbi… ma era sicuro che gli abitanti della Comunità meritassero un trattamento diverso?
Aveva avuto modo di vivere in entrambi i mondi, aveva visto entrambi i punti di vista e, ora che aveva la sua memoria completa, si era reso conto che loro non erano tanto diversi da quelli che denigravano o di cui avevano paura.
Magari erano una società migliore perché c’era molta meno criminalità e più altruismo, vero, ma quelle poche mele marce erano più che sufficienti ad infettare il resto del raccolto, ed in quegli anni aveva potuto vederlo.
Di sicuro quando Xehanort sarebbe tornato da lui gli avrebbe parlato di tutto, sia del ritorno della memoria e sia delle sue ultime riflessioni, e da lì avrebbe poi deciso come agire, anche alla luce delle ultime scoperte.
Fino a quel momento, avrebbe continuato la sua missione servendo quel folle di Hitler, sperando naturalmente che non avesse scoperto dell’esistenza della Comunità, dato che allora, nonostante i suoi dubbi momentanei, avrebbe dovuto lo stesso agire.
L’incontro con l’albino sarebbe stato decisivo, poteva solo sperare che arrivasse da lui il prima possibile per chiarire una volta per tutte…

Vecchia Villa, Comunità, 01 Novembre 1934:
L’incontro avvenne prima di quanto Schmidt avesse potuto pensare.
Xehanort si presentò da lui due giorni dopo che gli fu tornata la memoria per comunicargli che aveva fatto sì che tutta la Comunità venisse a conoscenza della sua presunta morte, o quantomeno della sua scomparsa, e il biondo non ci pensò due volte a comunicargli che si ricordava tutto.
Fortunatamente per il Gran Maestro, gli disse anche che sapeva che era stato onesto con lui, e che per questo avrebbe continuato ad aiutarlo, anche alla luce del fatto che sia la Comunità che i Grim avevano lo stesso livello di marciume come aveva potuto constatare con Fontaine.
Quella fu una sorpresa incredibile per il figlio di Ansem, che non si aspettava per niente che la memoria potesse tornargli, e proprio per questo, dopo averlo liquidato contento che sarebbe stato comunque dalla sua parte, fece qualche indagine.
Ci volle qualche giorno dato che Elsa purtroppo era sempre tappata in casa e non poteva di certo infiltrarsi a casa sua o seguire qualcuno di nascosto, ne andava della sua reputazione e qualcuno avrebbe potuto intuire il suo potere, ma alla fine seppe la verità anche su di lei.
Pure la ragazza aveva riottenuto i ricordi perduti, e grazie ad essi si era ormai prefissata che Schmidt era morto per mano dei Grim, motivo per cui un odio viscerale nei loro confronti era nato nel cuore della ragazzina.
Ancora una volta la fortuna era stata dalla loro parte, ma il fatto che anche lei avesse di nuovo la memoria di un tempo l’aveva insospettito non poco, proprio per questo, dopo essersi consultato con Raichi, organizzò velocemente una riunione del Concilio.
Essa avvenne quel giorno alle 22:00 di sera, e quando Xehanort ebbe terminato il racconto… “COME SAREBBE A DIRE?!” Giovanni non la prese per nulla bene.
E non fu neanche l’unico, dato che pure Irina specificò “Come diavolo è stato possibile che Schmidt ed Elsa abbiano ricordato tutto?! Le pillole avrebbero dovuto cancellargli la memoria di quei mesi definitivamente!!”
“Avete seguito il discorso?” li interruppe allora Madara, osservandoli con le braccia incrociate ed uno sguardo freddo “Le pillole hanno un effetto momentaneo di un paio di anni al massimo, e neppure Raichi sapeva che avrebbero avuto una durata così ridotta…”
“Tsk, quel vecchiaccio potrebbe anche averlo fatto apposta. Niente ci vieta di pensare che avesse programmato di fargli tornare la memoria…” sospettò a quel punto Freezer pensieroso.
Però quell’eventualità fu subito smentita da Al Mualim “Ne dubito fortemente. Il dispositivo che gli abbiamo installato lo obbliga a servirci fedelmente, se dovesse anche solo pensare di tradirci o di non obbedire ai nostri ordini proverebbe un forte mal di testa che lo paralizzerebbe provocandogli un dolore lancinante, non riuscirebbe neppure a mettersi al lavoro in quelle condizioni…”
“Detto in parole semplici, il caso ci è stato contro stavolta. Fufufufufufufufufufu!” Doflamingo sembrava trovare la cosa per lo più divertente.
“NON RIDERE, IDIOTA!!” si lamentò tuttavia il figlio di Madame Boss, che sembrava aver avuto uno dei suoi classici attacchi di panico “Con Schmidt siamo stati fortunati che sia comunque dalla nostra parte, ma se la Nobile Elsa dovesse indagare su quanto avvenuto quei mesi potrebbe scoprire della nostra esistenza!!”
“Non succederà!” Donquijote non si preoccupava di questo però, motivo per cui continuava a ridere, e questo per un motivo ben specifico “Ho sottolineato al mio subordinato all’epoca di dire semplicemente che lavorava per me e non per il Concilio, e quanto riferito da Schmidt ci fa capire che ha eseguito l’ordine correttamente!”
Nessuno lì sembrava sapere che in verità il ragazzo aveva trasgredito all’ordine del padre di Homing ed aveva detto agli allora bambini che c’era anche il Concilio dei Sette dietro, ma naturalmente nessuno poteva saperlo lì, e fortuna voleva che i cinque fossero troppo piccoli e troppo spaventati all’epoca per ricordarsi quel dettaglio…
“Ha detto bene!” intervenne difatti Xehanort attirando tutta l’attenzione su di sé.
L’uomo era rimasto fermo ed immobile, con entrambe le braccia conserte ed un’espressione quasi severa, ad osservare tutta la discussione che era nata dopo la sua spiegazione, e solo allora aveva deciso di dire la sua.
“La Nobile Elsa saprà solamente che gli uomini di Doflamingo l’hanno salvata, se non indagherà a fondo non scoprirà mai che cosa c’era veramente dietro quel salvataggio, ed a giudicare da quello che ho visto possiamo stare sicuri…”
“Che cosa intende dire?” domandò allora Jelavic.
L’albino rispose senza problemi “Quella ragazza è chiusa in casa ed esce raramente, e quando lo fa difficilmente si relaziona con gli altri, potremmo quasi dire che l’unica con cui parla veramente è la sorella. Di conseguenza possiamo stare tranquilli con lei, non lo verrà mai a sapere…”
Questo di sicuro risollevava il morale alla maggior parte dei presenti. Il timore che la bionda potesse indagare per capire come mai si era dimenticata di tutto era alto, e se l’avesse fatto avrebbe potuto scoprire degli Illuminati.
Con lei fortunatamente il pericolo era scongiurato, ma non potevano dire la stessa cosa per altri individui che erano ancora sotto custodia…
“E per i membri degli ADAM?” se ne uscì difatti Al Mualim.
Il leader degli Assassini era riuscito ad attirare tutta l’attenzione su di sé, anche se andava specificato che tutti sapevano a che cosa si riferisse, e la successiva spiegazione dell’anziano fu solo una prassi e null’altro.
“Abbiamo somministrato le stesse pillole anche ai sottoposti di Fontaine che abbiamo arrestato quel giorno, ma loro non hanno ancora manifestato sintomi di recupero della memoria…”
“Perché gli sono state somministrate in ritardo rispetto ai due ragazzi!” sottolineò allora Uchiha, aggiungendo anche “Credo sia solo questione di tempo prima che anche loro inizino a rimembrare…”
“Non sarà un problema!” sottolineò a quel punto il figlio di Ansem.
Dopodiché, appena dopo aver fatto un paio di secondi in silenzio assoluto, abbozzò un lieve sorrisino e affermò “Agiremo prima che possano ricordarsi tutto e spifferare tutto agli agenti che non sanno di noi. In fondo sono più di due anni che sono in prigione in pessime condizioni, queste situazioni possono portare gli uomini a compiere gesti estremi…”
Sembrava abbastanza evidente fin dove voleva andare a parare, e proprio per questo sia Irina che Giovanni dovettero ammettere di essere rimasti un po’ scandalizzati, anche se non l’avevano voluto manifestare apertamente.
Quello ormai era il modus operandi del loro leader, se c’era qualcosa che rischiava di compromettere il suo piano se ne sbarazzava, ormai dovevano esserci abituati, ma addirittura fingere un suicidio di una marea di prigionieri…
Per Madara e Al Mualim la cosa non cambiava, dato che gli ex membri degli ADAM gli erano del tutto indifferenti, invece Freezer dovette ammettere di essere divertito dalla situazione, al punto tale che abbozzò anche lui un lieve sorrisino.
Infine, Doflamingo, dopo aver sentito le parole del suo capo, fece un sorriso quasi maligno quanto quello dell’albino e specificò “Devo chiedere al Comandante Raoul di uccidere tutti gli ex sottoposti di Fontaine facendoli sembrare dei suicidi?”
“Non ce ne sarà bisogno, lo farò io!” sottolineò tuttavia il bianco, aggiungendo anche “Entro domattina saranno tutti morti, e li faremo spacciare come gesti estremi dovute alle condizioni in cui riversavano ad Azkaban. Nessuno piangerà la loro morte, ed il Comandante Raoul lo riconoscerà come suo errore, dichiarando che farà più attenzione la prossima volta alle condizioni dei prigionieri!”
In effetti avrebbe potuto funzionare.
Dato che la Prigione di Azkaban era quasi isolata dal resto della Comunità, nessuno avrebbe potuto sapere cosa fosse realmente successo, e considerando che chi finiva lì usciva raramente i prigionieri non avrebbero potuto parlare se anche avessero saputo cosa fosse realmente accaduto.
Dato che dal silenzio che si era creato il figlio di Ansem comprese che erano tutti d’accordo, concluse quella parte del discorso sottolineando “Molto bene, allora siamo tutti d’accordo. Gli ex membri degli ADAM saranno uccisi, ed Elsa non rappresenterà mai un pericolo concreto per noi…”
“E per Schmidt?” domandò tuttavia Freezer “Al momento è dalla nostra parte, ma chi ci dice che non ci volterà le spalle dopo aver saputo la nostra vera origine?”
Gli sembrava assurdo doverlo fare, ma Madara dovette concordare con l’essere “Sfortunatamente ha ragione, dobbiamo informarlo di chi siamo veramente. Se lo scoprirà più tardi e con le sue sole forze, potrebbe sentirsi preso in giro e decidere di non aiutarci più…”
“Ho pervenuto anche io questa possibilità, e so già che cosa fare!” sottolineò allora l’amico di Kushina “La prossima volta che andrò a trovarlo in Superficie, gli racconterò ogni cosa. Se accetterà ancora di aiutarci tanto meglio, se invece si rifiuterà… beh ne parleremo quando sarà il momento…”
In verità quando diceva così non prometteva nulla di buono, dato che dava quasi per scontato che avrebbe improvvisato, e quando improvvisava il Gran Maestro compiva opere di distruzione che era sempre meglio evitare…
Ma va beh, alla fin fine era meglio non fasciarsi la testa prima di essersela rotta, e per quanto ne sapevano il ragazzo che avevano alle dipendenze di Hitler poteva anche decidere di collaborare dopo aver saputo il loro passato.
Solo il tempo avrebbe saputo rispondere a questa domanda…
Adesso però che questa questione era chiusa momentaneamente, ce n’era un'altra che andava assolutamente affrontava in fretta, soprattutto considerando quello che era successo circa dieci giorni prima.
Difatti Al Mualim, anche lui con le braccia incrociate ed un’espressione severa, sottolineò “Ora però dobbiamo capire che cosa fare. Il fatto che Schmidt e la Nobile Elsa abbiano recuperato la memoria implica che dovremo agire diversamente con gli esperimenti…”
“E perché mai dovremmo?” domandò Giovanni “Loro erano convinti che fosse Fontaine a farli, non sanno che anche noi abbiamo svolto degli esperimenti per risvegliare il Genoma insito nell’essere umano!”
“Senza contare che abbiamo dovuto mettere in pausa ogni potenziamento dopo l’incidente con i nipoti di Charles…” aggiunse pure Irina.
La donna in effetti aveva ragione. Dopo che Raichi aveva comunicato quanto accaduto con Lelouch e Nunnally usando la scusa che aveva concordato con loro, Xehanort aveva deciso di bloccare ogni esperimento per poter studiare meglio i rischi che correvano.
Beh, quasi tutti gli esperimenti…
“Non tutti!” affermò infatti Freezer “Vi siete dimenticati di me? Ed anche dei tre mocciosi che abbiamo preso da Fontaine, con loro stiamo andando avanti…”
“Tu sei stato un caso isolato!” intervenne Doflamingo nel tentativo di spiegare al vice degli Illuminati “Avevamo bisogno di un vero sostituto di Raichi nonché del guerriero perfetto, mentre i tre ragazzini al momento non stanno subendo nessun potenziamento, sono solo sotto analisi da parte del dottore e null’altro!”
“Tra l’altro sono ancora convinti che gli abbiamo salvato la vita e ci sono grati per questo. Poveri sciocchi…” gli scappò pure Freezer con un sorrisino beffardo sul volto.
Uchiha non gradiva quel suo atteggiamento, motivo per cui lo stava guardando molto malamente dopo quell’affermazione. Tuttavia, sapeva bene che dopo il Gran Maestro era lui a comandare, di conseguenza decise di non dire nulla, almeno per il momento…
“Beh, non è tanto lontano dalla verità. L’unica differenza tra la situazione di adesso e quella di prima è che ora li stiamo tenendo in osservazione, il loro Genoma è già stato risvegliato e dobbiamo solamente insegnargli a controllarlo, dato che quell’idiota di Fontaine ha svolto gli esperimenti nella maniera sbagliata…”
Anche in questo caso l’albino aveva ragione e lo sapevano. Fortunatamente in quegli anni avevano fatto notevoli migliorie, e stavano imparando a controllare le loro nuove capacità molto meglio rispetto a prima, ancora un po’ d’anni e ce l’avrebbero quasi sicuramente fatta.
Se però da una parte Alice e Nina erano felici di lavorare per loro non potevano dire la stessa cosa per Jack Frost, che era sempre distaccato e quasi triste. Forse era preoccupato per Elsa, però dato che a nessuno importava il suo stato d’animo nessuno glielo aveva chiesto...
Comunque fosse, Al Mualim ribadì la domanda che aveva fatto prima “Ciò però non risponde al mio quesito. Come agiremo con gli esperimenti ora che ben due individui sono a piede libero ed uno di loro non è neanche affiliato a loro?”
Già, la sua era una bella domanda a cui molti non sapevano dare risposta. Gli esperimenti erano ancora bloccati e senza il consenso del Gran Maestro non potevano riprenderli, di conseguenza la decisione finale spettava unicamente a lui…
Fortunatamente però, l’albino sapeva già che cosa fare, proprio per questo, abbozzando ancora una volta un sorrisino, spiegò “Signori, non c’è di cui preoccuparsi. Abbiamo tenuto gli esperimenti fermi troppo a lungo e, se vorremo evitare la debole possibilità che la Nobile Elsa con i suoi poteri possa ostacolarci, dovremo riprendere il programma…”
Giovanni non sembrava essere d’accordo “Ma non è cambiato nulla rispetto all’incidente con Charles, e se…”
“Non c’è di cui preoccuparsi!” specificò tuttavia il figlio di Ansem “Purtroppo il Dr. Raichi mi avevano spiegato che con la Primeval Rock le possibilità di fallimento si riducevano drasticamente ma rimanevano, di conseguenza possiamo solo dare per scontato che quanto accaduto quel giorno era proprio quella possibilità di fallimento. Non dobbiamo fare altro che ridurre queste possibilità con attente anilisi e studi più approfonditi ed il gioco sarà fatto…”
“D’accordo, ma per i soggetti?”
Stavolta la domanda era partita da Jelavic, la quale spiega il motivo della domanda “Per essere certi che non ci siano effetti collaterali dovremo agire inizialmente su soggetti che non fanno parte del Concilio, e non possiamo rapire dei bambini come fatto da Fontaine, abbiamo visto com’è andata a finire…”
Sotto questo punto di vista aveva ragione, correre rischi con dei loro sottoposti come fatto con i due nipoti di Lamperouge non potevano almeno inizialmente, e non erano tanto sciocchi da rapire dei bambini che avevano una famiglia…
Però c’erano sempre dei bambini che NON avevano una famiglia…
Difatti Xehanort, sapendo già come agire, rispose alla donna sostenendo “La risposta è più semplice di quello che pensate. Ricorreremo all’Orfanotrofio Yuei!!”
… L’Orfanotrofio Yuei?!
La cosa lasciò parecchio sbigottiti tutti quanti ad eccezione di Madara e Freezer, e non perché non sapevano cos’era davvero quel posto, ma perché ritenevano troppo prematuro agire su quel posto così come voleva fare il leader.
Quell’edifico era nato poco dopo che il figlio di Ansem si era insidiato come nuovo leader degli Illuminati, ed a gestire il tutto aveva messo una dei loro agenti, Isabella, che si occupava di gestire i ragazzini che vivevano lì e di selezionarli.
Anche se l’allora ragazzino non desiderava avere individui facenti parte di famiglie che avevano abbandonato il Concilio nella sua organizzazione, per coloro che non avevano una famiglia come loro voleva fare un’eccezione, perché sapeva come ci si sentiva ad essere abbandonati dai propri parenti…
Nel corso degli anni la Direttrice aveva selezionato una serie di orfani che non erano stati adottati e che potevano risultare utili al Concilio, così convincendoli che quella sarebbe stata la loro nuova famiglia li spingevano a diventare degli agenti.
L’unica che non era mai stata presa in considerazione era Cana Alberona, in quanto già una volta aveva rischiato di scoprirli con la baby-sitter che lavorava da lei, e nessuno voleva correre rischi con lei anche se poteva rivelarsi un’ottima combattente.
Isabella aveva fatto un ottimo lavoro fino a quel momento… e secondo l’albino era arrivato il momento di anticipare i tempi e di raccogliere due bambini per usarli come cavie degli esperimenti dello scienziato!!
Molti avevano intuito questo e non erano d’accordo, chi potevano arruolare l’avevano già preso, gli altri erano troppo piccoli per essere presi e dovevano aspettare ancora qualche anno prima di prenderli in considerazione…
Difatti Al Mualim sottolineò “Ma è sicuro? So che quell’orfanotrofio serve per trovare i soggetti migliori e senza famiglia da far unire alla nostra causa… ma al momento è troppo presto, la maggior parte di loro è ancora troppo piccola, tutti quelli che erano grandi abbastanza da poterci servire sono già tra le nostre fila…”
“Non c’è bisogno che crescano!” affermò però l’albino “Conosciamo i poteri nascosti nei Genoma di ogni singolo individuo di questa Comunità, ed al momento è là che si trovano i due soggetti che fanno al caso nostro…”
“Ma sono ancora piccoli, potrebbero morire anche se gli esperimenti andassero a buon fine!” intervenne Doflamingo, che conosceva bene i rischi di potenziamenti del genere dato che anche suo figlio li aveva sostenuti.
“Proprio per questo ho detto che dovremo adottare misure più sicure per gli esperimenti. Non vogliamo correre lo stesso rischio che si sono presi i nipoti di Charles… anche perché così rinunceremmo a due armi da guerra molto succose…”
… Succose? Era così che le definiva?!
Era bastata quell’unica parola per far capire a tutti quanti a quali bambini si stesse riferendo di quelli dell’orfanotrofio. Tra gli orfani che non erano riusciti ad essere adottati c’erano due piccoli che nascondevano un Genoma speciale…
Si trattava di un’abilità unica, che in pochissimi possedevano almeno nella Comunità, e che donava la capacità di trasformarsi perennemente in una… creatura mostruosa, due esseri assetati di sangue che attaccavano qualunque cosa vedessero davanti a loro.
In teoria avrebbero voluto replicare, soprattutto Giovanni ed Irina, in quanto ritenevano che fosse un grosso rischio. Servivano grossi studi ed enormi ricerche per stabilizzare due soggetti del genere e spingerli solo ad attaccare i loro nemici…
Ma sarebbe servito a qualcosa replicare? Conoscevano fin troppo bene il Gran Maestro, ed erano consapevoli che dire qualsiasi altra cosa non sarebbe servito a nulla.
Potevano solo sperare che Raichi li stabilizzasse il prima possibile, anche se molti dovevano ammettere di ritenere l’idea di avere due così al loro servizio parecchio allettante.
“… D’accordo, direi di procedere!” disse difatti Madara a quel punto.
“Non credo ci siano altre soluzioni!” aggiunse Freezer con il suo classico sorrisino furbetto.
Così, capendo dalle loro parole che erano tutti d’accordo, Xehanort allargò il suo sorriso e chiuse quel discorso, citando anche i nomi che avrebbero preso i due progetti appena il Dr. Raichi avesse iniziato a lavorarci sopra.
“Molto bene, allora procederemo il prima possibile. I progetti Alien e Predator inizieranno domani stesso!!”


Johann Schmidt, una volta arrivato in Superficie, ha stretto un accordo con Xehanort e si è unito ai Nazisti per aiutare Hitler nel suo piano, consentendo così indirettamente all’albino di poter portare avanti il suo piano come desidera. Tuttavia, il ritorno della memoria del ragazzo e di Elsa ha dovuto modificare leggermente i suoi piani ed anticipare i tempi di ripristino degli esperimenti, motivo per cui adesso è pronto a prendere due bambini dell’Orfanotrofio Yuei per trasformarli in… qualcos’altro…


Vi è piaciuto questo quattordicesimo Capitolo della fic prequel?
Credo abbiate capito adesso come mai nello scorso chap dicevo che da questo Capitolo in poi la fic sarebbe stata vista da un doppio punto di vista, difatti come avete potuto vedere da questo momento la Superficie sarà tema principale esattamente come la Comunità, anche se in formato ridotto naturalmente ;).
Parlando dei nuovi personaggi o delle nuove opere, in questo Capitolo non ci sono state aggiunte da nessun lato, e di conseguenza la lista dei personaggi e delle opere apparse finora in The Community rimane inalterata come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (? Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (? Anni).

Come però avete già intuito dal Capitolo, nel prossimo chap la situazione pg ed opere cambierà…
Parlando del Capitolo, avete visto come ha fatto Xehanort ad “intortare” uno Schmidt ancora ignaro di tutto ed a portarlo dalla sua parte… la cosa buffa è che non gli ha mentito quasi per nulla, a parte lo scopo finale del Concilio il resto era la verità come ben sapete :).
Inoltre, abbiamo visto meglio il misterioso terzo potere di Xehanort, e credo che adesso avrete capito tutti di cosa si tratta u.u XD ;).
E come se non bastasse, ora sapete anche come mai Elsa e Schmidt nella fic, pur avendo preso strade diverse dovute alla perdita di memoria, si ricordano tutto, non era altro che un’imperfezione delle pillole che gli agenti del Concilio camuffati da poliziotti gli hanno fatto assumere con l’inganno ;).
Spero abbiate inoltre gradito come, al ritorno della memoria perduta, i due abbiano reagito in maniera differente. Questo è il risultato del loro carattere originale unito a quello che hanno sviluppato dopo la perdita della memoria, diciamo che il recupero di tutto ha tirato fuori l’io interiore che nascondevano da tempo ;).
Ho voluto anche approfittare del Capitolo per mostrarvi almeno una volta la vita di Bakura quando era all’interno degli Assassini e, in più, anche come si era unito alla gilda. Spero che abbiate apprezzato questo piccolo retroscena su di lui :).
Come ultima cosa, ora avete visto come è nato il progetto dei due ultimi Potenziati, ossia Alien e Predator, e credo che ora che sapete chi sono e come sono stati potenziati, proverete ancora più pena per loro…
Ma credo di aver già detto abbastanza, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per tutto il vostro supporto alle mie due ultime fic e ci risentiamo martedì 04 Febbraio per il nuovo Capitolo della Fan Fiction Prequel dove comincerà una sottotrama importantissimo e che non ha ancora trovato una soluzione nella fic principale!! :)
   
 
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