Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    07/01/2020    1 recensioni
SPOILER FROZEN 2
Cosa succede dopo le vicende di Frozen 2, a distanza di dieci anni circa da quel momento?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ineke  sente una forza trainante afferrarle il braccio. La piccola ha paura, non sa spiegare cosa la trascina fuori dalle mura di palazzo, mentre le grida di Aurora continuano a ripetere – “Lasciala stare”

“Aiuto mamma!” – urla spaventata la bambina magica, tentando di liberarsi dalla stretta, ma invano.

Arendelle è sotto i suoi occhi e la gente è riunita ancora in strada, terrorizzata dopo quanto accaduto.

Delle lacrime scivolano sul volto di Ineke che, inerme, per di più paralizzata da qualcosa di invisibile che la tiene in aria, percepisce una ribellione della natura e non sa spiegarsi il perché.

“Cosa vuoi da me? Dimmelo, ti prego” – chiede lei, singhiozzando.

Tutto tace come a voler alimentare le paure di una povera bambina la cui colpa è stata quella di essere nata con un destino già scritto e un compito ingrato.

Il momento successivo segnerà da lì in poi la vita della piccina.

Quando quella strana essenza le fa toccare finalmente terra, la principessina si rende conto di trovarsi in un mondo lontano dalla realtà.

“Dove mi hai portata?” – domanda, guardandosi intorno.

L’immagine non è affatto definita, c’è solo tanto buio.

A questo seguono delle voci, provenienti dal nulla, che si rivolgono a lei con distacco.

“Ciao Ineke. Finalmente ci incontriamo” – parla uno.

“Chi sei?”

“Chi siamo, vorrai dire” – la corregge il secondo.

“Mi volete fare del male?”

“Vogliamo raccontarti la verità” – aggiunge un terzo.

Seguono secondi di silenzio che vedono la bambina dubitare delle intenzioni di chi neppure si mostra.

Però opporsi non serve a nulla. Così risponde - “Sono pronta. Vi ascolto. Immagino vogliate dirmi perché sono qui”

“C’è qualcosa dentro di te che, in qualche modo, appartiene a noi” – precisa la quarta e ultima voce.

“Cosa? Dentro di me?”-  esclama sconvolta la bambina, portandosi istintivamente una mano sul cuore.

“Esatto”

“Vi sbagliate, io sono una bambina comune, come potrei avere nel mio corpo degli oggetti che vi appartegono” – spiega lei, confusa e impaurita.

“Non sei ciò che credi di essere, Ineke. Ed è bene che tu sappia finalmente la verità. Forse, solo così, capirai e ti comporterai come è tuo dovere”

A quel punto, una folata di vento spinge la piccina in avanti, invitandola a sedersi.

“Ti conviene prendere posto. La storia è lunga”

Ineke, con la salivazione a zero, il battito cardiaco a mille e le mani tremanti, esegue l’ordine.

Mentre si accinge ad ascoltare, lancia un’ultima preghiera alla “mamma”.

“Mammina, salvami, ho bisogno di te”

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Il fuoco, dopo aver dato il meglio di sé, distruggendo tutto il raccolto del regno e aver danneggiato case e strutture di Arendelle, si è definitivamente spento.

Elsa cammina su e giù per il corridoio, persa nei suoi pensieri, distante dalla sorella e dal cognato, mentre cerca di elaborare un piano per salvare la nipote.

Anna, invece, accoccolata al petto del marito, offre conforto ad Aurora che, a sua volta, piange tra le sue braccia. La minore è davvero scossa dopo aver visto una strana magia trascinare con forza Ineke via dalla finestra.

“Mammina, non le fanno fatto del male, vero?” – chiede singhiozzante la piccina riferendosi alla parente.

Seppure la regina ha tante lacrime da versare e vorrebbe soltanto sfogarsi, non si mostra debole e le risponde – “No, lei sta bene. Vedrai che la troveremo e la riporteremo qui. Dobbiamo festeggiare insieme il tuo compleanno poi”

Il pensiero del party promessole dai genitori giorni prima, accende una speranza negli occhi della principessina che confessa – “Se potessi spegnere ora le candeline avrei già un desiderio da chiedere”

“Ah si? Quale?” – domanda Bjorgman, accarezzandole la guancia paffuta.

“Non si dice, papà”

“Penso che sia uguale al mio” – commenta Anna, ricevendo subito il Si della secondogenita.

Il ritorno di Ineke tra loro…quale sogno se non questo.

Le ore passano. I sovrani, radunati nella sala del trono, ipotizzano teorie su teorie per fermare la natura. Eppure le idee che espongono sono tutte surreali.

“Non riusciremo mai a vincere il volere dei quattro spiriti” – si deprime la sovrana di Arendelle, cedendo per un attimo allo sconforto.

“Amore non dire così. Dobbiamo farcela. Nostra figlia conta su di noi” – la sprona l’ex montanaro, seduto su una poltrona accanto alla finestra, con la sua bambina addormentata tra le braccia.

“E come? Stiamo perdendo tempo prezioso. Siamo qui a pensare e pensare, non sapendo Ineke dove sia e in quale stato”

“Anna, partire senza meta e senza un piano fattibile sarebbe da folli. So che attendere ti crea maggiori ansie ed alimenta le tue paure, ma diversamente non possiamo fare” – il tono serio di Elsa ha quasi l’aria di un rimprovero al solito comportamento istintivo della sorella minore.

E ovviamente la giovane regina coglie quelle parole come ramanzina e si ribella. Con le mani sui fianchi è pronta a lanciarle addosso la sua ira.

Però è proprio in quel momento che accade qualcosa.

Una voce riecheggia nella stanza ed arriva alle orecchie dei tre adulti.

“Avete sentito anche voi?” – domanda il biondo, ad occhi sgranati.

Elsa sa bene di chi si tratta ed è stranita che quel suono sia stato udito anche dagli altri due.

Poi riaccade di nuovo.

“Non l’ho sognato. E’ qualcuno che ci sta chiamando” – sostiene Anna, sorpresa e confusa.

“E’ la mamma, Annie” – le rivela la maggiore.

Ciò spiazza la secondogenita di Agnarr che non sa se ridere beffarda o se aggredire verbalmente la consanguinea sulle sciocchezze inventate.

Due secondi dopo si rende conto che ciò che Elsa dice è la verità.

“Figliole, sono io, vostra madre”

Lo shock costringe l’attuale regnante a sedersi per evitare svenimenti.

Fissa il marito cercando in lui chiarimenti logici.

Eppure in una situazione tanto dura e complicata, a chi verrebbe in mente di giocarle un brutto scherzo?Perciò quello che ha appena ascoltato è realmente il suono della voce della persona che l’ha messa al mondo.

“Mamma, ti sei messa in contatto con noi per via di Ineke, vero?” – le chiede la primogenita sotto lo sguardo esterrefatto del cognato e della sorella. Per loro infatti non è consuetudine parlare con un defunto. Chi avrebbe mai immaginato che Iduna fosse ancora in contatto con Elsa o con il mondo dei vivi.

“Avete qualche idea per salvare Ineke?  - parla Iduna.

“Purtroppo nessuna. Cosa ci consigli di fare?” – insiste Elsa, sperando nelle teorie del genitore.

“Dovete venire qui. Portate Aurora con voi, dobbiamo raccontarle ogni cosa”

“Come? Ad Athohallan? In che modo? Non ho più Nokk con me” – sostiene il quinto spirito.

“Sei o non sei la regina di ghiaccio?” – interviene, ottimista; Kristoff dando piena fiducia alla cognata.

Anna, rimasta in disparte, non si pronuncia ancora turbata dalla voce di colei  che le è rimasta nel cuore e per la quale ha sofferto disperatamente.

Infatti Iduna si accorge del distacco della sua secondogenita e le rivolge attenzione – “Annie, tesoro mio. So che è dura per te. Hai patito così tanto. Desideravi sposarti e avere me e tuo padre al tuo fianco quel giorno così come quando hai partorito che sognavi di avermi accanto a stringerti la mano. Ma sappi figliola che io ero lì. Ero con te quando hai detto a Kristoff Si e quando hai dato alla luce le tue due bellissime bambine. Sono fiera della donna e della regina che sei diventata. Se ho deciso di farmi ascoltare anche da te e da tuo marito è perché spero tu possa capire che non è mai troppo tardi per essere vicini a chi si ama. Io sto per sparire per sempre assieme ad Athohallan…”

“No!” – esclama terrorizzata la primogenita .

“Si invece. Perciò ho sentito la necessità di dirvi addio in tale maniera. Anna non nasconderti da Elsa. Non lasciare che l’orgoglio ti impedisca di amarla come vorresti. Le vuoi bene e ti è mancata, e è qui con te adesso. Perdonala, comprendila e vedrai che un giorno, quando sarà, non rimpiangerai di averla scacciata dalla tua vita. Perché dopotutto non è questo ciò che desideri.” – Iduna piange mentre consiglia sua figlia minore.

Anche Elsa si commuove, mentre Anna ascolta con attenzione.

Finalmente dopo dieci anni, si avvicina alla parente e la osserva. I loro occhi così simili si ritrovano in un tenero sguardo. Si getta tra le braccia dell’altra, superando avversità e rancori.

“Mi sei mancata tanto” – singhiozza la più giovane.

“Anche tu. Mi dispiace di averti causato tanto dolore. Non volevo”

“L’importante è esserci ritrovate” – aggiunge la sovrana di Arendelle.

“E ora insieme affronteremo la battaglia finale. Ci riprenderemo Ineke e chiuderemo per sempre la faccenda con la natura”
Determinate, le due si stringono la mano e si sorridono a vicenda.

Però resta un particolare che le ragazze, prese dal momento, hanno ignorato.

“Come mai dobbiamo venire fin lì? Non dovremmo cercare dove è stata nascosta Ineke?” – domanda, perplesso, Bjorgman.

“Capirete da soli. Esiste un legame infrangibile, quello dell’amore che annienta ogni male. Tua madre, Kristoff, all’epoca fu costretta a distruggere il rapporto con te perché saresti stato tu poi la causa dello scioglimento del cuore di cristallo. Allo stesso modo Ineke andava allontanata da Arendelle perché c’era chi le avrebbe causato lo scioglimento”

“Chi? Anna?” – domanda Elsa.

“No, qualcuno che la piccola avrebbe amato ancora di più di sua madre o di suo padre” – spiega Iduna.

“Aurora” – risponde la regina di Arendelle, posando gli occhi sulla figlia assopita.

“Sono certa che il legame tra le due rivelerà il posto preciso dove dovrete recarvi. Ma fate in fretta. Resta poco tempo”

Così dicendo la voce di Iduna si congeda e i tre restano in silenzio a guardarsi.

“Che si fa adesso?” – chiede l’ex montanaro.

“Quello che ha detto mamma. Si va tutti ad Athohallan”

“Sai come arrivare fin laggiù?”

“Se la natura è con Ineke non ci creerà fastidi. Userò la magia del ghiaccio..”

“Speriamo funzioni” – Kristoff incrocia le dita.

“Funzionerà” – precisa Anna, fiduciosa – “Deve funzionare”

   
 
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