Pierre è solo un bambino. Un bambino che ha fame. Sottrae una moneta da una carrozza, la carrozza sbagliata. Questo errore gli sarà fatale.
Dedicata a tutti i bambini che soffrono.
E a mio figlio, che è stato solo più fortunato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
La lacrima di un bambino capriccioso Pesa meno del vento,
quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.
(Gianni Rodari)
Avevo fame.
Nient’altro.
Ucciso per un tozzo di pane, per quella maledetta moneta sottratta alla carrozza del Duca intoccabile.
Errore imperdonabile, il mio.
Piansi, tra le braccia di Rosalie, che implorò il perdono al Duca di ghiaccio.
Finse di concederlo, il maligno.
Ci cascai.
Errore fatale voltargli le spalle.
“Corri a casa!” – mi disse lei.
Ed io obbedii, grato per il pericolo scampato, lieto per quella fortuna sfacciata.
Vidi mia madre, le corsi incontro, le braccine tese, il sorriso luminoso.
Il colpo giunse, inaspettato, traditore, come colui che lo inferse.
Bruciò la mia schiena.
Piansi.
Gridai.
Dolore accecante, tra le braccia di mia madre mi accasciai.
Un’ultima volta, nei suoi occhi bellissimi, mi specchiai.
Poi, spirai.
Ebbi un’unica colpa, la fame infernale.
Rubai, ma non biasimatemi.
Ero solo un bambino, la miseria toccai.